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Title of test:
EDUCAZIONE PERMANENTE

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EDUCAZIONE PERMANENTE

Author:
ECAMPUS
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Creation Date:
24/03/2023

Category:
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Number of questions: 418
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Che cosa rese maggiormente possibile l'invenzione della scrittura? la comunicazione e la diffusione del linguaggio. la comunicazione e la diffusione del sapere. la preservazione e la diffusione della comunicazione. la preservazione e la diffusione del sapere.
2. In Età moderna, "educare" significava: introdurre celermente il bambino nella vita degli adulti non adeguarsi ad un sistema di norme e regole di vita etiche e sociali preparare il bambino a non conformarsi necessariamente con il ceto di appartenenza prolungare quanto più possibile il periodo di permanenza del bambino nell'infanzia.
Il servizio può essere mostrato all'utente prima della sua erogazione? No. Sì. Sì, per necessità. Sì, quando viene richiesto.
Per poter definire un servizio si deve iniziare con l'elencare nel dettaglio tutto ciò che consente di giungere alla definizione del "pacchetto" di servizi offerti all'utenza. Quale risposta è errata? tutto ciò che si offre all'utente individuato. tutti momenti di contatto con l'utente individuato. tutte le procedure attivate per rendere possibile l'erogazione del servizio nei suoi diversi momenti. tutto ciò che richiede l'utente individuato.
Quanti sono i momenti su cui si fonda un approccio valutativo? tre quattro due cinque.
5. Quali sono i periodi in cui distinguiamo lo sviluppo delle professioni educative e formative? Medioevo e Rinascimento Rinascimento, Illuminismo e Primo dopoguerra Età moderna e Rinascimento Medioevo, Età moderna e Secondo dopoguerra.
7. Fino al XII secolo l'unica forma di istruzione per qualsiasi livello educativo è: la famiglia il commercio l'università la scuola collegata al monastero, sotto la responsabilità di monaci-maestri.
8. L'educazione offerta dalle corporazioni artigiane: era l'unica ad avere una sua struttura formativa, ma non prevedeva esami periodici era l'unica ad avere una sua struttura formativa ed esami periodici; era l'unica gestita dai monaci maestri era l'unica a prevedere esami periodici, ma non aveva una struttura formativa.
9. La scoperta più importante dell''Europa moderna si colloca: nell'istruzione nelle corporazioni artigiane nelle pratiche religiose nell'educazione.
10. Negli anni Settanta, i cambiamenti che richiedono al professionista dell'educazione una funzione di "agente di cambiamento" sono: l'interesse per l'educazione extrascolastica e la non centralità del contesto sociale l'interesse per la filosofia teoretica e la non centralità dell'educazione extrascolastica l'interesse per l'educazione scolastica e la centralità della soggettività l'interesse per l'educazione extrascolastica e la centralità del contesto sociale.
11. Gli elementi di base circa il cambiamento dello scenario lavorativo attuale sono: flessibilità, mobilità, incertezza, riflessività flessibilità, mobilità, certezza, riflessività rigidità, mobilità, certezza, riflessività flessibilità, immobilità, certezza, riflessività.
11. Gage definisce le teorie dell'apprendimento come: lo studio delle modalità che può presentare il docente nell'assimilazione dei contenuti lo studio di come uno studente può influenzare il docente lo studio di come una persona può influenzare l'apprendimento di uno studente lo studio delle modalità che può presentare il discente nell'assimilazione dei contenuti.
12. Un approccio metodologico assai diffuso considera la progettazione come un processo suddivisibile in fasi. Come possiamo definire questo metodo? Ingegneristico. Realistico. Tecnicistico. Ragionieristico.
13. Hilgard individua diciannove principi che possono essere riconducibili a tre filoni di studio: Teoria S-R (stimolo-risposta); teoria psicanalista; teoria del metodo Teoria antropologica; teoria psicanalista; teoria della motivazione e della personalità Teoria S-R (stimolo-risposta); teoria psicanalista; teoria della motivazione e della personalità Teoria S-R (stimolo-risposta); teoria cognitivista; teoria della motivazione e della personalità.
14. Secondo Rogers il facilitatore di apprendimento deve necessariamente possedere le seguenti qualità: "verità e autenticità"; "sollecitudine non oppressiva, apprezzamento, rispetto"; "comprensione empatica, ascolto sensibile e puntuale" "verità e autenticità"; "sollecitudine non oppressiva, apprezzamento, rispetto" "verità e autenticità"; "comprensione empatica, ascolto sensibile e puntuale" "sollecitudine non oppressiva, apprezzamento, rispetto"; "comprensione empatica, ascolto sensibile e puntuale".
15. Tough è noto per aver elaborato: il costrutto di "indipendent learners" e di "self direct learning" il costrutto di "community of practices" il costrutto di "reflection in action" il costrutto di "modeling" e di "scaffolding".
16. Houle, ha proposto un "sistema fondamentale" di progetto formativo, che si basa su: tre presupposti due presupposti cinque presupposti sette presupposti.
17. Goodwin Watson presenta una serie di orientamenti che possono facilitare l'apprendimento, tra cui: un'atmosfera democratica inibisce l'apprendimento, crea meccanismi negativi, come conformismo, ricerca di sfoghi sui membri della classe per liberare la pressione a cui si è sottoposti; un'atmosfera autocratica genera l'apprendimento e crea meccanismi negativi, come conformismo, ricerca di sfoghi sui membri della classe per liberare la pressione a cui si è sottoposti; un'atmosfera autocratica inibisce l'apprendimento, ma crea meccanismi positivi, come anticonformismo e ricerca di collaborazione con i membri della classe. un'atmosfera autocratica inibisce l'apprendimento, crea meccanismi negativi, come conformismo, ricerca di sfoghi sui membri della classe per liberare la pressione a cui si è sottoposti;.
18. Crutchfield individua delle abilità coinvolte nel pensiero produttivo: "abilità di scoprire e formulare problemi"; "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema" "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema"; "abilità di trovare e valutare idee"; "abilità di scoprire e formulare problemi"; "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema"; "abilità di trovare e valutare idee" "abilità di scoprire e formulare problemi"; "abilità di organizzare e trattare informazioni riguardanti il problema"; "abilità comunicativo-relazionali".
18. Albert Bandura si è occupato dello studio dell'apprendimento attraverso il: scaffolding modeling reflective learning transformative learning.
19. Bruner distingue due modelli di insegnamento: insegnamento nel modo espositivo e insegnamento nel modo ipotetico insegnamento nel modo autocratico e insegnamento nel modo autocratico insegnamento nel modo autocratico e insegnamento nel modo antropologico insegnamento nel modo autoritario e insegnamento nel modo democratico.
10. Ci sono, per Bruner - oltre al modo espositivo e al modo ipotetico - due modelli principali della mente che determinano le modalità di insegnamento: la conoscenza obiettiva e il sapere oggettivo lo scambio intersoggettivo e la conoscenza obiettiva lo scambio oggettivo e la conoscenza situata la scambio intersoggettivo e la conoscenza soggettiva.
11. Il servizio può essere "trasportato"? Sì. No. Sì, per necessità. Sì, quando viene richiesto.
12. Si possono individuare due orientamenti di fondo nel modo di determinare gli obiettivi: l'approccio di coloro che considerano prioritarie le finalità sulle risorse, e l'approccio di coloro che invece prendono l'avvio dalla esatta considerazione delle risorse, e quindi dai limiti del proprio campo d'azione per delineare gli obiettivi possibili. Come vengono definiti questi due approcci? «realizzabile» e «realistico». «espressivo» e «realistico». «coerente» e «realistico». «volontaristico» e «realistico».
13. Le caratteristiche di un apprendimento significativo sono: attivo, costruttivo, irriflessivo, autentico, intenzionale; attivo, costruttivo, cooperativo, autentico, non intenzionale; passivo, costruttivo, cooperativo, autentico, intenzionale; attivo, costruttivo, cooperativo, autentico, intenzionale.
14. Nuove prospettive sul ruolo degli adulti apre invece il progetto biennale VoCH -Volunteers for Cultural Heritage iniziato nel 2007 e finanziato dal Programma di Apprendimento permanente - Grundtvig (LLP) dell'Unione Europea. Il progetto mira ad analizzare la situazione attuale del volontariato nel settore culturale in diversi Paesi europei, ed è finalizzato a quale scopo? erogare seminari formativi sia per giovani e sia per anziani. erogare seminari formativi sia per i volontari sia per i professionisti del settore. erogare seminari formativi per i volontari del settore. erogare seminari formativi per i professionisti del settore.
15. La personalità senile mantiene, almeno potenzialmente, tra i suoi caratteri costitutivi il senso della socialità e della comunicazione, induce a ritenere che ogni iniziativa rivolta può prescindere dal promuovere il reinserimento del vecchio nella comunità socio-culturale di appartenenza. Di che tipo d'iniziativa trattasi? Quella rivolta al miglioramento della condizione sociale. Quella rivolta al miglioramento della condizione sociale secondaria. Quella rivolta al miglioramento della condizione sociale primaria. Quella rivolta al miglioramento della condizione anziana.
16. La personalità senile mantiene, almeno potenzialmente, tra i suoi caratteri costitutivi il senso della comunicazione e quale altro senso? di appartenenza. dell'informazione di reinserimento. della socialità.
10. L'educazione permanente è diventata materia chiave per garantire processi di innovazione, allargamento dell'accesso all'istruzione e per garantire cosa? inclusione nella classe dominante. inclusione nelle strutture. inclusione sociale. inclusione nell'ambiente.
11. Negli ultimi anni l'educazione permanente (per una definizione del concetto di apprendimento continuo e di educazione lungo tutto l'arco della vita) ha assunto a livello europeo e nei singoli contesti nazionali una dimensione sempre più centrale quale strumento per incoraggiare la creazione di pari opportunità per la partecipazione a tutti i tipi di apprendimento, con particolare riferimento a gruppi svantaggiati e a quali altri soggetti? ((((((( 1. soggetti da incoraggiare.)))))??? DA CONTROLLARE soggetti a emarginazione. soggetti da incoraggiare. soggetti da educare soggetti anziani.
12. Durante quale conferenza è stata sancita l'importanza del lifelong learning? La III° Conferenza internazionale sull'Educazione degli Adulti organizzata dall'UNESCO nel 1997. La V° Conferenza internazionale sull'Educazione degli Adulti organizzata dall'UNESCO nel 1997. La II° Conferenza internazionale sull'Educazione degli Adulti organizzata dall'UNESCO nel 1997. La IV° Conferenza internazionale sull'Educazione degli Adulti organizzata dall'UNESCO nel 1997.
13. Il “Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente o Lifelong Learning Programme (LLP) 2007-2013, che riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell'istruzione e della formazione, quali precedenti programmi ha sostituito? Zico e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006 Gilmar e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006. Neimar e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006. Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006. .
14. Nell'ambito di una sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni europee e nazionali al tema dell'apprendimento continuo, cosa figurano tra gli attori istituzionali in grado di promuovere attività innovative ed efficaci di apprendimento rivolto agli adulti? Le tecniche informatiche. I teatri I cinema I musei.
15. Le iniziative di educazione al patrimonio dovono essere incoraggiate e favorite, prestando particolare attenzione ai processi di documentazione e valutazione delle esperienze stesse. Tra gli strumenti elaborati per identificare le buone pratiche nel contesto dell'educazione museale, si segnala quello prodotto nell'ambito delle attività del gruppo di lavoro europeo. Di quale progetto, finanziato dal programma Socrates-Grundtvig, si tratta? Lifelong & Museum Volonteers & Cultural Heritage Collect & Share Learning & Studios.
16. Il progetto Lifelong Learning in Museums, sviluppato per il triennio 2004-2006 nell'ambito del programma Socrates, azione Grundtvig, era mirato ad analizzare i bisogni formativi del personale dei musei. Di che cosa si occupa questo tipo di personale dei Musei? attività didattiche rivolte ai pensionati. attività didattiche rivolte agli stranieri. attività didattiche rivolte agli indigenti. attività didattiche rivolte agli adulti.
10. Nuove prospettive sul ruolo degli adulti apre invece il progetto biennale VoCH -Volunteers for Cultural Heritage iniziato nel 2007 e finanziato dal Programma di Apprendimento permanente - Grundtvig (LLP) dell'Unione Europea. A cosa mira questo progetto? Il progetto mira ad analizzare la situazione attuale del volontariato nel settore culturale in diversi Paesi europei. Il progetto mira ad analizzare la situazione attuale nel settore culturale in diversi Paesi europei. Il progetto mira ad analizzare la situazione attuale del lavoro nel settore culturale in diversi Paesi europei. Il progetto mira ad analizzare la situazione attuale delle attività nel settore culturale in diversi Paesi europei.
11. Tra i progettisti del settore formazione in genere vi è accordo nell'individuazione dei tre elementi costitutivi il progetto. Quali sono questi tre elementi? finalità, obiettivi e risorse. prodotto, obiettivi e risorse. formazione, obiettivi e risorse. progettazione, obiettivi e risorse.
12. Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) Il Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP)contribuisce alla competitività e alla capacità innovativa della Comunità in quanto società della conoscenza avanzata, con uno sviluppo sostenibile basato su una crescita economica forte e un'economia sociale di mercato altamente concorrenziale con un elevato livello di tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente. Il programma non supporta attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione ma mira a colmare il divario tra ricerca innovazione e a che d'altro? promuovere tutte le forme di mercato. promuovere tutte le forme di innovazione. promuovere tutte le forme di competizione. promuovere tutte le forme di concorrenziali.
13. Politiche di coesione, o politiche regionali, impiegano risorse pubbliche, europee e nazionali, per rimuovere le disuguaglianze di sviluppo, incrementare le opportunità di crescita e inclusione sociale dei cittadini e promuovere che cosa? L'opportunità economica fra i territori italiani. La coesione economica fra i territori italiani. I rapporti economici fra i territori italiani. La parità economica fra i territori italiani.
14. La programmazione formativa può essere definita come una sequenza di opportunità intenzionali di produzione/acquisizione di contenuti e/o servizi formativamente rilevanti, finalizzata a che cosa? a un cambiamento formativo. a un cambiamento programmato. a un cambiamento progettato. a un cambiamento atteso.
15. Anche in una relazione di tipo ambivalente fra domanda ed offerta è possibile delineare un metodo di rilevazione del contesto. Quanti sono gli strumenti di possibile utilizzo in tal senso? DUE TRE PIU' DI QUATTRO QUATTRO.
