psicologia sociale viola 15-19
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Quale delle seguenti affermazioni riguardanti la perceived self-efficacy (auto-efficacia percepita) è corretta secondo Bandura?. L’essere umano è un agente attivo capace di esercitare controllo su sé stesso e sull’ambiente circostante. L’autoefficacia percepita non ha alcun ruolo nel promuovere il Sé o il cambiamento personale. L’autoefficacia percepita riguarda esclusivamente il controllo sugli altri individui nell’ambiente sociale. La mente umana reagisce passivamente agli stimoli dell’ambiente senza poter influenzarlo. Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente le principali rappresentazioni del Sé secondo la teoria di Higgins?. Il Sé ideale rappresenta le aspettative sociali e morali che dobbiamo rispettare. Il Sé normativo corrisponde a ciò che pensiamo di dover essere in base alle aspettative esterne, mentre il Sé reale è l’immagine attuale che abbiamo di noi stessi. Il Sé reale è ciò che vorremmo diventare in futuro, mentre il Sé ideale è l’immagine attuale di noi stessi. La teoria di Higgins non distingue tra diverse rappresentazioni del Sé. Secondo la teoria del fit regolatorio di Higgins. Una persona con orientamento alla promozione è più motivata se il compito è descritto in termini di autorealizzazione e opportunità. La teoria del fit regolatorio sostiene che la coerenza tra orientamento e presentazione del compito non influenza le performance. Il principio del fit regolatorio afferma che la motivazione è indipendente dal modo in cui viene presentato un compito. Una persona con orientamento alla prevenzione rende meglio quando un compito è presentato come un’opportunità di guadagno. Quale delle seguenti affermazioni sulla mindfulness è corretta?. La mindfulness è una strategia di regolazione emotiva che si basa sull’esperienza diretta e sulla consapevolezza non giudicante del momento presente. nessuna delle risposte fornite è corretta. La mindfulness è uno stato mentale innato che non può essere modificato o migliorato con la pratica. La mindfulness consiste nel concentrarsi esclusivamente sul passato per analizzare gli errori. Si indichi l'affermazione corretta. Secondo il pensiero etologico, l'aggressività non ha una funzione fondamentale nella sopravvivenza genetica. La violenza non può dirsi una forma specifica di aggressività ed è caratterizzata dall’obiettivo di infliggere dolore estremo, ferire gravemente o addirittura uccidere. L’aggressività strumentale non è mai razionale e calcolata ed è un mezzo per ottenere un vantaggio, andando oltre il semplice far male alla vittima. L’aggressività ostile si manifesta come un comportamento impulsivo, non pianificato e guidato dalla collera, spesso in risposta a una provocazione. In merito all'aggressività, gli studi mostrano che. l'alcol favorisce la capacità di interpretare correttamente gli stimoli e le intenzioni degli altri, riducendo la possibilità di mettere in atto comportamenti aggressivi. l'uso di alcol e droghe stimolanti può essere associato ai comportamenti aggressivi. la temperatura non sembra associabile a tale comportamento. l’amicalità è il tratto più fortemente e positivamente associato a comportamenti aggressivi. Secondo il modello CLASH (Climate, Aggression, and Self-Control in Humans), quale delle seguenti affermazioni è corretta?. Il modello CLASH sostiene che una maggiore variabilità stagionale delle temperature è associata allo sviluppo di autocontrollo e pianificazione a lungo termine. Il modello CLASH attribuisce l’aggressività a fattori genetici, ignorando completamente le influenze ambientali e culturali. Secondo il modello CLASH, le popolazioni che vivono in aree a clima stabile hanno sviluppato una cultura orientata al futuro e una bassa impulsività. Il modello CLASH suggerisce che le alte temperature, indipendentemente dalla variabilità stagionale, favoriscono sempre una maggiore pianificazione e autocontrollo. Tra i fattori dell'ambiente fisico che possono favorire l'aggressività troviamo. la presenza di rumori costanti, fastidiosi, ad alto volume. nessuna delle risposte fornite è corretta. ambienti non troppo affollati. le basse (ma non alte) temperature. Secondo Gustave Le Bon, cosa accade agli individui quando fanno parte di una folla?. Si riduce il senso di responsabilità e può emergere un comportamento antisociale. Aumenta il senso critico individuale grazie al confronto con gli altri. Si rafforza l’identità personale, favorendo un comportamento più etico. L’anonimato riduce l’influenza del gruppo sul comportamento individuale. Secondo il Social Identity Model of Deindividuation Effects (SIDE model). riconoscersi come membro di un gruppo saliente per sé in un determinato momento, porta a rispettare le sue norme anche se aggressive. nessuna delle risposte fornite è corretta. l’anonimato riduce qualsiasi forma di influenza sociale e