0401. Quant'è che una struttura si dice Ipostatica?
quando il numero dei GdV imposti in totale è maggiore rispetto al numero di GdL del sistema
quando il numero dei GdV imposti in totale è minore rispetto al numero di GdL del sistema
quando permette spostamenti infinitesimi
quando il numero dei GdV imposti in totale è pari al numero di GdL del sistema
. 0402. Si consideri la struttura in figura, quante volte è iperstatica:
|---------------------------------------| 0 3 1 2. 0403. Si consideri la struttura in figura, questa è:
ipostatica iperstatica labile isostatica. 0404. Gli organi meccanici sono vincolati con sistemi che possono essere schematizzati con modelli di vincolo a seconda dei gradi di libertà che bloccano, con
riferimento al CARRELLO A TERRA con n corpi rigidi, quanti sono i GdV? 2n-1
2n 2(n-1)
3n. 0405. Gli organi meccanici sono vincolati con sistemi che possono essere schematizzati con modelli di vincolo a seconda dei gradi di libertà che bloccano, con
riferimento alla CERNIERA A TERRA con n corpi rigidi, quanti sono i GdV? 2(n-1)
2n 3n 2n-1. 0406. Gli organi meccanici sono vincolati con sistemi che possono essere schematizzati con modelli di vincolo a seconda dei gradi di libertà che bloccano, con
riferimento alla CERNIERA MOBILE con n corpi rigidi, quanti sono i GdV?
2n-1
2(n-1)
3n 2n. 0501. I vincoli applicati al corpo rigido sono sedi di reazioni vincolari, con riferimento al vincolo INCASTRO A TERRA nel piano, quali delle seguenti reazioni esso
esercita sulla struttura? tre componenti di reazione in quanto vincola tutti e tre i gradi di libertà
una forza con direzione nota che agisce perpendicolarmente al piano di appoggio
una forza di direzione e valore incogniti
due componenti di reazione vincolare di cui una è una forza sempre perpendicolare al piano di scorrimento e l'altra è un momento
. 0502. In un corpo rigido affiche ci sia equilibrio la somma vettoriale di tutte le forze e i momenti applicati come deve essere?
uguale a zero
maggiore di zero
diverso da zero
minore di 0. 0601. Consideriamo il caso di un carico che cresce linearmente dal valore nullo ad un valore massimo P0 su una trave di lunghezza l rappresentata in figura. Il
carico varia con legge p(x)= P0 x/l. Si chiede di dire quanto valgono la risultante R e la posizione xR del suo punto di applicazione. 1/2P0l, 2/3l 2/3P0l, 1/3l P0l, 1/2l
nessuna delle altre. 0701. Quali sono le azioni interne?
N>essuna delle altre
Azione Normale, Taglio e Momento Torcente
Azione Normale, Taglio, Momento flettente e Torcente
azione Normale, Taglio e Momento flettente
. 0702. Quale convenzione è usata per il Momento flettente?
Il verso orario viene scelto come verso positivo
Si assume come positivo il momento che tende le fibre inferiori
Si assume come positivo il momento che tende le fibre superiori
nessuna delle altre
. 0703. Nella rappresentazione grafica il momento flettente va disegnato:
sempre con segno positivo
non va mai disegnato
sempre dalla parte delle fibre tese
sempre dalla parte opposta alle fibre tese
. 0704. Quale convenzione è usata per l'azione Taglainte
Si assume come positivo il momento che tende le fibre inferiori
Il verso orario viene scelto come verso positivo
Sono assunte positive le azioni normali di trazione e negative le azioni normali di compressione
Sono assunte positive le azioni normali di compressione e negative le azioni normali di trazione
. 0705. Quale convenzione è usata per il Taglio?
Il verso orario viene scelto come verso positivo
nessuan delle altre
Sono assunte positive le azioni normali di trazione e negative le azioni normali di compressione
Il verso antiorario viene scelto come verso positivo. 0801. Come devono essere le azioni interne che si esercitano su un punto della struttura se viene effettuato un taglio e si considerano separatamente le due parti?
Uguali e opposte e tali da mantenere le due parti in equilibrio
Dirette sempre con verso entrante nella sezione di taglio
Dirette sempre con verso uscente nella sezione di taglio
Tutte discordi
. 0702. In una trave appoggiata come è il momento in corrispondenza degli appoggi se questi sono assimilati a delle cerniere?
nessuna delle altre
Sempre positivo
Nullo Sempre negativo. 01. Consideriamo un elemento di lunghezza infinitesima dx estratto da una struttura e rappresentato in figura; si chiede di definire la relazione tra carico
distribuito p e azione tagliante. l'azione tagliante è uguale al carico distribuito
la derivata del momento flettente è uguale all'azione tagliante
la derivata dell'azione tagliante è uguale al carico distribuito cambiato di segno
la derivata seconda del momento è pari al carico distribuito cambiato di segno
. 0902. Consideriamo un elemento di lunghezza infinitesima dx estratto da una struttura e rappresentato in figura; si chiede di definire la relazione tra carico
distribuito p e momento flettente M. la derivata del momento flettente è uguale all'azione tagliante
la derivata dell'azione tagliante è uguale al carico distribuito cambiato di segno
il momento è uguale al carico distribuito
la derivata seconda del momento è pari al carico distribuito cambiato di segno. 1101. Cosa si intende per azione interna?
Le reazioni vincolari
Quelle azioni che punto per punto sollecitano internamente la struttura
Nessuna delle altre
Le azioni esercitare dall'esterno sulla struttura
. 1102. Qual'è la relazione tra Momento e Taglio?
Il monento e taglio non sono correlati
L'azione tagliante è l'integrale del momento flettente
La derivata del momento flettente è uguale all'azione tagliante
La derivata seconda del momento flettente è uguale all'azione tagliante
. 1103. Qual è la relazione tra Taglio e carico distribuito q?
Non c'è una relazione tra i due
La derivata seconda dell'azione tagliante è uguale al carico distribuito cambiato di segno
La derivata terza dell'azione tagliante è uguale al carico distribuito cambiato di segno
Nessuna delle altre
. 1104. Qual è la relazione tra Taglio e carico distribuito q?
La derivata seconda dell'azione tagliante è uguale al carico distribuito cambiato di segno
La derivata dell'azione tagliante è uguale al carico distribuito cambiato di segno
Nessuna delle altre
Non c'è una relazione tra i due
. 1105. Che segno ha il momento torcente?
Sempre negativo
Sempre positivo
Non ha segno
A volte positivo a volte negativo
. 1106. Qual è la relazione tra Momento e carico distribuito q?
L'integrale del momento è pari al carico distribuito cambiato di segno
Non c'è una relazione tra i due
La derivata seconda del momento è pari al carico distribuito cambiato di segno
La derivata prime del momento è pari al carico distribuito cambiato di segno. 1201. Se sono noti i momenti di inerzia rispetto ad un sistema di riferimento baricentrico, è possibile calcolare i momenti di inerzia rispetto ad un qualsiasi altro
sistema di riferimento, parallelo a quello baricentrico? dipende dal sistema di riferimento
dipende dalla posizione del baricentro
no si. 1202. E' possibile calcolare il baricentro di un sezione noti i sui momenti statici?
no dipende dal sistema di riferimento
si dipende dalla posizione del baricentro
. 1203. Che cos'è il baricentro di un corpo?
il punto nel quale si può immaginare concentrate tutte le forze
nessuna delle altre
il punto nel quale si può immaginare concentrata tutta la sua massa
il punto nel quale il momento è nullo
. 1204. Il momento di inerzia rispetto al baricentro è:
nessuna delle altre
non esiste un momento di inerzia baricentrico
il minore di tutti i momenti calcolati rispetto a sistemi paralleli a quello baricentrico
il maggiore di tutti i momenti calcolati rispetto a sistemi paralleli a quello baricentrico. 1301. Delle 9 componenti di tensione, quante sono indipendenti?
