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[CRI-LET] (02 DI 07) [LM-39] CRITCA LETT. E LETT. COMP.TE

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[CRI-LET] (02 DI 07) [LM-39] CRITCA LETT. E LETT. COMP.TE

Author:
AVATAR

Creation Date:
11/04/2023

Category:
Open University

Number of questions: 50
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Content:
Lukacs definisce il Novantatre di Victor Hugo come: il maggiore esponente dell'eta d'oro del romanzo storico un esempio della decadenza del genere il primo grande poema storico in cui il nuovo spirito dell'umanesimo di protesta abbia cercato di dominare la storia del passato il primo esempio in cui compare il ritorno della tendenza all'epica.
Hugo scrive il Novantatre: nel 1855, agli inizi del suo esilio a Jersey nel biennio 1862 - 1863 durante la Terza Repubblica nel 1871, durante i sanguinosi eventi legati alla repressione della Comune.
Il cambiamento tonale ravvisabile nel passaggio dai Miserabili al Novantatre e dovuto all'influenza di un evento che incide sulla visione di Hugo: il colpo di Stato del 18 brumaio il trauma vissuto di fronte al bagno di sangue della repressione della Comune nel 1871 l'esilio a Jersey la nascita della Terza Repubblica.
Nel passaggio dai Miserabili al Novantatre si puo osservare che: la narrazione titanica delle barricate presente nei Miserabili lascia il posto, nel Novantatre, a una rappresentazione che attraverso i conflitti morali dei personaggi si fa riflessione sul tema della violenza e del diritto la narrazione problematica della Rivoluzione nei Miserabili lascia il posto, nel Novantatre, a una rappresentazione epica dell'evento il racconto epico delle barricate nei Miserabili lascia il posto, nel Novantatre, a una narrazione incentrata sulle microstorie dei personaggi i personaggi storici che affollano i Miserabili lasciano il posto, nel Novantatre, a destini individuali scollegati dai destini generali.
Cimourdain, commissario delegato con pieni poteri dal Comitato della salute pubblica, ha l'incarico di fermare e uccidere: il marchese di Lantenac, comandante delle truppe contro-rivoluzionarie Danton Marat il capitano dell'esercito rivoluzionario Gauvain.
A detta di Marat, il maggior difetto di Gauvain e: la sconsideratezza la clemenza la crudeltà la viltà.
In Hegel la distinzione tra i "caratteri eroici" della letteratura del passato e i personaggi delle opere romantiche si articola: sulla base della progressiva riduzione della sfera collettiva che investe il personaggio sulla base del progressivo ampliamento della sfera individuale che investe il personaggio sulla base della progressiva riduzione della sfera individuale che investe il personaggio sulla base dell'equivalenza fra la dimensione della legge e quella dell'individuo.
Secondo Hegel, per il nuovo protagonista romantico le possibilita di azione e di scelta sarebbero state: molto piu limitate a causa dei .rapporti sociali sussistenti. che avrebbero limitato la sua volonta molto piu vaste a causa dei .rapporti sociali sussistenti. che avrebbero potenziato la sua volonta nella nuova realta attuale l'ambito per le figure ideali si sarebbe espanso le possibilita di azione e di scelta sarebbero state molto piu limitate a causa dell'introspezione psicologica del personaggio.
Nel Novantatre la figura di Cimourdain e ispirata a: Danton Marat Saint-Just Robespierres.
Nel Novantatre, la figura di Gauvain esprime: il rimpianto dell'Ancient Regime la coscienza delle lacerazioni che attraversano vita e pensiero nella comprensione dei movimenti dello spirito del tempo l'adesione cieca ai principi della Rivoluzione la fedelta ai legami famigliari sopra ogni cosa.
Nel Novantatre, l'agire di Cimourdain dimostra: la fede monarchica l'apertura al mutare degli eventi e degli individui il prevalere dell'ideologia e dell'adesione incondizionata ai principi del giacobinismo il primato della pieta.
Di fronte al tribunale della sua coscienza, Gauvain: considera il Terrore l'unica via percorribile per realizzare la liberta cede all'imperativo categorico del perdono e all'assoluta priorita del concetto di umanita riconosce il legame di sangue che lo lega al Marchese di Lantenac si appella agli ordini ricevuti dal Comitato di salute pubblica.
