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Title of test:
neuropsichiatria infan. par.1 22

Description:
neurop. infant.

Author:
cri
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Creation Date:
15/10/2022

Category:
Others

Number of questions: 73
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Content:
01. La gastrulazione è un processo che permette La formazione dei soli due foglietti embrionali primari (ectoderma ed endoderma) La differenziazione e la sistemazione dei tre foglietti embrionali Il passaggio da Morula a Blastula La formazione del solo mesoderma.
02. Neuroni e cellule gliali Hanno in comune le cellule progenitrici Hanno in comune solo pochi geni Originano da linee cellulari diverse Sono sinonimi.
03. La morula è: Un piccolo aggregato di cellule (8) che si forma dopo 3-4 giorni dalla fecondazione Un aggregato di ovuli, dalla forma similie a una mora Un aggregato di cellule (alcune centinaia) che delimita una cavità a contenuto fluido L'aggregato cellulare che si forma dopo la gastrulazione.
04. Il sistema ventricolare è costituito da: Ventricolo centrale, spazi liquorali periencefalici, acquedotto del Silvio, quarto ventricolo Liquor cefalorachidiano, cisterna Magna, spazi liquorali periencefalici, acquedotto del Silvio Ventricoli laterali, terzo ventricolo, acquedotto del Silvio, quarto ventricolo Ventricolo laterale, ventricolo centrale (o di Silvio), terzo e quarto ventricolo.
05. Ossa, muscoli e tessuto connettivo originano Dall'endoderma Dall'ectoderma Ciascuno da un diverso foglietto embrionale Dal mesoderma.
06. Dal prosencefalo originano Metencefalo e Diencefalo Mesencefalo e Romboencefalo Telencefalo e diencefalo Midollo spinale e Mielencefalo.
07. I neuroni originano Dalla gastrula Dalle cellule dell'ectoderma embrionale Dalle cellule del mesoderma embrionale Dall'endoderma embrionale.
08. Le girazioni corticali Sono già presenti a livello embrionale Si formano dopo la nascita, con l'apprendimento La loro mancata formazione non è mai un problema Si formano nelle fasi più tardive dello sviluppo intrauterino.
Dal romboencefalo originano Ponte e Bulbo Cervelletto e Mesencefalo I nervi cranici Emisferi Cerebrali e Talamo.
10. Il prosencefalo origina Da tutto il tubo neurale Dal romboencefalo Dalla placca neurale Dalla porzione anteriore del tubo neurale.
11. I nervi cranici sono 6 paia 12 + 2 accessori per lato 12 paia dodici.
12. I nodi di Ranvier: Sono spazi tra le varie sezioni di mielina Sono i punti di contatto tra terminazioni nervose e fibra muscolare Sono agglomerati di mielina che determinano rigonfiamenti lungo l'assone Sono giunzioni tra dendriti.
13. Il Sistema Limbico include, tra gli altri: Bulbo Olfattivo, Nervo Ottico, Vie acustiche e sistemi di integrazione sensoriale Nuclei del tronco encefalo, Giro del Cingolo, Nuclei della base, Corteccia Parietale Amigdala, Bulbo Olfattivo, Ippocampo, Ipotalamo Amigdala, Corteccia Occipito-Parietale, Fimbria, Pineale.
14. La sostanza bianca del sistema nervoso centrale è costituita da Astrociti Assoni e mielina Corpi cellulari dei neuroni Nuclei dei nervi cranici.
15. Il neurone è solitamente costituito da Due dendriti, un assone o un corpo cellulare in base alla tipologia Molti dendriti, un assone, un corpo cellulare Molti assoni, uno o due dendriti, sporadiche sinapsi (dipende dal tipo di neurone) Un corpo cellulare, molti assoni, una sinapsi.
16. Il sistema nervoso periferico è costituito da Nervi cranici, nervi spinali e sistema nervoso autonomo Nervi cranici ed emisferi cerebrali Vista, udito e senso del tatto Fibre nervose non mielinizzate.