6 4 Tutte 3. 1302. Consideriamo un corpo sollecitato in modo qualsiasi esternamente e estraiamo un cubetto di dimensioni infinitesime dall'interno del corpo, sulle facce del
cubetto si dovranno esercitare delle forze per mantenere l'equilibrio con il resto del corpo; quante componenti di tensione possiamo definire?
6 9 3 12. 1303. Consideriamo un corpo sollecitato in modo qualsiasi esternamente e estraiamo un cubetto di dimensioni infinitesime dall'interno del corpo, sulle facce del
cubetto si dovranno esercitare delle forze per mantenere l'equilibrio con il resto del corpo; come sono definite le componenti della tensione? Definiamo le componenti della tensione come le componenti delle forze nelle varie facce del cubetto
Definiamo le componenti della tensione come le componenti delle forze nelle varie facce del cubetto diviso per l'area infinitesima
nessuna delle altre
Definiamo le componenti della tensione come le componenti delle forze nelle varie facce del cubetto moltiplicate per l'area infinitesima
. 1304. La�tensione interna�(o�sollecitazione interna) è definita come:
nessuna delle altre
la forza di contatto per unità di lunghezza
la forza di contatto per unità di area
la forza di contatto
. 1305. Cosa indicano σn e τn?
tensione normale e tangenziale
sforzo normale e taglio
momento normale e momento torcente
deformazione normale e tangenziale. 1401. Esiste un particolare sistema di riferimento per cui le componenti di taglio della tensione sono uguali a zero, come sono le relative tensioni normali?
Tutte negative
Tutte nulle
Tutte positive
Principali
. 1402. Come sono orientati i piani di massimo taglio?
90° 60° 30° 45°. 1403. Le tensioni principali sono:
Indipendenti dal sistema di riferimento
Sempre negative
Dipendenti dal sistema di riferimento
Sempre positive
. 1404. Sia T lo stato tensionale in un punto di un corpo, nello stesso punto se si cambia il sistema di coordinate, cambiano i valori delle componenti di tensione?
No Dipende dal sistema di riferimento
Si Dipende dalla condizione di carico
. 1405. Quale delle seguenti espressioni rappresenta il primo invariante delle tensioni?
I1=σx-σy-σz
I1=1/σx+1/σy+1/σz
I1=σx*σy*σz
I1=σx+σy+σz. 1501. Dal cerchio di Mohr è possibile ottenere graficamente lo stato tensionale in qualsiasi piano?
solo in determinate condizioni
nessuna delle altre
si no. 1502. Con riferimento alla figura seguente, quale delle seguenti equazioni rappresenta l'equilibrio alla rotazione?
. 1503. Le tensioni principali possono essere ricavate geometricamente dal cerchio di Mohr ?
no se sono note le componenti di tensione nel sistema xy
nessuna delle altre
si. 1504. Il piano in cui è disegnato il cerchio di Mohr, cosa ha in ascisse e ordinate?
x-y
Tensione-deformazione
σ - τ
Forza-Spostamento. 1505. Dato un generico stato piano di tensione, dire qual è il cerchio di Mohr ad esso corrispondente.
. 1601. Come è definita la deformazione vera?
ΔL*L0
ΔL/L0
ln(ΔL/l0)
ln(lf/l0)
. 1602. Come è definita la deformazione ingegneristica?
ΔL*L0
ln(lf/l0)
ln(ΔL/l0)
ΔL/L0. 1701. Secondo il criterio di Tresca il materiale subisce danno:
quando la massima deformazione principale raggiunge un valore critico
quando l'energia accumulata per deformazione raggiunge un valore critico
quando la massima tensione tangenziale raggiunge un valore critico
quando la massima tensione principale raggiunge un valore critico
. 1702. Secondo il criterio di Rankine il materiale subisce danno:
quando la massima tensione principale raggiunge un valore critico
quando l'energia accumulata per deformazione raggiunge un valore critico
quando la massima deformazione principale raggiunge un valore critico
quando la massima tensione tangenziale raggiunge un valore critico
. 1703. Tipicamente un materiale durante la prova di trazione raggiunge il carico massimo prima della rottura. Cosa succede dopo il carico massimo?
nulla allungamento a rottura
la strizione
il collasso plastico
. 1704. Per il passaggio da tensione ingegneristica a tensione vera si fa l'ipotesi:
che la tensione si mantiene costante
che in campo plastico c'è conservazione del volume
che la deformazione di mantiene costante
che in campo plastico c'è variazione del volume
. 1705. Ogni materiale ha una caratteristica curva tensione deformazione, qualora non sia visibile un cambiamento brusco di pendenza si assume come limite elastico
convenzionale?
il punto in cui si ha una deformazione residua dello 0.02%
il punto in cui si ha una deformazione residua dello 0.2%
il punto in cui si ha una deformazione residua dello 20%
il punto in cui si ha una deformazione residua dello 2%
. 1706. Tipicamente un materiale durante la prova di trazione raggiunge il carico massimo prima della rottura. Il carico massimo è una condizione di instabilità che
comunemente viene chiamata:
strizione allungamento a rottura
collasso plastico
snervamento. 1801. La rigidezza di un corpo di sezione A soggetto a trazione è:
(GJ)/L
M/J
EJ
(EA)/L
. 1802. Quanto vale la tensione σ in una trave di sezione A soggetta ad una forza di trazione F?
F/A
F*A
EA/L
F/(EA)
. 1803. Quanto vale il modulo di resistenza a flessione, W?
J/(ymax)
F/A
(EA)/L
(M/J)*y
. 1804. Trovare il modulo di resistenza a flessione per una sezione rettangolare di base 'b' ed altezza 'h'
W=(bh^3)/12
W=(πd^4)/64
W=(πd^3)/32
W=(bh^2)/6
. 1805. Indicare il modulo di resistenza a flessione per una sezione circolare di diaetro 'd'
W=(bh^2)/6
W=(πd^3)/32
W=(bh^3)/12
W=(πd^4)/64
. 1806. Ricordando che la formula di Navier indica la tensione nella sezione in funzione della distanza 'y' del punto dall'asse neutro, qual è la sua espressione per una
trave soggetta a solo momento flettente M? F/(EA)
(M*J)/y
M/A
(M/J)*y
. 1807. Consideriamo una trave di sezione qualsiasi incastrata e sottoposta a un momento flettente costante, definiamo l'asse neutro come:
il luogo in cui le fibre si allungano ma non si accorciano
il luogo in cui la tesione normale è sempre positiva
il luogo in cui le fibre non si allungano ne si accorciano
il luogo in cui le fibre non si allungano ma si accorciano. 1901. Consideriamo una trave di sezione rettangolare sottoposta ad un'azione di taglio, la tensione ha un andamento:
Parabolico Iperbolico Lineare Costante. 2101. Le teorie della rottura individuano una funzione dello stato tensionale il cui valore è una misura della sua pericolosità. Ogni stato tensionale può quindi essere
rappresentato da una quantità scalare, ovvero da un solo numero, che può essere messo in relazione con un valore critico del materiale. A tale scalare viene dato il
nome di:
tensione di rottura
tensione di snervamento
tensione massima
tensione equivalente
