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Title of test:
DIDATTICA SPECIALE II

Description:
quarto paniere - unipegaso

Author:
AVATAR

Creation Date:
17/09/2023

Category:
University

Number of questions: 88
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Content:
Qual è la causa dello stress dei ragazzi in età scolare: mancanza di adeguate ore di educazione fisica all'aperto eccessivo carico di compiti a casa eccessive ore in classe mancanza di periodi di pausa adeguati durante le ore di lezione.
La pressione scolastica, unitamente all'ansia che ne deriva, si riassume con il termnine: iperincentivazione iperprestazione ipostimolazione iperstimolazione.
Cosa significa il termine "stress": incentivazione stimolazione pressione motivazione.
L'agente provocante lo stress è detto: stressor stressed stressing stressante.
Quale potrebbe essere la soluzione allo stress: chiedere la consulenza di un pedagogista e di uno psicologo, in collaborazioen tra di loro in casi più gravi, ricorrere a psicofarmaci per evitare anche suicidi rafforzare la capacità di reagire e resistere modificare le condizioni, i contesti che lo generano.
Oggi l'attenzione non sembra essere puntata sullo stress dei ragazzi bensì sulle cd "tre i": impresa, intelletto, informatica informativa, implementazione, internet inglese, impresa, internet italiano, inglese, industria.
Come dovrebbe rispondere la scuola allo stress dei ragazzi: creando all'interno della struttura scolastica un punto di ascolto diminuendo verifiche in classe e compiti a casa diminuendo le ore di lezione in classe abolendo la votazione di verifiche e prove orali.
Quando lo stress comporta come conseguenza anoressia, bulimia, uso di droghe e in casi estremi il suicidio, si parla di: manipolazione aggressiva del corpo aggressione corporea manipolazione distruttiva corporeità distruttiva.
Quando insorge lo stress: a seguito di depressione quando le richieste e pretese familiari sono eccessive quando le richieste ambientali costituiscono un peso o sono eccessive per le risorse dell'individuo esiste una predisposizione genetica all'insorgenza dello stress.
L'agente provocante lo stess: uno stimolo esterno seppur sopportabile insieme molto ampio e coordinato di richieste didattiche che vengono fatte all'individuo insieme molto ampio e coordinato di richieste sociali che vengono fatte all'individuo insieme molto ampio e coordinato di richieste familiari e amicali che vengono fatte all'individuo.
Come viene definito l'uomo: animale culturale animale cosciente animale colto essere pensante.
Il termine cultura deriva dal verbo latino "colere" che significa: curare accogliere acculturare coltivare.
Nell'incontro fra culture, quanti "momenti" possiamo distinguere: tre cinque quattro sei.
Quando si riscontra il momento dell'"indifferenza e disdegno": quando ogni cultura vive nel suo ambito e il problema dell'interculturalità nemmeno si presenta quando l'altra cultura diviene minaccia contro la quale reagire ed eventualmente sopprimere quando il contatto diventa inevitabile la prima reazione è quella di pensare che l'altra cultura non ci riguarda quando l'incontro sfocia in uno scontro armato.
Le culture del mondo, tra di loro, sono: indipendenti interscambiabili tendenzialmente in contrasto interdipendenti.
L'intercultura è strettamente connessa a: affettività etnia diversità accoglienza.
L'aprirsi e fare posto all'altro , appartenente ad una cultura diversa è un comportamento definito come: empatia accoglienza affettività benevolenza.
Da cosa nasce l'interculturalità: dall'incontro esistenziale delle diverse visioni dell'uomo dall'incontro esistenziale delle diverse religioni dall'incontro esistenziale delle diverse visioni di DIO dall'incontro tra popoli con lingue diverse.
La permanente capacità critica, da intendersi costruttivamente, per l'edificazione della comunità e per il bene comune rende l'uomo: disfattista polemico critico criticizzante.
E' più che mai necessario nella società di oggi educare: a sopportare i conflitti a giocare con gli altri alle relazioni interpersonali e alla vita comunitaria a essere individui sicuri di sé.
Nell'ottica pedagogica, cosa si intende con il termine integrazione: adattamento attivo al contesto destabilizzazione del contesto cambiamento del contesto adattamento al gruppo dei pari.
