alge prova 4
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Title of test:![]() alge prova 4 Description: alge prova 4 |



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1. I voti sono punteggi: che non hanno un'unità di misura. di tipo qualitativo. di tipo quantitativo. che non esprimono un giudizio. 2. La scala nominale permette di creare insiemi: omogenei al loro interno e differenti tra loro. omogenei al loro interno ed anche tra loro. eterogenei al loro interno ed anche tra loro. eterogenei al loro interno ma simili tra loro. 3. Secondo la proprietà transitiva della scala nominale: se A e B fanno parte dello stesso insieme ed anche B e C appartengono allo stesso insieme, non è detto che A e C facciano parte dello stesso insieme. se A e B fanno parte dello stesso insieme ed anche B e C appartengono allo stesso insieme, anche A e C fanno parte dello stesso insieme. se A e B fanno parte di insiemi differenti ed anche B e C appartengono a insiemi differenti, allora A e C fanno parte dello stesso insieme. se A e B fanno parte di insiemi differenti ed anche B e C appartengono a insiemi differenti, allora anche A e C fanno parte di insiemi differenti. 4. La scala ordinale consente di mettere in ordine delle classi in base: alla presenza/assenza di una certa caratteristica. a delle differenze qualitative di caratteristiche. alla quantità di una certa caratteristica posseduta dalla classe. alla quantità di una certa caratteristica superiore allo zero. 5. La graduatoria che si può stilare con una scala ordinale: ha delle grandezze-criterio per decidere se un elemento faccia parte di una classe o di un'altra. non dà informazioni sulle grandezze delle differenze tra le classi. dà informazioni approssimative sulle grandezze delle differenze tra le classi. dà informazioni precise sulle grandezze delle differenze tra le classi. 6. La scala a intervalli: misura gli intervalli di apprendimento (le lacune) degli allievi. non consente di indicare la distanza tra i punti presenti nell'asse. è dotata di un punto zero. non è dotata di un punto zero. 7. La scala a intervalli è utile dal punto di vista docimologico perché: permette di attribuire lo stesso "peso" ai punteggi delle prove oggettive. non permette di attribuire lo stesso "peso" ai punteggi delle prove oggettive. potrà essere utile alla rilevazione degli apprendimenti in termini di presenza/assenza. non consente di indicare la distanza tra i punti presenti nell'asse. 8. Con l'utilizzo di una scala di rapporti: non si possono avere informazioni precise sulle grandezze delle differenze tra due misure. si possono avere informazioni precise sulle grandezze delle differenze tra due misure solo se queste sono suddivise in classi. si possono avere informazioni precise sulle grandezze delle differenze tra due misure. non si può calcolare la media. 9. La scala di rapporti: ha uno zero arbitrario. ha uno zero assoluto. ha uno zero che cambia in base allo strumento utilizzato. è tale perché si rappoprta con le altre scale in modo efficace. 10. Per ottenere dei dati obiettivi è importante: la misurazione, da applicare uniformemente a tutti gli allievi. la valutazione, da applicare uniformemente a tutti gli allievi. la misurazione da applicare in maniera specifica secondo le abilità di ogni allievo. la valutazione da applicare in maniera specifica secondo le abilità di ogni allievo. 1. Per un'interrogazione il docente spesso: prepara le domande poco prima o durante l'interrogazione stessa. prepara le domande con largo anticipo. utilizza stimoli rappresentativi dei contenuti e dei processi cognitivi dell'allievo. fa le stesse domande a tutti gli allievi. 2. Durante un'interrogazione, di solito, registrazione e lettura: avvengono in momenti ben distinti, poiché il voto, cioè la lettura della prestazione, viene espresso solo dopo l'interrogazione. avvengono in momenti ben distinti, poiché il voto, cioè la registrazione della prestazione, viene espresso solo dopo l'interrogazione. sono difficilmente separabili perché avvengono contemporaneamente. non avvengono, perché specifici delle prove scritte. 3. Durante un'interrogazione il docente deve avere un comportamento: nervoso ed impaziente, per stimolare con il timore le risposte dell'allievo. paziente e disponibile, per supportare l'allievo insicuro. conflittuale, per far emergere nuovi argomenti di dibattito. paziente e disponibile ma solo con gli allievi più preparati. 4. Nel tema, la registrazione è. fedele e valida. fedele ma non valida. poco fedele ma valida. poco fedele e non valida. 5. La lettura del tema è: discordante se effettuata da più docenti, concordante se effettuata dallo stesso docente in tempi diversi. concordante se effettuata da più docenti, discordante se effettuata dallo stesso docente in tempi diversi. discordante sia se effettuata da più docenti che se effettuata dallo stesso docente in diversi tempi. concordante sia se effettuata da più docenti che se effettuata dallo stesso docente in diversi tempi. 6. L'effetto della stereotipia si ha quando: la valutazione che attribuisce il docente è distorta da elementi affettivi. il docente è influenzato dalla sua prima valutazione dell'allievo durante le valutazioni successive. la valutazione che attribuisce il docente è distorta dalla sua valutazione dell'allievo precedente. il docente si crea uno stereotipo del carattere dell'allievo. 7. L'effetto alone si ha quando: la valutazione che attribuisce il docente è distorta da elementi affettivi. il docente è influenzato dalla sua prima valutazione dell'allievo per le valutazioni successive. la valutazione che attribuisce il docente è distorta dalla sua valutazione dell'allievo precedente. si verifica solo se il docente è poco disponibile ad ascoltare gli allievi. 8. Se la valutazione di un allievo è alterata dalla valutazione di un allievo precedente si è di fronte all'effetto: di ordine della correzione. di successione. della stereotipia. alone. 9. Per migliorare la registrazione dell'interrogazione: si può utilizzare la presenza di un testimone. si può utilizzare un registratore vocale. si possono annotare le principali informazioni espresse dall'allievo. si possono utilizzare delle griglie dove segnare le performance degli allievi. 10. Per migliorare la stimolazione del tema questa deve riguardare: valutazioni personali e ipotesi. i contenuti. i repertori culturali. le strategie di lavoro. |