. 2102. Cosa individuano le teorie della rottura? Il tensore associato ad uno stato di sollecitazione Una funzione dello stato tensionale il cui valore è una misura della sua pericolosità La componente idrostatica del tensore delle tensioni La componente deviatorica del tensore delle tensioni. 2201. Secondo il criterio di St. Venant il materiale subisce danno: quando la massima tensione tangenziale raggiunge un valore critico quando la massima deformazione principale raggiunge un valore critico quando l'energia accumulata per deformazione raggiunge un valore critico quando la massima tensione principale raggiunge un valore critico. 2202. Secondo il criterio di Beltrami il materiale subisce danno: quando la massima tensione principale raggiunge un valore critico quando la massima deformazione principale raggiunge un valore critico quando la massima tensione tangenziale raggiunge un valore critico quando l'energia accumulata per deformazione raggiunge un valore critico. 2301. Quale criterio prende in considerazione l'effetto di uno stato di compressione sul taglio massimo sopportabile Mohr Tresca Von Mises Beltrami. 2302. Il criterio di Mohr in quale caso è uguale a quello di Tresca K=1 K=4 K=0 K=3. 2303. Quale delle seguenti teorie è la più conservativa Beltrami Tresca Von Mises Renkine. 2304. Secondo il criterio di Von Mises il materiale subisce danno: quando l'energia di distorsione accumulata per deformazione raggiunge un valore critico quando la massima tensione principale raggiunge un valore critico quando la massima deformazione principale raggiunge un valore critico quando la massima tensione tangenziale raggiunge un valore critico. 2601. Si consideri un carico assiale ciclico di trazione compressione. Come sono definiti i rapporti R e A? R=σmin/σmax; A=σa*σm R=σmin/σmax; A=σa/σm R=σmin*σmax; A=σa*σm R=σmin*σmax; A=σa/σm. 2602. Si sottoponga una barra a sezione circolare piena ad un carico assiale ciclico di trazione compressione. Quale delle seguenti coppie corrisponde ad un ciclo
generico? 0∠R∠1; A∠1 1∠R∠2; A∠2 R=-1; A=∞ R=0; A=1. 2603. Si sottoponga una barra a sezione circolare piena ad un carico assiale ciclico di trazione compressione. Quale delle seguenti coppie corrisponde ad un ciclo
alterno-simmetrico? 1∠R∠2; A∠2 0∠R∠1; A∠1 R=0; A=1 R=-1; A=∞. 2604. Per ottenere sperimentalmente la curva di Wöhler è necessario eseguire una serie di prove di fatica su provini normalizzati. I provini vengono sollecitati con
un carico ciclico, che generalmente è? generico a media negativa alterno simmetrico dallo zero. 2605. Cosa rappresenta la σLF? tensione limite di fatica sotto la quale non c'è danneggiamento del materiale tensione limite di fatica sotto la quale c'è danneggiamento del materiale non esiste la σLF tensione limite di rottura. 2606. Si sottoponga una barra a sezione circolare piena ad un carico assiale ciclico di trazione compressione. Quale delle seguenti coppie corrisponde ad un ciclo
dallo zero? R=-1; A=∞ 1∠R∠2; A∠2 0∠R∠1; A∠1 R=0; A=1. 2607. La prova a flessione rotante consente di effettuare molti cicli al secondo ed è semplice da controllare. Di contro, però, si può applicare solo un carico: generico dallo zero alterno simmetrico a media negativa. 2608. In un diagramma doppio logaritmico, curva di Wöhler è rappresentata da: una retta una esponenziale una iperbole una parabola. 2701. Quale dei seguenti materiali presenta una tensione limite di fatica? Nickel Acciaio Magnesio Alluminio. 2702. Quale dei seguenti materiali non presenta una tensione limite di fatica? nessuna delle altre Alluminio Acciaio Leghe di TItanio. 2703. L'effetto dei trattamenti superficiali sul comportamento a fatica dipende: dallo stato di tensione residua che questi lasciano sul pezzo dal tipo si materiale costituente il pezzo dalla finitura del pezzo al momento del trattamento dal tipo di rivestimento. 2704. La dimensione di un componente, influenza negativamente o positivamente la durata a fatica? Nessuna della altre Negativamente Positivamente Non influenza. 2801. Al fine di poter predire l'effetto della tensione media sulla vita a fatica bisogna sviluppare dei modelli teorici in grado di riprodurre il comportamento osservato sperimentalmente; tra i diversi modelli qual è quello che considera una relazione lineare con tensione di rottura? Goodman Ellittica Soderberg Gerber. 2802. Al fine di poter predire l'effetto della tensione media sulla vita a fatica bisogna sviluppare dei modelli teorici in grado di riprodurre il comportamento osservato sperimentalmente; tra i diversi modelli qual è quello che considera una relazione lineare con tensione di snervamento? Gerber ellittica Soderberg Goodman. 2803. Al fine di poter predire l'effetto della tensione media sulla vita a fatica bisogna sviluppare dei modelli teorici in grado di riprodurre il comportamento osservato sperimentalmente; tra i diversi modelli qual è quello che considera una relazione non lineare? Goodman Nessuna delle altre Soderberg Gerber e Ellittica. 2901. Per la valutazione del fattore di intaglio, nei casi più complessi si ricorre a diagrammi che forniscono il fattore di intaglio in base: al tipo di carico applicato alle caratteristiche geometriche salienti al tipo di carico applicato ed alle caratteristiche geometriche salienti al tipo di materiale. 2902. La massima sensibilità all'intaglio è rappresentata dalla condizione: q=0 q=1 q=Kt q=Ke. 2903. Come è definito un fattore di sensibilità all'intaglio? q=(Ke+1)/(Kt+1) q=(Ke-1)/(Kt-1) q=(Ke+1)*(Kt+1) q=(Ke-1)*(Kt-1). 2904. Nel caso di materiali duttili, il fattore di intaglio effettivo andrà applicato: solo alla tensione di rottura solo alla tensione di snervamento solo alla parte alterna della sollecitazione solo alla parte media della sollecitazione. 2905. Il fattore teorico di intaglio è applicabile ai materiali: duttili nel caso di sollecitazione statica fragili nel caso di sollecitazione ciclica duttili nel caso di sollecitazione ciclica nessuna delle altre. 2906. Quanto vale il fattore di intaglio per un albero sede di collegamento forzato, sottoposto ad una sollecitazione di Torsione? 1,7 3 1 1,4. 2907. Nel progetto di un componente che sarà sollecitato a fatica è necessario curare il disegno in modo tale che: pur assicurando la funzionalità, sia minimo il fattore di intaglio. pur assicurando la funzionalità, sia massimo il fattore di intaglio. le linee isostatiche siano maggiormente addensate sia solo funzionale. 2908. Quanto vale il fattore di intaglio per un albero sede di collegamento forzato, sottoposto ad una sollecitazione di Flessione? 3 1,7 1,4 1. 2909. Il fattore effettivo di intaglio può essere espresso dalla relazione: Ke=1-q*(Kt-1) Ke=1+q*(Kt-1) nessuna della espressioni proposte Ke=q+1. 2910. Il fattore effettivo di intaglio è applicabile ai materiali: fragili nel caso di sollecitazione ciclica duttili nel caso di sollecitazione statica fragili nel caso di sollecitazione statica duttili nel caso di sollecitazione ciclica. 3001. Si vuole eseguire la verifica della resistenza a fatica del componente rappresentato in figura e sottoposto ad un carico ciclico. Si chiede di indicare il valore della tensione massima e minima di ciclo nella sezione A. σmax=100 MPa; σmin=-33.3 MPa σmax=86.8 MPa; σmin=-28.9 MPa σmax=100 MPa; σmin=33.3 MPa σmax=86.8 MPa; σmin=28.9 MPa. 3002. Si vuole eseguire la verifica della resistenza a fatica del componente rappresentato in figura e sottoposto ad un carico ciclico. Si chiede di indicare il valore della tensione massima e minima di ciclo nella sezione B. σmax=100 MPa; σmin=-33.3 MPa σmax=86.8 MPa; σmin=-28.9 MPa σmax=100 MPa; σmin=33.3 MPa σmax=86.8 MPa; σmin=28.9 MPa. 3003. Si vuole eseguire la verifica della resistenza a fatica del componente rappresentato in figura e sottoposto ad un carico ciclico. Siano H1=60mm, H2=72mm e r=4,8mm, si chiede di indicare, utilizzando il diagramma in figura, il valore corretto del fattore di intaglio teorico Kt. 2.2 2 1.8 1.6. 3004. Si vuole eseguire la verifica della resistenza a fatica del componente rappresentato in figura e sottoposto ad un carico ciclico. Da precedenti calcoli si sono ottenuti σmax=100 MPa, σmin=-33,3 MPa.