Secondo Testa, le caratteristiche piu evidenti del personaggio relativo sono: temporalita, mutabilita e relazione temporalita, fermezza e relazione eroismo, carisma e statura introspezione, scissione, relazione.
La violenza rivoluzionaria per Gauvain: E necessaria per la conquista della liberta non puo essere estesa ai rapporti famigliari va esercitata solamente sui controrivoluzionari non perde la connotazione di "violenza pura"; il personaggio non rinuncia a voler distinguere nella sfera dei mezzi.
Nel corso del dialogo nella cripta, il Marchese di Lantenac afferma: di credere nei valori della Repubblica, e proclama ad alta voce "Liberta, Eguaglianza, Fraternita" di considerare Voltaire e Rousseau fondamentali per la crescita della Nazione la sua fedelta ai concetti di tradizione, famiglia e rispetto verso le vecchie leggi di ritenere giunto il momento di abolire la divisione della societa in classi.
Cimourdain incarna: il conflitto tra ideologia e umanita la virtu repubblicana; la volonta monolitica, non negoziabile e dotata di pieni poteri l'assenza di sentimento la scissione dell'io.
Di fronte alla scelta tra la legge rivoluzionaria e l'amore per Gauvain, Cimourdain: condanna Gauvain alla ghigliottina ascolta l'appello di Radoub e concede la grazia escogita la fuga di Gauvain si toglie la vita.
La narrazione del dialogo nella cripta tra Gauvain e Cimourdain e caratterizzata: da una concitata atmosfera drammatica, interrotta da un colpo di scena dal senso di disperazione e rancore che invade i personaggi da un incedere che ricalca i momenti della liturgia evangelica dal divampare del conflitto acceso tra i due personaggi.
La Repubblica dell'ideale a cui mira Gauvain: pone al disopra di tutto e di tutti la legge E allineata alla Repubblica dell'Assoluto di Cimourdain E un teorema E governata dall'amore e tenuta insieme dall'armonia.
La Tourgue e la ghigliottina rappresentano rispettivamente: lo splendore aristocratico e la giustizia rivoluzionaria la ferocia antica e l'inesorabilita del presente la magnanimita controrivoluzionaria e la pieta giacobina il bene e il male.
Secondo Guy Rosa, nel Novantatré, a parte la sezione sulla Vandea, gli eventi storici: sono ordinati cronologicamente nell'intreccio sono disseminati nell'opera come in un quadro (tableau) sono raccolti nei capitoli finali del libro inaugurano il libro raccolti in schede, secondo il modello cronachistico.
Nel Novantatre, la relazione tra storia e finzione e tale che: ambedue sono distribuite attraverso i diversi punti di vista la storia precede il romanzesco, come nei Lavoratori del mare l'intreccio e interrotto da digressioni esplicite, come nei Miserabili ambedue sono fuse in un unico racconto e accomunate dalle medesime forme espressiveall'epica.
Nel Novantatre, lo stile dell'incipit del capitolo "Le cabaret du Paon" si caratterizza per: la vividezza descrittiva che richiama la composizione figurativa di un oggetto dipinto e la plasticita drammatica di una messa in scena teatrale l'assenza di descrizioni, che richiedono al lettore uno sforzo interpretativo l'attacco in medias res lo stile diegetico del racconto, privo di dialoghi.
Nel Novantatre, nel ritratto di Robespierre: il volto butterato segnato da passioni violente e contrastanti sovrasta la cravatta sfatta sul panciotto aperto il colorito giallastro del volto e abbinato a un abbigliamento sciatto e vetusto Il pallore, lo sguardo freddo e le labbra sottili si accompagnano allo sparato di pizzo pieghettato e le scarpe con fibbia di argento l'espressione controllata e abbinata a un abbigliamento da chierico.
Attraverso il modo melodrammatico, il Novantatre di Victor Hugo esprime: l'intento di rendere la normalita della vita quotidiana con la massima potenza concettuale e visiva l'immaginazione morale del tempo la presenza di una realta sovrannaturale e fantastica con l'utilizzo del non detto le ideologie del tempo.
