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Title of test:
Chimica Organica

Description:
Chimica organica_ing- industriale

Author:
D.ani
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Creation Date:
22/06/2023

Category:
Science

Number of questions: 149
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Content:
La Chimica Organica studia: gli organismi la sintesi delle molecole i composti del Carbonio i composti naturali.
Il numero atomico (Z) di un elemento corrisponde al: numero di protoni contenuti nel nucleo numero di elettroni contenuti nel nucleo numero di protoni e neutroni contenuti nel nucleo numero di neutroni contenuti nel nucleo.
Il legame covalente si forma tra due atomi: per trasferimento di elettroni di valenza quando la differenza di elettronegatività è massima per interazione dipolo-dipolo per condivisone di elettroni di valenza.
Il legame ionico si forma tra due atomi: per trasferimento di elettroni di valenza per condivisione di elettroni di valenza per interazione dipolo-dipolo quando la differenza di elettronegatività è nulla.
Quanti elettroni può contenere al massimo un orbitale? 14 10 6 2.
Nelle formule di struttura e nelle reazioni chimiche, le frecce (↔, → e ⇌ ) indicano, rispettivamente: equilibrio chimico, strutture di risonanza e trasformazione irreversibile strutture di risonanza, trasformazione irreversibile ed equilibrio chimico equilibrio chimico, trasformazione irreversibile e strutture di risonanza trasformazione reversibile, trasformazione irreversibile e strutture di risonanza.
Qual è la configurazione elettronica dell'O? 1s1 2s2 2p4 1s2 2s2 2p7 1s2 2s2 2p4 1s2 2s2 2p5.
Il legame Carbonio-Carbonio: è un legame covalente omopolare (o puro) è un legame covalente polare è un legame dativo è un legame ionico.
Per rimozione di un idrogeno dal pentano, il gruppo alchilico corrispondente è chiamato: metile butile pentile propile.
I legami semplici C-C negli alcani: si formano per sovrapposizione coassiale (legame sigma) tra due orbitali sp3 si formano per sovrapposizione coassiale (legame sigma) tra due orbitali s si formano per sovrapposizione laterale (legame p-greco) tra due orbitali s si formano per sovrapposizione laterale (legame p-greco) tra due orbitali p.
Qual è la formula bruta del decano C10H22 C10H20 C10H24 C10H18.
Gli alcani hanno formula generale: CnH2n+2 CnH2n-2 CnH2n+1 CnH2n.
Qual è il nome IUPAC del seguente alcano lineare C7H16 eptano ottano settano esano.
Gli alcani sono composti: relativamente polari insolubili in qualsiasi solvente solubili in acqua relativamente apolari.
Gli alcani (o paraffine) sono: idrocarburi insaturi perché contengono solo legami semplici C-C e C-H idrocarburi saturi perché hanno solo legami semplici C-C e C-H idrocarburi saturi perché contengono doppi legami C=C sono idrocarburi saturi contenti lunghe catene carboniose funzionalizzate.
Qual è il nome IUPAC del seguente composto CH3CH2CH2CH2CH2CH3 pentano essano esano eptano.
La conformazione più stabile del cicloesano è: la conformazione a barca la conformazione a semisedia la conformazione a sedia la conformazione a busta.
Quali dei seguenti cicloalcani ha maggiore tensione d'anello: ciclopentano ciclopropano cicloesano ciclobutano.
La reazione di alogenazione degli alcani è una reazione: riduzione radicalica ossidazione idrolisi.
La reazione di combustione di un alcano è una reazione di: ossidazione riduzione ossidoriduzione idrolisi.
La reazione bilanciata della combustione del metano è la seguente: CH4 + 3O2 → CO + 3H2O CH4+ 2O2 → CO2 + 2H2O CH4 + 4O2 → 2CO + 4H2O CH4 + 2O2 → CO + 2H2O.
Quale delle seguenti strutture è il radicale più stabile: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Il 2-dimetilpentano corrisponde alla seguente struttura: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Il 2,3-dimetileptano corrisponde alla seguente struttura: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare quale dei seguenti composti ha un carbonio terziario: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto principale di monobromurazione del metilciclobutano: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto principale di monoalogenazione del 2-metilpropano: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
I prodotti principali della combustione di un alcano sono: H2O e quantità di calore (Q) CO2 e quantità di calore (Q) H2O e CO H2O, CO2 e quantità di calore (Q).
