option
Questions
ayuda
daypo
search.php

economia applicata 8

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
economia applicata 8

Description:
da lez 59 a lez 62

Creation Date: 2024/10/09

Category: University

Number of questions: 67

Rating:(0)
Share the Test:
Nuevo ComentarioNuevo Comentario
New Comment
NO RECORDS
Content:

il modello di Arrow. conferma l'ipotesi evolutiva. non conferma l'ipotesi schumpeteriana. conferma l'ipotesi schumpeteriana. tutte false.

il modello di Arrow dimostra che il monopolista ha maggior incentivo ad innovare. solo nel caso di innovazione drastica. quando (c-c') è trascurabile. quando (c-c') è infinito. quando (c-c') è molto elevato.

secondo il modello di Arrow solo se (c-c') è trascurabile. l'impresa in concorrenza ha incentivo ad innovare. il monopolista ha più incentivo ad innovare per il minor grado di appropriabilità. il monopolista ha meno incentivo ad innovare per il maggior grado di appropriabilità. il monopolista ha più incentivo ad innovare per il maggior grado di appropriabilità.

secondo il modello di Arrow l'appropriabilità è maggiore in concorrenza se. (c-c') è trascurabile. (c-c') è rilevante. (c-c') è infinito. (c-c') =(p-p').

la previsione di brevetti ampi e lunghi. sfavorisce l'incumbent. disincentiva i potenziali entranti. incentiva i potenziali entranti. non è considerata nel modello di Arrow.

il modello di Arrow dimostra che, in caso di innovazione drastica il miglioramento di benessere collettivo prodotto dal monopolio è pari a. profitti + surplus del consumatore. profitti - surplus del consumatore. surplus del consumatore. profitti.

il modello di Arrow dimostra che , in caso di innovazione non drastica il miglioramento del benessere collettivo è pari a. surplus del consumatore. profitto. tutte false. profitto + surplus del consumatore.

il modello di Arrow. non considera il benessere sociale. tutte false. considera la frontiera delle possibilità produttive. non considera la frontiera delle possibilità produttive.

nel modello di Arrow non si fa riferimento. alle rendite del consumatore. alla concorrenza tra inventori. ai profitti dell'inventore. alla posizione di monopolio dell'inventore.

il modello di Arrow dimostra che. tutte false. l'incentivo all'innovazione è minore il monopolio che in concorrenza perfetta. l'incentivo all'innovazione è maggiore in monopolio che in concorrenza perfetta. monopolio e concorrenza perfetta forniscono il medesimo incentivo ad innovare.

il modello di Arrow dimostra che. in monopolio l'incentivo ad innovare è sempre maggiore che in concorrenza. solo se (c - c') è molto elevato in monopolio si ha più incentivo ad innovare che in concorrenza perfetta. solo se (c - c') è trascurabile in monopolio si ha meno incentivo ad innovare che in concorrenza perfetta. solo se (c - c') è trascurabile in monopolio si ha più incentivo ad innovare che in concorrenza perfetta.

in caso di innovazione drastica la rendita dell'inventore è pari a. r=c - c'. r=p'm- c'. r= p' + c. r=p' - p.

nel caso di innovazione non drastica l'innovatore guadagna. r=c'+r. r= c-c'. r=p' + r'. r=p'm-c'.

nel caso di innovazione non drastica. p'm≠c. p'm=c. p'm<c. p'm>c.

nell'approccio neoclassico le politiche pubbliche per l'innovazione. riguardano il sostegno pubblico all'innovazione. tutte false. riguardano il sostegno pubblico alla ricerca. riguardano il sostegno pubblico al sistema di istruzione.

secondo gli economisti neoclassici il processo innovativo fa emergere per lo Stato. tutte vere. esternalità negative. un monopolio. asimmetria informativa.

il modello di Arrow assume che. tutte false. il mercato della conoscenza non determina fallimenti. l'intervento dello Stato sia necessario per correggere i fallimenti nel mercato della conoscenza. l'intervento dello Stato non sia necessario per correggere i fallimenti nel mercato della conoscenza.

