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Title of test:
Linguistica Italiana pt.4

Description:
Scienze dell'educazione e della formazione

Author:
AVATAR

Creation Date:
26/02/2023

Category:
University

Number of questions: 80
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Content:
241. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? La preposizione "sotto" può avere un uso avverbiale o intransitivo La preposizione "dietro" richiede facoltativamente un Sintagma Preposizionale La preposizione "dopo" regge obbligatoriamente un Sintagma Preposizionale La preposizione "prima" regge obbligatoriamente un Sintagma Preposizionale .
242. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? Alcuni avverbi si formano a partire da un aggettivo L'avverbio è una categoria lessicale morfologicamente variabile Alcuni avverbi hanno la stessa forma degli aggettivi corrispondenti Gli avverbi di quantità e grado e gli avverbi focalizzatori possono fungere da Specificatori di altri avverbi .
243. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? Le preposizioni monosillabiche sono costituite da una sola sillaba e sono prive di accento Le proposizioni polisillabiche constano di due o più sillabe e sono portatrici di accento Le proposizioni polisillabiche possono unirsi all'articolo definito, formando le preposizioni articolate Il complemento della preposizione è costituito in genere da una Sintagma Nominale.
244. In quale di queste frasi il referente del pronome segnalato in corsivo viene individuato mediante un rinvio cataforico? Non lo sopporto proprio, tuo fratello! Il ragazzo di cui ti parlavo l'ho incrociato stamani per strada! È arrivata Maria, ma non sono riuscito a parlarle Mi hanno colpito le sue parole.
245. Quale delle seguenti frasi contiene un pronome clitico? Matteo è un egoista: non può pensare sempre a se stesso La tua proposta a me non piace proprio Sei tu che devi decidere Maria dice che le hai presentato tuo fratello.
246. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? i pronomi critici sono sempre contigui al verbo abbiamo enclisi quando il pronome clitico è in posizione preverbale i pronomi clitici non possono essere usati in isolamento nei pronomi clitici non c'è il caso nominativo.
247. Nella frase "Ci si sta bene" la sequenza di due clitici il primo locativo, il secondo impersonale il primo dativo, il secondo impersonale il primo dativo, il secondo riflessivo il primo locativo, il secondo riflessivo.
248. Nella frase "Mi ci ha accompagnato" abbiamo la sequenza di due clitici il primo dativo, il secondo locativo il primo dativo, il secondo accusativo il primo accusativo, il secondo locativo il primo accusativo, il secondo dativo.
249. In quale di queste frasi il referente del pronome in corsivo viene individuato mediante un rinvio anaforico? I ragazzi che abbiamo incrociato li ho conosciuti l'anno scorso in vacanza Mi hanno colpito le sue parole L'ho visto proprio pochi minuti fa, tuo padre Si vedono ogni giorno cose assurde.
250. In quale di queste frasi il pronome in corsivo è usato deitticamente? Non penso che mi biasimerei, se dico questo Non la posso proprio accettare, questa situazione A Mario non piace la cioccolata. Non gli piace nemmeno il gelato Guarda dritto dall'altra parte della strada: sono loro i miei vicini di casa.
251. In quale delle frasi indicate si registra il fenomeno sintattico della dislocazione a destra? È con il mio collega che non trovo un accordo Te la dico io, la ragione! La casa è molto bella. Gli acquisti li faccio sempre con mia madre.
252. In quale delle seguenti frasi il tempo del verbo sottolineato NON ha valore deittico? In questo momento Paolo dorme sul divano Nel 2010 vinsi un importante trofeo di tennis Sono passato ieri alle cinque, ma era già uscito Domani Luigi partirà per le vacanze.
253. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? Nel caso della dislocazione dell'Oggetto indiretto, la ripresa del clitico è obbligatoria Nella costruzione del tema sospeso, la ripresa del clitico è obbligatoria Nella dislocazione a destra, gli elementi dislocati possono essere considerati dei ripensamenti I costituenti dislocati a sinistra introducono il tema della comunicazione .
254. Si indichi in quale delle seguenti frasi, i tempi dei verbi in corsivo sono usati deitticamente. Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304 La stampa a caratteri mobili fu inventata nel 1455 e si diffonderà rapidamente nel secolo successivo I tuoi saranno arrivati a quest'ora Tra poco cominceremo a prepararci per uscire.
255. Quale tra le seguenti frasi contiene un elemento deittico? È partito il 14 marzo Partirà il 14 marzo Partirà domani È partito domenica 14 marzo.
