alge prova 3
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Title of test:![]() alge prova 3 Description: alge prova 3 |



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1. La misurazione e la valutazione avvengono: contemporaneamente. in due momenti distinti; prima la misurazione e poi la valutazione. in due momenti distinti; prima la valutaizone e poi la misurazione. in due momenti distinti; prima la misurazione, poi la scelta dell'oggetto della valuzione e la valutazione. 2. Gli obiettivi devono definire: le performance osservabili che dimostrano che un allievo ha raggiunto un certo appprendimento. i tempi in cui un allievo ottiene determinate performance. la quantità di informazioni che un allievo deve apprendere durante l'anno scolastico. solo i repertori conoscitivi più importanti. 3. Cosa significa 'misurare': attribuire dei numeri alle prestazioni degli allievi. Questo proesso costituisce anche la valutazione. attribuire dei numeri alle prestazioni degli allievi basate su precedenti valutazioni. stebiliire delle regole e, in base a queste, mettere in relazione dei numeri con degli oggetti e/o con le loro qualità. mettere in relazione dei numeri con degli oggetti e/o con le loro qualità e, in base a queste relazioni, stabilire delle regole. 4. I passaggi della misurazione sono: stimolazione, registrazione, lettura. stimolazione e lettura. compito e registrazione. compito, registrazione e lettura. 5. La registrazione è: l'acquisizione degli apprendimenti degli allievi rilevati grazie a degli stimoli. il risultato di ciò che l'alliveo ha prodotto durante l'anno scolastico. il risultato di ciò che l'allievo ha appreso durante l'anno scolastico. un momento proprio della valutazione formativa. 6. La lettura è composta da: una fase in cui si registrano le diverse parti della prestazione dell'allievo ed una in cui si analizza il lavoro svolto. una fase in cui si analizzano le diverse parti della prestazione dell'allievo ed una in cui si sintettizza il lavoro svolto. una fase in cui si sintetizza il lavoro svolto dall'allievo ed una in cui si analizza il suo risultato. un'unica fase in cui si analizza e insieme sintetizza la prestazione dell'allievo. 7. Il criterio assoluto della valutazione: mette a confronto la prestazione dell'allievo con le sue prestazioni precedenti. mette a confronto ogni allievo con il rendimento medio del gruppo. mette a confronto la prestazione di un allievo con una una soglia minima che la prestazione deve superare per essere ritenuta accettabile. è così chiamato perché contiene ciò che è descritto in tutte le risposte precedenti. 8. Il criterio di valutazione del confronto tra ciascuna prestazione: mette a confronto ogni allievo con il rendimento medio del gruppo. mette a confronto la prestazione dell'allievo con le sue prestazioni precedenti. mette a confronto ogni allievo con il rendimento del componente del gruppo che ha ottenuto la prestazione migliore. mette a confronti i risultati di una classe con quelli di un'altra purchè sia omologa. 9. L'efficacia didattica del criterio assoluto di valutazione: si esprime nella valutazione formativa, per verificare se un preciso obiettivo è stato raggiunto. si esprime nelle analisi delle performance di ogni singolo allievo. si esprime nella valutazione del processo di apprendimento di gruppi molto ampi. la si può verificare solo se ci sono due classi omologhe. 10. L'efficacia didattica del criterio di valutazione del confronto tra ciascuna prestazione: si esprime nella cooperazione tra gli allievi, in modo che tutti abbiano una media alta. si esprime nelle analisi delle performance di ogni singolo allievo. si esprime nella valutazione sommativa, per verificare l'apprendimento dell'intero percorso didattico del singolo allievo. si esprime nella valutazione del processo di apprendimento di gruppi molto ampi. 1. Cos'è uno strumento di valutazione: uno stimolo mirato per ottenere un'informazione peculiare sulle abilità degli allievi. uno strumento per indagare quello che gli allievi hanno appreso sia fuori che dentro la scuola. un "artificio" creato appositamente per cogliere informazioni sui processi socio-emotivi degli allievi. uno stimolo mirato per ottenere dati valutativi su classi omologhe. 2. In uno strumento di valutazione, aumentando la chiusura dello stimolo: si aumenta la libertà di interpretazione ma si riduce la libertà di organizzare la risposta dell'allievo. si aumenta la libertà di interpretazione e di organizzazione della risposta dell'allievo. si riduce la libertà di interpretazione e di organizzazione della risposta dell'allievo. si riduce la libertà di interpretazione ma aumenta la libertà di organizzazione della risposta dell'allievo. 3. In uno strumento di valutazione lo stimolo aperto: ha un unico criterio di interpretazione. ha un unico criterio di interpretazione, da trovare tra dei "distrattori". non ha un criterio fisso di interpretazione. consente all'allievo di scegliere tra varie interpretazioni, ma di cui una è privilegiata dal docente. 