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CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE - Lezioni 21-48

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CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE - Lezioni 21-48

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LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO - eCampus

Creation Date: 2023/10/10

Category: Literature

Number of questions: 106

Rating:(4)
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Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: Lo strutturalismo affida al lettore un ruolo importante nell'interpretazione del testo. Il poststrutturalismo si dimostra critico nei confronti dei significati stabili del testo. Il poststrutturalismo rappresenta il superamento dello strutturalismo più rigido. Lo strutturalismo un movimento filosofico, scientifico e critico letterario che si sviluppa soprattutto in Francia durante gli anni Sessanta.

Chi ha scritto "S/Z" (1970)?. Saussure. Barthes. Eco. Balzac.

Chi è l'autore di "Sarrasine"?. Balzac. Saussure. Eco. Barthes.

Chi è il principale esponente del Decostruzionismo?. Derrida. Hjelmslev. Barthes. Eco.

Zambinella è un personaggio di: "Le illusioni perdute". "S/Z". "I Lanty". "Serrasine".

Chi ha scritto "Frammenti di un discorso amoroso"?. Balzac. Lacan. Barthes. Kristeva.

Chi è l'autore di "C'è un testo in questa classe?". J. Derrida. S. Fish. R. Barthes. S. Sontag.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è vera: I motivi sono costituiti da nuclei tematici. I temi sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati motivi. I motivi sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati temi. I miti sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati temi.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: I motivi sono costituiti da nuclei tematici. I motivi sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati temi. Temi e motivi sono strutture interpretative della realtà. I miti sono elementi che emergono dalla scomposizione dei racconti fiabeschi e delle saghe.

Chi ha scritto "Ritratto dell'artista da saltimbanco" (1970)?. C. Mauron. J. Starobinski. N. Frye. J. P. Weber.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: I motivi non sono relativi alla durata degli eventi. I temi sono unità minime dei motivi. I motivi sono unità minime del tema. La fabula è l'insieme dei motivi legati da un rapporto causale e temporale.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è vera: L'intreccio è l'insieme dei motivi legati da un rapporto causale e temporale. I temi sono unità minime dei motivi. I motivi sono unità minime del tema. I motivi legati sono relativi alla durata degli eventi.

Chi ha parlato di "polifonia" nel romanzo?. I. Richards. F. Dostoevskij. M. Bachtin. F. Dostoevskij.

Chi ha scritto "Letteratura europea e Medio Evo latino"?. Praz. Croce. Paris. Curtius.

Chi ha parlato di "dialogicità" nel romanzo?. E. Auerbach. F. Dostoevskij. G. Poulet. M. Bachtin.

La Stoffgeschichte: è un filone di ricerca inaugurato dallo studioso Gaston Paris. è la storia dei contenuti tematici nel loro passaggio da una tradizione all'altra. è un filone di ricerca che nasce nel Settecento. non è un filone di ricerca che nasce nel Novecento.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: Secondo Auerbach lo stile biblico richiede un maggiore sforzo interpretativo da parte del lettore. Secondo Auerbach lo stile omerico non predilige lo sviluppo storico dei fatti. Secondo Auerbach lo stile biblico si basa sul non detto. Secondo Auerbach lo stile omerico è caratterizzato da descrizioni particolareggiate.

Chi ha parlato di "spie stilistiche di un autore"?. Spitzer. Bally. Vossler. Croce.

L'autore di "Mimesis" (1953) è: E.R. Curtius. L. Spitzer. E. Auerbach. K. Vossler.

Chi è l'autore di "Critica stilistica e semantica storica"?. E. Auerbach. L. Spitzer. E. R. Curtius. K. Vossler.

Indicare quale delle seguenti affermazioni non è corretta: L'ermeneutica studia l'orizzonte di ricezione dei testi. L'ermeneutica studia le mosse interpretative del lettore. L'ermeneutica si concentra su un'analisi stilistica dei testi. L'ermeneutica si interessa del modo in cui il lettore è condizionato dalle istruzioni d'uso previste dal testo.