Spesso esistono documenti che rappresentano indicatori rilevanti della domanda: non esprimono una precisa delineazione degli interventi necessari, ma costituiscono che cosa? il "passaggio successivo" necessario alla loro realizzazione. il "passaggio contestuale" necessario alla loro realizzazione. il "passaggio precedente" necessario alla loro realizzazione. il "passaggio obbligatorio" necessario alla loro realizzazione.
17. L'indagine strutturata (survey) può risultare utile ed interessante quando l'attività esplicativa potenziale si riferisce ad una popolazione ben definita (ad esempio: gli operatori di un determinato settore), il cui punto di vista è rilevante per la definizione di contenuti ed intensità degli interventi. Si svolge sulla scorta di un questionario strutturato che comprenda solo in minima parte che cosa? delle risposte chiuse. delle risposte aperte. delle risposte dirette. delle risposte multiple.
17. Per che cosa l'intervista risulta essere lo strumento privilegiato? per la rilevazione organizzativa. per la rilevazione delle attese. per la rilevazione dei fabbisogni. per la rilevazione strumentale.
18. All'intervista, occorre dare molta importanza alla prefigurazione dei settori di maggiore interesse, oltre che all'individuazione dei testimoni più rilevanti. La rilevazione può essere rivolta a singole persone, ma anche a gruppi più o meno omogenei (colloqui di gruppo semi-strutturati). Come viene definita tale rilevazione? rilevazione di tipo quantitativo rilevazione di tipo quanti-qualitativo rilevazione di tipo strutturale rilevazione di tipo qualitativo .
L' azione razionale tesa a perseguire relazioni di congruenza tra finalità, obiettivi e risorse al fine di realizzare un cambiamento di prodotto, "status ", come viene definita? Progettazione definitiva. Progettazione formativa. Progettazione attuativa. Progettazione strategica.
19. Un apprendimento significativo è quello che: conduce alla riflessione su sé stessi, ad una modifica di norme interiorizzate, ad una messa in discussione del proprio mondo di valori porta al raggiungimento degli obiettivi prefissati, in termini di contenuti e di comportamenti riesce a soddisfare le aspettative di un docente non ancora le nuove conoscenze con quelle pregresse.
20. L'apprendimento cooperativo (Cooperative Learning) costituisce una specifica metodologia di insegnamento: attraverso la quale gli studenti apprendono in coppia, aiutandosi reciprocamente ma senza sentirsi corresponsabili del reciproco percorso attraverso la quale gli studenti apprendono in grandi gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso attraverso la quale gli studenti apprendono in grandi gruppi, ma senza aiutarsi tra di loro attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso.
21. Volendo approfondire, in riferimento a contesti più vasti di quello familiare e parentale, il problema dei rapporti interpersonali degli anziani, occorre ricordare che, contemporaneamente alla perdita di ruolo sociale, tali rapporti cosa subiscono? un'evidente invecchiamento. un'evidente condizionamento. un'evidente contrazione. un'evidente constatazione.
10. Quando è possibile in particolare cogliere la ricchezza delle peculiarità senili? con l'esigenza di eliminare gli eventuali – anche consistenti – ostacoli che si frappongono alla piena manifestazione delle peculiarità stesse alla constatazione del progressivo diminuire delle forme di autocoscienza e consapevolezza dell'anziano con un sano apprezzamento dell'anziano stesso come soggetto aperto al “puro essere” nella consapevole (auto) difesa delle peculiarità senili dalle pressioni provenienti dal contesto di appartenenza.
11. Quando si verifica l'apprendimento attivo? L'apprendimento attivo si verifica quando una persona prende il controllo della propria esperienza di formazione L'apprendimento attivo si verifica quando una persona prende il controllo della propria esperienza di apprendimento L'apprendimento attivo si verifica quando una persona prende il controllo della propria cognizione di apprendimento L'apprendimento attivo si verifica quando una persona perde il controllo della propria esperienza di apprendimento passivo.
12. Gli studi all'interno della metacognizione che cosa hanno dimostrato? hanno dimostrato il valore di apprendimento comune hanno dimostrato il valore di apprendimento attivo hanno dimostrato il valore di apprendimento passivo hanno dimostrato il valore di apprendimento unico.
13. Quando gli studenti hanno più incentivi a imparare? quando hanno il controllo su non solo come imparano, ma anche ciò che non imparano quando hanno il controllo su non solo come imparano, ma anche ciò che imparano quando non hanno il controllo su solo come imparano, ma anche ciò che non imparano quando non hanno il controllo su non solo come imparano, ma anche ciò che imparano.
14. L'apprendimento attivo è una caratteristica fondamentale dell'apprendimento centrato su chi? Sul tutor Sul docente Sullo studente Sull'insegnante.
15. L'apprendimento passivo e l'istruzione diretta sono le caratteristiche di apprendimento insegnante-centrico o di che tipo di educazione? di educazione tradizionale di educazione condizionata di educazione associativa di educazione funzionale .
16. Che tipo di processo è l'apprendimento associativo? L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende un'associazione tra due stimoli, o un comportamento e uno stimolo L'apprendimento associativo è l'azione per cui qualcuno apprende un'associazione tra due stimoli, o un comportamento e uno stimolo L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende una fusione tra stimoli, o un comportamento e uno stimolo L'apprendimento associativo è il processo per cui qualcuno apprende un'associazione tra più stimoli, o un comportamento e uno stimolo.
Che forme di apprendimento sono il condizionamento classico e condizionamento operante? Sono le due forme di apprendimento associativo Sono le due forme di apprendimento comportamentale Sono le due forme di apprendimento visivo Sono le due forme di apprendimento cognitivo.
Cosa bisogna affiancare all'orientamento ontologico per prospettare una integrazione all'attuale prassi giuspolitica? Scoperta e valorizzazione in ottica tutelante delle dimensioni profonde e sottili del vissuto senile. Scoperta e valorizzazione in ottica ontologica delle dimensioni del vissuto senile. Ricerca in ottica tutelante delle dimensioni ontologiche del vissuto senile. Scoperta e valorizzazione in ottica tutelante della prassi del vissuto senile.
59. Cosa si definisce come specifico senile di secondo livello? il “momento” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età senile, del suo essere elemento dotato di “valore” all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana il “momento” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età senile, del suo essere elemento dotato di “discontinuità all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana il “momento” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età adulta, del suo essere elemento dotato di “valore” all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana il “ruolo” di individuazione delle peculiarità fondamentali e costanti dell'età senile, del suo essere elemento dotato di “valore” all'interno del segmento rappresentato dall'intera vicenda umana.
60. Cosa si intende con “memoria storica” dell'anziano? solo un insieme di ricordi comunicati ad altri o ricevuti da loro il mantenimento, in una data forma delle conoscenze passate e la possibilità di richiamare la conoscenza passata rendendola attuale o presente un “atto sociale”, cioè come un comportamento che trova nei rapporti sociali il suo momento di inizio e la sua finalizzazione l'impiego dei tradizionali strumenti interpretativi di tipo filosofico, che mettono in luce il carattere sostanzialmente deduttivo del processo di attualizzazione della memoria stessa.
Che esempio di apprendimento è l'assuefazione? L' assuefazione è un esempio di apprendimento associativo in cui la forza o la probabilità di una risposta diminuisce quando la risposta viene ripetuta L' assuefazione è un esempio di apprendimento non associativo in cui la forza o la probabilità di una domanda diminuisce quando la risposta viene ripetuta L' assuefazione è un esempio di apprendimento non associativo in cui la forza o la probabilità di una risposta diminuisce quando la risposta viene ripetuta L' assuefazione è un tipo di apprendimento associativo in cui la forza o la probabilità di una risposta diminuisce quando la domanda viene ripetuta.
62. In quali società le rappresentazioni del passato si presentano come manifestazioni del “pensiero mitico”, contrapposte alla storia intesa come memoria? nelle società dominate da pensiero induttivo nelle società primitive nelle società avanzate e tecnologiche nelle società dominate da pensiero scientifico e deduttivo.
63. Che cosa comporta la capacità della memoria di rielaborare il ricordo di singoli episodi in un episodio sintetico molto più significativo e organizzato? quella di esprimere la comprensione profonda di un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi quella di sintetizzare un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi quella di esprimere la comprensione profonda di un insieme di accadimenti, sintetizzandola in un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi quella di mantenere intatta la serie di ricordi sintetizzandola in un ricordo concreto che rappresenta in modo esemplare il significato di un'intera sequenza di eventi.
Quali sono i tre fattori fondamentali che consentono l'esistenza della memoria collettiva secondo Halbwachs? il riferimento a coordinate spazio-temporali determinate; una ricostruzione simbolica del gruppo con sé stesso; una relazione continua della memoria medesima il riferimento a coordinate spazio-temporali determinate; una relazione simbolica del gruppo con altri gruppi; una ricostruzione continua della memoria medesima il riferimento a coordinate spazio-temporali determinate; una relazione simbolica del gruppo con sé stesso; una ricostruzione continua della memoria medesima il riferimento a coordinate spazio-temporali indeterminate; una relazione simbolica del gruppo con sé stesso; una ricostruzione continua della memoria medesima.
65. Che ruolo ha la narrazione in relazione allo specifico senile di secondo livello? costruisce e si modifica creando accordo con ciò che il narratore reputa essere reale crea una memoria di tipo metanarrativo trasforma la memoria, valorizzandone gli aspetti semantici, in una storia coerente trasforma l'esperienza, valorizzandone gli aspetti semantici, in una storia coerente.
In cosa si inseriscono i “riposizionamenti” che l'anziano ha affrontato nell'arco della propria vita, attraverso l'interazione con il suo ambiente storico-culturale? nell'evoluzione del percorso ontologico in un processo di riqualificazione di cui l'ultima fase corrisponde a quella della vecchiaia, in cui si dovrebbe rilevare l'accettazione di sé e il senso di conclusione del lungo cammino della vita in un processo di sviluppo di cui l'ultima fase corrisponde a quella della vecchiaia, in cui si dovrebbe rilevare l'accettazione di sé e il senso di conclusione del lungo cammino della vita nel secondo livello dello specifico senile.
67. Come si può definire il ruolo del “mentore”? come medium tra percorso ontologico definito dai tre elementi: memoria storica, esperienza e saggezza; e la funzione attiva esercitabile nei confronti del contesto familiare come medium tra percorso ontologico definito dai tre elementi: memoria storica, esperienza e saggezza; e la funzione attiva esercitabile nei confronti del contesto sociale come medium tra percorso fenomenologico definito dai tre elementi: memoria storica, esperienza e saggezza; e la funzione passiva esercitata dal contesto sociale quale termine riassuntivo dei tre elementi a caratterizzazione ontologica (memoria storica, esperienza e saggezza) e quale requisito connotativo senile orientato ad una funzione attiva esercitabile nei confronti del contesto a vari livelli.
68. Come si può definire il “mentoring”? una prestazione di carattere formale o informale che una persona (il mentore) fornisce ad un'altra al fine di facilitare in quest'ultima l'apprendimento e la formazione permanente qualsiasi forma di istruzione fornita dal mentore al mentee all'interno di un programma di educazione permanente l'attività didattica prestata in termini liberali ad un discente (mentee) un aiuto formale o informale che una persona (il mentore) fornisce ad un'altra, al fine di facilitare in quest'ultima cambiamenti positivi e significativi nella conoscenza, nel lavoro e nel vivere sociale .
69. Che funzione hanno i “Project Examples” individuati dalla comunità europea? una tutela e valorizzazione del mentoring legata allo specifico di secondo livello the older people act as mentors – passing on their experience and guidance to young people struggling to start their careers the young people act as personal ICT trainers – teaching older people skills they often need to partecipate fully in modern life costituiscono la declinazione attuativa, sul piano di singole azioni, degli obiettivi strategici indicati nelle premesse e nella “Guideling Principles” della “Declaration”.
Dal punto di vista psicologico che cos'è l'apprendimento ? 4. è una funzione dell'adattamento di un soggetto, ovvero un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento ai cambiamenti nell'ambiente (o contesto), che costituiscono per il soggetto problemi da risolvere. 2. è una funzione della comunicazione di un soggetto, ovvero un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento ai cambiamenti nell'ambiente (o contesto), che costituiscono per il soggetto problemi da risolvere. 3. è la funzione conservativa di un soggetto, ovvero un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento ai cambiamenti nell'ambiente (o contesto), che costituiscono per il soggetto problemi da risolvere. 1. è una funzione dell'apprendimento di un soggetto, ovvero un processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell'adattamento ai cambiamenti nell'ambiente (o contesto), che costituiscono per il soggetto problemi da risolvere.
71. Che tipo di apprendimento è più efficiente dell'apprendimento passivo come la lettura o l'ascolto: L'apprendimento esperienziale L'apprendimento sperimentale L'apprendimento sequenziale L'apprendimento cognitivo.
72. Come viene usato il termine abitudine? Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e persuasione Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e convinzione Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e precisione Il termine abitudine viene usato per indicare sia le attività motorie, sia le attività mentali, che dopo numerose ripetizioni vengono svolte in modo relativamente automatico o, più semplicemente, con maggior facilità e coordinazione.
73. Il modello dello Student team learning è stato ideato da: Robert Slavin Jack Mezirow Malcom Knowles Donald A. Schön.
74. Quanti sono gli stadi della fase senso-motoria: 6 9 2 3.
75. Il modello della Complex Instruction è stato elaborato da: Elizabeth Cohen Malcom Knowles Robert Slavin Carl Rogers.
La metodologia del Group Investigation: cerca di cambiare il modello interattivo, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, ma non ridefinendo i ruoli di insegnante e allievi, che rimangono quelli tradizionali cerca di cambiare il modello interattivo, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, ridefinendo i ruoli di insegnante e allievi, e assegnando all'insegnante il compito di rispondere alle domande piuttosto che di farne più degli allievi stessi cerca di corroborare il modello tardizionale, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, assegnando agli alunni il compito di rispondere alle domande piuttosto che far rispondere all'insegnante cerca di non cambiare il modello interattivo, secondo cui l'insegnante pone le domande e lo studente risponde, quindi non ridefinendo i ruoli di insegnante e allievi e assegnando all'insegnante il compito di fare lezioni frontali .
77. In materia di apprendimento Skinner individua due concetti fondamentali: controllo e riflessione riflessione e trasformazione controllo e modellamento riflessione e modellamento.