256. Quale di queste affermazioni è falsa? In italiano il sistema dei dimostrativi è binario In toscano il sistema dei dimostrativi è ternario Il toscano possiede anche degli avverbi di luogo orientati sull'ascoltatore I dimostrativi questo e quello richiedono un'interpretazione deittica soltanto spaziale.
257. Quale dei seguenti elementi rientra nella dissi personale? amiamo qui questo ieri.
258. Quale tra le seguenti frasi contiene un elemento deittico? Partirò domani Partirà il 14 marzo È partito il 14 marzo È partito domenica 14 marzo.
259. Individuate quale delle frasi a destra costituisce una frase scissa È a ottobre che ci sarà il referendum È venuto bene, il disegno È tempo di migrare È una bella giornata.
260. Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione della dislocazione a sinistra? È a Marco che ho dato il libro. Ne ho comprata molta, di pasta. La spesa di solito la fa mio marito. Marco, gli ho dato il libro.
261. Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione del tema sospeso? Ne ho comprata molta, di pasta. La spesa di solito la fa mio marito. Marco, gli ho dato il libro È a Marco che ho dato il libro.
262. Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione della dislocazione a destra? Marco, gli ho dato il libro Ne ho comprata molta, di pasta. La spesa, di solito la fa mio marito. È a Marco che ho dato il libro.
263. Indicate quale fra le seguenti non è una frase scissa. È bello vederti! È di te che si parla male! È con quel ragazzo laggiù che sono uscita ieri sera È il 21 dicembre che di solito si verifica il solstizio d'inverno.
264. Indicate l'elemento deittico di ciascuna delle seguenti frasi: 1) Mario arriva domani alle 11 2) Qui non c'è spazio per entrambi 3) Questo anello è un regalo di mio marito 1) Mario; 2) non c'è; 3) regalo 1) domani; 2) Qui; 3) Questo 1) domani; 2) Qui; 3) Questo e mio 1) alle 11; 2) spazio; 3) anello.
265. Quale dei seguenti tratti fonetici non appartiene all'italiano dell'uso medio? neutralizzazione dell'opposizione /s/ e /z/ in posizione intervocalica uso sempre maggiore delle varianti eufoniche ed e ad neutralizzazione dell'opposizione fra vocali medio-basse e vocali medio-alte assenza della prostesi di i- davanti a parola iniziante con s + consonante.
266. Quale dei seguenti tratti morfologici non appartiene all'italiano dell'uso medio? sistema binario nella deissi spaziale (questo/quello, qui, qua/lì, là) riduzione della risalita del clitico riduzione della regola del dittongo mobile sempre maggiore diffusione delle forme aferetiche 'sto, 'sta.
267. Quale di queste affermazioni è falsa? Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /ɔ/ e /o/ in contesto intervocalico Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /z/ e /s/ in contesto intervocalico Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /ɛ/ e /e/ in contesto intervocalico Nell'italiano dell'uso medio tende a neutralizzarsi l'opposizione tra /ʦ/ e /ʣ/ in contesto intervocalico.
268. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? il lessico contemporaneo conta un numero piuttosto elevato di parole prefissate il calco linguistico è la riproduzione di un elemento linguistico alloglotto nel solo aspetto del significato il prestito è la riproduzione di un elemento linguistico alloglotto nel duplice aspetto del significato e del significante il cambiamento semantico è la creazione di una parola nuova attraverso i processi morfologici della lingua.
269. Quale di questi prestiti è adattato sia fonologicamente che morfologicamente? smog sciuscià brindisi guerra.
270. Un neologismo è una forma che viene presa in prestito da lingue straniere una forma di uso comune che viene usata con significato particolare, normalmente più ristretto di quello originale una forma specifica con cui vengono designati oggetti e concetti fondamentali di un particolare ambito di attività una forma che viene creata ex novo attraverso le regole di formazione di parola dell'italiano .
271. La forma "a bboce" del Graffito della Catacombe di Commodilla rappresenta un caso di betacismo betacismo e raddoppiamento fonosintattico betacismo e assimilazione del neutro pl. in -a alla declinazione femminile raddoppiamento fonosintattico.
272. Il Graffito della Catacomba di Commodilla si trova a Roma e risale all'VIII secolo d.C. si trova a Roma e risale al IX secolo d.C. si trova a Viterbo e risale al IX secolo d.C. si trova a Viterbo e risale all'VIII secolo d.C.
273. L'Indovinello veronese è un testo che presenta una patina volgare solo a un livello superficiale è il primo documento del volgare veronese è un testo latino risalente allVII secolo è il primo documento del volgare italiano.