secondo il modello di Arrow la conoscenza. è un bene privato. è un merit good. è un bene di club. è un bene pubblico.

la non rivalità nel consumo del bene conoscenza determina. costi prossimi allo zero nella riproduzione dell'informazione. che non sia possibile impedirne il consumo ad un soggetto con caratteri di free riding. costi molto elevati nella produzione dell'informazione. costi molto elevati nella riproduzione dell'informazione.

la non rivalità del bene conoscenza è determinata. da costi tendenti a zero nella sua produzione. dalla completa appropriabilità dei risultati. da costi tendenti a zero nella sua riproduzione. dalla non completa appropriabilità dei risultati.

nel modello di Arrow si assume che. i risultati della ricerca appartengano allo Stato. i costi di riproduzione dell'informazione siano prossimi allo zero. i risultati della ricerca siano completamente appropriabili. i costi di produzione dell'informazione siano prossimi allo zero.

nell'approccio neoclassico la non escludibilità deriva. dai costi tendenti a zero per la riproduzione della conoscenza. dai costi tendenti a zero per la produzione di conoscenza. dalla completa appropriabilità dei risultati della ricerca. dalla non completa appropriabilità dei risultati della ricerca.

secondo l'approccio neoclassico la produzione di conoscenza presenta. elevati costi medi di produzione. elevati costi fissi di produzione. elevati costi marginali di produzione. elevati costi variabili di produzione.

secondo l'approccio neoclassico la produzione di conoscenza presenta. elevati costi fissi di produzione. costi tendenti a zero nella riproduzione dell'informazione. tutte vere. indeterminatezza dei risutati.

secondo l'approccio neoclassico. la produzione di conoscenza presenta elevati costi fissi. la conoscenza è un bene pubblico puro. lo Stato deve intervenire per correggere i fallimenti nel mercato della conoscenza. tutte vere.

secondo l'approccio neoclassico. la conoscenza è un bene normale. gli investimenti in ricerca sono a livello superiore a quello socialmente desiderabile. gli investimenti in ricerca sono a livello inferiore a quello socialmente desiderabile. i risultati della ricerca sono completamente appropriabili.

il grafico rappresenta. tutte false. la curva rappresenta la domanda delle imprese in concorrenza perfetta e in monopolio nel modello di Arrow. la curva rappresenta la domanda dell'impresa di monopolio nel modello di Arrow. la curva rappresenta la domanda delle imprese in concorrenza nel modello di Arrow.

nel modello di Arrow l'incentivo del'inventore dipende. dal settore di appartenenza. tutte vere. dal grado di appropriabilità. dal tipo di invenzione.

nel modello di Arrow, in concorrenza, dopo l'introduzione dell'innovazione il prezzo è. p=costo unitario post-innovazione + royalty. p=costo medio post-innovazione - royalty. p=costo marginale post-innovazione + royalty. p=costo marginale post-innovazione - royalty.

nel caso di innovazione drastica la rendita è uguale. tutte false. alla royalty percepita. al profitto unitario di monopolio. al profitto unitario di concorrenza perfetta.

nel caso di innovazione drastica. tutte false. tutte vere. l'impresa assume il ruolo di monopolista. l'impresa spiazza il mercato.

secondo l'approccio neoclassico. lo Stato non deve intervenire nella ricerca. lo Stato deve intervenire nella ricerca perchè questa determina esternalità negative. lo Stato deve intervenire nella ricerca perchè questa determina esternalità positive. lo Stato deve intervenire nella ricerca perchè questa determina asimmetrie informative.

nel modello di Nordhaus le imprese sostengono spese di innovazione. per ridurre i costi fissi di produzione. per ridurre i costi variabili di produzione. per ridurre i costi unitari di produzione. per ridurre i costi marginali di produzione.

