Questions
ayuda
option
My Daypo

ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ON[CRI-LET] (06 DI 07) [LM-39] CRITCA LETT. E LETT. COMP.TE

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
[CRI-LET] (06 DI 07) [LM-39] CRITCA LETT. E LETT. COMP.TE

Description:
[CRI-LET] (06 DI 07) [LM-39] CRITCA LETT. E LETT. COMP.TE

Author:
AVATAR

Creation Date:
15/04/2023

Category:
Open University

Number of questions: 50
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Last comments
No comments about this test.
Content:
Nel corso dei secoli, la contrapposizione netta tra storia e finzione nel romanzo: si rafforza producendo due generi di scrittura distinti sfuma sempre di piu a favore dell'intreccio muta con l'introduzione di elementi distopici perde di significato.
Il romanzo storico tradizionale, soprattutto nella versione di Manzoni: presupponeva una distinzione netta tra fatti reali e fatti immaginari presupponeva la mescolanza ludica tra fatti reali e fatti immaginari non contemplava l'uso della storia nella narrazione escludeva la comparsa di personaggi fittizi nel racconto.
Nel romanzo contemporaneo, l'intreccio tra storia e finzione: diventa sempre una composizione strutturata sulla divisione delle parti non contempla l'uso della finzione nella narrazione diventa sempre di piu una composizione in cui i confini tra vero, falso e finto, in alcune narrazioni, sono sempre piu labili esclude la comparsa di personaggi storici nel racconto.
Nel suo libro Metahistory (1973), Hayden White afferma: l'importanza della storia materiale contro il linguistic turn, o svolta linguistica l'importanza della prova nel processo della scrittura della storia l'essenza della storia come registrazione neutra di eventi accaduti l'essenza della storia come costruzione retorica e narrativa.
Nelle prime opere di Carlo Ginzbug, come Il formaggio e i vermi, si riscontra: il rifiuto verso la sperimentazione di diverse possibilita narrative nella scrittura storiografica la tendenza, sollecitata anche dalle sue origini familiari, a sperimentare diverse possibilita narrative la libera mescolanza di storia e finzione la trascrizione dei documenti d'archivio senza nessuna mediazione stilistica.
Nella polemica sul revisionismo storico svoltasi con Hayden White, Carlo Ginzburg: sottolinea con forza i pericolosi risvolti che si aprono quando si va a toccare il tema del confine tra il testo "narrativo" basatosul documento storico e l'opera letteraria sminuisce le possibili conseguenze legate allo sfumare dei confini tra il testo "narrativo" basato sul documento storico el'opera letteraria accusa pubblicamente Hayden White di revisionismo finisce per far propri gli argomenti del Linguistic turn, la cosiddetta svolta linguistica.
Nel saggio Microstoria: due o tre cose che so di lei, Carlo Ginzburg: afferma che tutte le fasi che costituiscono la ricerca sono oggettivamente date, dall'identificazione dell'oggetto ai moduli stilistici e narrativi attraverso cui i risultati vengono trasmessi al lettore rivendica la polemica condotta insieme a Giovanni Levi a favore di una concezione della scrittura storiografica come operazione retorica appartenente alla sfera del linguaggio rivendica la polemica condotta insieme a Giovanni Levi contro le posizioni relativistiche che riducono la storiografia a una dimensione testuale, privandola di qualsiasi valore conoscitivo smentisce la polemica condotta insieme a Giovanni Levi contro le posizioni relativistiche che riducono la storiografia a una dimensione testuale, privandola di qualsiasi valore conoscitivo.
Per Hayden White, l'esistenza stessa di una retorica della storiografia: E interpretata come una insidiosa riduzione della realta alla sua dimensione linguistica E parte della storiografia di matrice positivistica stabilisce dei criteri di verita: la Storia e il risultato della raccolta scientifica di prove, i cui risultati sono trascritti con un linguaggio neutro e imparziale e prova dell'impossibilita di stabilire dei criteri di verita: la Storia e narrazione di storie, che in quanto tali sono sempre inevitabilmente situate e frutto di un'organizzazione discorsiva sovradeterminante rispetto all'evento storico.