78. Nell'analisi dei processi di apprendimento, Bruner è partito dalle ricerche di: Mezirow Piaget Schön Freud.
79. Per Gagnè esistono i seguenti tipi di apprendimento: apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione motoria; apprendimento di discriminazioni; apprendimento di concetti; apprendimento di concetti definiti e regole; soluzione di problemi apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione motoria; concatenazione (o associazione) verbale; apprendimento di discriminazioni; soluzione di problemi apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione (o associazione) verbale; apprendimento di discriminazioni; apprendimento di concetti; apprendimento di concetti definiti e regole; soluzione di problemi apprendimento di segnali; apprendimento stimolo-risposta; concatenazione motoria; concatenazione (o associazione) verbale; apprendimento di discriminazioni; apprendimento di concetti; apprendimento di concetti definiti e regole; soluzione di problemi.
80. Nella teoria dello sviluppo di Jean Piaget, sono due i processi cognitivi cruciali per il progredire intellettivo: l'assimilazione e la decostruzione l'assimilazione e il riordino l'assimilazione e il disordine la negazione e l'affermazione.
81. Kurt Lewin (1890-1947), coniò una teoria che ha l'appellativo di: teoria della valenza teoria della mente teoria psicogenetica teoria del campo.
Secondo la teoria della Gestalt: l'organismo non reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma non percepisce nemmeno una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura organizzata l'organismo non reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma percepisce una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura non organizzata l'organismo non reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma percepisce una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura organizzata l'organismo reagisce a degli stimoli distinti, presentati in unità staccate, ma non percepisce una complessa serie di stimoli che hanno bisogno di essere percepiti all'interno di una struttura organizzata.
83. L'individuo, secondo la Gestalt, durante l'apprendimento, organizza il suo campo percettivo in base alle seguenti leggi: prossimità, somiglianza, chiusura, continuità prossimità, chiusura, continuità differenza, somiglianza, chiusura prossimità, somiglianza, chiusura, discontinuità.
84. Cosa ha a disposizione il bambino nella prima fase: un corredo innato di riflessi, con percezioni coordinate tra di loro, ma non alle azioni un corredo innato di riflessi, con percezioni coordinate tra di loro e alle azioni solo un corredo innato di riflessi, le sue percezioni non sono né coordinate tra di loro, né coordinate alle azioni un corredo di riflessi derivato dall'ambiente, con percezioni coordinate tra di loro e alle azioni.
85. Che cos'è l'abitudine? L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza maturata L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza ripetuta L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza motivazionale L'abitudine è la disposizione o attitudine acquisita mediante un'esperienza vissuta.
86. A che età si riconduce la fase del pensiero intuitivo: dai 7 ai 12 anni per le femmine e dai 12 ai 15 per I maschi in età scolare in età prescolare dai 4 ai 7 anni.
87. In quale fase il gioco acquisisce importanza primaria: nella fase concettuale che va dai 7 ai 12 anni nella fase pre-concettuale, che va dai 7 ai 12 anni nella fase ludica del bambino nella fase pre-concettuale, che va dai 2 ai 4 anni.
88. Quali livelli l'organizzazione della programmazione didattica deve assumere come punto di partenza? i livelli di competenza effettivamente posseduti dagli allievi ed i loro potenziali di apprendimento i livelli di formazione effettivamente posseduta dagli allievi ed i loro potenziali di apprendimento i livelli di competenza acquisiti dagli allievi ed i loro potenziali di apprendimento. i livelli di apprendimento effettivamente posseduti dagli allievi ed i loro potenziali di formazione.
La realizzazione della professione docente per lo sviluppo di una didattica inclusiva di che cosa necessita? necessita il superamento della lezione frontale e collettiva come unica modalità didattica necessita il superamento della lezione singola o collettiva come unica modalità d'insegnamento necessita il superamento della lezione frontale e collettiva come unica modalità apprendimento necessita il superamento della lezione frontale e collettiva come unica modalità formativa.
90. Quale è il primo luogo in cui è possibile individuare il manifestarsi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento nei bambini? La gente La scuola La comunità La famiglia.
91. Come vengono definiti i disturbi nei quali le normali modalità di acquisizione delle abilità scolastiche, ovvero la capacità a eseguire una sequenza di azioni connesse con la prassi didattica in modo rapido e corretto, sono alterate già nelle prime fasi dello sviluppo? Disturbi Specifici dell'Attitudine Disturbi Specifici dell'Attenzione Disturbi Specifici dell'Abilità Disturbi Specifici dell'Apprendimento.
92. Una volta verificata l'effettiva presenza di un DSA in maniera commisurata alle necessità individuali, stabilite dagli specialisti che seguono il bambino, e all'entità del disturbo di apprendimento, che cosa viene permesso? Viene permesso l'uso di alcuni strumenti operativi e compensativi nella prassi didattica Viene permesso l'uso di alcuni strumenti dispensativi nella prassi didattica Viene permesso l'uso di alcuni strumenti dispensativi e compensativi nella prassi didattica Viene permesso l'uso di alcuni strumenti compensativi nella prassi didattica.
93. Che cosa è assolutamente di primaria importanza sviluppare al di là degli strumenti compensativi tesi a permettere il recupero dell'alunno con DSA? è assolutamente di primaria importanza aprire un processo formativo dell'alunno all'interno del gruppo classe è assolutamente di primaria importanza sviluppare un processo di integrazione dell'alunno all'interno del gruppo classe è assolutamente di primaria importanza sviluppare un processo di integrazione dell'alunno all'esterno del gruppo classe è assolutamente di primaria importanza sviluppare un processo formativo dell'alunno all'interno del gruppo classe.
94. Che Piano vara nel 1985 il Ministero della Pubblica Istruzione? vara il Piano Nazionale per l'Insegnamento (PNI) vara il Poster Nazionale per l'Insegnamento (PNI) vara il Piano Nazionale per l'Informatica (PNI) vara il Piano Naturale per l'Informatica (PNI).
95. L'apprendimento non-associativo fa riferimento a che cosa? a "un cambiamento relativamente permanente nella forza di risposta ad un singolo stimolo successivo a esposizione ripetuta allo stesso a "un cambiamento relativamente permanente nella forza di risposta ad un duplice stimolo successivo a esposizione ripetuta allo stesso a "un cambiamento relativamente permanente nella forza di risposta ad un singolo stimolo preventivo a esposizione ripetuta allo stesso a "un cambiamento relativamente forzato nella risposta ad un duplice stimolo successivo a esposizione ripetuta allo stesso.
La personalità senile mantiene, almeno potenzialmente, tra i suoi caratteri costitutivi il senso della socialità e quale altro senso? 1. dell'informazione. 4. di reinserimento. 3. di appartenenza. 2. della comunicazione.
97. Quali sono le principali forme di ricordo? il ricordo biografico e il ricordo senile. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato recente; il secondo si ricollega alle origini il ricordo biografico e il ricordo fondante. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato recente; il secondo si ricollega alle origini il ricordo nelle due forme ontologiche di primo e secondo livello. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato remoto; il secondo si ricollega alle origini il ricordo senile e il ricordo fondante. Il primo si riferisce alle esperienze e al passato recente; il secondo si ricollega alle origini.
98. In riferimento a contesti più vasti di quello familiare e parentale, il problema dei rapporti interpersonali degli anziani, contemporaneamente alla perdita di ruolo sociale, subiscono un'evidente contrazione. Tutto ciò non fa altro che isolare sempre più dolorosamente l'anziano, accentuando che cosa? Il percorso degenerativo. I motivi di isolamento. I motivi di disadattamento. Il senso di solitudine.
99. Autonomia della “BUONA SCUOLA”. L'individuazione dei docenti da parte dei presidi avviene all'interno di quali ambiti? Ambiti zonali. Ambiti territoriali. Ambiti scolastici. Ambiti regionali.
Cosa vuol dire apprendere? vuol dire cercare nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. vuol dire disporre di nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. vuol dire acquisire nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali. vuol dire pensare a nuove modalità di agire o reagire, per adattarsi ai cambiamenti dei contesti ambientali, compresi i contesti relazionali.
Con l'autonomia della “BUONA SCUOLA” di quanti anni diventano i Piani dell'offerta formativa (POF)? triennali quadriennali biennali pluriennali.
Con l'autonomia della “BUONA SCUOLA” da chi sono elaborati i Piani dell'offerta formativa (POF)? Collegio dei docenti. Collegio dei docenti e studenti Collegio degli studenti Collegio docenti/famiglie.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Da chi sono approvati i Piani dell'offerta formativa (POF) elaborati dal Collegio dei docenti? Consiglio di Presidenza Consiglio superiore docenti-famiglie-studenti Consiglio dei docenti Consiglio di circolo o d'Istituto.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Che cosa possono organizzare, nei loro spazi, le istituzioni scolastiche, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, in collaborazione con famiglie, realtà associative e del terzo settore? Attività di collaborazione con la Protezione Civile. Attività di sostegno. Attività educative, ricreative e culturali. Attività di programmazione scolastica.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Che cosa sono diventati i dirigenti scolastici? Leader educativi. Manager. Educatori Professionale Scolastici (EPS). Progettisti scolastici.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. A che cosa devono prestare più attenzione i Leader educativi? All'organizzazione della vita scolastica. All'educazione della vita scolastica. Alla promozione della vita scolastica. Alla ricreazione della vita scolastica.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Di quale Piano devono essere promotori i Leader educativi? Del Piano dell'offerta formativa. Del Piano di studi collettivo. Del Piano di studi collegialmente approvato. Del Piano di studi individuale.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. I Leader educativi hanno la possibilità, a partire dal 2016, di mettere in campo la loro squadra individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti con il curriculum più adatto per realizzare che cosa? il progetto formativo del loro istituto. Il progetto formativo scolastico regionale. Il progetto formativo scolastico comunale Il progetto formativo scolastico provinciale.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Per l'individuazione dei docenti da chi sono predisposti gli “ambiti territoriali”? dagli Uffici Scolastici Comunali. dagli Uffici Scolastici Zonali. dagli Uffici Scolastici Provinciali (ex Provveditorati). dagli Uffici Scolastici Regionali.
Tra le novità principali voluti dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini ci fu l'introduzione di due nuovi licei. Quali? scienze umane e musicale e coreutico scienze sociali e musicale e coreutico scienze storiche musicale e coreutico. scienze della formazione e musicale e coreutico.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. I dirigenti scolastici possono ridurre il numero di alunni per classe per evitare quale fenomeno? il fenomeno delle aule-pollaio. Il fenomeno delle aule-cella Il fenomeno delle aule-stalle Il fenomeno delle aule-gabbia.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Come deve essere declinata l'offerta formativa? è declinata in base alle esigenze degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. è declinata in base alle volontà complementari degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. è declinata in base alle previsioni del piano di studi degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro. è declinata in base a scelte coordinate dei docenti e degli studenti e coerente con la necessità di orientarli al futuro.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Cosa vengono potenziate con la Buona Scuola? Le competenze filosofiche: pedagogia per gli studenti stranieri e filosofia per tutti. Le competenze scientifiche: biologia per gli studenti stranieri e medicina per tutti. Le competenze linguistiche: inglese per gli studenti stranieri e Italiano per tutti. Le competenze linguistiche: l'Italiano per gli studenti stranieri e l'Inglese per tutti.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Con la Buona scuola viene dato più spazio all'educazione ai corretti stili di vita, alla cittadinanza attiva, all'educazione ambientale, e attraverso che cosa si guarda al domani? attraverso lo sviluppo delle competenze scientifiche degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). attraverso lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). attraverso lo sviluppo delle competenze dimostrate dagli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media). attraverso lo sviluppo delle competenze formative degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media).
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. La scuola è sempre di più il luogo in cui si formano le coscienze. Che cosa i piani triennali per l'offerta formativa promuovono? La prevenzione di discriminazioni. La prevenzione sugli stili di vita. La prevenzione socio-sanitaria La prevenzione sanitaria.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. Alle superiori, le scuole attivano materie opzionali in risposta alle esigenze dei loro ragazzi. Le competenze maturate dagli studenti, anche in ambito extra scolastico (volontariato, attività sportive, culturali, musicali), sono raccolte in un apposito curriculum digitale che conterrà informazioni utili per l'orientamento e l'inserimento nel mondo del lavoro e hanno un peso all'esame di maturità. Pertanto come diventa il curriculum? Opzionale Unico. Personalizzato Flessibile.
Autonomia della “BUONA SCUOLA”. E' stata predisposta una “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti” dove i ragazzi possono esprimere una valutazione sull'efficacia di che cosa? Degli studi effettuati. Delle aspettative attese. Dei valori ricevuti. Dei percorsi effettuati.
Autonomia della “BUONA SCUOLA. Con la pubblicazione di tutte le informazioni relative al sistema di istruzione: bilanci degli istituti, Anagrafe dell'edilizia, Piani dell'offerta formativa, dati dell'Osservatorio tecnologico, curriculum vitae degli insegnanti, incarichi di docenza, il ddl ha previsto la creazione uno strumento di trasparenza nei confronti dei cittadini e di responsabilizzazione degli istituti. Di cosa si tratta? Del Portale unico dei dati della scuola Del portale unico delle registrazioni superiori della scuola Del Portale unico accettazione studenti della scuola Del Portale unico di prenotazione della scuola.
Autonomia della “BUONA SCUOLA. Che cosa spetta ai docenti di ruolo delle istituzioni di ogni ordine e grado? La Carta elettronica come registro dei docenti. La Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione dei docenti. La Carta elettronica per il riconoscimento dei docenti. La Carta elettronica per la timbratura della presenza dei docenti.
Tra le novità principali voluti dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini che cosa fu reintrodotta nella scuola secondaria di primo grado? La valutazione numerica decimale. La valutazione finale. La valutazione di ammissione agli esami di maturità. La valutazione trimestrale.
Quale fu lo scopo principale dei provvedimenti scolastici voluti dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, iniziati ufficialmente con la legge 133/2008 e proseguiti con legge 169/2008 ? 1. “ estendere il sistema scolastico italiano” 3. “ riformare il sistema scolastico italiano” 4. “ integrare il sistema scolastico italiano” 2. “ ampliare il sistema scolastico italiano”.
Autonomia della “BUONA SCUOLA. Ogni anno il dirigente scolastico assegna i fondi al personale docente tenendo conto dei criteri stabiliti, in base a linee guida nazionali, da un apposito “nucleo di valutazione”. Da chi è composto questo Nucleo? 2. Un dirigente (presiede), quattro docenti, tre genitori (dall'infanzia alle medie) oppure un genitore e uno studente (alle superiori), un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale. 1. Un dirigente (presiede), tre docenti, due genitori (dall'infanzia alle medie) oppure un genitore e uno studente (alle superiori), un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale. 3. Un dirigente (presiede), cinque docenti, tre genitori (dall'infanzia alle medie) oppure un genitore e uno studente (alle superiori), un componente esterno individuato dal MIUR. 4. Un dirigente (presiede), sei docenti, tre genitori (dall'infanzia alle medie) oppure un genitore e uno studente (alle superiori), un componente esterno individuato dal MIUR.
