alge prova 5
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Title of test:![]() alge prova 5 Description: alge prova 5 |



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1. La docimologia ha lavorato molto per rendere la valutazione. prassi organica dell'educativo. una prassi sistematica del fare scuola. utile per i docenti. utile per i genitori. 2. La funzione della valutazione è quella di. reperire informazioni di tipo psicologico/didattico. seguire l'intero percorso di educazione scolastica ed extrascolastica. reperire informazioni da fornire ai genitori. seguire l'intero percorso di insegnamento-apprendimento. 3. Per poter utilizzzare in maniera più efficace le potenzialità della valutazione è necessario. un impegno collegiale. un impegno collegiale che tuttavia non si limiti ai momenti formali. conoscere le specificità docimologiche della valutazione. conoscere la psicologia dell'età evolutiva. 4. Uno dei problemi della scuola di oggi è il seguente. i termini propri del linguaggio educativo assumono significati troppo vicini al sapere psicologico. i docenti della spessa disciplina non sono d'accordo su come gestire la quotidianità del fare scuola. i termini propri del linguaggio educativo assumono significati diversi, a volte antitetici. i docenti della spessa disciplina non sono d'accordo su come gestire le strategie didattiche. 5. La "libertà di insegnamento". può essere vista dai dirigenti scolastici come un ostacolo. facilità la gestione della prassi didattica. può essere un ostacolo al sapere professionale dei docenti. facilità i rapporti tra la scuola e le famiglie. 6. La valutazione diagnostico-iniziale è utile per. diagnosticare i bisogni dei discenti. diagnosticare la motivazione dell'allievo. raccogliere informazioni per conoscere la realtà della scuola. raccogliere informazioni necessarie per predisporre l'itinerario didattico. 7. La valutazione diagnostico-iniziale è una prassi necessaria in quanto. è prevista dalle Indicazioni Nazionali. è prevista dal Piano dell'ofefrat formativa. prima di elaborare un percorso di istruzione si devono conoscere le abilità degli allievi con i quali si dovrà lavorare. prima di elaborare un percorso di istruzione si devono conoscere gli allievi con i quali si dovrà lavorare. 8. Rispetto alla pratica medica, nella scuola la diagnosi iniziale. viene presa in considerazione solo dai docenti della scuola primaria. sembra essere presa in considerazione maggiormente. sembra abbastanza trascurata. viene presa in considerazione solo all'inizio del percorso formativo. 9. Gli strumenti utili per conoscere il profilo d'ingresso degli allievi sono: prove oggettive e griglie di osservazione per rilevare i prerequisiti. prove oggettive per rilevare le competenze. prove oggettive per rilevare la motivazione. prove semistruttrate per rilevare gli atteggiamenti affettivo-motivazionali. 10. Per definire con precisione la prassi della valutazione diagnostico-iniziale è necessario. conoscere le specificità del paradigma costruttivista. conoscere il paradigma didattico di riferimento. conoscere le specificità del paradigma cognitivista. conoscere le specificità del paradigma comportamentista. 1. Negli anni Settanta l'espressione "valutazione formativa". è stata ben accolta e soprattutto declinata nella quotidianitàà della scuola. è stata penalizzata da interpretazioni distorte. è stata ben accolta e soprattutto insegnata meticolosamente ai docenti della scuola secondaria. è stata penalizzata da interpretazioni soprattutto psicologiche. 2. La publicazione che ha diffuso il concetto di valutazione formativa nei primi momenti è la seguente: Cadmo. Ricerche pedagogiche. Orientamenti pedagogici. La Ricerca. 3. Cosa intendiamo per valutazione formativa. Una valutazione che aiuta a "formare" la personalità delgli allievi. Una forma di valutazione che segue costantemente il percorso di apprendimento. Una valutazione che aiuta a "formare" gli allievi con speciali abilità. Una forma di valutazione che segue talvolta il percorso di apprendimento. 4. La valutazione formativa è utile anche per. rivedere il percorso formativo nel suo insieme. migliorare i rapporti con gli allievi. rivedere il percorso di insegnamento-apprendimento. migliorare la qualità delle interazioni tra gli allievi. 5. Gli strumenti di valutazione utili per mettere in atto una valutazione di tipo formativo possono essere: le rubriche. L'interrogazione in modo particolare. le prove oggettive di verifica e le prove semistrutturate. tutte le prove di tipo tradizionale. 