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Title of test:
Tecnologia dei materiali

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tecnologia dei materiali

Author:
collo
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Creation Date:
01/06/2023

Category:
Science

Number of questions: 208
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Content:
Determinare la configurazione elettronica dell'atomo di magnesio (Mg, numero atomico 12) 1s2 2s2 3s2 2p5 3p 1s2 2s2 2p6 3s2 1s2 2s2 2p6 3s 3p 1s2 2s2 2p5 3s3.
Se n=2, è possibile avere: 9 orbitali 4 orbitali 16 orbitali 1 orbitale.
Determinare la configurazione elettronica dell'atomo di Silicio (Si, numero atomico 14) 1s2 2s2 2p6 3s2 1s2 2s2 2p6 3s2 3p1 1s2 2s2 2p6 3s2 3p2 1s2 2s2 2p6 3s2 3p3.
Se n=3, è possibile avere: 4 orbitali 1 orbitale 9 orbitali 16 orbitali.
l principio di esclusione di Pauli afferma che ogni elettrone viene aggiunto progressivamente ed entra nell'orbitale del livello e del sottolivello energetico più basso disponibile due elettroni in un atomo non possono avere mai tutti e quattro i numeri quantici uguali in un orbitale non si possono trovare più di tre elettroni gli elettroni si dispongono prima singolarmente negli orbitali con lo stesso contenuto energetico e, solo quando non ci sono altri orbitali degeneri liberi, accettano di occupare gli orbitali già mezzo riempiti .
07. Il principio di Aufbau afferma che: gli elettroni si dispongono prima singolarmente negli orbitali con lo stesso contenuto energetico e, solo quando non ci sono altri orbitali degeneri liberi, accettano di occupare gli orbitali già mezzo riempiti in un orbitale non si possono trovare più di tre elettroni ogni elettrone viene aggiunto progressivamente ed entra nell'orbitale del livello e del sottolivello energetico più basso disponibile due elettroni in un atomo non possono avere mai tutti e quattro i numeri quantici uguali.
Quale è il numero quantico secondario di un elettrone contenuto in un orbitale 3p? è1 è3 è2 può assumere tutti i valori interi compresi tra 0 e 2.
09. Determinare la configurazione elettronica dell'atomo di argon (Ar, numero atomico 18) 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 1s2 2s2 3s6 2p6 3p2 1s2 2s2 2p6 3s3 3p5 1s2 2s2 2p6 3s2 4s6.
Il secondo numero quantico può assumere i valori: -1/2, +1/2 -l, ..., 0, ..., l 0, 1, 2, 3,..., (n-1) 1, 2, 3, ecc.
Se n=4, è possibile avere: 4 orbitali 16 orbitali 1 orbitale 9 orbitali.
Determinare la configurazione elettronica dell'atomo di alluminio (Al, numero atomico 13) 1s2 2s2 2p6 3s 3p2 1s2 2s2 2p6 3s 1s2 2s2 2p6 3s2 3p1 1s2 2s2 3s2 2p7 .
Il numero di elettroni che possiamo trovare in ogni livello è: 2n3 2l2 2n2 2n.
Gli orbitali sono chiamati degeneri se: differiscono tra loro solo per il valore di l differiscono tra loro solo per il valore di ms differiscono tra loro solo per il valore di m differiscono tra loro solo per il valore di n.
La regola di Hund afferma che: ogni elettrone viene aggiunto progressivamente ed entra nell'orbitale del livello e del sottolivello energetico più basso disponibile due elettroni in un atomo non possono avere mai tutti e quattro i numeri quantici uguali in un orbitale non si possono trovare più di tre elettroni gli elettroni si dispongono prima singolarmente negli orbitali con lo stesso contenuto energetico e, solo quando non ci sono altri orbitali degeneri liberi, accettano di occupare gli orbitali già mezzo riempiti.
il quarto numero quantico, indicato con la lettera ms, stabilisce: il momento angolare l'orientamento dell'orbitale a forma dell'orbitale il livello di energia.
Il terzo numero quantico può assumere i valori: -l, ..., 0, ..., l -1/2, +1/2 1, 2, 3, ecc 0, 1, 2, 3,..., (n-1) .
Il primo numero quantico può assumere i valori: -l, ..., 0, ..., l 1, 2, 3, ecc 1/2, +1/2 0, 1, 2, 3,..., (n-1).
Il secondo numero quantico, indicato con la lettera l, stabilisce: il livello di energia l'orientamento dell'orbitale la forma dell'orbitale il momento angolare .
Due elementi si definiscono isotopi se: hanno lo stesso numero atomico ma diverso numero di massa esistono in più di una forma cristallina presentano proprietà uguali in tutte le direzioni presentano un mancato ordine a lungo raggio nella loro struttura atomica .
Elementi elettronegativi: producono ioni positivi liberano elettroni nelle reazioni chimiche producono cationi hanno natura non metallica.
Elementi elettropositivi: producono anioni accettano elettroni nelle reazioni chimiche producono ioni positivi hanno natura non metallica.
L'elettronegatività esprime la tendenza, da parte degli atomi dei vari elementi, ad attrarre a sé i neutroni messi in comune con altri atomi per raggiungere la stabilità esprime la tendenza, da parte degli atomi dei vari elementi, ad attrarre a sé i protoni messi in comune con altri atomi per raggiungere la stabilità esprime la tendenza, da parte degli atomi dei vari elementi, ad attrarre a sé gli elettroni messi in comune con altri atomi per raggiungere la stabilità esprime la tendenza, da parte degli atomi dei vari elementi, ad respingere a sé gli elettroni messi in comune con altri atomi per raggiungere la stabilità.
Un metallo e un non metallo formano: un legami ionico un legame metallico un legame covalente un legame di van derWaals.
Il legame metallico: si ha nei metalli solidi si può formare tra atomi con piccole differenze di elettronegatività si possono formare tra elementi molto elettropositivi ed elementi molto elettronegativi si può formare tra atomi che sono lontani l'uno all'altro nella tavola periodica.
Un atomo di sodio e un atomo di cloro formano: un legame covalente un legame metallico un legami ionico un legame di van derWaals.
Due atomi di idrogeno formano: un legami ionico un legame metallico un legame di van derWaals un legame covalente.
E' un legame atomico secondario: l legame metallico il legame di van derWaals il legame covalente il legami ionico.
E' un legame atomico secondario: il legame a dipolo fluttuante il legami ionico l legame covalente legame metallico.
E' un legame atomico primario: il legame covalente il legame a a dipolo permanente il legame di van derWaals l legame a dipolo fluttuante .
Il legame covalente: si può formare tra atomi con piccole differenze di elettronegatività si può formare tra atomi che sono lontani l'uno all'altro nella tavola periodica si possono formare tra elementi molto elettropositivi ed elementi molto elettronegativi si ha nei metalli solidi .
La legge di Charles è la legge dei gas reali è una legge isoterma è una legge isocora è una legge isobara.
La legge di Boyle è: P*V=nRT P/T=costante P*V=costante V/T=costante.
La legge di Charles è: P*V=costante P/T=costante P*V=nRT V/T=costante.
La legge di Gay Lussac è: P*V=nRT P/T=costante P*V=costante V/T=costante.
La legge di Boyle è: è una legge isoterma la legge dei gas reali è una legge isobara è una legge isocora.