Quale passaggio occorre in ottica pedagogica: dalla comunità all'individualità dalla centralità della persona alla centralità del servizio alla persona dalla centralità del servizio alla persona alla centralità della persona dall'inclusione all'integrazione.
Qual è la parola d'ordine che deve caratterizzare gli ambienti dedicati ai servizi alla persona: flessibilità omogeneità omologazione neutralità.
Al fine di capire cosa sia veramente essenziale all'educazione, la pedagogia si avvale e comprende: la pedagogia del welfare la filosofia etica l'educazione teleologica la filosofia dell'educazione.
Come viene definita l'educazione alla creazione di novità, verso un continuo cambiamento, promosso dalle nuove generazioni, mediante la sperimentazione: moderna educazione educazione generazione educazione alla curiosità educazione alla creatività.
Che cosa si intende con educazione all'affettività: educare ad una sana relazione affettiva che sappia trascendere anche la sessualità e la geni8talità educare anche alla criticità dei rapporti interpersonali e comunicativi al fine di razionalizzare il sentimento educare alla ricerca, progetto ed esperienza della benevolenza, nei rapporti interpersonali, e nelle esperienze comunitarie, nell'unione tra intelligenza, volontà e sentimento; educare al rispetto e all'amore non solo verso i propri genitori ma anche al gruppo di amici.
L'educazione alla scoperta psicofisica della realtà, nella meraviglia, con uno stupore sempre rinnovato ed entusiasmante, come viene definita: educazione allo stupore educazione alla curiosità educazione alla creatività educazione alla riscoperta.
Tra le domande che necessariamente deve porsi l'educatore, qual è quella che mostra un aspetto teleologico: qual è il fine dell'uomo qual è il bene dell'uomo come perseguire il bene? come garantire assistenza?.
Cosa si intende per destabilizzazione del contesto: il contesto si destabilizza in caso di un'eccessiva flessibilità dell'organizzazione in alcuni casi il contesto viene destabilizzato a causa dei problemi particolarmente gravi degli assistiti il contesto viene destabilizzato per garantire un'accoglienza dinamica e un'organizzazione flessibile il contesto si destabilizza in caso di mancanza di accoglienza.
Il nuovo modello di educazione, proposto dalla pedagogia si basa su: responsabilità, ospitalità e assistenza comunità e individualità comunità, ospitalità, responsabilità comunità, conflitto, responsabilità.
L'umanizzazione nei servizi alla persona: segna il passaggio dal carattere sanitario a quello assitenziale segna il passaggio a valori cristiani segna il passaggio dall'assistenza all'educazione segna il passaggio dall'educazione all'assistenza.
Ai fine dell'umanizzazione dei servizi alla persona, è necessaria: una relazione stabile una formazione umanistica una formazione sui valori cristiani la relazione educativa d'aiuto.
L'espressione "dall'assistenza all'educazione" significa anche passaggio: dall'autodeterminazione all'indipendenza dall'autodeterminazione alla dipendenza buona dall'indipendenza alla dipendenza dall'autocommiserazione alla stima di sé.
La possibilità di scegliere, anche solo nelle piccole ma importanti cose del quotidiano, viene detta: indipendenza consapevolezza autodeterminazione autonomia.
Nei contesti d'accoglienza , il "sentirsi" accolti deve essere inteso come un: vedere toccare ascoltare sentirsi amati.
In un contesto quale quello dell'accoglienza, rispondere solo alle necessità primarie della persona, vuol dire concretizzare la sua: promozione promozione globale promozione parziale promozione personale.
L'umanizzazione nei servizi alla persona: permette di comprendere meglio la realtà e di completare lo sguardo contemplativo di riconoscimento di ogni essere umano e della sua dignità in determinate condizioni di vita permette di comprendere meglio la realtà e di completare lo sguardo contemplativo di riconoscimento di ogni essere umano e della sua dignità sempre, in ogni condizione ed età della vita permette di comprendere meglio la realtà e di completare lo sguardo contemplativo di riconoscimento di ogni essere umano e della sua dignità in determinate fasce d'età permette di comprendere meglio la realtà e di completare lo sguardo contemplativo di riconoscimento di ogni essere umano e della sua dignità a determinate condizione.