favorisce l’autonomia individuale. l’individuo agisce in modo del tutto casuale, guidato solo da emozioni spontanee. In ambito psicosociale possiamo definire l’aggressività come. un comportamento intenzionalmente rivolto verso i soli membri degli outgroup con lo scopo di causare loro un danno. un comportamento intenzionalmente rivolto verso un’altra persona con lo scopo di causarle un danno. un comportamento intenzionalmente rivolto verso se stessi con lo scopo di dimostrare agli altri il proprio valore. un comportamento intenzionalmente rivolto verso un’altra persona con lo scopo di farle del bene. . In merito alla relazione tra sesso e aggressività, gli studi mostrano che. gli uomini tendono a esprimere più frequentemente l’aggressività fisica, mentre le donne più spesso adottano forme di aggressività indiretta. nessuna delle risposte fornite è corretta. gli uomini adottano maggiormente forme di aggressività indiretta, mentre le donne tendono a esprimere più frequentemente l’aggressività fisica. la differenza principale tra uomini e donne non sta tanto nel modo in cui si manifesta, quanto nella quantità di comportamenti aggressivi messi in atto. . Quale affermazione descrive correttamente il modello neo-associazionista di Berkowitz sull’aggressività?. La presenza di emozioni positive può innescare comportamenti aggressivi se associata a ricordi traumatici. La frustrazione genera uno stato di attivazione emotiva che può favorire l’aggressività in presenza di stimoli ambientali legati alla violenza. La frustrazione porta sempre e direttamente a un comportamento aggressivo, indipendentemente dal contesto. L’aggressività dipende unicamente da fattori genetici e non da stati emotivi transitori. Secondo la teoria del trasferimento dell’eccitazione di Zillman (1979). l’eccitazione fisiologica e emotiva può persistere e trasferirsi da un evento a un altro, amplificando le reazioni emotive successive. l’eccitazione psicologica provocata da un evento si annulla immediatamente e non influenza situazioni successive. e emozioni vissute in momenti diversi sono sempre indipendenti e non si influenzano tra loro. solo le emozioni positive possono trasferirsi da un evento all’altro, non quelle negative. Secondo la teoria dell’apprendimento sociale di Bandura. le persone apprendono principalmente i comportamenti osservando gli altri e valutando le conseguenze delle loro azioni. tutti i comportamenti sono pre-programmati geneticamente. nessuna delle risposte fornite è corretta. i comportamenti aggressivi sono innati e non possono essere modificati attraverso. Si indichi la risposta SBAGLIATA. Nell'esperimento di Bandura che utilizzava la bambola "Bobo". i bambini che avevano osservato un modello aggressivo riproducevano quel comportamento con molta più probabilità rispetto agli altri. alcuni bambini che parteciparono osservarono un modello prosociale e altri un modello che interagiva pacificamente con il pupazzo. dopo aver guardato il modello, i bambini partecipanti venivano portati in una stanza in cui era presente il pupazzo per osservare il loro comportamento. emerge che l’aggressività può essere appresa per imitazione e che il comportamento osservato diventa un modello da seguire. . Indicare l'affermazione corretta tra quelle proposte. L’altruismo nasce da una preoccupazione autentica per il benessere altrui, aspettandosi che l'altro ricambi la gentilezza. Il comportamento prosociale comprende tutte quelle azioni che mirano ad aiutare gli altri o a portare beneficio ad altri individui e può prevedere anche vantaggi per chi lo mette in atto. Nei termini della selezione naturale, non c'è vantaggio a favorire la sopravvivenza di coloro che condividono il nostro patrimonio genetico. Le spiegazioni sull’origine della prosocialità sono, di fatto, solo legate ad approcci genetico-evoluzionistici. Se i vantaggi percepiti superano i costi, allora si è più propensi ad aiutare. Questo è quanto afferma. la teoria dell'identità sociale. la teoria dello scambio sociale. la teoria del fit regolatorio. la teoria del conflitto realistico. Secondo il modello del sollievo degli stati d’animo negativi. aiutare gli altri rappresenta una strategia per migliorare il proprio umore. nessuna delle risposte fornite è corretta. anche se una persona ha a disposizione mezzi più semplici o più rapidi per migliorare il proprio stato d’animo, interverrà ad aiutare. è proprio solo la sofferenza dell’altro a spingere ad aiutare. Secondo l'ipotesi empatia-altruismo proposta da Batson nel 1981. la risposta empatica verso una persona appartenente a un gruppo stigmatizzato non riesce a estendersi all’intero gruppo. esclude del tutto che si possano ottenere anche dei vantaggi personali nell'aiutare un altro. l'empatia che spinge ad aiutare l'altro è volta a ottenere benefici per sé. provare empatia verso chi soffre genera una motivazione altruistica che spinge all’aiuto. |