17. Le meningi, dall'interno verso l'esterno, sono così stratificate: Pia Madre, Aracnoide, Dura Madre Aracnoide, Pia Madre, Dura Madre Dura Madre, Aracnoide, Pia Madre Seni venosi, Grande falce cerebrale, Tentorio.
18. L'unità anatomo-funzionale del sistema nervoso centrale sono I neuroni I dendriti Gli emisferi cerebrali Le sinapsi.
19. I lobi dell'encefalo sono 8+1 4+1 per lato 5+1 per lato 3 paia.
20. Gli oligodendrociti Formano la mielina solo al livello del cervello Formano la mielina nei nervi periferici Formano la mielina nel midollo spinale Sono un sottotipo di neuroni inibitori.
21. Gli astrociti Modulano l'attività nervosa Formano la mielina nel midollo spinale Sono un sottotipo di motoneuroni Possiedono assoni disposti a stella.
22. Il parto viene definito "a termine" se avviene Dopo almeno 42 settimane Tra la 38 e 41 settimana di gestazione Se avviene esattamente nel giorno calcolato in base al concepimento Tra la 32 e la 38 settimana.
23.Il valore dell'indice di APGAR Più e alto, più significa che la situazione è grave Si misura con uno strumento omologato E' espresso in percentuale Può variare tra 0 e 10.
24. Il riflesso di Moro è suddiviso in 3 fasi 2 fasi Una reazione dolce e una diretta 3 fasi, di cui una tardiva.
25. Uno dei seguenti non è un riflesso arcaico Riflesso di Moro Riflesso di fuga Riflesso tonico asimmetrico del collo Riflesso pupillare.
26. Il tono muscolare può presentarsi come Ridotto o Assente, mai aumentato Aumentato o ridotto ma mai assente Aumentato Assente anche in neonati sani.
27. La reattività del neonato viene valutata In base ad apertura degli occhi, pianto, riflessi arcaici In base ad apertura occhi, movimenti e pianto In base alla frequenza respiratoria In base al tono muscolare e alla frequenza cardiaca.
28. Un neonato con stato di massima agitazione 1 E' normoreattivo E' iperreattivo E' prematuro E' iporeattivo.
29. Un neonato ipotonico, normoreattivo, è detto Apathic infant Sad infant Lazy infant Floppy Infant.
30. Una delle seguenti non è caratteristica delle sindromi convulsive Clonie Disturbi comportamentali Ipossia Contrazioni Toniche.
31. I riflessi arcaici Sono determinati dagli emisferi cerebrali Sono movimenti elementari, stereotipati Si manifestano spontaneamente nel corso dell'osservazione Sono presenti solo in caso di problematiche.
32.La motilità fine si perfeziona Di solito attorno agli 8-10 mesi Di solito è presente alla nascita Di solito entro l 2 annii'anno Di solito entro i 6 mesi.
33. . Il controllo del capo avviene Di solito attorno ai 2-3 mesi Di solito è presente alla nascita Di solito entro l'anno Di solito entro il 1 mese.
34. Nel lattante si valuta La scomparsa di determinate capacità motorie La comparsa dei riflessi arcaici La scomparsa dei riflessi arcaici La comparsa dei riflessi osteotendinei.
35. La comparsa dello shuffling E' segno di malattia neuromuscolare Solitamente è seguita dall'acquisizione della stazione eretta Indica una grave miopatia E' tipica dei disturbi del comportamento.
36. I movimenti serpentiformi Indicano una disabilità mentale Indicano un disturbo della condotta Sono tipici delle malattie neurodegenerative a rapida progressione Possono rappresentare una soluzione ad una esigenza ambientale (spostarsi).
