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DIDATTICA, ATTIVITA' MOTORIA E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

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DIDATTICA, ATTIVITA' MOTORIA E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

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terzo paniere - unipegaso

Creation Date: 2023/10/04

Category: University

Number of questions: 150

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Nonostante sia stato dimostrato che l’esercizio fa bene alla salute, una vasta fetta della popolazione mondiale dichiara: Di praticare attività fisica durante il tempo libero. Di non praticare attività fisica durante il tempo libero. Di non aver mai praticato attività fisica durante il tempo libero. Di non praticare attività fisica durante le ore diurne.

Talvolta l’attività fisica può comportare complicazioni di vario tipo se: Non eseguita in assoluta sicurezza. Eseguita in assoluta sicurezza. Non eseguita in assoluta solitudine. Non eseguita in serenità.

La valutazione preventiva dello stato di salute del soggetto anziano è parte essenziale di un piano programmato di attività fisiche affinchè queste possano: Rappresentare un beneficio per la salute. Rappresentare un danno per la salute. Rappresentare un beneficio per la mente. Rappresentare un beneficio per la società.

Il modello par-q costituisce un valido strumento di: Analisi Valutazione. Analisi Autovalutazione. Analisi Valutazione Autovalutazione. Analisi Valutazione Autovalutazione diagnosi.

Il modello par-q è: Un questionario a risposta aperta. Un questionario a risposta chiusa e aperta (si-no). Un questionario a risposta chiusa(si-no). Un questionario politico.

Il modello par-q è: Difficile da somministrare. Facile da copiare. Difficile da diffondere. Facile da somministrare.

Il modello par-q è: Composto da molte domande di facile comprensione. Composto da poche domande di difficile comprensione. Composto da molte domande di difficile comprensione. Composto da poche domande di facile comprensione.

E’ probabile che a seguito di indagini svolte a vari livelli l’attività fisica possa essere controindicata perché: Espone il soggetto a bassi rischi per la sua salute. Espone il soggetto ad elevati rischi per la sua salute. Espone il soggetto ai raggi solari. Espone il soggetto a qualche rischio per la salute.

L’esecuzione motoria prevede le seguenti fasi: Riscaldamento esecuzione defaticamento. Riscaldamento esecuzione. Esecuzione defaticamento. Riscaldamento o esecuzione defaticamento.

Si parla di controindicazioni: Assolute e relative. Relative. Assolute. Assolute relative soggettive.

Nei documenti della scuola d'infanzia e primaria è fondamentale, che il docente si avvalga di: Di strumenti di valutazione validi e affidabili per monitorare e valutare lo sviluppo motorio fin dalle prime fasi della scolarizzazione. Di valutare lo sviluppo motorio. Di monitorare lo sviluppo fin dalle prime fasi della scolarizzazione. Di strumenti.

La fascia d'età 3 - 8 anni, rappresenta: Un momento d'evoluzione della identità sociale. Una complessa evoluzione corporea. La costruzione della propria identità sociale e cognitiva. Un momento di complessa evoluzione corporea che coinvolge il bambino nella costruzione della propria identità sociale e cognitiva.

L'impiego di test di valutazione motoria costituisce, nel campo educativo: Il nuovo profilo formativo. Una delle priorità per un corretto approccio docimologico per l'identificazione di strumenti e modalità di valutazione coerenti con “il nuovo profilo formativo”. Gli strumenti per una valutazione. Una priorità.

Al personale docente si chiede: Tradurre i contenuti ministeriali. Una preparazione adeguata in ambito motorio educativo indispensabile “a tradurre i contenuti ministeriali in efficaci azioni didattiche". Una preparazione adeguata. I contenuti ministeriali corretti.

La necessità di ricorrere all'utilizzo dei test motori in ambiente scolastico educativo nasce da: Dallo sviluppo di abilità e competenze motorie. Dalle tecniche standardizzate. Dai livelli raggiunti dagli allievi. Dal tentativo di monitorare attraverso tecniche standardizzate, i livelli di sviluppo di abilità e competenze motorie raggiunti dagli allievi.

Nel contesto scolastico italiano, le batterie di test possono essere uno strumento finalizzato alla analisi delle: Eesperienze generali. Esperienze educative. Esperienze pratiche. Esperienze motorie della prima infanzia.

E' fondamentale per ciascun docente , riferirsi all'uso di una batteria di test per: La raccolta sistematica e l'interpretazione dei dati. L'interpretazione sistematica dei dati. La raccolta dei dati. La raccolta dei livelli di maturazione.

