1 semiotica e filosofia dei linguaggi parte uno da lezione 02 a 034
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Title of test:![]() 1 semiotica e filosofia dei linguaggi parte uno da lezione 02 a 034 Description: semiotica prima parte domande e risposte |



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Lezione 002 - 01. In che epoca la semiotica viene collocata tra le scienze del linguaggio?. A partire dagli anni '60. Dagli anni '70. Dalla fine dell'800. A partire dagli anni '20. Lezione 002 - 02. In quale epoca la semiotica entra a far parte delle filosofie del linguaggio?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Agli inizi del '900 con Saussure. Fin dall'esistenza della Fiolosofia. A fine '800 anche se il rapporto tra Filosofia e Semiotica risale fino all'antichità classica. Lezione 002 - 03. Cos'è la filosofia del linguaggio?. Si tratta di un ambito filosofico abbastanza recente che nasce assieme alla linguistica. Un ambito disciplinare derivante dalla filosofia che si occupa solo di linguaggio. Nessuna delle altre risposte è corretta. Si tratta di una filosofia particolare che si occupa della maniera di filosofeggiare tramite il linguaggio. Lezione 002 - 04. Cosa sono le scienze del linguaggio?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Un ambito di studio che contiene diverse discipline che si occupano di studiare il linguaggio ma non le lingue. Un ambito di studio nel quale si collocano tutte le discipline che si occupano del linguaggio. Un insieme di discipline a carattere strettamente scientifico (neurolinguistica, psicologia del linguaggio ecc) che si occupano di studiare la relazione tra mente e linguaggi. Lezione 002 - 05. In queli paesi viene sostenuto l'inserimento della semiotica tra le filosofie del linguaggio?. In Italia e Francia. D'apprima negli Stati Uniti e in seguito in Italia. In Italia. In Francia. Lezione 002 - 06. In quali paesi viene sostenuto l'inserimento della semiotica tra le scienze del linguaggio?. In Italia. Principalmente in Francia. In Italia e Stati Uniti. Negli Stati Uniti. Lezione 003 - 01. Qual è la definizone di semiotica all'interno del dominio della filosofia del linguaggio?. Nessuna delle altre risposte è corretta. La semiotica studia i sistemi e i processi di significazione. La semiotica studia la vita dei segni nel quadro della vita sociale. La semiotica è disciplina che studia i segni e il modo in cui questo hanno un senso (significazione). Lezione 003 - 02. Cosa si intende con il termine 'semiotica generale'?. quella parte della Semiotica che si concentra sull’elaborazione di una teoria unitaria e univoca del funzionamento del senso, dei processi di significazione e comunicazione, delle loro manifestazioni socioculturali. Nessuna delle altre risposte è corretta. quella parte della Semiotica che si concentra sull’elaborazione di una teoria unitaria e univoca del funzionamento della realtà, come conseguenza dell'assunto della prospettiva costruttivista, secondo cui essa si manifesta sulla base delle nostre strutture socioculturali (e quindi semiotiche). Si intende con essa la teoria generale condivisa dai semiologi, fondata sull'integrazione tra le teorie di F.de Saussure e C.S. Peirce, operata da Umberto Eco nel suo Trattato di Semiotica Generale. Lezione 003 - 03. Come viene definita la semiotica all'interno delle scienze del linguaggio?. La semiotica è lo studio dei sistemi e dei processi di significazione. La disciplina che si occupa di studiare il significato dei Testi. La disciplina che permette di svelare il significato nascosto nella comunicazione. La disciplina che si occupa dei segni, del senso, della comunicazione. Lezione 003 - 04. Perché la semiotica a partire dagli anni '60 diviene una disciplina importante nel panorama accademico?. Poiché la semiotica permette di svelare le ideologie nascoste nei processi di comunicazione. Perché tramite la semiotica è possibile spiegare il significato di un Testo. Perché la semiotica in quanto evoluzione della linguistica permette di studiarne i segni. In quanto costituisce la prima scienza della comunicazione propriamente detta. Lezione 003 - 05. Cos'è la significazione?. Tutte le risposte sono corrette. La significazione è "come" un segno o un testo significano. La significazione è quel processo che permette ad un segno di acquisire senso. La significazione è il rapporto tra un piano dell'espressione e del contenuto. Lezione 003 - 06. Cos'è il segno nella prospettiva semiotica ?. Il segno è sinonimo di significato e pertanto è oggetto della semiotica. Il segno è l'oggetto di tutte le prospettive semiotiche. In alcune prospettive della semiotica il segno è l'oggetto che la semiotica si impegna a studiare. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 004 - 01. Cosa sostiene il primo assioma della comunicazione, formulato da Watzlawick, Beavin e Jackson ?. Sostiene che ogni comunicazione comporta un invio di informazione. Tutte le risposte sono corrette. Sostiene che non sia possibile non comunicare. Sostiene che ogni forma di comunicazione è la traduzione di una comunicazione precedente. Lezione 004 - 02. Che cosa intendiamo quando diciamo che non è possibile non comunicare?. Sosteniamo che i processi meccanici e biologici sono parte dei più ampi processi di comunicazione. Sosteniamo che i processi comunicativi sono onnipresenti e ineluttabili per gli esseri umani. Sosteniamo che i processi di comunicazione sono sufficienti e necessari. Sosteniamo che ogni processo di produzione dell'informazione, attraverso la riduzione del caos esterno, è a sua volta un processo comunicativo. Lezione 004 - 03. Quale tra le seguenti risposte NON è un esempio di lingua naturale?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il codice morse. Le lingue creole. La lingua italiana (LIS). Lezione 004 - 04. Come è possibile confermare in maniera credibile il primo assioma della comunicazione?. Non è possibile dimostrare concretamente il primo assioma, motivo per cui rimane un assioma e non una teoria scientifica. Osservando come anche i processi apparentemente slegati dalla comunicazione (fisici, chimici, etc) comportano un processo di ricezione/interpretazione per gli esseri umani. Dimostrando che tutti i processi meccanici, biologici e chimici non sono altro che processi di scambio di informazione. Estendendo il concetto di comunicazione a quello della teoria dell'informazione possiamo provare che ogni processo fisico comporta una conseguente trasmissione di informazione. Lezione 004 - 05. Cos'è una lingua detta "naturale"?. Le lingue naturali sono le lingue che apprendiamo e utilizziamo in maniera “naturale” grazie al fatto di essere immersi sin dalla nascita all'interno di una particolare comunità. Le lingue naturali rappresentano tutti quei linguaggi in grado di parlare della natura e dei suoi aspetti. Le lingue naturali sono le prime forme linguistiche comparse naturalmente assieme all'uomo. Le lingue naturali sono lingue antichissime scomparse a causa dell'evoluzione linguistica. Lezione 004 - 06. In che maniera si può constatare la vicinanza tra la semiotica e le discipline che si occupano di comunicazione ?. La vicinanza è dovuta al fatto che entrambi gli ambiti si occupano di studiare i significanti. La vicinanza è dovuta al fatto che in entrambi i casi si parla di produzione di senso in seno ad un fenomeno di comunicazione. Nessuna delle altre risposte è corretta. La vicinanza è dovuta al fatto che entrambi gli ambiti si occupano di studiare i significati della comunicazione. Lezione 005 - 01. Quale tra le seguenti frasi NON è un esempio di meta-comunicazione?. «Diamoci pure del tu, non siamo formali». «Sto scrivendo io e non voglio suggerimenti da nessuno». «Questo non è un esempio di meta-comunicazione». «non si dice: "a me mi, o l'uno o l'altro"». Lezione 005 - 02. Cosa intendiamo con il nome di meta-comunicazione?. Una forma di comunicazione che ha come oggetto/tema la comunicazione stessa. Una forma di comunicazione che dichiara di essere falsa. Una forma di comunicazione che richiama una comunicazione precedente (per esempio, una citazione). Una forma di comunicazione che dichiara di essere un paradosso. Lezione 005 - 03. Cosa separerebbe, secondo gli studi attuali, gli esseri umani da altri mammiferi?. La coscienza della capacità comunicativa da parte degli esseri umani. I processi di meta-comunicazione avanzata. La capacità di modificare consapevolmente la propria comunicazione. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 005 - 04. Perché è interessante osservare che le nostre percezioni non corrispondono a registrazioni perfette dell'ambiente circostante?. Perché questo ci fa comprendere come la comunicazione sia parte di un processo di selezione e traduzione di elementi/input parziali legati alle percezioni. Tutte le risposte sono corrette. Perché questo esplicita il fatto che la comunicazione si manifesta solo in caso di informazione imperfetta, non oggettiva. Perché ciò conferma che esistono limiti biologici alla comunicazione umana, non limiti culturali. Lezione 005 - 05. Perché è interessante osservare che le nostre percezioni non sono sempre oggettive, corrette e univoche?. Perché questo chiarisce che la percezione è il risultato di un processo preliminare di interpretazione dei limiti della percezione stessa. Perché questo conferma la posizione filosofica del Realismo, secondo cui gli oggetti esistono prima della loro percezione. Perché questo conferma che i limiti di interpretazione umana possono essere legati a limiti biologici e non culturali. Perché questo conferma l'ineluttabilità di un processo comunicativo e interpretativo che 'completi' la percezione. Lezione 005 - 06. In quali termini la comunicazione umana è diversa rispetto alla comunicazione animale ?. Gli esseri umani comunicano attraverso segni mentre gli animali utilizzano l'istinto. L'essere umano è l'unico in grado di rendersi conto della sua capacità di saper comunicare. La comunicazione umana utilizza diversi sistemi di segni mentre gli animali solo segni uditivi. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 006 - 01. Quale tra queste percezioni NON può essere considerata come parte di un processo di comunicazione?. Nessuna delle altre risposte. Il suono di una frenata brusca, seguito da una collisione. La vista di un pallone da calcio per strada. Il gorgoglio del proprio stomaco prima di cena. Lezione 006 - 02. Cosa differenzia un approccio delle discipline della comunicazione da quello semiotico in merito ai segni?. Per le scienze della comunicazione quello che conta è solo la situazione comunicativa che si instaura tra mittente e ricevente mentre la semiotica si interessa ai segni che vengono scambiati. Per le discipline della comunicazioni sono interessanti solo i segni che entrano in gioco in un vero e proprio processo di comunicazione, per la semiotica, invece, sono importanti tutti i segni portatori di senso. Non vi è alcuna differenza: la semiotica fa parte delle discipline della comunicazione e quindi trattano il segno alla stessa maniera. La semiotica si interessa ai segni verbali mentre la comunicazione a tutti i sistemi di segni. Lezione 006 - 03. Cos'è la dinamica della significazione?. Nessuna delle altre risposte è corretta. La maniera con cui un segno produce senso. La significazione è il significato di un segno. La significazione è l'interpretazione di un segno da parte di un soggetto ricevente. Lezione 006 - 04. Il suono del caffè che fuoriesce dalla caffettiera è: Tutte le risposte sono corrette. Un segno acustico, una percezione per qualcuno che interpreta il fatto che il caffè è pronto. Un suono che in quanto segno può essere studiato dalle scienze della comunicazione. Un esempio di meta-comunicazione. Lezione 006 - 05. Cosa intendiamo quando diciamo che il senso non è un fenomeno immediato?. Che il processo di interpretazione non è mai inconsapevole o immediato, ma sempre ragionato e perfettamente traducibile in parole. Che senso e dinamiche di comunicazione traducono, mediando, aspetti dell'esperienza con significati riconoscibili. Tutte le risposte sono corrette. Che determinati oggetti e comportamenti (come il vestire) non sono semplici strumenti ma comunicano la nostra identità e individualità. Lezione 006 - 06. Le percezioni sono anch'esse segni?. No, le percezioni riguardano la psiche dell'individuo. Le percezioni sono segni anche se non trasmettono alcuni significato. Tutte le risposte sono corrette. Si, nella misura in cui esse siano portatrici di un senso. Lezione 007 - 01. In cosa consiste l' "ipotesi Sapir-Whorf" ?. È un'ipotesi linguistica che riguarda il significato della realtà e su come questo sia espresso tramite diversi segni. È un'ipotesi che mostra come le parole servano ad etichettare gli oggetti del mondo. Nessuna delle altre risposte è corretta. È un'ipotesi riguardante il rapporto tra linguaggio e realtà. Lezione 007 - 02. Quale, tra le seguenti affermazioni sul rapporto tra linguaggio e realtà, è molto diffusa ma criticabile sotto diversi punti di vista?. L'idea che i linguaggi contribuiscano a formare l'esperienza della realtà come la conosciamo. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'idea che noi utilizziamo i linguaggi per parlare di una realtà che esiste indipendentemente da essi. L'idea che la realtà sia interamente dipendente dai linguaggi che utilizziamo per desciverla. Lezione 007 - 03. Quale tra i seguenti elementi delle lingue naturali contraddice l'idea che le parole siano etichette delle cose?. Parole legate a oggetti non reali. I segni linguistici senza referente. Tutte le risposte sono corrette. i Geosinonimi e i sinonimi. Lezione 007 - 04. Perché è interessante confrontare le parole dei colori delle varie lingue naturali?. Perché ci mostra come lingue differenti possiedano un inventario di colori identico, utilizzando parole diverse. Perché ci mostra come alcune culture si specializzino in determinati colori a scapito di altri. Perché ci mostra le differenze tra culture che possiedono parole più attinenti ai colori reali, e culture con parole più metaforiche. Perché ci mostra come le diverse culture/linguaggi utilizzino modi differenti di segmentare, tramite parole, il continuum dei colori. Lezione 007 - 05. Cosa intendiamo dicendo che i linguaggi sono dei mediatori dell'esperienza della realtà?. Che attraverso il linguaggio noi riconosciamo le proprietà reali degli oggetti, di cui è stato elaborato un nome nel corso dei secoli. Che i linguaggi possono essere utilizzati per permettere a persone che non hanno fatto esperienza di determinati oggetti/eventi di entrare in contatto con essi. Che i linguaggi ci aiutano a organizzare, classificare e tradurre la nostra esperienza del mondo. Che i linguaggi permettono di tradurre altri linguaggi, in un mondo in cui per necessità dobbiamo comunicare. Lezione 007 - 06. Che relazione vi è tra le varie forme di comunicazione (linguaggi, segni etc) che utilizziamo per interagire con la realtà?. Le varie forme di comunicazione interagiscono, si traducono e sovrappongono le une con le altre per contribuire al senso che noi attribuiamo alla nostra esperienza. All'interno di un certo linguaggio determinati modi di rappresentare certi elementi sono possibili, ma non traducibili in altre forme. Nessuna delle altre risposte è corretta. I linguaggi sono tra loro specializzati, ognuno legato ad aspetti della percezione differenti (vista, udito, tatto). Lezione 010 - 01. Qual è l'anno di edizione del "Corso" di Saussure ?. 1928. 1917. 1916. 1943. Lezione 010 - 02. Quale dei seguenti poli linguistici NON rielabora e prosegue le teorie linguistiche di Ferdinand De Saussure?. Il polo franco-ginevrino, che include Meillet e Benveniste. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il circolo di Copenhagen legato a Hjelmslev e Brøndal. Il circolo linguistico di Praga, con Jakobson e Trubeckoj. Lezione 010 - 03. Perché il "Corso" di Saussure è considerato un testo "mitico" ?. Perché è il testo fondante dello strutturalismo. Tutte le risposte sono corrette. Perché non è mai stato scritto da Saussure. Perché è il testo fondante della linguistica. Lezione 010 - 04. Per quale motivo Ferdinand de Saussure si lega all'origine della Semiotica moderna?. Poiché sviluppa la nozione moderna di segno come entità composta di significante e significato. Poiché propone una visione sistemica e relazionale del significato e del funzionamento dei segni. Tutte le risposte sono corrette. Poiché sviluppa una prospettiva strutturale per l'analisi delle lingue e linguaggi. Lezione 010 - 05. Quale grande innovazione porta Ferdinand de Saussure allo studio della linguistica novecentesca?. Propone una visione del segno linguistico come entità materiale, in opposizione alla visione del segno come costrutto linguistico puro. Propone una linguistica di tipo "generale" che si differenzia da tutte le altre linguistiche. Sviluppa una teoria sincronica e relazionale della linguistica, in opposizione a una visione diacronica e strutturale dei fenomeni della lingua. Sviluppa un approccio fondato sul Testo linguistico, in opposizione ad un approccio fondato sulla coppia morfema/fonema. Lezione 010 - 06. Che rapporto vi è tra l'approccio strutturale e sistemico di Ferdinand De Saussure e l'ipotesi Sapir-Whorf?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Una discrepanza tra il pensiero relativistico assoluto dei secondi, e quello relativo del primo. Una sostanziale condivisione dell'idea che il linguaggio traduca e influenzi la percezione della realtà. Nessun rapporto, poiché gli autori non si conoscevano direttamente. Lezione 011 - 01. Quali sono le caratterisitiche dei segni contenuti nella Langue nella definizione di Saussure ?. Il segno è una correlazione tra la Langue (aspetto psicologico) e la Parole (aspetto concreto). Il segno è l'unione del senso e dell'immagine acustica. Il segno è la relazione che interviene tra l'asse paradigmatico e sintagmatico. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 011 - 02. Che differenza esiste, secondo De Saussure, tra lingua e linguaggi?. Per lingue si intendono le lingue naturali (italiano, inglese etc), mentre per linguaggi tutti quei sistemi comunicativi al di fuori delle prime. De Saussure non formula una distinzione tra lingue e linguaggi; sarà solo il suo allievo Martinet a formularlo, con la teoria della doppia articolazione linguistica. Per lingua De Saussure intende le lingue sia scritte che parlate, mentre con linguaggi intende quelle forme che sono unicamente scritte (e.g. codice morse) oppure parlate (e.g. swahili). Per lingue si intendono le lingue naturali (italiano, francese etc) mentre per linguaggi solo le lingue artificiali (codici di programmazione, esperanto etc). Lezione 011 - 03. Qual è la definizione di Langue presso Saussure?. Tutte le risposte sono corrette. La Langue è un processo di segni. La Langue indica la lingua naturale che utilizziamo quotidianamente. La Langue è un sistema di segni. Lezione 011 - 04. Qual è l'obiettivo della linguistica generale di Saussure ?. L'obiettivo è di studiare il funzionamento "generale" del linguaggio. Tutte le risposte sono corrette. L'obiettivo è di studiare tutti i linguaggi. L'obiettivo è di reperire le varianti nelle invarianti. Lezione 011 - 05. Qual è la differenza tra Langue e Parole sviluppata Ferdinand De Saussure?. La langue indica quei sistemi linguistici tipici delle lingue naturali (italiano, inglese etc), mentre la parole indica tutti quei sistemi comunicativi non strutturati, che esistono solo al di fuori delle prime. La langue indica il sistema linguistico astratto di relazioni e regole nella mente di ogni individuo, mentre la parole indica le pratiche collettive con cui quelle regole e relazioni vengono modificate dai parlanti nella comunicazione. Nessuna delle altre risposte è corretta. La langue indica il sistema linguistico astratto che determina regole e relazioni tra gli elementi, mentre la parole indica la realizzazione individuale e concreta attraverso la comunicazione. Lezione 011 - 06. Che rapporto vi è tra Langue e Parole, nella visione di De Saussure?. Tutte le risposte sono corrette. Nel momento in cui comunichiamo concretamente (parole) noi dobbiamo selezionare tra le opzioni previste dalla langue, adattandole alle nostre competenze e al contesto. La comunicazione verbale concreta integra gli aspetti della langue (con le sue regole grammaticali) e della parole (con le sue regole pragmatiche) in una forma ibrida. Nel momento in cui comunichiamo concretamente noi violiamo le regole della langue, formulando nuove regole a livello di parole. Lezione 011 - 07. Qual è la differenza tra Linguaggio e Lingue Naturali?. Le lingue naturali riguardano tutti i sistemi di segni possibili per applicare la facoltà di linguaggio propria degli esseri umani. Il linguaggio è la facoltà innata di comunicare tramite le lingue naturali. Il linguaggio è una proprietà esclusiva degli esseri umani che viene espressa tramite le lingue naturali. Le lingue naturali sono le prime forme linguistiche comparse naturalmente assieme all'uomo mentre il linguaggio è una proprietà fisica che l'uomo elabora col tempo. Lezione 012 - 01. Cosa significa, secondo De Saussure, che la lingua deve essere analizzata come un sistema?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Che bisogna analizzare e comprendere le relazioni tra i singoli elementi, nell'ottica in cui ci permette di comprendere il funzionamento del sistema generale. Che bisogna analizzare e comprendere il modo in cui le regole di un determinato sistema limitano le possibilità di uso e applicazione dei singoli elementi. Che bisogna analizzare le conseguenze tra cause ed effetti tra gli elementi in maniera dinamica, per cui alla variazione di uno degli elementi corrispondono conseguenze nell'uso e funzione di altri elementi. Lezione 012 - 02. Cosa si intende con "processo" opposto al "sistema"?. Tutte le risposte sono corrette. Il processo rimanda alla natura psicologica dei processi mentali di produzione di senso mentre il sistema alla natura sistematica dei concatenamenti linguistici. Il sistema riguarda il dominio della parole mentre il processo quello della Langue. Il processo riguarda i rapporti segnici nel dominio della Parole mentre il sistema riguarda i rapporti segnici all'interno della Langue. Lezione 012 - 03. Cosa significa sostenere che la linguistica strutturale di Saussure concepisce l'identità del segno in prospettiva sistemica?. Tutte le risposte sono corrette. Significa che il significato dei segni dipende da tutte le possibili variazioni di quel segno che entrano in relazione con esso a livello di langue. Significa che il segno in quanto tale è solo un aspetto secondario dei rapporti sintagmatici e paradigmatici che esso intrattiene. Significa che il senso di quei segni non dipende solo dal segno stesso, ma dal modo in cui essi si relazionano con gli altri segni del sistema della Langue. Lezione 012 - 04. Cosa si intende con "processo" opposto al "sistema" ?. Il processo riguarda la significazione mentre il sistema si riferisce alla Langue. Entrambi i termini descrivono le relazioni che i segni intrattengono tra di loro all'interno del linguaggio. Il sistema si riferisce al rapporto tra i segni linguistici mentre il processo alla loro produzione. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 012 - 05. In che maniera la Parole viene considerato come un "processo"?. La parole è un processo in quanto atto di produzione linguistica. La parole è processo in quanto meccanismo di comprensione della Langue. La parole è un processo in quanto "processo" mentale di produzione di enunciati. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 012 - 06. Cosa si intende per Parole?. La parole concretamente è l'atto di produzione linguistica. Nessuna delle altre risposte è corretta. La parole si riferisce alla facoltà di linguaggio propria degli esseri umani. La parole è la strutturazione psicologica dei segni linguistici. Lezione 013 - 01. Gli assi paradigmatici e sintagmatici appartengono : Al segno linguistico. Tutte le risposte sono corrette. rispettivamente alla Langue e alla Parole. Ai piani significanti e significato del segno linguistico. Lezione 013 - 02. Quale delle seguenti frasi NON rispetta i tipici rapporti sintagmatici della lingua italiana?. Mario mangia la mela. Mario mangia Anna. Maria mela mangio. Mario la mela la mangia. Lezione 013 - 03. Che tipo di relazione esiste tra rapporti sintagmatici e paradigmatici nei sistemi linguistici?. Essi sono incompatibili: un segno può intrattenere esclusivamente rapporti di un tipo o dell'altro. Essi sono correlati: ogni segno del sistema intrattiene rapporti di entrambi i tipi con altri segni. Essi sono incompatibili a livello di parole. Un segno può intrattenere rapporti paradigmatici e sintagmatici, ma la sua realizzazione intrattiene solo rapporti sintagmatici. Essi sono incompatibili a livello di langue. Un segno può intrattenere rapporti paradigmatici e sintagmatici, ma a livello di sistema esso intrattiene solo rapporti paradigmatici. Lezione 013 - 04. Quale tra queste affermazioni riguardanti i rapporti sintagmatici è vera?. Nessuna delle altre risposte è corretta. I rapporti sintagmatici sono caratterizzati da co-occorrenza, sia spaziale che temporale (o entrambe). I rapporti sintagmatici sono caratterizzati da co-occorrenza temporale o spaziotemporale, ma non unicamente spaziale. I rapporti sintagmatici sono caratterizzati da co-occorrenza temporale (parlato) o spaziale (scritto), ma non entrambi. Lezione 013 - 05. Cosa intende Ferdinand De Saussure per rapporti paradigmatici all'interno di un sistema?. Il rapporto istituito tra due o più segni, appartenenti alla stessa classe ma incompatibili. Il rapporto istituito tra due o più segni co-presenti, che si influenzano a vicenda. Il rapporto di successione temporale istituito tra un segno e quelli che lo precedono e seguono nell'enunciato. Il rapporto tra i segni che condividono almeno un morfema lessicale tra di loro (ad.es. padre, padrino, padrone). Lezione 013 - 06. Cosa intende Ferdinand De Saussure per rapporti sintagmatici all'interno di un sistema?. Il rapporto di successione temporale istituito tra un segno e quelli che lo precedono e seguono nell'enunciato. Il rapporto istituito tra due o più segni co-presenti, che si influenzano a vicenda. Il rapporto istituito tra un segno e i segni incompatibili con esso, della stessa classe. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 014 - 01. Quale concezione del segno viene proposta da Ferdinand De Saussure nel suo Corso di linguistica Generale?. Il segno è l'unione di un elemento sonoro (significante) e di un elemento psicologico (significato), secondo una relazione arbitraria. Il segno è l'unione di un aspetto materiale (significante) che rinvia ad un oggetto concreto (significato) tramite un processo di riferimento. Il segno è l'unione di due aspetti correlati; significante (immagine sonora o visiva) e significato (immagine mentale ad essa associata). Tutte le risposte sono corrette. Lezione 014 - 02. Che rapporto esiste tra il singolo segno astratto e le sue realizzazioni concrete, secondo Saussure?. Ogni segno a livello di langue non può essere espresso in forme variabili a livello di parole, pena la sua irriconoscibilità. Ad una variabilità segnica intrinseca a livello di langue corrisponde una unicità di realizzazione concreta a livello di parole. Per ogni segno ipotizzato a livello di langue corrispondono diverse realizzazioni variabili a livello di parole. Ogni segno a livello di langue deve essere espresso in forme variabili a livello di parole, pena la sua irriconoscibilità. Lezione 014 - 03. Qual è la definizione di Semiologia presso Saussure ?. La semiologia è la disciplina che studia i sistemi e processi di significazione. Tutte le risposte sono corrette. La semiologia si occupa di studiare i segni linguistici e la loro applicazione nel quadro delle lingue naturali. La semiologia è la la scienza che studia la vita dei segni in seno al vita sociale. Lezione 014 - 04. Quale di queste affermazioni sul sistema linguistico è corretta, secondo il pensiero di De Saussure?. La lingua è un insieme di rapporti paradigmatici e sintagmatici tra il piano del significante e il piano del significato. La lingua è un insieme di segni, composti da significante e significato. L'identità dei segni dipende dal contenuto mentale espresso dal piano del significato e veicolato dal significante. La lingua è un sistema di valori, ovvero di segni in relazione tra di loro. Il segno assume un valore che dipende dal sistema stesso e ne determina l'identità. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 014 - 05. Quale delle seguenti affermazioni è legato alla natura relazionale del segno secondo De Saussure?. Il segno è una correlazione tra il piano del significato e del significante. Tutte le risposte sono corrette. I segni di un sistema assumono significato e identità in relazione alla loro posizione nel sistema stesso. Sia il livello del significante che del significato è determinato dalle opposizioni e combinazioni permesse in un dato sistema linguistico. Lezione 014 - 06. Attraverso la sua concezione di segno, quali elementi della tradizionale concezione del segno viene abbandonato da Ferdinand De Saussure?. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'idea che il segno sia un oggetto interamente psicologico, e che non sia ulteriormente scomponibile. L'idea che il segno sia un unicum, che non sia ulteriormente scomponibile, e che faccia riferimento ad un oggetto concreto. L'idea che il segno sia un costrutto interamente fenomenologico, e che faccia riferimento ad un oggetto concreto. Lezione 015 - 01. Quale di queste frasi, riguardanti l'identità linguistica del segno, è corretta?. L'identità linguistica del segno dipende dalla posizione che il segno occupa all'interno delle relazioni paradigmatiche con segni simili ma incompatibili, sulla base dell'inventario dei significati del sistema, non dei significanti. A determinare l'identità relazionale del segno è il piano dei significanti, mentre le caratteristiche semiche del piano dei significati non possiedono proprietà relazionali. L'identità linguistica del segno è relazionale, tale fenomeno riguarda sia il piano dei significati che i significanti. A determinare l'identità relazionale del segno è il piano dei significati, mentre le caratteristiche fonemiche del piano dei significanti non possiedono proprietà relazionali. Lezione 015 - 02. In che maniera è stabilito il "valore" di un segno?. Il valore di un segno linguistico è stabilito dalla relazione differenziale che questo intrattiene con gli altri segni. Il valore linguistico di un segno è stabilito dal significato che ogni cultura da di quest'ultimo. Il valore di un segno linguistico dipende dalla sua appartenenza ad una particolare categoria segnica. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 015 - 03. Quale di queste frasi, riguardanti l'identità linguistica del segno, è corretta?. L'identità linguistica del segno dipende dalla posizione che il segno occupa all'interno delle relazioni paradigmatiche con segni simili ma incompatibili, sulla base dell'inventario dei segni del sistema. L'identità del segno corrisponde al significato del singolo segno dal punto di vista della struttura della langue, differenziandosi così dalle differenti immagini mentali realizzate a livello di parole. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'identità linguistica del segno è relazionale; essa corrisponde alla posizione astratta di un segno all'interno delle relazioni che intrattiene con il sistema linguistico generale. Lezione 015 - 04. Che cosa significa sostenere che il segno linguistico è arbitrario, secondo De Saussure?. Che non esiste nessuna relazione motivata e oggettiva tra un segno e i segni che con esso instaurano relazioni sintagmatiche. Che non esiste nessuna relazione motivata e necessaria tra il significante e il significato di un segno. Che non esiste nessuna relazione motivata e oggettiva tra un segno e i segni che con esso instaurano relazioni paradigmatiche. Che non esiste nessuna relazione motivata e oggettiva tra un segno e il suo referente. Lezione 015 - 05. Cos'è il valore di un segno linguistico?. Il valore di un segno linguistico permette di stabilire equivalenze e differenze tra gli stessi segni. Il Valore linguistico è la capacità di un segno linguistico di essere scambiato con altri segni più o meno dello stesso valore. Tutte le risposte sono corrette. Il valore è ciò che mette in relazioni gli elementi che compongono il segno, cioè significante e significato agli altri significanti e significati degli altri segni linguistici. Lezione 015 - 06. Perché il concetto di "arbitrarietà" del segno linguistico è importante in Saussure. Perché ci ricorda che non esiste un legame "naturale" tra il significante e il significato. Perché ci permette di rivalutare l'aspetto sociale della Langue. Tutte le risposte sono corrette. Perché ci ricorda come il linguaggio si fondi su norme culturali che fanno sì che ogni volta che pronunciamo un determinato significante, l’intera comunità cui apparteniamo pensa a quel determinato significato che il significante ha espresso. Lezione 018 - 01. Cosa sono Espressione e Contenuto nella teoria di Hjelsmlev?. Sono i due assi della comunicazione responsabili della comunicazione. Sono i due piani del linguaggio responsabili della significazione. Espressione corrisponde alla Forma mentre Contenuto rinvia alla Sostanza. Sono le due facce del segno responsabili della significazione. Lezione 018 - 02. Cosa significa sostenere che con Hjelmslev il segno di De Saussure viene sottoposto ad una duplice rilettura?. Che al modello duale del segno come significante/significato si sovrappone un ulteriore dicotomia tra segno come piano dell'espressione e piano del contenuto. Che da un lato esso viene scomposto in elementi minori, dipendenti dal sistema linguistico; dall'altro lo si integrà nell'entità più ampia dei piani dei linguaggi. Che la coppia significante/significato viene riletta sulla base dell'opposizione grafema/fonema da un lato, e di quella denotazione/connotazione dall'altro. Nessuna delle altre risposte. Lezione 018 - 03. Quali sono i due piani del linguaggio, secondo la teoria linguistica di Louis Trolle Hjelmslev?. Nessuna delle altre risposte. Piano dell'Espressione (affine al significante) e del contenuto (affine al significato). Piano della semiosi (affine alla parole) e piano dell'immanenza (affine alla Langue). Piano del sistema (affine al paradigma) e piano del processo (affine al sintagma). Lezione 018 - 04. Qual è uno dei principali cambiamenti adottati da Hjelmslev rispetto alla linguistica di Saussure?. L'idea di considerare il fonema come elemento pertinente. L'idea che la semiotica debba analizzare i Testi. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'idea di non studiare solo il linguaggio (verbale) ma i linguaggi. Lezione 018 - 05. Cos'è la semiosi nella teoria di Hjelmslev ?. È la relazione intrattenuta dagli assi del linguaggio. È la relazione intrattenuta dalle facce del segno Espressione e Contenuto. È la relazione intrattenuta dalla forma con la sostanza. È la relazione intrattenuta dai piani del linguaggio E/C. Lezione 018 - 06. Qual è la riflessione di Hjelmslev rispetto ai segni ?. Hjelmslev come Saussure ritiene i segni come gli oggetti pertinenti per l'analisi del linguaggio. Tutte le risposte sono corrette. Hjelmslev spostando l'attenzione sui linguaggi si rende conto che è difficile definire le caratteristiche dei segni. Hjelmslev pensa che un segno sia composto da Forma/Materia/Sostanza. Lezione 019 - 01. Quale di questi esempi è più adatto a indicare il concetto di Materia (dell'espressione o del contenuto) nella teoria linguistica di Hjelmslev?. La sabbia di una spiaggia, che può essere accumulata e contenuta in forme differenti. Una nebulosa, indistinta e senza differenziazione. Una scacchiera, in cui i pezzi assumono solo posizioni prestabilite. Uno stampo di cera, in cui la sabbia prende diverse forme. Lezione 019 - 02. Cosa si intende, secondo la teoria linguistica di Hjelmslev, per materia?. La forma è la griglia concettuale che viene applicata al piano del contenuto, strutturando il pensiero sulla base dei modelli culturali e sociali del passato, influenzando la materia del piano dell'espressione. La forma è ciò che interviene sulla materia articolando il continuum in parti discrete, attuando l'articolazione che definisce le possibilità specifiche di un dato linguaggio. Nessuna delle altre risposte. La forma è il risultato dell'applicazione della sostanza sulla materia, che risulta così nella creazione di un sistema di astratte opposizioni linguistiche, le quali rappresentano la Langue saussureana. Lezione 019 - 03. Sul piano dell'espressione del linguaggio verbale cosa possiamo considerare "Forma" ?. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. La forma dei vocalizzi che un essere umano può emettere. L'insieme dei concetti linguistici appartenenti ad una determinata lingua naturale. L'insieme delle differenze pertinenti stabilite da una lingua naturale. Lezione 019 - 04. Sul piano dell'espressione del linguaggio verbale cosa possiamo considerare "Sostanza" ?. L'insieme degli elementi che compongono un determinato linguaggio. L'insieme delle lettere dell'alfabeto. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 019 - 05. Sul piano del contenuto consa possiamo considerare "Materia"?. L'insieme dei concetti linguistici appartenenti ad una determinata lingua naturale. Il pensiero informe. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. L'insieme dei concetti appartenenti ad una cultura. Lezione 019 - 06. Sul piano dell'espressione del linguaggio verbale cosa possiamo considerare "Materia" ?. L'insieme delle parole pronunciabili per ogni lingua. L'insieme delle lettere dell'alfabeto. L'insieme dei concetti linguistici appartenenti ad una determinata lingua naturale. L'insieme dei vocalizzi pronunciabili dall'essere umano. Lezione 020 - 01. Qual è la relazione tra Uso - Schema - Norma?. Le norme linguistiche manifestano l'uso che a sua volta si sedimenta nello schema. L' "uso" linguistico manifesta lo "Schema" per mezzo di quella serie di abitudini ("Norme") condivise culturalmente. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lo schema manifesta la norma che a sua volta si riversa nell'uso. Lezione 020 - 02. In cosa consistono i concetti di "Schema" - "Norma" e "Uso" all'interno della teoria di Hjelsmelv?. Sono tre definizioni che riguardano i piani del linguaggio e le diverse prospettive per studiarli. Costituiscono tre maniere di considerare il rapporto inscindibile tra Langue e Parole. Sono tre definizioni che specificano quelle di "Materia" - "Forma"- "Sostanza". Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 020 - 03. Nella rilettura che Hjelmslev fa di Saussure in che modo egli reputa sia possibile studiare la Langue?. Come "Uso" ovvero Langue come semplice complesso di abitudini di una determinata società. Come "forma pura": il ritaglio che la Langue opera sul mondo. Tutte le affermazioni sono corrette. Come "forma materiale": il ritaglio che Langue opera sul mondo a cui si aggiunge la componente "sociale". Lezione 020 - 04. Semplificando, in che maniera è possibile vedere i concetti di Hjelmslev di "Langue-Schema" - "Langue-Norma" - "Langue Uso"?. Sono tre definizione di Langue ma per Hjelmslev solo la Langue-Uso deve essere studiata nella Glossematica. Sono tre definizioni di Langue ma per Hjelmslev solo la Langue-Schema merita di essere studiata dalla linguistica. Tutte le risposte sono errate. Tutti e tre i concetti rimandano al necessario legame tra la Langue e la Parole di Saussure. Lezione 020 - 05. Tra i concetti di "schema"-"norma" e "uso" Hjelmslev effettua una scelta precisa per la sua Glossematica, ovvero: La glossematica si interessa alla Norma come via di mezzo "coerente" rispetto allo Schema e Uso. La glossematica indagherà principalmente l'Uso in quanto la sua definizione contiene sia lo Schema che la Norma. La glossematica si interessa a tutti e tre questi aspetti della Langue in quanto ciascuno rimanda al rapporto necessario con la Parole. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 020 - 06. Perché per Hjelmselv NON sarebbe possibile studiare la Langue come "Forma Pura"?. Perché si tratterebbe di tornare sull'errore di Saussure di considerare Langue e Parole separatamente. Tutte le risposte sono corrette. Perché per Hjelmslev lo scopo principale della glossematica è quello di vedere come la forma "piega" la materia per ottenere una sostanza. Perché la Langue come Schema non rimanda alla relazione che essa intrattiene con la Parole. Lezione 021 - 01. Quale tipo di rapporto lega gli elementi dell'asse linguistico del sistema, secondo la teoria di Hjelmslev?. correlazioni in presenza (et, et). relazioni in assenza (aut, aut). relazioni in presenza (et, et). correlazioni in assenza (aut, aut). Lezione 021 - 02. Quale tipo di rapporto lega gli elementi dell'asse linguistico del processo, secondo la teoria di Hjelmslev?. relazioni in presenza (et, et). correlazioni in presenza (et, et). correlazioni in assenza (aut, aut). relazioni in assenza (aut, aut). Lezione 021 - 03. Quale dei seguenti è un esempio valido per rappresentare l'asse linguistico del processo, secondo la teoria di Hjelmslev?. Le note che compongono un arpeggio in una canzone. Tutte le risposte sono corrette. I vari segni/figure identificabili all'interno di un quadro. Le parole che compongono un enunciato. Lezione 021 - 04. Cosa si intender per prova di commutazione, secondo la teoria linguistica di Hjelmslev?. Quel processo per cui, sostituendo un elemento sul piano dell'espressione, si manifesta una differenza sul piano del contenuto (o viceversa). Quel processo per cui, sostituendo un elemento sul piano dell'espressione, si manifesta una differenza sul piano del contenuto. Quel processo per cui ogni mutamento di segni sul piano dell'espressione risulta in un mutamento di taglia differente sul piano del contenuto. Quel processo per cui ogni mutamento di figura sul piano dell'espressione risulta in un mutamento di taglia differente sul piano del contenuto. Lezione 021 - 05. Rispetto a Saussure qual è l'innovazione apportata da Hjelmslev circa la relazione che gli elementi intrattengono tra di loro?. La differenza riguarda la terminologia usata "et"…"et" e "aut"…"aut". Tutte le affermazioni sono corrette. A differenza di Saussure, Hjelmslev estende i rapporti sintagmatici e paradigmatici su entrambi i piani del linguaggio E/C. A differenza di Saussure Hjelmslev non parla più di segni ma di elementi. Lezione 021 - 06. Quale dei seguenti è un esempio valido per rappresentare l'asse linguistico del sistema, secondo la teoria di Hjelmslev?. In una frase, l'insieme delle possibili riformulazioni (traduzione intersemiotica) dello stesso enunciato. In un quadro, l'elemento che può sostituire un dato segno/figura, ma che non è rappresentato perché incompatibile. Nessuna delle altre risposte. In una canzone, la coppia formata da note della melodia e arpeggio ritmico. Lezione 022 - 01. Cosa si intende, secondo Jakobson, per traduzione endolinguistica o riformulazione?. Quando si utilizzano elementi paradigmatici all'interno dello stesso linguaggio per produrre sinonimi sul piano del contenuto dell'enunciato. Quando si utilizzano delle varianti segniche e figurali dello stesso linguaggio per tradurre un enunciato linguistico. Quando si utilizzano elementi diversi di uno stesso linguaggio/lingua per tradurre un enunciato. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 022 - 02. Cosa si intende, secondo Jakobson, per traduzione interlinguistica o traduzione propriamente detta?. Quando si utilizzano elementi di una lingua diversa, ma dotati dello stesso referente, per tradurre un enunciato in una data lingua. Quando si utilizzano delle varianti segniche e figurali dello stesso linguaggio per tradurre un enunciato linguistico. Nessuna delle altre risposte. Quando si utilizza una lingua differente, dotata di una forma del contenuto equivalente, allo scopo di tradurre la sostanza dell'espressione di un enunciato. Lezione 022 - 03. Che valore ha, in semiotica, la teoria delle tipologie traduttive elaborata da Roman Jakobson?. Nella possibilità di effettuare delle equivalenze perfette fra due strutture potenzialmente diverse, per descrivere il mondo. Tutte le risposte sono corrette. Nella possibilità di definire le modalità traduttive più efficaci nel passaggio da un linguaggio all'altro. Nella possibilità di chiarire i rapporti di equivalenza e differenza del senso, nel passaggio tra linguaggi e lingue. Lezione 022 - 04. In che maniera la teoria della traduzione di Jakobson si lega al modello di Hjelmslev ?. Il lavoro di Hjelmslev costruisce una teoria della traduzione tramite i concetti di materia forma e sostanza. Jakobson e Hjelmslev elaborano entrambi una teoria della traduzione propriamente detta. Di fatto il problema della "traduzione" riporta a questioni che riguardano il senso, a forme del contenuto che devono veicolare lo stesso significato tramite materie e sostanze diverse. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 022 - 05. Quale utilità ha la prospettiva semiotica per lo studio dei processi di traduzione?. Essa mette in evidenza il rapporto tra l' elemento da tradurre e il passaggio al sistema linguistico, che comporta modifica di codice, convenzionalità e problemi di adeguatezza tra le diverse forme del contenuto. Essa mette in evidenza il carattere asimmetrico del rapporto tra il piano dell'espressione e quello del contenuto, nel momento in cui la prova di commutazione (della traduzione) si effettua non tra i due piani del linguaggio, ma tra due piani (dell'espressione) paradigmaticamente opposti. Nessuna delle altre risposte. Essa mette in evidenza l'inevitabile errore presente in ogni forma traduttiva, che deve riprodurre con un sistema linguistico differente lo stesso contenuto di una sostanza formata diversamente. Lezione 022 - 06. Cosa si intende, secondo Jakobson, per traduzione intersemiotica, o trasmutazione?. Quando da un messaggio elaborato in una lingua specifica si deve trarre un nuovo messaggio/testo in un linguaggio differente. Quando da un messaggio elaborato in una lingua specifica si deve trarre un nuovo messaggio/testo nell'equivalente linguistico di origine. Quando si utilizza la forma del contenuto di un dato linguaggio come base per l'elaborazione della forma dell'espressione più adatta alla sua traduzione in forma linguistica. Quando si utilizzano elementi diversi di uno stesso linguaggio/lingua per tradurre un enunciato. Lezione 023 - 01. In cosa consiste la funzione fàtica studiata da Jakobson?. La funzione fàtica riguarda il canale della comunicazione e la sua capacità di trasmettere i messaggi. Consiste nello studiare il lavoro del mittente per produrre un messaggio efficace. Consiste nel tentativo di affascinare il destinario della comunicazione tramite un messaggio esteticamente ben riuscito. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 023 - 02. In cosa consiste la funzione poetica?. La funzione poetica proietta l'asse della selezione su quello della combinazione. Consiste nel tentativo di affascinare il destinatario della comunicazione tramite un messaggio esteticamente ben riuscito. Tutte le risposte sono errate. La funzione poetica riguarda la possibilità del mittente di poter scegliere liberamente il codice del messaggio. Lezione 023 - 03. Quali sono le caratteristiche della funzione poetica?. Tutte le affermazioni sono corrette. La funzione poetica è la funzione più "semiotica". La funzione poetiche permette una sovrapposizione tra l'asse sintagmatico e quello paradigmatico. La funzione poetica riguarda le caratteristiche estetiche del messaggio. Lezione 023 - 04. Che funzione ha luogo quando la comunicazione viene utilizzata per parlare del codice della comunicazione?. Funzione metalinguistica. Funzione poetica. Funzione conativa. Funzione fàtica. Lezione 023 - 05. In cosa consiste la funzione emotiva studiata da Jakobson. Si tratta di una funzione evidente quando il mittente della comunicazione “emerge” esprimendo i suoi sentimenti o le proprie emozioni rispetto a qualcosa. Si tratta di una funzione legata al codice condiviso "emotivamente" tra mittente e destinatario per produrre significazione. Tutte le risposte sono corrette. Si tratta di una funzione legata al destinatario che partecipa alla comunicazione, dove il messaggio è elaborato per scatenare una sua reazione. Lezione 023 - 06. Qual è il modello della comunicazione che Jakobson rielabora?. Il modello della siringa ipodermica. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il modello di Shannon e Weaver. Il modello della comunicazione persuasiva. Lezione 026 - 01. Quale dei seguenti NON è un caso valido di connotazione, secondo la formulazione di Roland Barthes?. la colomba, che viene considerata simbolo di pace. Tutte le risposte sono corrette. La bandiera italiana in una confezione, per indicare "italianità". L'icona di un albero verde, per indicare attività di riciclaggio. Lezione 026 - 02. Quale testo è fortemente ispiratore degli "Elementi di semiologia" di Barthes?. I "fondamenti" di Hjelmslev. I saggi di linguistica di Jakobson. Il "Corso" di Saussure. Gli scritti di Peirce. Lezione 026 - 03. Qual è secondo Barthes il rapporto tra Linguistica e Semiologia?. La linguistica utilizza concetti e idee propri della semiologia. Tutte le risposte sono corrette. La linguistica è una parte della semiologia. La semiologia è una parte della linguistica. Lezione 026 - 04. Perché secondo Barthes il segno linguistico è "primario" rispetto agli altri segni?. Perché l'unica maniera di parlare di segni "altri" è di farlo tramite segni linguistici. Tutte le risposte sono errate. Perché la lingua è un sistema modellizzante primario. Perché il segno linguistico nasce prima rispetto a tutti gli altri segni. Lezione 026 - 05. Quale dei seguenti concetti è stato rielaborato in forma originale da Barthes per essere inserito nei suoi "elementi di semiologia?". Denotazione e connotazione. sintagma e sistema. espressione e contenuto. prova di commutazione. Lezione 026 - 06. Che cosa si intende per fenomeno della connotazione, secondo Roland Barthes?. Tutte le risposte sono corrette. il fenomeno per cui un dato segno viene inglobato in una serie di interpretazioni ulteriori. il fenomeno per cui un determinato significato viene collegato a un significante differente da quello attuale. il fenomeno per cui un dato segno diventa il significante di un nuovo segno (connotato). Lezione 027 - 01. Come viene definita l'ideologia da Roland Barthes?. Come quel fenomeno di falsa coscienza, per cui fatti ed eventi oggettivi vengono interpretati secondo forme del contenuto ideologiche. Come quel fenomeno di rifiuto dell'arbitrarietà del senso manifestato dai discorsi sociali. Come quel fenomeno di naturalizzazione del senso prodotto dai discorsi e dai testi di una data società. Nessuna delle altre risposte. Lezione 027 - 02. Nell'analisi dei miti contemporanei Barthes sostiene che. L'analisi semiologica dei miti conduca ad una translinguistica. I linguaggi non sono mai "neutri" rispetto ad una ideologia che quindi contamina tutti i fenomeni di comunicazione. Tutti i miti sono sistemi di segni. Tutte le affermazioni sono corrette. Lezione 027 - 03. Qual è per Barthes l'utilità della semiologia?. Quella di analizzare i sistemi e processi di significazione. Quella di svelare le ideologie nascoste nei processi di significazione. Tutte le risposte sono errate. Quella di individuare i fonemi di una lingua. Lezione 027 - 04. Barthes considera i miti contemporanei come : Sistemi semiologici (sistemi di segni) al soldi di un'ideologia. Testi che servano a propagare un'ideologia proletaria. Tutte le risposte sono errate. Testi linguistici che riflettono le nuove dinamiche culturali. Lezione 027 - 05. Quale utilità ha l'analisi della denotazione e connotazione per la disciplina semiotica, secondo Roland Barthes. quello di riconoscere le forme ideologiche e separarle da forme di connotazione motivata su base dei tratti pertinenti dei segni stessi. quello di riconoscere i discorsi ideologici sulla base del mancato adeguamento al piano della referenza. quello di de-naturalizzare l'ovvio, fornendo degli elementi per analizzare le dinamiche culturali (credenze, principi) di una società. quello di riconoscere i fenomeni di falsa coscienza, come forma di interpretazione del contenuto basati su forme dell'espressione radicale. Lezione 027 - 06. Secondo Barthes il meccanismo alla base del funzionamento dei miti d'oggi è quello. Tutte le risposte sono corrette. del fenomeno di denotazione dietro il quale si nasconderebbe una falsa coscienza ideologica. del segno linguistico dove un significante si lega ad un significato culturale. del meccanismo di connotazione dietro il quale si nasconde un significato ideologico. Lezione 028 - 01. Qual è l'anno di fondazione del Circolo Linguistico di Praga ?. 1936. 1918. Nessuna delle risposte è corretta. 1928. Lezione 028 - 02. Un fema è: Una categoria oppositiva che definisce il fonema. Tutte le risposte sono errate. Uno dei tratti distintivi che compongono un fonema. L'insieme dei tratti distintivi del fonema. Lezione 028 - 03. Un fonema è : L'unità minima portatrice di senso all'interno di una catena sonora. la rappresentazione fonica generale più breve che possiede la facoltà di associarsi a delle rappresentazioni dotate di senso e di differenziare delle parole. le unità fonologiche che non si lascino analizzare in unità fonologiche più piccole e successive. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 028 - 04. Qual è l'elemento d'indagine della fonologia praghese. Il suono linguistico. Il fonema. Il segno linguistico. Tutte le risposte sono corrette. Lezione 028 - 05. Qual è la differenza tra fonologia e fonetica ?. La fonologia si occupa dell'aspetto fisico/sonoro del linguaggio la fonetica di determinare la funzione differenziatrice dei suoni. Non vi è una grossa differenza sono entrambe discipline che si occupano di studiare il linguaggio. Nessuna differenza: la fonetica riscostruisce un inventario fonologico di suoni linguistici. La fonetica si occupa dell'aspetto fisico/sonoro del linguaggio la fonologia di determinare la funzione differenziatrice dei suoni. Lezione 028 - 06. Quali sono i meriti del circolo linguistico di Praga?. L'invenzione del fonema. Tutte le risposte sono corrette. L'apporto essenziale alla semiologia e alla semiotica. La fondazione dello strutturalismo propriamente detto. Lezione 029 - 01. I semi sono: Un'opposizione categoriale di tratti distintivi che determina il significato di un morfema non realizzato. Un insieme di significati linguistici che compongono il semema. I tratti distintivi che compongono un lessema. Nessuna delle altre risposte è corretta. Lezione 029 - 02. Qual è l'elemento oggetto di studio della semantica strutturale?. Il Semema. Il segno linguistico. Il significato linguistico. Il morfema. Lezione 029 - 03. In che maniera è possibile riassumere il progetto della Semantica Strutturale?. La semantica strutturale si propone di inventariare i significati delle lingue naturali. La semantica strutturale si propone di fare sul piano del contenuto ciò che la fonologia praghese ha fatto sul piano dell'espressione. Nessuna delle altre risposte è corretta. La semantica strutturale si propone di studiare la struttura inerente alle lingue naturali. Lezione 029 - 04. Le principali fonti della semantica strutturale sono. L'antropologia di Lévi-Strauss, la morfologia della fiaba di Propp e la glossematica danese. Il corso di saussure, la fonologia praghese e la morfologia della fiaba di Propp. Gli elementi di semiologia di Barthes la fonologia praghese e la morfologia della fiaba di Propp. La fonologia praghese, l'antropologia di Lévi-Strauss e la glossematica danese. Lezione 029 - 05. Un semema è : Un particolare tratto distintivo che determina il significato di un lessema. Un'opposizione categoriale di tratti distintivi che determina il significato di un morfema non realizzato. Nessuna delle altre risposte è corretta. Un insieme di fonemi che compongono un lessema. Lezione 029 - 06. Chi è l'autore di Semantica Strutturale. Hjelmslev. Trubetzkoy. Greimas. Jakobson. Lezione 030 - 01. Come descrivere il movimento/disciplina nota come Narratologia?. La narratologia è una sotto-disciplina che