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Title of test:
Diritto privato Ecampus

Description:
Domande di diritto privato

Author:
Nadia
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Creation Date:
02/04/2023

Category:
University

Number of questions: 372
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Content:
La fattispecie di una norma giuridica è sempre concreta e specifica astratta e generica astratta e generale astratta e specifica.
Nella struttura della norma "Se a, allora b", "a" cosa indica? Effetto Conseguenza Fattispecie Sanzione.
Il carattere giuridico di una norma dipende da: chi è il destinatario chi la emana il contesto in cui è inserita la sua "fonte di produzione".
cos'è il principio di effettività? Un principio secondo il quale chi non osserva le regole dell'ordinamento vigente verrà costretto dallo Stato a rispettarle Un principio secondo cui lo Stato regolamenta attraverso l'ordinamento i suoi membri Un principio in base al quale ciascuno è chiamato a rispondere degli effetti della propria condotta Un principio in base al quale l'ordinamento giuridico previene gli effetti della condotta dei membri di una collettività.
In base al principio di effettività, se un membro della collettività non osserva una regola vigente nell'ordinamento, allora interverrà: un'autorità giurisdizionale (Tribunale) un'autorità inferiore che obbligherà a rispettare la norma un'autorità superiore che obbligherà a rispettare la norma un'autorità competente a far rispettare la regola.
Nella gerarchia delle fonti, la legge comunitaria è: gerarchicamente superiore alla legge ordinaria equiparata alla legge costituzionale equiparata alla legge ordinaria. Tuttavia in caso di conflitto, prevale la norma comunitaria equiparata al regolamento.
Il codice civile ha natura di: regolamento legge costituzionale legge ordinaria legge speciale.
Secondo la gerarchia delle fonti: la legge regionale prevale sui regolamenti la legge regionale è equiparata ai regolamenti la legge regionale prevale sempre sulla legge ordinaria la legge regionale soccombe dinanzi agli atti di natura regolamentare.
Che cosa sono le fonti di produzione? Gli atti e i fatti in grado di produrre diritto Gli atti in grado di produrre diritto Le norme La giurisprudenza.
La gerarchia delle fonti è il principio in base al quale: la norma successiva deroga quella precedente la norma speciale deroga quella generale la norma che proviene da una fonte superiore prevale su quella di rango inferiore la norma che proviene da un'autorità superiore prevale sulle altre.
Le norme comunitarie, nella gerarchia delle fonti, sono: equiparate alle leggi ordinarie. Tuttavia, in caso di conflitto, la norma interna prevale sulla norma comunitaria di pari grado al di sopra delle leggi ordinarie equiparate alle leggi ordinarie. Tuttavia, in caso di conflitto, la norma comunitaria prevale sulla norma interna di pari grado al di sotto delle leggi ordinarie.
Nell'ambito dell'efficacia della legge nel tempo, vigono due principi fondamentali: 1) la legge posteriore abroga la legge anteriore; 2) la legge generale posteriore deroga la disciplina speciale 1) la legge posteriore abroga la legge anteriore; 2) la legge speciale posteriore deroga la disciplina generale 1) la legge posteriore non abroga la legge anteriore; 2) la legge speciale posteriore deroga la disciplina generale 1) la legge anteriore perde di efficacia dinanzi alla legge posteriore; 2) la legge speciale anteriore deroga la disciplina generale.
Al fine di regolare un caso non regolato da singole disposizioni di legge, l'analogia iuris consente di applicare: su discrezione del giudice mai si, salvo che per le leggi penale e le leggi eccezionali sempre.
Sono situazioni giuridiche attive: il diritto soggettivo, la potestà, la facoltà il diritto soggettivo la potestà, la facoltà, l'onere il diritto soggettivo, la potestà, la facoltà, lo status.
Quando si acquista la capacità giuridica? dopo un anno dalla nascita con il compimento del primo atto giuridicamente rilevante al momento della nascita al compimento della maggiore età.
Quando si acquista la capacità di agire? con il compimento del primo atto giuridicamente rilevante con la nascita dopo un anno dalla nascita al compimento del diciottesimo anno di età.
Chi viene nominato all'interdetto? Assistente Tutore Amministratore di sostegno Curatore.
Il minore emancipato: può compiere in autonomia dell'assistenza del curatore per quelli di ordinaria amministrazione ha necessità dell'assistenza del curatore per quelli di ordinaria amministrazione ha sempre bisogno dell'autorizzazione dell'autorità giudiziaria può compiere in autonomia sia gli atti di ordinaria amministrazione sia gli atti di straordinaria amministrazione.
al ricorrere di quali condizioni si è dichiarati interdetti? soggetto maggiorenne che: a) sia infermo di mente; b) tale infermità non sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri interessi; d) sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione soggetto maggiorenne che: a) sia infermo di mente; b) tale infermità sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri interessi; d) sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione soggetto minorenne che: a) sia infermo di mente; b) tale infermità sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri interessi; d) sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione soggetto minorenne che: a) sia infermo di mente; b) tale infermità non sia abituale; c) a causa di tale infermità, il soggetto non sia in grado di provvedere ai propri interessi; d) sia necessario assicurare al soggetto una adeguata protezione.
Cosa accomuna l'interdetto e l'inabilitato? l'assistenza di un curatore la sostituzione del tutore l'essere soggetti incapaci di agire la minore età.
Chi può promuovere il procedimento di interdizione? Il coniuge, il convivente, i parenti entro il quarto grado oltre al soggetto interessato, il coniuge, il convivente, i parenti entro il quarto grado oltre al soggetto interessato, il coniuge, il convivente, i parenti entro il quinto grado oltre al soggetto interessato, il coniuge e i parenti entro il quarto grado.
Gli effetti dell'amministrazione di sostegno decorrono: dal deposito del decreto del giudice tutelare nel registro delle amministrazioni di sostegno dall'annotazione in margine all'atto di nascita del decreto del giudice tutelare dall'emissione del decreto del giudice tutelare dal verificarsi della condizione di infermità, menomazione fisica o psicofisica.
Il procedimento per accedere all'istituto dell'amministrazione di sostegno da quali, tra questi soggetti, non può essere avviato? Da chi ne ha interesse dal convivente dai parenti fino al quarto grado dai medici e personale sanitario che hanno in cura l'interessato.
Quali poteri ha l'amministratore di sostegno? compiere gli atti di ordinaria amministrazione compiere gli atti di straordinaria amministrazione compiere gli atti indicati nel provvedimento giudiziale di nomina compiere gli atti sia di ordinaria sia di straordinaria amministrazione.
La differenza tra società e associazioni è: che solo le seconde hanno scopo di lucro che solo le prime mirano a recare vantaggi comuni, con la propria attività, ai soci che solo le prime hanno scopo di lucro che entrambe hanno scopo di lucro ma nelle associazioni contano di più gli associati.
Le associazioni riconosciute: sono lasciate alla libera determinazione della volontà privata non devono sottostare a precise regole di legge non sono dotate di autonomia patrimoniale sono sottoposte al riconoscimento governativo.
Il fenomeno associativo: è di rilevanza costituzionale (art.18) è disciplinato solo dal codice civile è di rilevanza costituzionale (art. 14) non è contemplato nella Costituzione.
Quale tra questi enti persegue uno scopo di lucro? Società Fondazione Comitato Associazione riconosciuta.
La distinzione tra enti con e senza personalità si fonda sulla: rappresentanza organica fruibile solo dai primi autonomia patrimoniale perfetta solo dei primi presenza, solo nei primi, di organi di rappresentanza interni ed esterni capaci di agire anche con i terzi capacità, solo dei secondi, di rispondere delle proprie obbligazioni solo con il proprio patrimonio.
Le associazioni riconosciute sono rese tali con: pubblicazione del loro statuto e atto costitutivo la presentazione del loro atto costitutivo in prefettura la presentazione del loro atto costitutivo e statuto in prefettura la affissione del loro statuto in prefettura.
Le associazioni riconosciute, come organi, cosa prevedono? soltanto amministratori un'assemblea e amministratori un'assemblea, amministratori e un collegio sindacale soltanto un'assemblea.
Delle obbligazioni assunte da un'associazione non riconosciuta, chi risponde? sia l'associazione con il fondo comune, sia tutti gli associati soltanto gli associati soltanto l'associazione con il suo fondo comune sia l'associazione con il fondo comune, sia gli associati che hanno assunto l'obbligazione in nome e per conto dell'ente.
Di che anno è la riforma del diritto di famiglia? 1968 2000 1982 1975.
La legge n. 219 del 17 dicembre 2012: disciplina l'affidamento condiviso di coppie separate equipara lo stato di figli, abrogando la distinzione tra figli legittimi e figli naturali disciplina la procreazione medicalmente assistita equipara lo status di figlio adottivo a quello di figlio legittimo.
Quale, tran queste, non è causa di invalidità del matrimonio: violazione di legge vizi del consenso uno dei coniugi era divorziato interdizione giudiziale di uno dei coniugi.
Il cd divorzio breve: riunisce separazione e divorzio in un unico momento segue la separazione ma è accessibile in tempi più brevi rispetto agli ordinari sostituisce la separazione è accessibile solo se la coppia ha figli minori.
Quali diritti e doveri, tra quelli indicati, sorgono tra i coniugi ai sensi dell'art. 143 cod. civ.: diritto di vivere in abitazioni separate obbligo di comunione dei beni obbligo a contribuire ai bisogni della famiglia secondo la propria volontà obbligo reciproco alla fedeltà.
La separazione può essere: solo giudiziale consensuale o giudiziale, ma anche quella di fatto provoca effetti giuridici consensuale o giudiziale concordata con atto privato tra i coniugi.
La separazione con addebito: è un istituto ormai derogato è accertabile solo a carico di uno dei coniugi è accertabile quando si violano i doveri coniugali non è accertabile quando ci sono in gioco gli interessi di figli minori.
L'assegno divorzile è un obbligo che cessa se: i figli diventano maggiorenni se il coniuge beneficiario ha mantenuto il diritto alla reversibilità il coniuge beneficiario si sposa con nuove nozze il coniuge beneficiario inizia una convivenza more uxorio.
Quale di questi obblighi non cessa per effetto della separazione? obbligo di fedeltà obbligo di collaborazione in relazione alla prole obbligo di coabitazione obbligo di assistenza.
Quali di questi beni non entrano subito in comunione tra i coniugi? beni, di natura non personale, acquistati dai coniugi durante il matrimonio beni, di natura personale, acquistati dai coniugi durante il matrimonio gli utili di aziende gestite da entrambi i coniugi, anche se appartenenti ad uno solo di essi prima del matrimoniio le aziende gestite dai coniugi e create dopo il matrimonio.
in regime di comunione dei beni, cosa accade ai beni che prima del matrimonio erano di proprietà di un singolo coniuge? i beni rimangono di proprietà esclusiva del coniuge i beni cadono in comunione tra i coniugi soltanto se esistenti al momento di scioglimento della comunione i beni cadono subito in comunione tra i coniugi, salvo vi sia un contrario accordo tra gli stessi i beni cadono subito in comunione tra i coniugi.
In caso di presenza di minori, i beni facenti parte un fondo patrimoniale da chi possono essere alienati? da ciascuno dei genitori da entrambi i genitori, con l'autorizzazione del giudice i beni non possono essere mai alienati da entrambi i genitori, senza necessità di altre autorizzazioni.
I beni conferiti nel fondo patrimoniale possono essere aggrediti dal creditore del singolo coniuge? non è mai possibile, se vi sono figli minori si, con l'azione revocatoria, se il conferimento è attuato in sua frode no, non è possibile, finchè dura il fondo si, ma solo con l'autorizzazione dell'altro coniuge.
In che modo deve sempre avvenire la costituzione del fondo patrimoniale? attraverso provvedimento giudiziale tramite scrittura privata non autenticata per atto pubblico per scrittura privata autenticata.
Chi, tra i seguenti soggetti, non può promuovere l'azione di disconoscimento della paternità? la madre il figlio maggiorenne il padre il figlio minorenne.
Sono riconoscibili i figli incestuosi? no, mai solo dopo il compimento del diciottesimo anno di età se i genitori erano in buona fede e sempre dietro autorizzazione giudiziale se i genitori non sapevano della loro parentela.
Quanto dura l'affidamento preadottivo? non meno di tre mesi non meno di due anni non meno di sei mesi non meno di un anno.
per quale motivo non potrebbe accedersi alla successione ex lege? perché i legittimari non accettano l'eredità perché manca il testamento perché mancano i parenti del de cuius perché vietato dal de cuius.
se manca il testamento, e non può accedersi alla successione legittima, l'eredità si devolve: a chi fa istanza di assegnazione allo Stato alla Chiesa Cattolica ad un trust.
