economia e gestione d'impresa 31-44
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() economia e gestione d'impresa 31-44 Description: esercitazione esame |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
Rottura di stock. il deperimento rapido del prodotto del settore spirit. è l'esaurimento o insufficienza delle scorte. la rottura dell'impianto così grave che blocca la produzione. il deperimento rapido del prodotto alimentare. Il JUST IN TIME è il sistema di programmazione e gestione della produzione introdotto in alcune aziende giapponesi seguite poi da aziende americane ed europee. Per le sue caratteristiche è definibile come sistema produttivo di tipo: up. pull. down. push. Definizione di leadtime. intervallo di tempo che intercorre tra il momento in cui si avverte la necessità di ricostruire le scorte e il ricevimento delle stesse nel magazzino. il periodo di picco della stagionalità produttiva. l'orario di lavoro negoziato per ogni singolo stabilimento. il tempo perso per il fermo degli impianti produttivi causato da motivi indipendenti all'impresa. 04. Il MATERIAL REQUIREMENT PLANNING (MRP) richiede una notevole quantità di informazioni che provengono da: piano principale di produzione, distinta base, lead time, giacenze. Il calcolo origina il fabbisogno netto che potremmo definire come: Fabbisogno lordo diviso la scorta disponibile. Fabbisogno lordo più scorta disponibile. Fabbisogno lordo moltiplicato per la scorta disponibile. Fabbisogno lordo meno scorta disponibile. Il MATERIAL REQUIREMENT PLANNING (MRP) richiede una notevole quantità di informazioni che provengono da: piano principale di produzione, distinta base, lead time, giacenze. ordini aperti da chiudere, filiera produttiva, rigida selezione dei fornitori. piano finanziario aziendale, sistema informatico, ricerca e sviluppo. ordini aperti da chiudere, filiera produttiva dei fornitori, lead time solo interno. La rete di impresa è un accordo che consente alle imprese di mettere in comune attività e risorse allo scopo di migliorarne il funzionamento nella prospettiva di rafforzare la competitività e la capacità innovativa dell'attività imprenditoriale. Possono essere classificate in: Alleanze solo verticali e integrate. Alleanze verticali, alleanze orizzontali, alleanze trasversali. Alleanze esclusivamente all'interno dello stesso settore di business. Alleanze solo trasversali con imprese di diversi settori. Un buon lay out secondo le teorie americane ottimizza l'equazione di produzione, le "4...". reporting, regulation, readjustment, rolling stock. Product, price, place e promotion. men, materials, machines, money. Technology, temporary, tactic e trade. L'organizzazione del processo di produzione può distinguersi in: produzione a lotti oppure in linea. Laboratorio o job shop, produzione a lotti, in linea, a flusso continuo o di processo. amministrativocentrico. A flusso continuo o di processo. Il TOTAL QUALITY MANAGEMENT (TQM) è: La sensibilizzazione del processo relativo esclusivamente ai fornitori. La filosofia del consolidamento e conservazione dei processi, le decisioni esclusivamente o prevalentemente apicali, la soluzione dei problemi individuata in maniera rigorosamente individuale, il ripetersi continuo degli stessi processi industriali per favorire la ripetitività delle singole operazioni. Mantenimento culturale interno che porta alla conservazione statica dei rapporti con i dipendenti, i fornitori e i clienti; negazione del problem solving, innovazione parziale dei processi industriali puntando alla conservazione dei processi produttivi (kaizen). La filosofia del miglioramento continuo (kaizen), la delega verso il basso per migliorare la qualità, l'obiettivo della razionalizzazione di processi, il metodo di risolvere i problemi evidenziandoli e l'approccio di gruppo al problem solving. Cosa sono le scorte e qual è la loro funzione?. La relazione con la catena dei fornitori e sub-fornitori, la logistica in entrata e l'approccio alle dinamiche finanziarie esterne. Sono ciò che origina dalle diverse fasi di produzione all'interno dell'impresa e si possono classificare in base alla loro destinazione e funzione svolta; servono a ridurre l'impatto di eventuali difformità che si verifichino tra operazioni adiacenti nel ciclo di produzione. Possono essere un insieme di materiali, semilavorati e prodotti in attesa di partecipare ad un processo di trasformazione o di distribuzione che servono a rendere dipendente l'impresa dalle fluttuazioni della domanda. Sono le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti che consentono di organizzare la produzione indipendentemente dalla fornitura dai processi di produzione a monte e a valle e dalle fluttuazioni dei gusti della clientela. Quali sono i costi della gestione degli acquisti?. i costi di gestione degli ordini, i costi speciali di produzione, i costi di mantenimento, gli oneri assicurativi, i costi di sottoscorta o rottura di stock, di eccedenza