Si chiede di calcolare la componete alterna e media della sollecitazione. 77,7 MPa; 44,3 MPa 55,7 MPa; 22,3 MPa 88,7 MPa; 66,3 MPa 66,7 MPa; 33,3 MPa. 3005. Si vuole eseguire la verifica della resistenza a fatica del componente rappresentato in figura e sottoposto ad un carico ciclico. Siano Kt=1,8 il fattore di intaglio teorico e q=0,86 il fattore di sensibilità all'intaglio, si chiede di indicare il valore corretto del fattore di intaglio effettivo Ke. 2 1.8 1.6 1.7. 3006. Si vuole eseguire la verifica della resistenza a fatica del componente rappresentato in figura e realizzato in acciaio le cui proprietà meccaniche sono: σs=500 MPa, σr=710 MPa e σLF=280 MPa. Il componente è sottoposto ad un carico ciclico. Da precedenti calcoli si sono ottenuti: Ke=1,7, b1=0,74, b2=0,88, σa=66,7 MPa, σm=33,3 MPa.
Utilizzando la relazione di Goodman calcolare il coefficiente di sicurezza a fatica Xf. 1.68 1.4 1.8 1.5. 3007. Si vuole eseguire la verifica della resistenza a fatica del componente rappresentato in figura e realizzato in acciaio le cui proprietà meccaniche sono: σs=500 MPa, σr=710 MPa e σLF=280 MPa. Il componente è sottoposto ad un carico ciclico. Da precedenti calcoli si sono ottenuti: Ke=1,7, b1=0,74, b2=0,88, σa=66,7 MPa, σm=33,3 MPa.
Utilizzando la relazione di Soderberg, calcolare il coefficiente di sicurezza a fatica Xf. 1.63 1.4 1.68 1.8. 3101. Che differenza c'è tra fatica monoassiale e fatica multiassiale? Nella fatica multiassiale lo stato di tensione è multiassiale Nella fatica multiassiale lo stato tesionale è monoassiale Nella fatica multiassiale lo stato tesionale è solo piano Nessuna. 3102. Quali sono i criteri che conosci per la fatica multiassiale? Metodo di Sines Metodo di Von Mises Metodo di Tresca e Von Mises per stato piano e Metodo Sines e Von Mises per multiassiale Metodo di Tresca e Von Mises. 3103. Che cosa dice il criterio di Sines riguardo l'effetto della tensione media di taglio nel caso multiassiale? Le tensioni medie di taglio influenzano la resistenza a fatica Le tensioni medie di taglio influenzano la resistenza a fatica solo per cicli dallo zero Non dice nulla in merito Le tensioni medie di taglio non influenzano la resistenza a fatica. 3201. Quale tra le seguenti teorie è quella lineare? Palmgren-Miner Nessuna delle teorie esposte elencate Palmgren-Miner e Manson Manson. 3202. Che cosa si intende per "accumulo del danno"? Il danno complessivo accumulato dal materiale per effetto della successione di carichi ciclici variabili applicati Nulla, in quanto i materiali non subiscono danno Un insieme di effetti che possono danneggiare il materiale Il danno accumulato dal materiale per effetto di un carico ciclico costante. 3203. Quale principio fisico vuole rappresentare il modello bilineare di Manson?32 L'accumulo di danno non è sensibile all'ordine di successione della sequenza di carico Non c'è accumulo del danno L'accumulo del danno è lineare L'accumulo di danno è sensibile all'ordine di successione della sequenza di carico. 3204. Che cosa dice la teoria lineare di Palmgren-Miner? La rottura si verifica se la somma dei danni è minore di 1 La rottura si verifica se la somma dei danni è diversa da 0 La rottura si verifica se la somma dei danni è maggiore uguale a 2 La rottura si verifica se la somma dei danni è maggiore/uguale a 1. 3205. La teoria di Manson dipende dalla storia di carico? No Si e No Dipende Si. 3301. La trasmissione della potenza nelle cinghie avviene: nessuna delle altre per attrito per interferenza grazie al gioco tra cinghia e puleggia. 3302. Come viene chiamato un organo di trasmissione meccanica utilizzato per collegare in modo leggermente elastico, ma comunque solidale, due alberi, mediante
l'uso dipulegge, il cui interasse è piuttosto elevato? Catena Ingranaggio Cinghia Puleggia. 3303. In figura è rappresentato un albero collegato a telaio tramite due cuscinetti (A e B). Ad una estremità è calettata una puleggia attraverso la quale esce la potenza Wout, mediante un sistema a cinghie, con il verso di rotazione mostrato in figura. All’estremità opposta si trova l’utilizzatore dove entra la potenza Win. In
base ai dati forniti:
1) calcolare la velocità periferica V della cinghia
Nota: (il risultato è arrotondato all'intero più vicino) 21 [m/s] 27 [m/s] 6 [m/s] 11 [m/s]. 3304. In figura è rappresentato un albero collegato a telaio tramite due cuscinetti (A e B). Ad una estremità è calettata una puleggia attraverso la quale esce la potenza Wout, mediante un sistema a cinghie, con il verso di rotazione mostrato in figura. All'estremità opposta si trova l’utilizzatore dove entra la potenza Win.
In base ai dati forniti:
1) calcolare la differenza tra i tiri (T-t) agenti sulla cinghia
Nota: (il risultato è arrotondato all'intero più vicino) 1145 [N] 645 [N] 1545 [N] 945 [N]. 3305. In figura è rappresentato un albero collegato a telaio tramite due cuscinetti (A e B). Ad una estremità è calettata una puleggia attraverso la quale esce la potenza Wout, mediante un sistema a cinghie, con il verso di rotazione mostrato in figura. All’estremità opposta si trova l’utilizzatore dove entra la potenza Win.
Dai precedenti calcoli si sono ottenuti:
(T-t) = 1145,9 [N]; differenza tra i tiri
V = 20,94 [m/s]; Velocità cinghia
Ca = 0,732; Coefficiente di aderenza
Si chiede di indicare il valore corretto dei tiri "T" e "t".