nel modello di Nordhaus le imprese operano. in un oligopolio. in un duopolio. in un mercato di concorrenza monopolistica. in un mercato di concorrenza perfetta.

il finanziamento alla ricerca con sgravi fiscali. tutte false. comporta maggiori costi amministrativi. è più evidente sul bilancio pubblico. comporta problemi di consenso politico.

il sostegno alla ricerca con sgravi fiscali. è meno evidente nel bilancio pubblico. non solleva problemi di consenso politico. tutte vere. comporta minori costi amministrativi.

se l'impresa riesce a ottenere un completo finanziamento dei progetti inframarginali. ottiene un totale sostegno su progetti che realizzerebbe comunque. il sussidio diviene un semplice trasferimento verso l'impresa. tutte vere. si realizza uno spiazzamento della spesa privata.

l'impresa ha incentivo a far finanziare dallo Stato. i progetti di ricerca inframarginali. i progetti di ricerca in cui il beneficio marginale è superiore al costo marginale. tutte false. tutte vere.

nel modello di Nordhaus. è disincentivato l'investimento privato in ricerca perchè lo Stato attribuisce un sussidio pari alla parte di investimento non finanziata. è stimolato l'investimento privato in ricerca perchè lo Stato attribuisce un sussidio pari all'autofinanziamento. è stimolato l'investimento privato in ricerca perchè lo Stato attribuisce un sussidio pari al finanziamento bancario ottenuto. è stimolato l'investimento privato in ricerca perchè lo Stato non attribuisce un sussidio.

in equilibrio. il beneficio marginale della ricerca deve essere maggiore del costo marginale della ricerca. il beneficio marginale della ricerca deve essere inferiore al costo totale della ricerca. il beneficio marginale della ricerca deve essere uguale al costo marginale della ricerca. il beneficio marginale della ricerca deve essere inferiore al costo marginale della ricerca.

nel modello di Nordhaus lo Stato può stabilire l'entità del sussidio. se conosce il prezzo della ricerca e sviluppo di equilibrio. se conosce la quantità di ricerca e sviluppo di equilibrio. se conosce la quantità di ricerca e sviluppo che massimizza il surplus del consumatore. tutte vere.

nel modello di Nordhaus. lo Stato interviene con un sussidio a favore dei consumatori. l'innovazione ha lo scopo di ridurre i costi marginali. tutte false. i costi di ricerca sono variabili.

nel modello di Nordhaus lo Stato. introduce una tassa sull'innovazione. non interviene nel mercato. opera un controllo del potere di mercato. interviene sussidiando le imprese.

i modelli di riferimento della nuova organizzazione industriale hanno dimostrato che. in concorrenza imperfetta esiste una relazione inversa tra numerosità delle imprese e investimenti in ricerca. aumentando il numero di imprese si riducono gli investimenti in ricerca. tutte vere. aumentando il numero di imprese crescono i costi unitari.

i modelli di riferimento della nuova organizzazione industriale hanno evidenziato. che non esiste una relazione tra numerosità delle imprese e investimenti in ricerca. che al diminuire del numero di imprese si riducono gli investimenti in ricerca. che all'aumentare del numero di imprese si riducono gli investimenti in ricerca. che all'aumentare del numero di imprese aumentano gli investimenti in ricerca.

la nuova organizzazione industriale. sviluppa l'approccio neoclassico. lega potere di mercato e attività di innovazione. condivide le posizioni schumpeteriane. tutte vere.

i modelli di riferimento della nuova organizzazione industriale hanno dimostrato che. aumentando il numero di imprese i costi unitari di produzione aumentano. aumentando il numero di imprese le spese di ricerca per singola impresa si riducono. aumentando il numero di imprese le spese di ricerca complessive aumentano. tutte verre.

i modelli di riferimento della nuova organizzazione industriale dimostrano che. la riduzione della concentrazione porta ad un ridotto tasso di innovazione. tutte false. la riduzione della concentrazione porta ad un eccessivo tasso di innovazione. l'aumento della concentrazione porta ad un eccessivo tasso di innovazione.

