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ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ONDidattica e Pedagogia Speciale pt.1

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Title of test:
Didattica e Pedagogia Speciale pt.1

Description:
Scienze dell'educazione e della formazione

Author:
AVATAR

Creation Date:
21/05/2023

Category:
University

Number of questions: 62
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Content:
La specificità del discorso didattico deriva dalla sua imprescindibile esigenza di assumere l'apprendimento in correlazione: all'indottrinamento alla scienza alla pedagogia all'insegnamento.
La didattica è una scienza che si colloca all'interno del più ampio settore delle scienze: antropologiche pedagogiche filosofiche sociologiche.
Interrogarsi sull'apprendimento significa ricercare il senso del processo per il quale l'uomo costruisce il suo: comportamento ambiente ciclo vitale adattamento .
Nella scuola, il compito dell'insegnamento è sempre: la valutazione l'educazione l'osservazione la differenziazione.
Istruzione e insegnamento: riguardano soltanto la scuola riguardano soltanto gli altri ambienti educativi non riguardano soltanto la scuola sono la stessa cosa.
L'educazione pone necessariamente le sue basi nella: filosofia memoria tradizione scuola.
"Azione che promuove lo sviluppo umano a più livelli". La definizione si riferisce al termine: socializzazione inculturazione pedagogia educazione.
Circa il concetto di educazione, le definizioni possibili sono: due poche molte tre.
La pedagogia è un ragionare sui fatti che hanno a che fare con: l'educazione il sociale il quotidiano l'ambiente scolastico.
Il percorso formativo della persona è costantemente: in divenire in sè definito problematico in crisi.
Il processo formativo verte sopratutto su scelte: relazionali interiori sociali economiche.
Il processo formativo, al giorno d'oggi, segue linee evolutive sempre meno: sviluppate sostenibili lineari specifiche.
La formazione è sviluppo del soggetto nella sua: umanità scuola fratellanza vita quotidiana .
L'educazione può definirsi come una esperienza: circoscritta diffusa eccezionale episodica.
Educazione e formazione, nel linguaggio comune, vengono talvolta usati senza una chiara: titolazione definizione formulazione differenziazione.
Parlare di integralità significa porre l'accento sulla totalità delle esigenze: di sviluppo della persona individualizzanti della persona contingenti della persona socializzanti della persona .
Del passato bisogna: fare una commemorazione fare una utilizzazione saggia sbarazzarsi lamentarsi .
L'educazione costituisce l'insieme degli strumenti necessari per garantire la trasmissione della: scuola cultura formazione società.
È piuttosto riduttivo considerare l'intervento educativo soltanto come: formazione elevazione costruzione socializzazione.
Secondo Leang, i fenomeni di assimilazione alla propria o all'altrui cultura non sono, di per sé: reali educativi possibili ammessi.
L'educazione è per un verso volta alla conservazione e per un altro verso al: rinnovamento esclusione radicamento avvicinamento.
Tra i tratti essenziali dell'apprendimento, NON rientra: accrescimento della esperienza personale acquisizione delle informazioni valutazione delle proprie competenze funzionali fruizione personale del dato conoscitivo.
Le occasioni di integrazione tra soggetto ed ambiente devono risultare sempre ricche: di persone di guadagno economico di fantasia di stimolazioni.
L'autonomia della scuola deve oggi farsi carico delle istanze pedagogiche della: differenza uniformità unità specificità.
Itard contribuì allo sviluppo di un primo approccio, alla persona con disabilità, di tipo: globale critico riabilitativo terapeutico.
Che appellativo venne riconosciuto a Victor? "giovane indigeno" "ragazzo plusdotato" "ragazzo di Itard" "ragazzo selvaggio".
La pedagogia speciale parte della: formazione pedagogia clinica didattica pedagogia generale.
G. Bollea ha fondato: la neuropsichiatria infantile la pedagogia speciale la didattica speciale la neuropsichiatria generale.
G. Bollea sosteneva che, se si vuole aiutare un minore in difficoltà, bisogna prima di tutto aiutare: esperienza la sua mente la sua famiglia la sua scuola.
La pedagogia speciale, a livello accademico, nasce in Italia nel: 1977 1964 1864 1971.