Nella struttura CFC si ha la presenza di 2 atomi per cella elementare l'atomo centrale circondato da sei atomi il fattore di compattazione atomica pari a 0.70 il numero di coordinazione pari a 12.
Nella struttura CFC si ha: 'atomo centrale circondato da otto atomi l fattore di compattazione atomica pari a 0.68 si ha lo stesso numero di coordinazione della struttura EC il 68% del volume della cella elementare occupato dagli atomi .
Nella struttura EC si ha: l'atomo centrale circondato da sei atomi il fattore di compattazione atomica pari a 0.70 la presenza di 2 atomi per cella elementare il numero di coordinazione pari a 12.
Nella struttura CCC si ha: il fattore di compattazione atomica pari a 0.68 si ha lo stesso numero di coordinazione della struttura EC il 74% del volume della cella elementare occupato dagli atomi l'atomo centrale circondato da dodici atomi.
Il valore della densità planare del metallo è: il rapporto tra il numero equivalente di atomi i cui centri sono tagliati dall'area in esame e l'area selezionata il rapporto tra la massa della cella elementare e il suo volume il rapporto tra il numero di diametri intersecati dalla linea considerata e la lunghezza della linea considerata il rapporto tra il numero di diametri intersecati dalla linea considerata e l'area selezionata .
Due elementi si definiscono amorfi se presentano proprietà che dipendono dalla direzione lungo la quale vengono valutate presentano un mancato ordine a lungo raggio nella loro struttura atomica presentano proprietà uguali in tutte le direzioni esistono in più di una forma cristallina.
Due elementi si definiscono allotropi se: presentano un mancato ordine a lungo raggio nella loro struttura atomica presentano proprietà che dipendono dalla direzione lungo la quale vengono valutate esistono in più di una forma cristallina presentano proprietà uguali in tutte le direzioni.
Il valore della densità atomica lineare del metallo è: il rapporto tra la massa della cella elementare e il suo volume il rapporto tra il numero equivalente di atomi i cui centri sono tagliati dall'area in esame e l'area selezionata il rapporto tra la massa della cella elementare e la sua area il rapporto tra il numero di diametri intersecati dalla linea considerata e la lunghezza della linea considerata.
Il valore della densità atomica volumetrica del metallo è: il rapporto tra la massa della cella elementare e il suo volume il rapporto tra il numero equivalente di atomi i cui centri sono tagliati dall'area in esame e la lunghezza della linea considerata il rapporto tra il numero di diametri intersecati dalla linea considerata e la lunghezza della linea considerata il rapporto tra il numero equivalente di atomi i cui centri sono tagliati dall'area in esame e l'area selezionata.
E' un difetto planare: la dislocazione l'interstiziale la vacanza il bordo di grano.
Il difetto di punto è: una struttura solida alberiforme costituito da un sito atomico dal quale un atomo è assente come una bolla nel metallo originata dalla presenza di gas la dislocazione.
La trasformazione di tipo eutettoide è caratterizzata dalla seguente equazione: L →α + β α +β → γ α → β+ γ α + L→ β.
La trasformazione di tipo eutettico è caratterizzata dalla seguente equazione: L →α + β α → β+ γ α + L→ β α +β → γ.
Nella trasformazione peritettica: il liquido di composizione eutettica viene riscaldato alla temperatura eutettica e si trasforma simultaneamente in due fasi solide l liquido di composizione eutettica viene raffreddato lentamente alla temperatura eutettica e si trasforma simultaneamente in due fasi solide una fase liquida interagisce con una fase solida per formare una nuova fase solida, diversa dalla precedente durante il raffreddamento vengono formate due fasi solide da un'unica fase .
La trasformazione di tipo peritettico è caratterizzata dalla seguente equazione: α + L→ β L →α + β α → β+ γ α +β → γ .
La trasformazione di tipo peritettoide è caratterizzata dalla seguente equazione: α + L→ β α → β+ γ L →α + β α +β → γ.
Si definisce galaverna: deposito di ghiaccio granuloso dall'aspetto cristallino a forma di scaglie o aghi che si forma quando il vapore acqueo in atmosfera passa dallo stato gassoso allo stato solido deposito di ghiaccio in forma di aghi e scaglie che può prodursi quando la temperatura è inferiore a 0 °C e c'è la presenza di una leggera nebbia neve parzialmente fusa che cade quando la temperatura è circa 2?3°C deposito di ghiaccio liscio che si forma per il congelamento di grosse gocce di nebbia.
Si definisce calabrosa: neve parzialmente fusa che cade quando la temperatura è circa 2?3°C deposito di ghiaccio liscio che si forma per il congelamento di grosse gocce di nebbia deposito di ghiaccio granuloso dall'aspetto cristallino a forma di scaglie o aghi che si forma quando il vapore acqueo in atmosfera passa dallo stato gassoso allo stato solido deposito di ghiaccio che si produce per la solidificazione rapida di gocce generalmente grosse di nebbia con temperatura inferiore a 0 °C .
Si definisce vetrato: deposito di ghiaccio in forma di aghi e scaglie che può prodursi quando la temperatura è inferiore a 0 °C e c'è la presenza di una leggera nebbia deposito di ghiaccio che si produce per la solidificazione rapida di gocce generalmente grosse di nebbia con temperatura inferiore a 0 °C neve parzialmente fusa che cade quando la temperatura è circa 2?3°C deposito di ghiaccio liscio che si forma per il congelamento di grosse gocce di nebbia.
L'uso diretto dell'acqua naturale in ingresso in industria: comporta un'alterazione dei parametri chimico?fisici modificati dall'uso industriale non comporta alcun inconveniente comporta l'abrasione di pompe e parti meccaniche comporta un carico inquinante organico e inorganico inaccettabile.
L'uso diretto dell'acqua naturale in uscita in processi di ricircolo: comporta lo smaltimento di fanghiglie cariche di particelle inquinanti dai fumi comporta la modifica di parametri chimico?fisici non idonei al riutilizzo non comporta alcun inconveniente comporta un carico inquinante organico e inorganico accettabile.
Per pH si intende: la somma di tutte la sostanze organiche e inorganiche contenute nell'acqua il contenuto ionico dell'acqua la capacità degli ioni di condurre corrente elettrica il cologaritmo della concentrazione degli ioni idrogeno in soluzione.
Per durezza permanente di un'acqua si intende: la durezza dovuta a tutti i sali di calcio e magnesio, esclusi i bicarbonati la durezza dovuta ai bicarbonati di calcio e magnesio la durezza dovuta a tutti i sali di calcio presenti nell'acqua la durezza dovuta a tutti i sali di magnesio presenti nell'acqua.
Per alcalinità si intende: a misura del contenuto di carbonati, bicarbonati e idrossidi disciolti nell'acqua a misura del contenuto di sostanze ad azione acida disciolte in un'acqua il contenuto ionico dell'acqua a misura del contenuto di sali di calcio e magnesio disciolti nell'acqua.
Per conducibilità si intende: la misura del contenuto di sali di calcio e magnesio disciolti nell'acqua la misura del contenuto ionico dell'acqua la misura del contenuto di sostanze ad azione alcalina disciolte in un'acqua la misura del contenuto di carbonati, bicarbonati e idrossidi disciolti nell'acqua.
E' un trattamento chimico-fisico o chimico dell'acqua: la dolcificazione la filtrazione a grigliatura la disabbiatura.