Quale dei seguenti autori fa parte del Gruppo 63?. Poulet. Dilthey. Hirsch. Anceschi.

Indicare quale delle seguenti affermazioni non è corretta: In base all'ermeneutica il significato di un'opera letteraria può essere indagato a partire da una serie di circoli interpretativi. In base all'ermeneutica il significato del testo è univoco e stabile. L'ermeneutica si interessa del modo in cui il lettore è condizionato dalle istruzioni d'uso previste dal testo. L'ermeneutica studia l'arte interpretativa.

L'orizzonte di attesa: in genere è sempre confermato dalla lettura integrale del testo letterario. è un sistema di aspettative relative al genere, allo stile e alla forma. resta solitamente immutato nel tempo. non è collegato al successo dell'opera.

Chi ha critto "La metafora viva" e "Tempo e racconto"?. Auerbach. Blumenberg. Starobinski. Ricoeur.

Indicare quale delle seguenti affermazioni non è corretta: L'orizzonte di attesa del lettore è un fattore che si collega al successo e all'insuccesso dell'opera letteraria. L'orizzonte di attesa del lettore in genere è sempre confermato dall'opera letteraria. L'orizzonte di attesa dei lettori cambia nel tempo. L'orizzonte di attesa del lettore è un sistema di aspettative relative al genere, allo stile e alla forma.

Il lettore modello è: un lettore in carne e ossa che si lascia guidare dalle regole dettate dall'autore all'interno del testo. un lettore immaginario, che è il risultato della strategia messa in atto dall'autore per la buona riuscita della comunicazione. Un lettore della società postmodernista. Un lettore in carne e ossa, colto e attento: il lettore ideale che ogni scrittore vorrebbe.

Indicare quale delle seguenti affermazioni non è corretta: "I misteri di Parigi" di E. Sue è un feuilleton. "I misteri di Parigi" di E. Sue rappresenta un esempio di testo chiuso. "I misteri di Parigi" di E. Sue nasce come romanzo per il pubblico colto. "I misteri di Parigi" di E. Sue rappresenta un esempio di "uso" del testo.

Indicare quale delle seguenti affermazioni non è corretta: I mondi possibili verosimili alternano solo alcune delle leggi fisiche del nostro mondo di riferimento. I mondi possibili testuali sono costruiti progressivamente dal lettore attraverso le sue ipotesi. La teoria dei mondi possibili permette di confrontare i fatti narrati nel testo con il mondo della nostra esperienza. I mondi possibili possono o meno alterare le leggi fisiche del nostro mondo di riferimento.

Il lettore modello è: un lettore immaginario, che è il risultato della strategia messa in atto dall'autore per la buona riuscita della comunicazione. Un lettore in carne e ossa, colto e attento: il lettore ideale che ogni scrittore vorrebbe. Un lettore della società postmodernista. un lettore in carne e ossa che si lascia guidare dalle regole dettate dall'autore all'interno del testo.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: Il Lettore Modello è il lettore ideale che coglie i vari significati del testo. Il Lettore Modello è il lettore ideale che coglie i vari significati del testo. Il Lettore Modello coincide con il lettore reale. Il Lettore Modello è il lettore previsto dal testo.

Indicare quale delle seguenti affermazioni non è corretta. "I misteri di Parigi" di E. Sue è un feuilleton. "I misteri di Parigi" di E. Sue nasce come romanzo per il pubblico colto. "I misteri di Parigi" di E. Sue rappresenta un esempio di "uso" del testo. "I misteri di Parigi" di E. Sue rappresenta un esempio di testo chiuso.

Indicare quale delle seguenti affermazioni non è corretta: I mondi possibili verosimili alternano solo alcune delle leggi fisiche del nostro mondo di riferimento. I mondi possibili possono o meno alterare le leggi fisiche del nostro mondo di riferimento. I mondi possibili testuali sono costruiti progressivamente dal lettore attraverso le sue ipotesi. La teoria dei mondi possibili permette di confrontare i fatti narrati nel testo con il mondo della nostra esperienza.

