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RAGIONERIA FINANZA E BILANCI NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROF. LANZETTA ORESTE

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RAGIONERIA FINANZA E BILANCI NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROF. LANZETTA ORESTE

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Management Scolastico. Aspetti amministrativi e contabili

Creation Date: 2025/11/11

Category: Others

Number of questions: 28

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I revisori in quanto professionisti e funzionari dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili secondo le leggi penali, civili ed amministrative, in quanto la responsabilità deriva da un fatto illecito e deve trovare rispondenza nel danno prodotto all’Erario, nell’esercizio o a causa delle funzioni esercitate, per cui ne consegue la richiesta di risarcimento proveniente dall’Amministrazione di appartenenza e l’esercizio di un’ azione giudiziale di responsabilità davanti alla Corte dei Conti. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. PARZIALMENTE VERO. VERO. FALSO.

Il collegio dei revisori dei conti è composto da due membri che provvede, ai sensi del D.I. n. 44 del 1° febbraio 2001, ai controlli di regolarità amministrativa contabile nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado dotate della personalità giuridica a decorrere dal 1° gennaio 2000, ai sensi del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, integrato dalla Circolare n. 20 Ministero Economia e Finanze -Ragioneria Generale dello Stato del 10/05/2006;. VERO. NESSUNA RISPSTA E' CORRETTA. FALSO. PARZIALMENTE VERO.

Il collegio dei revisori contabili è composto: da un presidente designato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, e da un membro, nominato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca attinto dai funzionari laureati del Ministero di Grazia e Giustizia. da DUE presidenti designati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, e da un membro, nominato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca attinto dal Registro Unico dei revisori Contabili tenuto presso il Ministero di Grazia e Giustizia. da un presidente designato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, e da un membro, nominato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca attinto dal Registro Unico dei revisori Contabili tenuto presso il Ministero di Grazia e Giustizia. da un presidente designato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, e da un membro, nominato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca attinto dal Registro Unico dei revisori Contabili tenuto presso il Ministero di Grazia e Giustizia.

I componenti del collegio dei revisori durano in carica. 1 anno. 3 anni. 4 anni. 5 anni.

Il collegio dei revisori contabili. La nomina del collegio e la relativa attribuzione dell’ambito territoriale è di competenza: dell’Ufficio Scolastico Regionale. nessuna risposta è corretta. Dal presidente delle Regione. dal MIUR.

Il collegio dei revisori dei conti: vigila solo sulla legittimità della gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. vigila solo sulla correttezza della gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche. nessuna delle risposte è corretta. vigila sulla legittimità, regolarità e correttezza della gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche.

tra le attività del collegio dei revisori sono comprese: · controllo degli atti di gestione sotto il profilo della legittimità; · accertamento della regolare tenuta della contabilità; · esame del programma annuale e delle relative variazioni;. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. FALSO. VERO. PARZIALMENTE FALSO.

La responsabilità amministrativa si intende, anche quando viene a crearsi un rapporto funzionale tra il revisore contabile esterno all’Amministrazione e l’Ente pubblico designante, in quanto si ravvisa un possibile rapporto di servizio in senso lato. VERO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. PARZIALMENTE FALSO. FALSO.

l’art. 26 della legge 18/12/1973, n° 836, che disciplina il trattamento economico di missione dei dipendenti statali, al 3° comma, prevede anche la particolare ipotesi che i suddetti dipendenti svolgano missioni in qualità di revisori di enti ed istituti di diritto pubblico sottoposti alla vigilanza dello Stato e precisa che i revisori stessi hanno diritto ad un particolare trattamento che è distinto da quello relativo alle missioni svolte dalla generalità degli impiegati statali per conto delle Amministrazioni di appartenenza. FALSO. PARZIALMENTE FALSO. VERO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA.

