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Title of test:
economia applicata 10

Description:
da lez 66 a lez 72

Author:
michella88
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Creation Date: 11/10/2024

Category: University

Number of questions: 54
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nei sistemi diffusion-oriented si mira ad innovazioni incrementali ad innovazioni drastiche ad innovazioni radicali ad innovazioni imitative.
i sistemi diffusion-oriented sono tipici di paesi che mirano al cambiamento tecnologico solo nel settore primario sono tipici di paesi che cercano una riduzione di produttività sono tipici di paesi che cercano un aumento di produttività sono tipici di paesi che mirano al cambiamento tecnologico solo in alcuni settori.
nei sistemi mission-oriented si mira ad innovazioni incrementali si mira ad innovazioni di settore tutte false si mira ad innovazioni cumulate.
l'economia statunitense è un esempio di tutte false sistema diffusion-oriented sistema catch up sistema mission-oriented.
l'economia giapponese è un esempio di sistema mission oriented sistema catch up sistema diffusion-oriented sistema clamping on.
il pensiero strutturalista sostiene tutte false che i mercati generano deflazione che i mercati sono estremamente volatili che non vi è convergenza alla crescita.
nella teoria di Rostow la fase di transizione tutte false è caratterizzata dallo sviluppo e ammodernamento del settore primario è caratterizzata dalla terziarizzazione dell'economia è caratterizzata dall'industrializzazione del sistema.
secondo la teoria di Rostow nella fase di transizione si sviluppa il consumo di beni durevoli la popolazione è impegnata in un'economia di sussistenza migliora la produttività del settore primario si ha il fenomeno di terziarizzazione dell'economia.
secondo la teoria strutturalista è necessario l'intervento di organismi internazionali per la diffusione della conoscenza è necessario creare tecnologia per rendersi autonomi nella produzione tutte false è necessario importare tecnologia per rendersi autonomi nella produzione.
secondo gli strutturalisti innovazione e sviluppo si alimentano con le competenze create all'interno del paese si alimentano con l'interazione con le economie più sviluppate tutte vere si alimentano con le competenze create all'esterno del paese.
secondo gli strutturalisti è necessario un forte intervento pubblico nell'economia tutte vere è necessario che lo Stato protegga l'industria interna il mercato genera deficit commerciali.
secondo la teoria di Rostow nella fase dei consumi di massa i soggetti sono perlopiù occupati nel terziario e nell'industria nella fase di maturitài soggetti sono perlopiù occupati nel terziario e nell'industria nella fase di decollo i soggetti sono perlopiù occupati nel terziario e nell'industria nella fase tradizionale i soggetti sono perlopiù occupati nel terziario e nell'industria.
secondo la teoria di Rostow le innovazioni dominano la società nella fase di decollo nella fase dei consumi di massa nella fase di transizione nella fase di maturità.
secondo la teoria di Rostow la vera rivoluzione si ha nella fase di maturità nella fase di decollo nella fase tradizionale nella fase di transizione.
secondo la teoria di Rostow nella fase di decollo si ha la migrazione dei lavoratori dal settore primario al settore secondario la forza lavoro è impiegata prevalentemente nel settore secondario il paese può produrre tutto ciò che desidera si assiste alla terziarizzazione dell'economia.
secondo la teoria di Rostow nella fase di transizione lo sviluppo produttivo sopravanza lo sviluppo demografico nella fase di transizione lo sviluppo demografico sopravanza lo sviluppo produttivo si ha la migrazione della forza lavoro dal settore secondario al settore terziario si ha la migrazione della forza lavoro dal settore primario al settore terziario.
secondo la teoria di Rostow nella fase di transizione migliora la produttività del lavoro nella fase di transizione si riducono gli addetti del settore primario nella fase di transizione aumentano gli addetti nel settore secondario tutte vere.