Nel Novantatre, nel corso del dialogo al cabaret du Paon, Marat dichiara che il pericolo e: all'esterno all'interno in Vandea a Parigi, annidato nel "cumulo di bische" e nella "massa di club".
Victor Hugo mette in scena nel dialogo tra i tre rivoluzionari la dialettica del conflitto attraverso: l'unione di immaginazione melodrammatica e l'espressione dell'oratoria rivoluzionaria interventi di tipo saggistico il monologo interiore uno stile piano caratterizzato da un registro basso.
La descrizione dei tratti individuali dei personaggi: si limita alla pura descrizione delle caratteristiche fisiche E fine a se stessa comprende l'ambito piu astratto e retorico delle considerazioni di carattere universale sul genere umano e la Storia E lasciata all'immaginazione del lettore.
Per Peter Brooks, i personaggi di Victor Hugo, nel personificare forze contrapposte e conflitti: raggiungono la profondita psicologica di Shakespeare si limitano alla emersione di forze di superficie possiedono la complessita dei personaggi dei romanzieri realisti sono avulsi dal contesto sociale e storico rappresentatopica.
Nel Novantatre, Victor Hugo mette in scena attraverso la figura di Robespierre: il pensiero utopico e la pieta rivoluzionaria la concentrazione dei rivoluzionari sul fronte bellico esterno l'ossessione denunciataria, la paranoia complottista e lo spirito del popolo la volonta generale e la lotta alla Vandea.
Secondo la teoria dei modi di invenzione di Northrop Frye, quando l'eroe e superiore in grado agli altri uomini ed al suo ambiente, siamo nell'ambito del: mito romance tragedia narrativa realistica.
Secondo Northrop Frye, l'eroe dell'epica e della tragedia e: un capo; possiede autorita, passioni e capacita di espressione molto piu grandi delle nostre, ma cio che egli fa e soggetto sia alla critica sociale 'che all'ordine della natura'. E l'eroe del modo alto-mimetico. l'eroe del modo basso-mimetico; e uno come noi, non e superiore ne agli altri uomini ne al suo ambiente superiore come tipo sia agli altri uomini che al loro ambiente, e un essere divino inferiore a noi per forza o per intelligenza, e ci da l'impressione di osservare dall'alto una scena di impedimento, frustrazione o assurdita l'eroe appartiene al modo ironico.
Secondo Northrop Frye, tipico di gran parte delle commedie e della narrativa realistica, l'eroe del modo basso-mimetico e: inferiore a noi per forza o per intelligenza, cosi da darci l'impressione di osservare dall'alto una scena di impedimento, frustrazione o assurdita superiore in grado agli altri uomini ed al suo ambiente; si muove in un mondo in cui le normali leggi di natura sono in certa misura sospese: prodigi di coraggio e di resistenza, innaturali per noi, sono per lui naturali uno come noi: siamo sensibili alla sua comune umanita e chiediamo al poeta l'obbedienza agli stessi canoni di probabilita che sono presenti nella nostra esperienza; non e superiore ne agli altri uomini ne al suo ambiente un capo; possiede autorita, passioni e capacita.
Per Gerard Genette, le due modalita essenziali della regolazione dell'informazione narrativa sono: unto di vista e voce analessi e prolessi mimesi e diegesi distanza e prospettiva.
Nella definizione di Clara Reeve, romance e: una rappresentazione di vita e di costumi reali, al tempo dello scrittore una favola eroica, che tratta di persone e di cose favolose un racconto che descrive, in un linguaggio umile, eventi della vita quotidiana un genere letterario codificato come l'epica o la tragedia.
Con il termine 'romanzesco' si intende: un'opera con un intreccio ricco di colpi di scena e avventure, in particolare cavalleresche; a questo si puo aggiungere un carattere fantastico piu interiorizzato, e in quel caso 'romanzesco' vuol dire anche romantico, sentimentale, sognante, suggestivo, misterioso, pittoresco l'aggettivo di romanzo il romanzo cavalleresco, scritto in romanice esclusivamente il romanzo rosa.
Nella seconda parte del Conte di Montecristo, il personaggio di Edmond Dantes e: un eroe che lotta contro l'ingiustizia un ragazzino ingenuo un uomo coltissimo e intelligentissimo, che si muove con piena consapevolezza nelle miserie della societa della Restaurazione un villain.
