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economia applicata 3 Description: da lez 15 a lez 20 Author: michella88 Other tests from this author Creation Date: 03/10/2024 Category: University Number of questions: 53 |
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Content:
l'assunto di base del modello Reinganum è che l'ottenimento del brevetto non è scontato la probabilità di ottenere il brevetto è uguale per tutte le imprese del settore
la probabilità di innovare è uguale per tutte le imprese del settore
al crescere dell'investimento si velocizza la realizzazione dell'innovazione. Nel modello Gilbert Newberry il massimo incentivo ad innovare si ha in concorrenza perfetta in oligopolio in monopolio in concorrenza monopolistica. nel modello Gilbert Newberry più si investe in ricerca e prima si realizza l'innovazione meno si investe in ricerca e prima si realizza l'innovazione se diminuisce la concorrenza aumenta l'incentivo ad innovare la concentrazione del mercato incentiva la ricerca. nei modelli con memoria la capacità innovativa dipende dalla concentrazione del mercato dalle conoscenze acquisite dall'impresa dagli investimenti realizzati dall'elasticità della domanda. secondo il modello Harris- Vickeril processo innovativo è accelerato se il gap tecnologico è ridotto le imprese sono molto competitive la conoscenza è diffusa tutte vere. nel modello Harris-Vicker è fondamentale l'entità delle spese di ricerca la ricerca di base svolta da organismi sovvenzionati dallo Stato la situazione di concentrazione iniziale del mercato l'accumulo interno di conoscenza. quando l'impresa entrante riesce a superare gli sforzi di ricerca dell'incumbent siamo di fronte al fenomeno del brevetto preventivo siamo di fronte ad un mercato che rimane monopolistico siamo di fronte al fenomeno del leapfrogging siamo di fronte ad asimmetria informativa. nei modelli con memoria prevale l'ipotesi di persistenza della concorrenza perfetta tutte false prevale l'ipotesi che la storia d'impresa è ininfluente sulla capacità innovativa prevale l'ipotesi di persistenza del monopolio. nel modello di Fudenberg si introduce l'ipotesi di un brevetto preventivo l'ipotesi di imprese senza storia tutte vere l'ipotesi di non onerosità degli investimenti per ottenere il brevetto. il modello Harris Vicker descrive una gara tra incumbent e potenziale entrante descrive una gara tra potenziali entranti descrive una gara tra imprese presenti nel mercato tutte false. il leapfrogging è una strategia offensiva per escludere dal mercato imprese innovative una strategia collaborativa tra imprese con diverso grado di conoscenza una strategia difensiva per neutralizzare l'innovazione del concorrente una strategia offensiva per evitare che nuove imprese entrino nel mercato. perchè si realizzi leapfrogging è necessaria la presenza di asimmetria informativa esternalità di rete beni pubblici monopolio. se il compenso per gli accordi di licenza è corrisposto alla stipulazione del contratto si ha un surplus per il licenziatario si ha un vantaggio per il licenziatario aumenta il rischio di insolvenza si ha un vantaggio per il licenziante. con i contratti di licenza ex-post le imprese utilizzando tutte la tecnologia tradizionale si realizza efficienza produttiva le imprese utilizzano tutte la tecnologica più avanzata possono convivere imprese che utilizzano tecnologie a stadi di sviluppo diversi. con gli accordi ex-post, in caso di innovazione drastica tutte false il licenziante impone sempre un canone fisso il licenziante cede la tecnologica all'impresa a monte disposta a pagare di più il licenziatario riesce ad appropriarsi del surplus. il licensing può creare esternalità di rete barriere all'ingresso del mercato economie di scala differenziazione del prodotto. con gli accordi di licenza ex-ante il licenziatario decide liberamente le condizioni della licenza il licenziante diviene follower si colma il gap di conoscenza tra licenziante e licenziatario si accentua il gap di conoscenza tra licenziante e licenziatario. con gli accordi di licenza ex-ante si colma il gap di conoscenza tra licenziante e licenziatario si accentua l'aspetto competitivo dell'operazione si trasferisce al licenziatario il know-how si accentua l'aspetto strategico dell'operazione. con gli accordi di licenza ex-ante si accentua l'aspetto strategico dell'operazione tutte vere vengono stipulati accordi prima dell'investimento in ricerca si controlla l'ingresso nel mercato di nuove imprese. con gli accordi di licenza ex-ante si riduce il gap di conoscenza tra licenziante e licenziatario si cede il know how allo Stato si cede il know how al licenziatario si evitano onerose forme di concorrenza. con le licenze ex-ante si elimina la duplicazione nella ricerca si riduce la duplicazione nella ricerca si accentua la duplicazione nella ricerca si persegue la duplicazione nella ricerca. con gli accordi di licenza ex-post, con innovazione non drastica emerge inefficienza paretiana inefficienza produttiva inefficienza interna inefficienza allocativa. con gli accordi di licenza ex-ante: si accentua l'aspetto strategico della cooperazione non si ha collaborazione si accentua l'aspetto tattico della collaborazione si accentua l'aspetto programmatico della cooperazione. con le RJV si riduce il benessere sociale : come in qualunque forma di innovazione come in qualunque mercato monopolistico come in qualunque forma di collusione come in qualunque mercato con intervento dello Stato. attraverso le RJV si rendono i partner più deboli si riducono i profitti nel mercato si aumentano i