L'uso esclusivo dei test in ambiente educativo scolastico potrebbe precludere la possibilità di: Dei bisogni formativi. Di avere una visione delle caratteristiche degli alunni. Di non avere una ampia visione delle caratteristiche psicofisiche degli alunni. Di avere una ampia visione delle caratteristiche psicofisiche degli alunni e dei loro bisogni formativi.

Non si richiede al docente nell'operare una scelta, di fare i conti con i limiti correlati a: Fase di sviluppo auxologico e psicomotoria del target di riferimento. Caratteristiche fisiche dello spazio classe (aula piccola, i banchi troppo vicini …). Grado scolastico. Abbigliamento dell'alunno.

L'inserimento di test di valutazione motoria a scuola può: Facilitare i punti di forza degli allievi. Facilitare il compito valutativo del docente. Far raggiungere determinati obbiettivi. Facilitare gli alunni.

Secondo Frabboni il laboratorio è: Un “rapporto positivo". Una strategia tra il fare e il pensare. Una strategia didattica che consente di avviare un “rapporto positivo tra il fare e il pensare". Un rapporto amichevole.

Dal punto di vista sociale, l'attività laboratoriale consente: La creazione di situazioni di tipo cooperativo e quindi permette la cooperazione tra gli alunni per perseguire obiettivi comuni. La creazione cooperativa. Situazioni strane. Di perseguire gli obbiettivi.

Il laboratorio ha una sua storia che si perde un po' nella memoria; infatti era già utilizzato nel: Epoca romana. Rinascimento. Medioevo. Epoca bizantina.

Nella scuola primaria, le esperienze laboratoriali soddisfano l'idea di: Di studiare. Di sperimentare e ricercare mettendo in praticamente quanto studiato. Di giocare. Di sperimentare e ricercare ma senza mettere in pratica quanto studiato.

Per incentivare la motivazione degli studenti è fondamentale, ai fini di un buon esito delle esperienze laboratoriali: Che siano tutti vestiti bene. Un'aula organizzata in maniera stereotipa. Che siano tutti presenti. Il setting di apprendimento.

Le peculiarità del setting laboratoriale si dovranno manifestare in maniera tale da far sì che: Il docente si ponga con autorità. Il docente possa porsi nei confronti dei propri discenti come aiuto-guida e regista delle esperienze formative, senza dare in alcun modo l'idea di esercitare un potere autoritario e trasmissivo. Il docente si ponga come un padre. Si facciano esperienze formative.

Le attività ludico-sportive che si attuano nel laboratorio, sono molto importanti per: L'intelligenza del bambino. La soddisfazione del docente. La famiglia del bambino. Lo sviluppo fisico e mentale del bambino.

Le esperienze laboratorialiper essere realmente efficaci devono essere orientate verso un: L'intelligenza del bambino. Una stanza piacevole. Un atteggiamento metacognitivo. Un atteggiamento cognitivo.

Il laboratorio offre al diversamente abile una: Una positiva occasione per poter esprimere abilità diverse altrimenti inesprimibili in altri contesti. Un occasione per giocare. Una stanza piacevole. Un modo per socializzare.

Attraverso il laboratorio ciascun soddisfa: Il modo di riordinare sistematicamente i giochi. I genitori dell'alunno. I propri bisogni sociali mettendosi naturalmente in contatto con l'altro. Il modo di giocare.

Le attività motorie garantiscono: La libera espressione delle abilità vicarianti. La libertà. La felicità dell'alunno. Il gioco.

Nell'antica Grecia i bambini gracili o deformi venivano: Invogliati a lavorare nei campi. Mandati a scuola. Soppressi in modo brutale. Spinti a lavorare.

Nel Medioevo i disabili: Venivano soppressi. Erano vittime di una emarginazione sociale. Venivano legati. Venivano inviati a studiare nei conventi.

Nel 1923 con la riforma Gentile vengono create create le prime classi differenziali per: Salvaguardare gli alunni "normali". Differenzire ragazzi e ragazze. Differenziare stanze soleggiate e non. Segnare un esempio di interesse pubblico scolastico per la disabilità.

La Legge n. 517/77 sancisce l'obbligatorietà: L'obbligatorietà della scuola a vita. L'obbligatorietà della scuola per almeno 1 anno. L'obbligatorietà della scuola per almeno 8 anni. L'obbligatorietà di entrare puntuali.