Appare utile premettere che in materia contrattuale dovrà farsi riferimento alle disposizioni impartite con il decreto interministeriale 1° febbraio 2001, n° 44 (titolo quarto - articoli da n° 31 a n° 56) ed alle eventuali e successive disposizioni ministeriali, nonché alla normativa nazionale vigente ed a quella comunitaria qualora dovessero superarsi i limiti di soglia comunitaria che dall’1/01/2002 sono fissati, in materia di forniture e servizi, nel controvalore in euro di DSP 200.000 diritti speciali di prelievo (DSP 200.000 = EURO 249.681). Si soggiunge che l'attuale controvalore è stato comunicato dal Ministero dell'economia e delle finanze con G.U. n° 2 del 3/01/2002 (validità fino al 31/12/2013) ed è previsto un aggiornamento..... QUINQUENNALE. QUADRIENNALE. BIENNALE. TRIENNALE.

Al personale docente delle scuole di istruzione secondaria ed artistica, il servizio prestato presso le predette scuole statali e pareggiate, comprese quelle all'estero, in qualità di docente non di ruolo, è riconosciuto come servizio di ruolo, ai fini giuridici ed economici, per intero per i primi quattro anni e per i due terzi del periodo eventualmente eccedente, nonché ai soli fini economici per il rimanente terzo. I diritti economici derivanti da detto riconoscimento sono conservati e valutati in tutte le classi di stipendio successive a quella attribuita al momento del riconoscimento medesimo. PARZIALMENTE FALSO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. VERO. FALSO.

Trattamento economico del personale non di ruolo (D.Lgs. 16 aprile 1994, n° 297, articoli 526, 527 e 528) Si premette che, ai sensi dell’art. 1, comma 78, legge 662/1996, i capi di istituto sono autorizzati a ricorrere alle supplenze brevi e saltuarie solo per i tempi strettamente necessari ad assicurare il servizio scolastico e dopo aver provveduto, eventualmente utilizzando.... NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA. NON ESISTONO SPAZI DI FLESSIBILITA’. IL PERSONALE VIENE SOSTITUITO DAL MIUR. spazi di flessibilità dell’organizzazione dell’orario didattico, alla sostituzione del personale assente con docenti già in servizio nella medesima istituzione scolastica.

La struttura della retribuzione del dirigente pubblico è stata estesa, con gli opportuni adattamenti, anche al dirigente scolastico. Il trattamento retributivo previsto remunererà tutte le funzioni ed i compiti attribuiti al dirigente, con riassorbimento di qualsiasi altra indennità goduta in precedenza. Per il restante personale, il trattamento economico fondamentale si compone delle seguenti voci: TRATTAMENTO FONDAMENTALE a) stipendio tabellare; b) TRATTAMENTO ORDINARIO speciale. NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA. TRATTAMENTO ACCESSORIO a) retribuzione professionale docenti (per il personale insegnante CCNL biennio economico. 2008/2009, art. 7) e compenso individuale accessorio per le restanti categorie (CCI 1998-2001, ART. 25); b) attività da retribuire con il fondo d’istituto: flessibilità organizzativa e didattica, le attività aggiuntive di insegnamento, oltre l’orario d’ obbligo e fino ad un massimo di 6 ore settimanali ad esclusione delle ore eccedenti di cui all’art. 70 del CCNL 4.8.95, attività funzionali all’insegnamento, prestazioni aggiuntive del personale ATA, prestazioni aggiuntive effettivamente prestate dai docenti con funzioni di collaborazione con il capo d’istituto, ogni altra attività deliberata dal consiglio di circolo o d’istituto nell ’ambito del Piano dell’Offerta Formativa. TRATTAMENTO FONDAMENTALE DIVISO IN: a) stipendio tabellare; b) indennità integrativa speciale.

Personale amministrativo, tecnico ed ausiliario. L’orario ordinario di lavoro è di 36 ore settimanali di norma suddivise in sei ore continuative, l’orario giornaliero massimo è di 9 ore. VERO. NESSUNA RISPOSTA E' CORRETTA. PARZIALMENTE FALSO. FALSO.

Personale docente ed educativo Gli obblighi del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento (art. 4 del CCNL sottoscritto il 21/01/2009). L’attività di insegnamento si svolge in: 34 ORE SETTIMANALI. 49 ORE SETTIMANALI. 31 ORE SETTIMANALI. 25 ORE SETTIMANALI.