Quale delle seguenti conformazioni corrisponde al cis-1,2-diclorociclobutano? Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Determinare in quale dei seguenti composti è presente un carbonio chirale: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Per un alchene vi è libera rotazione attorno all'asse C=C? No e non vi è nessun tipo di isomeria per gli alcheni Si, attorno al doppio legame vi è libera rotazione No, la presenza del doppio legame impedisce la libera rotazione attorno all'asse C-C, che è invece possibile attorno legami semplici C-C (alcani lineari) Si e porta alla formazione di isomeri cis-trans.
CH2=CH2 è chiamato: etanene (o etilene) etene (o etilene) etino (o acetilene) etene (o acetilene).
Gli atomi di C che formano un doppio legame negli alcheni sono: tetraedrici con ibridazione sp2 tetraedrici con ibridazione sp3 trigonali con ibridazione sp3 trigonali con ibridazione sp2.
Gli alcheni sono: idrocarburi insaturi caratterizzati da un doppio legame C=C idrocarburi saturi caratterizzati solo da legami semplici C-C idrocarburi aromatici idrocarburi saturi caratterizzati da un doppio legame C=C.
Il doppio legame C=C negli alcheni: è formato da due legami pi-greco forti è formato da due legami sigma deboli è formato da un legame sigma debole e un legame pi-greco relativamente forte è formato da un legame sigma forte e un legame pi-greco relativamente debole.
Indicare quale struttura corrisponde al cis-2,3-dicloropropene: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare quale dei seguenti composti è il trans-1,2-dibromoetene: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare quale dei seguenti carbocationi è il più stabile: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare il prodotto principale della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare quale struttura corrisponde al 2-metilcicloesene: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare il prodotto principale della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare il prodotto principale della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare il prodotto principale della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Indicare il prodotto principale della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Il 3-metil-1-esen-5-ino ha la seguente struttura: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Gli alchini sono: idrocarburi saturi caratterizzati da un legame semplice C-C idrocarburi insaturi caratterizzati da un doppio legame C=C idrocarburi insaturi caratterizzati da un triplo legame C≡C idrocarburi saturi caratterizzati da un triplo legame C≡C.
Gli atomi di carbonio che formano un triplo legame sono: ibridizzati sp formando un angolo di 180° ibridizzati sp2 formando un angolo di 180° ibridizzati sp2 formando un angolo di 120° ibridizzati sp3 formando un angolo di 109.5°.
Il 3,4-diclorobutino ha la seguente struttura: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Gli alchini terminali hanno una certa acidità, pertanto, in presenza di una base forte formano l'anione acetiluro (o alchinilico) che ha la seguente struttura: CH≡C- CH-C- CH=C- CH≡CH.
Gli orbitali degli atomi di carbonio che formano un triplo legame si sovrappongono formando: un legame semplice pi-greco e due legami sigma tre legami sigma tre legami pi-greco un legame semplice sigma e due legami pi-greco.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Nella reazione di sostituzione nucleofila SN2: abbiamo la formazione di un carbocatione come intermedio abbiamo la formazione di un carbanione come intermedio l'ingresso del nucleofilo e l'allontanamento del gruppo uscente avvengono in due stadi distinti è concertata e quindi l'ingresso del nucleofilo e l'allontanamento del gruppo uscente avvengono in un unico stadio.
Le reazione di eliminazione e sostituzione: non sono in competizione tra loro, infatti una specie reattiva che attacca un elettrofilo può avere solo carattere nucleofilo sono in competizione tra loro, infatti una specie reattiva può avere sia carattere elettrofilo che nucleofilo contemporaneamente sono in competizione tra loro, specialmente quando una specie reattiva che attacca un elettrofilo può comportarsi sia da nucleofilo (reazione di sostituzione) che da base (reazione di eliminazione) non sono mai in competizione tra loro in quanto sono due reazione completamente distinte.