Quale dei seguenti testi viene analizzato da U. Eco "Lector in fabula"?. Un dramme bien parisien. La Paix du ménage. L'assomoir. La horla.

I cambiamenti nell'ordine temporale del racconto vengono definiti: sincronie. anacronie. discronie. pluricronie.

Genette articola l'analisi del racconto sulla base delle seguenti categorie: tempo, modo, voce. tempo, ordine, anacronie. racconto, storia, narrazione. tempo, durata, voce.

Come si chiama il processo narrativo che consiste nel far precedere un elemento che nella storia si trova dopo?. prolessi. metalessi. flashback. analessi.

L'anacronia riguarda: unicamente le anticipazioni. l'epoca della narrazione. unicamente le analessi. l'ordine del discorso.

Come si chiama il processo narrativo che consiste nel far seguire un elemento che nella storia è anteriore?. prolessi. analessi. flashback. metalessi.

In un libro che narra in duecento pagine una sola giornata del protagonista: il tempo del racconto ha una durata maggiore del tempo della storia. il tempo del racconto è uguale al tempo della storia. il tempo del racconto ha una durata minore del tempo della storia. il tempo del racconto ha una durata eccessiva.

Quale dei seguenti non è un esempio di anacronia?. ordine. prolessi. analessi. ellissi.

L'anacronia eterodiegetica: ha come contenuti eventi posteriori alla fine del racconto primo. ha contenuti che anticipano in parte il racconto primo e in parte sono consecutivi all'avvio della narrazione. si basa su contenuti differenti rispetto al racconto primo. si basa sui medesimi contenuti del racconto primo.

L'anacronia omodiegetica: racconta una storia che è parte integrante della storia nella quale si innesta. prevede un narratore che racconta di qualcuno che racconta. prevede un narratore esterno all'intreccio. racconta una storia che non appartiene alla storia narrata dal discorso.

La portata di una anacronia: è il modo in cui l'anacronia viene esplicitata. è la distanza tra tempo della storia e tempo del racconto. è data dal grado di comprensione dell'anacronia. è l'entità della distanza del segmento dell'intreccio inserito in analessi o prolessi rispetto all'intreccio principale.

Che cos'è l'ampiezza di una anacronia?. è la distanza tra tempo della storia e tempo del racconto. è lo spazio narrativo che l'analessi o la prolessi occupano nel racconto. è il modo in cui l'anacronia viene esplicitata. è data dal grado di comprensione dell'anacronia.

Indicare quale tecnica narrativa viene usata nel seguente brano: "Sono i cugini Vigna quei due? " "Sì, proprio loro". "E perché stanno correndo verso il fiume?". pausa. ellissi. scena. sommario.

Indicare quale tecnica narrativa viene usata nel seguente brano: "Pensi che arriveremo in tempo?" "Se non affrettiamo il passo ne dubito". "Non credo di potercela fare". sommario. ellissi. pausa. scena.

Indicare quale tecnica narrativa viene usata nel seguente brano: "Avevo lasciato la città con l'intenzione di non tornarci più, ed ero stata due anni nell'ufficio reclami di una compagnia a Roma. Finché, dopo il matrimonio, mi ero licenziata e avevo seguito Mario lì dove lo portava il suo lavoro di ingegnere. Luoghi nuovi, vita nuova". scena. sommario. pausa. ellissi.

Indicare quale tecnica narrativa viene usata nel seguente brano: "Di solito camminava col mento alto, guardando le terrazze degli ultimi piani, portava una giacca forse troppo abbondante, sorrideva poco, non affrettava mail il passo". sommario. scena. pausa. ellissi.

"Tommaso, che un tempo era un buon confidente, doveva far fronte ai tanti problemi in famiglia" è un esempio di: riassunto. flashback. prolessi. sommario.

«Laura, che un giorno sarebbe diventata più saggia, in quei giorni si dimostrava troppo poco riflessiva» è un esempio di: sommario. analessi. pausa. prolessi.