Verifica di cassa, dei libri e dei documenti contabili Si premette che, ai sensi dell’art. 16 del regolamento, il servizio di cassa e quello di custodia e amministrazione di titoli pubblici, anche esteri e privati di proprietà dell’istituzione scolastica, è affidato ad un unico istituto di credito ovvero ad altri soggetti abilitati per legge, in essi compresa la ―Poste italiane S.p.a.‖, mediante apposita convenzione, stipulata dal dirigente alle migliori condizioni del mercato per quanto concerne i tassi attivi e passivi e le spese di tenuta conto, comparate, in caso di sostanziale parità, con altri benefici concessi dal predetto istituto, sulla base di uno schema tipo predisposto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, d’ intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze. VERO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. PARZIALMENTE FALSO. FALSO.

Aspetti fiscali della gestione. Generalità L’azione di controllo dei revisori dei conti deve estendersi alla verifica dell’ esatto adempimento degli obblighi fiscali da parte delle istituzioni scolastiche. In proposito, è da ricordare innanzitutto che gli istituti scolastici all’atto del pagamento di stipendi e di altri emolumenti... non operano ritenute dirette ai sensi dell’art. 29 del D.P.R. 29 settembre 1973, n° 600, le quali devono essere versate alla Sezione di tesoreria provinciale dello Stato con cadenza trimestrale durante il mese successivo alla scadenza di ciascun trimestre. Pertanto i revisori dei conti avranno cura di accertare che tali versamenti siano regolarmente effettuati. Per la Sicilia esse vanno versate direttamente alla Tesoreria regionale ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 26 luglio 1965, nn° 1074. operano ritenute dirette ai sensi dell’art. 29 del D.P.R. 29 settembre 1973, n° 600, le quali devono essere versate alla Sezione di tesoreria provinciale dello Stato con cadenza trimestrale durante il mese successivo alla scadenza di ciascun trimestre. Pertanto i revisori dei conti avranno cura di accertare che tali versamenti siano regolarmente effettuati. Per la Sicilia esse vanno versate direttamente alla Tesoreria regionale ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 26 luglio 1965, nn° 1074. una tantum operano ritenute dirette ai sensi dell’art. 29 del D.P.R. 29 settembre 1973, n° 600, le quali devono essere versate alla Sezione di tesoreria provinciale dello Stato con cadenza trimestrale durante il mese successivo alla scadenza di ciascun trimestre. Pertanto i revisori dei conti avranno cura di accertare che tali versamenti siano regolarmente effettuati. Per la Sicilia esse vanno versate direttamente alla Tesoreria regionale ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 26 luglio 1965, nn° 1074. possono discrezionalmente operare le ritenute dirette ai sensi dell’art. 29 del D.P.R. 29 settembre 1973, n° 600, le quali devono essere versate alla Sezione di tesoreria provinciale dello Stato con cadenza trimestrale durante il mese successivo alla scadenza di ciascun trimestre. Pertanto i revisori dei conti avranno cura di accertare che tali versamenti siano regolarmente effettuati. Per la Sicilia esse vanno versate direttamente alla Tesoreria regionale ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 26 luglio 1965, nn° 1074.

Per gli istituti scolastici con annessa azienda agraria o speciale o che effettuano lavorazioni per conto terzi non sorge l’ obbligo della tenuta delle scritture contabili in modo da soddisfare anche le esigenze connesse con gli adempimenti fiscali. nessuna delle risposte è corretta. FALSO. parzialmente falso. VERO.

Aspetti fiscali della gestione. Generalità L’azione di controllo dei revisori dei conti deve estendersi alla verifica dell’ esatto adempimento degli obblighi fiscali da parte delle istituzioni scolastiche. Altri aspetti riguardano..... l’imposta sul valore aggiunto (IVA), il sostituto d’imposta e il sostituto di dichiarazione, le comunicazioni per violazioni tributarie e il trattamento tributario dei compensi connessi all’incarico di revisione. l’imposta sul reddito (IRES), l’imposta sul valore aggiunto (IVA), il sostituto d’imposta e il sostituto di dichiarazione, ma non le comunicazioni per violazioni tributarie e il trattamento tributario dei compensi connessi all’incarico di revisione. l’imposta sul reddito (IRES), e il sostituto di dichiarazione, le comunicazioni per violazioni tributarie e il trattamento tributario dei compensi connessi all’incarico di revisione. l’imposta sul reddito (IRES), l’imposta sul valore aggiunto (IVA), il sostituto d’imposta e il sostituto di dichiarazione, le comunicazioni per violazioni tributarie e il trattamento tributario dei compensi connessi all’incarico di revisione.