Le attività motorie aprono ai soggetti diversamente abili l'opportunità di: Di entrare a scuola 1 ora dopo. Di prevenire e recuperare deficit e svantaggio sociale derivanti. Di favorire l'amicizia. Di giocare.

L'attività motoria facilità: Il divertimento. I legami forti tra il giovane disabile e l'insegnante. Il fisico. La creazione di legami forti tra il giovane disabile e il mondo esterno.

Le attività motorie si definiscono preventive: Quando non si oppongono a forme di degenerazione. Quando preventivano il meteo. Quando sono finalizzate ad evitare l'insorgenza di atteggiamenti o la degenerazione di determinate patologie. Quando sono finalizzate all'integrazione dell'alunno.

Tra le attività motorie preventive un ruolo molto importante viene svolto dalle: Dal preside dell'istituto. Svolto dalle tecniche posturali preventive. Dagli insegnanti. Dagli altri alunni che compongono la classe.

Le attività motorie a carattere compensativo sono finalizzate: Alla conquista di un equilibrio statico o dinamico alla presenza di deficit o minorazioni. Alla tranquillità dell'alunno. Alla conquista di deficit o minorazioni. Alle attività motorie preventive.

La storia della valutazione in ambito scolastico è mirata a ricapitolare all'interno di un ampio dibattito: Organizzativo. Di attualità. Pedagogico. Sociale.

La funzioni dei neuroni mirror: È la capacità di alcune strutture neurali di attivarsi non solo nel momento in si compie un'azione, ma anche quando si osserva gli altri compiere la stessa azione. La capacità di tutte le strutture neurali di attivarsi quando si compie un azione davanti allo specchio. È una funzionalità inglese. È la capacità di alcune strutture neurali di attivarsi solo nel momento in si compie un'azione.

La scuola per aspirare a favorire i processi di apprendimento deve fondarsi su: Sulla didattica. Metodologie capaci di orientare la didattica ed ad un rigoroso e sistematico processo di valutazione. Investimenti mirati. Metodologie che consentano ai ragazzi di tornare a casa felici.

Nella valutazione in ambito motorio assume un valore decisivo: La motricità dell'alunno. L'orario delle lezioni. Il rapporto tra l'alunno e l'insegnante. Lo studio e la rivisitazione delle modalità di contatto del bambino con la realtà.

La funzione affidata al fare e all'agire si trova: In tutte le scuole. Nell'ufficio del preside. Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e primaria del 31 luglio 2007. Nelle Indicazioni del ministero per l'integrazione.

Nelle Indicazioni Nazionali del 2007 si nota che nella parte dedicata alle indicazioni didattiche,il ruolo del movimento viene visto come punto di connessione tra: Apprendimento divertimento e svago. Sviluppo e gioco. Apprendimento e divertimento. Apprendimento sviluppo e cognizione.

Le attività motorie nel periodo che intercorre tra la fine della scuola d'infanzia e l'ultimo anno della scuola primaria sono finalizzate a: Chiarire il rapporto tra alunno e insegnante. Chiarire il rapporto tra corpo e cognizione, in una chiave bioeducativa della didattica. Chiarire la didattica. Chiarire il livello dell'alunno.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze dai sei agli undici anni “indicano le piste da percorrere, strategiche per l'ambito: Sportivo. Disciplinare - sportivo. Didattico. Disciplinare motorio - sportivo.

I cinque obiettivi di apprendimento presenti nelle Indicazioni Ministeriali e relativi alla dimensione corporeo - chinestesica si sviluppano in due tappe, la prima da raggiungere: Subito. Nell'ultimo anno. Nei primi tre anni. Nei primi 5 anni.

I cinque obiettivi di apprendimento presenti nelle Indicazioni Ministeriali e relativi alla dimensione corporeo - chinestesica si sviluppano in due tappe, la seconda prevista per: Nei primi tre anni. Per il quarto e quinto anno, necessitano di sistemi valutativi specifici. Quando l'alunno è pronto. Nei primi 5 anni.

Secondo Montessori l'attività di movimento nelle sue plurime manifestazioni rappresenta: Il primo accesso alla classe. Uno dei primi efficaci accessi alla conoscenza del corpo. Uno dei primi efficaci accessi alla conoscenza. L'accesso alla memoria.

Il movimento è : Giocare e divertirsi. Ricerca. Esplorazione. Esplorazione e ricerca.