123. Quali sono gli articoli che la Costituzione della Repubblica italiana dedica all'istruzione? 34-45 11-12 32-33 33-34.
124. I compiti e i livelli di responsabilità affidati all'animatore sono molto diversi e dipendono dall'ambiente in cui opera, dall'età dei soggetti ai quali si rivolge, e poi da cosa dipendono? dalla particolarità dei gruppi da animare. dalla particolarità dei gruppi. dalla particolarità dei soggetti. dalla particolarità dei gruppi anziani.
Che cos'è la pedagogia? 4. E' la scienza umana che studia l'educazione e la formazione dell'uomo nella sua interezza ovvero lo studio dell'uomo nel suo intero ciclo di vita. 1. E' la scienza umana che studia la vita dell'uomo nella sua interezza ovvero lo studio dell'uomo nel suo intero ciclo di vita. 2. E' la scienza umana che studia l'uomo nella sua interezza ovvero lo studio dell'uomo nel suo intero ciclo di vita. 3. E' la scienza umana che studia l'educazione e la formazione dell'uomo ovvero la consapevolezza dell'uomo nella sua vita di studi.
Di che cosa si occupa la pedagogia? si occupa dei bambini e dell'infanzia, di adolescenti, giovani, adulti, anziani e disabili nelle loro fasi di vita. si occupa esclusivamente dei bambini e dell'infanzia. si occupa esclusivamente dei bambini e dell'infanzia e di adolescenti. si occupa esclusivamente adulti, anziani nelle fasi della loro vita.
Nella società basata sulla conoscenza che ruolo riveste l'educazione? 3. l'educazione riveste un ruolo PARTICOLARE per il conseguimento delle competenze necessarie per poter affrontare gli ostacoli di un mercato competitivo che richieda una propensione attiva ad apprendere in qualunque momento della vita. 2. l'educazione riveste un ruolo professionale per il conseguimento delle competenze necessarie per poter affrontare gli ostacoli di un mercato competitivo che richieda una propensione attiva ad apprendere in qualunque momento della vita. 4. l'educazione riveste un ruolo fondamentale per il conseguimento delle competenze necessarie per poter affrontare gli ostacoli di un mercato competitivo che richieda una propensione attiva ad apprendere in qualunque momento della vita. 1. l'educazione riveste un ruolo marginale per il conseguimento delle competenze necessarie per poter affrontare gli ostacoli di un mercato competitivo che richieda una propensione attiva ad apprendere in qualunque momento della vita.
Come deve essere concepita l'educazione lungo tutto l'arco della vita? come un‘opportunità negativa positiva e inutile come un‘opportunità né positiva né utile come un‘opportunità estremamente positiva e utile come una mancata opportunità.
In quale periodo si diffusero le idee illuministiche sostenitrici del principio dell'istruzione di massa come bene nazionale? Nella prima metà dell'Ottocento. Nella prima metà del Novecento. Nella seconda metà dell'Ottocento. Nella seconda metà del Novecento.
Quale provvedimento legislativo sulla scuola italiana era frutto dell'estensione al Regno d'Italia del decreto promulgato per il solo Regno di Sardegna il 13 novembre 1859, su iniziativa del Ministro Gabrio Casati e rimase in vigore, salvo lievi modifiche, fino al 1923, quando fu varata la riforma Gentile La legge Giolitti La legge Mamiani La legge Casati La legge Fortuna.
131. In quale anno i primi programmi scolastici furono approvati dal Ministro Terenzio Mamiani? nel 1900 nel 1890 nel 1880 nel 1860.
132. Quale fu il punto caratterizzante della legge Coppino del 15 luglio 1877? L'impostazione religiosa L'impostazione apolitica L'impostazione laica L'impostazione cattolica.
In che cosa consiste l'insegnamento? 2. in qualunque manifestazione, anche isolata, del proprio pensiero che, riguardando l'arte e la scienza, abbia in sé forza tale da illustrare altri sullo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica 4. in qualunque manifestazione, anche isolata, del proprio pensiero che, riguardando l'arte e la scienza, abbia in sé forza tale da illuminare altri sullo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica 3. in qualunque manifestazione, anche isolata, del proprio pensiero che, riguardando l'arte e lo studio, abbia in sé forza tale da illuminare altri sullo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica 1. in qualunque manifestazione, anche isolata, del proprio pensiero che, riguardando l'arte e la cultura, abbia in sé forza tale da istruire altri sullo sviluppo dello studio e della ricerca scientifica e tecnica.
134. Con quale Decreto (a seguito della delega del Parlamento 10-4-1991, n. 121, successivamente modificata dalla L. 20-4-1993, n. 126) il Governo ha unificato le disposizioni legislative relative alle scuole di ogni ordine e grado, ivi comprese le scuole italiane all'estero? D .Lgs. 16-4-1994, n. 294. D .Lgs. 16-4-1994, n. 297. D .Lgs. 16-4-1994, n. 295 D .Lgs. 16-4-1994, n. 296.
135. Quale libertà è strettamente collegata alla libertà di insegnamento? la libertà di coscienza la libertà di pensiero la libertà di religione la libertà di istruzione.
136. Quando trova attuazione, per la prima volta, il principio costituzionale dell'obbligatorietà e gratuità dell'istruzione impartita per almeno otto anni (ovvero dal 6° al 14° anno d'età)? Nella L. 31-12-1962, n. 1857 Nella L. 31-12-1962, n. 1860 Nella L. 31-12-1962, n. 1859 Nella L. 31-12-1962, n. 1858.
137. La L. 18-3-1968, n. 444 quale scuola istituisce? la scuola media la scuola materna statale la scuola elementare le scuole superiori .
Che cosa ha istituito la L. 24-9-1971, n. 820? L'istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola di ogni ordine e grado. La scuola a tempo pieno. Lo stato giuridico del personale non insegnante statale delle scuole. La sperimentazione e ricerca educativa, aggiornamento culturale e professionale.
Cosa ha delegato al Governo la L. 30-7-1973, n. 477? norme sul riordinamento dell'organizzazione della scuola e sullo stato giuridico del personale direttivo, ispettivo, docente e non docente della scuola dello Stato. norme su una serie di modifiche inerenti al sistema della pubblica istruzione italiano. norme sulle principali novità in materia di istruzione universitaria. norme sull'insegnamento della lingua inglese che viene reso obbligatorio e l'insegnamento delle materie scientifiche che vengono potenziate.
Quale diritto garantisce l'art. 13 della la L. 104/1992? Garantisce il diritto all'educazione e all' istruzione della persona anziana. Garantisce il diritto all'educazione e all' istruzione della persona handicappata (oggi diversamente abile). Garantisce il diritto all'educazione e all' istruzione dei cittadini stranieri. Garantisce il diritto all'educazione e all' istruzione dei cittadini studenti-lavoratori.
Con la L. 5-6-1990, n. 148 si dà attuazione alla riforma di quale ordinamento? Della scuola materna Della scuola media Della scuola di avviamento professionale. Della scuola elementare.
142. Con quale provvedimento il legislatore precisa le finalità della scuola elementare? Con la L. 5-6-1990, n. 149 Con la L. 5-6-1990, n. 148 Con la L. 5-6-1990, n. 146 Con la L. 5-6-1990, n. 147.
143. Cosa ridisegna la L.148/1990? 3. Le tre opzioni SignificativE della didattica tra cui le famiglie possono scegliere (modulo, tempo lungo e tempo pieno). 1. Le tre opzioni operative di partecipazione tra cui le famiglie possono scegliere (modulo, tempo lungo e tempo pieno). 2. Le tre opzioni scolastiche della didattica tra cui le famiglie possono scegliere (modulo, tempo lungo e tempo pieno). 4. Le tre opzioni organizzative della didattica tra cui le famiglie possono scegliere (modulo, tempo lungo e tempo pieno).
Autonomia della “BUONA SCUOLA. Con la Buona Scuola la formazione in servizio dei docenti è diventata obbligatoria e coerente con che cosa? il Piano annuale dell'offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Ministero. il Piano triennale dell'offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Ministero. il Piano biennale dell'offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Ministero. il Piano semestrale dell'offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal Ministero.
Che cosa ha inteso disciplinare la “Ripubblicazione del testo della legge 13 luglio 2015, n. 107” (La buona scuola)? L'organizzazione delle istituzioni scolastiche. L'autonomia delle istituzioni scolastiche. La direzione delle istituzioni scolastiche. I piani di studio. .
La classificazione della figura di “Tecnico di formazione” può essere ulteriormente suddivisa in tre sotto figure. Quale è errata? Il formatore “tutor”. Il formatore manager. Il formatore programmatore. Il formatore organizzatore. .
Analizzando le attività del tempo libero praticate dagli individui in età senile, in quante grandi categorie è possibile operare una loro suddivisione? Cinque Due Tre Quattro.
Se oggi la sociologia del tempo libero esiste come ramo specifico delle scienze sociali a chi è in gran parte dovuto? Guardini. De Bartolomeis. Dumazedier. Laloup.
Dumazedier ha elaborato un progetto con l'obiettivo di rendere la cultura accessibile alle masse senza passare attraverso la rivoluzione proletaria. Di quale progetto si tratta? democraticizzazione del lavoro democraticizzazione popolare. democraticizzazione sociale. democraticizzazione diretta.
«Il tempo liberato dal lavoro produttivo, per effetto del progresso tecnico e della azione sociale, a beneficio di una attività improduttiva dell'uomo prima o dopo il suo periodo di produttività». Questa è la prima definizione di che cosa? lavoir libresse licee loisir.
Secondo Dumazedier, per individuare il reale significato delle molteplici attività di tempo libero e di semi-tempo libero, è necessario verificare che esse rispondano a quante funzioni ben determinate? a quattro funzioni a due funzioni a tre funzioni a più di quattro funzioni.
Un'analisi delle occupazioni caratteristiche del loisir è compiuta da Leone Diena, il quale osserva che nelle occupazioni in questione si possono considerare due aspetti. Quali sono questi due aspetti? quello certo e quello incerto. quello sicuro e quello non sicuro quello facile e quello difficile quello quantitativo e quello qualitativo.
Secondo Diena cosa pone in risalto l'aspetto quantitativo nelle occupazioni caratteristiche del loisir? 1. «la varietà dei modi di trascorrere il tempo libero da parte dei singoli soggetti e l'importanza relativa che ciascuno di quei modi ha per una certa popolazione». 3. «il valore attribuito ai soggetti dalle singole occupazioni, la varietà di queste e l'intensità con la quale le persone vi si dedicano» 2. «il valore attribuito ai soggetti dalle singole occupazioni, la qualità aspecifica di queste e l'intensità con la quale le persone vi si dedicano» 4. «il valore attribuito ai soggetti dalle singole occupazioni, la qualità specifica di queste e la volontà con la quale le persone vi si dedicano».
Per Leone Diena ogni ipotesi basata su distinzioni puramente materialistiche ed esteriori dei fenomeni, nella supposizione che le circostanze obiettive e la disponibilità del tempo possano principalmente influire sulle attività di loisir, viene respinta dall'autore sulla base di che cosa? di riscontri positivi. di riscontri effettivi. di riscontri negativi. di riscontri empirici.
Leone Diena rivaluta le attività di tempo libero contro le possibili tendenze culturali a considerarle inutili, in quanto rapportate ai momenti pieni ed impegnati (ad esempio, in attività professionali) di che cosa? Del lavoro. Del tempo libero. Della società. Della vita.
Il modello francese , per la propria originalità, mette lo “svago” in una dimensione culturale particolarmente evidente. A tal fine vi sono a disposizione della collettività adeguate strutture istituzionali per il tempo libero. Come sono definite queste strutture? «Case dello svago» «Case della cultura» «Case di ricreazione» «Case della salute».
La preparazione degli operatori sociosanitari deve prevedere un approccio di tipo teorico ai problemi riguardanti la senescenza, facilitare il superamento dei pregiudizi ricorrenti sull'anziano e promuovere strumenti atti a favorire la prevenzione rispetto alla vera e propria terapia, la riattivazione fisica e psichica attiva rispetto a che cosa? all' accettazione passiva della malattia. all' accettazione passiva dell'impotenza. all' accettazione passiva dell'assistenza. all' accettazione passiva dell'età senile.
Romano Guardini sostiene che accanto allo scopo si parli di qualcosa d'altro. Di che cosa si tratta? di "senso" di un determinato essere. di "senso" di una determinata verità. di "senso" di una determinata cosa. di "senso" di un determinato fenomeno.
E' constatato che la personalità senile mantiene, almeno potenzialmente, tra i suoi caratteri costitutivi due sensi. Quali sono? il senso della socialità e della comunicazione. il senso della socialità e della occupazione lavorativa. il senso della socialità e della partecipazione. il senso della realtà e della comunicazione.
Attraverso la partecipazione ai gruppi, l'appartenente alla terza età è spinto da un lato a impegnarsi con atteggiamenti di coerenza, di autodominio, di razionalizzazione dei dati o delle ipotesi in vista ……di che cosa? finalità comunitarie. finalità sostanziali. finalità obiettive. finalità sicure.
Sotto il profilo più propriamente culturale, l'istanza di integrazione degli individui in età senile risulta in larga misura soddisfatta attraverso la costituzione di cosa? delle Università degli adulti. delle Università di assistenza gratuita. delle Università di volontariato delle Università della terza età.
Sotto quale profilo l'istanza di integrazione degli individui in età senile risulta in larga misura soddisfatta attraverso la costituzione delle Università della terza età? Sotto il profilo più propriamente culturale. Sotto il profilo più propriamente assistenziale. Sotto il profilo più propriamente informativo. Sotto il profilo più propriamente educativo.
Di quali esperienze la maggior parte delle definizioni concorda nel considerare la "coscientizzazione" e la "partecipazione sociale e culturale" come elementi fondamentali? delle esperienze di solidarietà. delle esperienze di animazione. delle esperienze di attività sociali. delle esperienze di partecipazione.
L'animazione socio-culturale si presenta altresì come attività mirante a completare la prima formazione ricevuta dall'individuo a scuola e a proseguirla nel quadro di che cosa? dell'educazione permanente. dell'educazione superiore. dell'educazione avanzata. dell'educazione sociale.