In Postmodernism, or, the Cultural Logic of Late Capitalism, Fredric Jameson considera la narrazione postmoderna come: una risposta critica contro la condizione del lavoro intellettuale imposta dal modo di produzione tardo capitalista un pastiche privo di critica sociale e derivante dalla condizione del lavoro intellettuale imposta dal modo di produzione tardo capitalista il corrispettivo testuale di una prassi politica volta a smascherare la falsa abolizione della subalternita sociale il rafforzamento del posizionamento e dell'unitarieta moderna dello stile personale dell'autore.
Remo Ceserani riscontra nella narrativa postmoderna: la presenza di un distacco emotivo strategico a creare la distanza necessaria per poter mettere a fuoco una realta dominata da fenomeni complessi che sfuggono alla comprensione delle persone comuni il declino dell'affetto e una tendenza all'accettazione apologetica del presente il ritorno dell'autore e del suo posizionarsi in maniera diretta e appassionata la scomparsa definitiva del passato dal racconto.
Le riscritture del mito sono: opere in cui da personaggi come Antigone, Elettra e Medea e possibile comprendere i contesti storici in cui furono scritti gli antichi miti le opere dei tragediografi come Sofocle, Euripide, Eschilo pratiche di intertestualita e di ripresa testuale che riattualizzano il passato, caricandolo di nuovi significati fedeli riproposizioni dei miti antichi.
Per Sergio Givone, il tragico e: la rivelazione del sempre uguale, e il racconto di esperienze immutabili nel tempo l'apertura di forme diverse di esperienza, e continua ad agire nella letteratura moderna con le sue interrogazioni sulla condizione umana, sul mistero della vita e della morte in un eterno divenire un genere che si pone al di fuori della Storia le opere scritte nell'Atene del V secolo a.C.
In Cassandra di Christa Wolf, la voce narrante dell'incipit e di: Clitennestra Agamennone l'autrice, narratrice extradiegetica Cassandra.
In Cassandra di Christa Wolf, nel brano: «Con questo racconto vado nella morte», a prendere la parola è: Pentesilea Troilo Ettore Cassandra.
Nel romanzo Cassandra, Christa Wolf rida voce al femminile nel mito: attraverso il recupero della storia perduta o mancante, compiuto mediante la produzione di un "altro" ordine simbolico generato nella liberta della dimensione letteraria attraverso la riproposizione della versione tradizionale del mito, seppure con la variante di una moderna scrittura in prosa con la radicale trasformazione del racconto mitico con la messa in scena di personaggi femminili.
Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, la veggenza acquista il significato di: dono conferito dagli dei, accompagnato da un ruolo di privilegio e potere nel Palazzo saper interpretare correttamente il reale, al di la della fitta cortina mistificatrice perpetrata dal potere, con un'ottica che e "altra", "diversa" da quella dominante capacita di viaggiare nel tempo e assistere a eventi remoti nel passato e nel futuro terzo occhio, considerato come un organo capace di percepire realta invisibili situate oltre la visione ordinaria.
Nell'Iliade o il poema della forza di Simone Weil, la forza: E un potere posseduto dal vincitore, comprensivo della capacita di riflessione e moderazione dispone del duplice potere di tramutare una cosa in essere vivente E il centro dell'Iliade, e la sua proprieta principale e quella di reificare, spogliare l'essere umano di se stesso insieme all'esercizio della giustizia, l'attributo principale degli eroi e dei personaggi di rilievo.
Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, la piu alta forma di eroismo e data da: il coraggio e l'audacia l'abilita e la spietatezza nel combattere la gestione del potere la conoscenza di sè.
