psicologia sociale viola 5-9
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Che cosa studia principalmente la Cognizione Sociale?. Le emozioni che emergono nei contesti di conflitto tra gruppi sociali. Le dinamiche di potere e le strutture gerarchiche nei gruppi sociali. Le ideologie politiche. I processi mentali attraverso cui le persone interpretano sé stesse, gli altri e le situazioni sociali. Nel contesto della cognizione sociale, che cosa si intende per accessibilità di un’informazione?. La probabilità che un’informazione venga attivata nella mente e influenzi la percezione della realtà sociale. La rapidità con cui un'informazione può essere verbalizzata durante un’interazione sociale con persone simili a sé. La capacità di una persona di rifiutare informazioni che non confermano le sue opinioni. Il grado di affidabilità con cui un’informazione può essere verificata sperimentalmente. Si indichi l'affermazione SBAGLIATA. I processi controllati sono consapevoli, richiedono attenzione e risorse cognitive, e possono essere monitorati durante l’esecuzione. I processi top-down partono da una elaborazione sistematica del contesto circostante. I processi automatici sono inconsapevoli, rapidi, poco dispendiosi, difficili da interrompere una volta avviati. I processi bottom-up si basano sui dati direttamente osservabili nel contesto. Secondo Markus (1977), che cosa sono gli schemi di sé?. Strutture di conoscenza basate su esperienze passate che organizzano e strutturano le rappresentazioni del sé. Regole sociali che guidano il comportamento in presenza di altri significati per sé. Strategie verbali utilizzate per comunicare informazioni personali agli altri. Processi automatici che regolano l'elaborazione di informazioni somato-sensoriali. Per "formazione delle impressioni", si intende. il processo attraverso cui le persone organizzano in modo coerente le informazioni su un’altra persona. La procedura utilizzata per memorizzare liste di parole astratte in ambito sperimentale. La tecnica fotografica usata per ritrarre le espressioni facciali nelle interazioni sociali. il processo attraverso cui le persone che appartengono a un outgroup vengono discriminate. . Se percepiamo in una persona il tratto “cauto”, potremmo automaticamente associarlo al tratto “timido”. Questo processo si basa su ciò che in psicologia chiamiamo. “teorie implicite della personalità”. “teorie ingroup della personalità”. “teorie insolite della personalità”. “teorie intergruppi della personalità”. Secondo il modello algebrico di Anderson, come avviene la formazione dell’impressione?. Le impressioni si basano esclusivamente sulla prima informazione ricevuta. Le impressioni si formano solo attraverso processi inconsci e automatici, senza valutazione analitica. Ogni nuova informazione viene integrata sequenzialmente, assegnando a ogni tratto un valore e un peso cognitivo. Le impressioni si formano improvvisamente e in modo globale, senza considerare singoli tratti. Che cos’è il self-serving bias?. La tendenza a giudicare sé stessi più severamente degli altri, per mantenere alta la motivazione. Una strategia cognitiva che porta ad attribuire tutti gli eventi alla fortuna o al caso. La tendenza ad attribuire i successi a fattori interni e i fallimenti a cause esterne, per proteggere l’autostima. Il comportamento di chi serve gli altri per ottenere approvazione sociale. Che cos’è la discrepanza attore-osservatore?. La tendenza degli attori a valutare il proprio comportamento come influenzato da fattori esterni, mentre gli osservatori lo attribuiscono a tratti personali. La differenza tra il modo in cui attori e osservatori ricordano gli eventi passati. La divergenza tra ciò che le persone fanno realmente e ciò che credono di fare. La tendenza degli osservatori a valutare il comportamento altrui come frutto di fattori esterni, mentre gli attori lo attribuiscono a tratti personali. . Parliamo di “inferenza corrispondente” quando. supponiamo che il comportamento osservato sia dovuto a fattori genetici universali, indipendenti da contesto e persona. attribuiamo un comportamento osservato a caratteristiche stabili della persona che agisce, come se il comportamento fosse una diretta espressione della sua personalità. attribuiamo un comportamento osservato a caratteristiche stabili della situazione in cui si agisce, come se il comportamento fosse una diretta espressione dell'ambiente. attribuiamo un comportamento osservato a caratteristiche stabili della famiglia di chi agisce, come se il comportamento fosse una diretta espressione del gruppo familiare. Sovrastimare il peso delle cause interne e sottovalutare quello delle situazioni è un classico esempio di. indagine descrittiva. ipotesi concettuale. bias a favore dell'ingroup. errore fondamentale di attribuzione. Che cos’è il self-serving bias?. Il comportamento di chi serve gli altri