Come osserva Tournier, l'anziano non deve solo aggiornare quella cultura specifica che lo ha accompagnato durante la vita e che gli ha permesso di occupare un preciso ruolo sociale, ma deve cercare di allargare il proprio orizzonte verso altri settori, per ampliare i propri interessi. Inoltre cosa deve fare? esprimersi programmaticamente. dilatare la propria personalità. cercare forme di coesione sociale. diventare funzione culturale.
La classificazione della figura di "specialista di formazione" può essere ulteriormente suddivisa in tre sotto figure. Quale è errata? Il ricercatore. Il docente. Il programmatore. Il progettista.
167. L'animazione socio-culturale può svolgere benefici effetti, risvegliando le energie spirituali capaci di selezionare, non solo quantitativamente ma anche qualitativamente, i nuovi prodotti culturali e di esercitare una critica opposizione all'influenza di che cosa? del sistema capitalistico dominante. del sistema personalistico dominante. del sistema dominante. del sistema consumistico dominante.
Secondo Guardini nell'ambito delle cose terrene vi sono due fenomeni che manifestano la stessa tendenza. Quali sono? il gioco e la volontà dell'artista il gioco e l'arte dell'artista il gioco e la creazione dell'artista il gioco e il pensiero dell'artista.
Il ruolo dell'animazione socio-culturale risulta altresì evidente nei confronti di quale fenomeno? della cultura avanzata. dei mass-media. Dei nuovi prodotti socio-culturali. dei propri interessi.
Un accostamento di taglio eminentemente religioso alle tematiche del loisir è quello che trova in Romano Guardini uno dei suoi interpreti più significativi. L'autore sottolinea l'importanza di quale spiritualità? Liturgica Sistematica Dell'essere Del gioco.
Che tipo di tipologie della comunicazione abbiamo secondo le “caratteristiche”? due persone – piccolo gruppo – medio gruppo – grande gruppo razionali - emotivi verbali – non verbali informativo – comportamentali – culturali.
Se ci si pone il compito di individuare l'autentico fine del tempo libero, si risponderà che esso consiste, per Laloup, nello sviluppo di che cosa? Della personalità Della spiritualità Della creatività Della società.
173. Una suddivisione professionale dei formatori la si ha nello sviluppo delle specializzazioni di ruolo che gli stessi hanno scelto. Quale è errata? Formatore processista Formatore docente Formatore progettista Formatore realizzatore.
174. Sussistono alcune attività formative che vengono svolte in occasione di alcune fasi critiche della carriera aziendale? Quale fine di queste attività è errato? 2. Attività formative che hanno il fine di fornire aggregazione e senso di appartenenza all'azienda, tramite la diffusione e la socializzazione di valori e obiettivi condivisi. 4. Attività formative che hanno il fine di unificare i sistemi gestionali e operativi. 1. Attività formative che hanno il fine di portare a conoscenza del vertice aziendale la componente strategica dell'intervento formativo 3. Attività formative che hanno il fine di fornire le conoscenze necessarie ad implementare le skills funzionali a ricoprire i nuovi ruoli.
Nelle organizzazioni aziendali i processi formativi devono tenere conto della nascita di che cosa? di nuove realtà di nuove esperienze di nuove professionalità. di nuovi processi.
Che cos'è una comunicazione? 4. E' l'insieme delle attività attraverso le quali un sistema (fonte) influenza un altro sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi. 2. E' l'insieme di azioni attraverso le quali un sistema (fonte) influenza un altro sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi. 3. E' l'insieme dei processi attraverso i quali un sistema (fonte) influenza un altro sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi. 1. E' l'insieme di segnali attraverso i quali un sistema (fonte) influenza un altro sistema (ricevente) mediante segnali trasmessi attraverso un canale di collegamento tra i due sistemi.
Qual è una componente essenziale della comunicazione? L'attività. La ricerca. Lo strumento. Il feedback.
Cosa può portare alla paralisi ed al crollo di un sistema di comunicazione e di integrazione? Informazioni inconsistenti. Un sovraccarico di informazioni. Informazioni inappropriate. Errate informazioni.
Quali sono i principali problemi della comunicazione oltre a competenze e preparazione? Raccomandazioni per potenziare l'apprendimento. Raccomandazioni per ridurre le attività inutili. Raccomandazioni per attivare le collaborazioni. Raccomandazioni per ridurre l'ansia.
Che tipo di tipologie della comunicazione abbiamo secondo la “forma”? razionali - emotivi informativo – comportamentali – culturali verbali – non verbali due persone – piccolo gruppo – medio gruppo – grande gruppo.
Particolare risalto viene attribuito alla comunicazione ed al coinvolgimento, presupposti e modalità importanti ai fini della costruzione di che cosa? di una di una “squadra di lavoro” di una di una “squadra di studio” di una di una “squadra aziendale” di una “squadra di vertice”.
La comunicazione tecniche e metodi. Cosa non coesiste nello scambio di informazioni? Flusso di gruppo Flusso di autorità Comunicazioni laterali Comunicazioni informali.
183. La formazione continua può essere intesa come che cosa? Un processo di cambiamento di cultura che dura tutta la vita. Un processo d'acquisizione di cultura che dura tutta la vita. Un processo didattico di cultura che dura tutta la vita. Un processo informativo di cultura che dura tutta la vita.
184. La comunicazione tecniche e metodi. Quanti effetti dei sistemi di comunicazione esistono? 3. tre (trasmissione verbale, trasmissione efficiente del contenuto e trasformazione del contenuto) 2. due (trasmissione efficiente del contenuto e trasformazione del contenuto) 1. Uno (trasmissione verbale) 4. quattro (trasmissione verbale, trasmissione non verbale, trasmissione efficiente del contenuto e trasformazione del contenuto).
Secondo Jean Laloup se è vero che il tempo libero consiste in una scelta individuale, appare altrettanto evidente che esso viene largamente influenzato da che cosa? Dalla realtà sociale. Dalla realtà lavorativa. Dalla realtà aziendale. Dalla realtà organizzativa.
186. Analisi psicologica e analisi sociologica, quantunque ideologicamente orientate, si intrecciano in Toti, il quale osserva che il "diritto all'ozio" è diventato, nella società contemporanea, uno degli strumenti dell'ideologia del tempo libero propagandata dalla cultura ufficiale del regime capitalistico a quale stadio? Allo stadio percepito. Al suo primo stadio. Al suo ultimo stadio Allo stadio ipotizzato.
187. Ispirandosi esplicitamente alla filosofica marxista, Gianni Toti contrappone il tempo libero della società capitalistica, concepito come alternativa al lavoro, a quale tipo di società? a quello della società socialista. a quello della società comunista. a quello della società democratica. a quello della società repubblicana.
Secondo Laloup il loisir permette da un lato di sfuggire ai minuziosi e ossessionanti frazionamenti del tempo di lavoro e alla tensione provocata dall'organizzazione di quest'ultimo; dall'altro, di ovviare alle costrizioni dell'ambiente sociale; in terzo luogo, di "evadere" dalle monotonie della quotidianità. Laloup osserva, a questo proposito, che la persona manifesta con lo svago un bisogno di: considerazione liberazione personalizzazione realizzazione.
189. L'apprendimento come cambiamento può costituire che cosa? Un miglioramento o un peggioramento rispetto ad una situazione precedente. Un adeguamento alla situazione accertata. Una variazione delle condizioni finali. Una situazione analoga.
189. Come può avvenire l'apprendimento? Il candidato segnali la risposta errata. Semplicemente per addizione (acquisizione di nuove informazioni ). Per modificazione (adeguamento delle conoscenze a delle situazioni nuove). Per sottrazione (perdita di una cattiva abitudine). Per moltiplicazione (adeguamento delle abitudini).
190. Che cos'è l'apprendimento? 1) L'apprendimento è una comunicazione del comportamento, di natura relativamente permanente, che avviene come risultato dell'intuizione, della pratica e dell'esperienza. 4) L'apprendimento è una modificazione del comportamento, di natura relativamente permanente, che avviene come risultato dell'intuizione, della pratica e dell'esperienza. 2) L'apprendimento è una situazione del comportamento, di natura relativamente permanente, che avviene come risultato dell'intuizione, della pratica e dell'esperienza. 3) L'apprendimento è una trasmissione del comportamento, di natura relativamente permanente, che avviene come risultato dell'intuizione, della pratica e dell'esperienza.
191. Cosa occorre per il mantenimento e il ripristino nei contenuti del messaggio? Modificazione e verifica. Ripetizione e verifica. Controllo e verifica. Codificazione e verifica.
1. Demetrio (1997) individua tre livelli di discorso o dimensioni per definire il concetto di educazione e formazione oltre le due decadi di vita. L'Educazione degli adulti quale piano include? Piano comprensivo e strategico Piano fenomenologico ed esistenziale Piano didattico e di apprendimento Piano Intenzionale e Istituzionale.
2. L'Educazione in età adulta è: la declinazione pragmatica la dimensione teoretica e speculativa Tutte le precedenti risposte sono errate il percorso esistenziale degli individui.
3. L'Educazione permanente, l'Educazione degli adulti e l'Educazione in età adulta hanno in comune: il modello di insegnamento la conoscenza l'apprendimento l'autoanalisi.
4. Il concetto di educazione comune alle tre prospettive (Educazione permanente, Educazione degli adulti e Educazione in età adulta) viene utilizzato da Demetrio secondo un'accezione: autoapprendimento comprensiva autoeducazione Tutte le precedenti risposte sono errate.
5. Demetrio (1997) pone il concetto di educazione, come frutto del processo intenzionale, in relazione con i concetti teorici di: insegnamento, cambiamento, comunicazione condizionamento, cambiamento, apprendimento Tutte le precedenti risposte sono esatte COndizionamento, CAmbiamento, COmunicazione.
1. Per Baldacci (2018) il significato di formazione nel discorso pedagogico è associato al termine istruzione Tutte le precedenti risposte sono errate educazione dare forma.
2. Per Baldacci (2018) il termine fomazione appare ... dei quello di educazione problematico più ampio e più neutro Tutte le precedenti risposte sono esatte complesso.
3. L’ apprendimento 2 (o deutero-apprendimento) individuato da Bateson è definito: rappresenta a una modificazione durevole del comportamento e della struttura cognitiva s’impara a cambiare le abitudini mentali precedentemente acquisite cambiamento del processo dell’apprendimento 1 (o proto-apprendimento Tutte le precedenti risposte sono esatte.
4. Partendo dai tre liveli di apprendimento individuati da Bateson, Baldacci (2018) organizza il concetto di formazione. In particolare il primo livello riguarda: mutameni mentali la strutturazione di abiti mentali competenze l'acquisizione di conoscenze e abilità.
1. Per Margiotta (2018) il polo dell'educare significa guidare, sostenere attraverso, far emergere guidare, condurre attraverso, addestrare guidare, condurre attraverso, far emergere Tutte le precedenti risposte sono esatte.
2. «viene operativamente utilizzato sia nell’apprendimento di conoscenze e discipline, sia nell’apprendimento di un mestiere o di una professione, come anche nelle più ampie situazioni di senso comune in cui si dia qualcosa da trasmettere o da apprendere» Margiotta (2018) definisce cosa: Tutte le precedenti risposte sono esatte il polo dell'istruzione il polo della formazione il polo dell'educazione.
3. Platone distingue in modo netto il rapporto tra educazione, formazione e istruzione attraverso filosofi, musicisti; governanti produttori, musicisti; oratori produttori, musicisti; governanti produttori, guerrieri; governanti.
4. «unanime è poi la considerazione che educare, istruire e formare non sono più da intendersi come “patrimoni naturali” della specie umana, ma come il risultato di processi e di interventi artefattuali: dobbiamo cioè far ricorso al valore trasformativo e produttivo dei loro sistemi d’azione per individuare le questioni di senso entro cui orientarci e guadagnare specificazione, padronanza e valore aggiunto alle nostre scelte e alle nostre decisioni». Quale autore ha definito in questo modo il rapporto tra educazione, formazione e istruzione? Baldacci Dewey Margiotta Demetrio.
1. Demetrio (2003) afferma che «non esiste una sola definizione perché nelle diverse culture idee e rappresentazioni cambiano nel corso della storia e del tempo. Infatti «le nostre rappresentazioni mentali dipendono, sempre, dal momento e da chi le formula e il compito dello studioso è quello di chiedersi perché, in quel tempo e in quel luogo, la produzione delle idee ha assunto quella particolare forma» è la definizione di: di età adulta Tutte le precedenti risposte sono esatte schemi mentale età anagrafica.
2. «a quale età della vita umana sono leggibili soltanto mediante le categorie dell’evoluzione e dell’involuzione regolate dalla “natura"» è la posizione utopica è la posizione ermeneutica è la posizione ontogenetica è la posizione organicista o filogenetico.
3. Aspetto ontogenetico significa sviluppo fisico sviluppo morale sviluppo della specie sviluppo dell'essere individuale.
4. Aspetto filogentico significa sviluppo dell'essere individuale sviluppo fisico sviluppo della specie sviluppo morale.
5. Il campo di applicazione della pedagogia è: la didattica l'educazione la formazione la persona.
6. Quali sono per Cambi (2018) i tre aspetti che hanno ridefinito la pedagogia attuale: La caduta del Muro di Berlino; L'istruzione sempre più tecnologizzata; Il ritorno della formazione come Bildung Tutte le precedenti risposte sono esatte La rivoluzione del 1968; L'istruzione sempre più tecnologizzata; Il ritorno ad una formazione utopica La rivoluzione del 1968; L'istruzione sempre più tecnologizzata; Il ritorno della formazione come Bildung.
7. L'oggetto di studio della pedagogia è : la formazione l'istruzione l'educazione la persona.
1. «rappresentano i determinanti biologici e ambientali del cambiamento; sono questi i processi maturativi geneticamente regolati, che si concentrano soprattutto nell’infanzia e, in misura minore, nella vecchiaia» le influenze non normative Tutte le precedenti risposte sono errate le influenze storiche le influenze scalate per età.
2. La Life Span Theory è stata definita da: P. Baltes e H. Reese Cambi Frabboni Margiotta.
3. «nel senso che ogni comunità umana adotta e trasmette di generazione in generazione quelle convenzioni (detti sistemi cognitivi) che le consentono di comunicare intendersi e riconoscersi rispetto alle altre» è la definizione di rappresentazione sociale status sociale scala sociale Tutte le precedenti risposte sono errate.