Nel romanzo Cassandra di Christa Wolf, l'esistenza di un nemico esterno e funzionale: a promuovere la repressione sotto il vessillo della "sicurezza", e tenere fuori le tensioni dalla citta a stimolare i cittadini a esprimere il dissenso e farsi promotori di nuove politiche a promuovere una politica pacifica creare un diversivo nella vita quotidiana dei troiani.
In Cassandra di Christa Wolf, i personaggi - come Cassandra, Enea, o le donne della comunita dello Scamandro: sono determinati dalle categorie socio-economiche della DDR, e il mito e riattualizzato nel presente della Guerra fredda sono soggetti altri, in divenire, migranti; descritti come un continuum in cui passato e futuro, memoria e proiezioni sono interrelati riprendono le stesse caratteristiche dei personaggi dell'Iliade di Omero sono soggetti privi di identita, coscienze opache annullate dalle gesta degli eroi.
L'episodio centrale della Medea di Euripide, e che costituisce lo scarto rispetto alle versioni precedenti, e: l'infanticidio la conquista del Vello d'oro il ripudio di Medea da parte di Giasone l'omicidio di Glauce da parte di Medea.
Nella tragedia di Euripide, Medea e rappresentata come: una figura di origine divina, discendente del sole, nipote di Eros e Selene, nipote o sorella di Circe, figlia di Ecate una figura "nera", infernale, demoniaca; incarna il Male, e l'ebbrezza nel compierlo un essere umano dotato della conoscenza di arti malefiche una vittima, travolta dalla passione amorosa per Giasone e dall'amore per i figli.
Nel romanzo di Christa Wolf, Medea e rappresentata: nel duplice ruolo di vittima e carnefice, preda di una terribile passione che la spinge a commettere il piu orrendo dei crimini: l'infanticidio come una figura mitica dotata di arti benefiche, maga e guaritrice, e immagine dell'alterita come una figura privata dei suoi tratti umani, capace di agire con fredda e premeditata crudelta come l'eroina di un mondo sottoproletario e disagiato, ricontestualizzata nella Germania riunificata all'indomani della caduta del muro.
Con la riattualizzazione del mito di Medea, Christa Wolf intende: riscrivere il mito riprendendo la versione di Euripide ma con una prosa moderna scrivere un'opera di evasione, che allontani il lettore dalla realta problematica della riunificazione tedesca rivisitare la figura di Medea conferendole delle caratteristiche occidentali illustrare i meccanismi che portano i nativi, incapaci di risolvere i propri problemi, alla trasformazione dello "straniero" in capro espiatorio.
La struttura del romanzo Medea di Christa Wolf e: costruita sul modello della tragedia di Euripide costruita riprendendo le caratteristiche del romanzo ottocentesco polifonica, l'io narrante si dissemina nelle voci dei personaggi monologica, il racconto si svolge nella coscienza di Medea.
Riprendendo lo schema di Genette, possiamo considerare Medea di Christa Wolf come: un racconto a focalizzazione multipla un racconto a focalizzazione variabile un racconto a focalizzazione fissa un racconto a focalizzazione zero.
Il punto di vista e la voce sono strumenti importanti in quel tipo di narrativa: che intende raccontare la Storia o il Mito secondo le versioni ufficiali che intende raccontare la Storia o il Mito da prospettive diverse e minoritarie, restituendo dunque la voce ai soggetti dimenticati o considerati marginali, come le donne o i soggetti non occidentali che fa un uso poco mediato delle fonti in cui la voce narrante e quella del narratore onnisciente.
Nell'ambito dei Women's Studies, il concetto di riscrittura e stato descritto come: la rivisitazione del mito o di storie del passato con la sostituzione delle figure femminili con figure maschili riprendere la Storia e i saperi nelle loro formulazioni piu antiche, andando alla ricerca di fonti dimenticate e ritenute obsolete narrare la Storia e i saperi da un punto di vista neutro, con la pretesa di imparzialita e giustizia un ri- guardare" la Storia, i saperi non piu da un punto di vista andro- e eurocentrico, ma con originali prospettive critiche, partendo dal punto di vista del soggetto donna.