Nell'espressione "Relazione educativa d'aiuto", il termine "educativo" è inteso: in una duplice accezione in una triplice accezione nella sua accezione univoca nella sua accezione pedagogica.
L'accoglienza progettuale è detta anche: accoglienza assistenziale progettualità accoglitiva accoglienza progettistica progettualità accogliente.
L'espressione "dall'assistenza all'educazione" significa anche passaggio: dal riconoscimento all'aspettativa dalla progettualità alla quotidianità dalla personalizzazione all'organizzazione dall'organizzazione alla personalizzzione.
Per indicare i bisogni educativi speciali si adoperano due sigle diverse: Bes o Sen, con qualche differenza. Indicare quale: Si usa Bes in riferimento alle problematiche scolastiche Si usa Sen nei documenti ufficiali destinati all’estero Non c’è nessuna differenza Si una Sen nella cultura egiziana.
L’area dello svantaggio scolastico corrisponde esattamente a quella del deficit: No: l’area dello svantaggio scolastico è più ampia No: l’area del deficit è sicuramente più ampia di quella dello svantaggio scolastico. Sì: Se c’è deficit c’è svantaggio e se c’è svantaggio c’è deficit. Sì: Il deficit comporta ritardo e il ritardo procura svantaggio.
Indicare che cosa si intende con la sigla Bes, bisogni educativi speciali: I bisogni di una persona che abbia impedimenti motori e/o di linguaggio I bisogni di una persona che abbia difficoltà di tipo intellettivo e/o psichiatrico I bisogni di una persona con difficoltà socio culturali ed emozionali I bisogni di una persona per effetto di danno, ostacolo o stigma sociale.
Valutare questa proposizione: Il bambino con bisogni educativi speciali è un bambino che non risponde nella maniera attesa al curricolo e non riesce a fronteggiare il normale ambiente di classe senza aiuto aggiuntivo.: Proprio così Può essere così, ma non sempre No. Perché si possa parlare di Bes è indispensabile una speciale certificazione, redatta secondo la classificazione internazionale ICF La qualifica di Bes è attribuibile soltanto su domanda ufficiale della famiglia, titolare della responsabilità educativa.
Indicare quale delle seguenti proposizioni si risulta più appropriata: I bambini con handicap hanno difficoltà di apprendimento I bambini con difficoltà di apprendimento sono soggetti Bes I soggetti Bes hanno difficoltà di apprendimento I soggetti Bes che abbiano difficoltà di apprendimento sono soggetti handicappati.
Nella educazione degli adulti ci si imbatte sovente nel cosiddetto paradosso della soglia minima. Indicare che cosa si intende con paradosso: Una simbolica difesa da errori, collocata all'avvio di una procedura Una proposizione inverosimile e tuttavia utile e produttiva Una condizione operativa assurda e bizzarra, oltre che illogica Una prospettiva incoerente e carica di errori.
Nella educazione degli adulti ci si imbatte sovente nel cosiddetto paradosso della soglia minima. A quale soglia si allude? In questo caso la parola soglia è intesa come: Contrassegno del momento di partenza del percorso di formazione da collocare ad una certa distanza (minima) dalla fase di progettazione Una sorta di dislivello (minimo), accettabile, nei risultati di apprendimento Limite (minimo) da raggiungere perché si possano avere risultati apprezzabili Scarto (minimo) tollerabile fra le attese iniziati e i risultati effettivi.
C'è sempre una correlazione fra resistenza al cambiamento e fattori di ansia e di stress: Non è così. Il cambiamento è un fattore di crescita e proprio per questo sottrae la persona dall'ansia Ogni cambiamento apre alla novità e quindi ad elementi di incertezza. E' questo che genera l'ansia. Nella formazione la persona elabora comportamenti segnati dall'ansia soltanto quando si sottrae all'apprendimento. Il cambiamento può generare motivi di ansia, certamente, ma c'è anche da considerare che una condizione chiaramente segnata dall'ansia può ostacolare o inibire il cambiamento.