1. Il concetto di Comunità di pratica è stato definito da Cambi Fabbroni Margiotta Lipari.
2. Quale tra i seguenti autori ha definito il pensiero riflessivo come condizione di incertezza e problematicità che si genera nl corso dell'esperienza Dewey Montessori Piaget Bruner.
1. Il metodo della psicoanalisi si propone come: momento di apprendimento momento pedagogico nell'esistenza di un soggetto momento di autoriflessione momento di studio.
2. Il dibattito sul concetto di Educazione Permanente è collocabile: tra gli anni Sessanta e Settanta Prima degli anni Sessanta tra gli anni Novanta e Duemila tra gli anni Settanta e Ottanta.
3. Quale psicologo, insieme ad Erikson, delineò le crisi di mezza età? Freud Piaget Bruner Jung.
4. Con Erikson avviene la mediazione tra: tra cognitivismo e strutturalismo Tutte le precedenti risposte sono errate pensiero psicoanalitico e pensiero sociologico tra pensiero convergente e divergente.
5. Il metodo psicoanalitico è fondamentalmente: metodo sperimentale metodo induttivo metodo scientifico metodo storico-clinico.
6. Come sono definiti gli adulti che si rivolgono alla psiconalisi? Tutte le precedenti risposte sono errate adulti nevrotici adulti apparenti adulti psicotici.
7. Quale autore elabora una teoria della personalità che vede contrapposte, ma in costante relazione fra loro, le tre istanze dell'Es, concepito come forza pulsionale inconscia, dell'Io, componente psichica che si pone come mediatrice fra le altre due, del Super-Io, organo di censura derivante dall'introiezione dei vari divieti ricevuti attraverso l'educazione familiare e sociale (Demetrio, 1997, p. 56). Erikson Freud Maslow Jung.
8. Jung è fondatore della psicologia psicoanalisi clinica analitica dell'arco della vita.
1. Terzo stadio: spirito d’iniziativa-efficienza-identificazione opposta a senso di colpa della teoria di Erikson quale fascia di età comprende? 1-5 anni 2-3 anni 2-6 anni 3-5 anni.
2. Nell'ambito dell'approccio psisociale, Erikson indaga cosa: il rapporto scuola-famiglia Tutte le precedenti risposte sono esatte il rapporto genitori-figli il rapporto individuo-società.
3. La teoria dello sviluppo psico-sociale di Erikson è composta da: 5 fasi 8 fasi 3 fasi 4 fasi.
1. Lo studente completi questo periodo: "L’Io adulto ... è sempre alle prese con le relazioni interpersonali che lo obbligano a superare i suoi sensi di inferiorità che sono alle radici – nel contrasto con l'adulto genitore – della psiche infantile". bruneriano piagetiano freudiano adleriano.
2. Lapassade definisce il concetto di: neotenia dicotomia antinomia psicologia.
3. Quante sono le fasi dell'idea del corso di vita di Sullivan? 4 9 7 2.
4. Qual è la nozione che Fromm utilizza per esprimere la lunga strada che il soggetto deve intraprendere per raggiungere queste capacità Accomodamento Accompagnamento Superamento Tutte le precedenti risposte sono errate.
1. Lo studente completi la seguente definizione di Levinson ".... viene altresì definita come l’insieme di costanti o il grafico della vita di un soggetto, viene considerata una sequenza evolutiva in cui si alternano periodi di stabilità e periodi di transizioni" la crescita l'adultizzazione l'arco della vita la struttura della vita.
2. Quali sono i modelli di adultità definiti da Kohlberg e Armon (1984)? Induttivo e deduttivo qualitativo-quantitativo implicito-esplicito Funzionale e strutturale.
1. Quali sono per Rogers le tre condizioni che creano il clima psicologico favorevole alla crescita? empatia; la congruenza Tutte le precedenti risposte sono esatte l’accettazione positiva incondizionata; empatia; la congruenza l’accettazione positiva incondizionata; empatia.
2. Come possiamo definire la teoria di Rogers per definire l'adulto? Life Span Theory Stadi dello sviluppo Arco della vita Approccio centrato sulla persona.
3. Maslow definisce "tappe fondamentali nel percorso di autorealizzazione e si configurano come eventi di per sé formativi, grazie al loro potere trasformativo" cosa? Tutte le precedenti risposte sono errate lo sviluppo è iscomotorio le peak experiences (esperienze culminanti) lo sviluppo psicofisico.
4. Le competenze e i valori personali sono parti costituenti per Maslow: della riflessione della motivazione dell'azione dello sviluppo.
5. A cosa si riferisce Rogers quando definisce la "capacità di percepire con precisione i sentimenti e i significati personali sperimentati dall’altro e alla possibilità di comunicare questa comprensione". la congruenza azione di mediazione accettazione incondizionata comprensione empatica.
1. C = f (P,A) è la formula pe definire? Per definire il comportamento La teoria del campo Per definire lo sviluppo Tutte le precedenti risposte sono esatte.
2. "La persona è un universo complesso ed aperto al mondo. Questa molteplicità di evocazioni, di stimoli, di reazioni e di compensazioni personali, questa ricchezza di elementi fra loro correlati e in qualche misura interdipendenti rappresentano un sistema che si tiene insieme per una serie di tensioni". È ciò che K. Lewin chiama... progresso azione crescita campo.
3. Lewin lo possiamo inserire nella corrente: strutturalista comportamentistica gestaltica cognitivista.
1. Quali sono gli esempi di modelli classici di "educazione degli adulti"? Neo liberale Marxista Tutte le precedenti risposte sono errate Liberale e liberal-democratico.
2. Quando possiamo collocare temporalmente il concetto di "età adulta"? In epoca contemporanea Tutte le precedenti risposte sono errate In età moderna In età antica.
3. Il pragmatismo lo possiamo collocare negli Stati Uniti nel Novecento Nel Settecento nella seconda metà dell'Ottocento nella prima metà dell'Ottocento.
4. Quando possiamo collocare temporalmente l'espansione del concetto di educazione permanente? XVII secolo XXI secolo XIX secolo XX secolo.
1. Dewey pensava la scuola come educazione formale laboratorio educazione permanente educazione solo teorica.
2. Qual è il tema cruciale del Pragmatismo e del neopragmatismo? Il rapporto teoria-prassi il rapporto genitori-figli il rapporto scuola-lavoro il rapporto scuola-famiglia.
3. Quale pedagogista possiamo inserire nella corrente del Pragmatismo e dell'Attivismo? Dewey Montessori Bruner Pestalozzi.
4. Quale autore ha definito la "scuola ha dato un nuovo volto e per la formazione attiva delle menti e per una socializzazione democratica"? Rosati Bruner Dewey Freire.
1. In quale anno è apparso il concetto di andragogia? 1903 2000 1999 1833.
2. In quale anno per la prima volta è stato inserito il concetto di andragogia sul dizionario? 2000 2015 1833 1981.
3. Qual è per Knowles l'obiettivo dell'andragogia? aiutare l’adulto nel progressivo processo di acquisizione di autonomia l'educazione la formazione l'apprendimento.
4. Quanti sono i principi assunti da Knowles? 6 4 12 10.
5. La seguente definizione riprende uno dei principi assunti da Knowles: "Prima di intraprendere un percorso d’apprendimento, gli adulti hanno bisogno di dare un senso e un significato preciso alle loro azioni e decisioni", lo studente indichi quale Concetto di sé Ruolo dell'esperienza Bisogno di conoscere Disponibilità ad apprendere.
1. Secondo il modello di andragogia di Knowles la figura del docente è: un esperto nel settore un maestro un educatore un facilitatore degli apprendimenti.
2. L'andragogia oggi è stata superata dalla visione: lifelong e lifewide learning metacognitiva apprendere ad apprendere magistrocentrica.
1. Quando avvenne il passaggio dall'educazione degli adulti all'educazione permanente? dalla guerra fredda dalla prima guerra mondiale a partire dal secondo dopoguerra alla fine del secolo scorso.
2. In quale momento storico la concezione di educazione permanente diventa "matura" Dal 2000 Anni '70 Anni '90 Prima degli anni '60.
3. Quanti sono i criteri proposti da Tardy nel 1970 per analizzare l'educazione permanente? 8 5 4 2.
4. Quale autore ha fornito la seguente definizione: l’educazione popolare consentisse di realizzare un “blocco culturale e sociale” in grado di coniugare la cultura elitaria in una propria e specifica “visione del mondo”, per diventare, poi, una “cultura di tutti” che permettesse una pratica politica di rinnovamento e progresso Freire Gramsci Dewey Marx.
5. Per educazione popolare intendiamo opportunità offerta ad un adulto per colmare le lacune scolastiche o formative che non si erano potute completare nelle età giovanili e tale idea, del resto, è tutt’ora diffusa. formazione specialistica sul luogo di lavoro educazione informale addestramento.
6. Per educazione permanente intendiamo l'educazione che interessa tutte le fasi della vita educazione solo formale educazione non formale educazione solo informale.
1. Quale autore ha definito l'educazione permanente come "educazione per il tempo futuro"? Frabboni Rosati Suchodolski Freire.
2. Quali sono i principi guida definiti da Schwartz, nel Rapporto sull’educazione permanente, documento finale presentato al Consiglio d’Europa alla fine degli anni settanta partecipazione, globalizzazione, di uguaglianza nelle opportunità partecipazione, educazione, di uguaglianza nelle opportunità azione, globalizzazione, di uguaglianza nelle opportunità formazione, globalizzazione, di uguaglianza nelle opportunità.
3. Quanti sono i principi guida indicati da Schwartz, nel Rapporto sull’educazione permanente, documento finale presentato al Consiglio d’Europa alla fine degli anni settanta 3 10 8 5.
"Un ritorno periodico “sui banchi di scuola”, secondo una logica tradizionalista che vede la scuola come l’istituzione formativa per eccellenza, sede elettiva per l’istruzione dell’individuo" è la definzione di: educazione formale educazione ricorrente educazione permanente Nessuna delle precedenti risposte è esatta.
4. Schwartz nel suo progetto “Permanent Education” organizza, per conto del Consiglio per la Cooperazione Culturale del Consiglio d’Europa (1970), le finalità e gli aspetti epistemologici dell'educazione permanente definendo le competenze chiave descrivendo le caratteristiche della scuola pubblica basandosi soprattutto sul senso di rinnovamento della scuola e sulla solidarietà tra i soggetti in apprendimento. definendo le competenze professionali.
1. La visione dell'educazione permanente di M. Mencarelli si accosta Tutte le precedenti risposte sono errate alla natura relazionale e comunitaria della persona alla formazione della persona all'esperienza .
2. Possiamo accostare la pedagogia di M. Mencarelli al costruttivismo al cognitivismo allo strutturalismo al personalismo.
3. La pedaogia di A. Lorenzetto verte sull'alfabetizzazione del nord Italia sull'alfabetizzazione dei figli dei benstanti sull'Alfabetizzazione del Mezzogiorno sull'alfabetizzazione dei bambini.
4. Anna Lorenzetto fonda La Casa dei Bambini le Università della terza età Tutte le precedenti risposte sono esatte i Centri di cultura popolare.
1. Quali tra i seguenti autori ha definito l'educazione permanente come "una attività di carattere sistematico e fortemente motivato che mira ad acquisire o migliorare le proprie conoscenze, il saper fare o le attitudini e che si sviluppa nel quadro di istituzioni di insegnamento generale o specialistico o sotto forma di autoformazione; un concetto che raccoglie in sé tutte le forme immaginabili di insegnamento" Lorenzetto Richmond Mencarelli Vladislavlev.
2. Quali sono i traguardi che Mancini identifica per l'educazione permanente? Apprendimento ed educazione Tutte le predenti risposte sono esatte Lavoro e formzione Valenza politica e sociale; metabolismi degli enti educativi.
3. Quali tra i seguenti autori ha definito l'educazione permanente come "l’educazione permanente secondo la molteplicità di accezioni pratiche e teoriche che da essa scaturiscono" Lorenzetto Vladislavlev Mencarelli Richmond.
1. La definizione "è diretta ad ottimizzare il livello di sviluppo professionale della persona, assicurando, attraverso l’attivazione di corsi specifici e proposte europee, la stabilità occupazionale e le possibilità educative lungo l’intero arco della vita" la associamo: formazione aziendale Tutte le precedenti risposte sono errate all'apprendistato alla formazione/educazione continua.
2. L'educazione sequenziale è tipica del contesto aziendale contesto scuola contesto formativo contesto univesitario.
1. Quali sono i principi per una prospettiva educativa globale persone e bene comune azione e formazione Tutte le precedenti risposte sono errate educazione e formazione.
2. I tre valori di una Comunità Europea identifcati da Mancini sono: Tutte le precedenti risposte sono errate razionalità; solidarietà; libertà razionalità; solidarietà; educazione formazione; solidarietà; libertà.
3. Il concetto "l’educazione non può limitarsi al riflettere esclusivamente sul periodo dell’esistenza che precede l’ingresso al mondo del lavoro; la sua prospettiva deve estendersi a tutta la vita" presuppone l'idea di lifelong learning formazione Tutte le predenti risposte sono esatte educazione formale.
1. Obbligo scolastico e recupero obbligo non assolto da adulti sono aspetti dell'educazione fondamentale pedaogia educazione formale educazione degli adulti.
2. In epoca contemporanea l'analfabetismo lo relazioniamo: al tasso di disoccupazione all'indicatore economico Tutte le precedenti risposte sono esatte al tasso di abbandono scolastico.
3. L'alfabetizzazione oggi la possiamo relazionare agli aspetti: recupero obbligo non assolto da adulti obbligo scolastico educazione fondamentale Tutte le precedenti risposte sono esatte.
4. Leggere-scrivere-far di conto definiscono l'educazione funzionale l'educazione olistica l'educazione strumentale l'educazione permanente.
5. Leggere-scrivere-far di conto e capacità d'inserirsi socialmente con un'attività produttiva definiscono l'educazione olistica l'educazione strumentale l'educazione permanente l'educazione funzionale.
6. La Conferenza internazionale di Elsinör è stata convocata nel 2000 1972 1965 1949.
7. La Conferenza internazionale di Elsinör (1949) propose un modello di educazione degli adulti improntata sul: modello liberale inglese sul modello italiano sul modello francese sul modello spagnolo.
8. L' inizio dell'analfabetismo l identifichiamo con? Riforma protestante e cattolica Epoca moderna Nuove scienze della natura Tutte le precedenti risposte sono esatte.
