Didattica Speciale II
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Title of test:![]() Didattica Speciale II Description: secondo paniere - unipegaso |




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Quante sono le condizioni per il benessere dell'equipe educativa: dieci. otto. cinque. sette. Quali sono le due condizioni di sussistenza per la comunità: unità e condivisione. finalità e intenti. relazioni e benessere. Progetto e relazioni. Qual è la definizione di comunità: un gruppo sociale caratterizzato dal benessere. un gruppo sociale caratterizzato da comune unità. una struttura nella quale si riuniscono persone con comunione di idee. un gruppo caratterizzato da comuni ideologie sociali. Quali sono i principali atteggiamenti necessari per instaurare una relazione educativa: Pazienza, sopportazione ed empatia. Accoglienza, tolleranza, mediazione e mutuo - aiuto. sintonia, mutuo soccorso, amicizia, fraternità. tolleranza, mutuo aiuto, sintonia e amicizia. Cosa si intende con il termine "tolleranza": amorevolezza. pazienza. sopportazione. valorizzazione dell'altro. Quale atteggiamento è la conseguenza della piena azione della tolleranza: confidenza. simpatia. stima. cordialità. Che cos'è l'empatia: sinonimo di tolleranza. il tentativo di mettersi in qualche modo nei panni dell'altro. simpatia. il reale tentativo di cordialità. Nel caso di "contrasti" tra operatori, quale figura occorrebbe per la riconciliazione: mediatore. psicologo. patteggiatore. educatore. Quale atteggiamento aiuta a comprendersi meglio: prudenza. cordialità. confidenza, purchè sia caratterizzata da discernimento e prudenza. confidenza. Il trovare facilmente armonia, dovuta ad affinità caratteriali e/o ideali, è la definizione di: tolleranza. simpatia. empatia. sintonia. Che cos'è la responsabilità: assumere un incarico con consapevolezza. avere risorse. gestire un gruppo. gestire un individuo. Le regole della vita comunitaria sono: flessibili. rigide e immodificabili. determinate ma possono essere oggetto di revisione. tutto è lasciato alla spontaneità degli accompagnatori. Quale caratteristica deve possedere l'accoglienza in comunità: dinamicità. flessibilità. inflessibilità. spontaneità. Quale caratteristica deve possedere la programmazione della vita comunitaria: dinamicità. flessibilità. inflessibilità. spontaneità. All'interno dell'esperienza scolastica, occorre riportare: formazione. istruzione. addestramento. relazione educativa d'aiuto. Il termine "formazione" è sinonimo di : educare ad una sana relazione affettiva che sappia trascendere anche la sessualità e la genitalità. apprendere nozioni attraverso l'insegnamento. modellare, plasmare. educare al rispetto e all'amore non solo verso i propri genitori ma anche al gruppo di amici. Un'esperienza nella quale è possibile valorizzare, comunicare e cooperare anche per i soggetti disabili, in ambito scolastico è: gite scolastiche. teatro. uscite culturali. open day. Come si definisce l'insegnante di sostegno per soggetti audiolesi: assistente alla comunicazione. assistente all'insegnamento. insegnante per un sostegno periodico. educatore. Chi prepara l'accoglienza del ragazzo disabile in aula: docente di sostegno con, eventualmente, uno psicologo. insegnante di sostegno. team docente. il dirigente scolastico. Affinché tutti i genitori degli alunni siano messi a conoscenza dell'inserimento in classe di un disabile, è necessaria: non è necessario alcun avviso. l'invio di una mail informativa. una riunione preliminare tra genitori e team docente. riunione tra genitori degli alunni e genitore del disabile che dovrà informarli della gravità della disabilità. Qual è la definizione di sistema qualità: È lo strumento per l'impostazione di una modalità di valutazione del servizio offerto andando a nominare gli indicatori e a elencare le relative buone prassi o pratiche. È lo strumento per l'impostazione di una modalità di valutazione del servizio offerto andando a nominare le buone prassi o pratiche. È lo strumento per l'impostazione di una modalità di valutazione del servizio offerto dagli educatori accompagnatori. È lo strumento per l'impostazione di una modalità di valutazione della struttura ospitante i