La disoleazione ha lo scopo di: eliminare dall'acqua il materiale solido sedimentabile con dimensione lineare pari a circa 1mm eliminare dall'acqua il materiale solido grossolano separare dall'acqua oli e/o grassi in essa dispersi separare dall'acqua materiale in sospensione di piccole dimensioni.
E' un trattamento chimico-fisico o chimico dell'acqua: la degasazione a disabbiatura la grigliatura la filtrazione.
A che cosa serve la grigliatura? Ad eliminare dall'acqua il materiale solido sedimentabile A separare dall'acqua materiale in sospensione di piccole dimensioni Nessuna delle altre risposte è corretta Ad eliminare dall'acqua il materiale solido grossolano.
Che cosa si intende per acqua corrosiva? Acqua che ha il potere di sciogliere il carbonato di calcio Acqua dura Acqua che provoca l'attacco delle superfici metalliche costituenti il recipiente Acqua incrostante.
L'acqua potabile deve essere: sotterranea sterile terapeutica naturale.
Le acque di scarico: nessuna delle altre risposte è corretta possono essere acque reflue di tipo domestico, industriale e urbano diventano acque sotterranee possono essere scaricate direttamente nell'ambiente.
Dato il volume d'aria effettivamente impiegato (VAE) e il volume d'aria teorico (VAT), l'indice d'aria si determina come: VAE/VAT (VAE-VAT)*100/VAT VAT/VAE VAE*VAT.
Nel meccanismo di reazione della combustione, la miscelazione consiste: nella formazione di specie instabili estremamente reattive che attivano le successive reazioni di ossidazione nel contatto uniformemente distribuito tra particelle o molecole del combustibile e comburente nella trasmissione di parte del calore dei fumi all'ambiente con conseguente diminuzione della temperatura del sistema nella combinazione delle specie instabili con l'ossigeno e con le molecole del combustibile in una complessa e rapida sequenza di reazioni a catena.
Nel meccanismo di reazione della combustione, la precombustione consiste: nella trasmissione di parte del calore dei fumi all'ambiente con conseguente diminuzione della temperatura del sistema nella combinazione delle specie instabili con l'ossigeno e con le molecole del combustibile in una complessa e rapida sequenza di reazioni a catena nel contatto uniformemente distribuito tra particelle o molecole del combustibile e comburente nella formazione di specie instabili estremamente reattive che attivano le successive reazioni di ossidazione.
Per umidità di un combustibile si intende: la quantità di acqua, in termini percentuali, presente nel combustibile la facilità con cui una sostanza brucia causando fuoco o combustione a quantità di calore sviluppata nel corso della combustione completa dell'unità di massa la quantità di elementi costituenti presenti nel combustibile stesso.
La temperatura di accensione: è la temperatura che si sviluppa nella combustione completa di 1 N·m3 di una miscela stechiometrica di aria teorica è direttamente proporzionale all'infiammabilità è la temperatura minima cui deve essere portata la miscela combustibile- comburente affinché abbia inizio e possa autosostenersi la reazione di combustione la temperatura a cui un combustibile si autoaccende.
Dato il volume d'aria effettivamente impiegato (VAE) e il volume d'aria teorico (VAT), l'eccesso d'aria si determina come: (VAT-VAE)*1000/VAE (VAE-VAT)*100/VAT (VAT-VAE)*100/VAE (VAE-VAT)/(VAT*100).
Il potere calorifico inferiore: si determina quando l'acqua prodotta si trova allo stato di vapore si determina quando l'acqua prodotta si trova allo stato di vapore si determina come la capacità di un carburante di vaporizzare si determina come la facilità con cui una sostanza brucia causando fuoco o combustione .
Noti il calore utile (QU) e il calore disponibile (QD), il rendimento termico della combustione si determina come: QU*QD1 1/(QU*QD) QD/QU QU/QD .
La temperatura di combustione si riduce rispetto a quella teorica a causa: della combustione con il solo ossigeno del preriscaldamento dell'aria e del combustibile delle dissociazioni termiche dell'arricchimento dell'aria in ossigeno.
La temperatura di combustione aumenta il suo valore a causa: del preriscaldamento dell'aria e del combustibile dell'umidità dell'aria e del combustibile delle dissociazioni termiche del difetto o eccesso d'aria.
Noti il volume del combustibile (VC), il volume teorico dell'aria (VAT) e il potere calorifico inferiore (Qi), si definisce potenziale termico per i combustibili gassosi: Qi/(VC-VAT) Qi/(VC+VAT) (1-Qi)/(VC+VAT) Qi*(VC+VAT).
Noti il volume dei componenti dei fumi (V), il calore sensibile dei componenti dei fumi alla temperatura di uscita dei fumi (Cs) e il potere calorifico inferiore del combustibile (Qi), la perdita al camino si determina come: Qi*Cs/100*∑V ∑Cs*V*100/Qi Qi*Cs*100/∑V ∑V*Cs*100/Qi.
La temperatura di combustione aumenta il suo valore a causa: delle dissociazioni termiche del difetto o eccesso d'aria dell'umidità dell'aria e del combustibile dell'arricchimento dell'aria in ossigeno.
La temperatura di combustione si riduce rispetto a quella teorica a causa: del difetto o eccesso d'aria della combustione con il solo ossigeno dell'arricchimento dell'aria in ossigeno del preriscaldamento dell'aria e del combustibile.
Il potere agglutinante è: l'attitudine di un carbone ad aumentare di volume dando origine ad una struttura porosa se riscaldato in assenza di aria l'insieme di gas e vapori che si sviluppano da un carbone secco e privo di ceneri quando viene riscaldato a 950± 20°C in assenza di aria il numero che viene assegnato quando un grammo di carbone viene scaldato fino a 820°C provocandone la fuoriuscita di gas e conseguente rigonfiamento la tendenza del carbone a cementarsi con materiali inerti.
Il potere cokificante è: l'insieme di gas e vapori che si sviluppano da un carbone secco e privo di ceneri quando viene riscaldato a 950± 20°C in assenza di aria il numero che viene assegnato quando un grammo di carbone viene scaldato fino a 820°C provocandone la fuoriuscita di gas e conseguente rigonfiamento la tendenza del carbone a cementarsi con materiali inerti l'attitudine di un carbone ad aumentare di volume dando origine ad una struttura porosa se riscaldato in assenza di aria.
Il litantrace è: il prodotto che deriva da una carbonizzazione più spinta della torba e da piante ad alto fusto il carbon fossile che presenta un contenuto di C del 75?90%. il termine estremo della carbogenesi del legno il prodotto di formazione del legno che presenta un contenuto di C pari al 55?65%.
L'antracite è il termine estremo della carbogenesi del legno il prodotto di formazione del legno che presenta un contenuto di C pari al 55?65% il carbon fossile che presenta un contenuto di C del 75?90%. il prodotto che deriva da una carbonizzazione più spinta della torba e da piante ad alto fusto.
L'indice di libero rigonfiamento è: l'insieme di gas e vapori che si sviluppano da un carbone secco e privo di ceneri quando viene riscaldato a 950± 20°C in assenza di aria l'attitudine di un carbone ad aumentare di volume dando origine ad una struttura porosa se riscaldato in assenza di aria il numero che viene assegnato quando un grammo di carbone viene scaldato fino a 820°C la tendenza del carbone a cementarsi con materiali inerti.