4. In uno strumento di valutazione, stimolo aperto e risposta chiusa: portano l'allievo ad esprimere un certo grado di accordo/disaccordo con ciò che dice il docente. consentono all'allievo di scegliere tra varie interpretazioni, ma di cui una è privilegiata dal docente. portano l'allievo ad interpretare liberamente lo stimolo del docente. sono utilizzate efficacemente nelle interrogazioni. 5. Le prove semistrutturate hanno: due stimoli aperti tra cui l'allievo può scegliere e la risposta chiusa. lo stimolo aperto e la risposta chiusa. lo stimolo chiuso e la risposta aperta. una struttura sostanzialmente aperta sia degli stimoli sia delle risposte. 6. Utilizzando stimolo chiuso e risposta aperta, il docente: deve preparare delle risposte-criterio per una correzione analitica. deve individuare tra i compiti degli allievi quello da utilizzare come modello per le risposte-criterio. deve preparare una griglia con le possibili risposte errate che un allievo con scarsa preparazione potrebbe dare. deve correggere i compiti singolarmente confrontandoli con le sue conoscenze dell'argomento. 7. Con stimolo chiuso e risposta aperta, l'allievo: deve utilizzare la memoria riconoscitiva per selezionare la risposta adeguata. deve utilizzare la memoria rievocativa per dare una risposta adeguata. deve utilizzare la memoria episodica per dare una risposta adeguata. utilizza diverse tipologie di memoria a seconda delle discipline coinvolte. 8. Gli esercizi di calcolo e di grammatica sono strumenti di valutazione che hanno: stimolo chiuso e risposta chiusa. stimolo chiuso e risposta aperta. stimolo aperto e risposta chiusa. stimolo aperto e risposta aperta. 9. Se l'istituto scolastico volesse avere un serio impegno colleggiale, le funzioni e le procedure della valutazione: dovrebbero essere condivise tra docenti e studenti. dovrebbero essere condivise tra docenti, dirigenti, studenti e famiglie. dovrebbero essere decise nel colleggio docenti e, su richiesta, comunicate a famiglie e studenti. dovrebbero essere decise da famiglie e studenti ed applicate dai docenti. 10. Con un'impengo colleggiale: si svolge il lavoro collettivo nel colleggio docenti. si svolge il lavoro collettivo nel consiglio di classe. si prevede un confronto continuo dei docenti, ma ognuno lavora in maniera indipendente. si applica un'azione didattica collettiva, supportata da un confronto continuo. 1. Perché una misura sia attendibile: deve rilevare effettivamente l'oggetto di misurazione. deve dare gli stessi risultati anche ripetendo la misurazione con uno strumento simile. deve dare gli stessi risultati anche ripetendo la misurazione, con lo stesso strumento, a distanza di tempo. deve rilevare effettivamente ll'apprendimento degli allievi. 2. Se si volesse utilizzare una bilancia per misurare la lunghezza di un tavolo, la misura sarebbe: attendibile, ma non valida. non attendibile, ma valida. attendibile e valida. non attendibile e non valida. 3. Se si volesse utilizzare un metro fatto di corda elastica per misurare la lunghezza di un tavolo, la misura sarebbe: attendibile, ma non valida. non attendibile, ma valida. attendibile e valida. non attendibile e non valida. 4. In una misura la stimolazione, perché sia attendibile, deve rappresentare: l'apprendimento medio del gruppo. l'emotività degli allievi. i contenuti dell'insegnamento e i suoi repertori cognitivi. i contenuti dell'insegnamento e ciò che ha appreso l'allievo. 5. In una misura la stimolazione potrebbe non rispettare l'emotività degli allievi. Questo può dipendere: dalla tipologia dello strumento osservativo. dal comportamento del docente durante la misurazione. dl carattere dell'allievo. dalla stroria personale dell'allievo. 6. La registrazione di una misura è più attendibile se è stata utilizzata: la prova più adeguata per ogni allievo. una prova orale. una prova orale, ma con un testimone. una prova scritta. 7. Perché una misura sia valida: deve dare gli stessi risultati anche ripetendo la misurazione a distanza di tempo. deve dare gli stessi risultati anche ripetendo la misurazione con uno strumento diverso. deve rilevare effettivamente l'oggetto di misurazione. deve aver dimostrato di essere costante. 8. L'utilizzo di una tassonomia degli obiettivi consente di valutare: se gli obiettivi di maggior interesse didattico sono stati ben definiti. se c'è un equilibrio nella scelta degli obiettivi. se sono stati effettivamente omessi gli obiettivi da scartare. se sono presenti sufficienti obiettivi secondari oltre quelli da verificare. 9. Secondo la Tassonomia di Bloom, l'obiettivo cognitivo dell'analisi: è funzionale per raggiungere l'obiettivo cognitivo della comprensione. si può raggiungere a prescindere dagli altri obiettivi cognitivi. è l'obiettivo cognitivo più complesso. si può raggiungere solo se si sono superati gli obiettivi cognitivi precedenti. 10. Caratteristiche importanti di una tassonomia sono che gli obiettivi: riguardino lo sviluppo di capacità generali e che siano organizzati in una scala ascendente di difficoltà. riguardino lo sviluppo di una capacità specifica e che siano organizzati in una scala ascendente di difficoltà. riguardino lo sviluppo di una capacità specifica e che siano organizzati in una scala decrescente di difficoltà. riguardino lo sviluppo di capacità generali e che siano organizzati in una scala decrescente di difficoltà. |