1. Punti cardine della Confernza di Montreal (1960) sono: La creatività Superamento di un sé rigido Tutte le precedenti risposte sono esatte Tempo liberato.
2. Gli anni che intercorrono tra la Conferenza di Elsinör (1949) e di Montreal (1960) hanno avuto come obiettivo all'estensione dell'obbligo scolastico alla formazione integrale della persona alla formazione professionale la lotta all'analfabetismo.
3. Lo slogan “Educazione permanente degli adulti” è stato proposto alla Conferenza di : Lisbona (2000) Montreal (1960) Elsinör (1949) Teheran (1965).
4. "L’educazione permanente si coniuga in maniera molto stretta col territorio nell’integrazione tra dimensione scolastica ed extra-scolastica e sancisce l’interdipendenza dei rapporti tra uomo, natura, produzione e società, così da realizzare quello che è stato definito un “ecosistema educativo” è stata l'lemento fondamentale della Conferenza di Teheran (1965) Elsinör (1949) Montreal (1960) Lisbona (2000).
5. La Conferenza internazionale di Teheran è stata convocata nel 1982 2019 1965 1970.
1. In quale anno venne dichiarato "anno internazionale dell’educazione promosso dall’ONU"? 1980 1973 2001 1970.
2. La Conferenza internazionale di Tokyo è stata convocata nel 1982 1949 2000 1972.
3. La Conferenza internazionale di Nairobi è stata convocata nel 1976 2000 1972 1949.
4. Le scuole per corrispondenza avevano l'obiettivo di: non solo quello di recupero degli studenti che non avessero terminato il ciclo di studi, ma soprattutto caldeggiare un costante aggiornamento dell’adulto nei contesti lavorativi formazione culturale aggiornamento lavorativo recupero anni perduti.
5. Il termine “istruzione adulta”, quale percezione dell’intero processo istruttivo ed organizzativo dell’istruzione. Una metodologia incentrata sul contenuto e sull’aggiornamento delle qualifiche tecniche e professionali di ogni cittadino" è stata proposta durante la Conferenza di Nairobi Montreal Teheran Tokyo.
1. Quando i due paradigmi educativi scolastico ed extra-scolastico sono stati al centro del dibattito europeo e internazionale. Anni '70-'80 Anni '90-2000 Anni '80-90 Anni '60-'70.
2. Dopo la Conferenza di Nairobi (1976) l'educazione che importanza assume? Importanza statale Importanza globale Non cambia nulla rispetto al passato Importanza locale.
3. Con la Conferenza Generale di Città del Messico (1982) quale consapevolezza si assume sull'educazione permanente? contatto tra le culture Tutte le precedenti risposte sono esatte all’incontro tra soggetti, apparentemente del tutto diversi L'educazione si propone come ponte tra il pluralismo come patrimonio dell'umanità.
4. all’interno della IV Conferenza sull’educazione degli adulti svoltasi nella sede parigina, emerge fin da subito un’educazione capace di inglobare l’educazione degli adulti e porsi come fertilizzante di ogni attività educativa. In quale hanno è stata convocata? 1949 1985 1972 2000.
1. I quattro pilastri dell'educazione inseriti Rapporto Delors in quale anno li possiamo collocare? 1996 1972 2018 2006.
1. Il Consiglio Europeo di Lisbona è stato svolto nell'anno: 1965 2018 1949 2000.
2. Il “Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente” (2000) ha definito cosa? solo l'apprendimento informale solo l'apprendimeno non formale e informale L'apprendimento formale, non formale, informale solo l'apprendimento formale.
3. La seguente definizione è associata a quale forma di appredimento: “l’apprendimento erogato in contesto organizzato e strutturato (per esempio, in un istituto di istruzione o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale (in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Di norma sfocia in una convalida e in una certificazione”. Apprendimento informale Appredimento non formale Tutte le precedenti risposte sono errate Apprendimento formale.
4. La seguente definizione è associata a quale forma di appredimento: "l’apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse per l’apprendimento. Nella maggior parte dei casi non è intenzionale dal punto di vista del discente. L’apprendimento informale è detto anche apprendimento “esperienziale” o “fortuito” o casuale”. Appredimento non formale Tutte le predenti risposte sono esatte Apprendimento formale Apprendimento informale.
5. La seguente definizione è associata a quale forma di appredimento: "l’apprendimento erogato nell’ambito di attività pianificate, che non sono sempre esplicitamente definite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di risorse), pur comportando importanti elementi di apprendimento. L’apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Talvolta l’apprendimento non formale è denominato “apprendimento semi-strutturato" Tutte le predenti risposte sono esatte Apprendimento formale Apprendimento non formale Apprendimento informale.
1. La realizzazione di un’educazione di qualità e l’apprendimento per tutta la vita; Il rapporto tra ricerca scientifica e sviluppo sostenibile; La ricerca sulle questioni emergenti di natura etico-sociale; Il dialogo interculturale in vista di una cultura della pace; La promozione di un modello “inclusivo” di società della conoscenza da costruire attraverso l’informazione e la comunicazione , sono i cinque obiettivi globali inseriti nel documento: Strategia di medio termine per il periodo 2000-2018 Strategia di medio termine per il periodo 2000-2006 Strategia di medio termine per il periodo 2008-2013 Strategia di medio termine per il periodo 2008-2010.
2. Momento fondamentale dell'UNESCO è La Commissione Nazionale Consiglio Esecutivo Tutte le precedenti risposte sono errate La Conferenza Generale.
3. Quando possiamo collocare la nascita degli Organismi Internazionali? Metà Ottocento Metà Nvecento Negli anni Duemila Inizi del Novecento.
1. L'EFA si occupa di Tempo libero Educazione e formazione Economia Lavoro.
L'ONU ha sede: A Bruxelles a New York a Ginevra a Ginevra e New York.
2. Momento fondamentale dell'ONU La Commissione Nazionale La Conferenza Generale Consiglio Esecutivo L'Assemblea Generale.
3. La gestione economica e amministrativa dell'ONU spetta: Tutte le predenti risposte sono esatte all'Assemblea Generale Al Segretario delle Nazioni Unite al Consiglio di Sicurezza.
4. I poteri decisionali dell'ONU spettano: Tutte le predenti risposte sono esatte al Consiglio di Sicurezza all'Assemblea Generale Al Segretario delle Nazioni Unite.
5. L'OCSE è Organizzazione di Cooperazione e di Sviluppo Economico Organizzazione delle Nazioni Unite Unione Italiana di Educazione degli Adulti Tutte le precedenti risposte sono esatte.
6. La finalità dell'UNLA è la lotto all'analfabetismo la lotta alla disoccupazione la lotta all'abbandono scolastico la lotta all'inclusione scolastica.
1. L'etimo della parola programmazione significa scrivere prima programma pro- e –gramma Tutte le precedenti risposte sono esatte.
2. Le caratteristiche della programmazione sono: è molto "burocratica" Tutte le precedenti risposte sono esatte presenza di un’artificiosa ed esasperata segmentazione del sapere si svolge sul breve termine.
3. Le caratteristiche della progettazione sono: nasce in contrapposizione alla programmazione è l'aspettitiva sul futuro Tutte le precedenti risposte sono esatte si svolge sul lungo termine.
4. La critica alla programmazione è iniziata negli anni '60 negli anni '70 negli anni '80 negli anni '90.
5. Gli elementi: assenza di obiettivi prederminati; partecipazione e ricerca; Focus su attivazione e ricerca , definiscono la progettazione Sequenziale Partecipata Tradizionale Euristica.
6. Si completi il seguente periodo: "Quando si parla di progettazione ci si riferisce a processi formativi formalizzati e strutturati in senso macro, con un punto di vista a volo d’uccello, quali potrebbero essere le grandi scelte della politica scolastica. Essa serve a costituire il primo nucleo di obiettivi generali o istituzionali originati dalla cultura, dalle conoscenze, dalle professionalità e dalla loro evoluzione". didattica formativa euristica sequenziale.
7. Il termine progettazione significa pro- ed il lemma –getto Tutte le precedenti risposte sono esatte ad un’azione con una componente istintiva preponderante "gettare avanti".
1. Nell'approccio concertativo la fase cruciale della progettazioe è l'attivazione la verfica la progettazione l'ideazione.
2. La terza tappa di un progetto è la fase di: Progettazione Verifica Ideazione Attivazione.
3. Quante sono le tre tipologie di approccio inerenti la progettazione? 6 5 3 4.
1. L'analisi S.W.O.T. è una tecnica impegnata per Tutte le precedenti risposte sono errate la verifica l'analisi dei dati l'estrapolazione.
2. Lo scopo ampio è caratteristico degli obiettivi specifici Tutte le precedenti risposte sono errate didattici generali.
3. Lo studente completi il seguente periodo: "Gli scopi così formulati sono adeguati come punto di partenza, come obiettivi ____ma debbono poi essere seguiti dalla ____di obiettivi più chiari, che diano meno spazio ad interpretazioni soggettive, che possano essere operalizzati, che indichino cioè chiaramente quali specifici cambiamenti ci si aspetta (e in chi) e che portino in modo abbastanza univoco ad individuare degli indicatori adeguati" specifici e generali generali e specificazione Tutte le predenti risposte sono esatte didttici e specificazione.
4. Le caratteristiche degli obiettivi specifici sono: devono essere espressi in termini concreti e realistici, devono rappresentare dei multipli o sottomultipli dello scopo o degli obiettivi generali e devono essere valutabili indicano con chiarezza e precisione quali cambiamenti ci si attende di osservare nel contesto in cui si interviene sono una traduzione in pratica e nel concreto delle finalità e degli obiettivi generali Tutte le predenti risposte sono esatte.
1. Quali tra le seguenti caratteristiche non appartiene ai destinatari della formazione numerosità prevista etnografiche titolo di studio sociodemografiche.
2. La seguente definizione:"vale a dire sviluppare un piano per organizzare concretamente le diverse azioni. Solo quando questa fase sarà completata si potrà conoscere con precisione con precisione i mezzi e le risorse necessarie per la realizzazione del progetto" la possiamo relazionare: all'ideazione alla valutazione alla progettazione alla progettazione operativa.
3. Lo studente completi la seguente definizione: "Un’ipotesi _____è un’affermazione che specifica la relazione fra un progetto, quello che verrà fatto, e il processo o determinante specificata come associata all’ipotesi causale con il comportamento o la condizione che si vuole cambiare" causale di intervento Tutte le precedenti risposte sono errate scientifica.
4. Gli aggettivi che identificano i progetti finanziati sono: settoriale e finanziario operativo e economico patrimoniale e finanziario economico e finanziario.
1. Quali sono i verbi che possiamo collegare alla valutazione? Verificare Acquisire Tutte le predenti risposte sono esatte Esaminare.
2. Quante sono le fasi della valutazione 4 6 2 3.
3. La seguente definizione "una variabile misurabile che ci fornisce, nel modo più accurato possibile, delle informazioni sui cambiamenti che si verificano nei fenomeni osservati" è la definizione: degli indicatori della valutazione degli obiettivi generali degli obiettivi specifci.
4. Gli esiti e i risultati sono evidenziati dalla valutazione delle attività formative in itinere valutazione ex-post Tutte le precedenti risposte sono errate.
1. Il processo di valutazione è costituito da quante fasi? 3 5 2 4.
2. "Il contributo effettivo dei risultati alla realizzazione dell’obiettivo del progetto. Valutazione dell’impatto di ipotesi e rischi sul raggiungimento dei risultati. Valutazione dei benefici previsti per i gruppi beneficiari" è la definizione di Efficienza Efficacia Impatto Sostenibilità.
3. "La valutazione delle capacità del progetto di perpetuare i benefici prodotti dall’erogazione del finanziamento, di favorire una trasformazione positiva e permanente, di creare capacità e dinamiche autonome, di favorire la replicazione degli approcci utilizzati ad altre realtà o su scala più ampia" è la definizione di: Efficienza Sostenibilità Efficacia Impatto.
1. Il primo livello di analisi di una competenza secondo Castoldi (2016) sono: nessuna delle precedenti risposte è esatta processi cognitivi ed operativi risorse cognitive disposizioni ad agire.
2. La valutazione è collegato di professionalità Tutte le precedenti risposte sono errate all'acquisizione di competenze di orientamento.
3. "capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne di disponibili in modo coerente e fecondo" è stata definita da: Bruner Pellerey Castoldi Dewey.
4. Il «principio della triangolazione tipico delle metodologie qualitative per il quale la rivelazione di una realtà complessa richiede l'attivazione e il confronto tra più livelli di osservazione per consentire una ricostruzione articolata e plurale dell'oggetto di analisi» (Castoldi, 2016, p. 31) è È una strategia È una tecnica di aiuto reciproco È la definizione di ricerca in ambito educativo Metodologia su cui strutturare la valutazione.
5. L’evoluzione del concetto di competenza viene identificato nel passaggio da una visione statica a una visione dinamica del sapere; da un approccio analitico a un approccio olistico; tutte le precedenti risposte sono esatte da un sapere decontestualizzato a un sapere situato riferito a un determinato contesto operativo in cui agire.
6. A che cosa i docenti devono collegare la valutazione: alle competenze ai compiti alla programmazione alla disciplina.
7. Quanti livelli di analisi individua Castoldi (2016) per analizzare una competenza? 4 6 1 3.
1. La prima organizzazione che is è occupata nel 1992 di compentenze trasversali (life skills) è stata? OMS NATO Comunità Europea ONU.
2. Castoldi (2016) identifica due momenti della valutazione: interna ed esterna. Rintracciamo all’interno della valutazione esterna quali documenti? Certificazione delle competenze tutte le precedenti risposte sono esatte Invalsi e Indagini internazionali (PISA, TIMMS, PIRLS) Pagella.
3. All'interno della valutazione interna definita da Castoldi (2016) troviamo: Certificazione delle competenze Pagella Esamie di Stato Tutte le precedenti risposte sono esatte.
4. Elemento comune alla valutazione interna ed esterna è Certificazione delle competenze L'Esame di Stato Pagella Prove internazionali.
1. A quale competenza (2018) possiamo collegare la seguente definizione: "capacità di individuare, comprendere, esprimere e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale che scritta, utilizzando materiali visivi, sonori e digitali. Implica l'abilità di comunicare e relazionarsi efficacemente con gli altri in modo opportuno e creativo Digitale Multilinguistica Imprenditoriale Alfabetica funzionale.
2. Quante sono le life skills individuate dall'OMS? 15 8 4 10.
1. Quale asse definisce l'obiettivo: "di far acquisire allo studente una corretta capacità di giudizio per sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. Linguaggi Storico-sociale Matematico Scientifico-tecnologico.