«Cominciò con un numero sbagliato, tre squilli di telefono nel cuore della notte e la voce all'apparecchio che chiedeva di qualcuno che non era lui. Molto tempo dopo, quando fu in grado di pensare a ciò che gli era accaduto, avrebbe concluso che nulla era reale tranne il caso. Ma questo fu molto tempo dopo. All'inizio, non c'erano che il fatto e le sue conseguenze. La questione non è se si sarebbero potuti sviluppare altrimenti o se invece tutto fosse già stabilito a partire dalla prima parola detta dallo sconosciuto. La questione è la storia in sé: che abbia significato o meno, non spetta alla storia spiegarlo». In questo brano è possibile individuare: un`anacronia. un racconto iterativo. una narrazione sospesa. una sillessi.

Indicare quale tecnica narrativa viene usata nel seguente brano: "Dal 1952 al 1957 la vita di Anna, per la sua fitta e compatta semplicità rimase impenetrabile, non diremo dunque cosa le era accaduto". pausa. scena. sommario. ellissi.

Quando si ha una scena: Il tempo della narrazione scorre più veloce di quello della storia. La durata della storia e quella della narrazione sono equivalenti (per esporre gli eventi o i dialoghi si impiega lo stesso tempo che essi occupano nella realtà). Arco temporale e durata narrativa non coincidono. Il narratore tralascia solo gli eventi che coinvolgono i personaggi secondari.

Indicare quale tecnica narrativa viene usata nel seguente brano: "Così il padre di Ludovico passò i suoi ultimi anni in angustie continue, temendo sempre d'essere schernito, e non riflettendo mai che il vedere non è cosa più ridicola che il comprare...Fece educare il figlio nobilmente, secondo la condizione de' tempi, e per quanto gli era concesso dalle leggi e dalle consuetudini...e morì lasciandolo ricco e giovinetto". ellissi. scena. pausa. sommario.

Quando si ha un sommario: La narrazione si ferma per lasciare spazio a opinioni o riflessioni. Il lettore non riesce a ricostruire le relazioni tra fatti e personaggi. Il tempo della narrazione scorre più veloce rispetto a quello della storia. Il ritmo narrativo rallenta.

Quando si ha un'ellissi: Il lettore non riesce a ricostruire le relazioni tra fatti e personaggi. Il tempo della storia trascorre, ma la narrazione si ferma completamente. Il narratore tralascia solo gli eventi che coinvolgono i personaggi secondari. La durata della storia e quella della narrazione sono equivalenti.

La frequenza: È relativa alla portata dell'anacronia. Indica le relazioni tra le capacità di ripetizione della storia e quelle del racconto. È relativa all'ampiezza dell'anacronia. Indica quante volte i fatti si ripetono nel passato.

La frequenza: Indica se qualcosa viene detto secondo una modalità singolativa o ripetitiva. relativa alla portata dell'anacronia. Indica quante volte i fatti si ripetono nel passato. È relativa all'ampiezza dell'anacronia.

Il racconto ripetitivo: racconta più volte ciò che è accaduto più volte. racconta più volte ciò che è accaduto una sola volta. racconta più volte ciò che è accaduto più volte. racconta una storia senza variazioni.

Il modo riguarda. il ritmo narrativo. il tempo della narrazione e i rapporti tra il tempo del discorso e quello della storia. la scelta stilistica e retorica. Il tipo e la quantità di informazioni presenti nel testo, comprende la distanza, la prospettiva e la focalizzazione.

Indicare quale tecnica narrativa viene usata nel seguente brano: "E le falene bianche e grigie che giravano sopra la vaniglia, sopra le margherite serotine, come le piacevano! "Non può essere, non può essere" ella diceva a se stessa andando con Miss Pym da un'aiuola all'altra ma sempre più debolmente, come se tanta bellezza, e quel profumo, e quei colori, e la simpatia e la fiducia che Miss Pym le dimostrava fossero un'ondata che la invadeva tutta e vinceva quell'odio, quel mostro, vinceva tutto, e la sollevava sempre più in alto, quando - oh! un colpo di pistola, fuori, in strada!". monologo interiore. ellissi. prolessi. analessi.

