40.1 . La risoluzione di un sensore rappresenta
il rapporto tra la variazione della variabile misurata e quella della variabile dell'uscita
il rapporto tra la variazione della variabile di uscita e quella della variabile misurata
la minima variazione della variabile misurata che dà luogo a una variazione rilevabile dell'uscita
la massima precisione raggiungibile. 40.2 La sensibilità di un sensore è definita come
il rapporto tra una variazione della variabile misurata ?u e la corrispondente variazione dell'uscita del sensore ?y
si verificano effetti di usura dovuti all'invecchiamento
il rapporto tra una variazione dell'uscita del sensore ?y e la corrispondete variazione della variabile misurata ?u
la variazione dell'uscita del sensore ?y. CAP 40.3 . Per caratteristica statica di un sensore si intende
la relazione che lega l'uscita di un sensore (misura) al suo ingresso (misurando)
la relazione che lega l'ingresso del sensore (misurando) all'uscita (misura)
la retta che interpola i valori del misurando con quelli della misura
la legge che descrive come varia il comportamento del sensore nel tempo. CAP 40.4. La nonlinearità di un sensore rappresenta
la massima deviazione della caratteristica statica reale dalla sua approssimazione lineare
la caratteristica dinamica
la variazione della variabile misurata ?u
la caratteristica statica al di fuori del punto di lavoro. 40.5 La caratteristica dinamica di un sensore serve a descriverne il comportamento quando
lo stimolo varia con una certa velocità e la misura necessita di un certo tempo (dinamica) per rappresentarlo
la retta che interpola i valori del misurando con quelli della misura il sensore lavora in continua si opera al di fuori del punto di lavoro definito nella caratteristica statica. 40.6 Il termine precisione (o ripetibilità) è riferito alla riproducibilità della misura, ovvero esprime
il valore medio di una serie di misure
la dispersione di successive misure dello stesso misurando nelle medesime condizioni
il rapporto tra la variazione dell'ingresso e quella dell'uscita
il rapporto tra la variazione dell'uscita e quella dell'ingresso. 40.7 L'inaccuratezza di un sensore si può esprimere come
la deviazione standard di una serie di misure
la differenza tra il valore vero e la misura da esso più distante
valore esatto del misurando e rumore di misura
la differenza tra il valore vero e la misura da esso più distante, normalizzata sul valore di fondo scala. 40.8 La misura di un sensore è composta da
la massima precisione raggiungibile
valore esatto del misurando e unità di misura
valore stimato del misurando, incertezza e unità di misura
un numero e un simbolo. CAP 40.9 La risoluzione di un sensore rappresenta
il rapporto tra la variazione della variabile misurata e quella della variabile dell'uscita
il rapporto tra la variazione della variabile di uscita e quella della variabile misurata
Sensori piezoelettrici
la minima variazione della variabile misurata che dà luogo a una variazione rilevabile dell'uscita. 40.10 La nonlinearità di un sensore rappresenta
la caratteristica dinamica
la caratteristica statica al di fuori del punto di lavoro
l'errore introdotto da cause ambientali
la massima deviazione della caratteristica statica reale dalla sua approssimazione lineare. 40.11 La sensibilità di un sensore è definita come
la variazione della variabile misurata Δu il rapporto tra una variazione dell'uscita del sensore Δy e la corrispondete variazione della variabile misurata Δu il rapporto tra una variazione della variabile misurata Δu e la corrispondente variazione dell'uscita del sensore Δy la variazione dell'uscita del sensore Δy. 40.12 La caratteristica dinamica di un sensore serve a descriverne il comportamento quando
lo stimolo varia con una certa velocità e la misura necessita di un certo tempo (dinamica) per rappresentarlo si opera al di fuori del punto di lavoro definito nella caratteristica statica
il sensore lavora in continua
si verificano effetti di usura dovuti all'invecchiamento. 40.13 Per caratteristica statica di un sensore si intende
la relazione che lega l'uscita di un sensore (misura) al suo ingresso (misurando)
valore esatto del misurando a più riprese nel tempo
la relazione che lega l'ingresso del sensore (misurando) all'uscita (misura)
la legge che descrive come varia il comportamento del sensore nel tempo. 40.14 Il termine precisione (o ripetibilità) è riferito alla riproducibilità della misura, ovvero esprime
valore esatto del misurando a più riprese nel tempo
la dispersione di successive misure dello stesso misurando nelle medesime condizioni
il rapporto tra la variazione dell'uscita e quella dell'ingresso
il valore medio di una serie di misure. 40.15 La misura di un sensore è composta da
valore esatto del misurando e unità di misura
un numero e un simbolo
valore stimato del misurando, incertezza e unità di misura
valore esatto del misurando e rumore di misur. 40.16 L'inaccuratezza di un sensore si può esprimere come
il rapporto tra la variazione dell'ingresso e quella dell'uscita
la deviazione standard di una serie di misure
la differenza tra il valore vero e la misura da esso più distante la differenza tra il valore vero e la misura da esso più distante, normalizzata sul valore di fondo scala.
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