L graduale riconoscimento del ruolo educativo delle attività motorie hanno contribuito: Diversi settori. Diversi settori scientifici. Tutti gli alunni della classe. Settori medici.

Ai docenti dei vari ordini e gradi di scuola il MIUR(Ministero Istruzione Università Ricerca ) chiede di programmare attività motorie per : Garantire e stimolare. Sollecitare, stimolare e favorire. Orari di lezione. Sollecitare, garantire, stimolare e favorire.

Ad ogni insegnante si affida la responsabilità di programmare percorsi rispettosi: Dell'età dei propri alunni e delle caratteristiche psicofisiche degli stessi. Dell'ora solare e legale. Delle idee dei genitori. Delle caratteristiche fisiche degli stessi.

La programmazione di attività ludico-motorie e motorio sportive sottende: Una adeguata preparazione da parte dei genitori. Una preparazione sommaria da parte dei docenti. Una adeguata preparazione da parte dei docenti. Preparazione da parte degli alunni.

La programmazione di attività di natura ludico-motorio sportiva non può prescindere dalla: Dalla professionalità e responsabilità docente. Dai capricci del bambino. Dalla responsabilità del docente. Dalla professionalità del docente.

Prima di programmare un'attività ludico-motoria o motorio sportiva è necessario, tra le altre cose, tener conto: Dello sviluppo fisico. Delle fasi di crescita del docente. Dei capricci del bambino. Dell'alternanza delle fasi di crescita.

La costruzione di percorsi alternativi di natura ludico-motoria e motorio sportiva richiama la necessità di affidare ai docenti la responsabilità di: Di essere puntuali. Di ricercare a più livelli percorsi innovativi rispettosi della specificità del singolo e del l'intero gruppo classe. Di ricercare a più livelli percorsi formativi. Di ricercare a più livelli percorsi innovativi rispettosi della specificità del singolo.

Indicare cosa sottende Meinel riguardo alla Programmazione di un'attività motoria: Di soffermarsi esclusivamente sul movimento. Di non soffermarsi unicamente al movimento dal punto di vista tecnico- strutturale ma di prestare attenzione alle variabili intervenenti di varia natura. Di prestare attenzione ai cambiamenti di umore del bambino. Di soffermarsi dal punto di vista tecnico-strutturale.

L'età senile è : Un processo psicofisico che si svolge con modalità, ritmi e conseguenze, variabili da individuo a individuo. Un processo psicofisico. Non è un processo psicofisico che si svolge con modalità, ritmi e conseguenze, variabili da individuo a individuo. Un processo penale.

L'età senile è uno stadio complesso che coinvolge la sfera: Sociale biologica psicologica. Sociale. Biologica. Umana.

L'ambiente circostante di vita del soggetto anziano è fondamentale nella definizione e sollecitazione di percorsi di : Scolastici. Educazione permanente. Educazione civica. Educazione.

La musicoterapia è: Un processo psicofisico che si svolge con modalità, ritmi e conseguenze, variabili da individuo a individuo. Una tecnica. Una canzone. Una tecnica psicoterapica.

La musicoterapia si offre come una chiave: Preventiva Terapeutica Riabilitativa. Preventiva. Riabilitativa. Inlusiva.

La musicoterapia si tende a migliorare il livello qualitativo della vita quotidiana: Dell'anziano. Del bambino. Del neonato. Dell'anziano valorizzando risorse psichiche e fisiche individuali.

La musicoterapia assume un ruolo sempre più importante nei processi di : Stabilizzazione di stati. Stati di benessere. Stati di riposo. Stati d'ansia.

La musicoterapia utilizza: Suono e musica. Musica. Movimenti corporei. Il suono, la musica, il movimento e gli strumenti corporei, sonori e musicali.

L'ambito preventivo: Funge da aiuto. Previene malattie. Aiuta i malati. Funge da aiuto alla persona anziana.

Fattore famiglia gioca un ruolo fondamentale nelle modalità di : Invecchiamento. Ringiovanimento. Ricerca della felicità. Educazione.

Il riconoscimento del valore educativo ed inclusivo delle attività motorio sportive nonché della psicomotricità ha determinato: Una nuova educazione. La necessità della diversità. La necessità di diffondere a più livelli una nuova educazione alla diversità. Niente.

Per un diversamente abile: È tutto impossibile. È facile svolgere correttamente attività fisiche, proprio a causa della propria disabilità. è facile svolgere correttamente attività fisiche e psichiche. Non è facile svolgere correttamente attività fisiche, proprio a causa della propria disabilità.