La volontà del de cuius prevale su qualsiasi disposizione di legge è contemperata dalla legge a fronte dell'interesse dei legittimari è contemperata dalla legge a fronte dell'interesse dei figli è assoluta.
se la successione avviene a titolo universale, si parlerà di: legato riserva disponibile eredità, eredi e coeredi legittimari.
la successione ex lege è quasi sempre: a titolo universale concomitante a quella testamentaria a titolo di legittima a titolo particolare.
per quale motivo non potrebbe accedersi alla successione ex lege? perché vietato dal de cuius perché i legittimari non accettano l'eredità perché mancano i parenti del de cuius perché manca il testamento.
Possono essere chiamate a succedere le persone giuridiche: dietro autorizzazione del loro organo rappresentativo senza autorizzazione solo se godono dell'autonomia patrimoniale perfetta solo con possesso di personalità giuridica.
l'indegnità è: l'incapacità di succedere la situazione di un soggetto che, per motivi economici non può essere chiamato a succedere una situazione pronunciabile dal de cuius la situazione di un soggetto che, per motivi morali, non può essere chiamato a succedere.
la rappresentazione è possibile se: sussiste un testamento il soggetto che non possa o voglia accettare sia il coniuge del de cuius il soggetto che non possa o voglia accettare sia il figlio o il fratello del de cuius si accede alla successione ex lege.
Entro quanto tempo si deve fare l'inventario dopo l'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario? entro due mesi entro sei mesi entro tre mesi entro un mese.
il diritto di accettare l'eredità in quanto tempo si prescrive? 10 anni 1 anno 5 anni 20 anni.
come può avvenire l'accettazione dell'eredità? solo in modo espresso in modo espresso o tacito in modo simbolico solo in modo tacito.
in quali casi l'atto di accettazione d'eredità deve essere trascritto? se, nella massa ereditaria, sono presenti beni immobili o mobili iscritti nei pubblici registri se, nella massa ereditaria, sono presenti soltanto beni immobili se, nella massa ereditaria, sono presenti soltanto beni mobili iscritti nei pubblici registri in nessun caso.
in quanti anni si prescrive il diritto di accettare l'eredità? 10 anni dall'apertura della successione 5 anni dall'apertura della successione non è soggetto a prescrizione 20 anni dall'apertura della successione.
se il chiamato è nel possesso dei beni ereditari, deve: dichiarare se accettare o meno l'eredità entro i termini di 10 anni dall'apertura della successione fare l'inventario entro i 3 mesi successivi all'apertura della successione fare l'inventario entro i tre mesi successivi dall'apertura della successione solo se in possesso di beni mobili registrati fare l'inventario entro i 12 mesi successivi all'apertura della successione.
quale forma deve osservare l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario? la forma della scrittura privata autenticata la forma dell'atto pubblico la forma dell'atto pubblico solo se, nella massa ereditaria, sono presenti beni immobili nessuna forma è prescritta dalla legge.
Quali, tra questi soggetti, non sono ricompresi nella categoria dei legittimari? Coniuge ascendenti fratelli e sorelle figli.
In materia di successioni, quale azione ha il legittimario pretermesso? azione negatoria azione di nunciazione azione di riduzione azione di regolamento dei confini.
gli ascendenti legittimi, in qualità di legittimari, quando vedono riservata una quota di legittima? quando il de cuius lascia un solo figlio sempre quando il de cuius non lascia figli mai.
in materia di successioni, quale azione ha il legittimario pretermesso? azione negatoria azione di regolamento dei confini azione di rinunciazione azione di riduzione.
nella successione necessaria, quando manca il coniuge, e i figli sono più di uno, la riserva a favore dei figli è: due terzi un terzo la metà un quinto.
quali, tra questi soggetti, non sono ricompresi nella categoria dei legittimari? figli ascendenti coniuge fratelli e sorelle.
il testamento ha natura di: negozio giuridico recettizio atto unilaterale recettizio atto unilaterale e non recettizio contratto non recettizio.
il legato di cosa altrui è: previo consenso dell'erede automaticamente, senza facoltà di rinunziarvi automaticamente, con facoltà di rinunziarvi con l'accettazione.
il testamento olografo, che manchi della sottoscrizione del testatore, come è? rescindibile revocabile annullabile nullo.
nella comunione ereditaria: si seguono le norme della comunione ereditaria salvo quanto concerne esclusivamente la divisione a differenza della comunione ordinaria, i coeredi che vogliono alienare la quota devono informare gli altri, i quali possono esercitare diritto di prelazione a differenza della comunione ordinaria, i coeredi che vogliano alienare la quota devono pubblicare la notizia nelle maggiori testate giornalistiche locali si seguono le norme della comunione ordinaria.
la divisione ha effetto: irretroattivo retroattivo nei confronti di alcuni eredi solo su determinati beni dell'asse ereditario.
la divisione dell'eredità fatta dal testatore nel testamento è nulla: se il testatore omette alcuni beni se il testatore omette di indicare la quota spettante a ciascuno se il testatore affidi ad un terzo la stima della quota di ciascun erede se il testatore omette di indicare uno degli eredi o dei legittimari.
possono donare le persone giuridiche? si, a prescindere se tale capacità sia riconosciuta dall'atto costitutivo no, in nessun caso si, solo se tale capacità è riconosciuta dall'atto costitutivo si, solo a favore di altre persone giuridiche.
quali elementi essenziali devono ricorrere congiuntamente ai fini di un contratto di donazione? animus donandi e arricchimento del donatario spirito di liberalità, arricchimento del donatario, scrittura privata autenticata spirito di liberalità, arricchimento del donatario, atto pubblico arricchimento del donatario e atto pubblico.
quali elementi essenziali devono ricorrere congiuntamente ai fini di un contratto di donazione la datio rei e l'arricchimento del donatario l'arricchimento del donante e l'atto pubblico l'animus donandi e la forma libera lo spirito di liberalità, l'arricchimento del donatario e la forma scritta.
la donazione è: una consuetudine un fatto giuridico un contratto un atto unilaterale.
in ipotesi di incapacità, non sono valide le donazioni ai: rappresentante legale personale medico che ha in cura l'interessato curatore tutore.
quali donazioni fanno eccezione alla regola della stipulazione per atto pubblico? le donazioni di beni mobili le donazioni tra incapaci le donazioni di modico valore le donazioni di un'universalità di mobili.
In quali casi è ammessa la revoca della donazione? in caso di indegnità del beneficiario in caso sia assente un atto pubblico in caso di matrimonio del donante in caso di sopravvenienza di figli; in caso di ingratitudine del beneficiario.
i beni futuri: non sono considerati beni giuridici non possono formare oggetto di rapporti obbligatori possono formare oggetto di rapporti obbligatori, fatti salvi i casi vietati dalla legge possono formare oggetto di rapporti obbligatori.
i beni futuri possono formare oggetto di rapporti obbligatori? no, mai si, sempre si, fatti salvi i casi vietati dalla legge si, ma solo se beni immobili.
Secondo la Corte di Cassazione, l'avviamento può qualificarsi come: s'identifica con la clientela un bene immateriale un prodotto dell'ingegno una qualità dell'azienda.
i beni demaniali: possono essere usucapiti possono essere commerciati non possono formare oggetto di negozi di diritto privato possono formare oggetto di possesso.
come è classificabile un diritto reale? diritto potestativo diritto assoluto onere diritto relativo.
non è un diritto reale di godimento: l'uso l'abitazione l'enfiteusi la proprietà.
quale, tra questo, non è un diritto reale di godimento? l'anfiteusi la servitù il pegno l'usufrutto.
le luci: sono aperture che consentono il passaggio di aria e luce, ma non permettono la vista (inspectio), né l'affaccio (prospectio) sul fondo del vicino sono aperture che consentono il passaggio di aria, luce e permettono la vista e l'affaccio sono aperture che consentono di guardare il fondo del vicino, ma non permettono la vista (inspectio), né l'affaccio per vedere di fronte o obliquamente o lateralmente sono aperture che consentono di guardare il fondo del vicino e di sporgere il capo su esso per vedere di fronte o obliquamente o lateralmente.
L'acquisto della proprietà per invenzione determina l'acquisto della proprietà di quali beni? universalità di beni beni mobili smarriti beni immobili abbandonati res nullius.
quali dei seguenti modi di acquisto della proprietà non è a titolo derivato? contratto l'invenzione espropriazione per pubblica utilità confisca.
quali sono i modi di acquisto della proprietà a titolo originario? invenzione, vendita forzata dei beni del debitore, usucapione accessione, espropriazione per pubblica utilità, invenzione, usucapione occupazione, confisca, possesso in buona fede occupazione, accessione, invenzione, usucapione, possesso in buona fede dei beni mobili.
quale azione è concessa al proprietario di un bene, per ottenere l'accertamento dell'inesistenza di diritti reali vantati da terzi sul bene? l'azione negatoria l'azione di rivendicazione l'azione di restituzione l'azione di mero accertamento della proprietà.
Quale tutela garantisce al proprietario l'azione negatoria? risarcimento dei danni subiti restituzione del bene da parte di terzi determinazione del confine tra due fondi dichiarazione dell'inesistenza di diritti altrui sulla cosa.
i diritti reali di godimento sono: ampliano il potere di godimento del proprietario comprimono il diritto di disposizione che spetta al proprietario ampliano il potere di disposizione che spetta al proprietario comprimono il potere di godimento che spetta al proprietario.
diritti di usufrutto e uso: possono avere ad oggetto solo beni mobili possono avere ad oggetto beni immobili e beni mobili registrati possono avere ad oggetto beni immobili e beni mobili possono avere ad oggetto beni demaniali.
i diritti reali di godimento sono a numero chiuso soggetti alla volontà dei singoli generici atipici.
quali tra questi non è un diritto reale di godimento? superficie uso pegno usufrutto.
il diritto di superficie si costituisce per: contratto testamento; contratto con forma scritta ad substantiam; usucapione (per lo meno della proprietà superficiaria) testamento; contratto con forma scritta ad substantiam; usucapione (per lo meno del diritto di edificare) testamento e contratto con forma scritta ad probationem.
oggetto del diritto di superficie sono: lo spazio aereo sopra gli edifici gli alberi sul terreno le costruzioni al di sopra o al di sotto del suolo le piantagioni.
modi di acquisto della superficie sono: la destinazione del buon padre di famiglia solo il contratto, sia oneroso che gratuito il contratto, il testamento, l'usucapione il contratto e il testamento.
quale disciplina vige per la durata del diritto di superficie? la superficie può essere solo a tempo indeterminato la superficie può essere solo a tempo determinato, entro comunque un limite massimo di 30 anni la superficie può essere solo a tempo determinato, senza vincoli massimi di durata la superficie può essere sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato.
la superficie: può essere perpetua o a termine può essere solo a termine e non superiore alla vita del beneficiario può essere solo perpetua può essere solo a termine non superiore a trenta anni.
l'anfiteusi può essere: perpetua o a termine, ma non può essere inferiore a trenta anni perpetua o a termine, ma non può essere inferiore a cinquanta anni perpetua o a termine, ma non può essere inferiore a dieci anni perpetua o a termine, ma non può avere mai durata inferiore a vent'anni.
cosa distingue l'anfiteusi dall'usufruttuario? il primo, a differenza del secondo, può modificare la destinazione del fondo, purché non la deteriori il secondo, a differenza del primo, può modificare la destinazione del bene solo il primo gode di un diritto reale di godimento il primo, a differenza del secondo, può sempre modificare la destinazione del fondo.
quale durata minima deve avere l'anfiteusi? 10 anni non vi è durata minima 15 anni 20 anni.
cos'è il diritto di ritenzione? è il diritto dell'usufruttuario di rifiutarsi di restituire la cosa al nudo proprietario fintanto che questi non gli abbia pagato le migliorie è il diritto dell'usufruttuario di rifiutarsi di restituire la cosa al nudo proprietario fintanto che questi non gli abbia pagato interamente migliorie e addizioni è previsto dal codice in favore del beneficiario di un diritto di pegno è il diritto dell'usufruttuario di rifiutarsi di restituire la cosa al nudo proprietario fintanto che questi non gli abbia pagato le indennità.
cosa accomuna il diritto d'uso al diritto di abitazione? sono entrambi appendici dell'usufrutto sono entrambi diritti reali di garanzia si relazionano entrambi con nudi proprietari la nozione di famiglia: entrambi i diritti tendono a soddisfare le esigenze del titolare e della sua famiglia.
il nudo proprietario il cui bene è dato in usufrutto ha il dovere di occuparsi: delle riparazioni ordinarie delle riparazioni straordinarie della manutenzione generale delle migliorie.
come si classifica l'usufrutto? diritto reale di garanzia diritto relativo diritto protestativo diritto reale di godimento.