Dovendo progettare percorsi di formazione destinati ad adulti (specialmente se si tratta di adulti con bisogni educativi speciali), indicare come vanno calibrati gli obiettivi: Con molta gradualità e tenendo sempre presenti le effettive possibilità degli allievi Stabilire traguardi in funzione delle risorse rilevabili dall'esperienza Giova puntare su obiettivi appena al di sopra delle risorse rilevabili nell'esperienza, curando che questi obiettivi risultino socialmente ambiziosi Escludere le motivazioni sociali e utilizzare le motivazioni estrinseche.
In presenza di bisogni educativi speciali e in soggetti che manifestino chiare forme resistenza al mutamento, volendo comunque ottenere risultati apprezzabili e decisivi, conviene calibrare la proposta formativa: Sulle effettive risorse del soggetto e sulla sua disponibilità al cambiamento Su obiettivi significativi, qualificanti e in certa misura ambiziosi In maniera da evitare gli obiettivi ambiziosi e qualificanti, almeno sino a quando persistono le resistenze al cambiamento Prima su obiettivi 'strumentali' e poi '€“ gradualmente '€“ sui contenuti previsti dal progetto di formazione.
Valuta la seguente proposizione: 'Se le differenze fanno problema, l’omologazione dei comportamenti è la strada obbligata per raggiungere l’obiettivo della parità sociale': È sicuramente corretta È più corretta che sbagliata È più sbagliata che corretta È totalmente sbagliata.
Valuta la seguente proposizione: 'la differenza contrassegna l’unicità della persona, il suo essere irriducibilmente singolare, unica, irripetibile': È sicuramente corretta È più corretta che sbagliata È più sbagliata che corretta È totalmente sbagliata.
Ci si lamenta perché in alcune circostanze la diversità genera differenze: Questa proposizione è incomprensibile Sì, è vero, ma soltanto se intervengono interferenze culturali e sociali No. Se mai è vero il contrario È una questione etica, non una condizione sociale.
La pedagogia e la didattica speciali studiano le diversità. Indicare quali diversità: Quelle dovute ad handicap psicofisico Quelle generate da stereotipi culturali e sociali Quelle prodotte insuccesso scolastico Tutte le forme di diversità.
Valutare la seguente proposizione: 'L’omologazione dei mercati tende ad appiattire le specificità culturali e a proclamare l’uguaglianza di tutte le culture': È una proposizione ben lontana dai dati di fatto È vero il contrario: è l’omologazione culturale che determina l’omologazione dei mercati È un rischio permanente È l’analfabetismo che procura l’azzeramento delle specificità culturali.
Qualcuno ha parlato di tentazione dell’omologazione. Indicare perché: Si teme che l’omologazione possa mascherare le differenze Si teme che l’omologazione possa incentivare le diversità Si vuole che l’omologazione possa garantire la parità Si vuole che l’omologazione possa essere garantita dalla legge.
Quale di queste proposizioni è sicuramente corretta: La presenza dell'altro (e quindi del diverso da me) è giusta, non utile La presenza dell'altro (e quindi del diverso da me) è utile, ma soltanto per l'altro. Per me è un servizio eticamente apprezzabile La presenza dell'altro (e quindi del diverso da me) è utile, anzi necessaria per il mio processo di autocostruzione della mia identità personale La presenza dell'altro (e quindi del diverso da me) non è nè utile nè necessaria e nemmeno giusta. E'ˆ semplicemente una condizione esistenziale ineludibile.
Il processo di crescita della persona si sviluppa lungo tre prospettive fra loro interconnesse: quella dell'identità, quella dell'alterità, quella della diversità. Fra queste tre prospettive occorre stabilire una condizione di armonia e di equilibrio. Perchè?: Perchè l'una si rinforza nel confronto con l'altra Perchè se una di esse predomina, si impoveriscono le difese della persona Perchè la cultura del nostro tempo spinge verso profili armonici Perchè l'uomo tecnologico ha bisogno di tutte e tre queste prospettive di crescita.
Le differenze sono dei dati di fatto, mentre la diversità è un costrutto sociale. L'educazione lavora perchè le differenze non si trasformino in diversità. Quali possono essere i fattori responsabili della trasformazione delle differenze in diversità: L'età Il sesso Il pregiudizio La stanchezza.