Imposta sul valore aggiunto. Un aspetto in materia fiscale su cui i revisori devono porre la massima attenzione è rappresentato dagli adempimenti delle disposizioni concernenti l’imposta sul valore aggiunto, di cui al D.P.R. 26/10/1972, n° 633 e successive modificazioni ed integrazioni. Com’è noto l’art. 4 del citato D.P.R. 633/72 e successive modificazioni considera come effettuate nell’esercizio di impresa le cessioni di beni e le prestazioni di servizi fatte da enti e società che. nessuna risposta è corretta. non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali o agricole. hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali o agricole. non hanno per oggetto secondario l’esercizio di attività commerciali o agricole.

Nel settore pubblico si lamenta la mancanza di una specifica normativa sulle responsabilità dei Revisori dei conti presso gli organismi pubblici; infatti, gli statuti o i regolamenti o le leggi istitutive degli enti, normalmente non specificano le responsabilità dell’organo di riscontro. Tale vuoto normativo ha portato ad una generica estensione ai Revisori dei conti presso gli Enti pubblici della normativa civilistica in materia di responsabilità. VERO. FALSO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA. PARZIALMENTE VERO.

Per riconoscere la responsabilità dei Sindaci, secondo una consolidata giurisprudenza, viene affermato che, una volta data la prova dell’inadempimento degli obblighi dei Sindaci stessi si presume, seppur iuris tantum, l’esistenza del nesso di causalità tra il verificarsi del danno causato dagli amministratori ed il loro inadempimento. Giova tuttavia evidenziare che qualora un Sindaco faccia iscrivere nel verbale delle adunanze collegiali il proprio dissenso motivato, in assenza di colpa o di dolo, viene riconosciuta sia in dottrina che in giurisprudenza la possibilità di avvalersi in via analogica..... nessuna delle risposte è corretta. dell’art. 2392, ultimo comma c.c. che NON consente al singolo amministratore che dissenta dalla deliberazione illecita degli amministratori di andare esente da responsabilità. dell’art. 2043, ultimo comma c.c. che consente al singolo amministratore che dissenta dalla deliberazione illecita degli amministratori di andare esente da responsabilità. dell’art. 2392, ultimo comma c.c. che consente al singolo amministratore che dissenta dalla deliberazione illecita degli amministratori di andare esente da responsabilità.

Danno erariale e denuncia alla Corte dei conti. I Revisori dei conti ogni qualvolta rilevano, nell’esercizio delle loro funzioni, situazioni che possano configurare un danno erariale sono tenuti ad inoltrare con sollecitudine apposita denuncia al competente Procuratore regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei conti. In altri termini: la denuncia deve essere effettuata non appena si è venuti a conoscenza di un fatto o di un comportamento illecito dai quali sia derivato un danno per il pubblico bilancio. la denuncia deve essere effettuata entro 6 mesi dai comportamenti illecito dai quali sia derivato un danno per il pubblico bilancio. la denuncia deve essere effettuata entro 12 mesi dai comportamenti illecito dai quali sia derivato un danno per il pubblico bilancio. la denuncia non deve essere necessariamente effettuata non appena si è venuti a conoscenza di un fatto o di un comportamento illecito dai quali sia derivato un danno per il pubblico bilancio.

Presupposti delle denunce La normativa vigente prescrive l’obbligatorietà della denuncia di fatti ―che diano luogo a responsabilità (art. 20 D.P.R. 3/1957; art. 32 legge 335/1976)‖. Il presupposto perché sorga l’obbligo di denuncia è quello stesso che comporta il decorso del termine di prescrizione per l’azione di responsabilità, ossia il verificarsi di un ―fatto dannoso‖ per la finanza pubblica. FALSO. PARZIALMENTE VERO. VERO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA.