Nota: (il risultato è arrotondato all'intero più vicino) T=1389 [N]; t=283 [N] T=1120 [N]; t=133 [N] T=1300 [N]; t=203 [N] T=1380 [N]; t=234 [N]. 3306. Consideriamo un elementino infinitesimo, per cinghie piatte, a fronte di una forza radiale "dN", la forza tangenziale che riesce a trasmettere sarà data da: dT=dN/2 dT=f/dN dT=f*dN dT=fdN+(T-t). 3401. Qual è l'effetto sulla cinghia della curvatura della puleggia nello studio della tensione? Oltre alle sollecitazioni di trazione è necessario tenere conto della torsione della cinghia Nessuna Oltre alle sollecitazioni di trazione è necessario tenere conto della flessione della cinghia Oltre alle sollecitazioni di trazione è necessario tenere conto della tensione di taglio generato dalla curvatura. 3501. Una trasmissione può essere realizzata mettendo più cinghie in parallelo. Il numero di cinghie è calcolato come il rapporto tra: Potenza tipo/Potenza attuale Potenza da trasmettere/Potenza tipo nessuna delle altre Potenza da trasmettere/Potenza attuale. 3502. In una trasmissione a cinghia, nella trasmissione tipo quanto vale il rapporto di trasmissione? 1,5 1 2 0,5. 3701. Considerando che i profili dei denti degli ingranaggi sono principalmente a evolvente di cerchio, si chiede di indicare come è ottenuto il suddetto profilo. Il profilo ad evolvente è ottenuto facendo rotolare una parabola sul cerchio base Il profilo ad evolvente è ottenuto facendo rotolare una retta sul cerchio base Il profilo ad evolvente è ottenuto facendo rotolare una circonferenza sul cerchio base Il profilo ad evolvente è ottenuto facendo rotolare una ellisse sul cerchio base. 3702. Perché gli ingranaggi sono più convenienti rispetto alle ruote di frizione che costituiscono il sistema più semplice per trasmettere la coppia? Perché la trasmissione di potenza tra alberi con ruote di frizione richiederebbe enormi forze di contatto a fronte di modeste coppie trasmesse Perche la trasmissione ad ingrannaggi è meno costatosa Perche la trasmissione ad ingrannaggi è più semplice da realizzare Perché la trasmissione di potenza tra alberi con ruote di frizione richiede ingombri eccessivi. 3703. Come possono essere classificati gli ingranaggi in base alla direzione degli assi di rotazione? Ad assi paralleli Ad assi coincidenti Ad assi paralleli, incidenti e sghembi Ad assi sghembi. 3704. A cosa servono gli ingranaggi? Sono uno dei sistemi più usati in meccanica per trasmettere lavoro Sono uno dei sistemi più usati in meccanica per trasmettere potenza Sono uno dei sistemi più usati in meccanica per generare energia Nessuna delle altre. 3705. Considerando che i profili dei denti degli ingranaggi possono essere profili cicloidali, si chiede di indicare come è ottenuto il suddetto profilo. Il profilo cicloidale è ottenuto facendo rotolare una circonferenza sul cerchio base Il profilo cicloidale è ottenuto facendo rotolare una retta sul cerchio base Il profilo cicloidale è ottenuto facendo rotolare una parabola sul cerchio base Il profilo cicloidale è ottenuto facendo rotolare una ellisse sul cerchio base. 3801. Perché ci sia continuità del moto, quanto deve essere il grado di ricoprimento, Γ? Γ∠1 Γ>=1 Γ∠=2 Γ∠=3. 3802. Le dimensioni del dente (addendum "ha" e dedendum "hf") sono definiti in funzione del modulo "m"; si chiede di indicare quanto valgono. ha= 1.0*m; hf = 1.25*m ha= 1.25*m; hf = 1.25*m ha= m; hf = 2.25*m ha= 2.25*m; hf = 2.25*m. 3803. Come è definito il modulo "m"? m=p*z m=d*z m=d/z m=p*d. 3804. Quanto vale il grado di ricoprimento Γ? Γ=λ-Pb Γ=λ/Pb Γ=λ*Pb Γ=λ+Pb. 3901. Realizzare una ruota con spostamento, significa che: la ruota costruenda viene fatta ruotare con velocità minore dell'utensile la ruota costruenda viene spostata in direzione parallela all'utensile la ruota costruenda viene fatta ruotare con velocità maggiore dell'utensile la ruota costruenda viene spostata in direzione normale all'utensile, allontanandola o avvicinandola ad esso. 4001. Il progetto o la verifica di una coppia di ruote dentate, dal punto di vista della resistenza strutturale, si basa sulla valutazione delle possibili avarie. Quelle che più frequentemente si verificano, sono: L'erosione superficiale; L'eccessivo surriscaldamento della zona di contatto L'erosione superficiale; La rottura a fatica per flessione; L'eccessivo surriscaldamento della zona di contatto La rottura a fatica per flessione; L'eccessivo surriscaldamento della zona di contatto L'erosione superficiale; La rottura a fatica per flessione. 4101. Il numero di denti deve essere maggiore del numero di denti minimo affinché non si abbia: ingranamento irregolarità nel moto interferenza rumorosità. 4201. Da cosa dipende il fattore di forma negli ingranaggi? Dal numero di denti Dall'angolo ϑ Dal numero di denti, dall'angolo ϑ e dallo spostamento relativo "x" Dallo spostamento relativo "x". 4202. Per quale motivo nell'analisi a flessione di un dente si trascura la componente di compressione? Poiché la compressione è meno dannosa della trazione da un punto di vista della fatica si può tralasciare Perché di difficile determinazione Non è vero che si trascura Per semplificare la relazione di calcolo. 4203. La relazione di Lewis è utilizzata per studiare: la rottura a compressione dei denti negli ingranaggi la rottura a trazione dei denti negli ingranaggi la rottura a flessione dei denti negli ingranaggi la rottura a trazione delle cinghie trapezoidali. 4204. Lo spostamento relativo incide sulla forma del dente? No Dipende dal materiale usato per la realizzazione del dente Si Dipende dall'utensile di taglio. 4401. Il coefficiente di carico dinamico C rappresenta: il carico minimo agente sul cuscinetto il carico equivalente riferito ad una probabilità di sopravvivenza del 99% il carico equivalente per la durata convenzionale di un milione di cicli riferito ad una probabilità di sopravvivenza del 90% non esiste un coefficiente di carico dinamico C per i cuscinetti. 4402. Da quali elementi è composto un cuscinetto volvente? Due anelli e una gabbia Due anelli, dei corpi volventi e una gabbia Un solo anello e i corpi volventi Una gabbia e i corpi volventi. 4403. Quanto vale il carico equivalente P ? P=Fa P=XFr+YFa P=XFr-YFa P=Fr. 4404. Cuscinetti radiali rigidi a una corona di sfere, possono sopportare anche carichi assiali se: Fass ∠= Frad Fass ∠= 0.5 Frad Fass > 0.5 Frad Fass > Frad. 4405. Perché alcune volte viene introdotto un precarico nel montaggio dei cuscinetti? Per poter garantire un soddisfacente funzionamento del cuscinetto, specialmente se ruota ad elevate velocità Per evitare che il cuscinetto esca dalla sua sede Nessuna delle altre Per evitare che il cuscinetto ceda al primo ciclo. 4406. Cosa rappresenta "C" nei cuscinetti? Il carico equivalente per la durata convenzionale di un milione di cicli Carico equivalente Coefficiente di carico statico Coefficiente che tien conto dell'affidabilità. 4407. Perché alcune volte viene introdotto un precarico nel montaggio dei cuscinetti? Per evitare il verificarsi di strisciamenti che risultano essere deleteri per quanto riguarda la vita del cuscinetto stesso Per evitare lo smontaggio del cuscinetto Per garantire lo strisciamento utile alla vita del cuscinetto Non vengono mai montati con precarico. 4408. Quale tra le seguenti è la relazione tra carico e durata per la verifica ed il progetto di un cuscinetto con una affidabilità del 90%? L5a=a2(C/P)^p σ^m*N=Cost L10=(C/P)^p L4a=a1(C/P)^p. 4501. Quali diversi tipi di montaggio esistono per i cuscinetti obliqui? a "O" a "X" Nessun particolare tipo di montaggio a "X" e a "O". 4601. Da quali elementi è composto un cuscinetto volvente? Due anelli, dei corpi volventi e una gabbia Un solo anello e i corpi volventi Una gabbia e i corpi volventi Due anelli e una gabbia. 4602. Quale tra le seguenti è la relazione tra carico e durata per la verifica e il progetto di un cuscinetto con una affidabilità del 90%? L10=(C/P)^p L5a=a2(C/P)^p σ^m*N=Cost L4a=a1(C/P)^p. 4603. Perché alcune volte viene introdotto un precarico nel montaggio dei cuscinetti? Per evitare il verificarsi di strisciamenti che risultano essere deleteri per quanto riguarda la vita del cuscinetto stesso Per evitare lo smontaggio del cuscinetto Per garantire lo strisciamento utile alla vita del cuscinetto Non vengono mai montati con precarico. 4604. Cosa rappresenta C? Carico equivalente Coefficiente che tiene conto dell'affidabilità Il carico equivalente per la durata convenzionale di un milione di cicli Coefficiente di carico statico. 4701. La classe di resistenza è individuata da due numeri, cosa rappresentano? Il primo rappresenta la tensione di snervamento , il secondo la tensione di rottura Il primo rappresenta la tensione di snervamento diviso per 100 il secondo indica il rapporto tra la tensione di rottura e la tensione di snervamento diviso per 10 Il primo rappresenta la tensione di rottura , il secondo la tensione di snervamento Il primo rappresenta la tensione di rottura diviso per 100 il secondo indica il rapporto tra la tensione di snervamento e la tensione di rottura diviso per 10. 4702. Quanto vale l'angolo di apertura del filetto per una filettatura ISO? 60 gradi 20 gradi 90 gradi 55 gradi. 4703. Per quale motivo come viti di fissaggio si usano filettature triangolari? Perché sono più economiche Perché il moto deve essere reversibile e l'attrito ridotto Perchè più facili da montare Perché creano una maggiore forza di attrito e evitano lo svitamento. 4704. Per quale motivo come viti di manovra si usano filettature rettangolari o trapezoidali? Perché creano una maggiore forza di attrito e evitano lo svitamento Perché il moto deve essere reversibile e l'attrito ridotto Perché sono più economiche Perchè più facili da montare. 4705. Una classe 12.9 ha come tensione di rottura e snervamento, rispettivamente? 1080 MPa per la rottura e 1200MPa per lo snervamento 1200 MPa per la rottura e 1080 MPa per lo snervamento 1290 MPa per entrambe le tensioni nessuna delle altre. 4801. Con riferimento al diagramma triangolare in figura, si chiede di dire qual è la forza residua. 4802. Con riferimento al diagramma triangolare in figura si chiede di indicare l'espressione di ΔNv. 4803. Con riferimento al diagramma triangolare in figura, si chiede di dire indicare l'espressione di ΔNf. 4804. Con riferimento al diagramma triangolare in figura, si chiede di dire cosa rappresenta Ne. 4901. Raramente i bulloni vengono fatti lavorare a taglio; qualora dovessero lavorare a taglio quali accorgimenti vanno presi? Fori calibrati e il gambo non deve essere filettato nella zona che lavora a taglio
Nessuno Fori non calibrati
Il gambo deve essere filettato nella zona che lavora a taglio
. 4902. Consideriamo due flange accoppiate mediante collegamento bullonato, la massima forza che possono trasmettere per attrito aumenta o diminuisce se applichiamo un carico esterno? Non cambia
Aumenta
Nessuna delle altre
Diminuisce. 4903. Quali sono i possibili cedimenti a taglio?