Abbiamo ricordato, a lezione, la frase di Robin Williams nel film L'attimo fuggente: "Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose sempre da angolazioni diverse". A che cosa si allude?: Alla bassa statura del protagonista del film Alla esigenza di decidere sempre dopo aver vagliato almeno tre diverse opzioni Al rischio sempre possibile della omologazione Alla tentazione della pigrizia e della fuga dalla responsabilità.
Per eliminare la diversità si possono fare diverse cose. Una di quelle qui riportate è sicuramente inutile: Trovare il modo di mascherarla e di non farla emergere Trovare il modo di impedire che essa possa essere contrabbandata per normalità Liberare i comportamenti dal vizio della omologazione Assumere atteggiamenti critici e stili di vita razionali.
La "diversità" è spesso vissuta in chiave negativa, come "minaccia" alla propria identità. Perchè? [segnare la risposta che aiuta a capire il problema]: La gestione della diversità richiede attenzione e premure ed oggi abbiamo poco tempo Il diverso è poco conosciuto. Ci vorrebbe una maggiore disponibilità e cercare di capire quali siano i suoi effettivi bisogni Il rapporto con il diverso procura fastidio quando si pensa alle attenzioni di cui ha bisogno La relazione con il diverso è sovraccarica di stereotipi e di pregiudizi.
A scuola la vera uguaglianza va espressa come: Uguaglianza dei tempi e degli spazi educativi Uguaglianza dei sussidi messi a disposizione degli alunni Uguaglianza delle opportunità Uguaglianza degli esisti scolastici.
'Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali', diceva Don Milani. Adoperando questo metro, quale delle seguenti proposizioni risulterebbe errata.: Garantire a tutti almeno la sufficienza Impegnare gli alunni in difficoltà con specifiche attività integrative Organizzare, per gli allievi in difficoltà, una didattica più articolata ed esposta a contini controlli e verifiche Definire gli obiettivi didattici in ragione dei bisogni di conoscenza e in termini di massima emancipazione della persona.
Qualche volta nella gestione del lavoro scolastico e nell'agire educativo è preferibile parlare, non già di uguaglianza, ma di equità. Quale dei seguenti comportamenti nasconde, al di sotto di una patina di uguaglianza, una condizione di scarsa equità?: Definire gli obiettivi didattici in ragione dei bisogni di conoscenza di ciascuno Rinunciare ai voti nella valutazione degli allievi Distribuire le attività didattiche tenendo conto dei ritmi di apprendimento e dei bisogni di emancipazione di ciascuno Utilizzare procedure didattiche individualizzate/personalizzate.
I discorsi sulla uguaglianza e sulla equità sono sempre esposti al pericolo del fraintendimento. Ciò accade soprattutto quando non ci si accorge dei seguenti rischi [Una delle risposte non c'entra. Quale?]: Omologazione e retorica Stereotipia e pregiudizi Estrapolazione e serendipità Mistificazione e generalizzazioni.
Fra i neologismi che si adoperano per segnalare i fraintendimenti cui va esposta l'idea di equità c'è anche il cosiddetto bottecerchismo, ossia l'attitudine a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Quale di queste proposizioni risulta chiaramente inquinata da bottecerchismo?: Non voglio che si copi durante lo svolgimento delle prove di verifica, per questo ho disposto che si occupino i posti a scacchiera Gli direi di sì, ma non posso farlo vicino ai compagni: non capirebbero Le regole sono regole e non è possibile transigere Domani è festa e si potrà rimanere senza compiti a casa.
Il disadattamento scolastico è problema complesso legato ad un ampio ventaglio di questioni prevalentemente centrate su: Le dotazioni del soggetto in esame L’interscambio fra questioni soggettive e contesto di riferimento Le pratiche riabilitative di cui la persona ha bisogno I vincoli che la situazione scolastica pone alla motricità e alla piena espressione dell’autonomia della persona.
Il disadattamento scolastico si chiama così perché: Dipende dalle attese che la famiglia elabora nei confronti della scuola Dipende dalla scuola Si evidenzia nella situazione scuola Nasce dalla mancata collaborazione fra la scuola, le Asl e gli altri Enti Locali.