L'attività motoria spinge il disabile ad aumentare: Le amicizie. Le proprie attività ampliando il proprio volume di azione e allargando i propri orizzonti fisici. Ad ampliare i propri orizzonti. Il volume della massa corporea.

Il diversamente abile è limitato nelle proprie azioni da: Dalla paura di essere insufficiente in una situazione di stress, di pericolo, di ostacolo. Dalle amicizie che lo circondano. Dalle situzioni di pericolo. Da tutto.

In che anno nasce il programma Special Olympics International?: 2000. 1968. 1768. 1968 a.c.

Lo Special Olympics International è stato riconosciuto dal Comitato Olimpico Nazionale (CIO pari a: Le Olimpiadi. Alla Brexit. Le Nazioni Unite. Le paraolimpiadi.

Il giuramento che fanno gli atleti della Lo Special Olympics International è: Vincerò. Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze. Vinca il migliore. Basta partecipare.

Attraverso la considerazione del corpo visto si può affermare che: Nel corpo sia radicato il centro della vita. Nel corpo sia radicato il centro della forma mentis. Nel corpo sia radicato il centro di tutte le possibili sensazioni di un soggetto. Nel corpo sia radicato il centro di tutte le possibili relazioni che un soggetto può stabilire con l'altro.

La psicomotricità in tal senso traccia costantemente un filo rosso tra: Mente e corpo. Corpo e disabilità. Salute e benessere. Benessere psico-fisico e benessere salutare.

L'apporto proveniente dalle attività motorie e sportive ,dalla psicomotricità consente agli operatori educativi di favorire : Da un lato la crescita psicofisica di ogni fanciullo, dall'altro la possibilità di attuare interventi educativi. Da un lato la crescita di ogni fanciullo, dall'altro l'intelligenza. Da un lato la crescita mente-corpo di ogni fanciullo, dall'altro la salute e il benessere. Le amicizie.

Diversi ambiti di ricerca concordano nel definire che ogni attività umana coincida con: Un'azione fisica. Un'azione psicomotoria. Un'azione intellettiva. L'ora legale.

Nella pratica psicomotoria l'unità del bambino è: La rivista "L'unità". L'unità di tutto il gruppo. È il fulcro dell'intervento psicomotorio. L'unione tra il docente e l'alunno.

Dove nasce la psicomotricità nei primi anni del Novecento ?: In Francia. In Russia. In Spagna. In Grecia.

La psicomotricità nascesituandosi tra : La didattica e la fisicità. La neurologia e la psichiatria. La neurologia e la schizofrenia. La psichiatria e la didattica.

Secondo Wallon, la psicomotricità è: Un modo di fare ginnastica. Una perdita di tempo. Un organizzazione di eventi per il bambino. Uno strumento di organizzazione dell'evoluzione del bambino.

Sulla scia di Wallon altri autorevoli esponenti hanno sottolineato che si tratta di un ‘azione pedagogica che, utilizzando i mezzi dell'educazione fisica, porta il bambino a migliorare: L'uso e gli atteggiamenti del proprio corpo. Il proprio cervello. Il modo di camminare. L'integrazione.

La psicomotricità educativo-preventiva ,si identifica in una branca della;: Pedagogia. Didattica. Fisica. Fisica quantistica.

La pratica psicomotoria si offre ai bambini come possibilità innovativa per costruire: I requisiti necessari al gioco. Vari requisiti. I requisiti necessari al integrazione. I prerequisiti dell'orientamento spaziale o temporale.

L'educazione psicomotoria si muove nel perseguimento di tre obiettivi: La didattica l'integrazione e il gioco. La comunicazione, la creazione e la formazione del pensiero operatorio. Mangiare, giocare e vincere. La comunicazione, la didattica e l'intelligenza.

Secondo B. Aucouturier la pratica psicomotoria è un aiuto alla maturazione che grazia all'azione favorisce il passaggio dal: Dal piacere di agire al piacere di giocare. Dal piacere di imparare al piacere di insegnare. Dal piacere di agire al piacere di pensare. Dal piacere di giocare al piacere di vincere.

Secondo Meinel la scuola attraverso la programmazione di interventi didattici ludico-motori può fin dalla prima scolarizzazione favorire: L'amicizia con il bambino. Lo sviluppo degli elementi costitutivi della coordinazione motoria. Lo sviluppo cerebrale. La coordinazione.