gli obblighi specifici a carico dell'usufruttuario sono: usare la cosa con diligenza del buon padre di famiglia; restituire la cosa alla scadenza del diritto; fare descrizione o inventario dei beni prima di entrarne in possesso; custodire; amministrare e effettuare l'ordinaria manutenzione del bene usare la cosa con diligenza del buon padre di famiglia; restituire la cosa alla scadenza del diritto; dare idonea garanzia; custodire; amministrare e effettuare l'ordinaria manutenzione del bene usare la cosa con diligenza del professionista; restituire la cosa alla scadenza del diritto; fare descrizione o inventario dei beni prima di entrarne in possesso; dare idonea garanzia; custodire; amministrare e effettuare l'ordinaria manutenzione del bene usare la cosa con diligenza del buon padre di famiglia; restituire la cosa alla scadenza del diritto; fare descrizione o inventario dei beni prima di entrarne in possesso; dare idonea garanzia; custodire; amministrare e effettuare l'ordinaria manutenzione del bene.
si ha usufrutto legale quando: l'usufrutto p oggetto di donazione i genitori esercitano la potestà genitoriale sui beni dei figli minori i coniugi sottoscrivono un contratto oneroso i genitori esercitano la potestà genitoriale sui beni dei figli minori, eccettuati alcuni beni di particolare provenienza.
qual è il limite di durata per un usufrutto costituito a favore di una persona giuridica? 50 anni 10 anni 20 anni 30 anni.
quando si discorre di quasi usufrutto? quando ha ad oggetto beni mobili quando ha ad oggetto beni mobili deteriorabili quando ha ad oggetto beni deteriorabili quando l'usufrutto ha una durata temporanea.
le servitù possono essere: solo atipiche sia tipiche, sia atipiche solo quelle previste dalla legge solo tipiche.
in quali di questi casi non si estingue la servitù? per scadenza del termine per prescrizione estintiva decennale per confusione per prescrizione estintiva ventennale.
le servitù non apparenti: possono nascere solo per contratto o testamento possono sorgere per usucapione ventennale possono sorgere per contratto, testamento, usucapione ventennale e destinazione del buon padre di famiglia possono sorgere per destinazione del buon padre di famiglia.
per alienare a terzi un bene in comunione tra più comproprietari, quale consenso richiede la legge? il consenso di tutti i comproprietari il consenso dei comproprietari a maggioranza assoluta il consenso dei comproprietari a maggioranza dei 2/3 il consenso dei comproprietari a maggioranza dei 4/5.
le parti comuni di un condominio sono: divisibili indivisibili alienabili di proprietà di ciascun condomino in proporzione alla propria unità immobiliare.
quando è obbligatoria la nomina dell'amministratore? quando il numero dei condomini è superiore a 8 quando il numero dei condomini è superiore a 12 è in ogni caso obbligatoria, a prescindere dal numero dei condomini quando il numero dei condomini è superiore a 6.
La regola del possesso vale titolo ai sensi dell'art. 1153 c.c., nel consentire l'acquisto immediato della proprietà a non domino di un bene mobile, quali tra questi requisiti reputa necessario? che il bene sia stato alienato da chi non era proprietario che il bene sia stato alienato secondo un titolo astrattamente idoneo al trasferimento della proprietà che l'acquirente del bene fosse in buona fede che il titolo di acquisto sia stato trascritto nei pubblici registri.
contro chi può essere esperita l'azione di reintegrazione? contro chi ha spogliato il possessore di un bene in modo violento o clandestino contro chi ha spogliato il possessore di un bene in modo non violento o clandestino contro chi ha molestato il possessore nel possesso del bene contro chi esegue una nuova opera, che può recare danno al fondo del possessore.
l'azione di manutenzione: è imprescrittibile non è soggetta a decadenza e prescrizione è soggetta al termine di decadenza di un anno dall'avvenuto spoglio è soggetta al termine di prescrizione decennale.
A quale termine di decadenza è soggetta l'azione di spoglio clandestino? di un anno dal sofferto spoglio di due anni dal sofferto spoglio non è soggetto a termine di decadenza di un anno dal giorno della sua scoperta.
il patto commissorio, se stipulato, è dichiarato: nullo, se anteriore al pegno o ipoteca annullabile nullo se posteriore alla conclusione del contratto di anticresi nullo.
il patto commissorio, ai sensi dell'art. 2744 cod. civ. è: può essere reciso può essere risolto annullabile nullo.
il beneficiario di pegno può far propri i frutti del bene pignorato? no, mai si, imputandoli solo agli interessi si, insieme alla proprietà del bene si, imputandoli alle spese, agli interessi e al debito capitale, nell'ordine.
pegno e ipoteca si distinguono dal privilegio generale: perché possono essere costituiti solo dalla volontà negoziale perché essi gravano sempre su beni non determinati per il carattere della realità perché sono stabiliti solo dalla legge.
Il pegno ha ad oggetto: prettamente universalità di beni beni immobili beni mobili beni mobili registrati.
l'accordo con cui si conviene che, in mancanza di adempimento, la proprietà della cosa posta in garanzia passi al creditore si chiama: patto leonino patto successorio patto commissorio patto parasociale.
che tipo di diritti sono il pegno e l'ipoteca? diritti personali di garanzia diritti reali di garanzia diritti potestativi diritti reali di godimento.
quali di questi beni non può essere concesso in pegno? universalità di mobili diritti mobiliari beni mobili registrati crediti.
la giurisprudenza ritiene il pegno rotativo legittimo illegittimo paragonabile al suppegno inesistente.
se il pegno ha ad oggetto un bene fruttifero, quale disciplina prevede il codice civile? i frutti, salvo patto contrario, sono divisi a metà tra creditore e debitore i frutti, salvo patto contrario, spettano al debitore il creditore, salvo patto contrario, ha diritto di far propri i frutti il pegno di beni fruttiferi è nullo.
come si costituisce l'ipoteca? tramite scrittura privata mediante iscrizione nei pubblici registri immobiliari tramite atto pubblico tramite scrittura privata autenticata.
l'ipoteca volontaria può essere iscritta: con un contratto o una dichiarazione unilaterale di volontà del concedente solo con una dichiarazione unilaterale del concedente anche se prevista da un testamento solo a seguito di un contratto stipulato con il concedente.
l'ipoteca di cosa futura: può essere validamente iscritta può essere validamente iscritta solo quando la cosa sia stata preliminarmente identificata può essere validamente iscritta solo quando la cosa sia venuta a esistenza non può essere validamente iscritta.
la costituzione della ipoteca avviene: mediante atto di pignoramento solo mediante sentenza mediante accordo tra le parti mediante la sua iscrizione nei pubblici registri.
l'ipoteca si iscrive solo su determinati beni: e su di essi rimane limitata ma si estende dietro accordo delle parti sui miglioramenti, costruzioni e altre accessioni sul bene, salvo le eccezioni stabilite dalla legge ma può estendersi dietro accordo delle parti alle pertinenze del bene ma si estende automaticamente sui miglioramenti, costruzioni e altre accessioni sul bene, salvo le eccezioni stabilite dalla legge.
l'ipoteca attribuisce al creditore: il diritto di trattenere e far propri i beni immobili e mobili registrati a garanzia del suo credito il diritto di espropriare, anche in confronto al terzo acquirente, i beni immobili e mobili registrati a garanzia del suo credito il diritto di espropriare i beni immobili o mobili registrati a garanzia del suo credito il diritto di espropriare, anche in confronto al terzo acquirente, i beni immobili a garanzia del suo credito.
come si classifica il sequestro conservativo? azione risarcitoria mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale azione petitoria azione possessoria.
i rimedi generali per conservare la garanzia del soddisfacimento del credito sono: l'azione surrogatoria; l'azione revocatoria fallimentare; il sequestro giudiziale l'azione di nunciazione; l'azione revocatoria; il sequestro conservativo l'azione surrogatoria; l'azione di nunciazione; il sequestro conservativo l'azione surrogatoria; l'azione revocatoria; il sequestro conservativo.
quali sono gli effetti dell'azione revocatoria? l'azione revocatoria elimina l'atto impugnato e consente al creditore di promuovere nei confronti dei terzi le azioni conservative e esecutive del caso l'azione revocatoria produce l'inefficacia dell'atto impugnato l'azione revocatoria non elimina l'atto impugnato, ma consente al creditore di promuovere nei confronti dei terzi le azioni conservative e esecutive del caso l'accoglimento dell'azione revocatoria produce la nullità dell'atto impugnato.
le cause di estinzione dell'ipoteca sono: a) l'estinzione dell'obbligazione; b) la rinuncia, in qualsiasi forma; c) la prescrizione a) l'estinzione dell'obbligazione garantita; 2) la rinuncia, che deve essere effettuata con atto scritto ad probationem; c) la prescrizione nel solo caso eccezionale in cui il bene ipotecato sia alienato da colui che ha concesso l'ipoteca o dal terzo donatore d'ipoteca a) la novazione dell'obbligazione garantita; b) la rinuncia, che deve essere effettuata con atto scritto ad substantiam; c) la prescrizione nel solo caso eccezionale in cui il bene ipotecato sia alienato da colui che ha concesso l'ipoteca o dal terzo donatore d'ipoteca a) l'estinzione dell'obbligazione garantita; b) la rinuncia, che deve essere effettuata con atto scritto ad substantiam; c) la prescrizione nel solo caso eccezionale in cui il bene ipotecato sia alienato da colui che ha concesso l'ipoteca o dal terzo donatore d'ipoteca.
Affinché si verifichi la soluti retentio è necessario che: il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore; il debitore fosse capace d'agire al momento dell'adempimento; che la prestazione adempiuta sia ritenuta doverosa in base alla legge il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore e che il debitore fosse capace d'agire al momento dell'adempimento il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore e che la prestazione adempiuta sia proporzionale ad un dovere morale o sociale il debitore adempia spontaneamente la prestazione in favore del creditore; il debitore fosse capace d'agire al momento dell'adempimento; che la prestazione adempiuta sia proporzionale ad un dovere morale o sociale.
cosa si intende per obbligazioni propter rem? sono tali le obbligazioni solidali passive sono tali le obbligazioni che derivano dalla titolarità di un diritto reale su un determinato bene sono tali le obbligazioni solidali attive sono tali le obbligazioni che derivano dalla contitolarità di un diritto reale su un determinato bene.
il contenuto e l'oggetto dell'obbligazione è: la prestazione l'obbligo il pagamento il dovere.
le obbligazioni, che impongono al debitore di eseguire una certa prestazione senza però garantire un risultato sicuro al creditore, come si chiamano? obbligazioni parziarie obbligazioni di mezzi obbligazioni propter rem obbligazioni di risultato.
quali sono, tra queste, le obbligazioni di mezzi? quelle che prevedono di consegnare un bene determinato quelle che prevedono prestazioni che obbligano il debitore a far conseguire al creditore un risultato certo quelle che prevedono prestazioni che obbligano il debitore ad eseguire una certa attività senza però garantire un risultato sicuro al creditore quelle che prevedono il trasporto di cose o persone con un determinato mezzo.
quale, tra queste tipologie, appartiene alla categoria delle obbligazioni parziarie? le obbligazioni gravanti sui coniugi che si sono coobbligati nell'interesse della famiglia le obbligazioni gravanti sui singoli condomini le obbligazioni gravanti sulla società le obbligazioni gravanti sugli eredi.
in caso di obbligazione solidale passiva, il debitore chiamato all'adempimento dell'intero non può: agire in regresso nei confronti degli altri rifiutarsi di adempiere pretendere, nei rapporti interni tra i debitori, che il carico delle prestazioni sia tra questi divisa opporre al creditore soltanto le eccezioni comuni a tutti i debitori.
nelle obbligazioni solidali passive, quale azioni ha il debitore chiamato all'adempimento dell'intera prestazione? l'azione di regresso l'azione di rivendicazione l'azione di riduzione l'azione di manutenzione.
la solidarietà, nelle obbligazioni, può essere: solo attiva solo passiva attiva o passiva sempre contemporaneamente attiva e passiva.
la solidarietà passiva: deve essere espressa è configurabile solo se c'è quella attiva non è prevista dal codice si presume.
affinché si configuri un'obbligazione solidale è necessario che ci sia almeno: pluralità di obblighi; identità della prestazione dovuta pluralità di obbligati pluralità di obbligazioni; identità della prestazione dovuta nelle obbligazioni identità della prestazione dovuta.
un'obbligazione, che sia indivisibile, cosa è in pari tempo? un'obbligazione facoltativa un'obbligazione parziaria un'obbligazione alternativa un'obbligazione solidale.
quali sono le obbligazioni semplici? quelle che hanno ad oggetto un'unica e sola prestazione quelle che hanno ad oggetto esclusivamente obbligazioni pecuniarie quelle che hanno ad oggetto una sola prestazione, ma il debitore ha facoltà di liberarsi eseguendone un'altra quelle che hanno per oggetto non più di due prestazioni.
i crediti liquidi ed esigibili producono sempre interessi legali? solo se stabilito in via convenzionale dalle parti solo se il credito è superiore ad un certo ammontare determinato dalla legge si mai.
se la prestazione è divisibile, e ci sono più creditori, si ha: obbligazione parziaria solo se espressamente previsto obbligazione parziaria quando ciascuno può pretendere soltanto una quota dell'intera prestazione obbligazione parziaria quando ciascuno può pretendere una quota dell'intera prestazione (parziarietà attiva) obbligazione solidale.
l'indivisibilità dell'obbligazione può essere: assoluta relativa assoluta o relativa assoluta e relativa.
gli interessi compensativi: servono a remunerare il capitale dato a prestito servono a riparare il creditore per un danno subito servono a sanzionare il debitore che adempia fuori termine servono a riparare il debitore per un danno subito.
