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[DID-LIN-MOD] (06 di 11) [LM-39] DIDATTICA LINGUE MODERNE

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[DID-LIN-MOD] (06 di 11) [LM-39] DIDATTICA LINGUE MODERNE

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[DID-LIN-MOD] (06 di 11) [LM-39] DIDATTICA LINGUE MODERNE

Creation Date: 2023/04/25

Category: Open University

Number of questions: 50

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Insegnare una lingua vuol dire: insegnare esclusivamente le regole grammaticali e sintattiche. concentrarsi sulla traduzione parola per parola. insegnare a scambiare messaggi efficaci in una lingua tenendo conto del contesto comunicativo. insegnare la corretta pronuncia.

L'acronimo SPEAKING sta per: parlando. parlante. conversazione. Situation, Participants, Ends, Act sequences, Key, Instrumentalities, Norms, Genres.

L'acronimo SPEAKING e stato proposto da: Dell Hymes. Ferdinand de Saussure. Noam Chomsky. Roman Jakobson.

In riferimento all'acronimo SPEAKING Ends sta a significare: la fine della comunicazione. l'intenzione comunicativa. il modo in cui ci si saluta alla fine di una conversazione. il modo in cui bisogna chiudere una lettera.

In riferimento all'acronimo SPEAKING Key sta a significare: le parole chiave del testo. la dimensione psicologica e la relazione tra i partecipanti. la chiave di lettura di un testo. il centro della conversazione.

Per lingua seconda si intende: il francese imparato in Francia da un italiano. il francese imparato in Italia da un italiano. il francese imparato in Francia da un francese. la seconda lingua di un parlante bilingue.

Nel caso di un italiano che impara l'inglese in Italia si parla di: lingua seconda. lingua materna. lingua etnica. lingua straniera.

Per lingua etnica si intende: una lingua esotica. una lingua orientale. la lingua della comunita d'origine di una persona quando essa non e la sua lingua materna. una qualunque lingua straniera.

La siglia che viene usata per "lingua seconda" e: LS. L2. L1. LL.

Si parla di lingua franca quando: una lingua viene usata in modo semplificato negli scambi internazionali. una lingua non appartiene a nessuna famiglia linguistica. una lingua e molto schietta. una lingua e libera da qualunque vincolo comunicativo.

Il QCER e: un sistema descrittivo riconosciuto internazionalmente per valutare le capacita linguistiche. un tipo di costruzione sintattica. un sistema descrittivo riconosciuto internazionalmente per valutare le capacita metalinguistiche. un sistema descrittivo valido nei paesi extraeuropei per valutare le capacita metalinguistiche.

Il QCER vale: per le principali lingue europee. per tutte le lingue europee. per alcune lingue europee. per le lingue extraeuropee.

Il QCER e stato messo a punto: negli anni Sessanta. nel dopoguerra. durante la seconda guerra mondiale. agli inizi degli anni Novanta.

Secondo il criterio relativo alla misurazione attivita e competenze devono essere valutate: in modo soggettivo. a seconda dei casi contestuali. in modo oggettivo. a discrezione dell'insegnante.

Si possono soddisfare i criteri: combinando metodi intuitivi, qualitativi e quantitativi. usando solo metodi quantitativi. basandosi solo su metodi qualitativi. con l'intuito.

Per 'Threshold Level' si intende: il livello elementare corrispondente a A2. il livello elementare corrispondente a A1. il livello avanzato. il livello soglia corrispondente a B1.

Per 'Waystage' si intende: il livello di sopravvivenza corrispondente a A2. il livello elementare corrispondente a A2. il livello avanzato. il livello soglia corrispondente a B2.

Con 'Vantage' si intende: Il livello B1. il livello B2. il livello C1. il livello C2.

Uno studente che si esprime spontaneamente in modo scorrevole e preciso e rende anche le sfumature di significato in situazioni complesse e al livello: B1. A2. C2. A1.

Uno studente che riesce a usare espressioni della vita quotidiana e interagire con un interlocutore purche parli piano e a un livello: B1. C1. C2. A1.

Le lingue ufficiali dell'UE sono: 24. 35. 20. 10.

Tra le lingue ufficiali dell'UE ci sono: gallese e turco. rumeno, croato e ungherese. arabo e turco. sardo, franco-provenzale e romancio.

L'Unione europea promuove: il monolinguismo. una lingua franca che sia comprensibile a tutti. l'uso di una sola lingua. il plurilinguismo.

Per l'Unione europea: la diversita linguistica rende impossibile la comunicazione nelle riunioni parlamentare e quindi deve essere abolita. la diversita linguistica deve essere limitata. la diversita linguistica deve essere trasformata in un valore per favorire la solidarieta e la prosperita. la diversita linguistica deve essere scongiurata per evitare incomprensioni.

Il documento della Commissione europea del 2012 auspicava: il raggiungimento del livello B1 del 50% dei quindicenni. il raggiungimento del livello C1 del 50% dei quindicenni. il raggiungimento del livello B1 per i bambini al di sotto dei dieci anni. il raggiungimento del livello B2 per gli ultrasessantenni.

Il paese in cui gli studenti imparano piu lingue e: la Francia. l'Italia. il Lussemburgo. la Germania.

Il paese in cui gli studenti di scuola secondaria imparano meno lingue e: l'Irlanda. l'Inghilterra. l'Italia. il Belgio.