Il benzene è: un idrocarburo aromatico saturo con formula bruta C6H6, inerte alle reazione di addizione tipiche degli alcheni un idrocarburo insaturo con formula bruta C6H5, soggetto quindi alle reazione di addizione tipiche degli alcheni un idrocarburo aromatico insaturo con formula bruta C6H6, inerte alle reazione di addizione tipiche degli alcheni un idrocarburo aromatico saturo con formula bruta C6H6, soggetto quindi alle reazione di addizione tipiche degli alcheni.
La principale reazione del benzene e dei suoi derivati è: la reazione di sostituzione elettrofila aromatica la reazione di eliminazione elettrofila aromatica la reazione di sostituzione nucleofila aromatica la reazione di addizione nucleofila aromatica.
Il benzene è: una molecola piana e asimmetrica con angoli di legame C-C-C di 180 ° una molecola piana e simmetrica con angoli di legame C-C-C di 109.5 ° una molecola asimmetrica con angoli di legame C-C-C di 105 ° una molecola piana e simmetrica con angoli di legame C-C-C di 120 °.
Qual è il nome secondo la nomenclatura IUPAC (e tradizionale) del seguente composto? aminofenolo idrossibenzene o (fenolo) nitrobenzene aminobenzene o (anilina).
individuare il nome corretto del seguente composto aromatico: 3-metilfenolo (o meta-cresolo) 3-idrossi-1-metilbenzene 2-metilfenolo (o orto-cresolo) 4-metilfenolo (o para-cresolo).
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Il meccanismo di sostituzione elettrofila aromatica: consiste in due stadi con la formazione di un carbanione come intermedio (lo ione benzenonio) consiste in due stadi con la formazione di un carbocatione come intermedio (lo ione benzenonio) consiste in un unico stadio con la formazione di un carbanione come intermedio (lo ione benzenonio) consiste in un unico stadio con la formazione di un carbocatione come intermedio (lo ione benzenonio).
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Per effettuare la nitrazione (reazione di sostituzione elettrofila aromatica), come si chiama l'ettrofilo che viene generato? ione nitrito ione nitronio ione nitrosonio ione nitrato.
Gli alogenoalcani sono: dei composti che derivano dagli alcani per sostituzione di uno o più atomi di H con atomi di alogeno dei composti che derivano dagli alcheni per sostituzione di uno o più atomi di H con atomi di alogeno dei composti che derivano dagli alcheni per sostituzione di uno o più atomi di C con atomi di alogeno dei composti che derivano dagli alcani per sostituzione di uno o più atomi di C con atomi di alogeno.
Prevedere il prodotto della seguente reazione di preparazione di un alogenoalcano: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Individuare il nome IUPAC corretto del seguente composto: 2-cloro-4metilpentano 3-metil-4-cloropentano 2-metil-3-cloropentano 2-cloro-3-metilpentano.
Uno dei metodi migliori per la preparazione di alogenoalcani è la sostituzione dell'-OH di un alcol con un alogeno: questa reazione avviene solo in presenza di un catalizzatore a partire da alcoli terziari questa reazione avviene velocemente e senza bisogno di un catalizzatore a partire da alcoli primari questa reazione avviene velocemente e senza bisogno di un catalizzatore a partire da alcoli terziari questa reazione è favorita a partire da alcoli secondari.
Nel procedere dal fluoro allo iodio: le dimensioni degli orbitali p dell'alogeno diminuiscono sensibilmente le dimensioni degli orbitali p dell'alogeno crescono sensibilmente le dimensioni degli orbitali s dell'alogeno crescono sensibilmente le dimensioni degli orbitali p dell'alogeno rimangono invariate.
Il CH2Cl2 e CHCl3 sono algenoalcani usati come solventi chiamati, rispettivamente: diclorodimetano e triclorodimetano (o cloroformio) diclorodiidrogenometano e tricloroidrogenometano (o cloroformio) diclorometano e triclorometano (o cloroformio) diclorometile e triclorometile (o cloroformio).
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Il gruppo carbonilico nelle aldeidi: non è legato a nessun atomo di H è legato ad almeno 2 atomi di H è legato ad almeno due gruppi alchilici è legato ad ameno un atomo di H.