Le "voci" che strutturano il racconto in Medea di Christa Wolf sono: sei personaggi radicalmente ostili a Medea, ognuno per ragioni diverse, responsabili della sua rovina sei personaggi radicalmente attratti da Medea, sedotti dal suo fascino e indipendenza, disposti a fare tutto per lei sei "io" differenti che raccontano ognuno la propria "verita" su Medea, dalla quale sono attratti e respinti allo stesso tempo; sono "io" isolati e imprigionati nell'incomunicabilita sei "io" interconnessi, interessati agli altri e disposti a conoscere anche la verita su loro stessi.
Nel romanzo Medea di Christa Wolf, a Corinto l'Ordine interno e mantenuto da: l'identificazione di un nemico esterno, situato oltre i confini della citta, e la preparazione alla guerra l'identificazione di un capro espiatorio sul quale scaricare le magagne della societa: Medea; donna, barbara, maga con la reiterazione di rituali ancestrali dal carattere propiziatorio con il sacrificio di una fanciulla per placare l'ira degli dei.
Per Amy Elias, la relazione del romanzo metastorico con la Storia e: di fuga dalla Storia caratterizzata dal desiderio per un'alterita che sfugge e mai accessibile volta alla scrittura di contro-storie volta a una puntuale ricostruzione storiografica.
Per Robert Scholes, la narrativa postmoderna successiva agli anni Cinquanta e: segnata da una prevalenza del romance sul novel segnata da prevalenza del novel sul romance segnata da una prevalenza del genere fantascientifico segnata da un ritorno dell'epica.
La "rivoluzione copernicana" di Freud ha: inserito lo studio e la cura delle patologie nervose nell'ambito delle scienze sociali inserito lo studio e la cura delle patologie nervose nell'ambito strettamente medico della neurofisiologia sottratto lo studio e la cura delle patologie nervose all'ambito strettamente medico della neurofisiologia sottratto lo studio e la cura delle patologie nervose all'ambito strettamente medico della psichiatria.
Nell'ambito della psicoanalisi freudiana, la relazione analitica e: lo studio dei testi dei padri fondatori della psicoanalisi la verifica pratica nel dialogo con i pazienti la redazione dei risultati della ricerca il processo di transfert che il paziente istituisce con lo psicoanalistaedea.
Per Freud, l'inconscio e: la psiche nella sua interezza il preconscio la parte della nostra psiche che coincide con la coscienza, luogo della riflessione razionale la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza, in cui risiedono le pulsioni elementari.
Nel saggio L'Io e l'Es di Freud, la struttura psichica e considerata costituita da: Es, Io e Super Io conscio, preconscio, inconscio pulsioni primarie e secondarie amigdala, corteccia cerebrale e ippocampo.
Con il termine "Formazione di compromesso", Freud indica: le libere associazioni del sognatore l'attivita di deformazione che modifica i contenuti manifesti del sogno fenomeni come i sogni, i lapsus, i sintomi, i motti di spirito, in cui sistemi reciprocamente ostili non riescono a conciliarsi la retorica del motto spirito.
Riguardo ai processi di condensazione e spostamento, Freud afferma che: La condensazione e il processo per cui un personaggio estraneo e reso famigliare; lo spostamento indica quel processo per cui l'intensita psichica si concentra sull'oggetto principale si ha la condensazione quando diverse figure vengono fuse in una sola; si ha lo spostamento quando l'intensita psichica, per effetto della censura, si concentra su una figura o un aspetto marginali si ha la condensazione quando una figura e moltiplicata in altre figure; si ha lo spostamento quando diverse figure vengono fuse in una sola si ha la condensazione quando l'intensita psichica, per effetto della censura, si concentra su una figura o un aspetto marginali; si ha lo spostamento quando a un personaggio famigliare possono essere attribuiti tratti di altre persone.