Rifollamento della lamiera e Strappo della lamiera
Nessuna delle altre
Cedimento del gambo
Cedimento del gambo a taglio; Rifollamento della lamiera; Strappo della lamiera
. 5001. Cosa rappresenta la "Penetrazione" in un processo di saldatura? La profondità della zona fusa nello spessore "s" dei giunti
L'operazione di posa del cordone di saldatura (in gergo viene spesso identificata con il fordone)
La lavorazione dei lembi avente lo scopo di conferire una geometria ottimale per l'accoglimento del cordone, al fine di ottenere una estensione della saldatura all'intero
spessore del giunto Il procedimento con il quale si completa il processo di saldatura con elettrodi, se per l'insufficiente lunghezza di questi ultimi, non è stato completato in un'unica passata
. 5002. Cos'è il cordone di saldatura?
Il collegamento finito
Le superfici appartenenti ai giunti coinvolte nel procedimento di saldatura
La zona del giunto costituita dal metallo base e da quello d'apporto solidificati dopo l'operazione di saldatura
La zona di metallo liquida che costituirà il giunto di saldatura a solidificazione avvenuta
. 5003. Cosa rappresenta la "Passata" in un processo di saldatura?
L'operazione di posa del cordone di saldatura (in gergo viene spesso identificata con il fordone)
La lavorazione dei lembi avente lo scopo di conferire una geometria ottimale per l'accoglimento del cordone, al fine di ottenere una estensione della saldatura all'intero
spessore del giunto
Il procedimento con il quale si completa il processo di saldatura con elettrodi, se per l'insufficiente lunghezza di questi ultimi, non è stato completato in un'unica passata
La profondità della zona fusa nello spessore "s" dei giunti
. 50 La profondità della zona fusa nello spessore "s" dei giunti
L'operazione di posa del cordone di saldatura (in gergo viene spesso identificata con il fordone)
La profondità della zona fusa nello spessore "s" dei giunti
La lavorazione dei lembi avente lo scopo di conferire una geometria ottimale per l'accoglimento del cordone, al fine di ottenere una estensione della saldatura all'intero
spessore del giunto Il procedimento con il quale si completa il processo di saldatura con elettrodi, se per l'insufficiente lunghezza di questi ultimi, non è stato completato in un'unica passata
. 5005. Cosa rappresenta la "Ripresa" in un processo di saldatura?
La lavorazione dei lembi avente lo scopo di conferire una geometria ottimale per l'accoglimento del cordone, al fine di ottenere una estensione della saldatura all'intero
spessore del giunto L'operazione di posa del cordone di saldatura (in gergo viene spesso identificata con il fordone)
La profondità della zona fusa nello spessore "s" dei giunti
Il procedimento con il quale si completa il processo di saldatura con elettrodi, se per l'insufficiente lunghezza di questi ultimi, non è stato completato in un'unica passata
. 5006. Se la saldatura di testa è sollecitata a taglio con forza perpendicolare al piano dei giunti, la tensione di taglio vale:
τ'=√2*F/(h*l) σ=F/(h*l) Pn=√2*F/(h*l) τ=F/(h*l). 5007. Poiché nelle operazioni di saldatura si usa il calore, nella struttura metallografica del materiale che si trova nelle vicinanze della saldatura stessa si verificano dei cambiamenti, come si chiama questa zona?
zona termicamente alterata, ZTA
zona termicamente fusa, ZTF
zona a più alta resistenza, ZAR
nessuna delle altre. 5008. Cos'è il bagno di fusione?
La zona di metallo liquida che costituirà il giunto di saldatura a solidificazione avvenuta
La zona del giunto costituita dal metallo base e da quello d'apporto solidificati dopo l'operazione di saldatura
Il collegamento finito
Le superfici appartenenti ai giunti coinvolte nel procedimento di saldatura
. 5009. Consideriamo un giunto a sovrapposizione sottoposto a trazione. Se "h" è lo spessore del cordone e la sezione resistente è la sezione "b", detta sezione di gola,
qual è la sua espressione?
b=h/(√2)
b=h-(√2)
b=h+(√2)
b=h*(√2)
. 5010. Si definisce efficienza della saldatura, "e":
nessuna delle altre
il rapporto tra la tensione ammissibile della saldatura e quella degli elementi senza la saldatura per carico statico
il rapporto tra la tensione di snervamento della saldatura e quella degli elementi senza la saldatura per carico statico
il prodotto tra la tensione ammissibile della saldatura e quella degli elementi senza la saldatura per carico statico
. 5011. In una saldatura di testa sottoposta a trazione, la tensione massima vale:
σ=F/(h*l)
τ=F/(h*l)
Pn=√2*F/(h*l)
τ'=√2*F/(h*l)
. 5012. Quando collego due pezzi mediante saldatura, questi possono essere scollegati?
Si, a volte
Si, sempre
No, mai
Dipende dal tipo di saldatura
. 5013. La saldatura è un collegamento?
Nessua delle altre Smontabile Con gioco Permanente. 5014. Cos'è il giunto in un collegamento saldato?
Il collegamento finito
La zona di metallo liquida che costituirà il giunto di saldatura a solidificazione avvenuta
Le superfici appartenenti ai giunti coinvolte nel procedimento di saldatura
La zona del giunto costituita dal metallo base e da quello d'apporto solidificati dopo l'operazione di saldatura. 5015. Cosa sono i lembi in un collegamento saldato?
La zona di metallo liquida che costituirà il giunto di saldatura a solidificazione avvenuta
Il collegamento finito
La zona del giunto costituita dal metallo base e da quello d'apporto solidificati dopo l'operazione di saldatura
Le superfici appartenenti ai giunti coinvolte nel procedimento di saldatura
. 5101. Qual è il vantaggio di utilizzare nel calcolo delle saldature il momento polare unitario "Ju"?