La formaldeide, nella quale il gruppo carbonilico è legato a due atomi di H: è il composto più semplice tra i chetoni ed è prodotto su scala industriale per ossidazione dell'etanolo è la più semplice aldeide ed è prodotta su scala industriale per ossidazione dell'etanolo è la più semplice aldeide ed è prodotta su scala industriale per ossidazione del metanolo è il composto più semplice tra i chetoni ed è prodotto su scala industriale per ossidazione del metanolo.
Le aldeidi e i chetoni sono caratterizzati: dalla presenza del gruppo carbonilico (-C=O) dalla presenza del doppio legame C=C da legami semplici C-C dalla presenza del gruppo ossidrile (-OH).
Il gruppo carbonilico nei chetoni: é legato sempre ad un atomo di carbonio che può essere alchilico o arilico e ad un atomo di idrogeno è legato sempre a due atomi di carbonio che possono essere alchilici o arilici è legato sempre a due atomi di carbonio alchilici è legato sempre ad almeno un atomo di idrogeno.
Il nome IUPAC del seguente composto è: difenilacetone o benzofenone difenilchetone o benzofenile difenilmetanone o dibenzofenone difenilmetanone o benzofenone.
Il gruppo carbonilico è: un legame debole e apolare, in cui sia l'atomo di carbonio e l'ossigeno sono ibridati sp un legame corto e fortemente polare, in cui sia l'atomo di carbonio e l'ossigeno sono ibridati sp2 un legame corto e fortemente polare, in cui sia l'atomo di carbonio e l'ossigeno sono ibridati sp un legame debole e apolare, in cui sia l'atomo di carbonio e l'ossigeno sono ibridati sp2.
Il nome IUPAC del seguente composto è: 2-metilcicloesancarbaldeide 2-metilcicloesanaldeide 1-metil-2-cicloesancarbaldeide 2-metlcicloesanale.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Gli acidi carbossilici hanno un pka più basso degli alcoli, pertanto: sono più acidi degli alcoli e quindi sono più facilmente protonabili da una base forte sono più basici degli alcoli e quindi sono più facilmente deprotonabili da una base forte sono più acidi degli alcoli e quindi sono più facilmente deprotonabili da una base forte sono più acidi degli alcoli e quindi sono più facilmente protonabili da un acido forte.
L'acido carbossilico e i suoi diretti derivati (esteri, alogenuri acilici, ammidi e anidridi) sono caratterizzati: dalla presenza del doppio legame carbonio-carbonio (-C=C), il cui carbonio è direttamente legato ad un atomo elettronegativo dalla presenza del gruppo carbonilico (-C=O), il cui carbonio è direttamente legato ad un atomo di idrogeno dalla presenza del gruppo carbonilico (-C=O), il cui carbonio è direttamente legato ad un atomo elettronegativo dalla presenza del gruppo carbonilico (-C=O), il cui carbonio è direttamente legato ad un atomo elettropositivo.
Gli acidi carbossilici sono caratterizzati: dalla presenza del gruppo funzionale carbossilico contenete un'unità ossidrilica (-OH) legata al carbonio carbonilico dalla presenza del gruppo funzionale carbonilico contenete un'unità ossidrilica (-OH) legata al carbonio carbossilico dalla presenza del gruppo funzionale ammidico legato direttamente a un legame carbonilico dalla presenza del gruppo funzionale ossidrilico legata al carbonio carbossilico.
tra i derivati degli acidi carbossilici: gli alogenuri acilici sono i derivati meno reattivi e le ammidi I più reattivi gli esteri sono i più reattivi gli alogenuri acilici sono i derivati più reattivi seguiti dalle anidridi, esteri, ammidi e nitrili le ammidi e nitrili danno facilmente tutte le reazioni di addizione nucleofila.
Quale nome corrisponde al nome IUPAC della seguente struttura: acido 4-metil-esanico acido 3-metilesanoico acido 4-metilesanoico acido 3-metilcarbossilico.
Quale nome corrisponde al nome IUPAC della seguente struttura: acido 2-metilciplopentanoico acido 2-metilciclopentancarbossilico 1-metil-2-carbossiciclopentano acido 1-metil-2-ciclopentancarbossilico.