le tecnologie di importazione nei paesi sottosviluppati sono difficilmente implementabili perchè basate sull'eccessivo impiego di lavoro sono facilmente implementabili per il massiccio intervento dello Stato sono difficilmente implementabili perchè basate sull'eccessivo impiego di capitale sono facilmente implementabili perchè basate sull'eccessivo impiego di capitale.
nella teoria di Rostow la fase tradizionale prevede la prevalenza delll'autoconsumo prevede la terziarizzazione dell'economia prevede lo sviluppo di larga innovazione prevede l'industrializzazione del sistema.
secondo Rostow ogni paese attraversa delle fasi di sviluppo tradizionale, di transizione, di decollo, di maturità, di consumi di massa introduzione, di crescita , di maturità, di declino tradizionale, di transizione, di innovazione , di maturità, di consumi diffusi introduzione , di decollo,crescita , di maturità, di declino.
secondo il modello di Kaldor la parte esogena del progresso tecnologico è legata al tasso di investimento la parte endogena del progresso tecnologico è legata al tasso di investimento la parte esogena del progresso tecnologico è legata alle politiche pubbliche la parte endogena del progresso tecnologico è legata alle politiche pubbliche.
secondo il modello di Kaldor il miglioramento tecnologico è in parte esogeno e in parte endogeno è esogeno tutte false è endogeno.
secondo il modello di Kaldor l'investimento è influenzato dal costo del lavoro è influenzato dalle aspettative di profitto future è influenzato dai tassi di interesse è influenzato dai livelli di produttività.
il modello di Kaldor evidenzia che il tasso di crescita della produzione non dipende dall'intevento statale il tasso di crescita della produzione non dipende dal risparmio il tasso di crescita della produzione non dipende dall'investimento il tasso di crescita della produzione dipende dal risparmio.
secondo Kaldor l'incremento degli investimenti non contribuisce alla crescita perchè è un elemento della domanda aggregata contribuisce alla crescita perchè è un elemento della domanda aggregata contribuisce alla crescita perchè è un elemento dell'offerta aggregata non contribuisce alla crescita perchè è un elemento dell'offerta aggregata.
il modello di Kaldor individua una correlazione negativa tra investimenti di capitale e innovatività una correlazione positiva tra investimenti di capitale e innovatività una correlazione positiva tra dimensione aziendale e innovatività una correlazione negativa tra dimensione aziendale e innovatività.
secondo la teoria strutturalista i paesi sottosviluppati sono tali a causa della scarsa produttività del capitale dell'incapacità di apprendere velocemente le nuove tecniche di lavoro della mancata importazione di tecnologie dall'esterno del mancato sviluppo interno della conoscenza.
secondo la teoria di Rostow nella fase di maturità si applicano le tecnologie in ogni ambito settoriale nella fase di transizione si applicano le tecnologie in ogni ambito settoriale nella fase di decollo si applicano le tecnologie in ogni ambito settoriale nella fase dei consumi di massa si applicano le tecnologie in ogni ambito settoriale.
nel modello di Rebelo la crescita è alimentata tutte vere dall'accumulazione creata dall'investimento in capitale umano tutte false dall'accumulazione creata dall'investimento in capitale fisico.
e esternalità negative del progresso tecnologico derivano dall'interdipendenza strategica tra concorrenti dalla non completa appropriabilità dei risultati dell'innovazione tutte vere dal sotto-investimento in ricerca rispetto all'ottimo sociale.
nei modelli di crescita endogena l'incentivo ad innovare è distribuito a prescindere dall'industria è distribuito a prescindere dal tempo è distribuito a prescindere dall'impresa tutte vere.
il modello di Barro è rappresentabile con una funzione di produzione a rendimenti crescenti con una funzione di produzione a rendimenti decrescenti con una funzione di produzione a rendimenti costanti con una funzione di produzione diversa dal modello di Rebelo.
i modelli di crescita endogena permettono tutte vere l'internalizzazione delle esternalità positive l'internalizzazione delle esternalità negative tutte false.