I modi di estinzione satisfattori dell'obbligazione, diversi dall'ipotesi tipica, sono: la compensazione; la confusione; la novazione l'adempimento; la compensazione; la novazione la compensazione; la remissione; la novazione la confusione; l'impossibilità sopravvenuta; la compensazione.
l'obbligazione si estingue: in caso di adempimento e anche in caso di morte in caso di adempimento in caso di adempimento e anche in caso di morte, sempre che la prestazione fosse astratta in caso di adempimento e anche in caso di morte del debitore, sempre che la prestazione fosse di natura infungibile.
quale disciplina è prevista dal codice civile nel caso di adempimento parziale ad un'obbligazione? il creditore, come regola, ha diritto di rifiutare l'adempimento parziale il creditore, come regola, ha diritto di rifiutare l'adempimento parziale, salvo si tratti prestazione indivisibile il creditore, come regola, è obbligato ad accettare l'adempimento parziale il creditore, come regola, ha diritto di rifiutare l'adempimento parziale, salvo si tratti di prestazione divisibile.
cosa succede, di regola, se non è determinato un termine per l'adempimento dell'obbligazione? il creditore può esigere immediatamente l'adempimento è facoltà del debitore scegliere quando adempiere creditore e debitore devono trovare un accordo sul termine bisogna rivolgersi al giudice per chiedere la fissazione di un termine.
salvo diverso patto contrario, dove va adempiuta l'obbligazione di consegnare una cosa certa e determinata? nel luogo dove la cosa si trovava quando l'obbligazione è sorta nel luogo deciso dal giudice presso il domicilio del creditore presso il domicilio del debitore.
se il creditore è incapace, cosa succede se il debitore esegue comunque la prestazione? il debitore deve ripetere la prestazione nei confronti di chi assiste il creditore incapace il debitore è costretto a ripetere nuovamente l'adempimento, a meno che non provi che la prestazione sia comunque andata a vantaggio del creditore incapace il debitore è liberato il debitore è costretto a ripetere nuovamente l'adempimento.
se il debitore ha più debiti della medesima specie nei confronti dello stesso creditore e adempie parzialmente: è costretto a imputare il pagamento al debito più datato deve imputare il pagamento al debito voluto dal creditore può dichiarare quale, tra i debiti, intende estinguere con il pagamento deve imputare il pagamento al debito più oneroso.
il creditore può rifiutare di ricevere la prestazione offerta dal debitore? si, purché vi sia un motivo legittimo si, sempre no, mai si, solo se l'offerta è formale.
l'offerta non formale del creditore: giova a costituire in mora il creditore serve ad escludere la mora del debitore è eseguita dal debitore attraverso ufficiale giudiziario è eseguita dal deposito.
Affinché si verifichi la compensazione legale è necessario che i rispettivi crediti siano: liquidi ed esigibili, ma non necessariamente omogenei omogenei, liquidi ed esigibili liquidi ed omogenei, ma non necessariamente esigibili omogenei ed esigibili, ma non necessariamente liquidi.
quali requisiti la legge richiede per la compensazione volontaria? i crediti compensati non devono essere liquidi, ma di pronta e facile liquidazione i crediti compensati devono essere omogenei, liquidi ed esigibili la legge non richiede requisiti i crediti compensati devono avere ad oggetto beni mobili fungibili.
affinché sia efficace l'istituto della datio in solutum è necessario: semplicemente che il debitore adempia con una diversa prestazione che il debitore acconsenta ad adempiere la diversa prestazione semplicemente eseguire la diversa prestazione in sostituzione dell'originaria che il creditore acconsenta a liberare il debitore che non abbia esattamente adempiuto.
quali sono i modi di estinzione dell'obbligazione diversi dall'adempimento? compensazione, confusione, novazione, e impossibilità sopravvenuta della prestazione confusione, novazione, remissione e impossibilità sopravvenuta della prestazione compensazione, confusione, novazione, remissione, impossibilità sopravvenuta della prestazione compensazione, confusione, novazione, remissione.
quale tra i seguenti modi di estinzione dell'obbligazione diversi dall'adempimento hanno natura satisfattoria? compensazione e confusione confusione e novazione compensazione e novazione soltanto la compensazione.
quando le parti convengono che, in sostituzione della prestazione inizialmente dedotta in obbligazione, il debitore si liberi eseguendo un'altra prestazione si ha: novazione oggettiva novazione datio in solutum confusione.
si ipotizzi che, a causa di un sopravvenuto provvedimento dell'autorità, è dato impedimento alla realizzazione della prestazione dedotta in obbligazione, in questo caso: il debitore è tenuto ad un indennizzo il debitore è comunque chiamato ad adempiere se il creditore lo pretende il debitore è esonerato dalla responsabilità per inadempimento l'obbligazione comunque non si estingue.
in caso di inadempimento del debitore, in quali ipotesi l'intimazione scritta ad adempiere non è necessaria e la mora si produce automaticamente? se l'obbligazione deriva da fatto illecito; se il debitore ha giustificato per iscritto il motivo dell'inadempimento; se l'obbligazione deve essere eseguita, entro un certo termine, al domicilio del creditore se l'obbligazione deriva da fatto illecito; se il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere; se l'obbligazione deve essere eseguita, entro un certo termine, al domicilio del creditore se l'obbligazione deriva da fatto illecito; se il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere; se l'obbligazione è sottoposta a condizione risolutiva se l'obbligazione deriva da contratto sociale; se il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler adempiere; se l'obbligazione deve essere eseguita, entro un certo termine, al domicilio del creditore.
cosa si intende per impedimento per fatto di terzo? un'ipotesi di forza maggiore l'impedimento del debitore a compiere il suo dovere a causa di caso fortuito del terzo l'impedimento del debitore a compiere il suo dovere a causa del comportamento di un soggetto terzo all'obbligazione un'ipotesi di factum principis.
il debito è costituito in mora: mediante offerta reale mediante offerta non formale mediante ingiunzione di pagamento mediante richiesta scritta.
in quali, tra queste ipotesi, manca l'imputabilità dell'inadempimento in capo al debitore? in caso di parziale impedimento in caso di incapacità del debitore in caso di temporaneo impedimento in caso di stato di necessità.
con l'inadempimento della prestazione: il debitore è tenuto al risarcimento del danno se non prova che l'inadempimento sia stato determinato da causa a lui non imputabile il debitore ha diritto a proporre una nuova prestazione si costituisce titolo esecutivo per agire nei confronti del debitore si estingue l'obbligazione.
Ai sensi dell'art. 1123 cod. civ., quali danni sono risarcibili in caso di inadempimento? l'inadempimento non consente il risarcimento dei danni solo il danno emergente il danno emergente e il lucro cessante solo il lucro cessante.
L'art. 1123 cod. civ., riconosce al creditore due distinte voci di danno attraverso cui essere risarcito dall'inadempimento del debitore. Esse sono: il danno emergente, ovvero la perdita di chance, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno il danno emergente, ovvero la perdita subita dal creditore, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno il danno emergente, ovvero la perdita subita dal creditore, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno. Sempre nel limite però del cosiddetto "interesse negativo" il danno emergente, ovvero la perdita subita dal creditore, e il lucro cessante, ovvero il mancato guadagno. Sempre che entrambe le voci di danno siano conseguenze immediate e dirette dell'inadempimento.
La differenza tra cessione del credito e delegazione attiva è: che solo la prima si configura come un accordo trilaterale in cui il debitore prende parte alla pattuizione che solo la seconda si configura come un accordo trilatere un cui il debitore prende parte alla pattuizione solo una questione di dicitura che solo la seconda si configura come un accordo trilatere un cui il terzo prende parte alla pattuizione.
la regola della par condicio creditorum subisce una importante eccezione: qualora alcuni creditori abbiano delle legittime cause di prelazione qualora alcuni creditori abbiano un legittimo titolo esecutivo a loro favore per tutti i creditori fondiari qualora il debitore sia un consumatore.
cosa accomuna pegno e ipoteca? sono mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale sono diritti relativi sono cause legittime di prelazione sono diritti di credito.
la delegazione attiva è: una figura non disciplinata dal codice e quindi non ammessa disciplinata espressamente dal codice, come la delegazione passiva ammessa, in forza dell'art. 1322 cod. civ., pur se non disciplinata espressamente dal codice disciplinata espressamente dal codice, a differenza della delegazione passiva.
in tema di successioni nel rapporto obbligatorio, quali tra queste non rifluisce tra le modificazioni dal lato attivo? surrogazione di pagamento accollo delegazione attiva cessione di credito.
le modificazioni dal lato passivo del rapporto obbligatorio avvengono in caso di: cessione di debito; delegazione attiva; surrogazione di pagamento cessione del credito; delegazione attiva; espromissione cessione di credito; delegazione passiva; sostituzione delegazione passiva; espromissione; accollo.
le modificazioni dal lato attivo avvengono in caso di: cessione di credito; delegazione passiva; accollo cessione di credito; accollo; espromissione cessione di credito; delegazione attiva; accollo cessione di credito; delegazione attiva; surrogazione di pagamento.
quando il cedente di un credito risponde della solvenza del debitore? mai soltanto nel caso il credito ceduto abbia ad oggetto una somma di denaro sempre soltanto nel caso il cedente abbia espressamente garantito la solvenza del debitore.
quale delle risposte sulla cessione del credito è falsa? la cessione può avvenire sia a titolo oneroso sia a titolo gratuito la cessione diventa efficace verso il debitore ceduto quando questi l'ha accettata o quando gli è stata notificata la cessione esige necessariamente il triplice consenso di cedente, cessionario e ceduto il credito si trasferisce al cessionario insieme agli accessori.
quando si perfeziona la cessione del credito? con l'accordo tra cedente e ceduto con l'accordo tra cedente, cessionario e ceduto con l'accordo tra cedente e cessionario con l'accordo tra cessionario e ceduto.
la cessione produce effetti nei confronti del debitore ceduto con la stipulazione dell'atto di cessione tra cedente e cessionario con la notifica dell'atto di cessione al debitore ceduto a seguito del successivo accordo con il debitore ceduto con la richiesta del cessionario al debitore ceduto.
chi sono parti del contratto di factoring? sempre imprese il consumatore e la banca un'impresa e un consumatore sempre consumatori.
l'espromissione si distingue dalla delegazione passiva perché: il terzo agisce senza delegazione del creditore il debitore agisce senza delegazione del terzo non è richiesta la delegazione da parte del creditore il terzo agisce senza delegazione del debitore.
l'espromissione è un contratto tra: terzo e creditore terzo, creditore e debitore creditore e debitore terzo e debitore.
l'espromissione si distingue dalla delegazione a promettere: perché il terzo agisce su delega del debitore perché è il creditore che chiede il pagamento ad un terzo perché il terzo agisce in maniera spontanea perché il terzo è tenuto in forza di legge.
chi è l'espromittente? il debitore che viene estromesso da un rapporto obbligatorio il terzo che viene delegato dal debitore ad adempiere la sua obbligazione verso il creditore il terzo che, senza delegazione del debitore, ne assume il debito verso il creditore il terzo che, stipulando un accordo con il debitore, si impegna ad accollarsi il suo debito verso il creditore.