VMI vuol dire: Verona-Monaco-Imola. Very-motor-integration. Visual-motor-integration. Very-machine-indication.

Il vmi developmental tests consiste: Nella capacità di copiare delle forme su un foglio. Nella capacità di copiare di una sequenza evolutiva di forme geometriche utilizzando 57 item. Nella bravura a copiare. Nella capacità di copiare di una sequenza evolutiva di forme geometriche utilizzando 27 item.

Essendo una batteria di test e' possibile somministrare successivamente al VMI anche due test supplementarirelativi a: Alla percezione visiva e la coordinazione motoria. Alla percezione uditiva e la coordinazione mentale. Al corpo e al movimento. A prendere giocattoli e posarli.

Il test Vmi si possono somministrare ai bambini da: Appena nati. Dai 5 anni all'età adulta. Dai 3 anni all'età adulta. Dai 10 anni all'età adulta.

Il Vmi test, per le sue caratteristiche, si propone come: Un pallottoliere. Un Ipad. Un piccolo quaderno da disegno. Una tavolozza di colori.

La funzionalità d'uso di VMI nella scuola primaria è confermata dalla parte delle indicazioni ministeriali riferita a: Al corpo ed alle sue funzioni senso-percettive. Al corpo e al movimento. Alle funzioni senso-percettivre e uditive. Mensa e tempo libero.

Il ministero italiano nel chiarire le funzioni e i compiti della scuola di ogni ordine e grado, stabilisce che devono predisporre fin dalla scuola dell'infanzia attività di: Sport. Ricerca, palestra e sviluppo. Ricerca,sperimentazione e sviluppo. Ricerca sviluppo e divertimento.

Il VMI è uno dei possibili strumenti in grado fornire un'analisi dettagliata sulle capacità di coordinazione: Visuomotoria. Oculo-percettive. Sportive. Manuale.

Grazie a questo test è possibile ottenere un'analisi dettagliata per identificare: Quei bambini che hanno voglia di giocare. Quei bambini di età dai 3 anni in su. I possibili bulli. Quei bambini che potrebbero aver bisogno di un aiuto extra.

Secondo una definizione proveniente dalla psicomotricità: "l'educazione attraverso l'essere comporta un'educazione di movimento". "l'essere è importante”. "l'educazione attraverso il movimento comporta un'educazione di tutto l'essere”. "l'educazione è importante”.

Secondo Montessori l'attività di movimento nelle sue plurime manifestazioni rappresenta uno dei primi efficaci accessi alla: Alla palestra. Mente del bambino. Scuola. Conoscenza.

Nella successione di varie indicazioni ministeriali,è possibile cogliere l'interesse del legislatore per le attività di movimento da promuovere fin dal: Dalle prime fasi della scolarizzazione. Dalle prime fasi della vita. Dalle ultime fasi della scolarizzazione. Dalle prime parole del bambino.

Nei documenti ministeriali della scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado ,si affida al movimento un ruolo prioritario nel garantire: La costruzione delle conoscenze e l'armonico sviluppo psico-fisico del soggetto. La costruzione psico-fisica del soggetto. L'armonia del soggetto. La nutrizione del soggetto.

Ad ogni insegnante si affida la responsabilità di programmare percorsi rispettosi : Degli orari di ufficio. Delle caratteristiche fisiche degli alunni. Dell'intelligenza degli alunni e delle caratteristiche psicofisiche degli stessi. Dell'età dei propri alunni e delle caratteristiche psicofisiche degli stessi.

Nei contesti educativi la progettazione di percorsi ludico motori consente alla dimensione corporeo-chinestesica di ogni alunno di esprimersi liberamente: Dai 18 anni in su. Già a partire dalla prima infanzia. A partire dai primi 3 anni. Dall'età matura.

La prima infanzia in particolare, rappresenta infatti un momento: Di pubertà. Di una complessa evoluzione del linguaggio. Di un evoluzione fisica. Di complessa evoluzione corporea.

Il rapporto tra il corpo e il movimento caratterizzano lo sviluppo: Auxologico e psicomotorio. Auxologico e fisico. Uditivo e visivo. Completo del bambino.

La strutturazione di percorsi che puntino al coinvolgimento corporeo-chinestesico soddisfa una naturale esigenza formativa che va secondata a partire dalla: Dall'intelligenza del docente. Dall'individuazione dell'intelligenza del bambino. Individuazione delle caratteristiche e specificità psicofisiche del proprio target di riferimento. Dai primi anni d'età.