per ottenere approvazione sociale. La tendenza ad attribuire i successi a fattori interni e i fallimenti a cause esterne, per proteggere l’autostima. Una strategia cognitiva che porta ad attribuire tutti gli eventi alla fortuna o al caso. La tendenza a giudicare sé stessi più severamente degli altri, per mantenere alta la motivazione. Che cos’è la discrepanza attore-osservatore?. La divergenza tra ciò che le persone fanno realmente e ciò che credono di fare. La tendenza degli osservatori a valutare il comportamento altrui come frutto di fattori esterni, mentre gli attori lo attribuiscono a tratti personali. La differenza tra il modo in cui attori e osservatori ricordano gli eventi passati. La tendenza degli attori a valutare il proprio comportamento come influenzato da fattori esterni, mentre gli osservatori lo attribuiscono a tratti personali. Parliamo di “inferenza corrispondente” quando. supponiamo che il comportamento osservato sia dovuto a fattori genetici universali, indipendenti da contesto e persona. attribuiamo un comportamento osservato a caratteristiche stabili della persona che agisce, come se il comportamento fosse una diretta espressione della sua personalità. attribuiamo un comportamento osservato a caratteristiche stabili della situazione in cui si agisce, come se il comportamento fosse una diretta espressione dell'ambiente. attribuiamo un comportamento osservato a caratteristiche stabili della famiglia di chi agisce, come se il comportamento fosse una diretta espressione del gruppo familiare. . Sovrastimare il peso delle cause interne e sottovalutare quello delle situazioni è un classico esempio di. errore fondamentale di attribuzione. bias a favore dell'ingroup. ipotesi concettuale. indagine descrittiva. Per effetto di omogeneità dell’outgroup intendiamo. la percezione dei membri dell’outgroup come più simili tra loro. la percezione dei membri della propria famiglia come più simili tra loro. la percezione che i successi dell'outgroup siano dovuti all'ingroup. nessuna delle risposte fornite è corretta. Il processo di categorizzazione. elimina completamente i pregiudizi nella percezione sociale. inserisce in un'unica categoria tutti gli elementi della realtà. consente una valutazione oggettiva e neutrale di ogni individuo. permette una semplificazione della realtà. . Cosa afferma la teoria dell’autocategorizzazione?\. Che le persone costruiscono la propria identità soltanto attraverso il confronto individuale con figure autoritarie. Che le persone accentuano le differenze all’interno del proprio gruppo per rafforzare il senso di identità. Che le persone tracciano un confine tra “noi” e “loro”, accentuando le somiglianze interne al proprio gruppo e le differenze con gli altri. Che la categorizzazione avviene solo in contesti competitivi o di conflitto. . Secondo Latané e Darley, quale passaggio cognitivo troviamo nella sequenza da loro delineata affinché un individuo intervenga in una situazione critica?. Notare l’evento. Ignorare la situazione per evitare coinvolgimento emotivo. Aspettare che qualcun altro intervenga prima di agire. Avere accanto un membro del proprio gruppo. Nell'esperimento di Sherif su conformismo e norme sociali. i partecipanti mostravano sempre risposte completamente casuali, indipendentemente dalla presenza del gruppo. passando da una condizione "da soli" a una "di gruppo", le risposte dei partecipanti convergevano su di una norma comune. i partecipanti diventavano più divergenti nelle loro risposte quando erano in gruppo. la presenza del gruppo non influiva sulle risposte individuali dei partecipanti. Mi trovo in una situazione nella quale mi pare che una persona non stia bene, ma vedendo che tutti i presenti sono tranquilli decido che non c'è nulla di cui preoccuparsi e passo oltre. Questo è un classico esempio di. pregiudizio verso l'outgroup. self-serving bias. ignoranza pluralistica. obbedienza all'autorità. Una fonte attiva di influenza è quella che. agisce solo in contesti ingroup senza comunicazione esplicita. risulta sempre inconsapevole del proprio impatto sugli altri. non ha l’intenzione diretta di influenzare. intenzionalmente cerca di esercitare un’influenza sugli altri. Quale delle seguenti affermazioni è FALSA?. Grazie all'inerzia sociale, quando si lavora in gruppo, può verificarsi un miglioramento dell’impegno individuale. Il conformismo è un processo attraverso cui gli individui adattano il proprio comportamento o pensiero a quello del gruppo, spesso per effetto della pressione sociale, anche implicita. Per “effetto spettatore” si intende quel fenomeno secondo cui più aumenta il numero di persone presenti in una situazione di emergenza, minore è la probabilità che qualcuno intervenga. La facilitazione sociale si riferisce al fatto che la presenza di altre persone può migliorare le prestazioni su compiti semplici o ben appresi. |