profitti nel mercato si duplicano gli sforzi di ricerca. le RJV permettono di superare le distorsioni del mercato della conoscenza permettono di internalizzare le esternalità positive tutte vere migliorano i profitti dei partecipanti. attraverso le RJV si realizzano economie di scala e di scopo tutte vere si sfruttano le sinergie si distribuisce il rischio su più soggetti. la collaborazione nella ricerca permette tutte false di realizzare efficienza produttiva di allocare in modo migliore le risorse tutte vere. le RJV migliorano i benessere sociale solo se raggruppa poche imprese solo se raggruppa imprese di grandi dimensioni solo se raggruppano molte imprese tutte false. la cooperazione nell'ambito della ricerca è desiderabile socialmente solo per spillover di conoscenza elevati sempre solo per spillover di conoscenza bassi mai. affinché i benefici della collaborazione si realizzino è necessario il coordinamento la scelta di un'impresa leader la definizione formale dei termini dell'accordo la gerarchia. attraverso le RJV aumentano le duplicazioni nella ricerca tutte false si ripristina l'incentivo ad investire in ricerca si internalizzano le esternalità negative derivanti dalla ricerca. se il mercato è molto competitivo, attraverso la RJV la cooperazione permette di aumentare i prezzi la cooperazione permette di risolvere i fallimenti del mercato la cooperazione permette di ridurre i prezzi la cooperazione riduce il benessere sociale. con le RJV le imprese internalizzano le esternalità positive le imprese superano il problema del monopolio le imprese internalizzano le esternalità negative le imprese aggirano il divieto di collaborazione. se competenze e conoscenze circolano con difficoltà l'impresa non ha incentivo ad investire in modo autonomo in R&S l'impresa è incentivata ad investire in modo autonomo in R%S l'impresa ha incentivo a colludere l'impresa ha interesse ad aderire ad una RJV. la cooperazione nell'ambito della ricerca è desiderabile a livello sociale tutte vere per spillover di conoscenza elevati per spillover di conoscenza nulli per spillover di conoscenza bassi. se il mercato è molto concentrato,con la RJV si realizza una collusione si incrementano i prezzi tutte vere si riduce il benessere sociale. Le RJV, se il mercato è molto competitivo: portano ad una riduzione dei prezzi non hanno effetti sui prezzi inaspriscono la concorrenza portano ad un aumento dei prezzi. Secondo il modello D’Aspremont-Jacquemin: Se lo spillover è alto i benefici che l’impresa trae dagli investimenti in ricerca sono uguali a quelli ottenuti dai concorrenti tutte false Se lo spillover è alto i benefici che l’impresa trae dagli investimenti in ricerca sono maggiori di quelli ottenuti dai concorrenti Se lo spillover è basso i benefici che l’impresa trae dagli investimenti in ricerca sono minori di quelli ottenuti dai concorrenti. non sono fattori chiave della ricerca relazioni competenze opportunità rischi. secondo la teoria evolutiva la conoscenza è un bene non rivale e non escudibile è un bene pubblico puro è un bene pubblico impuro è un bene meritorio. la conoscenza codificata riguarda la conoscenza che può trasferirsi a determinate condizioni la conoscenza radicata nel comportamento la conoscenza che non può trasferirsi da un soggetto all'altro la conoscenza che si trasferisce da un soggetto all'altro. secondo l'approccio evolutivo la conoscenza è un bene non rivale e non escludibile rivale ed escludibile rivale e non escludibile non rivale ed escludibile. le trappole delle competenze interessano le imprese già insediate nel mercato le imprese neonate le imprese di grandi dimensioni tutte le imprese presenti nel mercato. sono fattori chiave della ricerca secondo l'approccio evolutivo la conoscenza accumulata i metodi di ricerca tutte vere le opportunità che derivano dall'ambiente. la conoscenza codificata si può trasmettere si può cedere con un contratto di licenza non si può trasmettere tutte false. il patrimonio di ogni singola impresa è specifico grazie alla presenza di beni pubblici grazie alla presenza di conoscenza codificata grazie alla presenza di conoscenza tacita grazie alla presenza di asimmetrie informative. secondo la teoria evoutiva la conoscenza è elaborazione di un'informazione tutte vere comprensione di un'informazione apprendimento di un'informazione. secondo l'approccio evolutivo le opportunità nascono dai rapporti con i fornitori, clienti ed altre imprese dai rapporti con i leader del mercato dai rapporti con le istituzioni dai rapporti con gli attori interni. per l'impresa innovativa è molto importante l'aspetto organizzativo perchè è il canale che permette di difendere la proprietà intellettuale è il canale che permette lo scambio di informazioni è il canale che permette il coordinamento con altre imprese è il canale che permette di controllare gli ambiti di ricerca. la prospettiva evolutiva incentiva la nascita delle rete tutte false disincentiva la collaborazione tra imprese incentiva la collusione. secondo l'approccio evolutivo le imprese possono sfruttare l'accumulo di conoscenza anche senza formalizzare la protezione solo il brevetto temporaneo permette una protezione assoluta solo il sapere codificato si può proteggere con il segreto industriale senza brevettazione non si ha protezione dell'innovazione. il contesto in cui l'impresa opera rende diversi i modelli di apprendimento non ha effetti sui modelli di apprendimento rende simili i modelli di apprendimento è determinante per superare le asimmetrie informative. |
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