274. Nella frase del Placito di Capua kelle terre, [...] trenta anni le possette si ha un caso di anteposizione contrastiva dislocazione a sinistra tema libero dislocazione a destra.
275. Tra le più antiche testimonianze letterarie profane in volgare italiano si annoverano il Ritmo bellunese e l'iscrizione nella basilica inferiore di S. Clemente il Ritmo laurenziano e l'iscrizione della tomba di Giratto il Ritmo laurenziano e il Ritmo cassinese il Ritmo bellunese e la canzone Quando eu stava en le tu cadhene.
276. La veste linguistica originale di "Pir meu cori alligrari" di Stefano Protonotaro ci è stata conservata dal "libro siciliano" composto da Gianmaria Barbieri da un manoscritto copiato nell'Italia settentrionale da un trattato cinquecentesco di Gianmaria Barbieri da uno dei tre grandi canzonieri duecenteschi P, L e V.
277. I poeti siculo-toscani usarono il siciliano letterario e il provenzale una lingua di base toscana in cui convivono sicilianismi, provenzalismi ed elementi locali una lingua di base fiorentina in cui convivono sicilianismi, provenzalismi ed elementi locali il siciliano letterario.
278. Quale di queste caratteristiche non è tipica della prosa delle origini? uso del discorso diretto ricchezza lissicale polisindeto paratassi.
279. Lo stile di Guidone d'Arezzo è sciatto e trascurato fino a divenire oscuro si rifà alla tradizione siciliana del trobar clus si rifà alla tradizione provenzale del trobar clus è ispirato alla semplicità e alla cantabilità.
280. I poeti della Scuola poetica siciliana imitarono la poesia trobadorica e usarono la lingua francese imitarono la poesia trobadorica, ma scrissero in volgare siciliano imitarono la poesia trobadorica e usarono la lingua d'oc imitarono la poesia trobadorica, ma scrissero in toscano.
281. I poeti della Scuola siciliana scrissero nel siciliano di Palermo, sede della corte di Federico II in una lingua recante una patina grafico-linguistica già toscanizzata in un siciliano illustre, privo di tratti dialettali locali in un volgare genericamente meridionale.
282. Rispetto al vocalismo del fiorentino, il vocalismo del siciliano è privo delle vocali medie è privo delle vocali medie-basse è privo delle vocali alte è privo delle vocali medie-alte.
283. Quale di queste affermazioni è falsa? Il sistema fonologico del siciliano ha cinque vocali toniche In siciliano le vocali latine Ĕ (e breve) e Ŏ (o breve) non dittongano In siciliano le vocali latine Ē (e lunga) e Ō (o lunga) evolvono rispettivamente in /ɛ/ e /ɔ/ Il sistema fonologico del siciliano ha tre vocali atone.
284. Nel sonetto cavalcantiano "Chi è questa che vèn c'ogn'om la mira", la proclisi in "la mira" del v.1 e l'enclisi in "dical" al v.6 sono determinate dalla risalita del clitico dal rispetto della legge Gröber dal rispetto della legge Tobler-Mussafia dalla maggiore libertà sintattica della lingua duecentesca.
285. La definizione di "Dolce stil novo" viene formulata da Dante nella Vita Nova nel Convivio nel De vulgari eloquentia nel Purgatorio.
286. Quale di questi elementi caratterizza la lingua di Tanto gentile e tanto onesta pare di Dante Alighieri? l'abbondanza di provenzalismi l'abbondanza di sicilianismi il ricorso al linguaggio della filosofia e della medicina del tempo il ricorso a numerosi latinismi.
287. La Vita nova di Dante è un romanzo autobiografico in versi è un trattato in prosa, contenente al suo interno testi poetici è un canzoniere di rime amorose è una raccolta di rime introdotte e seguite da parti in prosa.
288. Il vero protagonista della svolta stilnovista fu Guido Guinizzelli Bonagiunta Orbicciani da Lucca Dante Alighieri Guido Cavalcanti.
289. Il Convivio di Dante è un trattato in volgare che fu scritto nei primi anni dell'esilio è un trattato in latino che fu scritto nei primi anni dell'esilio è un trattato in latino che fu scritto poco primi dell'esilio è un trattato in volgare che fu scritto poco primi dell'esilio.
290. Indicate quale dei seguenti tratti non fa parte del fiorentino trecentesco rispetto della regola del dittongo mobile generale rispetto della legge Tobler-Mussafia soprattutto ad inizio assoluto di periodo articolo il riduzione del dittongo dopo consonante + r.
291. L'obiettivo che Dante persegue nel De vulgari eloquentia è quello di rivendicare la dignità del volgare nell'uso colto di creare una lingua adatta al discorso filosofico di tratteggiare la storia della poesia volgare, dai provenzali ai suoi giorni di creare un'arte poetica del volgare.