Le prime quattro lingue ufficiali della Comunita europea erano: inglese, francese e italiano. italiano, francese, tedesco e nederlandese. inglese, francese e tedesco. inglese, spagnolo, francese e tedesco.

La Comunita europea e stata istituita: nel 1990. nel 1973. nel 1946. nel 1951.

Secondo l'Articolo 158 del Regolamento del Parlamento europeo: tutti i documenti del Parlamento sono redatti in inglese e in francese. tutti i documenti del Parlamento sono redatti in inglese. tutti i documenti del Parlamento sono redatti nelle lingue ufficiali. tutti i documenti del Parlamento sono redatti in inglese, francese e tedesco.

Nel 2003 viene emanata una legge che: introduce l'alfabetizzazione in almeno una lingua dell'Unione Europea oltre alla lingua italiana fin dal primo anno della scuola primaria. introduce l'alfabetizzazione in almeno una lingua extraeuropea. introduce l'alfabetizzazione in almeno due lingue extraeuropee fin dal primo anno della scuola primaria. introduce l'alfabetizzazione in almeno due lingue europee oltre all'italiano nella scuola primaria.

La denominazione di "indicazioni": indica la rigidita della scuola italiana. denota il superamento della prescrittivita e della rigidita legata invece ai 'programmi' da applicare nello stesso modo in tutte le classi. conserva la prescrittivita dei programmi che devono essere svolti allo stesso modo in tutte le classi. serve a far orientare gli studenti.

La costruzione del curricolo spetta: alle Regioni. al Ministero dell'Istruzione. allo Stato. alla scuola.

La progettazione e l'attuazione dei traguardi devono: seguire rigidamente le norme imposte dalle indicazioni nazionali. seguire pedissequamente i programmi ministeriali. seguire le indicazioni tenendo conto delle specificita degli alunni. attenersi rigorosamente al programma ministeriale.

Le Indicazioni Nazionali: invitano a trarre vantaggio dagli ambienti plurilingui. invitano a far parlare una sola lingua per facilitare l'apprendimento. rendono obbligatorio lo studio dell'inglese gia dal primo anno della scuola primaria. impongono lo studio di una seconda lingua gia dalla scuola primaria.

La declinazione operativa delle Indicazioni Nazionali spetta: agli alunni. al docente. al preside. al ministero.

Con il regolamento relativo all'innalzamento dell'obbligo scolastico del 2007 le competenze chiave vengono denominate: competenze scientifiche. competenze di alfabetizzazione. competenze linguistiche. competenze di cittadinanza.

La metodologia CLIL: si riferisce all'uso della lingua straniera per insegnare una disciplina non linguistica. si riferisce all'insegnamento di due lingue straniere. deve essere usata a partire dalle scuole primarie. E una metodologia ormai superata.

Le Linee Guida: impongono ai docenti regole a cui attenersi rigidamente. impongono alle scuole i criteri di autovalutazione. offrono alle scuole suggerimenti per valorizzare la diversita linguistica. stabiliscono i programmi a cui attenersi.

I docenti devono essere: facilitatori dell'apprendimento. giudici insindacabili. soggetti supposti sapere. persone che parlano almeno cinque lingue.

Le dieci tesi per l'educazione linguistica democratica sono state scritte: nel 1975. nel 1956. nel 1990. nel 2003.

Le dieci tesi per l'educazione linguistica democratica: riprendono la validita della pedagogia tradizionale. mettono in primo piano l'apprendente. mettono in primo piano le regole grammaticali. sottolineano il ruolo di giudice dell'insegnante.

Nella nuova visione: apprendimento e insegnamento sono due fenomeni distinti. l'insegnamento e prioritario rispetto all'apprendimento. l'insegnamento deve essere sempre lo stesso. insegnamento e apprendimento devono interagire tra loro.

Nell'apprendimento di una lingua: i genitori sono gli unici modelli di riferimento. conta esclusivamente la lingua dei genitori. un ruolo importante e giocato dal gruppo dei "pari". E importante imporre rigidamente le regole.

Secondo l'ipotesi comportamentista l'apprendimento avviene: attraverso l'imitazione e la formazione di abitudini. per una qualita innata negli esseri umani. a scuola. anche in assenza di stimoli.

L'ipotesi comportamentista legata all'apprendimento linguistico risale a: Socrate. Skinner. Saussure. Chomsky.

Nell'ipotesi comportamentista il bambino: decide che cosa vuole imparare e cosa no. non ha alcun ruolo nel processo di apprendimento. ha un ruolo attivo nel processo di apprendimento. ha un ruolo passivo nel processo di apprendimento.

Le routine: consentono al bambino di avere un ruolo attivo nella conversazione. vanno assolutamente evitate. annoiano il bambino. devono essere evitate per non scoraggiare il bambino.

Il limite dell'ipotesi comportamentista e quello di: giudicare negativamente alcuni comportamenti dei bambini. focalizzare l'attenzione esclusivamente alla componente ambientale. concentrarsi esclusivamente sull'innatismo della lingua. concentrarsi solo sulla sintassi della lingua.

L'ipotesi comportamentista ha trascurato: l'aspetto fonetico del linguaggio. l'aspetto ambientale del linguaggio. l'aspetto produttivo e creativo del linguaggio. l'aspetto imitiativo dell'acquisizione del linguaggio.

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