6. Lo struttura della valutazione formativa si rifà ad una sorta di algoritmo di natura cibernetica e cioè. Il TUTOR. il TUTEE. il TOTUS. il TOTE. 7. In che cosa consiste il ruolo del feedback. modificare il sistema. fornire informaziini aggiuntive. fornire informazioni solo agli allievi con speciali abilità. modificare il sistema al fine di ridurre gli squilibri. 8. L'errore durante la pratica della valutazione formativa. dimostra che l'allievo è stato poco attento alle lezioni. può essere utile a patto che non sia grave. è una risorsa per il docente. è da evitare il più possibile. 9. La valutazione formativa è seguita dal momento. del recupero. della correzione formativa. delle attività integrative. del giudizio. 10. La valutazione formativa in generale la si utilizza per. migliorare la qualità della relazioni tra gli allievi. migliorare la qualità della didattica. recuperare dati utili per la programmazione didattica. recuperare dati utili per giudicare con efficacia gli allievi. 1. La prima fase della ricerca docimologica s'è distinta per: Un'attenzione particolare nei confronti delle problematiche valutative. Un miglioramento nelle modalità di rilevazione degli apprendimenti. Un'attenzione nei confronti della valutazione formativa. Un miglioramento nelle modalità di gestire la prassi didattica. 2. Nella prima fase della ricerca docimologica, le prove tradizionali: Hanno mostrato i loro limiti strutturali. Hanno dimostrato di essere in grado di rilevare apprendimenti piuttosto complessi. Hanno mostrato i loro pregi didattici. Hanno dimostrato di essere in grado di rilevare apprendimenti piuttosto semplici. 3. Il significato iniziale del temine docimologia attribuitogli da Piéron è il seguente: Riflessione scientifica sulle pratiche didattiche. Riflessione sistematica sulla prassi valutativa. Riflessione sistematica sulla programmazione didattica. Riflessione scientifica sugli esami. 4. La ricerca sugli esami del baccalauréat (Francia, 1936): Ha messo in rilievo la forte soggettività delle pratiche didatiche. S'è distinta per i risultati raggiunti. Ha messo in rilievo la forte soggettività propria delle prove tradizionali. S'è distinta per aver dimostrato che la valutazione deve essere di tipo formativo. 5. Durante la ricerca sugli esami del baccalauréat: Gli insegnanti coinvolti attribuirono allo stesso punteggio significati analoghi. Gli insegnanti coinvolti attribuirono allo stesso punteggio significati diversi. I docenti tennero un comportamento docimologicamente corretto. I docenti mostrarono interesse per le problematiche docimologiche. 6. La ricerca di Piéron dimostrò: La grande diversità di criteri ''didattici'' utilizzati dai commissari. Che la didattica necessita di criteri di lavoro scientificamente aggiornati. La grande diversità di criteri ''di giudizio'' utilizzati dai commissari. Che la docimologia è una scienza sperimentale. 7. L'avvento della seconda fase della ricerca docimologica dimostrò che: Le indagini internazionali richiedevano strumentazioni complesse. L'affinamento delle tecniche non avrebbe favorito ulteriori passi in avanti. Le indagini internazionali richiedevano strumentazioni dispendiose. L'affinamento delle tecniche avrebbe ottimizzato la qualità della prassi educativa. 8. Nella seconda fase della ricerca docimologica la valutazione: Va considerata come strumento di autoregolazione del processo didattico. Deve essere di tipo analogico. Deve servire a ricavare informazione al fine di organizzare gli eventi educativi. Va considerata come strumento di autoregolazione della programmazione educativa. 9. Definiamo ''progettuale'' la terza fase della ricerca docimologica: Perché in essa si è inteso studiare la capacità di ottimizzare la formazione. Perché in quel periodo maturarono le capacità progettuali del corpo docente. Perché in quel periodo si elaborarono molti progetti didattici. Perché in essa si è inteso sviluppare la capacità di pianificare la formazione. 10. La valutazione analogica intende: Utilizzare l'analogia per trasmettere contenuti didattici. Comprendere le difficoltà che ciascun allievo presumibilmente incontrerà nel percorso di istruzione. Utilizzare l'analogia per valutare le competenze finali degli allievi. Comprendere le difficoltà che ciascun allievo incontrerà in ambito emotivo. |