Quale nome corrisponde al nome IUPAC della seguente struttura: acido butanoico di metile metil-osso-butano butanoato di metile butanato di etile.
Quale nome corrisponde al nome IUPAC della seguente struttura: N-dimetilpropanamide N,N-metilbutanamide N,N-dimetilpropanamide N-metilpropanamid.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Nei composti dove il gruppo ossidrilico è considerato un sostituente prende il nome di: idrossi olo ossi alcossi.
Per alcoli si intendono: tutti quei composti caratterizzati dal gruppo funzionale ossidrilico (-OH) non direttamente legato al gruppo aromatico (fenoli) tutti quei composti caratterizzati dal gruppo funzionale ossidrilico (C=O) non direttamente legato al gruppo aromatico (fenoli) tutti quei composti caratterizzati dal gruppo funzionale amminico (-NH2) non direttamente legato al gruppo aromatico (fenoli) tutti quei composti caratterizzati dal gruppo funzionale ossidrilico (-OH) direttamente legato al gruppo aromatico.
L'alcol con formula CH3CH2OH è chiamato: etanolo o alcol etilico metanolo o alcol metilico propanolo etanololo o alcol etilico.
Qual è il nome corretto della seguente molecola: 2-nitrofenolo o orto-nitrofenolo para-idrossinitrobenzene 3-nitrofenolo o meta-nitrofenolo 4-nitrofenolo o para-nitrofenolo.
Qual è il nome corretto della seguente molecola: 3-mercaptopropanolo 1-idrossipropantiolo 3-idrossipropantiolo 1-mercaptopropanolo.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Sia gli alcoli che i fenoli sono debolmente acidi: questo fa si che questi composti possono deprotonarsi in presenza di una base forte formando rispettivamente ioni alcossido (base forte) e fenossido (base forte ma meno forte dello ione alcossido questo fa si che questi composti possono deprotonarsi in presenza di una base forte formando rispettivamente ioni alcossido (base forte) e fenossido (base più forte dello ione alcossido) questo fa si che questi composti possono protonarsi in presenza di un acido forte formando rispettivamente ioni alcossido (base forte) e fenossido (base forte ma meno forte dello ione alcossido) questo fa si che questi composti possono protonarsi in presenza di una base forte formando rispettivamente ioni alcossido (base forte) e fenossido (base forte ma meno forte dello ione alcossido).
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Quale delle seguenti strutture è un'ammina terziaria ? Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Rispetto agli alcoli le ammine sono: caratterizzate dalla presenza del gruppo amminico (-NH2) e hanno un carattere più basico. caratterizzate dalla presenza del gruppo amminico (-NH2) e hanno un carattere decisamente più acido. caratterizzate dalla presenza del gruppo ossidrilico (-OH) e hanno un carattere più basico. caratterizzate dalla presenza del gruppo amminico (-NH2) e hanno un carattere più acido.
L'atomo di azoto nelle ammine è: trivalente e ibridizzato sp tetravalente e con un doppietto elettronico non condiviso e quindi ibridizzato sp3 trivalente con un doppietto elettronico non condiviso e quindi ibridizzato sp3 divalente e ibridizzato sp2.
Il carattere nucleofilo e basico delle ammine è dovuto essenzialmente a: alla presenza del legame N-H al fatto che reagisce bene con gli acidi alla loro struttura piramidale alla presenza del doppietto elettronico non condiviso.
A quale nome IUPAC corrisponde la seguente struttura: fenilanina o anilina aminobenzene o anilina fenilamina o anilina amidebenzene o anilina.
A quale nome IUPAC corrisponde la seguente struttura: N-metil-3-metilbutanamina N-metil-2-metilbutanamina 3-metilbutanamina 2-metilbutanamina.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Quale delle seguenti strutture è un'ammina terziaria ? Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Quale delle seguenti strutture è un'ammina terziaria ? Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Lo stato solido di un polimero può essere: altamente ordinato solo cristallino amorfo o cristallino solo amorfo.
Un polimero o solido cristallino è caratterizzato: da una struttura disordinata dalla presenza di un ordine a lungo raggio degli atomi o molecole che lo costituiscono dall'assenza di un ordine a lungo raggio degli atomi o molecole che lo costituiscono da strutture ordinate a breve raggio.