La dizione "disadattamento scolastico" serve a richiamare l’attenzione sulle seguenti questioni. Tutte tranne una. Indicare quale: Ricordare che alcune forme di disagio coinvolgono direttamente la scuola Ricordare che in età evolutiva ogni forma di disadattamento trova a scuola il modo di esprimersi in chiara evidenza Sottolineare che a scuola molto può essere fatto per contenere o risolvere o avviare a soluzione diversi casi di disadattamento Sottolineare come la scuola possa farsi collettore degli interventi terapeutico-riabilitativi necessari al soggetto in difficoltà.
Anche l'adattamento, come la normalità, potrebbe dipendere da fattori di contesto. Conseguentemente il disadattamento sarebbe da intendere come difficoltà a stabilire un rapporto equilibrato fra la persona e il gruppo sociale, ovvero fra la persona e il contesto in cui è chiamata a vivere. Per questo motivo: La scuola è di per sé fattore di disadattamento La scuola è il luogo in cui si risolve qualsiasi forma di disadattamento L’adattamento mobilita le risorse del soggetto e quelle dei diversi contesti nei quali vive la persona L’adattamento viene garantito dalla scuola.
Come si può spiegare che alcuni ragazzi si trovano magnificamente a loro agio in famiglia e risultano invece "disadattati" a scuola? (o viceversa).: Perché soffrono di disturbi dell’apprendimento È la prova di quanto incidano i fattori ambientali sulla nozione stessa di adattamento Perché sono portatori di sindromi ciclotimiche, con alternanza di periodi di normalità e fasi di disturbo Perché la nozione di disadattamento ha una sua intrinseca fragilità semantica.
Benedict ha scoperto che in alcuni casi e per certi aspetti i comportamenti che noi consideriamo "anormali" funzionano bene in altre culture. Indicare quale può essere la spiegazione di questo dato, di per sé sorprendente: La anormalità è una sovrastruttura culturale, di fatto non esiste La anormalità è sovente frutto di antichi o nuovi pregiudizi Normalità e anormalità sono sempre esito di uno scambio transattivo fra la persona e il suo contesto È risaputo che la cultura Occidentale è una fabbrica di disadattamenti….
Gli specialisti ci dicono che è sicuramente più preoccupante un ragazzo che cresce senza motivazioni, senza slanci e vive alla giornata piuttosto che un ragazzo trasgressivo e deviante. Indicare il perché: La trasgressione e la devianza sono espressioni relative, frutto di opzioni del gruppo sociale egemone La trasgressione e la devianza sono irregolarità della condotta, l’assenza di motivazioni impedisce persino il generarsi di una condotta Trasgressioni e devianza suppongono una persona adulta, mentre qui si discute di ragazzi Gli specialisti non dicono affatto quel che qui si ipotizza.
Ai fini della corretta valutazione della devianza giova collocare al centro dell’attenzione la persona, considerata all’interno di un fascio complesso e composito di relazioni con il contesto spaziale, con quello culturale, con le persone, con gli aggregati sociali, con la storia, con la cultura. Perché: Perché è così che vive la persona Perché c’è un nesso fra devianza ed organizzazione sociale Perché viene sempre prima la persona e poi il suo problema Perché l’organizzazione sociale è un imprescindibile elemento che fa da sfondo per tutto l’agire sociale.
Nelle scienze, quando si parla di “paradigma”, si vuole indicare l'insieme di teorie, leggi e strumenti che tracciano una tradizione di ricerca con assetti teorici che vengono da tutti accolti. Alla luce di questo assunto, trovare la frase sbagliata: Ha valenza paradigmatica la decisione di considerare la persona all’interno di un fascio complesso e composito di relazioni con il contesto spaziale e culturale, con le altre persone, con gli aggregati sociali, con la storia, con la cultura. Il paradigma è come un caposaldo irrinunciabile e condiviso. Una sorta di quadro teorico che agisce al di sotto di ogni proposizione appartenente allo stesso dominio scientifico. In forza dei suoi paradigmi, la didattica speciale si può a buon diritto definire scienza epistemologica Fu S. L. Kuhn che, parlando della evoluzione delle scienze, adoperò le espressioni “paradigma” e “scienze paradigmatiche”.