«Il Generale Cork, che aveva la lodevole abitudine di occuparsi persoalmente delle minime cose, aveva domandato al maggiordomo che qualità di pesce si sarebbe potuto pescare nell'Acquario per il pranzo in onore di Mrs. Flat» (C. Malaparte). Il brano riportatoo è un esempio di: discorso indiretto legato. discorso diretto. discorso raccontato. discorso indiretto libero.

Se una storia viene raccontata da un narratore onnisciente, che conosce cioè tutti i fatti e che legge i pensieri e gli animi dei personaggi e li giudica, avremo una focalizzazione: esterna. interna. mista. zero.

Se il narratore è onnisciente nel racconto prevale la focalizzazione: esterna. interna. mista. zero.

Quando il narratore assume il punto di vista di un personaggio avremo un racconto a focalizzazione: interna. mista. esterna. zero.

Riconoscere la focalizzazione nel seguente brano: "Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d'albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante nella mia vita, dovevo prendere una decisione nei confronti dell'albergo: o pagavo o me ne andavo: così diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era un bel problema, degno della massima attenzione. Lo risolsi spegnendo la luce e andandomene a letto ": esterna. zero. interna. mista.

Se un racconto a focalizzazione interna, ci nasconde ciò che il personaggio conosce benissimo, siamo di fronte a un caso di: parallissi. narrazione ulteriore. parallessi. narrazione intercalata.

Se il narratore dice di più rispetto a quanto sarebbe coerente con la focalizzazione adottata, siamo di fronte a un caso di: narrazione ulteriore. parallessi. narrazione intercalata. parallissi.

Riconoscere la focalizzazione nel seguente brano: "Un trapezista - come si sa quest'arte che si pratica in alto nelle cupole dei grandi palcoscenici di varietà è una delle più difficili tra tutte quelle in cui gli uomini possano cimentarsi - all'inizio soltanto per la ricerca della perfezione, in seguito anche per abitudine divenuta tirannica, aveva regolato la sua vita in modo da restare giorno e notte sul trapezio, per tutto il tempo in cui restava in una stessa compagnia. Si faceva fronte a tutte le sue necessità, invero molto modeste, con l'ausilio di inservienti che si alternavano, vigilando in basso e mandando su e giù tutto quello che serviva in alto, in appositi contenitori": mista. interna. esterna. zero.

Nella focalizzazione interna fissa. il punto di vista varia durante la narrazione, passando da personaggio a personaggio. lo stesso evento è narrato più volte attraverso personaggi-riflettori diversi, si ritrova soprattutto nei romanzi epistolari. si adotta il punto di vista di un solo personaggio per tutta la durata della narrazione. Il punto di vista è quello di un narratore impersonale.

La focalizzazione esterna si ha: se il narratore ne sa meno dei personaggi. se il narratore ne sa più dei personaggi. se il narratore ne sa quanto i personaggi. se il narratore possiede solo informazioni generiche rispetto alla storia.

Quando il narratore è un personaggio della storia narrata si definisce: intradiegetico. onnisciente. eterodiegetico. omodiegetico.

«Ero stato malato per molto tempo. Il giorno in cui lasciai l'ospedale camminavo a fatica e quasi non ricordavo più chi avrei dovuto essere. Usi la volontà, mi disse il medico, e in tre o quattro mesi tornerà come prima. Non gli credetti, ma seguii lo stesso il suo consiglio. Mi avevano dato per morto, e ora che avevo smentito i pronostici evitando misteriosamente di morire, che scelta mi restava se non vivere come se mi aspettasse una vita futura?». Il brano riportato è un esempio di: narrazione in prima persona. narratore eterodiegetico. narratore impersonale. narratore onnisciente.

Quando il Narratore è una voce fuori campo, vale a dire è un narratore esterno si definisce: omodiegetico. intradiegetico. eterodiegetico. onnisciente.

Il narratario è: il narratore ideale. il lettore modello. il narratore. il destinatario al quale il narratore racconta la storia.