soggetti bisognosi di servizi. Il Sistema qualità è: uno strumento finalizzato al continuo miglioramento del servizio offerto. uno strumento di controllo del servizio. uno strumento di orientamento del servizio offerto. uno strumento di valutazione dell'operato degli addetti al settore. Il Sistema qualità: abroga solo in parte la normativa vigente. abroga la normativa di settore. sostituisce la normativa di settore. integra la normativa di settore. L'indicatore relativo all'attenzione al coinvolgimento attivo dell'accompagnato nei suoi bisogni primari viene detto: personalizzazione. tonalità educativa dell'assistenza. promozione integrale della persona. promozione dell'accoglienza. La promozione delle persone con disabilità: avviene in modo identico per tutti. avviene mediante percorsi personalizati. avviene mediante differenzziazioni stabilite da norme specifiche. È stabilita dalle Regioni. Le valutazioni relative alla personalizzazione da parte dell'equipe educativa avvengono: ogni settimana. bimestralmente. periodicamente e quando ritenuto opportuno. con cadenza quindicinale. Quando una comunità può definirsi accogliente: quando mantiene fermi i suoi valori senza piegarsi al cambiamento. quando è capace di offrire un servizio completo di pasti e posti letto. quando è capace di cambiare struttura per permettere alle persone di sentirsi accolte. quando è capace di cambiare organizzazione per permettere alle persone di sentirsi accolte. Un aspetto particolarmente importante e necessario in un sistema qualità è: discernimento tecnico/scientifico. discernimento esistenziale. discernimento culturale/scientifico. discernimento scientifico/religioso. La valorizzazione del potenziale umano in tutti gli aspetti è detta: personalizzazione. promozione integrale della persona. promozione integrativa della persona. promozione integralista della persona. Quali sono gli indicatori presi come riferimento in una comunità residenziale di disabili intellettivi: tonalità educativa dell'assistenza, personalizzazione, promozione integrale della persona, comunità accogliente. tonalità educativa dell'assistenza, inclusione, promozione parziale della persona, comunità accogliente. personalizzazione, promozione parziale della persona, comunità accogliente. tonalità educativa dell'assistenza, personalizzazione, promozione intellettiva della persona, comunità pratica. Quali sono le parole chiave della tradizione del sociale: persona, comunità, educazione. persona, individualità, educazione. socialità, comunità e personalizzazione. individualizzazione, socializzazione, comunione. L'educatore progetta: con altri. con il pedagogista. da solo e autonomamente. in equipe. Il Piano applicato nelle strutture per anziani è il: PEP. PAI. PEI. POF. Chi è il punto di riferimento pedagogico degli educatori: equipe. diirettore della struttura. pedagogista. psicologo. Il pedagogista può prestare consulenza: anche per le prescrizioni mediche, in caso di necessità ed urgenza. nelle residenze per anziani ma solo se necessario, in quanto la sua figura è prevista essenzialmente per l'istituzione educativa. nelle residenze per anziani ma solo in via eccezionale. nelle residenze per anziani anche con cadenza periodica. Che cosa si intende con integrazione sociosanitaria: rapporto al bisogno tra prevenzione, cura e riabilitazione,. coordinamento, quando serve, tra servizi sociali e sanitari. ricercare dinamicamente la sinergia tra sociale e sanitario rendendo completo l'intervento e potenziando ciò che manca, con progettazione e azione unitaria. integrare per quanto possibile le strutture medico-sanitarie con le strutture sociali. Le attività di animazione sono: finalizzate solo alla socializzazione e a passare il tempo. finalizzate alla socializzazione, a passare il tempo e alla vitalizzazione degli assistiti. attività programmate dal pedagogista. attività previste solo nelle strutture per anziani. Il ruolo e le competenze dell'educatore sono definite: nelle programmazione. da apposite norme. dallo Statuto della struttura in cui opera. dal Regolamneto della struttura in cui opera. Da chi sono coordinati e organizzati I corsi di formazione e aggiornamento di tutto il personale: soggetti