Con la definizione di 'superuomo di massa', Umberto Eco intende: l'eroe romantico senza macchia e senza paura un supereroe dotato di poteri sovrannaturali un personaggio eccezionale, che ripara i torti della societa per l'interesse della collettivita un personaggio eccezionale, che ripara i torti della societa per iniziativa personale, senza comunque arrivare a pensare di cambiare tutto.
Il Novantatre di Victor Hugo e attraversato dalla compresenza dei modi: epico, comico, tragico epico, melodrammatico, tragico comico, basso-mimetico, melodrammatico ironico, realista, del romance.
Nel Novantatre, con la liberazione di Lantenac: pieta e rivoluzione giungono ad escludersi reciprocamente e determinano la tragica paradossalita della sorte dell'eroe il romanzo si apre al modo epico la trama accoglie il modo del romance Gauvain ristabilisce la priorita del vincolo del sangue e passa alla causa realistaa.
A livello tematico, tra i tratti tipici del realismo figurano: la rappresentazione tragica della vita, accompagnata da elementi catastrofici la rappresentazione comica della vita e degli aspetti privati del quotidiano la rappresentazione seria della vita quotidiana e delle grandi forze sociali e basi economiche dello sviluppo storico l'introspezione psicologica e la presenza di elementi sovrannaturali.
Per "grande romanzo realista" si intende: un fenomeno storicamente determinato, circoscrivibile tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento un fenomeno storicamente determinato, circoscrivibile tra gli anni Trenta e gli anni Novanta dell'Ottocento un fenomeno storicamente indeterminato, che attraversa tutte le letterature del mondo il romanzo contemporaneo di grosse proporzionimenti .
La struttura della serialita affonda le sue radici: nelle antiche tradizioni orali e nelle saghe medievali nell'Ottocento, a seguito dei processi di industrializzazione Nel 1455, con la tecnica della stampa a caratteri mobili introdotta da Johannes Gutenberg Nel Novecento, con l'invenzione della televisione.
Grandi speranze di Dickens usci a puntate per la prima volta: in Inghilterra, sulla rivista All the Year Round, fondata e diretta dallo stesso Dickens in Inghilterra, sul quotidiano Morning Chronicle in Francia, sul quotidiano La Presse negli Stati Uniti, sul settimanale Harper's Weekly.
I finali di puntata dei romanzi di Balzac si concludono con: un cliffhanger un intreccio di suspense e sorpresa un momento del racconto non particolarmente saliente un'agnizione.
Quale era l'intento dei grandi romanzieri realisti?: trascinare il lettore nel vortice dell'intreccio immergere il lettore gradatamente nel racconto, a passo lento, e con attenzione ai dettagli trasportare il lettore in mondi fantastici, lontano dalla grigia vita quotidiana far provare al lettore l'esperienza della catarsi.
Il romanzo di formazione che incarna la sintesi perfetta tra la spinta all'autodeterminazione e le esigenze della socializzazione e: il Wilhelm Meister di Goethe (1795-96) Il rosso e il nero di Stendhal (1830) Le illusioni perdute di Balzac (1837-43) Il mulino sulla Floss di George Eliot (1860).
Il romanzo di formazione ottocentesco esprimeva al massimo: la dimensione del sogno e della fantasticheria la nascita della Stato-nazione la forma della modernita, ponendo al centro simbolicamente la gioventu la forma della tradizione, ponendo al centro simbolicamente la vecchiaia e la saggezza.
Con Grandi speranze, attraverso le vicende di Pip, Dickens raffigurava: il viaggio intorno al mondo e la conoscenza di luoghi ignoti un percorso di formazione interiore compiuto all'interno della propria stanza la restaurazione post napoleonica i cambiamenti che attraversavano la societa vittoriana.
Tra i tratti caratteristici della classe media rappresentati da Grandi Speranze figurano: la coincidenza tra abitazione e luogo di lavoro il pendolarismo e la separazione tra sfera privata e sfera pubblica lo spirito di avventura e il coinvolgimento nelle grandi scoperte geografiche in Grandi Speranze non esistono eroi medi, ma solo personaggi eccezionali.
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