Il contenuto di sostanze volatili è: l'attitudine di un carbone ad aumentare di volume dando origine ad una struttura porosa se riscaldato in assenza di aria il numero che viene assegnato quando un grammo di carbone viene scaldato fino a 820°C provocandone la fuoriuscita di gas e conseguente rigonfiamento l'insieme di gas e vapori che si sviluppano da un carbone secco e privo di ceneri quando viene riscaldato a 950± 20°C in assenza di aria la tendenza del carbone a cementarsi con materiali inerti.
La lignite è il prodotto che deriva da una carbonizzazione più spinta della torba e da piante ad alto fusto il prodotto di formazione del legno che presenta un contenuto di C pari al 55?65% il carbon fossile che presenta un contenuto di C del 75?90%. il termine estremo della carbogenesi del legno.
Tra i processi di lavorazione previsti nella raffinazione del petrolio, la decantazione è: 'eliminazione, mediante un energico lavaggio con acqua, delle sostanze estranee che potrebbero formare incrostazioni e fenomeni di corrosione l'eliminazione dello zolfo mediante l'impiego di catalizzatori l'eliminazione di acqua e fanghiglia o altre sostanze in sospensione l'insieme dei trattamenti per aumentare le rese in prodotti leggeri .
Tra i processi di lavorazione previsti nella raffinazione del petrolio, il reforming è: il recupo delle frazioni più pesanti che a pressione atmosferica non distillano ma si decompongono la distillazione frazionata a pressione atmosferica la trasformazione di idrocarburi leggeri a basso numero di ottano in altri ad elevato numero di ottano l'eliminazione, mediante un energico lavaggio con acqua, delle sostanze estranee che potrebbero formare incrostazioni e fenomeni di corrosione.
Tra i processi di lavorazione previsti nella raffinazione del petrolio, il topping è: l'eliminazione, mediante un energico lavaggio con acqua, delle sostanze estranee che potrebbero formare incrostazioni e fenomeni di corrosione 'eliminazione di acqua e fanghiglia o altre sostanze in sospensione la distillazione frazionata a pressione atmosferica 'insieme dei trattamenti per aumentare le rese in prodotti leggeri.
Tra i processi di lavorazione previsti nella raffinazione del petrolio, la distillazione a pressione ridotta è: il processo di frammentazione delle molecole costituenti le frazioni "pesanti" derivate dal topping l'eliminazione dello zolfo mediante l'impiego di catalizzatori il recupo delle frazioni più pesanti che a pressione atmosferica non distillano ma si decompongono l'eliminazione, mediante un energico lavaggio con acqua, delle sostanze estranee che potrebbero formare incrostazioni e fenomeni di corrosione .
Tra i processi di lavorazione previsti nella raffinazione del petrolio, il dessalaggio è: l'eliminazione, mediante un energico lavaggio con acqua, delle sostanze estranee che potrebbero formare incrostazioni e fenomeni di corrosione l recupo delle frazioni più pesanti che a pressione atmosferica non distillano ma si decompongono la distillazione frazionata a pressione atmosferica il processo di frammentazione delle molecole costituenti le frazioni "pesanti" derivate dal topping.
Tra i processi di lavorazione previsti nella raffinazione del petrolio, la conversione è: l'insieme dei trattamenti per aumentare le rese in prodotti leggeri la trasformazione di idrocarburi leggeri a basso numero di ottano in altri ad elevato numero di ottano la distillazione frazionata a pressione atmosferica il processo di frammentazione delle molecole costituenti le frazioni "pesanti" derivate dal topping.
Tra i processi di lavorazione previsti nella raffinazione del petrolio, la desolforazione è: l'eliminazione dello zolfo mediante l'impiego di catalizzatori la trasformazione di idrocarburi leggeri a basso numero di ottano in altri ad elevato numero di ottano l'eliminazione di acqua e fanghiglia o altre sostanze in sospensione il recupo delle frazioni più pesanti che a pressione atmosferica non distillano ma si decompongono.
Il potenziale termico è: la resistenza che un carburante oppone alla detonazione l'attitudine di un combustibile ad autoaccendersi durante l'iniezione in aria compressa a temperatura elevata la capacità di un carburante di vaporizzare la quantità di calore che si sviluppa nella combustione completa di 1 N·m3 di una miscela stechiometrica di aria teorica.
La qualità di ignizione è: l'attitudine di un combustibile ad autoaccendersi durante l'iniezione in aria compressa a temperatura elevata la quantità di calore che si sviluppa nella combustione completa di 1 N·m3 di una miscela stechiometrica di aria teorica a capacità di un carburante di vaporizzare la difficoltà che incontra la massa di un liquido a scorrere liberamente in un condotto.
La temperatura di infiammabilità è: nessuna delle altre risposte è corretta la temperatura minima alla quale si formano vapori in quantità tale che, in presenza di ossigeno e di un innesco, abbia luogo il fenomeno della combustione la temperatura minima cui deve essere portata la miscela combustibile?comburente affinché abbia inizio e si autosostenti la reazione di combustione la temperatura massima alla quale ha luogo spontaneamente il fenomeno della combustione .
Il potere antidetonante è: la resistenza che un carburante oppone alla detonazione l'attitudine di un combustibile ad autoaccendersi il flash point espresso mediante il numero di cetano .
Il viscosimetro di Engler viene utilizzato per determinare: nessuna delle altre risposte è corretta la volatilità il punto di infiammabilità dei liquidi il potere antidetonante .
Gli oli combustibili: è stato ampiamente utilizzato per la produzione di gas è impiegato come carburante per l'alimentazione di motori a turbina sono miscele di idrocarburi liquidi con un numero di atomi di carbonio variabile da 4 a 12 comprendono il residuo della distillazione del petrolio greggio.
Il gasolio: è stato ampiamente utilizzato per la produzione di gas comprendono il residuo della distillazione del petrolio greggio sono costituiti da miscele di idrocarburi a 3 atomi di carbonio e 4 atomi di carbonio sono miscele di idrocarburi liquidi con un numero di atomi di carbonio variabile da 4 a 12.
Le benzine: sono costituiti da miscele di idrocarburi a 3 atomi di carbonio e 4 atomi di carbonio comprendono il residuo della distillazione del petrolio greggio è impiegato come carburante per l'alimentazione di motori a turbina sono miscele di idrocarburi liquidi con un numero di atomi di carbonio variabile da 4 a 12.
i GPL: sono miscele di idrocarburi liquidi con un numero di atomi di carbonio variabile da 4 a 12 è stato ampiamente utilizzato per la produzione di gas sono costituiti da miscele di idrocarburi a 3 atomi di carbonio e 4 atomi di carbonio è impiegato come carburante per l'alimentazione di motori a turbina .
Il cherosene: comprendono il residuo della distillazione del petrolio greggio sono costituiti da miscele di idrocarburi a 3 atomi di carbonio e 4 atomi di carbonio è stato ampiamente utilizzato per la produzione di gas è impiegato come carburante per l'alimentazione di motori a turbina.
Il gas associato: contiene, oltre a metano e etano, i GPL ed eventuali componenti di benzine è disciolto nel petrolio e ne costituisce lo strato di copertura è formato dai soli idrocarburi incondensabili deriva da giacimenti contenenti il gas naturale accompagnato da altri costituenti come inerti, acqua, idrocarburi superiori, composti solforati .