esterni ma con competenze socio - lavorative. equipe di educatori. direttore della struttura. pedagogista. L'educatore, nei momenti finali di vita dell'anziano, è tenuto: a mantenere lontana la famiglia, per evitare ulteriori angosce all'anziano. a non invadere la sfera religiosa del suo assistito. a dare particolare attenzione anche alla gestione dei beni dell'assistito, se mancante una fura specifica. a dare particolare attenzione anche alla dimensione religiosa, se manca una figura specifica. Quale tra le seguenti NON rientra nell'oggetto della pedagogia: educabilità di ogni essere umano. teorizzazione sistematica dell'educabilità. educabilità di ogni essere vivente. prospettiva unificante dei vari approcci culturali e scientifici. Un settore nel quale andrebbe potenziato l'intervento della pedagogia speciale è: sport. scuola. salute mentale. associazioni giovanili. Di cosa si occupa la pedagogia speciale, oltre la disabilità: adolescenti, adulti, giovani con devianze e anziani in difficoltà. adolescenti e giovani in difficoltà. bambini, giovani e adulti disagiati. adolescenti, adulti, giovani con devianze, anziani in difficoltà e persone che praticano sport. Secondo l'ottica pedagogica, la persona: È educabile, tranne casi di conclamata disabilità intellettiva. È sempre educabile. È educabile fino ad una determinata età in quanto non sarebbe possibile plasmare una personalità già consolidata. È quasi sempre educabile, ma dipende dal contesto in cui vive. Si afferma che la pedagogia speciale sia caratterizzata da uno "sguardo" particolare, detto: sguardo personalizzante. sguardo progettuale. sguardo speciale. sguardo pedagogico. Di cosa si occupa la scienza dell'educazione: dell'educazione didattica delle persone con disabilità. si occupa delle problematiche riguardanti la didattica nella fascia d'età 0-3 anni. approfondisce le complesse questioni educative collegate alle situazioni delle persone in difficoltà. approfondisce le complesse questioni educative collegate alla didattica speciale. Chi è l'interprete primario della scienza dell'educazione: l'educatore. il pedagogista. l'insegnante di sostegno. l'educatore specializzato. Quale tra le seguenti terminologie NON è corretta: pedagogista speciale. pedagogista. educatore. pedagogista consulente. Cosa provoca l'annullamento delle persone in difficoltà, condannandole all'angoscia esistenziale: il pettegolezzo. la critica. il pregiudizio. il rimprovero. Gli accompagnator di giovani con dipendenze (droga, alcool, gioco d'azzardo) sono tenuti ad agire: di nascosto. d'impatto. con gradualità. solo su permesso dell'ASL di competenza. Il titolo di cui il pedagogista necessita per poter esercitare la professione è: Laurea. diploma + corso di formazione. scuola di specializzazione. dottorato di ricerca. Il pedagogista: può spendere il proprio titolo in diversi ambiti in quanto è polivalente. si occupa solo di studio e di ricerca pedagogica. opera in strutture quasi esclusivamente pubbliche. si occupa quasi esclusivamente dell'educazione dei bambini del nido. Gli asili nido sono riconosciuti ormai come: realtà assistenziali. realtà d'elites per donne lavoratrici. realtà prettamente ludiche. realtà educative. I luoghi in cui si mira allo sviluppo del potenziale globale di adolescenti e giovani, o/e a combattere pericoli di disagio, disadattamento e devianza sono detti: centri per minori. centri di aggregazione giovanile. oratori. centri di recupero. Il pedagogista: È una figura professionale esistita sin dal Rinascimento. e' una figura professionale presente da decenni. opera in maniera riconosciuta solo da un quinquennio. opera in maniera riconosciuta solo da un decennio. Le vecchie laureee quadriennali: non sono più considerate valide. sono valide solo se seguite da un dottorato di ricerca. sono considerate equipollenti alle nuove specialistiche. sono valide solo se seguite da una scuola di specializzazione. Il pedagogista si pone come punto di riferimento professionale per: il formatore. il bambino. il docente. l'educatore. Nei servizi prettamente educativi, per finalità, impostazione, caratteristiche, è necesaria la figura del pedagogista soprattutto come: formatore d'equipe. supervisore