E' contemplato, nell'accollo, che il debitore originario sia liberato dalla propria obbligazione? no, il debitore originario non può essere mai liberato dalla propria obbligazione si, il debitore originario è sempre liberato dalla propria obbligazione si, purché il creditore esprima, anche tacitamente, la volontà di liberarlo si, purché il creditore aderisca alla stipulazione e dichiari espressamente di liberare il debitore originario.
l'accollo è la stipulazione tra debitore e terzo. In tale istituto il creditore: può rimanere estraneo, oppure dichiarare di voler profittare dell'accollo, così aderendo al contratto sigla un successivo accordo con il terzo libera automaticamente il debitore originario dall'obbligazione rimane del tutto estraneo al contratto.
l'accollante può opporre al creditore tutte le eccezioni fondate sul contratto di accollo? si non tutte no. Tale opposizione spetta al creditore si, salvo quelle pertinenti alla validità del contratto.
la definizione di contratto è contenuta: nell'art. 1321 cod. civ. nell'art. 1455 cod. civ. nell'art. 1218 cod. civ. nell'art. 2043 cod. civ.
quale, tra questi, non è un contratto tipico? leasing finanziario mutuo mandato vendita.
ai sensi dell'art. 1322, comma 2, cod. civ., le parti possono anche concludere contratti atipici? purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli secondo il codice civile quando lo reputano opportuno purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli secondo l'ordinamento giuridico se conformi ai contratti previsti dal codice civile.
quando il codice civile permette ai privati di stipulare contratti atipici? mai sempre, e senza fissazione di alcun limite sempre, ma purché i contratti atipici siano destinati a perseguire funzioni meritevoli di tutela sempre, ma purché vi sia una preventiva autorizzazione da parte del Tribunale.
quale, tra questi, non è elemento essenziale del contratto? l'accordo la causa l'oggetto la condizione.
l'accordo tra le parti può essere: tacito o implicito sottoposto a pronta esecuzione tacito o espresso solo espresso.
l'accettazione è effettivamente tale se: è conforme alla proposta è inviata entro un determinato tempo se espressa con determinati requisiti formali segue la proposta, avendo anche il potere di modificarla.
la forma del contratto: è sempre imposta dalla legge è di regola scritta è di regola libera è sempre stabilita dalle parti.
cosa distingue gli elementi accidentali del contratto da quelli essenziali? i primi, se apposti nel contratto, non vincolano comunque le parti i primi possono anche non essere presenti nel contratto, tuttavia la loro assenza rende il contratto suscettibile di annullamento i primi possono anche non essere presenti nel contratto, senza che tale assenza determini l'invalidità del contratto i primi possono anche non essere presenti nel contratto, tuttavia la loro assenza rende il contratto suscettibile di impugnazione.
come si qualifica condizione, termine e modo? elementi costitutivi elementi naturali elementi accidentali elementi essenziali.
nel contratto a favore di terzi, salvo patto contrario, il terzo acquista il diritto nei confronti del promittente: per effetto della registrazione del contratto per effetto della trascrizione del contratto per effetto della dichiarazione di volerne profittare per effetto della stipulazione del contratto.
i contratti ad esecuzione istantanea possono essere: sia ad esecuzione immediata sia ad esecuzione differita ad esecuzione differita purché la prestazione si ripeta nel tempo soltanto ad esecuzione immediata se il contratto ha ad oggetto obbligazioni pecuniarie soltanto ad esecuzione immediata.
come si chiamano i contratti in cui sacrifici e vantaggi reciproci delle parti sono certi? contratti obbligatori contratti reali contratti aleatori contratti commutativi.
l'accordo tra il creditore e il debitore in base al quale si stabiliscono che, in caso di mancato pagamento da parte del debitore, il bene oggetto della garanzia passa in proprietà al creditore si chiama: patto commissorio, ed è illecito patto leonino, ed è illecito patto commissorio, ed è lecito patto leonino, ed è lecito.
cos'è l'offerta al pubblico? una proposta contrattuale valida anche se priva degli estremi essenziali del contratto una proposta contrattuale indirizzata a destinatari determinati una proposta contrattuale indirizzata a destinatari indeterminati una proposta contrattuale che non consente comunque la conclusione del contratto.
quando può essere revocata la proposta da parte del proponente? la proposta può essere revocata solo se il proponente non aveva ancora avuto notizia dell'accettazione la proposta non è mai revocabile la proposta è revocabile entro 30 giorni dall'accettazione la proposta è revocabile solo se espressamente contemplato dalla proposta medesima.
sono ammesse, nelle condizioni generali di contratto, le c.d. clausole vessatorie? si, purché siano specificamente approvate per iscritto dal contraente debole si, purché il contraente debole le abbia lette prima della sottoscrizione non sono ammissibili si, purché il contraente forte le abbia lette al contraented debole prima della sottoscrizione.
quale differenza corre tra motivi e causa del contratto? non vi è distinzione il motivo è la funzione astratta e generale del contratto. La causa, al contrario, è la ragione individuale che spinge il singolo soggetto a concludere il contratto il motivo è la ragione individuale che spinge il singolo soggetto a concludere il contratto. La causa, al contrario, è la funzione astratta e generale del contratto i motivi sono astratti e generali, la causa individuale e soggettiva.
la causa si differenzia dal motivo? si, quest'ultimo è comunque elemento essenziale del contratto no si, quest'ultimo è la ragione soggettiva dell'agire della persona si, quest'ultimo è la funzione economico sociale del negozio.
l'assenza di causa nel contratto determina: la nullità l'inefficacia l'annullamento la risoluzione.
i motivi: sono di norma irrilevanti rilevano sempre ai fini della conclusione del contratto sono uguali alla causa del contratto sono irrilevanti anche se sono illeciti, e non rendono nullo il contratto.
Quando i motivi illeciti determinano la nullità del contratto? Quando sono propri di almeno una parte, e sono stati per la medesima parte ragione esclusiva della stipulazione del contratto quando sono comuni ad entrambe le parti, e sono stati ragione esclusiva della stipulazione del contratto sempre quando sono comuni ad entrambe le parti, anche se non sono stati ragione esclusiva della stipulazione del contratto.
se le parti si sono determinate a concludere il contratto esclusivamente per un motivo illecito: il contratto è nullo, se il motivo illecito è comune ad entrambe le parti il contratto è comunque validamente posto quando il motivo illecito è comune ad entrambe le parti il contratto è invalido il contratto è nullo.
L'art. 1346 cod. civ., stabilisce che l'oggetto del contratto deve essere: possibile, lecito, determinato o determinabile possibile, determinato o determinabile possibile, lecito o determinato lecito, determinato o determinabile.
la legge prescrive che l'oggetto del contratto deve essere: possibile, lecito, determinabile possibile e lecito possibile, lecito, determinato o determinabile previsto dalla legge.
la forma del contratto è prescritta sotto pena di invalidità: nelle ipotesi di forma ad substantiam, ove se le parti non osservano il requisito della forma, il contratto è risolto nelle ipotesi di forma ad substantiam, ove se le parti non osservano il requisito della forma, il contratto è annullabile nelle ipotesi di forma ad substantiam, ove se le parti non osservano il requisito della forma, il contratto è nullo nelle ipotesi di forma ad probationem.
per cosa è prevista la forma ad substantiam? per la trascrizione del contratto per la prova del contratto per l'opponibilità del contratto per la valida stipulazione del contratto.
la forma è sempre elemento essenziale del contratto? l'art. 1325 cod. civ., afferma che la forma è un elemento essenziale del contratto, soltanto quando sia richiesta dalla legge sotto pena di nullità l'art. 1326 cod. civ., afferma che la forma è un elemento essenziale del contratto, soltanto quando sia richiesta dalla legge sotto pena di nullità l'art. 1325 cod. civ., afferma che la forma è sempre un elemento essenziale del contratto l'art. 1324 cod. civ., afferma che la forma è un elemento essenziale del contratto, soltanto quando sia richiesta dalla legge sotto pena di nullità.
Quale disciplina il codice civile prevede ove sia apposta ad un contratto una condizione risolutiva impossibile? il contratto è valido, ma inefficace il contratto è nullo si ha per non apposta il contratto è annullabile.
ove la condizione risolutiva apposta ad un contratto sia impossibile, cosa succede? il contratto è nullo il contratto è annullabile il contratto è rescindibile la condizione si ha per non apposta.
se la condizione sospensiva è impossibile: la condizione si considera non apposta il contratto è nullo il contratto è annullabile il contratto è nullo solo se le parti non stabiliscano diversamente.
la condizione sospensiva illecita: rende il contratto temporaneamente inefficace rende il contratto annullabile rende il contratto nullo si considera come non apposta.
la condizione volontaria è: un elemento accidentale del contratto che incide sulla volontà un elemento essenziale del contratto, in assenza del quale il contratto è annullabile un elemento accidentale del contratto che incide sull'efficacia un elemento accidentale del contratto che incide sulla validità.
nel nostro ordinamento vige il principio: di libertà delle forme della forma orale della forma ad probationem della forma scritta.
il termine è apponibile ad ogni atto? solo ad atti come il matrimonio o l'accettazione di eredità si si, ma solo se le parti sono d'accordo no, se l'atto è puro e legittimo.
si intende per forma convenzionale: la forma ad probationem l'accordo con cui le parti decidono di concludere un negozio giuridico attraverso una determinata forma, al di là degli obblighi legali l'accordo con cui le parti derogano gli obblighi di legge sulla forma la forma richiesta convenzionalmente dalla legge.
il documento informatico e la firma digitale sono: giuridicamente non rilevanti del tutto equiparati al documento e scrittura tradizionale ormai, per molti aspetti, giuridicamente equivalenti al documento e scrittura tradizionale non disciplinati.
qualora si voglia costituire una società, è necessario un atto autenticato un contratto concluso per atto pubblico un contratto sotto forma di scrittura privata un negozio unilaterale concluso per atto pubblico.
il contratto concluso dal falsus procurator: è valido ed efficace solo per il rappresentante che assume gli obblighi non è efficace né rispetto al rappresentante, né rispetto al rappresentato è annullabile è nullo.
quale disciplina il codice civile prevede ove il rappresentante stipuli un contratto in conflitto di interessi? il contratto è sempre e in ogni caso annullabile il contratto è annullabile, salva ratifica da parte del rappresentato il contratto rimane valido ed efficace, imponendo il conflitto di interessi soltanto di risarcire i danni eventualmente subiti dal rappresentato il contratto è annullabile, a condizione che il conflitto di interessi fosse conosciuto o conoscibile dalla controparte.
per quali negozi e escluso l'istituto della rappresentanza? nei negozi di diritto societario nei negozi di diritto pubblico nei negozi di diritto familiare nel condominio.
nella rappresentanza diretta: il rappresentante agisce senza mandato il rappresentante agisce per conto degli organi societari il rappresentante agisce in nome e per conto del rappresentato il rappresentante agisce per conto del rappresentato.
che tipo di efficacia assume la trascrizione nei registri immobiliari di un contratto preliminare? efficacia sanante efficacia convalidatoria efficacia prenotativa efficacia costitutiva.
il contratto preliminare produce: effetti obbligatori effetti reali nessun effetto nessun obbligo.
la clausola penale è quella clausola con cui: si stabilisce, da subito, la misura del danno da risarcire, in caso di inadempimento di una delle parti una parte assegna all'altra una somma di denaro per il caso di inadempimento una parte assegna all'altra una somma di denaro per il caso di annullamento del contratto una parte assegna all'altra una somma di denaro per l'esercizio del diritto di recesso del contratto.
in caso di recesso convenzionale, il diritto può essere esercitato: solo se il beneficiario dichiara di voler profittare del diritto solo in caso di contratto a prestazioni durature in ogni momento solo fino a quando il contratto non è stato eseguito.
la funzione della clausola penale è quella di: dare diritto alla parte diligente di ottenere il risarcimento stabilito nella clausola in caso di inadempimento dell'altra parte ottenere il diritto al recesso convenzionale dimostrare la serietà di un contraente trattenere la caparra confirmatoria.
nell'ipotesi di recesso convenzionale, fino a quando, la parte cui è attribuito il diritto di recesso, può esercitarlo? solo fino a quando il contratto non è stato eseguito, purché si tratti di contratti ad esecuzione continuata o periodica entro e non oltre il giorno successivo all'esecuzione del contratto solo fino a quando il contratto non è stato eseguito, purché si tratti di contratti ad esecuzione istantanea solo fino a quando il contratto non è stato eseguito.
la differenza tra rappresentanza diretta e contratto a favore di terzi è: nel primo gli effetti si producono direttamente in capo al rappresentato, nel secondo si producono direttamente in capo al terzo nel secondo, gli effetti non si producono direttamente in capo al terzo il quale ha solo diritto di prenderli dietro dichiarazione scritta per atto pubblico nel secondo, gli effetti non si producono direttamente in capo al terzo il quale ha solo diritto di pretenderli nel primo gli effetti non si producono direttamente in capo al terzo il quale ha solo diritto di pretenderli.
a seguito della cessione del contratto: il ceduto è liberato dalle proprie obbligazioni nei confronti del cedente a meno che il cessionario dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cedente non adempie il cedente è liberato dalle proprie obbligazioni nei confronti del ceduto, a meno che il ceduto dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cessionario non adempie il cedente è liberato dalle proprie obbligazioni nei confronti del cessionario a meno che il ceduto dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cessionario non adempie il cedente è liberato dalle proprie obbligazioni nei confronti del ceduto, a meno che il ceduto dichiari di non volerlo liberare fintanto che il cedente non adempie.
