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economia applicata 5 Description: da lez 28 a lez 39 Author: michella88 Other tests from this author Creation Date: 05/10/2024 Category: University Number of questions: 42 |
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Content:
Secondo l’approccio schumpeteriano si parla di tecnologia-informazione:
quando la conoscenza è limitata da un brevetto quando la conoscenza è limitata dal diritto d'autore quando non vi è segretezza nella conoscenza quando vi è segretezza nella conoscenza. le competenze sono un modo per utilizzare le conoscenze uno strumento per la brevettazione un esempio di routine un modo per acquisire informazioni. il learning by doing deriva dal monitoraggio e aggiornamento dei processi scientifici da procedure organizzate di apprendimento dall'accumulo di conoscenze attraverso l'esperienza tutte false. lo sviluppo di una stabile organizzazione reticolare di relazioni stabili rappresenta una forma di learning by using learning by interacting learning by doing learnign by monitoring. il learning by doing è un processo di aggiornamento scientifico un processo di interazione un processo di azione un processo di apprendimento. il learning by interacting si sviluppo attraverso le relazioni esterne all'impresa attraverso le relazioni internazionali attraverso le relazioni interne all'impresa attraverso le relazioni con le istituzioni. rientrano tra le attività interne all'impresa learning by interacting , learning by searching e learning by using learning by doing, learning by searching e learning by using learning by doing, learning by monitoring e learning by using learning by interacting, learning by monitoring e learning by using. Si dice che le competenze hanno dimensione contestuale, cioè: sono frutto di determinati contesti tecnologici sono frutto di determinati contesti spaziali sono frutto di determinati contesti storici sono frutto di determinati contesti politici. Le imprese cadono nella trappola delle competenze perchè : non applicano le routine Ricevono feedback positivi dall’applicazione delle routine le routine sono consolidate nel tempo Ricevono feedback negativi dall’applicazione delle routine. ‘le competenze hanno dimensione inerziale’ significa: che tendono a fermarsi se non stimolate Che tendono ad esplorare percorsi innovativi Che tendono a distribuirsi intorno a competenze esistenti Che tendono a seguire i percorsi delle imprese concorrenti. Imitare le competenze è: vietato molto difficile impossibile molto semplice. Le competenze specifiche di un’impresa: sono incorporate negli asset materiali sono incorporate nei brevetti sono incorporate nelle routine sono incorporate negli asset intangibili. le dimensioni delle competenze sono inerziale, evolutiva, ogranizzativa inerziale, contestuale, organizzativa inerziale, strutturale, dinamica inerziale, conoscitiva, statica. competenze e apprendimento tendono a distribuirsi intorno a competenze condivise intorno a competenze consolidate intorno a competenze esistenti intorno a competenze nuove. si parla di 'trappola delle competenze' in ordine al fenomeno secondo cui le imprese si focalizzano su sentieri di conoscenza e apprendimento nuovi le imprese si focalizzano su sentieri di conoscenza e apprendimento di base le imprese si focalizzano su sentieri di conoscenza e apprendimento conosciuti le imprese si focalizzano su sentieri di conoscenza e apprendimento applicati. le imprese che cadono nella trappola delle competenze sono imprese che ricevono feed-back positivi dall'applicazione delle routine sono imprese che non applicano routine sono imprese che innovano sono imprese che ricevono feed-back negativi dall'applicazione delle routine. le innovazioni modulari riguardano tutte vere il cambiamento dell'interfaccia dei componenti il cambiamento delle risorse le componenti del prodotto. la capacità di adattamento permette all'impresa di adattarsi ai mutamenti ambientali di acquisire rapidamente conoscenze di mantenere le routine per molto tempo di acquisire esperienza dagli eventi. nel lungo periodo se l'impresa decide di uscire dall'industria avrà costi pari ai costi marginali avrà costi uguali a zero avrà costi pari ai costi variabili avrà costi pari ai costi fissi. nell'approccio evolutivo la struttura più efficace è quella che decentra la creazione di conoscenza e centralizza lo scambio di informazioni è quella che centralizza la creazione di conoscenza e decentra lo scambio di informazioni è quella che decentra la creazione di conoscenza e lo scambio di informazioni è quella che centralizza la creazione di conoscenza e lo scambio di informazioni. l'impresa è coerente quando non diversifica diversifica in modo non contiguo al settore di appartenenza differenzia il prodotto sulla base dei segmenti di mercato diversifica in modo afferente al settore di appartenenza. se il cambiamento