d'equipe. coordinatore d'equipe. project manager. Qual è la funzione che il pedagogista ricopre nei servizi di educazione domiciliare: la promozione integrale di fanciulli, adolescenti e giovani, compresa la dimensione spirituale. lo sviluppo del potenziale globale di adolescenti e giovani. percorsi educativi di rinascita esistenziale e progettuale. supporto educativo alla famiglia. Gli stessi pedagogisti, tramite le università e anche grazie alle associazioni professionali, sono chiamati a promuovere e svolgere: l'aggiornamento. master. dottorati. corsi di alta formazione. Nei servizi alla persona: occorre rispettare esclusivamente le norme di legge. occorre rispettare solo la visione antropologica e pedagogica data dall'ente promotore. È necessario rispettare le norme e l'impostazione antropologica e pedagogica. occorre rispettare solo la visione antropologica e pedagogica stabilita dalle norme di legge. La progettazione dei servizi alla persona deve essere: personalizzata ed individualizzata. dettagliata e autonoma. dettagliata e personalizzata. omologa e dettagliata. Si afferma che il pedagogista ha una grande "pazienza", tale termine è inteso come: saper attendere e sopportare le avversità. saper ascoltare e consigliare. assistere e gestire. flessibilità e dinamicità paziente. Il pedagogista/direttore di un servizio alla persona: non può delegare le sue funzioni. può delegare ma senza mai deresponsabilizzarsi. può delegare solo in casi di necessità e di urgenza. non può delegare le sue funzioni all'educatore. La progettualità perseguita dal pedagogista direttore del servizio è: non prevede nessun arco temporale di riferimento. a breve termine. non è prevista alcuna progettualità. a lungo termine. Il pedagogista coordinatore di un'equipe: si pone su un piano polemico. si pone su un piano critico. si pone su un piano dialettico. non ha la possibilità di esprimere pareri personali ma si fa moderatore di quanto detto dai membri dell'equipe. Quando il pedagogista si fa promotore di speranza, agisce nella veste di: coordinatore. consulente. direttore. organizzatore. Chi viene considerato "mentore" dell'educatore e nella comunità educativa: il pedagogista consulente. il pedagogista direttore del servizio. il pedagogista coordinatore. educatore. Il pedagogista consulente, tra le altre cose, è anche: gestore. direttore. comunicatore. teorizzatore. In situazioni particolarmente complesse, il pedagogista è tenuto a: mettere a tacere la controversia per non destabilizzare il contesto. cercare compromessi. trovare punti di incontro. indire un'altra riunione. Quali sono i ruoli del pedagogista relativamente ai servizi alla persona: consulente/responsabile. insegnante/direttore. coordinatore/docente. psicologo/responsabile. Quante sono le azioni che caratterizzano lo stile professionale del pedagogista: sette. cinque. due. quattro. Perchè il pedagosta delega: per troppi impegni da cui è gravato. per far crescere ognuno professionalmente. perché ha l'obbligo di non assumere troppe mansioni. per ottimizzare i tempi dei servizi. Quando si parla della centralità della persona, si fa riferimento a: gli accompagnati. la comunità cittadina. accompagnati ed accompagnatori. gli accompagnati e la loro famiglia. Quali sono le azioni che caratterizzano lo stile del pedagogista: delega, sostiene, valorizza, gestisce, impone, organizza. delega, gestisce. delega, sostiene, valorizza, gestisce, decide. delega, sostiene, valorizza, gestisce. Il pedagogista nel ruolo che svolge è chiamato ad essere anche: supervisore psicologico. imprenditore. manager. aiuto educatore. Quali sono le condizioni fondamentali per l'esistenza di una comunità educativa: ascolto e relazioni durature. progettualità e relazioni. consulenza e accompagnamento. interventi finalizzati e condivisione. Il pedagogista nello svolgimento del suo lavoro si occupa: prima delle persone poi dell'organizzazione. prima dell'organizzazione poi delle persone. prima degli accompagnati poi degli accompagnatori. prima degli assistiti poi degli educatori. L'autorità è sinonimo di: comando. potere. gestione. autorevolezza. Il pedagogista può operare: anche nelle Università. Negli istituti superiori. negli asili nido e