non fisiologica e di perdita reputazionale. i costi relativi al creare un sistema di valori e di cultura aziendale di fidelizzazione organizzandolo per processi definiti e costanti nel tempo. i costi di ordinazione, di mantenimento, di sottoscorta e di sovra stock. i costi di emissione e di gestione degli ordini, le spese di trasporto, il costo del capitale, i costi del rischio di deperibilità, di rottura di stock e di perdita reputazionale. Come è possibile definire la logistica?. La logistica è la funzione, interna o esterna (in entrata e uscita) che si occupa del dislocamento operativo delle merci. La logistica è l'insieme delle attività organizzative, gestionali e strategiche che attengono ai flussi di materiali e delle relative informazioni in azienda dalle origini (presso i fornitori) alla consegna ai clienti e al servizio postvendita. La logistica è la funzione, esclusivamente interna che si occupa del dislocamento operativo delle merci nel processo produttivo. E' l'allocazione del prodotto finito nel magazzino aziendale. Che cosa distingue approvvigionamento e funzione acquisti?. L'approvvigionamento è l'anello iniziale del processo logistico e copre l'area di costi più ampia nell'azienda, mentre la funzione acquisti ha compiti operativi e autonomia sui costi contenuti. Alla funzione acquisti sono riconosciuti compiti tattici e autonomia decisionale, alla funzione approvvigionamento è assegnano un orizzonte gestionale di medio - lungo termine mediante la partecipazione attiva al processo di pianificazione strategica. La funzione acquisti ha compiti operativi e contenuta autonomia decisionale, invece la funzione approvvigionamento partecipa attivamente al processo di pianificazione strategica, con una logica orientata al medio e lungo termine. l'esportazione diretta, l'esportazione indiretta, la costituzione di joint venture, l'investimento diretto estero. Il franchising è un contratto in cui un imprenditore (franchisor) concede a più imprenditori (franchisées) di vendere un prodotto o un servizio molto conosciuto. I vantaggi per il franchisée sono: Godere della reputazione di qualità e immagine dei principali competitors, rischio d'impresa limitato alla maggior competitività nel mercato. Godere della reputazione di qualità e immagine del franchisor, start up con costi contenuti e rischio d'impresa limitato con maggior competitività nel mercato. Godere della reputazione di qualità e immagine del sistema di distribuzione, start up con costi contenuti e rischio d'impresa limitato con maggior competitività nel mercato. nessuna delle tre risposte. Per canale di distribuzione si intende il percorso tecnico-produttivo che i beni compiono per trasferirsi da. da un reparto di produzione al magazzino. dal fornitore al reparto produttivo. produttore a consumatore finale. dalla ricerca e sviluppo alla pianificazione della produzione. I canali distributivi si distinguono in. finanziari o logistici. interni esterni. produttivi o di marketing. diretti o indiretti. Il franchising è un contratto in cui un imprenditore (franchisor) concede a più imprenditori (franchisées) di vendere. prodotti del settore tecnologico. esclusivamente in nazioni francofone. nessuna delle tre risposte. un prodotto o un servizio molto conosciuto. Il franchising è un contratto in cui un imprenditore (franchisor) concede a più imprenditori (franchisées) di vendere: prodotti del settore tecnologico. esclusivamente in nazioni francofone. nessuna delle tre risposte. un prodotto o un servizio molto conosciuto. La rete distributiva al dettaglio si può suddividere in termini macro tra: piccolo dettaglio indipendente e dettaglio organizzato. piccolo dettaglio e teleshopping. piccolo dettaglio indipendente e franchising. internet e dettaglio organizzato. 01. Le motivazioni all'acquisto si dividono in: razionali, emotive, di patrocinio. costanti e cicliche. per i beni razionali - per i servizi emotive. razionali e di patrocinio. Le motivazioni all'acquisto sono. fisse. costanti. tra le più varie. il cambiamento delle motivazioni è a cicli decennali. Il ciclo di vita del prodotto e composto dalle seguenti fasi: introduzione, crescita, turbolenza, maturità, declino. Durante la seconda fase, quella della crescita, lo sviluppo delle vendite è. lento e diseconomico. rapido. lento. lento ma costante. Il marketing strategico è l'applicazione del processo di segmentazione strategica in quattro fasi: analisi interna dei punti di forza, analisi esternalizzata dei punti di debolezza dell'impresa, analisi del contesto competitivo e pubblicità ripetuta sul tipo di beneficio distintivo ed unico che la marca può fornire al cliente. analisi di segmentazione, individuazione del mercato target, posizionamento sul mercato, programmazione delle azioni di marketing mirato ai segmenti target. Affidamento all'esterno di alcune attività della produzione, affidamento all'interno della distribuzione, affidamento all'esterno delle vendite, Affidamento