«Il mio vecchio amico (capita di avere degli amici più anziani), il dottor Bonnet, m'aveva invitato più di una volta ad andare a passare alcuni giorni nella sua casa a Rioni. Non conosco l'Alvernia, sicché, verso la metà dell'estate del 1876, decisi di andarci». Nell'incipit della novella "Berta" di Maupassant riportata a lezione 22, possiamo individuare: un narratore extradiegetico-autodiegetico. un narratore extradiegetico-omodiegetico. un narratore extradiegetico-eterodiegetico. un narratore intradiegetico-omodiegetico.

«E poi attacca a ordinare uova e tè e merluzzo affumicato e crostini caldi imburrati mi dà l'idea che lo vedremo troneggiare come il padrone del vapore a pompare su e giù dentro l'uovo col manico del cucchiaino ma da chi l'ha imparato e ci godo quando inciampa per le scale la mattina con le tazze che schiacceranno sul vassoio e poi a giocar con la gatta ti si strofina addosso per suo piacere chissà se ha le pulci è peggio di una donna sempre a leccare e allacciare ma non posso soffrire le grinfie chissà se vedono cose che non vediamo noi a guardar fisso in quel modo quando se ne sta per un certo tempo in cima alle scale e ad ascoltare io aspetto aspetto che la ladra poi quella bella sogliola fresca che avevo comprato forse prenderò un po' di pesce domani anzi oggi è venerdì vero sì e poi un po' di crema con marmellata di ribes...» (Joyce, Ulisse). In questo frammento possiamo individuare: un flusso di coscienza. un monologo interiore. una narrazione eterodiegetica. una narrazione in terza persona.

«Il cameriere. Il tavolo. Il mio cappello sull'attaccapanni. Togliamoci i guanti; devono essere gettati negligentemente sul tavolo accanto al piatto; o meglio nella tasca del soprabito; no, sul tavolo; queste piccole cose rientrano nella correttezza del comportamento in genere. Il mio soprabito sull'attaccapanni; mi siedo; uff! ero stanco. Metterò i guanti nella tasca del soprabito. Illuminato, dorato, rosso, con gli specchi, questo sfavillio; cosa? Il caffè; il caffè in cui mi trovo». In questo frammento possiamo individuare. una narrazione eterodiegetica. un flusso di coscienza. un'ellissi. un monologo interiore.

L'uso di uno pseudonimo da parte di uno scrittore: deriva solo da ragioni legate alla trama del libro. una pratica che non viene più utilizzata. non avviene mai in caso di plagio. può rientrare in una strategia editoriale.

Il frontespizio fa parte: del peritesto solo se riporta notizie redazionali. sia del peritesto che dell'epitesto. dell'epitesto. del peritesto.

Quale delle seguenti non è una funzione del titolo?. identificare l'opera. dare indicazioni sul tema. designarne il contenuto. promuovere l`opera.

La quarta di copertina di un romanzo fa parte: dell'epitesto. del peritesto. sia dl peritesto che dell`epitesto. del peritesto solo se riporta la biografia dell`autore.

La copertina di un romanzo fa parte: sia del peritesto che dell'epitesto. dell'epitesto. del peritesto solo se riporta la biografia dell'autore. del peritesto.

Le fascette di un libro fanno parte: del peritesto solo se riporta la biografia dell'autore. sia del peritesto che dell'epitesto. dell'epitesto. del peritesto.

Le interviste rilasciate da uno scrittore fanno parte: dell'epitesto. sia del periesto che dell`epitesto. del peritesto. del peritesto solo se rilasciate da autori che sono ancora in vita.

La dedica dell'autore fa parte: del peritesto solo se riporta la biografia dell'autore. sia del peritesto che dell'epitesto. dell'epitesto. del peritesto.

L'indice di un libro fa parte: del peritesto solo se riporta anche il titolo dei paragrafi. del peritesto. sia del peritesto che dell'epitesto. dell'epitesto.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: Le note possono avere una funziona esplicativa. Le note non fanno parte del testo ma del paratesto. Le note non vengono mai poste alla fine di un capitolo. Le note possono contenere delle digressioni.