a differenza della cessione del credito, nella cessione del contratto: il consenso del ceduto non è necessario, salvo che la legge lo richieda il consenso del ceduto e del cessionario sono necessari per il perfezionamento della cessione il consenso del ceduto non è necessario per il perfezionamento della cessione il consenso del ceduto è necessario per il perfezionamento della cessione.
un esempio tipico di contratto a favore di terzo è: la rappresentazione diretta la cessione del credito l'assicurazione sulla vita a favore di terzo tutta la gamma di contratti assicurativi.
la condizione richiesta dalla legge affinché il contratto a favore di terzo sia valido è: il contraente che avvantaggia il terzo deve avere un interesse solo morale che giustifichi l'attribuzione il contraente che avvantaggia il terzo deve avere un interesse, anche solo morale, che giustifichi l'attribuzione il terzo deve avere un interesse, anche solo morale, che giustifichi l'attribuzione il contraente che avvantaggia il terzo deve avere un interesse economico che giustifichi l'attribuzione.
il contratto a favore del terzo può: avere effetti sul terzo solo se rispetta una determinata forma solo favorire il terzo avere effetti sul terzo solo con la sua pubblicazione anche favorire il terzo.
nel caso di cessione del contratto, il cedente è liberato dalle sue obbligazioni verso il ceduto? mai sempre si, salvo il ceduto abbia espressamente dichiarato di non liberare il cedente si, salvo il cessionario abbia espressamente dichiarato che il cedente non deve essere liberato.
cosa si intende per contratto simulato? è simulato il contratto che, esteriormente valido ed efficace, produce effetto tra le parti, che hanno così tra loro stabilito è simulato il contratto che, esteriormente valido ed efficace, non produce però alcun effetto tra le parti, che hanno così tra loro stabilito è simulato il contratto che a causa lecita ed oggetto indeterminato è simulato il contratto che a causa illecita ma oggetto né determinato né determinabile.
si ha simulazione assoluta, quando: le parti fingono di aver concluso un contratto, quando ne hanno concluso segretamente un altro le parti si sono accordate su una prestazione ma in realtà ne vogliono un'altra le parti si sono accordate affinché il contratto simulato non produca alcun effetto, ma nei loro rapporti interni assume rilievo un contratto diverso, definito dissimulato le parti si sono accordate affinché il contratto simulato non produca alcun effetto.
a norma del codice civile, quali sono i vizi del consenso che possono inficiare la valida conclusione del contratto: errore, violenza e stato di necessità violenza e dolo errore, violenza e dolo errore e simulazione.
la nullità è virtuale se: spetta all'interprete ricostruire, di volta in volta, se la norma violata dal contratto abbia o meno le caratteristiche di imperatività è espressamente stabilita dalla legge manca uno degli elementi essenziali del contratto il contratto manca della causa.
se l'oggetto è illecito, cosa accade al contratto? il contratto è rescindibile il contratto è annullabile il contratto è nullo il contratto è inesistente.
in quanti anni si prescrive l'azione di nullità: è imprescrittibile 10 anni 5 anni 3 anni.
qualora in un contratto siano nulle singole clausole (c.d. nullità parziale) quale disciplina prevede il codice civile? la nullità delle singole clausole non si estende mai al contratto il contratto è nullo nella sua totalità la nullità delle singole clausole determina la nullità dell'intero contratto salvo le clausole nulle siano convalidate dai contraenti la nullità delle singole clausole determina la nullità dell'intero contratto ove risulti che i contraenti non lo avrebbero concluso senza le clausole nulle.
da chi può essere proposta l'azione di nullità? soltanto dalle parti da chiunque vi abbia interesse soltanto dalle parti, ma entro 10 anni dalla conclusione del contratto da chiunque vi abbia interesse, ma entro i 10 anni dalla conclusione del contratto.
qual è il termine di prescrizione dell'azione di nullità? il termine è di 5 anni dalla conclusione del contratto l'azione è imprescrittibile il termine è di 10 anni a far data dalla conclusione del contratto il termine è di 10 anni a far data dall'esecuzione del contratto.
Affinché si abbia convalida espressa, cosa richiede il legislatore? che la convalida avvenga mediante esecuzione volontaria della prestazione dedotta in contratto che la convalida sia redatta in un atto pubblico che la convalida rechi menzione del contratto e del relativo motivo di annullabilità che la convalida sia dichiarata da una sentenza del giudice.
qual é il termine di prescrizione dell'azione di annullamento è imprescrittibile l'azione di annullamento si prescrive nel termine di cinque anni, che decorre dal momento in cui viene meno il vizio l'azione di annullamento si prescrive nel termine di dieci anni, che decorre dal momento in cui viene meno il vizio l'azione di annullamento si prescrive nel termine di cinque anni, che decorre dal momento in cui viene meno il contratto.
i raggiri usati dal terzo determinano l'annullabilità del contratto? si, purché il contraente raggirato subisca un grave pregiudizio no, salvo che i raggiri fossero noti al contraente che ne ha tratto vantaggio si, sempre si, anche se i raggiri non erano noti al contraente che ne ha tratto vantaggio.
l'annullamento del contratto: impedisce che il negozio annullabile produca effetti sia nei confronti delle parti sia nei confronti dei terzi impedisce che il negozio annullabile produca effetti nei confronti dei terzi, ma non delle parti travolge tutti i diritti acquisiti sulla base del negozio annullabile non travolge i diritti acquistati, a titolo oneroso, da terzi in buona fede.
quale termine è previsto per esercitare l'azione di rescissione del contratto? 1 anno 5 anni 10 anni imprescrittibile.
elemento comune tra la rescissione del contratto e la risoluzione è: l'anomalia genetica che segna il contratto in entrambi i casi incidere sulla validità del contratto il far venir meno l'esistenza del contratto il far venir meno gli effetti del contratto.
affinché sia rescindibile il contratto deve verificarsi lesione o stato di pericolo. In quest'ultimo caso occorre: che lo stato di pericolo sia ignorato dalla controparte la situazione di rischio in cui si trovava il contraente al momento della sottoscrizione abbia determinato la conclusione dell'accordo, anche se tale situazione sia stata causata dallo stesso contraente il contraente in pericolo abbia tratto vantaggio la situazione di rischio in cui si trovava il contraente al momento della sottoscrizione abbia determinato la conclusione dell'accordo senza essere causata dal contraente.
l'azione generale di rescissione per lesione non può essere chiesta se: se il contratto è reale se il contratto è consensuale il contratto è aleatorio se il contratto è ad effetti obbligatori.
la parte diligente, in caso di inadempimento dell'altra parte, ha diritto: ad ottenere un indennizzo ad ottenere una dichiarazione di colpevolezza dell'inadempiente ad ottenere sempre il risarcimento dei danni subiti ad ottenere il risarcimento dei danni subiti solo in caso di domanda di risoluzione.
quali sono le due alternative della parte adempiente di fronte all'inadempimento dell'altra parte? chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento o per impossibilità sopravvenuta chiedere la risoluzione del contratto o la rescissione chiedere l'adempimento coattivo o la risoluzione del negozio chiedere la risoluzione per inadempimento o per eccessiva onerosità.
il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, ovvero per l'adempimento nei confronti del debitore inadempiente, deve provare: solo il termine di scadenza dell'obbligazione non adempiuta solo l'inadempimento del debitore solo la fonte (negoziale o legale) del suo diritto e il relativo termine di scadenza sia l'inadempimento del debitore, sia la fonte del suo diritto.
l'eccezione di inadempimento è prevista dall'ordinamento: solo per i contratti a prestazioni corrispettive, anche se devono eseguirsi in un unico contesto solo per i contratti a prestazioni corrispettive da eseguirsi in tempi distinti solo per i contratti a prestazione continuata per tutti i tipi di negozi giuridici.
la risoluzione per inadempimento deve essere: oggetto solo di domanda giudiziale oggetto di domanda giudiziale, salvo i casi previsti dalla legge verificata "di diritto" richiesta dalla parte al giudice competente, salvo i casi di risoluzione per eccessiva onerosità.
quale, tra questi casi, non è un'ipotesi di risoluzione di diritto? la diffida ad adempiere la clausola di risoluzione espressa il termine essenziale la clausola penale.
perché la clausola risolutiva abbia effetto: deve avverarsi solo l'inadempimento la parte diligente deve dichiarare l'inadempimento della controparte la parte diligente deve, in caso di inadempimento della controparte, dichiarare di volerne profittare deve accertarsi giudizialmente l'inadempimento.
nel caso sia apposta ad un contratto una clausola risolutiva espressa, quando si determina la risoluzione di diritto del contratto? il contratto si risolve immediatamente una volta che si è verificato l'inadempimento il contratto si risolve dopo che sono trascorsi quindici giorni dalla verificazione dell'inadempimento il contratto si risolve dopo che il contraente, a seguito dell'inadempimento della controparte, abbia dichiarato di volersi avvalere della clausola risolutiva il contratto si risolve dopo che si è verificato l'inadempimento, e dunque il giudice abbia pronunciato apposita sentenza.
il compratore, nel caso il bene venduto sia colpito da vizi che lo rendono inidoneo all'uso a cui è destinato o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore, come può di regola tutelarsi? può chiedere soltanto la riduzione del prezzo può alternativamente chiedere la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo non ha nessuna tutela può chiedere soltanto la risoluzione del contratto.
la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione riguarda: tutti i tipi di contratto, nessuno escluso i soli contratti ad esecuzione continuata o differita i soli contratti ad esecuzione istantanea i soli contratti aleatori.
quale strumento il codice civile prevede affinché possa essere evitata la rescissione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta? offerta di riconduzione ad equità del contratto ratifica convalida regresso.
la parte, contro cui è domandata la risoluzione, può evitarla: offrendo di pagare una somma pari al doppio del valore della controprestazione si paga quanto richiesto da controparte offrendo di modificare equamente le condizioni del contratto, fino a ricondurre il rapporto tra le prestazioni entro l'alea del contratto offrendo di modificare, a suo piacimento, le condizioni del contratto.
quale tra questi elementi non rientra tra gli elementi costitutivi della responsabilità extracontrattuale indicati dall'art. 2043 cod. civ.? colpa nesso di casualità legittima difesa dolo.
il danneggiante ha l'obbligo di risarcire il pregiudizio causato al danneggiato ove ricorrano i seguenti presupposti: Fatto; imputabilità del fatto al danneggiante; nesso causale tra fatto ed evento dannoso; danno Fatto; illeicità del fatto; imputabilità del fatto al danneggiante; nesso causale tra fatto ed evento dannoso; danno Fatto; illeicità del fatto; imputabilità del fatto al danneggiato; nesso causale tra fatto ed evento dannoso; danno Fatto; illeicità del fatto; imputabilità del fatto al danneggiante; danno.
in materia di responsabilità da fatto illecito, il risarcimento del danno in forma specifica: è ammesso, ma soltanto su domanda del danneggiato e qualora sia possibile è vietato è sempre e indistintamente ammesso è ammesso, ma solo su iniziativa del giudice.
quando il danno non è ingiusto? quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili quando è arrecato senza il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili quando è arrecata un'offesa non accettabile quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti indisponibili.
la legittima difesa, che esclude l'antigiuridicità della condotta, opera al ricorrere dei seguenti presupposti: illegittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato; attualità del pericolo; Inevitabilità del pericolo; strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore; proporzionalità tra difesa e offesa illegittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato; Inevitabilità del pericolo; strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore; proporzionalità tra difesa e offesa legittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato; attualità del pericolo; Inevitabilità del pericolo; strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore; proporzionalità tra difesa e offesa illegittima aggressione della persona o al patrimonio di un consociato; attualità del pericolo; strumentalità dell'offesa, che deve essere diretta a neutralizzare l'aggressore; proporzionalità tra difesa e offesa.
il danno non si definisce ingiusto nelle seguenti ipotesi: quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili; quando è subito in occasione della partecipazione involontaria a un'attività pericolosa lecita, ove siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività; quando è cagionato per legittima difesa; quando è cagionato per stato di necessità quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili; quando è subito in occasione della partecipazione volontaria a un'attività pericolosa lecita, ove siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività; quando è cagionato per legittima difesa; quando è cagionato per stato di necessità quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto, che ha ad oggetto diritti disponibili; quando è subito in occasione della partecipazione volontaria a un'attività pericolosa lecita, ove non siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività; quando è cagionato per legittima difesa; quando è cagionato per stato di necessità quando è arrecato con il consenso dell'avente diritto; quando è subito in occasione della partecipazione volontaria a un'attività pericolosa lecita, ove siano state rispettate le regole che disciplinano tale attività; quando è cagionato per legittima difesa; quando è cagionato per stato di necessità.