37. La distorsione degli odori è detta Eterosmia Parosmia Anosmia Ipersosmia.
38. Il nervo trigemino è detto anche III VII V IV.
39. Il nervo glossofaringeo è detto anche IX XII XI X.
40. L'ipertrofia muscolare nel bambino E' frequente dato che i bambini effettuano molta attività fisica E' un reperto impossibile E' rara e si ritrova nella miotonia congenita E' segno di denutrizione.
41. Il fenomeno tipico della Distrofia di Steinert La miotonia L'atonia La mioatonia L'ipertonia.
42. La prova di Romberg serve per valutare la presenza di Miotonia Atassia Astenia Dismetria.
43. Uno di questi non è un riflesso profondo Bicipitale Plantare Patellare Achilleo.
44. Il secondo nervo cranico è detto anche Olfattorio Oculomotore Ottico Pupillare.
45. Nell'esame neurologico del bambino è importante Allontanare i genitori Sfruttare la potenziale collaborazione Evitare di parlare con il bambino per non influenzarlo Chiedere al bambino di descrivere i sintomi.
46. Lo screening è uno strumento di valutazione che consente Una terapia precoce La diagnosi precoce Una diagnosi differenziale L'individuazione di situazioni sospette.
47. Nel valutare il disegno della famiglia: Occorre considerare solo le dimensioni dei singoli soggetti e le proporzioni reciproche La posizione del bambino rispetto agli altri componenti è irrilevante Occorre ignorare la posizione dei vari membri della famiglia, in quanto il bambino di solito li disegna in ordine sparso Occorre valutare sia gli elementi formali che quelli contenutistici.
48. Nel colloquio con il bambino E' fondamentale ottenere ad ogni costo le risposte volute, eventualmente rielaborando le domande E' necessario allontanare i genitori per poter effettuare valutazioni imparziali E' importante pilotare l'andamento del discorso, cercando di arrivare al sospetto diagnostico formulato a priori E' possibile coinvolgere i genitori, senza forzature.
49. Il disegno della figura umana di solito viene perfezionato Progressivamente tra gli 8 e i 12 anni Entro i primi 3 anni di vita Attorno ai 6 anni Progressivamente dai 3 sino ai 10 anni.
50. Nel disegno è importante valutare Aspetti contenutistici e metaforici Solo gli aspetti formali Aspetti formali e contenutistici La differenza tra aspettativa ed effettivo risultato grafico.
51. L'esame psichico prevede Indagini strumentali, Colloquio, Test di autovalutazione Visita psichiatrica, Colloquio, Osservazione Strumenti di valutazione, Valutazione dei riflessi, Osservazione Osservazione, Colloquio, Impiego di strumenti di valutazione.
52. . Il gioco sociale compare A 10 mesi circa A 4-5 anni circa A 2 anni Non prima dei 12 anni.
53. Prima di un esame psichico E' importante farsi già un'idea del problema E' importante ignorare le considerazioni dei genitori E' importante liberarsi dai pregiudizi E' importante stabilire un limite temporale oltre il quale non prolungare la valutazione.
54. Il gioco funzionale compare Non prima dei 2 anni A 10 mesi circa A 18 mesi circa A 5 mesi circa.
55. La reciprocità sociale Compare in genere attorno ai 6 anni Compare con la scuola Compare già nelle prime settimane di vita E' accentuata nei bambini con disturbo dello spettro autistico.
56. Le dimensioni delle funzioni affettivo relazionali sono Isolamento sociale, regolazione emozioni, immagine di sé Reciprocità sociale, manifestazioni di affetto, dialogo con i genitori, autostima Reciprocità sociale, regolazione emozioni, controllo impulsi, immagine di sé Reciprocità sociale, controllo impulsi, immagine di sé e degli altri, Sviluppo del linguaggio.
57. L'immagine di sé E' dinamica E' presente già durante la vita intrauterina Dipende dall'osservatore E' statica.
58. La motivazione sociale E' innata E' l'abilità a fare gruppo Nasce in seguito ad esigenze socio-economiche E' acquisita.