nelle strutture per giovani. dagli asili nido alle strutture per anziani. L'educatore, in situazioni, come in casi di disabilità grave, funge da: mediatore. guida. docente. organizzatore. Che cosa caratterizza l'educaizone e quindi l'attività dell'educatore: quotidianità e relazioni. relazione e sistematicità. finalità e progettualità. progettualità e relazione. L'educatore, una volta preso in carico l'educando: e' costretto ad allontanarlo dalla sua famiglia, salvo rare eccezioni. non dovrà mai allontanarlo dalla sua famiglia, salvo rare eccezioni. dovrà dapprima seguirlo presso un istituto apposito per i disagi giovanili. e' tenuto ad avere solo colloqui parziali con la famiglia dell'educando. L'educatore, in genere, lavora: da solo. solo con il pedagogista. in equipe. con il collegio dei docenti. La speranza si fonda: nella fiducia incondizionata nel cambiamneto della persona. nella fiducia incondizionata nella bontà della persona. nella fiducia incondizionata nella educabilità della persona fino ad una certa età. nella fiducia incondizionata nella perenne educabilità della persona. Una caratteristica propria dell'educatore è: giocosità. goliardia. umiltà. individualità. La consapevolezza della condizione di chi ci sta accanto e l'impegno a compartecipare nei limiti delle nostre possibilità, viene detta: generosità. empatia. umiltà. coscienza. Il pedagogista: E' di supporto all'educatore. lo sostituisce nella progettualità. lo sostituisce nelle scelte di responsabilità con l'educando. lo sostituisce in ambito psicologico. L'educatore ha una formazione prevalentemente: socio - assistenziale. socio - sanitaria. psicologica. pedagogica. Cos'è che unisce lo spessore dell'intelligenza alla generosità della volontà: la formazione. la vicinanza. l'individualizzazione. la progettualità. Da chi deve essere condotto lo Sportello pedagogico: Pedagogista. Educatore. Psicologo. Psicologo infantile. Dove può essere aperto uno Sportello pedagogico: solo nelle istituzioni scolastiche. solo in ambito sanitario. all'interno di strutture di Servizi alla persona che si occupano essenzialmente di minori. in ambito scolastico ma anche in quelli educativo, sociale e sanitario. Quante sono le parole chiave al centro dei servizi alla persona: cinque. tre. quattro. sei. Come sono dette le parole chiave al centro dei servizi alla persona: paralogismi. paradossi. paradigmi. parallelismi. Quali sono le parole chiave al centro dei servizi alla persona: ascolto, riconoscimento e libertà. individualizzazione, pedagogia ed educazione. educazione, riconoscimento e libertà. personalizzazione, valorizzazione e libertà. Il riconoscimento dell'essere umano e della sua dignità sempre, in qualsiasi condizione ed età della vita, è la definizione di: libertà. valorizzazione. personalizzazione. individualizzazione. La totale dipendenza da altri come per esempio le persone nel cosiddetto stato di vita vegetativa persistente o stati minimi di coscienza è detta: eterofilia totale. eteronomia totale. altruità totale. eterogamia totale. L'inclusione: va oltre l'integrazione. È sinonimo di integrazione in ambito sanitario. genera l'integrazione. prescinde dall'integrazione. Qual è la Legge quadro sulla disabilità in Italia: 104/1974. 104/1984. 104/1982. 104/1992. La possibilità da parte della persona di destabilizzare la comunità e la sua organizzazione per favorire il rinnovarsi tenendo in grande considerazione la persona, è la definizione di: integrazione. valorizzazione. individualizzazione. inclusione. La parola "cura" è una sorta di sinomino di: relazione d'aiuto. relazione empatica. relazione di comprensione. relazione di assistenza. La relazione educativa di aiuto, si riscontra quando: non solo si va incontro a precisi e particolari problemi ma ingloba l'intera persona umana. si va incontro a precisi e particolari problemi. si assiste un soggetto intervenendo nella sua educazione didattica. si assiste un soggetto intervenendo nella sua educazione didattica che presenta particolari problematiche. L'educazione si presenta nella sua triplice accezione, data da: pazienza, accoglienza, preparazione. integrazione, benevolenza, accoglienza. sostenibilità, accoglienza, sviluppo