Spetta pertanto ai docenti programmare percorsi ludico-motori come possibili piste educative rispettosi della naturale vocazione infantile di esprimersi : A parole. Con calma. Con velocità. Con il corpo in movimento.

Alle attività motorie si affida: Di determinare l'inclusione nei contesti sociali. Il compito di determinare l'inclusione nei vari contesti sociali soprattutto scolastico. L'inclusione nei contesti soprattutto umani. La fortuna.

Diversi ambiti afferenti la ricerca didattica hanno contribuito a definire il ruolo giocato dalle attività ludico motorie in chiave: Preventiva oggettiva ed inclusiva. Preventiva compensativa ed disciplinare. Preventiva compensativa ed inclusiva. Preventiva.

Le attività ludico-motorie diventano lo strumento per opporsi a forme di degenerazione o riduzione progressiva delle abilità, determinate: Dal deficit o dalla minorazione. Dalla fortuna dell'individuo. Dal gioco e dall'integrazione. Preventive.

Nei documenti ministeriali riferiti alla scuola dell'infanzia e primaria, si affida alle attività ludico-motorie finalità: Di gioco. Preventive e disciplinari. Preventive e compensativa. Educative ed inclusive.

Si evidenzia che l'integrazione e l'inclusione del soggetto diversamente abile si realizza: Fin dalla prima scolarizzazione. Nei contesti sociali. Nel gioco per strada. Fin dalla prima età.

Tra le attività motorie preventive è importante: L'organizzazione delle esperienze preventive. L'attività del gioco. L'organizzazione delle esperienze preventive e compensative. L'organizzazione delle esperienze motorie.

Le esperienze ludico – motorie polivalenti servono: Per fornire un aiuto al bambino in difficoltà. Per fornire esperienza al bambino in difficoltà. Per fornire disciplina al bambino in difficoltà. Per fornire un gioco al bambino.

Oltre alle attività motorie a carattere preventivo ritroviamo all'interno della scuola anche quelle: Scolastiche. Di gioco. Attività motorie a caratere preventivo. Compensative.

Le attività compensative sono finalizzate alla conquista di: Un futuro successo lavorativo. Attività ludico-motorie. Un equilibrio statico o dinamico alla presenza di deficit e minorazioni. Attività motorie a caratere preventivo.

Le tecniche posturali preventive sono attività che mirano al: Un equilibrio statico o dinamico alla presenza di deficit e minorazioni. Al gioco posturale. L'organizzazione delle esperienze preventive. Mantenimento della salute posturale.

Nelle I.N. la scuola dell'infanzia è configurata come: Un istituzione. Una formazione fisica e psicomotoria. Una Istituzione che concorre al rispetto della dimensione corporea del bambino e della tutela del suo benessere. Un itinerario didattico-motorio.

Il corpo non considerato solo nella sua dimensione fisica, ma utilizzato per: Fare attività sportiva. Una programmazione sistematica. Per una formazione psicomotoria. La sua capacità implicita di educare.

I percorsi didattico - educativi nella scuola dell'infanzia trovano piena cittadinanza: Un esperienza fisica. Nel piano dell'offerta formativa. Il controllo del corpo. Una programmazione sistematica.

Nelle Indicazioni Curriculari si punta a rappresentare: Il benessere fisico della persona. Il benessere psicologico della persona. Il benessere. Il benessere psicofisico della persona.

L'ergonomia scolastica richiede la costruzione nel bambino della differenza tra strutturazione corporea in forma: Psicofisica. Statica e dinamica. Muscolare. Psichica.

L'ergomotricità è l'insieme di: Vari tipi di motricità. Vari tipi di educazione. Dei comportamenti motori. Dei comportamenti psicomotori.

La postura del sollevatore è utile nel sollevare o appoggiare oggetti, senza gravare: Sui compagni. Sulle gambe. Sulla colonna vertebrale. Sul sollevatore stesso.

Il mondo scolastico contribuisce sull'importanza del valore salute e della prevenzione per orientarsi sulla: Promozione alla salute. Salute. Sulla coscienza. Promozione all'anno successivo.

A differenza della prevenzione, che individua specifici gruppi sociali a cui rivolgere l'intervento, la promozione della salute include: La scuola. I gruppi sociali. I gruppi appena promossi. L'intera popolazione.