Il gas non associato: contiene, oltre a metano e etano, i GPL ed eventuali componenti di benzine è formato dai soli idrocarburi incondensabili è disciolto nel petrolio e ne costituisce lo strato di copertura deriva da giacimenti contenenti il gas naturale accompagnato da altri costituenti come inerti, acqua, idrocarburi superiori, composti solforati.
Il gas naturale secco: deriva da giacimenti contenenti il gas naturale accompagnato da altri costituenti come inerti, acqua, idrocarburi superiori, composti solforati è disciolto nel petrolio e ne costituisce lo strato di copertura contiene, oltre a metano e etano, i GPL ed eventuali componenti di benzine è formato dai soli idrocarburi incondensabili .
Rispetto ai combustibili liquidi e solidi, i combustibili gassosi presentano il seguente vantaggio: elevato eccesso d'aria alto potere antidetonante elevata temperatura di accensione elevato tenore di ceneri.
Il gas naturale umido: è disciolto nel petrolio e ne costituisce lo strato di copertura contiene, oltre a metano e etano, i GPL ed eventuali componenti di benzine è formato dai soli idrocarburi incondensabili deriva da giacimenti contenenti il gas naturale accompagnato da altri costituenti come inerti, acqua, idrocarburi superiori, composti solforati.
Nei cicloni: il meccanismo di abbattimento si basa sulle forze centrifughe aiutate dall'agglomerazione da turbolenza delle particelle nessuna delle altre risposte è corretta si raggiunge un'efficienza di abbattimento accettabile per particelle con dimensioni <10μm si ha una serie di camere cilindriche.
Un separatore Venturi: non presenta problemi di corrosioni, incrostazioni, intasamenti nessuna delle altre risposte è corretta ha dei costi di impianto elevati ha la possibilità di rimuovere anche componenti gassosi.
Nelle camere di sedimentazione: i fumi da depurare sono costretti a percorrere un tragitto più o meno tortuoso le particelle, a causa degli urti, perdono parte della loro energia potenziale nessuna delle altre risposte è corretta si raggiunge un'efficienza di abbattimento accettabile per particelle con dimensioni <50μm.
L'aderenza: è data dalla presenza di materiale solido in sospensione nell'olio chee ostacola l'attività lubrificante dell'olio indica la minima temperatura alla quale il lubrificante, in particolari e normalizzate condizioni operative, assolve ancora alla propria funzione rappresenta la capacità di aderire alle superfici da lubrificare formando su di esse un velo uniforme indica l'influenza che le variazioni di temperatura esercitano sulla viscosità dell'olio.
Il punto di scorrimento: è data dalla presenza di materiale solido in sospensione nell'olio chee ostacola l'attività lubrificante dell'olio indica l'influenza che le variazioni di temperatura esercitano sulla viscosità dell'olio indica la minima temperatura alla quale il lubrificante, in particolari e normalizzate condizioni operative, assolve ancora alla propria funzione rappresenta la capacità di aderire alle superfici da lubrificare formando su di esse un velo uniforme.
L'indice di viscosità: indica la minima temperatura alla quale il lubrificante, in particolari e normalizzate condizioni operative, assolve ancora alla propria funzione è data dalla presenza di materiale solido in sospensione nell'olio chee ostacola l'attività lubrificante dell'olio rappresenta la capacità di aderire alle superfici da lubrificare formando su di esse un velo uniforme indica l'influenza che le variazioni di temperatura esercitano sulla viscosità dell'olio.
La torbidità: è data dalla presenza di materiale solido in sospensione nell'olio chee ostacola l'attività lubrificante dell'olio rappresenta la capacità di aderire alle superfici da lubrificare formando su di esse un velo uniforme indica la minima temperatura alla quale il lubrificante, in particolari e normalizzate condizioni operative, assolve ancora alla propria funzione indica l'influenza che le variazioni di temperatura esercitano sulla viscosità dell'olio .
La deformazione nominale e si determina come: Δl/lo ln(l/lo) F/Ao F/A.
La deformazione reale ε si determina come: ln(l/lo) F/Ao Δl/lo F/A.
Quale delle seguenti non è una proprietà meccanica ottenuta dalla prova di trazione? dimensione del grano resistenza a trazione modulo di elasticità carico di snervamento.
Trovare l'affermazione errata: La prova di trazione non comporta il problema della barilottatura La prova di trazione si esegue su provini cilindrici La prova di trazione si esegue su provini a doppia T La prova di trazione è una prova ditruttiva.
La deformazione reale può essere determinata come: ln (1 + e) ln e ln (1 - e) 1 / ln (1 + e).
La prova di compressione: presenta il fenomeno della strizione localizzata consente di raggiungere valori di deformazione minori rispetto a quelli ottenuti con una prova di trazione può essere in stato piano di deformazione si esegue su provini con un intaglio a V.
Trovare l'affermazione errata: La prova di compressione assialsimmetrica si esegue su provini cilindrici La prova di compressione supera il problema della strizione che si manifesta nella prova di trazione La prova di compressione non si esegue su provini piani La prova di compressione presenta il problema della barilottatura.
La minimizzazione dell'attrito durante la prova di compressione assilasimmetrica: si realizza con prove a secco si realizza attraverso dei solchi per l'intrappolamento del lubrificante nessuna delle altre risposte è corretta non è un problema rilevante.
La durezza è una misura: della quantità di energia che un materiale è in grado di assorbire in campo elastico della resistenza di un metallo al taglio puro della resistenza di un metallo alla deformazione plastica permanente della quantità di energia che un materiale è in grado di assorbire prima di giungere a rottura.
La ricottura è un trattamento termico che: consiste nel brusco raffreddamento di un materiale dopo averlo portato a temperatura di austenizzazione consiste nel riscaldamento seguito da raffreddamento a velocità controllata nessuna delle altre risposte è corretta consiste nell'addolcimento della struttura di un metallo deformato a freddo.
La superplasticità nei materiali metallici si manifesta se sono verificate le seguenti condizioni: ● la dimensione del grano è ultrafine ● la temperatura di carico è maggiore del 50% della temperatura di fusione ● la velocità di deformazione è compresa nell'intervallo 0.01÷0.0001 s-1 ● la dimensione del grano è ultrafine ● la temperatura di carico è maggiore del 50% della temperatura di fusione ● la velocità di deformazione è esterna all'intervallo 0.01÷0.0001 s-1 ● la dimensione del grano è ultrafine ● la temperatura di carico è minore del 50% della temperatura di fusione ● la velocità di deformazione è compresa nell'intervallo 0.01÷0.0001 s-1 ● la dimensione del grano è ultrafine ● la temperatura di carico è maggiore del 50% della temperatura di fusione ● la velocità di deformazione è compresa nell'intervallo 1÷10 s-1 .
La resilienza si determina con: la prova di durezza la prova con il pendolo di Charpy la prova di flessione rotante la prova di compressione .
La resistenza a fatica: aumenta in presenza di fori aumenta con elevate finiture superificiali del componente aumenta in presenza di intagli aumenta in ambiente corrosivo.
Il creep consiste: nello scorrimento viscoso a caldo nella deformazione in campo elastico nella deformazione fragile nello scorrimento viscoso a freddo.
La fatica: indica l'energia che un materiale è in grado di assorbire prima di giungere a rottura si misura con la prova di resilienza provoca rottura in parti metalliche soggette a forzi ripetitivi o ciclici si misura con la prova di durezza.