nell'approccio evolutivo l'incentivo ad innovare prevede la cumulatività dei processi di apprendimento a livello individuale prevede la cumulatività dei processi di apprendimento a livello collettivo persiste nel tempo tutte vere.
nel modello di Romer il progresso tecnico tutte vere è un'accumulazione di conoscenza tecnologica è una successione di innovazioni non è strettamente connesso all'evoluzione degli investimenti.
nel modello di Rebelo KT rappresenta il capitale umano KT rappresenta una costante KT rappresenta una composizione tra capitale fisico e capitale umano KT rappresenta il capitale fisico.
il modello di Rebelo è sintetizzabile come Y=F(A,K,L) Y=F(K,L*A) Yt=AKT Yt=AeyKT.
si pone l'accento sull'investimento pubblico in capitale umano nel modello di Romer nel modello di Barro nel modello di Lucas nel modello di Solow.
le esternalità positive prodotte dal progresso tecnologico derivano dalla completa appropriabilità dei risultati dall'interdipendenza strategica dalla non completa appropriabilità dei risultati dal sovrainvestimento in ricerca.
a livello empirico si è riscontrato che il processo di crescita non si esaurisce, ma si autoalimenta il processo di crescita si esaurisce una volta giunti allo steady state tutte vere il processo di crescita si esaurisce a meno di fenomeni esogeni che lo fanno ripartire.
nei modelli a crescita endogena il progresso tecnologico deriva dagli investimenti in capitale umano tutte vere dagli investimenti in capitale fisico dall'introduzione di nuovi fattori produttivi.
nei modelli di crescita endogena si spiegano i rendimenti non decrescenti con la presenza di esternalità positive con la presenza di esternalità negative tutte false con l'eccessivo investimento in ricerca.
nel modello di Rebelo 'A' è un indicatore del capitale umano è un indicatore del capitale fisico è una costante è un indicatore della composizione del capitale.
il fattore 'A' nei modelli di crescita endogena deriva dalla presenza di monopoli dalla presenza di esternalità create da fattori nuovi dalla presenza di asimmetrie informative dalla presenza di esternalità create da fattori tradizionali.
il sistema della ricerca in Italia si presenta debole collaborazione tra università e industria, elevato numero di imprese hi-tech, domanda debole con limitate opportunità tecnologiche, offerta debole, consistente numero di oligopoli con limitate opportunità tecnologiche, domanda debole, ridotto numero di oligopoli debole collaborazione tra università e industria, elevato numero di imprese hi-tech, offerta debole.
il periodo di massima convergenza del sistema italia 1980-2000 1960-1990 1930-1960 1950-1973.
il NEC è un'area di valori condivisi un'area a forte connotazione industriale un sistema lavorativo che minimizza le tensioni sociali tutte vere.
l'area del NEC si caratterizza per la presenza di imprese hi-tech si caratterizza per la presenza di piccole imprese tutte false si caratterizza per la presenza di imprese di grandi dimensioni.
l'Italia presenta i caratteri di un'impresa follower leader catch up falling behind.
in Italia tutte vere la propensione all'investimento in ricerca è bassa il rapporto tra numero di brevetti e spesa in ricerca è molto alto l'intensità brevettuale è molto bassa.
il modello di specializzazione italiano è molto presente nei settori tradizionali ha il suo fulcro nell'impresa di piccole dimensioni subisce la concorrenza dei paesi in via di sviluppo tutte vere.
l'Italia presenta un vantaggio comparato nei settori a bassa intensità di capitale umano nei settori ad alta intensità di capitale umano nei settori hi-tech nei settori ad intensità di capitale fisico.
il sistema italiano si caratterizza per la mancanza di tradizione nella ricerca per il dualismo dimensionale tutte vere per l'industrializzazione recente.
l'esperienza industriale italiana si caratterizza consolidata tradizione di ricerca tutte false per la presenza produttiva all'estero per industrializzazione di lungo termine.
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