tecnologico è repentino l'integrazione è indispensabile l'integrazione non risulta conveniente l'integrazione risulta conveniente l'integrazione è impossibile. le imprese integrate verticalmente hanno risorse molto generiche hanno processi di apprendimento veloci hanno processi di apprendimento lenti svolgono sempre le medesime funzioni. l'impresa è coerente quando opera su attività statisticamente correlate opera su attività tecnologicamente correlate opera su attività economicamente correlate opera su attività strategicamente correlate. il brevetto è inefficiente in senso statico perchè garantisce un surplus per il consumatore tutte false perchè garantisce una rendita al produttore perchè determina l'uguaglianza tra prezzo e costo marginale. la presenza del brevetto determina inefficienza allocativa inefficienza paretiana efficienza paretiana inefficienza produttiva. la presenza del brevetto determina p=AC p<MC p>MC p=MC. per il successo della rete è necessario un elevata adesione allo standard una ridotta adesione allo standard uno standard imposto una continua modifica dello standard. il distretto industriale rappresenta una forma di integrazione orizzontale una forma di coerenza di impresa una forma di integrazione verticale un network con elevata specializzazione. nel caso di cambiamenti strutturali è da preferire un distretto industriale un'integrazione a valle un network con leadership un network innovativo. il costo marginale del bene conoscenza è minore di uno è minore di zero è uguale a zero è uguale a uno. la non rivalità della conoscenza implica costo marginale uguale a zero la qualifica di bene pubblico costo di produzione uguale a zero la qualifica di bene di club. il costo marginale del bene conoscenza è uguale a zero, cioè è un bene rivale è un bene non rivale è un bene non escludibile è un bene escludibile. nel modello delle cinque forse di Porter il profitto dell'industria dipende dalla presenza di barriere all'ingresso, dal potere dei clienti e dei fornitori, dalle minacce dei sostituti e dal livello attuale di concorrenza dalla presenza di barriere all'ingresso, dal potere dei clienti e dei fornitori, dall'andamento del mercato dei beni complemetari e dal livello attuale di concorrenza dalla presenza di barriere all'ingresso, dal potere dei clienti , dalle minacce dei sostituti e dal livello attuale di concorrenza dalla presenza di barriere all'ingresso, dal potere dei clienti e dei fornitori, dalle minacce dei sostituti e dal livello attuale di concentrazione. nel modello SCR la struttura del settore è definita dalle dimensioni degli impianti, dalla numerosità dei clienti, dalla diversificazione degli investimenti, dalle barriere all'ingresso dal valore degli impianti, dalla numerosità delle imprese, dalla differenziazione, dalle barriere all'ingresso dal valore degli impianti, dalla numerosità delle imprese, dalla differenziazione, dalla concentrazione dalle dimensioni degli impianti, dalla numerosità delle imprese, dalla differenziazione, dalle barriere all'ingresso. secondo il paradigma S-C-R l'impresa riesce ad ottenre performance superiori ai concorrenti se riesce a comprendere e migliorare le proprie routine interne riesce ad investire maggiori risorse nella ricerca tutte false riesce a comprendere ed adottare prima di altri regole esogene al settore. secondo gli evolutivi il vantaggio competitivo dipende dal capitale umano e dagli investimenti in R&S dalle risorse e dai competitors dai fallimenti del mercato da specifiche competenze organizzative e dalla capacità di adattamento. le rendite differenziali(ricardiane) derivano dalla diversa utilità delle risorse dal diverso costo delle risorse dalla diversa produttività delle risorse tutte vere. secondo la RBV le differenze di profitto tra imprese dipendono dalla scarsità delle risorse e dalla difficoltà di imitazione dall'asimmetria informativa e dalla difficoltà di imitazione dalla scarsità di investimenti e dalla difficoltà di replicazione dalla rivalità della conoscenza e dalla difficoltà di replicazione. la rendita paretiana(quasi rendita) è tutte false il rendimento del fattore che eccede quello che l'offerente riceverebbe per l'utilizzo di un fattore analogo il rendimento del fattore che eccede quello che l'offerente riceverebbe per l'utilizzo immediatamente superiore il rendimento del fattore che eccede quello che l'offerente riceverebbe per l'utilizzo immediatamente inferiore. con la perfetta mobilità delle risorse il vantaggio competitivo non sarebbe sostenibile il vantaggio assoluto non esisterebbe il vantaggio competitivo non esisterebbe il vantaggio competitivo sarebbe infinito. l'imitazione è la riproduzione interna di protocolli la replicazione ad opera dell'impresa leader la replicazione da parte di un'imprea follower la replicazione da parte di un concorrente. |
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