Un acciaio eutettoidico è: un acciaio al carbonio che contiene lo 0.8% di carbonio un acciaio al carbonio che contiene lo 0.08% di carbonio un acciaio al carbonio che contiene più di 0.8% di carbonio un acciaio al carbonio che contiene meno di 0.8% di carbonio.
Al punto di trasformazione eutettica, il liquido con 4.3% di carbonio forma: 03. ferrite α con 0.02% di carbonio + cementite Fe3C che contiene 6.67% di carbonio austenite γ con 2.06% di carbonio + cementite Fe3C che contiene 6.67% di carbonio austenite γ con 0.17% di carbonio ferrite αα con 0.02% di carbonio.
La cementite è: un composto intermetallico Fe3C una soluzione solida interstiziale del carbonio nel ferro δ una soluzione solida interstiziale del carbonio nel ferro γ una soluzione solida interstiziale del carbonio nel reticolo cristallino CCC del ferro.
punto di trasformazione eutettoidica, l'austenite solida con 0.8% di carbonio forma: ferrite α con 0.02% di carbonio austenite γ con 2.06% di carbonio + cementite Fe3C che contiene 6.67% di carbonio ferrite α con 0.02% di carbonio + cementite Fe3C che contiene 6.67% di carbonio austenite γ con 0.17% di carbonio.
La ferrite delta è: un composto intermetallico Fe3C una soluzione solida interstiziale del carbonio nel ferro γ una soluzione solida interstiziale del carbonio nel ferro δ una soluzione solida interstiziale del carbonio nel reticolo cristallino CCC del ferro.
La trasformazione eutettoidica avviene alla temperatura di: 1148°C 723°C 1495°C 1000°C.
l punto di trasformazione peritettica il liquido si combina con ferrite δ, con 0.09% di carbonio, per formare: austenite γ con 0.17% di carbonio austenite γ con 2.06% di carbonio + cementite Fe3C che contiene 6.67% di carbonio ferrite α con 0.02% di carbonio ferrite α con 0.02% di carbonio + cementite Fe3C che contiene 6.67% di carbonio.
La massima solubilità allo stato solido del carbonio nella ferrite δ è: 0.09% a 1465°C 4.3% a 1148°C 2% a 1100°C 0.02% a 723°C.
La massima solubilità allo stato solido del carbonio nella ferrite α è: 2% a 1100°C 2% a 1100°C 0.8% a 723°C 0.02% a 723°C.
l processo di tempra consiste: nel riscaldamento di un acciaio a struttura martensitica, precedentemente temprato, ad una temperatura inferiore a quella eutettoidica nel rapido riscaldamento dell'acciaio dalla temperatura ambiente ad una temperatura all'interno del campo di austenitizzazione nel rapido raffreddamento dell'acciaio da una temperatura all'interno del campo di austenitizzazione a quella ambiente nel riscaldamento a temperatura elevata del metallo, del suo mantenimento a questa temperatura per un tempo prolungato e nel suo successivo lento raffreddamento.
Il processo di ricottura consiste: nel riscaldamento di un acciaio a struttura martensitica, precedentemente temprato, ad una temperatura inferiore a quella eutettoidica nel riscaldamento a temperatura elevata del metallo, del suo mantenimento a questa temperatura per un tempo prolungato e nel suo successivo lento raffreddamento nel rapido riscaldamento dell'acciaio dalla temperatura ambiente ad una temperatura all'interno del campo di austenitizzazione nel rapido raffreddamento dell'acciaio da una temperatura all'interno del campo di austenitizzazione a quella ambiente .
Il processo di rinvenimento consiste: nel riscaldamento di un acciaio a struttura martensitica, precedentemente temprato, ad una temperatura inferiore a quella eutettoidica nel rapido raffreddamento dell'acciaio da una temperatura all'interno del campo di austenitizzazione a quella ambiente nel riscaldamento a temperatura elevata del metallo, del suo mantenimento a questa temperatura per un tempo prolungato e nel suo successivo lento raffreddamento nel rapido riscaldamento dell'acciaio dalla temperatura ambiente ad una temperatura all'interno del campo di austenitizzazione .
Un processo di corrosione non si verifica se: ΔG=0 ΔG>1 ΔG>0 ΔG<0.
Un processo di corrosione può verificarsi se: ΔG=0 ΔG>0 ΔG<0 ΔG<1.
La corrosione generalizzata: procede in maniera uniforme provocando l'assottigliamento del metallo fino alla messa fuori servizio della struttura è un tipo di attacco localizzato fessurante, che si manifesta per l'azione contemporanea di una sollecitazione meccanica di trazione e di un ambiente scarsamente corrosivo si manifesta in corrispondenza dei contorni dei grani, senza interessare in modo significativo il corpo dei grani stessi si manifesta quando due materiali di differente nobiltà, o anche lo stesso materiale ma con due parti a diversa nobiltà, a diretto contatto tra loro, vengono immersi in un ambiente anche non particolarmente corrosivo.
La corrosione per contatto galvanico: procede in maniera uniforme provocando l'assottigliamento del metallo fino alla messa fuori servizio della struttura si manifesta quando due materiali di differente nobiltà, o anche lo stesso materiale ma con due parti a diversa nobiltà, a diretto contatto tra loro, vengono immersi in un ambiente anche non particolarmente corrosivo è un tipo di attacco localizzato fessurante, che si manifesta per l'azione contemporanea di una sollecitazione meccanica di trazione e di un ambiente scarsamente corrosivo costituisce una forma di attacco localizzato di tipo perforante.
La corrosione per vaiolatura: si manifesta in corrispondenza dei contorni dei grani, senza interessare in modo significativo il corpo dei grani stessi procede in maniera uniforme provocando l'assottigliamento del metallo fino alla messa fuori servizio della struttura si manifesta quando due materiali di differente nobiltà, o anche lo stesso materiale ma con due parti a diversa nobiltà, a diretto contatto tra loro, vengono immersi in un ambiente anche non particolarmente corrosivo costituisce una forma di attacco localizzato di tipo perforante.
La corrosione interstiziale: si manifesta su numerosi materiali ferrosi e non ferrosi che formano con facilità film di passivazione si manifesta quando due materiali di differente nobiltà, o anche lo stesso materiale ma con due parti a diversa nobiltà, a diretto contatto tra loro, vengono immersi in un ambiente anche non particolarmente corrosivo è un tipo di attacco localizzato fessurante, che si manifesta per l'azione contemporanea di una sollecitazione meccanica di trazione e di un ambiente scarsamente corrosivo si manifesta in corrispondenza dei contorni dei grani, senza interessare in modo significativo il corpo dei grani stessi.
Il pitting: è un meccanismo di corrosione a secco procede in maniera uniforme provocando l'assottigliamento del metallo fino alla messa fuori servizio della struttura può essere prevenuto evitando il contatto fra materiali di nobiltà molto diversa o isolando fra loro materiali metallici differenti costituisce una forma di corrosione localizzata di tipo perforante.
La media numerica del peso molecolare si ottiene: suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la frazione numerica di catene che appartengono a ciascun intervallo suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la percentuale di catene che appartengono a ciascun intervallo come il numero di meri contenuti nella molecola di un polimero dal rapporto tra il peso molecolare medio numerico della sostanza polimerica e il peso molecolare dell'unità merica.