lo stato di necessità, che esclude l'antigiuridicità della condotta, opera al ricorrere dei seguenti presupposti: pericolo alla vita, alla salute, all'integrità fisica e ai diritti fondamentali della persona del danneggiante o di un terzo; attualità del pericolo; inevitabilità del pericolo; involontarietà del pericolo; proporzionalità del fatto dannoso al pericolo serietà del pericolo; attualità del pericolo; inevitabilità del pericolo; involontarietà del pericolo; proporzionalità del fatto dannoso al pericolo pericolo alla vita, alla salute, all'integrità fisica e ai diritti fondamentali della persona del danneggiante o di un terzo; serietà del pericolo; attualità del pericolo; inevitabilità del pericolo; involontarietà del pericolo; proporzionalità del fatto dannoso al pericolo pericolo alla vita del danneggiante o di un terzo; serietà del pericolo; attualità del pericolo; inevitabilità del pericolo; involontarietà del pericolo; proporzionalità del fatto dannoso al pericolo.
la norma dell'art. 2049 cod. civ., nel prevedere che il preponente risponda dei danni cagionati dai suoi prepositi nell'esercizio delle incombenze cui sono adibiti, quale tipo di responsabilità prevede? responsabilità aggravata responsabilità soggettiva per dolo o colpa responsabilità oggettiva responsabilità da inadempimento.
l'art. 2053 prevede la responsabilità del proprietario di un edificio o di una costruzione per danni cagionati dalla loro rovina. In questo caso, il proprietario: non ne risponde, se in buona fede ne risponde in ogni caso ne risponde solo se in mala fede ne risponde, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o vizio di costruzione.
nell'ipotesi di concorso di colpa del danneggiato nel cagionare l'evento dannoso di un fatto illecito: il risarcimento è diminuito secondo la gravità di colpa del danneggiato e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate il risarcimento è diminuito secondo la valutazione del giudice il risarcimento è escluso è previsto solo un indennizzo.
l'onere della prova del concorso di colpa del danneggiato nella 'causazione' dell'evento: è provabile solo per presunzioni grava sul danneggiato dipende dall'evento dannoso grava sul danneggiante.
nel caso in cui un evento dannoso è prodotto da più soggetti: il risarcimento è aumentato in base al numero dei soggetti che hanno concorso alla produzione del danno ognuno risponde per la parte in cui vi ha concorso tutti sono obbligati in solido al risarcimento del danno risponde solo colui che ha realizzato materialmente il danno.
quale non è un esempio di responsabilità indiretta? la responsabilità degli insegnanti sugli alunni la responsabilità dei recettori sugli allievi la responsabilità del coniuge sull'altro coniuge la responsabilità del tutore sull'incapace.
nei casi di responsabilità del proprietario di autovettura per illecito commesso da conducente, la prova liberatoria consiste: nella prova del controllo sulle capacità del conducente nella prova dell'incapacità del conducente nella prova delle garanzie date dal conducente al proprietario sulla capacità della propria guida nella prova della circolazione contro la sua volontà.
in tema di responsabilità per fatto altrui, in caso di danni cagionati a terzi da alunni di scuole statali: la vittima può rivolgersi indistintamente allo Stato o al personale scolastico addetto alla vigilanza la vittima può rivolgersi anche allo Stato poiché la responsabilità di vigilanza del personale scolastico è nei confronti dello Stato, che potrà rivalersi ove la mancata vigilanza sia dovuta a dolo o colpa del personale scolastico la vittima può rivolgersi esclusivamente la personale scolastico che risponde personalmente della vigilanza sugli alunni la vittima può rivolgersi esclusivamente allo Stato poiché la responsabilità di vigilanza del personale scolastico è nei confronti dello Stato, che potrà rivalersi ove la mancata vigilanza sia dovuta a dolo o colpa del personale scolastico.
la lesione di un medesimo interesse tutelato dall'ordinamento giuridico può: comportare o un danno patrimoniale o un danno morale comportare solo un danno patrimoniale comportare sia un danno patrimoniale sia un danno non patrimoniale comportare solo un danno non patrimoniale.
nell'ambito della responsabilità extracontrattuale, in che modo può avvenire il risarcimento dei danni? il risarcimento può avvenire solo in forma specifica il risarcimento può avvenire solo per equivalente il risarcimento può avvenire sia per equivalente sia in forma specifica la responsabilità extracontrattuale non implica il risarcimento dei danni.
il risarcimento del danno può avvenire in due forme: per equivalente; ovvero nella dazione al danneggiato di un bene di pari valore a quello perduto in forma specifica, ovvero nella rimozione del pregiudizio verificatosi per equiparazione ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro in misura tale da compensarlo del pregiudizio sofferto; in forma specifica, ovvero nella rimozione del pregiudizio verificatosi per equivalente; ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro in misura tale da compensarlo del pregiudizio sofferto; per indennizzo ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro inferiore alla perdita ove essa non sia determinabile nella sua quantificazione per equivalente; ovvero nella dazione al danneggiato di una somma di denaro in misura tale da compensarlo del pregiudizio sofferto; in forma specifica, ovvero nella rimozione del pregiudizio verificatosi.
nella determinazione del lucro cessante secondo l'equa valutazione del giudice, la quantificazione del danno conseguente a perdita o diminuzione della capacità lavorativa e reddituale del danneggiato è disposta con riferimento a: lo Statuto dei lavoratori il Codice dei consumatori il Codice delle assicurazioni il Contratto nazionale collettivo.
ciò che distingue il danno biologico dal danno esistenziale è: solo una mera dicitura giurisprudenziale priva di distinzioni che solo il primo è risarcibile che solo il secondo attiene al danno non patrimoniale che il primo consiste nella lesione temporanea o permanente dell'integrità psicofisica del danneggiato, tale da incidere sugli aspetti relazionali della sua vita; il secondo, invece, è la compromissione della dimensione esistenziale della persona, che deriva dalla necessità di cambiare abitudini di vita.
il danno non patrimoniale deve essere risarcito: in ogni caso in tutti i casi in cui è previsto il risarcimento del danno patrimoniale solo nei casi in cui è richiesto da danneggiato o danneggiante solo nei casi previsti dalla legge.
In ordine alla liquidazione del danno non patrimoniale, l'art. 1226 cod. civ. stabilisce che: la liquidazione è parametrata al tipo di lesione prodotta la liquidazione non può essere inferiore a quanto richiesto dal danneggiato la liquidazione è rimessa all'arbitrio del giudice la liquidazione è rimessa alla valutazione equitativa del giudice.
Il danno ambientale è quello arrecato: ad un interesse collettivo ad un interesse generale ad un interesse legittimo ad un interesse pubblico.
il diritto al risarcimento dei danni da prodotti difettosi è soggetto a un termine di prescrizione di tre anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno, del difetto e dell'identità del responsabile due anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno, del difetto e dell'identità del responsabile tre anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno due anni, che decorrono dal giorno in cui il danneggiato ha avuto o avrebbe dovuto avere conoscenza del danno.
il diritto al risarcimento dei danni da prodotti difettosi è soggetto a un termine di prescrizione di: è imprescrittibile cinque anni dieci anni tre anni.
il danno da prodotti difettosi è disciplinato dal: d. lgs. 58/1998 d. lgs. 206/2005 d. lgs. 385/1993 d. lgs. 196/2003.
il produttore può esonerarsi da responsabilità da prodotto difettoso, solo fornendo la prova di una delle seguenti circostanze: che il difetto che ha cagionato il danno non esisteva al momento in cui ha messo in circolazione il prodotto; che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività professionale; che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante; che lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche, al momento in cui è stato messo in circolazione il prodotto, non consentivano di considerarlo difettoso; che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata di non avere messo il prodotto in circolazione; che il difetto che ha cagionato il danno non esisteva al momento in cui ha messo in circolazione il prodotto; che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività professionale; che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante; che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata di non avere messo il prodotto in circolazione; che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività professionale; che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante; che lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche, al momento in cui è stato messo in circolazione il prodotto, non consentivano di considerarlo difettoso; che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata di non avere messo il prodotto in circolazione; che il difetto che ha cagionato il danno non esisteva al momento in cui ha messo in circolazione il prodotto; che non ha fabbricato il prodotto per la vendita o per qualsiasi altra forma di distribuzione a titolo oneroso, né lo ha fabbricato o distribuito nell'esercizio della sua attività professionale; che il difetto è dovuto alla conformità a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante; che lo stato delle conoscenze scientifiche e tecniche, al momento in cui è stato messo in circolazione il prodotto, non consentivano di considerarlo difettoso; che, in caso di produzione di un componente o della materia prima, il difetto è interamente dovuto alla concezione del prodotto in cui essi sono stati incorporati o alla conformità della materia prima alle istruzioni date dal produttore che l'ha utilizzata.
se il danno è prodotto da circolazione di veicoli, il termine di prescrizione utile al risarcimento del danno è: di cinque anni di due anni di quattro anni di tre anni.
quale di queste affermazioni sulla prescrizione è falsa? la prescrizione può essere rilevata d'ufficio dal giudice la prescrizione determina l'estinzione del diritto la prescrizione può essere oggetto di rinuncia soltanto quando è compiuta la prescrizione può essere sospesa.
a quale di questi istituti si può applicare la "sospensione del termine"? trascrizione condizione prescrizione decadenza.
le fonti legali dell'obbligazione sono: la gestione di affari; la ripetizione di indebito; l'arricchimento senza causa la ripetizione di indebito; l'arricchimento senza causa la ripetizione di indebito la gestione di affari; la ripetizione di indebito.
come si classifica la ripetizione di indebito? obbligazione nascente da sentenza giudiziaria obbligazione nascente da contratto obbligazione nascente da fatto illecito obbligazione nascente dalla legge.
quale tra queste affermazioni è corretta in tema di gestione di affari? è necessario che l'interessato non sia impedito a provvedere ai propri interessi non vi è un obbligo del gestore di continuare la gestione intrapresa l'intervento del gestore deve essere spontaneo non è necessaria la capacità di agire in capo al gestore.
obbligo del gestore di affari altrui è: continuare la gestione finché l'affare non sia concluso o il dominus in grado di occuparsene agire in nome e per conto del dominus con la consapevolezza di curare un proprio interesse interrompere la gestione se richiesto dal Giudice eseguire le obbligazioni della mediazione.
quale tra i seguenti non è un presupposto della gestione di affari altrui? utilità iniziale della gestione morte dell'interessato consapevolezza della gestione spontaneità della gestione.
nella ripetizione di indebito, si ha indebito oggettivo quando: il pagante crede di essere debitore di un credito che il creditore ha nei confronti invece di un terzo viene effettuato un pagamento di un debito scaduto viene effettuato un pagamento anche se non esiste alcun debito viene effettuato un pagamento a creditore apparente.
si ha indebito soggettivo quando: chi paga spontaneamente un debito di un terzo viene effettuato un pagamento, ma la prestazione richiesta è un'altra viene effettuato un pagamento anche se non esiste alcun debito chi è debitore, credendosi erroneamente tale, paga al creditore quanto è dovuto a quest'ultimo da un terzo.
la differenza tra indebito soggettivo e oggettivo è che il solvens ha diritto di ripetere all'accipiens quanto pagato: solo se si tratta di debito estinto, nel secondo caso; sempre, nel primo caso sempre, nella prima ipotesi; solo per errore scusabile, nella seconda ipotesi solo se l'accipiens è d'accordo, nel primo caso; sempre, nel secondo sempre, nella seconda ipotesi; solo per errore scusabile, nella prima ipotesi.
quale disciplina prevede il codice civile nel caso un indebito sia stato ricevuto da un incapace? il codice civile esclude la possibilità di ripetere l'indebito dall'incapace il codice civile ammette la ripetizione dell'indebito soltanto nei limiti dell'arricchimento dell'incapace il codice civile ammette la ripetizione dell'indebito soltanto se l'incapace sia stato in mala fede il codice civile ammette la ripetizione dell'indebito senza fissare limiti di sorte.
quale, tra questi elementi, non è un presupposto per accedere all'azione di ingiustificato arricchimento? lo stato di necessità la diminuzione patrimoniale di uno dei soggetti l'arricchimento di un soggetto l'unicità del fatto causativo.
l'ingiustificato arricchimento impone: un obbligo di restituire la cosa in natura e, in caso di cosa indeterminata, di indennizzare l'altra parte della diminuzione economica sofferta l'obbligo di risarcire il danneggiato un obbligo di restituire la cosa in natura e, in caso di cosa indeterminata, di risarcire l'altra parte della diminuzione economica sofferta solo l'obbligo di restituire il bene.