applica concetti e teorie semiotico/strutturali all'analisi dei testi narrativi. La narratologia è una branca della semiotica, che si occupa dello studio della letteratura. La narratologia è un movimento che reinterpreta la semiotica classica, per sviluppare un metodo di studio coerente del fenomeno letterario. La narratologia è quel movimento francese che applica teorie e modelli strutturali allo studio dei testi. Lezione 030 - 02. Chi è il maggior critico della morfologia della fiaba di Propp?. Greimas. Claude Lévi-Strauss. Todorov. Kristeva. Lezione 030 - 03. Che rapporto vi è tra la scuola formalista e lo sviluppo della Narratologia semiotica?. I formalisti costruiscono una teoria e un metodo metodo unitario, che sarà corretto e sviluppato dalla narratologia. Tutte le risposte sono corrette. I formalisti inaugurano una prospettiva di studio del fenomeno narrativo fondata sullo studio delle logiche astratte del sistema, non della storia o psicologia della letteratura. I formalisti elaborano un metodo di analisi che sarà fortemente criticati dalla semiotica, nonostante le somiglianze superficiali. Lezione 030 - 04. Quale è la distinzione tra fabula e intreccio, secondo il Formalismo?. La fabula corrisponde alla durata cronologica assoluta degli eventi rappresentati, mentre l'intreccio alla durata relativa con cui tali eventi sono presentati nel testo. Nessuna delle altre risposte. la fabula corrisponde alla successione cronologica assoluta degli eventi del racconto, mentre l'intreccio all'ordine in cui essi sono esperiti dai personaggi. La fabula corrisponde alla successione logica degli eventi del racconto, mentre l'intreccio all'ordine con cui tali eventi sono presentati nel racconto. Lezione 030 - 05. Che cosa intende il Formalismo con l'opposizione fondamentale tra forma e contenuto?. Il contenuto costituisce l'idea mentale legata ad un determinato segno, mentra la forma è rappresentata dal veicolo esperibile e fisico di quel segno. La forma dipende dalla griglia astratta stabilita da ogni linguaggio, mentre il contenuto è il risultato dell'applicazione della forma alla materia dei due piani linguistici. Il contenuto costituisce il livello superficiale ed esperienziale del testo, mentre la forma costituisce l'ossatura logica e la struttura delle funzioni del meccanismo letterario. Il contenuto rappresenta il livello del testo dotato di significato semiotico, mentre la forma rappresenta l'aspetto estetico, linguistico, retorico del testo. Lezione 030 - 06. Quale tra questi personaggi NON è legato (direttamente o indirettamente) allo sviluppo della sotto-disciplina della narratologia?. Vladimir Propp. Tzvetan Todorov. Gerard Genette. Louis Prieto. Lezione 031 - 01. In che cosa consiste lo Schema compositivo unitario, elaborato da Propp nella Morfologia della fiaba?. Nell'elaborazione di uno schema che include in un ordine parzialmente variabile le 31 funzioni, a seconda delle concatenazioni tra le singole funzioni. Nessuna delle altre risposte. Nell'elaborazione di uno schema che include tutte le 31 funzioni, dividendosi nella parte centrale in 3 bracci, ognuno che identifica un modello specifico di fiaba di magia. Nell'elaborazione di uno schema che include tutte le 31 funzioni narrative secondo un ordine preciso, che manifesta lo schema generale dello sviluppo fiabesco. Lezione 031 - 02. Quale tra i seguenti NON appartiene a uno dei Ruoli elaborati da Propp nella Morfologia della fiaba. Falso eroe. Destinante. Donatore. Mandante. Lezione 031 - 03. Nel modello di analisi della fiaba di Propp, come vengono considerati i personaggi?. Poiché i personaggi sono riconducibili al piano del Contenuto, Propp li esclude dall'analisi formalista. Essi vengono tradotti in una serie di ruoli, astratti e legati allo sviluppo delle funzioni narrative. Essi vengono distinti in attanti (funzione astratta) e attori (personaggio concreto). Essi vengono tradotti da un lato secondo il loro ruolo narrativo (7 ruoli unici) e dall'altro come dramatis personae (variabile delle funzioni). Lezione 031 - 04. In quale modo Propp può individuare le 31 funzioni comuni che sono alla base del suo schema compositivo unitario?. Propp non elabora un criterio specifico per l'identificazione delle funzioni, ma seleziona una serie di dinamiche presenti in tutte le fiabe del corpus da lui studiato. Attraverso una serie di prove di commutazione (sostituzione di elementi di una fiaba con elementi di un'altra fiaba). Attraverso una serie di analisi che sono affini alla prova di commutazione (identificazione di invariante nella variazione). Propp non elabora un criterio specifico per l'identificazione delle funzioni, elemento che viene rimproverato da Levi-Strauss, a causa della sua ascientificità. Lezione 031 - 05. Quale tra le seguenti appartiene alle quattro tesi fondamentali alla base dell'analisi di Propp 'La morfologia della fiaba?". Il numero delle funzioni è limitato. Tutte le risposte sono corrette. Le unità costitutive della fiaba sono le funzioni. La successione delle funzioni è sempre la stessa. Lezione 031 - 06. Quale tra le seguenti NON fa parte delle tesi fondamentali alla base dell'analisi di Propp "La morfologia della fiaba" ?. Il numero delle funzioni è limitato. La successione delle funzioni è sempre la stessa. Le unità costitutive della fiaba sono le funzioni. Tutte le funzioni della fiaba danno vita a tre forme uniche (tipologie) di racconto. Lezione 034 - 01. Perché una frase come "io amo il gelato" non può essere considerato un racconto nella logica di Bremond?. A causa di una mancanza di un interesse umano della tematica trattata. A causa di una mancanza di una integrazione di intenti tra i soggetti del racconto. Tutte le risposte sono corrette. A causa di una mancanza di una successione di eventi. Lezione 034 - 02. A quale data ed evento si è soliti far risalire l'origine della Narratologia?. Al 1966, data in cui esce il numero 8 della rivista Communications, dedicata all'analisi dei testi narrativi. Al 1971, data in cui Todorov conia a posteriori il termine "Narratologia". Al 1965, anno in cui Roland Barthes scrive "Elementi di Semiologia" in Francese. Al 1928, anno in cui Propp scrive in russo "La morfologia della Fiaba". Lezione 034 - 3. Rispetto al modello di Propp qual è la differenza apportata dalla logica di Bremond?. Tutte le risposte sono corrette. La maggiore differenza consta nel fatto del non voler rintracciare tutte le varianti possibili del racconto (come le funzioni di Propp) ma delle "arterie" del racconto. La maggiore differenza consta nel fatto di voler rintracciare le logiche del racconto in un'ottica strutturalista e non formalista. La logica di Bremond, al contrario del lavoro di Propp, si focalizza su convenzioni proprie ad una cultura, ad un’epoca, ad uno stile. Lezione 034 - 04. Perché una frase come “Vestito da sposa in vendita. Comprato per errore” può essere considerato un racconto nella logica di Bremond ?. Tutte le risposte sono corrette. Perché manifesta l'interesse umano del soggetto implicato nel racconto. Perché presenta una integrazione di intenti tra i soggetti del racconti. Perché presenta una successione di eventi. Lezione 034 - 05. Perché una frase come "La regina Elisabetta conobbe Churchill e Carlo diventa principe di Galles" non è considerata un racconto nella logica di Bremond?. A causa di una mancanza di una integrazione di intenti tra i soggetti del racconto. Non si tratta di un racconto ma di un episodio appartenente alla storia. Tutte le risposte sono corrette. A causa di una mancanza di interesse umano della tematica del racconto. Lezione 034 - 06. Quali sono secondo Bremond, le caratteristiche fondamentali del racconto?. Bremond non definisce le caratteristiche fondamentali del racconto, a differenza del modello di Genette. Bremond non definisce le caratteristiche fondamentali del racconto, mentre Todorov ne propone una definizione. Esso consiste in: una successione di eventi, sulla base di uno sguardo specifico, narrata da una o più voci. Esso consiste in: una successione di eventi, d'interesse umano, nell'unità d'una azione. |