psicologico. accoglienza, sviluppo del potenziale umano, inclusione. L'accompagnamento può essere: specifico o generico. parziale o totale. fisico o psicologico. sostenibile o non sostenibile. Quando la persona è in una fase in cui necessita la relazione educativa, ma si tratta di una fase transitoria, l'accompagnamento è: parziale. temporaneo. settoriale. selettivo. Quando vengono prese in considerazione tutte le dimensioni della personalità umana in sinergia tra di loro, si parla di: valutazione integrale. valutazione dinamica. promozione integrale. relazione dinamica. La riflessione sulla relazione educativa di aiuto nelle diverse condizioni ed età della vita è oggetto della: pedagogia educativa. pedagogia sociologica. pedagogia. pedagogia speciale. La didattica speciale è connessa a: pedagogia. pedagogia educativa. pedagogia speciale. pedagogia sociologica. Le persone dipendenti da droghe o da gioco d'azzardo, necessitano di un accompagnamento: temporaneo e globale. temporaneo e parziale. permanente e totale. permanente e parziale. Le persone con non sono mai state o non sono più in grado di progettare la propria vita personalmente hanno bisogno di un accompagnamento: totale o parziale ma permanente. esclusivamente totale ma permanente. esclusivamente parziale ma permanente. totale o parziale ma temporaneo. La promozione integrale della persona: Non è possibile nelle ultime fasi della vita. permette una più proficua erogazione dei basilari servizi di accompagnamento. evita di ridurre i servizi alla persona a mera erogazione di prestazioni assistenziali. sicuramente ha maggiori effetti se rivolta a giovani. I servizi alla persona, considerano la persona umana: come essere pensante. soprattutto in relazione alle sue fragilità. limitatamente alle sue fragilità. come essere nel suo insieme di corpo e mente. L'essere umano vive secondo una progettualità che si distingue in: breve e medio termine. breve termine, medio termine, lungo termine. medio e lungo termine. limitatamente ai soggetti anziani, solo di breve termine. Le scelte affettive e lavorative rientrano: nella progettualità a breve termine. nella progettualità a lungo termine. nella progettualità a medio termine. in una progettualità che non può rientrare in un arco temporale specifico. La libertà data dal modello comunitario può essere definita come: zc. responsabile e inflessibile. individuale e comunitaria. responsabile e creativa. Nell'adolescenza, la sessualità si sperimenta grazie: cooperative learning. peer education. alla relazione tra pari. appositi corsi di educazione sessuale. L'educazione alla ragione può essere definita come: educazione al pensiero. educazione alla curiosità. educazione alle risposte corrette. educazione allo studio. La promozione integrale della persona avviene: nel primo decennio della vita. nel corso della vita, dinamicamente. nei primi 5 anni. nei primi 15 anni. Tutti i servizi alla persona devono essere caratterizzati da: uno sguardo didattico. una certa benevolenza. uno sguardo assistenziale. uno sguardo pedagogico. L'essere umano: può essere ricondotto a termini di funzionalità ed operatività. non è riducibile alla sola funzionalità. non è riducibile alla sola operatività. non è riducibile alla sola funzionalità ed operatività. Le caratteristiche della relazione educativa sono: nazionali. relative. universali. regionali. Nella fanciullezza l'educazione si focalizza su: spirito critico. sperimentazione. consapevolezza. curiosità. La ricerca del senso della vita si manifesta : nell'età adulta. nell'adolescenza. nella vecchiaia. nella fanciullezza. L'educatore è tenuto ad agire: rigidamente. spontaneamente. intenzionalmente. casualmente. Quali tra i seguenti caratteri non è proprio del dialogo: ascolto. chiarezza. maieutica socratica. l'opposizione. Nel dialogo, la fiducia nasce da: ascolto, chiarezza, mitezza. ascolto, chiarezza e prudenza. ascolto, chiarezza, mitezza più l'ingenuità. chiarezza, maieutica socratica e ingenuità. La progettazione scritta è frutto: degli incontri quotidian tra accompagnatori e assistiti. di quanto emerso nelle riunioni d'equipe. di disposizioni specifiche dettate dagli educatori. dell'esperienza. Quale caratteristica permette