compartecipato dei servizi di supporto. fase dell' essenzialità, della scientificità, della verificabilità e della divulgazione. Il ciclo di vita del prodotto. maturità, declino, turbolenza e crescita. maturità e declino. introduzione, crescita, turbolenza, maturità, declino. introduzione, maturità, declino, turbolenza e poi di nuovo crescita. La strategia di posizionamento, momento critico nel processo di applicazione del marketing strategico, è la modalità operativa adottata per introdurre una strategia di differenziazione basata: analisi del contesto competitivo e del PIL della nazione nella quale si vuole vendere il proprio prodotto. analisi interna dei punti di forza e debolezza dell'impresa, sul contesto competitivo e sul tipo di beneficio distintivo ed unico che la marca può fornire al cliente. sulle conclusioni statistiche fornite alla Direzione Generale. sulla esclusività del proprio prodotto in mercati saturi. Il Marketing mix è composto da quattro leve fondamentali: Product, price, place e promotion. Technology, temporary, tactic e trade. Market, mode, modality e management. reporting, regulation, readjustment, rolling stock. Nel marketing il prodotto è. il rapporto che indica l'ammontare di moneta necessaria per acquistare una data quantità di beni e servizi. è il complesso di azioni poste in essere per indurrre e/ofar modificare i modelli di comportamento degli operatori di mercato allo scopo di trarne un vantaggio competitivo. ciò che può essere offerto ad un mercato per l'acquisizione, l'uso e il consumo e che è in grado di soddisfare un desiderio o un bisogno del consumatore (bene o servizio). variabile indipendente dal prezzo. 03. Nel marketing il prezzo è. è il complesso di azioni poste in essere per indurre e/o far modificare i modelli di comportamento degli operatori di mercato allo scopo di trarne un vantaggio competitivo. ciò che può essere offerto ad un mercato per l'acquisizione, l'uso e il consumo e che è in grado di soddisfare un desiderio o un bisogno del consumatore (bene o servizio). nessuna delle 3 risposte. il rapporto che indica l'ammontare di moneta necessaria per acquistare una data quantità di beni e servizi. Nel marketing la promotion è. ciò che può essere offerto ad un mercato per l'acquisizione, l'uso e il consumo e che è in grado di soddisfare un desiderio o un bisogno del consumatore (bene o servizio). è il complesso di azioni poste in essere per indurre e/o far modificare i modelli di comportamento degli operatori di mercato allo scopo di trarne un vantaggio competitivo. il rapporto che indica l'ammontare di moneta necessaria per acquistare una data quantità di beni e servizi. nessuna delle 3 risposte. Nel settore dell'abbigliamento il marketing mix è collegabile ............ ai fattori critici di successo. mai. a volte a seconda della stagionalità. direttamente. in circostanze eccezionali. Il segmento del livello di prezzo del fine. è la vasta base del mercato in termini di quantità. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. Il segmento del livello di prezzo del lusso. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. è il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. include le prime linee degli stilisti affermati (griffe) e i più apprezzati marchi industriali. Il segmento del livello di prezzo del medio/fine. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. è la vasta base del mercato in termini di quantità. è il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. Il segmento del livello di prezzo del medio. il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. è la vasta base del mercato in termini di quantità. è quello che copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. Il settore moda vede la fondamentale presenza della marca che può essere del. della proprietà diffusa. produttore e del proprietario. produttore e del distributore. della grande distribuzione e di internet. Il segmento del livello di prezzo dell'economico. copre le seconde linee degli stilisti e altri marchi industriali di comparabile qualità/prezzo. è il segmento che esprime qualità e prezzi al centro del mercato. è la vasta base del mercato in termini di quantità. è il segmento che si colloca ancora sopra la media del mercato. Il segmento di prezzo si distingue in .... Livelli. 3. 5. infinto. 7. I livelli del segmento di prezzo sono. lusso, fine, medio/fine, medio, economico. alto medio e basso. alto di gamma e a tardiva consegna. nessuna delle tre risposte. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano una o più tipologie d'offerta. Nel prodotto i fattori che "contano" sono: prezzo, distribuzione, comunicazione e internazionalizzazione. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. prodotto prezzo distribuzione ricerca e sviluppo. stagionalità, prezzo, distribuzione e comunicazione. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano una o più tipologie d'offerta. Nell'abbigliamento sono solitamente definite anche quantitativamente in un budget di ....... Periodo. breve. medio. lungo. medio lungo. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano una o più tipologie d'offerta. Nella distribuzione i fattori che "contano" sono: qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. prezzo, distribuzione, comunicazione e internazionalizzazione. prodotto prezzo distribuzione ricerca e sviluppo. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. Product, price, place e promotion sono i fattori che, anche nel settore moda, identificano una o più tipologie d'offerta. Nella comunicazione i fattori che "contano" sono: pubblicità promozione. prezzo, distribuzione, comunicazione e internazionalizzazione. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. ttempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. Per la determinazione del prezzo, nel settore moda ed in altri, il cosiddetto metodo del mercato pretende per la sua determinazione. costi diretti unitari e costi fissi totali, prezzi della concorrenza su prodotti analoghi, punti di forza e debolezza della propria offerta rispetto ai competitors, attenzione al metodo del mercato. ottenimento dei prezzi possibili dalla domanda e dalla situazione competitiva, posizionamento del proprio prodotto (offerta) in certi segmenti di prezzo, adeguamento dei costi al margine accettabile. costo unitario diretto, costo unitario indiretto e margine unitario ritenuto soddisfacente. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. La determinazione del prezzo può essere svolta con il metodo. del costo e misto. del mercato, del costo, misto. nessuna delle tre risposte. del mercato e misto. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. per quanto relativo alla fase delle verifiche sulla collezione precedente, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è: le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessanti per l'anticipo delle tendenze. analisi delle variabili che si incontrano dalla costruzione a mano del modello alla costruzione tramite CAD ecc. analisi delle variabili su filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colori e gli accessori. attivare le verifiche del successo/insuccesso della precedente collezione su elementi come temi, modelli, tessuti, varianti ecc. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. per quanto relativo alla fase della Concezione (posizionamento) del prodotto, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è: quelle che consentono di attivare le verifiche del successo/insuccesso della precedente collezione su elementi come temi, modelli, tessuti, varianti ecc. le variabili analizzate riguardano il target dei consumatori, le categorie e le voci merceologiche che la compongono, la tipologia stilistica, le occasioni d'uso prevalenti, le fasce prezzo, i concorrenti di riferimento. analisi delle variabili che si incontrano dalla costruzione a mano del modello alla costruzione tramite CAD ecc. le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessanti per l'anticipo delle tendenze. il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase della grafica, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è: analisi delle variabili su filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colori e gli accessori. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessanti per l'anticipo delle tendenze. analisi delle variabili legate a stampa sui capi di abbigliamento, etichette, cartellini e packaging. il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase dei criteri operativi, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è: le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessanti per l'anticipo delle tendenze. occorre che sia completata l'analisi delle variabili relative all'esecuzione di una cucitura, il taglio di un tessuto, la finezza del filato nella maglieria i tipi di punti ecc.. attivare le verifiche del successo/insuccesso della precedente collezione su elementi come temi, modelli, tessuti, varianti ecc. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. per la determinazione del prezzo, nel settore moda ed in altri, il cosiddetto metodo misto pretende per la sua determinazione. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. costi diretti unitari e costi fissi totali, prezzi della concorrenza su prodotti analoghi, punti di forza e debolezza della propria offerta rispetto ai competitors, attenzione al metodo del mercato. costo unitario diretto, costo unitario indiretto e margine unitario ritenuto soddisfacente. il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase della scelta dei materialii, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è: attivare le verifiche del successo/insuccesso della precedente collezione su elementi come temi, modelli, tessuti, varianti ecc. il momento in cui occorre che sia completata l'analisi delle variabili relative all'esecuzione di una cucitura, il taglio di un tessuto, la finezza del filato nella maglieria i tipi di punti ecc.. analisi delle variabili su filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colori e gli accessori. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. per la determinazione del prezzo, nel settore moda ed in altri, il cosiddetto metodo del costo pretende per la sua determinazione. qualità dei materiali e delle lavorazioni, vestibilità, stile, ampiezza della gamma. tempi puntualità e qualità delle consegne, qualità della distribuzione, azioni di vendita dirette alla penetrazione e copertura, collaborazione con i distributori. pubblicità promozione. costo unitario diretto, costo unitario indiretto e margine unitario ritenuto soddisfacente. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. per quanto relativo alla fase dell'analisi delle tendenze e dell'ambiente, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è: analisi delle variabili che si incontrano dalla costruzione a mano del modello alla costruzione tramite CAD ecc. analisi delle variabili su filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colori e gli accessori. le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessanti per l'anticipo delle tendenze. il momento in cui occorre che sia completata l'analisi delle variabili relative all'esecuzione di una cucitura, il taglio di un tessuto, la finezza del filato nella maglieria i tipi di punti ecc.. Il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase dell'analisi delle definizione della struttura della collezione, tenuto conto dlle variabili analizzate, la definizione corretta è: è l' attivare le verifiche del successo/insuccesso della precedente collezione su elementi come temi, modelli, tessuti, varianti ecc. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. è l'analisi delle variabili su filati, tessuti ecc. analizzando la qualità, la tipologia, il trattamento necessario, la cartella colori e gli accessori. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. il processo di sviluppo della collezione nel settore moda si articola nelle seguenti fasi: Concezione (posizionamento) del prodotto, verifiche sulla collezione precedente, analisi delle tendenze e dell'ambiente, definizione della struttura della collezione, ideazione dei modelli, scelta dei materiali, grafica, criteri operativi. Per quanto relativo alla fase dell' ideazione dei modelli, tenuto conto delle variabili analizzate, la definizione corretta è: le variabili relative all'osservazione diretta di stilisti e uomini prodotto del mercato, la partecipazione a fiere e sfilate, studio dei consumatori interessanti per l'anticipo delle tendenze. è la combinazione delle categorie e voci merceologiche con modelli e tessuti combinati con disegni e colore. analisi delle variabili che si incontrano dalla costruzione a mano del modello alla costruzione tramite CAD ecc. nessuna delle tre risposte. la pianificazione del personale è un insieme di attività che assicurano all'organizzazione aziendale la disponibilità continuativa di persone adeguate quantitativamente e ............... alle strategie aziendali. solamente. approfonditamente. qualitativamente. personalmente. ENTERPRISE RESOURCE PLANNING (ERP) è uno strumento che serve a: aiutare la funzione HR nella selezione del personale. analizzare il contesto competitivo dei concorrenti. valutare la performance dei commerciali. nessuna delle tre risposte. Gli obiettivi assegnati al personale devono essere. generali, opinabili, soggettivi e autovalutativi. specifici, misurabili, impegnativi, distribuiti nel tempo. reiterati negli anni, fissati bottom up, valutati ogni tre anni. nessuna delle tre risposte. La direzione delle risorse umane si occupa principalmente di: selezione, formazione del personale, gestione del personale in senso anche organizzativo. il compito specifico assegnato alla produzione. la disposizione organizzativa della Direzione Risorse umane. il comando del capo reparto all'operaio. HRM - HUMAN RESOURCES MANAGEMENT è una teoria che si basa su un nuovo modo di gestire dipendenti e collaboratori con forme di decentramento decisionale e di flessibilità organizzativa. I destinatari di questa metodologia possono essere individuati, a seconda della sua estensione, tra: i commerciali con minor anzianità aziendale. i clienti ed i fornitori di riferimento. esclusivamente il top management. i manager ed i quadri e se la metodologia è estesa possono venire coinvolte le fasce più professionalizzate ed - in circostanze rare - i dipendenti stabili. la pianificazione del personale è un insieme di attività che assicurano all'organizzazione aziendale la disponibilità continuativa di persone adeguate ............ e qualitativamente alle strategie aziendali. approfonditamente. quantitativamente. solamente. perennemente. lil termine resilienza ha assunto negli ultimi tempi connotazione: il termine non è utilizzato ed è inappropriato in ambito aziendale. positiva. né positiva né negativa. negativa. |