292. Secondo Dante, il volgare ideale è illustre perché è il più nobile tra i volgari italiani è degno di illustrare le gesta dei grandi personaggi è il più celebre dei volgari italiani diffonde luce e risplende chiaro su tutti.
293. Nel canto XXVI del Purgatorio, Dante incontra Arnaut Daniel e Bonagiunta Orbicciani da Lucca Guido Guinizzelli e Arnaut Daniel Guido Guinizzelli e Bonagiunta Orbicciani da Lucca Arnaut Daniel e Guittone d'Arezzo.
294. La lingua della Commedia di Dante è il "volgare illustre" teorizzato nel De vulgari eloquentia è abbondantemente modellato sulla prosa latina è basata sul fiorentino di fine Duecento e di inizio Trecento è un idioma artificiale, in cui si mescolano diverse varietà.
295. Dante descrive la differenziazione diatonica dei volgari italiani nel trattato latino De vulgari eloquentia nel trattato latino Convivio nel prosimetro Vita nova nel trattato volgare Convivio.
296. Cosa di intende per plurilinguismo dantesco? L'uso da parte di Dante di italiano e francese L'uso da parte di Dante di latino e volgare L'uso da parte di Dante di vari dialetti L'uso da parte di Dante di registri, varietà e lingue differenti .
297. La forma aura del primo verso del sonetto petrarchesco "Erano i capei a l'aura sparsi" è un sicilianismo un francesismo un provenzalismo un latinismo.
298. Nella novella di Chichibio, l'autore inserisce delle brevi frasi in vernacolo fiorentino nel fiorentino rustico di Certaldo in dialetto bolognese in dialetto veneziano.
299. La lingua usata nel Proemio del Decameron e nella cornice introduttiva alle giornate è caratterizzata dall'impiego di periodi lunghi, ricchi di subordinate all'uso abbondante di ordini sintattici marcati: dislocazioni a sinistra e a destra, tema libero ecc. dall'impegno di forme tipiche delle varietà basse di fiorentino dall'uso abbondante del che polivalente.
300. Nel verso petrarchesco "vo mesurando a passi tardi e lenti", nel sintagma tardi e lenti che procedimento retorico troviamo? dittologia sinonimica consonanza polisindeto anafora.
301. Quale di queste affermazioni è falsa? Il Canzoniere di Petrarca è il testo chiave per la storia dell'italiano letterario Al centro del Canzoniere c'è il concreto e tormentato io individuale Il titolo originale del Canzoniere è Rerum vulgarium fragmenta Per Petrarca l'amore è uno strumento di conoscenza intellettuale e di elevazione spirituale.
302. La lingua del Decameron si presenta maggiormente polimorfica di quella della coeva poesia meno polimorfica di quella della coeva poesia, ma solo nelle ballate che concludono le giornate meno polimorfica di quella della coeva poesia altrettanto polimorfica di quella della coeva poesia.
303. Quale dei seguenti tratti non è caratteristico del fiorentino del Quattrocento? l'articolo definito maschile singolare "el" l'articolo definito maschile plurale "e" l'apocope di -e e -o dopo l, n, r la desinenza di III pl. -on(o) invece di -ano nei verbi di I coniugazione.
304. La grammatica di Leon Battista Alberti è una grammatica del fiorentino contemporaneo una grammatica della lingua degli scrittori più autorevoli della tradizione una grammatica del fiorentino di Dante, Petrarca e Boccaccio una grammatica del fiorentino trecentesco.
305. Quale delle seguenti affermazioni è falsa? La lettera che funge da prefazione alla Raccolta Aragonese fu firmata da Angelo Poliziano La Raccolta Aragonese fu inviata da Lorenzo de' Medici a Federico d'Aragona La Raccolta Aragonese è un antologia della poesia toscana dei primi secoli I compilatori della Raccolta Aragonese vogliono proporre ai contemporanei un modello linguistico-letterario.
306. Individuate fra i seguenti gruppi di fenomeni fonetici o forme quali non appartengono interamente al fiorentino argenteo la prima persona dell'imperfetto in -o; le forme indeclinate mie, tuo, suo per il maschile e il femminile; la forma mila in luogo di milia; la velarizzazione di l preconsonantica la riduzione dei dittonghi dopo consonante + r; la prima persona dell'imperfetto in -a; la declinazione per numero e genere della forma in precedenza indeclinabile gliele; le forme dea e stea in luogo di dia e stia la riduzione dei dittonghi dopo consonante + r, il numerale dieci in luogo di diece; le forme dia e stia; la forma mila in luogo di milia l'articolo el, la declinazione per numero e genere della forma in precedenza indeclinabile gliele; le forme dia e stia; la forma sei in luogo dell'antico sè.