Che è dipendente dallo spessore
Nessuno Che vale uno
Che è indipendente dallo spessore
. 5102. Considerando che, in genere lo spessore "h" è molto più piccolo rispetto alla lunghezza della saldatura, si può pensare di trattare ognuno dei cordoni come
una linea di spessore unitario. Il momento polare che ne risulta è detto? Momento polare primario
Momento polare unitario
Momento polare secondario
Momento polare terziario
. 5301. Nel modello isotropo il dominio elastico come si comporta
Il centro del dominio elastico è fisso ma varia la sua ampiezza
Il centro del dominio elastico si sposta e la sua ampiezza non varia
Come nel modello cinematico
Il centro del dominio elastico si sposta e la sua ampiezza varia
. 5302. Nel modello cinematico il dominio elastico come si comporta
Il centro del dominio elastico è fisso ma varia la sua ampiezza
Come nel modello isotropo
Il centro del dominio elastico si sposta e la sua ampiezza non varia
Il centro del dominio elastico si sposta e la sua ampiezza varia
. 5303. Quanti test sono necessari per ottenere la curva ciclica
Un singolo test
Tre test
Nessuno, si può estrapolare dalla curva monotona
Tanti quanti sono i punti della curva che si vogliono interpolare
. 5401. Che cos'è la Transition life?
Nella rappresentazione schematica dell'equazione di "Manson-Coffin e Morrow", il punto in cui le due curve, elastica e plastica, si intersecano
Nella rappresentazione schematica dell'equazione di "Manson-Coffin e Morrow", il punto in cui la curva elastica interseca l'asse delle ascisse
Nella rappresentazione schematica dell'equazione di "Manson-Coffin e Morrow", il punto in cui la curva elastica interseca l'asse delle ordinate
Nella rappresentazione schematica dell'equazione di "Manson-Coffin e Morrow", il punto in cui la curva plastica interseca l'asse delle ordinate
. 5501. Un tirante-puntone è soggetto ad un carico assiale F il cui andamento nel tempo è riportato nel grafico rappresentato in figura. Si chiede di indicare la soluzione corretta. 5502. Un tirante-puntone è soggetto ad un carico assiale F il cui andamento nel tempo è riportato nel grafico rappresentato in figura. Si chiede di indicare la soluzione corretta. Fmax=60; Fmin=-40
Fmax= 30;Fmin=0
Fmax= 30;Fmin=0
Fmax= 20;Fmin=-10 Fmax=60; Fmin=-40
Fmax= 30;Fmin=0
Fmax= 30;Fmin=-10
Fmax= 20;Fmin=-10 Fmax=60; Fmin=-40
Fmax= 30;Fmin=10
Fmax= 30;Fmin=0
Fmax= 30;Fmin=10 nessuna delle altre è corretta
. 5503. Cosa dicono le regole del Rain Flow?
Il flusso di "pioggia" non si interrompe mai Il flusso di "pioggia" si interrompe se:
1. Incontra un altro flusso di pioggia proveniente dall'alto;
2. Il successivo picco opposto è più "interno" rispetto a quello di partenza. Il flusso di "pioggia" si interrompe se:
1. Incontra un altro flusso di pioggia proveniente dall'alto;
2. Il successivo picco opposto è più "esterno" rispetto a quello di partenza. Il flusso di "pioggia" si interrompe se:
1. Incontra un altro flusso di pioggia proveniente dal basso;
2. Il successivo picco opposto è più "esterno" rispetto a quello di partenza. 5504. Quante sono le regole del Rain Flow? 3 2 1 4. 5505. Qual'è la differenza tra la legge di "Manson-Coffin" e "Manson-Coffin e Morrow"?
La legge di "Manson-Coffin e Morrow" tiene conto solo della deformazione plastica
La legge di "Manson-Coffin e Morrow" tiene conto della deformazione plastica ed elastica
Nessuna, sono la stessa cosa
La legge di "Manson-Coffin e Morrow" tiene conto solo della deformazione elastica
. 5506. Che cos'è il Rain Flow?
Il processo di troncatura dei cicli in una storia di carico
Uno dei metodi per il conteggio dei cicli in una storia di carico
E' una storia di carico
E' uno spettro di carico
. 5801. Come si propaga la frattura nei materiali duttili?
Per accumulo di deformazione elastica
Per clivaggio
Per coalescenza di difetti
Nessuna delle altre
. 5802. Come si propaga la frattura nei materiali fragili?
Per clivaggio
Per coalescenza di difetti
Per accumulo di deformazione elastica
Nessuna delle altre. 5901. Nel caso in cui sia necessario verificare la resistenza alla frattura, il progetto di una struttura richiede di confrontare tre
quantità, quali?
1. tensione di snervamento
2. resilienza
3. dimensione del difetto 1. deformazione
2. temperatura
3. tensione 1. tensione di lavoro
2. tenacità a frattura
3. dimensione del difetto 1. tensione di rottura
2. tenacità a frattura
3. dimensione del pezzo da verificare. 5902. La teoria sul comportamento a frattura dei materiali basata su considerazioni energetiche, da chi fu sviluppata?
Griffith Chaboche Paris Irwin. 5903. Può accadere, che un difetto, anche molto esteso, rimanga stabile?
Dipende dal tipologia di cricca
Si No La presenza di un difetto comporta sempre una sua propagazione
. 5904. Il rateo di rilascio di energia, per unità di spessore, relativo ad un accrescimento infinitesimo "da" delle dimensioni del difetto, è generalmente indicato con "G", mentre l'assorbimento di energia dovuto alla creazione di nuova superficie, sempre nel caso di spessore unitario e per un materiale idealmente elastico, è indicato con "R"; la condizine critica è rappresentata? G >= R
G∠R
G=R
Nessuna delle altre
. 5905. Il rateo di rilascio di energia, per unità di spessore, relativo ad un accrescimento infinitesimo "da" delle dimensioni del difetto, è generalmente indicato con "G", mentre l'assorbimento di energia dovuto alla creazione di nuova superficie, sempre nel caso di spessore unitario e per un materiale idealmente elastico, è indicato con "R"; perchè il difetto sia stabile deve verificarsi? Nessuna delle altre
G=R
G >= R
G∠R
. 5906. Secondo la teoria di Griffith, cosa rappresenta Γ?
Energia di tensione superficiale associata alla superficie del difetto
Energia di deformazione plastica localizzata all'apice del difetto
Energia di deformazione elastica dovuta al lavoro delle forze esterne
Energia necessaria per generare 1 m^2 di nuova superficie
. 5907. Il rateo di rilascio di energia, per unità di spessore, relativo ad un accrescimento infinitesimo "da" delle dimensioni del difetto, è generalmente indicato con "G", mentre l'assorbimento di energia dovuto alla creazione di nuova superficie, sempre nel caso di spessore unitario e per un materiale idealmente elastico, è indicato con "R"; perchè il difetto si propaghi in modo stabile deve verificarsi? G∠R
Nessuna delle altre
G >= R
G=R
. 5908. Perché la frattura fragile si verifichi è necessario il contemporaneo verificarsi di tre condizioni, quali?
1. livello di sollecitazione elevato;
2. assenza di un difetto (cricca);
3. bassa tenacità del materiale.
1. livello di sollecitazione elevato;
2. presenza di un difetto (cricca) di dimensione sufficiente;
3. bassa tenacità del materiale. 1. livello di sollecitazione basso
2. presenza di un difetto (cricca) di dimensione sufficiente;
3. bassa tenacità del materiale. 1. livello di sollecitazione elevato;
2. presenza di un difetto (cricca) di dimensione sufficiente;
3. alta tenacità del materiale. 6001. Da cosa dipende il fattore di forma Y?
Dal tipo di carico
Dal materiale
Il fattore di forma Y dipende dalla forma geometrica del difetto
Dal materiale e dal tipo di carico
. 6002. Le proprietà del materiale in presenza di un difetto possono essere misurate in termini di un valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni, detto?
Resilienza Tenacità alla frattura
Tensione di rottura
Energia di deformazione
. 6003. Qual è l'espressione corretta del Fattore di intensificazione delle tensioni?