La promozione della salute è un "insieme di programmi e processi” aventi per obiettivo strategico: La creazione di programmi. La creazione di un ambiente favorevole alla salute. La creazione di strutture ricreative. La salvaguardia della salute.

Il graduale riconoscimento del ruolo educativo svolto dal corpo e dal movimento ha contribuito alla: Rivisitazione degli approcci educativi inclusivi. Rivisitazione degli insegnanti. Al riconoscimento motorio. Al ruolo educativo.

L'educazione al movimentorappresenta un aspetto importante nel processo di: Degli alunni. Di crescita generale. Nell'educazione al movimento. Di crescita del diversamente abile.

Secondo Duprè la motricità in quanto forma intelligente è in grado di far emergere: L'intellligenza. Le potenzialità umane in presenza di particolari deficit. Le potenzialità dell'alunno. La motricità.

Wallon sostiene chele emozioni hanno una funzione: Pratica e pragmatica. Intelligente e fisica. Di crescita. Espressiva e plastica.

Educare al movimento è funzionale nell'iter educativo dal momento in cui mette il bambino: A proprio agio. A disposizione dell'insegnante. Nelle condizioni di prendere coscienza del proprio corpo. A disposizione della classe.

Partendo, infatti, dal corpo il bambino può migliorare le abilità personali e sociali rendendosi: Conto di ciò che fa. Disponibile a nuove esperienza scolastiche. Autonomo a scuola. Sempre più autonomo in tutto ciò che fa nella sua vita.

Secondo Hebbi giochi di movimento attivano processi: Senso-percettivi. Ludico-motori. Psico-fisici. Pratica-funzionale.

Nelle Indicazioni scolastiche del MIUR si evidenzia il ruolo inclusivo delle attività motorie che mettono ogni allievo nella condizione: Di giocare. Di crescita psico-fisica. Di prendere coscienza del proprio corpo. Di relazionare le proprie azioni con quelle dei compagni.

Giochi ed esercizi motori, specie nei soggetti diversamente abili, rappresentano un'occasione unica per: Giocare. Per prepararsi alla vita in società. Integrarsi con il gruppo scolastico. Relazionarsi con gli insegnanti.

Il gruppo ed il lavoro di gruppo sono visti come: Giochi socializzanti. Momenti di svago totale. Un momento di ricreazione. Nuove opportunità apprenditive.

Il riconoscimento della corporeità ha determinato la graduale necessità di soffermarsi sulla correlazione tra corpo movimento e sviluppo evolutivo nei suoi tratti: Psicosomatici. Sia fisici che cognitivi. Emotivi. Sia sportivi che didattici.

Piaget sottolineando l'importanza del rapporto tra sviluppo e azione testimonia che nei movimenti: C'è un importanza generica. C'è il senso dello sport. Già si può individuare lo sportivo del futuro. Esiste una precoce assimilazione sensomotoria.

Lo sviluppo evolutivo dipende da come il bambino connquista l'universo pratico che lo circonda e da: Dalla bravura degli insegnanti. Un programma geneticamente definito. Un programma triennale. Dalle attività ludico-motorie.

Attraverso il movimento il bambino utilizza percezioni e movimenti organizzati in: Schemi d'azione. Vari stadi emotivi. Schemi funzionali. Classi diverse.

Secondo l'approccio bioeducativo è possibile considerare il corpo e il movimento come: Come attività sportiva. Come attività esclusivamente fisica. Come la bioeducazione. Acceleratori dei processi di apprendimento.

L'apprendimento dal punto di vista strutturale coinvolge il rafforzamento delle connessioni sinaptiche tra: I neuroni. I fotoni. Gli elettroni. Le strutture.

Hebb ha ipotizzato che si formano nuove strutture concettuali: Nei primi mesi di vita. Nei primi 1-3 anni. Nei primi 10 o 15 anni di vita. A 18 anni.

Nel pensiero dell'adulto, ogni nuovo concetto è una: Riorganizzazione dei preesistenti. Novità. Una scoperta. Una sinapsi organizzata.

Gardner suggerisce di usare gli stati mentali positivi dei bambini per attrarli verso: L'approccio bioeducativo. Il gioco. Nuove competenze. L'apprendimento negli ambiti in cui essi possono sviluppare delle competenze.

Quando si annoiano i bambini diventano aggressivi e fanno capricci, mentre quando sono sopraffatti da un compito diventano: Giocherelloni. Ansiosi sul proprio rendimento scolastico. Ansiosi e irrascibili. Nervosi.

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