L'intertestualità: è la presenza effettiva di un testo in un altro testo (citazioni, allusioni, ecc.). si ha in tutti i casi in cui testo diviene oggetto di commento o di interpretazione da parte di un secondo testo. è data dalle relazioni tra il testo e il suo paratesto, vale a dire elementi come la quarta di copertina. è la relazione che un testo intrattiene con le diverse tipologie di generi discorsivi.

La paratestualità: è la presenza effettiva di un testo in un altro testo. si ha in tutti i casi in cui testo diviene oggetto di commento o di interpretazione da parte di un secondo testo. è la relazione che un testo intrattiene con le diverse tipologie di generi discorsivi. è data dalle relazioni tra il testo e il suo paratesto, vale a dire elementi come la quarta di copertina.

Chi ha scritto "L'angoscia dell'influenza"?. Kristeva. Freud. Bloom. Barthes.

L'intertestualità: è la relazione tra un testo e il suo paratesto. è la relazione tra un testo e il suo peritesto. è data da tutti i casi in cui testo diviene oggetto di commento o di interpretazione da parte di un altro testo. è la presenza effettiva di un testo in un altro testo (citazioni, allusioni, ecc.).

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: La citazione è una forma di intertestualità. La citazione può invocare una autorità. La citazione può avere l'effetto di una parodia. La citazione non ha mai una funzione ornamentale.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: La citazione può invocare una autorità. La citazione può avere una funzione parodica. La citazione può essere indice di erudizione solo se non è in nota. La citazione può avere una funzione ornamentale.

L'intertestualità inter-generica. spiega i rapporti tra i generi letterari e i singoli testi. è relativa alle variazioni e le trasformazioni di un modello rappresentativo di un genere. è relativa alla riproduzione di un genere testuale e della sua struttura caratteristica. spiega le variazioni tra i generi.

L'intertestualità intra-generica. è relativa alla riproduzione di un genere testuale e della sua struttura caratteristica. spiega i rapporti tra i generi letterari e i singoli testi. spiega le variazioni tra i generi. è relativa alle variazioni e le trasformazioni di un modello rappresentativo di un genere.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: La citazione può avere una funzione ornamentale. La citazione può avere una funzione parodica. La citazione non è una forma di intertestualità. La citazione a margine è della anche glossa.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: La nuova narratologia è aperta agli apporti scientifici. Gli schemi cognitivi possono avere una funzione predittiva. Lo storytelling è la nuova narratologia. La sinestesia spiega la connessione tra il linguaggio e le nostre percezioni corporee.

L'allusione. consiste nell'accennare a qualcosa senza tuttavia nominarlo direttamente. è rappresentata da ogni elaborazione comica di un testo. è rappresentata da ogni elaborazione satirica di un testo. non è una forma di intertestualità.

Indicare quali dei seguenti fenomeni non rientra nelle forme di intertestualità. pastiche. metalessi. trasposizione. parodia.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: Gli schemi cognitivi sono microsceneggiature. Gli script sono sequenze di azioni ("copioni"). Gli schemi cognitivi ci permettono di classificare i dati dell'esperienza. Gli script sono microsceneggiature.

Come possiamo definire uno 'schema cognitivo'?. come microsceneggiature. come una successione di avvenimenti. come un modello stereotipico della realtà attraverso cui registriamo un'esperienza e la conserviamo in memoria. come l'insieme delle situazioni reali o narrate.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: Gli schemi cognitivi ci permettono di interpretare le nuove informazioni. Lo schema è un modello stereotipico della realtà attraverso cui registriamo un'esperienza e la conserviamo in memoria. Per comprendere un testo letterario attiviamo un insieme di schemi che abbiamo in memoria. Gli schemi cognitivi non hanno mai una funzione predittiva.

Come possiamo definire lo 'schema'?. come un modello stereotipico della realtà attraverso cui registriamo un'esperienza e la conserviamo in memoria. come i modelli che si attivano grazie alla sinestesia. come l'insieme delle situazioni reali o narrate. come una successione di avvenimenti.

Chi ha scritto "Teoria del romanzo"?. N. Frye. G. Lukács. R. Jakobson. G. Genette.

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