KI=√a
KI=Y/σ/√a
KI=Y*σ*√a
KI=Y*σ
. 6004. Da cosa dipende il fattore di forma, Y?
Dalla tensione
Dalla geometria del difetto
Dalla defromazione
Dal materiale
. 6005. Perché la frattura fragile si verifichi è necessario il verificarsi di quali delle seguenti condizioni? 1) livello di sollecitazione elevato, 2) presenza di un difetto (cricca) di dimensione sufficiente, 3) bassa tenacità del materiale Una alla volta
Tutte e tre contemporaneamente
Basta solo che ci sia un livello di tensione elevato
Basta la presenza di un difetto
. 6006. Quanti sono i modi di apertura del difetto?
Uno Non esiste un modo di aperutra del difetto
Tre Quattro. 6101. La zona plastica, nel caso di stato piano di deformazione come è rispetto al caso di stato piano di tensione?
Nessuna delle altre
E' più estesa
E' meno estesa
E' egualmente estesa
. 6102. Il raggio plastico effettivo alla radice del difetto come è rispetto a quello teorico?
Uguale Sono due cose distinte
Minore Maggiore. 6301. Cos'è la tenacità alla frattura?
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo stabile con apporto di energia dall'esterno.
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo instabile senza apporto di energia dall'esterno.
v Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo instabile con apporto di energia dall'esterno.
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo stabile senza apporto di energia dall'esterno.
. 6302. C'è differenza tra il raggio plastico teorico e quello effettivo?
No Si, se il carico è variabile
Si Dipende dai casi
. 6303. Com'è l'ampiezza della zona plastica in stato di tensione piana rispetto a quella in deformazione piana?
Dipende dal tipo di carico
Uguale Maggiore Minore. 6304. Cos'è la tenacità alla frattura?
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo instabile senza apporto di energia dall'esterno.
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo instabile con apporto di energia dall'esterno.
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto si propaga in modo stabile senza apporto di energia dall'esterno.
Il valore critico del fattore di intensificazione delle tensioni in corrispondenza del quale il difetto non si propaga
. 6305. La tenacità alla frattura, a parità di materiale, da cosa dipende?
Dal carico applicato
Dalla tempo di applicazione del carico
Sostanzialmente da tre variabili: Spessore, Temperatura e Velocità di applicazione del carico
Nessuna delle altre. 6401. Si consideri la lastra rappresentata in figura con una cricca passante ad entrambi i bordi e soggetta ad una forza F di trazione.
Cosa bisogna fare per verificare l’applicabilità della MFLE?. 6501. Sappiamo che il diagramma del Whoeler σ-N è riferito al caso di tensione alterno-simmetrica (R=-1); I dati di propagazione del difetto invece sono
normalmente riferiti a cicli di tensione con "R"? R=-1
R=0
R=0.5
R=1
. 6502. Consideriamo una piastra con una cricca di dimensioni iniziali "a0"; Applichiamo cicli di carico caratterizzati da differenti Δ*σ crescenti, a parità di numero
di cicli "N", la lunghezza raggiunta dalla cricca è?
Minore per range di stress maggiori
Maggiore per range di stress maggiori
Maggiore per range di stress minori
Nessua delle altre
. 6503. Consideriamo una piastra con una cricca di dimensioni iniziali "a0"; Applichiamo cicli di carico caratterizzati da differenti Δ*σ crescenti, a parità di
dimensioni finali raggiunte dalla cricca "a", sono necessari? Un numero di cicli maggiore ai range di carico minori
Un numero di cicli minore ai range di carico minori
Nessua delle altre
Un numero di cicli maggiore ai range di carico maggiori
. 6504. Osservando le curve di accrescimento di un difetto soggetto ad una tensione nominale ciclica di ampiezza costante Δσ per diverse dimensioni iniziali del
difetto si nota come aumentando la lunghezza iniziale del difetto: diminuisce la velocità di propagazione e diminuisce la vita a fatica
aumenta la velocità di propagazione e aumenta la vita a fatica
aumenta la velocità di propagazione e diminuisce la vita a fatica
nessuna delle altre
. 6601. La curva nel diagramma da/dN - ΔK può essere utilizzata per analizzare la crescita del difetto e rappresenta: una caratteristica del difetto
una generica curva
una caratteristica geometrica
una caratteristica del materiale
. 6602. Nel diagramma rappresentante l'intera curva velocità di propagazione di un difetto in funzione dell'ampiezza del fattore di intensificazione degli sforzi con la
sua caratteristica forma a S è possibile individuare tre zone, nella zona I: nessuna delle altre
si ha la propagazione subcritica del difetto
si ha la transizione dalla propagazione stabile ad instabile del difetto
le velocità di propagazione sono molto basse, corrispondenti al periodo di nucleazione del difetto
. 6603. Qual è la forma carattesistica dell'intera curva velocità di propagazione di un difetto in funzione dell'ampiezza del fattore di intensificazione degli sforzi? a "S" una retta
una Parabola
una iperbole
. 6604. I risultati dei test fatti a R=0, su uno stesso materiale, su provini con cricche di differente lunghezza e a differenti Δσ, dai quali sono state ricavate le curve di
propagazione dei difetti, sono rappresentati dalla stessa curva nel diagramma da/dN - ΔK; tale curva nel diagramma doppio logaritmico è: una retta
una parabola
una iperbole
una ellisse
. 6605. Nel diagramma rappresentante l'intera curva velocità di propagazione di un difetto in funzione dell'ampiezza del fattore di intensificazione degli sforzi con la
sua caratteristica forma a S è possibile individuare tre zone, nella zona III: si ha la transizione dalla propagazione stabile ad instabile del difetto
nessuna delle altre
le velocità di propagazione sono molto basse, corrispondenti al periodo di nucleazione del difetto
si ha la propagazione subcritica del difetto
. 6606. Nel diagramma rappresentante l'intera curva velocità di propagazione di un difetto in funzione dell'ampiezza del fattore di intensificazione degli sforzi con la
sua caratteristica forma a S è possibile individuare tre zone, nella zona II le velocità di propagazione sono molto basse, corrispondenti al periodo di nucleazione del difetto
si ha la propagazione subcritica del difetto
nessuna delle altre
si ha la transizione dalla propagazione stabile ad instabile del difetto
. 6701. Uno dei modelli per la valutazione del ritardo da sovraccarico è:
il modello Hertz
il modello di Chaboche
il modello di Wheeler
il modello di Paris
. 6702. Il ritardo di accrescimento in presenza di un sovraccarico, si verifica solo se esso:
è legato ad un generico aumento di carico
è isolato
è inferiore al ciclo di carico
due volte il ciclo di carico
. 6703. Quando un ciclo di stress più alto è inserito in una storia di carico di ampiezza costante, la crescita della cricca immediatamente all'applicazione
dell''overload' è: non valutabile
uguale a prima del sovraccarico
più veloce che prima del sovraccarico
più lenta che prima del sovraccarico
. 6704. Secondo il modello di Wheeler la velocità di avanzamento con ritardo sarà ottenuta?
Moltiplicando il fattore di ritardo per una generica costante
Moltiplicando il fattore di ritardo per l'avanzamento lineare calcolato con Paris
Dividendo il fattore di ritardo per l'avanzamento lineare calcolato con Paris
Nessuna delle altre
. 6801. Il modello di Paris per quale tipologia di carico è valido?
Ciclo dallo zero di ampiezza costante
Ciclo alterno-simmetrico
Ciclo dallo zero di ampiezza variabile
Ciclo a media negativa
. 6802. Quale modello conosci che tiene conto del ritardo di propagazione conseguentemente ad un carico di overload?
Il modello di Wheeler
Il modello di Paris
Il modello di Paris-Walker
Il modello di Walker
. 6803. Che cos'è l'onda plastica?
Una striscia di materiale plasticizzato
Il materiale all'apice del difetto
Nessuna delle altre
Zona di singolarità.
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