59. La psicopatologia dello sviluppo Studi i disordini dell'intelletto e delle funzioni logiche Studia i disordini delle funzioni emergenti di tipo affettivo relazionale Studia le malformazioni cerebrali Studia le alterazioni del linguaggio.
60. L'emiplegia congenita Impedisce la deambulazione nella quasi totalità dei casi Di solito è di tipo spastico Di solito è di tipo flaccido Di solido è legata a lesioni cerebellari.
61. La diagnosi delle paralisi cerebrali infantili si affida innanzitutto Allo screening con un piccolo prelievo di sangue dal tallone alla nascita Alle manifestazioni cliniche Allo screening neonatale con Risonanza Magnetica Allo screening con un questionario da inviare alla famiglia entro i primi tre mesi di vita del bambino.
62. Le paralisi cerebrali infantili, variante discinetica E' legata ad una lesione cerebellare Sono una delle principali cause di disabilità intellettiva Le abilità cognitive sono nella norma nella grande maggioranza dei casi Il sottotipo atetoide risparmia quasi sempre gli arti superiori.
63. La diplegia atassica Risparmia gli arti superiori E' dovuta ad una leucomalacia periventricolare E' spesso il risultato di un idrocefalo infantile Non è quasi mai associata a tremore.
64. La diplegia spastica E' di solido di tipo flaccido E' dovuta ad una leucomalacia periventricolare E' spesso il risultato di un idrocefalo infantile E' una delle principali cause di disabilità intellettiva.
65. Le paralisi cerebrali infantili, variante discinetica, sono caratterizzate da sintomi Riconducibili a lesioni di un nervo periferico Riconducibili a lesioni del sistema piramidale Riconducibili a lesioni del sistema cerebellare Riconducibili a lesioni dei nuclei della base.
66. Le paralisi cerebrali infantili Non si associano mai a disturbi psicopatologici Possono essere associate ad epilessia, ma di solito questa riconosce altre cause Possono essere associate a disabilità intellettiva ed epilessia Possono essere associate ad epilessia ma mai ad alterazioni della respirazione.
67. Le paralisi cerebrali infantili Includono cause pre, peri e postnatali Sono sempre riconducibili ad un evento perinatale Sono solo riconducibili a cause che agiscono sul cervello in via di sviluppo, dopo la nascita Non riconoscono mai una causa prenatale.
68. Le paralisi cerebrali infantili sono Disordini permanenti e progressivi Disordini permanenti ma non invariabili Disordini potenzialmente permanenti se non trattati in tempo Disordini transitori ma solitamente gravi.
69. Le paralisi cerebrali infantili, variante atassica, sono caratterizzate da sintomi Riconducibili a lesioni di un nervo periferico Riconducibili a lesioni del sistema cerebellare Riconducibili a lesioni del sistema piramidale Riconducibili a lesioni dei nuclei della base.
70. Le paralisi cerebrali infantili Sono espressione di un danno del sistema nervoso periferico Sono sempre e solo dovute a lesioni ischemiche cerebrali Sono espressione di un danno encefalico progressivo Sono espressione di un danno encefalico non progressivo in epoca precoce.
71. Le paralisi cerebrali infantili, variante spastica, sono caratterizzate da sintomi Riconducibili a lesioni di un nervo periferico Riconducibili a lesioni dei nuclei della base Riconducibili a lesioni del sistema piramidale Riconducibili a lesioni del sistema cerebellare.
72. Le paralisi cerebrali infantili, variante discinetica, possono essere suddivise in forme Spatiche o atassiche Distoniche o cloniche Distoniche o coreo-atetosiche Tipiche o Atipiche.
73. Nella diplegia Si ha compromissione degli arti inferiori o degli arti superiori Si ha compromissione dei quattro arti con prevalenza degli arti inferiori Si ha compromissione degli arti inferiori, associata o meno a un interessamento degli arti superiori Si ha la compromissione di una metà del corpo.
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