A giudizio di molti sociologi c’è un nesso fra devianza e sistema politico. Perché?: Perché sono i politici, con le leggi che essi approvano, a definire che cosa si debba considerare devianza e come la si debba punire Perché i dispositivi concettuali riguardanti la devianza hanno sempre un certo rapporto con gli schemi comportamentali dei gruppi egemoni Il potere politico è l’unico che può legittimare o non legittimare la devianza È sempre e soltanto l’organizzazione sociale ciò che genera la devianza.
Si parla talora delle pastoie della cultura. E' evidente che si tratta di linguaggio figurato. Di per sè, che cosa sono le pastoie?: Il pasto degli animali da cortile Un ostacolo che blocca l'attività Una discussione che si protrae per lungo tempo Il pasto dei maiali.
Ci si lamenta che in questa fase di stagnazione culturale il linguaggio stia riducendo il suo spessore connotativo, Che cos'è la connotazione?: La denominazione delle parole astratte L'attribuzione di significato L'attribuzione del nome alle cose o alle azioni Il rispetto della sintassi.
Ci si lamenta che in questa fase di stagnazione culturale il linguaggio stia sovrabbondando di espressioni gergali. Quali delle espressioni sotto riportate non è una espressione gergale: Ho da lavare una montagna di panni All'uscita da scuola si è formata una fiumana di gente Travolto dalla fiumana, è riuscito a salvarsi appena in tempo Per disciplinare la fiumana il Comune ha speso una barca di soldi.
Si pensa e si dice che in questa fase culturale sta accadendo che le individualità stiano cedendo il posto alle omologazioni. Che cos'è l'omologazione culturale?: L'azzeramento delle specificità Il corretto mescolamento dei caratteri individuali L'anomalo mescolamento dei caratteri individuali La crescente burocratizzazione delle operazioni quotidiane.
Quale delle seguenti proposizioni è compatibile con l'intenzione di salvaguardare la forza della verità e la centralità della persona?: La normalità è sancita dalla norma La normalità è data dal benessere La normalità è data dal consenso sociale ('Così fan tutti') La normalità è sancita dalle organizzazioni internazionali.
La convivenza umana cerca le vie dell’intesa e dell’accordo. Si ritiene tuttavia che questa continua ricerca della mediazione e del compromesso non possa spingersi sino a rendere tutto più sfumato e tutto più neutro, perché altrimenti si smarrirebbe ogni carattere di specificità e di originalità. Indicare come viene definita questa condizione: Mediazione Equilibrio Medietà Equità.
Fuga dalla responsabilità e cultura dell’indifferenza sono fra le reazioni che la persona mette in atto per difendersi …: Dal disorientamento indotto dalla cultura contemporanea Dalle pressioni dell’individualismo Dalle continue richieste di solidarietà alle quali la crisi economica ci ha abituato Dagli effetti del sempre più preoccupante fenomeno dell’abbandono scolastico.
Nel mito c’è sempre accanto un eccesso di enfasi, una qualche simbolizzazione positiva. Indicare qual è la simbolizzazione positiva del mito del buon selvaggio: Apprezzare e valorizzare gli stranieri che raggiungono le nostre frontiere Lodare coloro che vestono in maniera essenziale e casual Cercare forme di vita semplici ed ecosostenibili Astenersi dall’alcool e dal tabacco.
Indicare quando si può parlare di gregarismo: Quando si veste alla moda Quando si subordina la propria identità alla identità del gruppo Quando si rinuncia alla competizione e ai suoi rischi Quando si cerca sempre di mediare e di conciliare, ad ogni costo.
La cultura dell'indifferenza corrode l'identità della persona e la rende inetta, svogliata, priva di ideali, distratta, incapace di ribellarsi, … di fatto sconfitta da sé medesima. Indicare che cosa si può fare per combattere la cultura della indifferenza. Uno dei seguenti comportamenti è scarsamente rilevante. Indicare quale: Aprire la scuola all’arte, alla cultura, alla storia Nell’apprendimento utilizzare metodologie di ricerca Nella formazione favorire iniziative di welfare sociale Nella didattica adottate la programmazione curricolare.
Indicare quale di queste proposizioni è sbagliata: L’indifferenza produce indifferenza La competitività genera frustrazione La competitività genera isolamento L’isolamento genera frustrazione.
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