La media pesata del peso molecolare si ottiene: suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la percentuale di catene che appartengono a ciascun intervallo dal rapporto tra il peso molecolare medio numerico della sostanza polimerica e il peso molecolare dell'unità merica come il numero di meri contenuti nella molecola di un polimero suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la frazione numerica di catene che appartengono a ciascun intervallo.
Il grado di polimerizzazione si ottiene: suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la frazione numerica di catene che appartengono a ciascun intervallo dal rapporto tra il peso molecolare medio numerico della sostanza polimerica e il peso molecolare dell'unità merica suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la percentuale di catene che appartengono a ciascun intervallo come il numero di meri contenuti nella molecola di un polimero.
Il grado medio aritmetico di polimerizzazione si ottiene: dal rapporto tra il peso molecolare medio numerico della sostanza polimerica e il peso molecolare dell'unità merica come il numero di meri contenuti nella molecola di un polimero suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la percentuale di catene che appartengono a ciascun intervallo suddividendo le catene in una serie di intervalli dimensionali e determinando la frazione numerica di catene che appartengono a ciascun intervallo.
Nella polimerizzazione per crescita a catena: i monomeri vengono legati insieme covalentemente in modo da costituire catene molecolari di polimeri si può ottenere un materiale plastico tridimensionale reticolato grazie ad un reagente chimico con più di due funzioni reattive si ottengono stereoisomeri i monomeri reagiscono chimicamente tra di loro rilasciando piccole molecole in modo da creare polimeri lineari.
Il grado medio pesato di polimerizzazione si determina come: peso molecolare dell'unità merica / peso molecolare medio numerico della sostanza polimerica peso molecolare medio pesato della sostanza polimerica / peso molecolare dell'unità merica peso molecolare dell'unità merica / peso molecolare medio pesato della sostanza polimerica peso molecolare medio numerico della sostanza polimerica / peso molecolare dell'unità merica.
I copolimeri alternati hanno una sequenza del tipo: ABABABABABABABAB .... AAAAAAA-BBBBBBBB-.... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AABABBBBAABABAAB ...
Nella polimerizzazione a stadi: si ottengono stereoisomeri i monomeri vengono legati insieme covalentemente in modo da costituire catene molecolari di polimeri si può ottenere un materiale plastico tridimensionale reticolato grazie ad un reagente chimico con più di due funzioni reattive i monomeri reagiscono chimicamente tra di loro rilasciando piccole molecole in modo da creare polimeri lineari.
Nella polimerizzazione per reticolazione: si può ottenere un materiale plastico tridimensionale reticolato grazie ad un reagente chimico con più di due funzioni reattive i monomeri reagiscono chimicamente tra di loro rilasciando piccole molecole in modo da creare polimeri lineari i monomeri vengono legati insieme covalentemente in modo da costituire catene molecolari di polimeri si ottengono stereoisomeri .
Per cristallizzazione di un materiale polimerico si intende: il passaggio dallo stato fuso, con struttura ordinata allo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina il passaggio materiale gommoso-solido rigido il passaggio dallo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina, allo stato fuso, con struttura altamente disordinata il passaggio dallo stato fuso, con struttura altamente disordinata, allo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina.
Per fusione di un materiale polimerico si intende: l passaggio dallo stato fuso, con struttura altamente disordinata, allo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina il passaggio dallo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina, allo stato fuso, con struttura altamente disordinata il passaggio dallo stato fuso, con struttura ordinata allo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina il passaggio materiale gommoso-solido rigido.
Per transizione vetrosa di un materiale polimerico si intende: il passaggio materiale gommoso-solido rigido il passaggio dallo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina, allo stato fuso, con struttura altamente disordinata il passaggio dallo stato fuso, con struttura ordinata allo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina il passaggio dallo stato fuso, con struttura altamente disordinata, allo stato solido, con struttura cristallina o semicristallina.
. Nel materiale polimerico semicristallino: si hanno sia una discontinuità nel volume specifico in corrispondenza del raggiungimento della temperatura di fusione sia una leggera diminuzione di pendenza in concomitanza della temperatura di transizione vetrosa si ha una discontinuità nel volume specifico in corrispondenza del raggiungimento della temperatura di fusione nessuna delle altre risposte è corretta si rileva sperimentalmente una leggera diminuzione del volume specifico in concomitanza della temperatura di transizione vetrosa.
Trovare la definizione errata: materiali termoindurenti vengono modellati in forma permanente attraverso una reazione chimica materiali termoindurenti sono formati da una rete di atomi di carbonio legati covalentemente tra di loro materiali termoindurenti possono essere nuovamente rimodellati con il calore materiali termoindurenti sono materiali non riciclabili .
I materiali termoplastici: non possono essere riscaldati e rimodellati più volte sono materiali non riciclabili sono generalmente fragili richiedono calore per essere plasmati.
La frattura nei materiali polimerici: è di tipo duttile nei materiali termoplastici per T è di tipo duttile nei materiali termoindurenti è di tipo fragile nei materiali termoplastici è di tipo duttile nei materiali termoplastici per T>Tg.
La frattura nei materiali polimerici: è di tipo fragile nei materiali termoplastici per T>Tg è di tipo duttile nei materiali termoplastici per T è di tipo fragile nei materiali termoindurenti è di tipo duttile nei materiali termoindurenti.
I materiali termoplastici: non possono essere nuovamente riscaldati e rimodellati richiedono il calore per essere plasmati e dopo raffreddamento tendono a ritornare in parte alla loro forma originale si degradano o si decompongono dopo essere stati riscaldati ad una temperatura troppo elevata richiedono il calore per essere plasmati e dopo raffreddamento mantengono la forma in cui sono stati modellati.
I materiali termoindurenti vengono modellati in forma permanente attraverso una reazione fisica sono riciclabili vengono modellati in forma permanente attraverso una reazione chimica possono essere nuovamente rimodellati con il calore.
Il nanotubo: è una forma metastabile allotropica del carbonio a temperatura e pressione ambiente è caratterizzata da strati di atomi di carbonio disposti in forma esagonale appare molto simile ad un pallone da calcio che è composto da 12 pentagoni e 20 esagoni è costitutito dalle molecole di fullerene, composte interamente di carbonio, che assumono la forma cilindrica o tubolare.
La grafite: è costitutito dalle molecole di fullerene, composte interamente di carbonio, che assumono la forma cilindrica o tubolare è una forma metastabile allotropica del carbonio a temperatura e pressione ambiente è caratterizzata da strati di atomi di carbonio disposti in forma esagonale appare molto simile ad un pallone da calcio che è composto da 12 pentagoni e 20 esagoni.
Il diamante: è costitutito dalle molecole di fullerene, composte interamente di carbonio, che assumono la forma cilindrica o tubolare appare molto simile ad un pallone da calcio che è composto da 12 pentagoni e 20 esagoni è una forma metastabile allotropica del carbonio a temperatura e pressione ambiente è caratterizzata da strati di atomi di carbonio disposti in forma esagonale.
Il fullerene sferico: è caratterizzato da strati di atomi di carbonio disposti in forma esagonale è una forma metastabile allotropica del carbonio a temperatura e pressione ambiente è costituito da molecole composte interamente di carbonio a forma cilindrica o tubolare appare molto simile ad un pallone da calcio composto da pentagoni e esagoni.