Con l'espressione "ritorno del rimosso" Freud si riferisce a: il ritorno dei contenuti latenti del sogno nella sfera della coscienza lo scoppio di moti rivoltosi nella societa il premere e l'emergere delle pulsioni censurate nella coscienza collettiva il premere e l'emergere delle pulsioni censurate nella coscienza dell'individuo.
Per Cathy Caruth, chi ha subito un trauma: non esperisce l'evento nel suo accadere, ma lo assimila in un secondo tempo, generandone la ripetizione in diverse forme E stato in grado di reagire con prontezza a un evento traumatico non e in grado di ricordare l'evento, cancellato dalla memoria supera il trauma attraverso la coazione a ripetere.
Il romanzo In fuga di Anne Michaels e ambientato: nel contesto dell'invasione nazista della Francia nel contesto dell'invasione nazista della Polonia nel contesto della Prima Guerra Mondiale nel contesto della Quiet Revolution in Quebec.
Per Edward Said, l'esilio e: una crepa incolmabile, perlopiu imposta con forza, che si insinua tra un essere umano e la sua casa nel mondo qualcosa di singolarmente avvincente, che favorisce l'intercultura una scelta volontaria, vissuta con piena convinzione una frattura facilmente superabile a seguito dell'integrazione nella cultura d'arrivo.
Il romanzo In fuga di Anne Michaels inizia come: un classico romanzo ottocentesco un romanzo modernista un'autobiografia una biografia.
Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il personaggio di Athos incarna: l'introspezione e il distacco dal mondo terreno la riflessione sulla memoria e l'atto del narrare una figura riluttante alla parola, opaca l'attivismo politico.
Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il trauma di Jakob deriva da: l'arrivo in Grecia la cattura della sorella da parte delle truppe sovietiche la morte dei genitori in circostanze sconosciute l'uccisione dei genitori e della sorella compiuta dai nazisti.
Nel romanzo In fuga, il tema del trauma si esprime: nel personaggio di Jakob: la storia sommersa dilaga nella sua sfera cosciente attraverso rappresentazioni patogene, e nella sfera onirica con sogni che lo riportano al momento dell'evento traumatico nel ritorno di Jakob in Polonia, per affrontare il passato rimosso attraverso le vicende di Athos Roussos con il motivo delle sedute psicoanalitiche.
Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, percorso esistenziale di Jakob e segnato da una trasmutazione, nel cui arco: il personaggio compie un percorso di formazione politica ed entra nella resistenza polacca giunto a Toronto, Jakob si perde nella dolorosa nostalgia del passato perduto, chiudendosi al mondo la reminiscenza da traccia mnestica di origine traumatica diverra percezione dell'essenza attraverso la poesia la reminiscenza da percezione dell'essenza diverra da traccia mnestica di origine traumatica.
Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, l'isola di Idra incarna simbolicamente: il luogo degli eventi traumatici che segnano inesorabilmente Jakob una stazione di cambio, un momento terapeutico che vede l'approdo di Jakob alla poesia e alla redazione del libro una fase di stallo nel suo percorso evolutivo il luogo in cui riemerge il passato rimosso, e dove Jakob decide di passare in solitudine la sua esistenza.
Nel romanzo In fuga di Anne Michaels, il ruolo incarnato da Michaela e: la cura del mondo l'emergere delle pulsioni di morte la figura materna la reincarnazione di Bella, la sorella di Jakob.
Nella parte finale del romanzo In fuga di Anne Michaels, nell'evoluzione di Jakob, la Storia: va a coincidere con la nostalgia del passato diventa ossessione del tempo perduto ostacolando il desiderio per il presente E l'oggetto di studio di Jakob, divenuto un importante storico resta come testimonianza e ricordo ma non divora piu l'esperienza.
Report abuse Consent Terms of use