307. Quale di queste affermazioni è falsa? Nel Quattrocento il volgare attraverso una fase di crisi Con l'Umanesimo il latino diventa il principale strumento espressivo in ogni campo della cultura Con l'Umanesimo si diffonde l'idea della superiorità della cultura moderna su quella antica Nel Quattrocento il volgare viene tendenzialmente relegato alle scritture pratiche e ai generi letterari popolari.
308. Il tema del latino parlato a Roma fu oggetto di uno scambio epistolare tra due importanti umanisti Cristoforo Landino e Leonardo Bruni Biondo Flavio e Poggio Bracciolini Poggio Bracciolini e Cristoforo Landino Biondo Flavio e Leonardo Bruni.
309. Le 'lingue di koiné' sono lingue elaborate nelle cancellerie signorili e comunali, soprattutto nell'Italia settentrionale sono lingue elaborate nelle cancellerie signorili e comunali, sopratutto nell'Italia meridionale sono lingue usate nelle corti dell'Italia settentrionale sono le lingue 'cortigiane' in uso presso le corti d'Italia nei secoli XV e XVI.
310. Per evitare le forme dialettali, le lingue di koiné elaborate nelle cancellerie del Quattrocento fanno in genere ricorso a neologismi a latinismi a arcaismi a toscanismi .
311. L'imporsi del modello petrarchesco alla fine del Quattrocento è dimostrato dagli Amorum libri e dall'Orlando innamorato di Boiardo dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dall'Orlando innamorato di Boiardo dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dagli Amorum libri di Boiardo dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dalle Stanze per la giostra di Poliziano.
312. Il maccheronico è un volgare settentrionale infarcito di termini latini e di latinismi un volgare saturo di latinismi un latino infarcito di elementi lessicali volgari, spesso dialettali un volgare infarcito di termini latini e di latinismi.
313. La lingua dei poeti dell'Umanesimo volgare fiorentino è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento (Dante, Petrarca e Boccaccio) è il fiorentino del Quattrocento (detto anche argenteo) è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento in particolare di Petrarca e Boccaccio è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento, aperta agli influssi del fiorentino contemporaneo .
314. Il polifilesco è un volgare saturo di latinismi un volgare meridionale infarcito di latino un ibrido di termini latini e dialettali un latino infarcito di elementi lessicali volgari, spesso dialettali.
315. Sannazaro sottopose l'Arcadia a un lungo processo di revisione avvicinarne la lingua sempre più al toscano quattrocentesco per avvicinarne la lingua sempre più al modello petrarchesco e boccacciano avvicinarne la lingua sempre più al modello petrarchesco, boccacciano e dantesco avvicinarne la lingua sempre più ai modelli proposti da Bembo.
316. Nel verso che tutto n'arde c e non ritrova loco dell'Orlando furioso(I 18 8), la forma loco un sicilianismo un latinismo sopravvissuto alla revisione linguistica un toscanismo un settentrionalismo sopravvissuto alla revisione linguistica.
317. Quale di queste affermazioni è falsa? Nel 1501 e nel 1502 Bembo pubblicò a Venezia presso Aldo Manuzio le edizioni a stampa di Petrarca e di Boccaccio l'edizione di Petrarca del 1501 assicurò a Bembo la possibilità di fissare un testo di riferimento, da cui ricavare una norma grammaticale L'avvento della stampa ebbe dei riflessi molto rilevanti in campo linguistico perché favorì la diffusione della norma bembiana il lavoro nella tipografia aldina permise a Bambo di rivedere in senso toscaneggiante molti testi in vista della pubblicazione.
318. Quali sono le date delle tre edizioni dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto? 1516, 1521, 1525 1516, 1525, 1532 1521, 1525, 1532 1516, 1521, 1532.
319. Quale autore cercò di conciliare la tesi fiorentinista, proponeva come modello il fiorentino parlato, con la tesi di Bembo, che proponeva come modello la lingua dei grandi autori del Trecento? Pier Francesco Giambullari Niccolò Machiavelli Benedetto Varchi Claudio Tolomei.
320. L'uso del dialetto nella commedia del Cinquecento deriva dall'esigenza di dar voce alle istanze degli umili e dei diseredati prosegue la tradizione delle lingue koinè deriva da un rifiuto del classicismo bembiano prosegue la tradizione dei volgari medievali.
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