Soggetti tenuti alle denunce. Ai fini dell’individuazione dei soggetti tenuti alla denuncia, la materia è stata disciplinata dall’art. 20 del D.P.R. n° 3/1957 ed è a questa normativa che fanno riferimento le disposizioni con le quali si è delineato l’ ambito della giurisdizione di responsabilità assegnata alla Corte dei conti. Tali nel dettaglio le norme contenute nelle leggi delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome e nella disciplina dettata per le Regioni ad autonomia ordinaria (art. 32, legge n° 335/1976); per gli enti pubblici (art. 8, legge n° 70/1975, art. 75, D.P.R. n° 696/1979); per gli enti locali (art. 58, legge n° 142/1990); per le strutture sanitarie (art. 28, D.P.R. n° 761/1979). L’art. 20 del D.P.R. n° 3/1957 individua, quali tenuti all’obbligo di denuncia.... il Direttore generale o il Capo servizio e, se il fatto dannoso sia a questi imputabile, il Ministro; introduce, poi, una novità nella individuazione dei soggetti l’art. 32, legge n° 335/1976, che fa riferimento agli amministratori e ai Capi degli Uffici della Regione e, se il fatto dannoso sia imputabile all’Amministratore, al ―relativo‖ organo collegiale. SOLO IL CAPO DEL SERVIZIO. IL Direttore generale o il Capo servizio e, se il fatto dannoso sia a questi imputabile, il Ministro. SOLO IL DIRETTORE GENERALE.

Gli organi di controllo e/o di revisione contabile, se nell’esercitare le proprie funzioni istituzionali rilevino un atto illecito produttivo di danno, sono tenuti a darne comunicazione alla Procura..... del Tribunale del capoluogo di regione, quando vi sia stata omissione da parte degli organi amministrativi, anche se questo dovere non sia esplicitato da un precetto (Corte dei conti - Sez. I, 31/01/1983 n° 181). nessuna risposta è corretta. territorialmente competente, quando vi sia stata omissione da parte degli organi amministrativi, anche se questo dovere non sia esplicitato da un precetto (Corte dei conti - Sez. I, 31/01/1983 n° 181). presso il Tribunale di ROMA quando vi sia stata omissione da parte degli organi amministrativi, anche se questo dovere non sia esplicitato da un precetto (Corte dei conti - Sez. I, 31/01/1983 n° 181).

Ulteriore attività amministrativa in ordine ai fatti dannosi Aver adempiuto, con tempestività ed esaustività, all’obbligo di denuncia non spoglia le Amministrazioni dei poteri ad esse direttamente intestati in relazione ai fatti emersi. In primo luogo non viene meno la facoltà di ―costituire in mora‖ i responsabili del danno, di assumere proprie iniziative nei confronti del dipendente per conseguire in via amministrativa la rifusione del danno, specialmente nei casi in cui più evidente e indiscussa appaia la sussistenza di responsabilità dolosa o gravemente colposa e la possibilità da parte del dipendente di una spontanea rifusione anticipata non gravata da interessi, accessori ed altre spese. VERO. FALSO. PARZIALMENTE FALSO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA.

Contenuto delle denunce Il contenuto della denuncia di fatti causativi di danno è specificato dalla normativa vigente, che in essa comprende ―tutti gli elementi raccolti per l’accertamento della responsabilità e la determinazione dei danni‖ (art. 20 D.P.R. n° 3/1957 cit.). La denuncia, pertanto, con riguardo alla documentazione ad essa allegata, deve contenere: solamente l’importo del danno subito dall’erario, ovvero, i dati in base ai quali emerga la certezza dello stesso benché ne sia incerta la quantificazione (art. 1226, codice civile); - l’indicazione delle generalità complete e dei domicili attuali dei dipendenti la cui attività si sia posta in rapporto causale con l’evento dannoso. l’indicazione delle generalità complete e dei domicili attuali dei dipendenti la cui attività si sia posta in rapporto causale con l’ evento dannoso. - l’indicazione del fatto, quale previsto dalla normativa di settore; - l’importo del danno subito dall’erario, ovvero, i dati in base ai quali emerga la certezza dello stesso benché ne sia incerta la quantificazione (art. 1226, codice civile); - l’indicazione delle generalità complete e dei domicili attuali dei dipendenti la cui attività si sia posta in rapporto causale con l’evento dannoso. solamente l’indicazione del fatto, quale previsto dalla normativa di settore;.

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