il modello di riferimento della nuova organizzazione industrial +. il modello Nelson-Winter. il modello di Arrow. il modello di Loury. il modello Dasgupta-Stiglitz.

i modelli di riferimento della nuova organizzazione industriale dimostrano che. la riduzione della concentrazione può portare ad un livello di innovazione inefficiente. tutte vere. la riduzione della concentrazione può portare ad un livello di innovazione insufficiente per la singola impresa. la riduzione della concentrazione può portare ad un eccesso di innovazione.

la nuova organizzazione industriale. è in antitesi alle argomentazioni di Arrow. ritiene il potere di mercato ininfluente per l'attività innovativa. tutte false. condivide le argomentazioni di Arrow.

le complemetarietà dinamiche si instaurano. tra imprese che operano a stadi diversi del processo produttivo. tra imprese in collaborazione. tutte vere. all'interno della singola impresa.

le complementarietà dinamiche sono. le sinergie all'interno della ricerca di base ed applicata. tutte false. le sinergie tra imprese integrate verticalmente. le sinergie all'interno del processo di sviluppo e diffusione di innovazioni.

l'impresa ha interesse a sviluppare ricerca di base se. ha scarsa appropriabilità dei risultati. è un'impresa monoprodotto. la base tecnologica è ristretta. tutte false.

la singola impresa ha vantaggio ad investire nella ricerca di base se. ha un'elevata appropriabilità della ricerca. attua un'elevata diversificazione del prodotto. la base tecnologica è molto ampia. tutte vere.

la ricerca di base. crea esternalità negative per il sistema industriale. crea esternalità positive per il sistema industriale. crea disincentivo alla ricerca privata. crea asimmetria informativa per lo Stato.

per il fallimento dei processi di apprendimento lo Stato può intervenire. svolgendo in proprio tutte le fasi del processo innovativo. incentivando la collaborazione tra imprese ed università. incentivando le collaborazioni tra imprese concorrenti. incentivando la diffusione dell'innovazione.

secondo l'approccio evolutivo lo Stato dovrebbe. sostenere imprese particolarmente innovative. tutte vere. sviluppare processi innovativi incerti e nuovi. sostenere i pionieri delle tecnologie.

per evitare le persistenza di uno standard 'vecchio' lo Stato deve. tutte vere. tutte false. calibrare l'attività di regolazione. calibrare la normativa anti-trust.

il trade-off tra protezione e diffusione dell'innovazione. è affidato all'impresa privata. è affidato alle università. è affidato al segreto industriale. è affidato al sistema dei brevetti.

un sistema di protezione della proprietà intellettuale molto forte. restringe la varietà di approccio tecnologico. incentiva i nuovi inventori. evita la path dependency. amplia la varietà di approccio tecnologico.

se è difficile tenere separati ambiti della ricerca di base e della ricerca applicata. si creano economie interne. si creano simmetrie informative. si creano economie esterne. si creano asimmetrie informative.

la possibilità di sfruttare la conoscenza di base a livello industriale dipende. dalle esternalità che questa determina. dall'esistenza di idonee professionalità. dalla presenza di brevetti forti. dalla diffusione dell'innovazione.

i processi di apprendimento possono fallire. tutte vere. per mancanza di professionalità. per l'impossibilità di utilizzare l'innovazione. perchè i privati impiegano poche risorse.

lo Stato può intervenire nei fallimenti dell'apprendimento. tutte false. con le imprese statali. con il sostegno alla ricerca. con la realizzazione di brevetti forti.

nell'approccio evolutivo lo Stato interviene. nei fallimenti del mercato. nei fallimenti del processo di apprendimento. nei fallimenti allocativi. nei fallimenti produttivi.

secondo l'approccio evolutivo le politiche pubbliche hanno lo scopo. tutte false. di preservare la competitività del sistema nazionale. di ridurre il tasso di innovazione. di preservare la competitività dei singoli settori.

Report abuse