I silicati a catena si producono quando due angoli di ogni tetraedro di SiO44- sono legati con gli angoli di altri tetraedri si producono quando tre angoli complanari di un tetraedro di silicato sono legati agli angoli di tre altri tetraedri di silicato si producono quando ioni positivi si legano con gli ioni di ossigeno del tetraedro dei silicati si producono quando tutti e quattro gli angoli del tetraedro di SiO44- condividono atomi di ossigeno.
I silicati a strati: si producono quando due angoli di ogni tetraedro di SiO44- sono legati con gli angoli di altri tetraedri si producono quando tre angoli complanari di un tetraedro di silicato sono legati agli angoli di tre altri tetraedri di silicato si producono quando tutti e quattro gli angoli del tetraedro di SiO44- condividono atomi di ossigeno <si producono quando ioni positivi si legano con gli ioni di ossigeno del tetraedro dei silicati.
L'allumina: è un materiale caratterizzato da durezza e refrattarietà, con una eccellente resistenza all'ossidazione a elevata temperatura è un materiale caratterizzato da una bassa perdita dielettrica e un'alta resistività è un materiale caratterizzato dalla migliore combinazione delle proprietà di interesse tecnologico nessuna delle altre risposte è corretta.
E' un materiale ceramico tradizionale: l'allumina l'argilla il carburo di silicio il nitruro di silicio.
E' un materiale ceramico avanzato il nitruro di silicio l'argilla il feldspato di potassio la silice .
E' un materiale ceramico avanzato: la silice il feldspato di potassio l'argilla il carburo di silicio.
E' un materiale ceramico tradizionale: il carburo di silicio il nitruro di silicio l'allumina la silice.
I materiali ceramici con dimensioni dei grani più piccole: presentano una finitura superficiale peggiore rispetto a quelli con grani di dimensioni maggiori hanno difetti di dimensioni maggiori ai loro bordi di grano sono più resistenti di quelli con grani di dimensioni maggiori hanno una resistenza alla corrosione maggiore rispetto a quelli con grani di dimensioni maggiori.
I materiali ceramici con dimensioni dei grani più piccole: nessuna delle altre risposte è corretta sono meno resistenti di quelli con grani di dimensioni maggiori presentano una finitura superficiale migliore rispetto a quelli con grani di dimensioni maggiori hanno difetti di dimensioni maggiori ai loro bordi di grano.
I materiali ceramici: hanno alta conducibilità termica hanno alta resistenza termica hanno alta conducibilità termica hanno scarsa resistenza all'usura.
Tra i trattamenti termici dei materiali ceramici, la sinterizzazione consiste: nella formazione di particelle più piccole a spese di quelle più grandi nella liquefazione della fase vetrosa che riempie gli spazi porosi del materiale nel consolidamento di piccole particelle di un materiale attraverso fenomeni di diffusione allo stato solido nella rimozione dell'acqua dalla massa ceramica plastica prima della cottura a più alta temperatura.
Tra i trattamenti termici dei materiali ceramici, la vetrificazione, consiste: nella liquefazione della fase vetrosa che riempie gli spazi porosi del materiale nella trasformazione di un prodotto poroso compatto in un prodotto denso e coerente nella rimozione dell'acqua dalla massa ceramica plastica prima della cottura a più alta temperatura nella formazione di particelle più piccole a spese di quelle più grandi.
I vetri: aumentano la loro viscosità all'aumentare della temperatura al di sopra della sua temperatura di transizione vetrosa sono materiali ceramici e metallici hanno una struttura ordinata hanno una struttura non cristallina o amorfa.
Il vetro al piombo: è un vetro con una ridotta espansione è un vetro basso fondente presenta un ridotto indice di rifrazione è facile da lavorare.
Il vetro sodico-calcico: viene usato per le protezioni da radiazioni ad alta energia, per finestre antiradiazioni, bulbi di lampade fluorescenti o lampade per televisori viene utilizzato per produrre lastre piane, recipienti, manufatti pressati o soffiati e prodotti di illuminazione viene usato per produrre soda calcia viene usato per attrezzature di laboratorio, tubazioni, forni e fari.
Il vetro al borosilicato: è un vetro basso fondente è facile da lavorare è un vetro con una ridotta espansione presenta un alto indice di rifrazione.
durante la prova di trazione in presenza di una strizione importante il valore della tensione reale è superiore al valore della tensione nominale 1 2 3.
la temperatura di fusione di un polimero aumento con la rottura dei doppi legami aumento con l'aumento della mobilità della catena polimerica aumento con l'aumento della rigidità della catena polimerica non varia per la presenza di gruppi aromatici.
gli additivi che hanno lo scopo di neutralizzare l'azione negativa... paraffinici sono abbassanti il punto di scorrimento emulsionanti emulgatori detergenti e disperdenti modificatore dell'attrito .
quali di questi reflui sono depurabuli per adsorbimento fenoli fibre idrocarburi grassi.
le acque litosferiche dure contengono cloruri acido borico acido carbonico pulviscolo di terra in sopspensione.
la formazione delle dendriti è influenzata dalla velocità di raffreddamento per dimensione e forma avviene durante la nucleazione garantisce l'ottenimento di un materiale compatto e uniforme.
se un materiale è isotropo la curva di trazione e compressione saranno simmetriche rispetto all'asse x simmetriche rispetto all'asse y simmetriche rispetto all'asse x e y nessuna delle precendenti.
il PVC è un solido con una struttura amorfa cristallina semiamorfa semicristallina.
che corrosione può avvenire tra due differenti materiali in contatto galvanica generalizzata interstaziale vaiolatura.
COSA CARATTERIZZA LE CATENE POLIMERICHE DI UN TERMOINDURENTE RISPETTO A QUELLE DI UN TERMOPLASTICO? : la presenza di legami reticolari tra le catene la ripetitività delle catene la presenza di un maggior ordine.
N PRESENZA DI ATOMI SOSTITUZIONALI DI DIMENSIONI MAGGIORI RISPETTO AGLI ATOMI DEL RETICOLO BASE, IL RETICOLO INTORNO A QUESTI E' Sollecitato a compressione sollecitato a trazione meno denso più rigido.
LA MARTENSITE NEL DIAGRAMMA FERRO CARBONIO non è rappresentata è una forma allotropica stabile ha una concetrazione massima del carbonio del 4% è presente al di sotto della temperatura eutettica.
LA CURVA CARATTERISTICA DI CREEP VIENE RAPPRESENTATA IN UN GRAFICO CHE MOSTRA L'ANDAMENTO Della sollecitazione in funzione della temperatura della deformazione in funzione del carico del carico in funzione della temperatura della deformazione nel tempo.
QUALE DI QUESTI GAS ARTIFICIALI SONO OTTENUTI MEDIANTE GASSIFICAZIONE A PARTIRE DA DERIVATI PETROLIFERI? gas di raffineria gas illuminante gas d'aria gas misto.
OSA SI OTTIENE QUANDO TRE ANGOLI COMPLANARI DI UN TETRAEDRO DI SILICATO SI LEGANO AGLI ANGOLI DI ALTRI TRE TETRAEDI DI SILICATO? Silicati a strati grafene allumina fullerene.
si ottiene una struttura lamellare costituita da ferrite a e cementite chiamata perlite quando un acciaio eutettoidico viene riscaldato e mantenuto per un tempo sufficiente a circa 750 C e poi raffredato lentamente x.
nella prova di Charpy si sfrutta l'energia cinetica e potenziale del pendolo x.
il C nel reticolo del Fe si comporta come un atomo interstaziale x.
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