di orientare, di correggere e di guidare in modo sapiente: autoritarismo. fermezza. mitezza. spontaneità. L'educatore deve essere consapevole che: non potrà mai sperimentare i suoi limiti. dovrà sempre imporsi per educare. il suo compito non finirà mai. il suo compito ha un inizio e una fine. Il passaggio fondamentale nella relazione educativa è: dalla discussione all'imposizione. dal consiglio alla decisione. dall'assistenza all'educazione. dall'educazione all'autoeducazione. Il disabile, attraverso l'attività lavorativa: partecipa alla crescita dell'economia nazionale. avverte la sua importanza nel mondo. avverte la sua indispensabilità. si distrae da atteggiamenti violenti. Le attività occupazionali devono essere commisurate alle esigenze dei disabili intellettivi, per cui: gli utensili devono essere approvati dall'Asl di appartenenza. non sono previste attività manuali. non è possibile per il disabile fare uso di utensili da lavoro. occorrono utensili di facili uso. Le attività occupazionali devono essere: di lunga durata. sempre diverse. ripetitive. di lunga concentrazione. L'inserimento nel mondo del lavoro: È semplice per i disabili fisici. È semplice per i disabili intellettivi. non è possibile per i disabili data le competenze richieste. ammesso per i disabili fino a 21 anni. Nell'attività laboratoriale per disabili intellettivi, predomina: la performance. la competizione. l'affermazione personale. la compartecipazione. Quali attività sono particolarmente deleterie per il disabile intellettivo: attività di falegnameria in quanto potrebbero ferirsi. attività creative in quanto hanno particolari difficoltà in tale ambito. attività tipo 'catena di montaggio' perché non si vede il risultato finale. agricoltura e allevamento in quanto tendono ad impaurirsi di fronte agli animali. Quando non è possibile, data la gravità della disabilità, proporre attività occupazionali, occorre promuovere: attività di lettura. attività di stimolazione sensoriale e manipolazione. cura farmacologica per sedare agitazione e stress. attività di scrittura. Nello svolgimento dell'attività occupazione, il disabile deve: avere tutto il tempo che occorre per terminare il lavoro. rispettare una tempistica di produzione. rispettare orari quotidiani. chiedere l'aiuto degli altri assistiti. Chi assiste il disabile durante lo svolgimento dell'attività: altro disabile più esperto. pedagogista. educatore. familiare. Dove possono essere svolte le attività occupazionale dei disabili: laboratori scolastici. laboratori ospedalieri. centri diurni e residenziali protetti. centri cooperativi. In quel materia sono ampiamente descritte le modalità di educazione delle persone con disabilità intellettiva: pedagogia generale. pedagogia moderna. pedagogia speciale. pedagogia infantile. La tenerezza: deve caratterizzare il rapporto di un solo educatore con il soggetto disabile. non ci deve essere con le persone con disabilità. comporta rapporti simbiotici. va bilanciata a seconda dell'età della vita del disabile. La tenerezza è: compassione. spontaneità. progettualità. generosità. Lo sviluppo integrale della persona, proprio perché non deve mai terminare durante l'arco della sua vita, viene detto: dinamico. prolungato. flessibile. permanente. Cosa può essere considerato propedeutico al Progetto educativo personalizzato: assistenza. progettualità. accoglienza. osservazione. Qualsiasi gesto di supporto alla vita quotidiana del disabile, deve essere caratterizzato da: progettazione. amore. tonalità educativa. tonalità didattica. Il progetto educativo personalizzato deve essere: semestrale. scritto. accettato dall'ASL di appartenenza. non necessariamente scritto. L'accoglienza: non si improvvisa. si improvvisa. È un processo spontaneo. può essere inaspettata. L'arte di educare una persona disabile deve mirare: al benessere fisico del disabile. all'integrazione. all'inclusione. al recepimento, da parte del disabile, di nozioni didattiche. Cosa si intende con integrazione del disabile: adattamento passivo al contesto in cui è inserito. il disabile diventa protagonista della sua vita. adattamento attivo al contesto in cui è inserito. prendere parte a gruppi di ascolto presenti in comunità. |