il soggetto può ricevere un vantaggio dal danno arrecato ad altri? solo in ipotesi tipiche si, basta che ne dia motivazione no, in nessun caso solo se vi sia una causa che giustifichi lo spostamento patrimoniale da una persona all'altra, come da ipotesi tipiche disciplinate dal codice.
quale rimedio giudiziale per i casi in cui vi sia stato vantaggio di alcuno del danno arrecato ad altri? l'azione di ingiustificato arricchimento, ma solo se il danneggiato non possa esperire altri rimedi per eliminare il suo pregiudizio l'azione di nunciazione solo l'azione di ingiustificato arricchimento la ripetizione del debito.
i presupposti per l'azione di arricchimento sono: l'arricchimento di un soggetto; la diminuzione patrimoniale di un altro soggetto; il fatto che l'arricchimento di un soggetto e l'impoverimento di un altro siano effetti del medesimo fatto causativo (unicità del fatto causativo); la mancanza di causa giustificativa dell'arricchimento dell'uno o della perdita dell'altro; l'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata; un obbligo di indennizzare l'altra parte della diminuzione patrimoniale sofferta negli altri casi l'arricchimento di un soggetto; la diminuzione patrimoniale di un altro soggetto; il fatto che l'arricchimento di un soggetto e l'impoverimento di un altro siano effetti del medesimo fatto causativo (unicità del fatto causativo); l'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata; un obbligo di indennizzare l'altra parte della diminuzione patrimoniale sofferta negli altri casi l'arricchimento di un soggetto; la diminuzione patrimoniale di un altro soggetto; la mancanza di causa giustificativa dell'arricchimento dell'uno o della perdita dell'altro; l'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata; un obbligo di indennizzare l'altra parte della diminuzione patrimoniale sofferta negli altri casi l'arricchimento di un soggetto; la diminuzione patrimoniale di un altro soggetto; il fatto che l'arricchimento di un soggetto e l'impoverimento di un altro siano effetti del medesimo fatto causativo (unicità del fatto causativo); la mancanza di causa giustificativa dell'arricchimento dell'uno o della perdita dell'altro; l'ingiustificato arricchimento impone un obbligo di restituzione in natura, qualora l'arricchimento abbia ad oggetto una cosa determinata.
il rimedio dell'autotutela, nel nostro ordinamento è: contemplato come alternativa alla tutela giudiziaria è concorrente alla tutela giudiziaria previsto solo in casi eccezionali è escluso in tutti i casi.
come si chiama colui contro il quale è esperita un'azione ordinaria a piena cognizione? ricorrente istante resistente convenuto.
la procedura di cognizione può: autorizzare un comportamento in autotutela dare esecuzione ad un titolo pignorando un immobile accertare una situazione giuridica soggettiva esclusivamente inibire un comportamento.
in quale di queste ipotesi è ammessa di regola la prova testimoniale? quando riguarda un contratto sottoposto a forma ad substantiam quando riguarda un contratto sottoposto a forma ad probationem quando riguarda patti aggiunti o contrari ad un documento, di cui si alleghi che la stipulazione è stata anteriore o contemporanea quando riguarda patti aggiunti o contrari ad un documento, di cui si alleghi che la stipulazione è stata successiva ed è verosimile che le parti abbiano fatto aggiunte o modificazioni al documento.
nel caso un'azione revocatoria abbia esito positivo, l'atto dispositivo compiuto dal debitore come risulta? invalido colpito da inefficacia relativa risolto colpito da inefficacia assoluta.
come si chiama un'azione giudiziaria che sia volta a afar accertare in giudizio l'esistenza di un diritto? azione amministrativa azione cautelare azione di cognizione azione esecutiva.
qual è la finalità del processo cautelare? conservare lo stato di fatto esistente consentire ad un soggetto di ottenere un comando volto alla parte soccombente a tenere una certa condotta realizzare coattivamente il comando contenuto in una sentenza, che non è stata ottemperata accertare l'esistenza/inesistenza o il modo di essere di un rapporto giuridico controverso.
qual è il periodo di efficacia del precetto? 90 giorni dalla notificazione dell'atto 90 giorni dalla ricezione dell'atto da parte del debitore 60 giorni dalla notificazione dell'atto è sempre efficace una volta notificato.
per ammettere i mezzi di prova, il giudice dovrà valutare: solo la loro ammissibilità solo la loro rilevanza la loro ammissibilità e rilevanza il loro grado di affidabilità.
quanto può essere data la prova per testimoni di un contratto sottoposto a forma ad substantiam? mai, salvo che il contraente abbia perduto senza colpa il documento dove era redatto il contratto mai sempre mai, salvo che la parte dia in giudizio un principio di prova per iscritto.
per contrastare la forza dell'atto pubblico, quale azione è necessaria? la querela di falso l'azione di disconoscimento l'azione di verificazione l'azione di nullità.
da chi è redatto un contratto stipulato per atto pubblico? da un notaio, o da un altro pubblico ufficiale dalle parti del contratto sia dal notaio, o altro pubblico ufficiale; sia dalle parti da un giudice.
la prova testimoniale è ammissibile per provare un contratto? no, mai si, sempre no, a meno che la parte non abbia perduto senza sua colpa il documento che ne forniva la prova solo se l'altra parte lo consente.
la prova testimoniale non è ammissibile se tende a provare un contratto che: per volontà delle parti o per espressa disposizione di legge, deve essere stipulato (forma scritta ad substantiam) o anche solo provato (forma scritta ad probationem tantum) per iscritto è sempre ammissibile per volontà delle parti deve essere stipulato (forma scritta ad substantiam) o anche solo provato (forma scritta ad probationem tantum) per iscritto per espressa disposizione di legge, ma non per volontà delle parti, deve essere stipulato (forma scritta ad substantiam) o anche solo provato (forma scritta ad probationem tantum) per iscritto.
quando il codice civile ammette la revoca della confessione? la revoca è ammessa quando la confessione è stata determinata da errore di fatto o da violenza la revoca è ammessa soltanto quando la confessione è stata determinata da violenza la revoca è sempre e liberamente ammessa la revoca non è mai ammessa.
la confessione stragiudiziale, resa fuori dal giudizio, ha lo stesso valore di quella giudiziale se: fatta all'avvocato senza procura fatta alla parte o ad un suo rappresentante fatta ad un terzo imparziale fatta al Giudice.
nell'ambito delle prove nel giudizio, le presunzioni sono assolute quando: non ammettono prova contraria non ammettono indizi contrari ammettono prova contraria sono iuris tantum.
il giuramento non è ammissibile quando si tratti di: diritti disponibili di atto per cui sia richiesta la forma scritta ad probationem fatto illecito contratto.
la confessione può essere revocata? la confessione può essere revocata soltanto se si dimostra che essa è stata determinata da errore di fatto, non essendo sufficiente la prova della divergenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente accaduto la confessione può essere revocata non soltanto se si dimostra che essa è stata determinata da errore di fatto o da violenza, ma anche se si allega la prova della divergenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente accaduto la confessione può essere revocata soltanto se si dimostra che essa è stata determinata da errore di fatto o da violenza, non essendo sufficiente la prova della divergenza tra quanto dichiarato e quanto effettivamente accaduto è irrevocabile.
il giuramento decisorio: può essere deferito solo a iniziativa di una delle parti. Non può essere mai ammesso d'ufficio dal giudice può essere deferito a iniziativa di una delle parti e ammesso d'ufficio dal giudice può essere deferito solo a iniziativa di una delle parti e con il consenso di tutte le altre parti. Non può essere ammesso d'ufficio dal giudice può essere ammesso soltanto d'ufficio dal giudice.
per il calcolo dei termini l'art. 2963 cod. civ. detta le seguenti regole: non si conta il giorno iniziale (dies a quo non computatur in termino), soltanto se festivo si conta sempre il giorno iniziale non si conta il giorno iniziale (dies a quo non computatur in termino) si conta sempre il giorno iniziale purché non sia festivo.
per il calcolo dei termini l'art. 2963 cod. civ. detta le seguenti regole: il termine che scade in un giorno festivo è anticipato al primo giorno antecedente non festivo il termine che scade in un giorno festivo non è prorogabile il termine che scade in un giorno festivo è prorogato al giorno seguente non festivo il termine che scade in un giorno festivo è prorogato al secondo giorno successivo non festivo.
la prescrizione è rinunciabile dalle parti? le parti non possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, né prolungare o abbreviare i termini stabiliti dalla legge le parti possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, ma entro i limiti previsti dalla legge le parti non possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, ma possono abbreviare i termini stabiliti dalla legge le parti non possono rinunciare preventivamente alla prescrizione, ma possono prolungare i termini stabiliti dalla legge.
qual è la differenza giudiziale tra l'eccezione di prescrizione e l'eccezione di interruzione della prescrizione? la prima può anche essere rilevata d'ufficio entrambe non possono essere rilevate d'ufficio se una delle parti si oppone la seconda può essere sollevata solo dalla parte interessata la seconda può essere anche rilevata d'ufficio.
quale di queste affermazioni sulla prescrizione non è vera? le parti possono abbreviare i termini prescrizionali dati dalla legge le parti non possono preventivamente rinunciare alla prescrizione le parti possono, dietro accordo, prolungare i termini prescrizionali le parti possono rinunciare alla prescrizione mentre è in corso il termine prescrizionale e provocare così l'estinzione del diritto.
i diritti indisponibili a quale termine di prescrizione sono sottoposti? 10 anni sono diritti imprescrittibili 20 anni 3 anni.
la prescrizione produce l'estinzione del diritto soggettivo per effetto di: trascorrere del tempo inerzia del titolare di sentenza inerzia del titolare e trascorrere del tempo.
alla decadenza: si applicano sia le norme relative alla sospensione del termine, sia quelle intorno alla interruzione non si applicano le norme relative alla sospensione del termine, salvo che sia disposto altrimenti, e nemmeno le norme relative all'interruzione non si applicano le norme relative alla sospensione del termine non si applicano le sole norme relative all'interruzione del termine.
cosa prevede il codice civile per un patto che, nello stabilire un termine di decadenza, rende eccessivamente difficoltoso ad una parte l'esercizio di un diritto? il patto è annullabile il patto è valido il patto è nullo il patto è risolubile.
la decadenza può essere prevista in un contratto? si, ma solo per i contratti scritti da un notaio o da un pubblico ufficiale si si, ma solo se il contratto è scritto no.
per quali beni è prevista la trascrizione? solo per i beni immobili per tutti i tipi di beni, che siano mobili o immobili beni immobili e beni mobili registrati beni immobili e beni mobili registrati il cui valore supera i 20.000 euro.
la trascrizione può avere efficacia sanante? si, ma solo nel caso vi sia autorizzazione da parte di un giudice mai si, ma solo nei casi espressamente previsti dal legislatore sempre, senza limiti di sorta.
in casi eccezionali, può accadere che la trascrizione superi la sua natura dichiarativa e abbia invece il potere di sanare vizi di cui è affetto l'atto trascritto. Tali casi sono: tassativi e consistono nelle ipotesi di nullità o annullamento per incapacità legale; di annullabilità per cause diverse dall'incapacità legale; di acquisti dall'erede o dal legatario apparente; di riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie lesive della legittima individuati dalla volontà delle parti tassativi e consistono solo nelle ipotesi di acquisto a non domino tassativi e consistono nelle ipotesi di nullità o annullamento per incapacità legale; di annullabilità per cause diverse dall'incapacità legale; di acquisti dall'erede o dal legatario; di riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie lesive della legittima.
nel sistema della trascrizione, la continuità ha il ruolo di: verificare la perduranza della titolarità di un bene in capo al medesimo soggetto ricostruire le vicende di un determinato bene fornire informazioni per la tassazione dell'immobile tenere aggiornato il registro dello Stato.
le accettazioni di eredità debbano essere trascritte? non è necessario si, se comportano acquisti dei diritti citati nell'art. 2643 cod. civ. si, se lo prevede il testatore solo nel caso di accettazione con beneficio d'inventario.
quali tra questi atti deve necessariamente essere trascritto? si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, ma non quelli costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari. Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, indipendentemente dalla loro durata si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, o costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari. Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, indipendentemente dalla loro durata si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, o costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari. Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, soltanto se superano una certa durata si trascrivono i contratti traslativi della proprietà, ma non quelli costitutivi o modificativi o traslativi di diritti reali immobiliari. Si trascrivono pure i contratti relativi a diritti personali su beni immobili, soltanto se superano una certa durata.
la funzione principale della trascrizione è: l'opponibilità ai terzi dell'atto trascritto costitutiva di diritti di annotare costitutiva di atti di destinazione.
la trascrizione ha funzione costitutiva per quali dei seguenti atti? per tutti gli atti e le sentenze dell'Autorità giudiziaria per l'ipoteca per il pegno per tutti i contratti.
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