Secondo la pedagogia emendata, il soggetto considerato "anormale" va: corretto ripreso ignorato compreso.
Le scuole speciali in Italia: sono ancora attive sono attive soltanto in alcuni contesti sono state abolite non sono mai esistite.
Gli apprendimenti e le pratiche didattiche, ispirati dalla pedagogia speciale, possono generare nelle classi delle azioni di tipo: inclusivo esclusivo differenziale selettivo.
Quando disadattamento e devianza si manifestano all'interno della scuola, vanno trattati: affettivamente psichiatricamente pedagogicamente energicamente.
La pedagogia interculturale si sforza di riconoscere il valore delle: identità somiglianze diseguaglianze differenze.
Con la globalizzazione della comunicazione e delle conoscenze, non si può far riferimento a parametri: monoculturali generali pluriculturali indefiniti.
La differenza ha sul piano sociale toni e forme molto: opposti identici simili variegati.
La disabilità può essere di tipo: medio o lieve transitorio o permanente definito o permanente grave o gravissima.
La parola deficit identifica una mancanza: oggettiva e soggettiva soggettiva e congenita oggettiva e non verificabile oggettiva e verificabile .
La pedagogia speciale in Italia ha una storia lunga circa: cento anni sessanta anni quaranta anni trenta anni.
La legge n. 517/1977 stabilisce la garanzia dell'apprendimento anche per gli alunni: indigenti delle scuole speciali stranieri portatori di disabilità.
L'educazione e l'istruzione divengono una chiave di accesso essenziale, per le persone con disabilità, nel raggiungere una cittadinanza: attiva funzionale parziale speciale.
L'inclusione, per potersi realizzare, richiede azioni: sovversive cicliche di sistema settoriali.
Affrontare il tema dell'inclusione richiede sempre uno sguardo: ampio selettivo comprensivo settoriale.
Secondo R. Caldin, se oggi dovessimo indicare che cosa è manchevole nell'integrazione/inclusione in Italia, essa sarebbe relativa all'area: dell'inclusione della socializzazione della medicalizzazione della garanzia dell'apprendimento .
La legge n.517 è stata emanata nel: 1877 1957 1927 1977.
Nel sistema educativo italiano, la possibilità per gli studenti portatori di disabilità di usufruire di tirocini e stage è: ampia limitata ricca illimitata.
La legislazione italiana circa la disabilità è tra le più avanzate: in Italia nel mondo in Europa in Occidente.
La disuguaglianza è conseguenza tragica della incapacità di accogliere la diversità come: valore principio opzione criterio.
La diversità è dovuta ad una molteplicità di: variabili persone problemi risorse.
Il più delle volte la diversità viene vista come: una risorsa un ostacolo un fattore di contesto un bene comune.
La logica della identificazione tende alla: originalità conclusione stereotipia omologazione.
In educazione è improduttivo: armonizzare interpretare polarizzare costruire.
I problemi del vantaggio e dello svantaggio socio economico: sono soltanto in parte di pertinenza della pedagogia speciale potrebbero divenire in futuro di pertinenza della pedagogia speciale non sono di pertinenza della pedagogia speciale sono di pertinenza della pedagogia speciale.
Il problema della diversità in pedagogia si affronta: valorizzando le potenzialità presenti mettendo in dubbio le potenzialità presenti ignorando il deficit definendo il deficit.
L'approccio pedagogico alla diversità ha portato alla considerazione di ciò che v'è nell'altro-diverso di : critico negativo positivo incompiuto .
I bisogni educativi presenti in classe oggi sono tra di loro: eterogenei indefiniti simili contraddittori.
Il concetto di "speciale normalità" si può attribuire a: D. Ianes L. De Anna L. d'Alonzo L. Cottini.
Per garantire, ai soggetti portatori di disabilità, una vantaggiosa vita scolastica: si deve ignorare la loro diversità è possibile ignorare la loro diversità è obbligatorio ignorare la loro diversità non si deve ignorare la loro diversità .
I desideri appaiono collegati: alle identità ai vissuti alle necessità ai bisogni .
In tutte le interazioni comunicative in primo piano vi è: l'identità di chi parla e di chi ascolta le ragioni di chi parla e di chi ascolta il ruolo di chi parla e di chi ascolta la figura di chi parla e di chi ascolta.
Nei contesti didattici è importante capire: quando si comunica dove di comunica perché si comunica quanto si comunica.
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