Un polimero o solido amorfo è caratterizzato: dalla presenza di un ordine a lungo raggio nelle posizioni degli atomi e delle molecole che lo costituiscono dall'assenza di un ordine a breve raggio delle catene polimeriche dalla presenza di strutture altamente ordinate dall'assenza di un ordine a lungo raggio nelle posizioni degli atomi e delle molecole che lo costituiscono.
Come si chiamano i catalizzatori per la produzione di polimeri stereoregolari? catalizzatori di Ziegler-Natta catalizzatori stereoregolari catalizzatori rameosi catalizzatori di rame.
Un esempio di polimero di addizione è: acido polilattico dacron nylon polistirene.
Quali sono le due classi principali di polimeri sintetici? Polimeri radicalici e anionici Polimeri di addizione e polimeri di condensazione Polimeri cationici e anionici Polimeri di addizione e polimeri di sottrazione.
I solidi amorfi presentano una temperatura specifica che quando riscaldati: passano dallo stato amorfo allo stato cristallino, chiamata temperatura di transizione vetrosa passano dallo stato amorfo a quello semicristallino, chiamata temperatura di transizione vetrosa passano dallo stato vetroso a quello gommoso-liquido, chiamata temperatura di transizione vetrosa passano dallo stato gommoso-liquido a quello vetroso, chiamata temperatura di transizione vetrosa.
I polimeri atattici sono: polimeri achirali polimeri con stereocentri a configurazione random polimeri con stereocentri con la stessa configurazione polimeri con stereocentri a configurazione alternata in modo regolare.
I polimeri sindiotattici sono: polimeri con stereocentri a configurazione random polimeri con stereocentri a configurazione alternata in modo regolare polimeri con stereocentri con la stessa configurazione polimeri achirali.
Un esempio di polimero di condensazione è: polistirene poli-vinilcloruro polipropilene nylon.
I biopolimeri sono: sostanze prodotte da reagenti naturali sostanze artificiali prodotte dall'uomo a partire da risorse naturali sostanze ubiquitarie prodotte da organismi viventi sostanze organiche naturali prodotte dall'uomo.
I polisaccaridi sono formati: da monomeri prodotti dall'uomo dalla ripetizione di carboidrati, ad esempio il glucosio dalla ripetizione di sostanze azotate, ad esempio amminoacidi dalla ripetizione di nucleotidi.
Esempi di polisaccaridi di interesse industriale sono: la chitina gomma naturale acido polilattico poliidrossialcanoati.
La lignina, si differenzia da altri biopolimeri per: la mancanza di regolarità del suo stato fisico la presenza di una regolarità di sequenza di legame intermonomerico la mancanza di una regolarità di sequenza di legame intermonomerico per il suo carattere altamente cristallino.
Il processo di vulcanizzazione: permette, tramite la formazione di legami idrogeno di modificare il comportamente plastico della gomma naturale permette, tramite la formazione di legami idrogeno, di creare delle giunzioni tra le molecole aumentando il comportamente viscoso della gomma naturale permette, tramite la formazione di legami covalenti, di creare delle giunzioni tra le molecole aumentando il comportamente plastico della gomma naturale permette, tramite la formazione di legami covalenti, di creare delle giunzioni tra le molecole diminuendo la resistenza meccanica della gomma naturale.
Gli alginati sono: polisaccaridi formani da monomeri di glucosio polisaccaridi formati da monomeri di β-D-mannuronico (M) e acido α-L-guluronico (G) proteine formati da monomeri di β-D-mannuronico (M) e acido α-L-guluronico (G) biopolimeri di scarso interesse industriale.
Le resine naturali sono: biopolimeri formati essenzialmente da monomeri nanoparticellari biopolimeri formati essenzialmente da glucosio e da acidi resinici biopolimeri formati essenzialmente da terpeni e da acidi resinici biopolimeri formati essenzialmente da monomeri del glucosio.
Gli alginati sono noti: per formare gel polimeri per la loro applicazione nel packaging per la produzione di plastica biodegradabile per la loro natura elastomerica.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
Prevedere il prodotto della seguente reazione: Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4.
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