2. Lo studente completi il seguente periodo: "Le competenze previste per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono definite a livello normativo (decreto Ministero della Pubblica Istruzione n. 139 del 22/08/2007) e, articolate in abilità/capacità e conoscenze, sono sviluppate in ____assi culturali 8 1 4 3.
3. Le otto competenze chiave sono state definite dal DM 139/2007 Decreto 5 gennaio 2021 Legge 104/92 Legge 107/2015.
1. Le competenze orientative si possono suddividere in: Esistono solo le genrali Generali e specifiche Esistono solo le specifiche Tutte le precedenti risposte sono errate.
2. Le competenze generali orientatve sono assimilate durante Adolescenza Formazione lavorativa e non Infanzia Tutte le precedenti risposte sono esatte.
3. La seguente definizione riguarda le competenze: "finalizzate alla risoluzione di compiti definiti e circoscritti che caratterizzano le diverse esperienze personali”, sono relative a “una sfera di vita specifica, hanno a che fare con il superamento di compiti contingenti e progettuali” (per es. orientamento scolastico e professionale). Esse “si sviluppano esclusivamente attraverso interventi intenzionali gestiti da professionalità competenti” orientative Specifiche generali Tutte le precedenti risposte sono esatte .
1. La mediazione e la comprensione interculturale sono collegate alla competenza Imparare a imparare Digitale Digitale Multilinguistica.
2. La competenza alfabetica funzionale la colleghiamo all'orientamento al lavoro alla lingua madre alla metacpgnizione alla comunicazione.
3. Comunicare in modo costruttivo significa non accettare il peniero dell'interlocutore esprimere in maniera diretta, leale e appropriata i nostri pensieri, sentimenti o bisogni senza prevaricare né essere prevaricati. ascoltare in modo annoiato e distratto non rispettare il proprio turno di parola.
4. A cosa è associato la comunicazione costruttiva? imparare ad ascoltare gli altri Tutte le precedenti risposte sono esatte ascolto attivo empatia.
5. Perché è importante la competenza multilinguistica? E' utile al fine di acquisire la lingua straniera per ogni campo di vita Pee le sole competenze lavorative Tutte le precedenti risposte sono errate Per le sole capacità relazionali.
6. Lo studente completi il seguente periodo: "le competenze _____ci aiutano a maturare la giusta attenzione e sensibilità per le grandi questioni etiche che il mondo di oggi ci pone davanti come, per esempio, la responsabilità di ognuno di fronte alla vita e ai suoi limiti, oppure le conseguenze del progresso scientifico e tecnologico sulla natura e sull'ambiente o i problemi legati alla sicurezza, alla sostenibilità, all'inquinamento atmosferico, idrico, acustico, etc." Multilinguistica Scientifiche e matematice Tutte le precedenti risposte sono errate Digitlae.
1. La capacità di imparare a imparare è collegata alle caratteristiche : all'importanza dell'apprendimento imparare lungo la vita tutte le precedenti risposte sono esatte gestione efficace del tempo e delle informazioni.
2. Le competenze sociali e civiche esprimono le competenze di: tutte le precedenti risposte sono esatte interpersonali interculturali civiche.
3. Le abilità e attitudini: avere consapevolezza di noi stessi e della realtà che ci circonda; affrontare e risolvere i conflitti; sviluppare attitudine alla collaborazione e alla cooperazione, sono associate a quale competenza? Digitale Alfabetica funzionale la competenza personale, sociale e la capacità di "imparare ad imparare" Multilinguistica.
4. Per poter svilupare la competenzza bisogna promuovere e acquisire agli studenti: abilità nell'uso di strumenti responsabilità spirito critico tutte le precedenti risposte sono esatte.
5. A quale altra competenza è collegabile la competenza digitale? Imprenditoriale Cittadinanza Alfabetica funzionale e multilinguistica Espressione culturali.
1. Partecipare è insita della competenza in materia di cittadinanza. Qual è il suo significato? Stare insieme agli altri Consapevolezza del ruolo nella socità Essere protagonisti dei cambiamneti Tutte le precedenti risposte sono esatte.
2. "La capacità di realizzare i propri progetti traducendo le idee in azioni" è associata alla competenza: Digitale Imprenditoriale Cittadinanza attiva Multilinguistica.
1. La prima legge collegata al Bilancio di Competenze è stata emanata in Italia Québec Olanda Francia.
Quante sono le fasi di costruzione di un Bilancio di Competenze? 4 6 3 8.
2. A quale tipologia di Bilancio di Competenze è collegata la seguente definizione: "permette di valutare le competenze, attitudini e prerequisiti richiesti in un ruolo organizzativo in riferimento ad un piano mirato di formazione aziendale." Bdc di posizionamento BdC di orientamento BdC professionale Il BdC approfondito.
3. A quale tipologia di Bilancio di Competenze è collegata la seguente definizione: "è essenzialmente destinato ai “richiedenti di impiego” e si concentra sul loro reinserimento lavorativo in tempi rapidi. È centrato sulla ricerca di una “occupabilità” nuova o diversa nel mercato del lavoro e/o sull’avvio di un progetto di business". Bdc di posizionamento Il BdC approfondito BdC di orientamento BdC professionale.
4. Da una prima sintetica defizione il Bilancio di Competenze serve per mappare le competenze dell'individuo Tutte le precedenti risposte sono errate definire le attitudini descrivere le capacità.
5. Il Bilancio di Competenze nasce dopo la seconda guerra mondiale negli Stati Uniti e nel Québec in Italia in Francia in Inghilterra.
1. Cosa si promuove con il Bilancio di Competenze? Autonomia Autoderteminazione Autoefficacia ed Empowerment Progetto di vita.
2. Il Bilancio Circolare avviene in piccolo gruppo in grande gruppo in assetto duale face to face.
3. I consulenti di Bilancio sono Pedagogisti Psicoterapeuti Altro specialisti di Risorse Umane.
4. Perché il Bilancio di Competenze è autoattivo? Perché si basa sull'attivazione del soggetto Per autodefinirsi Perché il soggetto si autodetermina Tutte le precedenti risposte sono esatte.
1. Il Decreto del 5 gennaio 2021 sono Tutte le precedenti risposte sono esatte definiscono il concetto di competenza e linee guida italiana per il Bilancio di Competenze sono un prospetto per identificare le competenze.
2. Il Bilancio di Competenze termina con la certificazione Tutte le precedenti risposte sono errate con il questionario con la valutazione.
1. A quale valutazione possiamo associare la seguente definizione: "caratterizza la fase conclusiva di un modulo didattico, unità di lavoro ecc. e ha l’obiettivo di evidenziare i risultati conseguiti dallo studente" Valutazione sommativa Valutazione formativa Valutazione tradizionale Valutazione diagnostica.
2. A quale valutazione possiamo associare la seguente definizione: "ha la caratteristica di fornire riscontri, sia allo studente che al docente, rispetto l’evoluzione del processo formativo in atto" Valutazione diagnostica Valutazione sommativa Valutazione tradizionale Valutazione formativa.
3. A quale valutazione possiamo associare la seguente definizione: "si colloca nella fase iniziale del processo formativo e assolve lo scopo di analizzare le caratteristiche di ingresso di un allievo in relazione al percorso che deve compiere" Valutazione formativa Valutazione diagnostica Valutazione tradizionale Valutazione sommativa.
4. Cosa sono per Castoldi (2016) gli assiomi del processo valutativo? Sono regole per la valutazione Sono consuetudini e rituali che impediscono ai docenti ripensamenti del momento valutativo Sono regole per la progettazione Tutte le precedenti risposte sono esatte.
5. All’interno del processo formativo possiamo identificare la: Valutazione diagnostica, sommativa, certificativa Valutazione diagnostica, formativa, sommativa Valutazione certificativa, predittiva, formativa Valutazione diagnostica, predittiva, certificativa.
6. Secondo Castoldi (2016) l’essenza del processo valutativo è riconducibile alle fasi di: definizioni di criteri tutte le precedenti risposte sono esatte rilevazioni dati formulazione di giudizio.
1. Lo studente identifichi la definizione “richiama il sistema di attese, implicito o esplicito, che il contesto sociale esprime in rapporto alla capacità del soggetto di rispondere adeguatamente al compito richiesto; riguarda quindi le persone a vario titolo coinvolte nella situazione in cui si manifesta la competenza e l’insieme delle loro aspettative e delle valutazioni espresse” a una delle dimensioni della competenza definite da Pellerey (2004). Dimensione intersoggettiva Dimensione oggettiva La definizione è l’insieme delle tre dimensioni Dimensione soggettiva.
2. Quante sono per Pellerey (2004) le prospettive diosservazione (dimensioni) riferibile alla competenza 5 3 7 4.
1. Lo studente identifichi la definizione «testa la capacità degli studenti di applicare le conoscenze e le competenze acquisite in una varietà di contesti autentici e di lavorare in modo collaborativo per risolvere problemi complessi» (Arduini, 2021) Valutazione delle prestazioni Valutazione autentica Valutazione tradizionale Tutte le precedenti risposte sono errate.
2. Quanti sono i criteri definiti da Wiggins (1989, 1998) per la valutazione autentica? 8 3 5 4.
3. Lo studente associ alla seguente definizione gli strumenti volti alle differenti dimesioni della valutazione: "Prove di verifica più o meno strutturate, compiti di realtà, realizzazione di manufatti o prodotti, selezione di lavori svolti" soggettiva intersoggettiva Appartengono a tutte le dimensioni oggettiva.
4. Lo studente associ alla seguente definizione gli strumenti volti alle differenti dimesioni della valutazione: "diari di bordo, autobiografie, questionari di autopercezione, giudizi più o meno strutturati sulle proprie prestazioni" intersoggettiva soggettiva Appartengono a tutte le dimensioni oggettiva.
5. Il supported on-line learning è una strategia dei percorsi E-learning caratterizzato da: Attenzione valutativa rivolta alla quantità e qualità dello scambio informativo; Tutte le precedenti risposte sono esatte L’autovalutazione consiste in una riflessione sui propri processi e prodotti, avvalendosi di contributi del tutor e di confronti con gli altri membri della classe virtuale; La capacità del discente di assumere un ruolo attivo è un elemento di valutazione;.
6. Lo studente associ alla seguente definizione gli strumenti volti alle differenti dimesioni della valutazione: "modalità di osservazione e valutazione delle prestazioni del soggetto da parte di altri soggetti implicati nel processo formativo: insegnanti, gli altri studenti e figure altre che si inseriscono e interagiscono con soggetto in formazione. Strumenti sono: questionari, interviste protocolli di osservazione, note e commenti valutativi di comportamenti osservati" Appartengono a tutte le dimensioni oggettiva soggettiva intersoggettiva.
7. Arduini (2021) definisce tre aspetti importanti o concetti che dovrebbero accompagnare qualsiasi valutazione autentica. Il primo è il collegamento; il secondo è la riflessione; il terzo è metacognizione feedback autovalutazione autoformazione.
1. «L’affidabilità o la difendibilità del giudizio professionale degli insegnanti o il punteggio delle prestazioni o del lavoro degli studenti viene raggiunto attraverso la condivisione sociale nel corso della quale gli insegnanti delle stesse materie si riuniscono per stabilire criteri e standard dei punteggi e confrontarli con i loro» è la definizione di quale degli otto criteri della valutazione autentica definiti da da Wiggins (1989, 1998)? Esprimere giudizi Criteri di valutazione trasparenti e condivisi Condivisione dei crteri di valutazione Formativa.
2. Castoldi (2016) descrive la procedura su come realizzare un compito autentico. L'ultimo passaggio è la realizzazione di una checklist di revisione di una progettazione di una valutazione di una programmazione.
3. Lo studente identifichi i criteri distintivi dei compiti autentici: Non sollecitano l’impiego di processi cognitivi complessi Mirano a superare lo iato tra l’impiego del sapere nei contesti scolastici e nei contesti reali, sviluppando la connessione tra scuola e mondo reale anche nel momento valutativo del processo didattico. Richiamano contesti di realtà diretti o simulati nei quali utilizzare il proprio sapere per affrontare problemi posti; Stimolano l’interesse degli studenti;.
4. Quali sono per Arduini (2021) le sfide della valutazione autentica? Richiede meno tempo della valutazione tradizionale Prestare attenzione alla “geografia” Avere un feedback dettagliato, specifico e personalizzato per ogni studente Predisporre un numero maggiore di moduli.
1. Le ancore, una delle componenti delle rubriche di valutazione, hanno la caratteristica di: fornire esempi concreti di prestazione riferibili ai diversi livelli descritti nella rubrica definire i parametri di qualità in base a cui si valuta un determinato oggetto precisare attraverso quali evidenze riconoscere la presenza o meno delle dimensioni e/o dei criteri considerati descrivere una progressione nell’intensità con cui sono presenti le dimensioni/criteri considerati sulla base di una scala ordinale che si dispone dal livello meno elevato a quello più elevato.
2. Quanti sono i parametri per descrivere i livelli di graduazione della rubrica definiti da Castoldi (2016) 5 4 2 3.
3. Come vengono denominate le rubriche che servono per la valutazione dei compiti autentici? Posizione Autovalutazione Riflessione Prestazione.
4. Lo studente individui gli elementi, proposti da Arter (1994), per la costruzione delle rubriche per i compiti di realtà Verifica dell’importanza dei diversi criteri Raccogliere esempi di prestazioni dei propri studenti Classificare gli esempi in tre gruppi (eccellenti, medi e scadenti) Non è possibile definire ogni criterio.
5. Il secondo passaggio per la costruzione di una rubrica di valutazione descritta da Castoldi (2016) riguarda: una sintetica descrizione dei livelli di padronanza della competenza in modo progressivo, dal livello inferiore al livello superiore l’analisi della competenza ovvero i processi che caratterizzano la mobilitazione delle risorse personali e l’adattamento alle risorse e ai vincoli del contesto di azione Tutte le precedenti risposte sono errate il declinare le dimensioni individuate in due o tre indicatori osservabili.
6. Castoldi (2016) identifica le componenti di una rubrica: Tutte le precedenti risposte sono esatte dimensioni e criteri indicatori e livelli ancore e indicatori.
7. Cosa intende Castoldi (2016) per rubriche generali? Sono formate da un sistema di dimensioni utili a valutare una singola prestazione Sono formate e articolate da diverse dimensioni di competenza Sono formate da un sistema di criteri utili a valutare una singola prestazione Servono per avere un’idea complessiva della qualità della competenza.
Secondo la definizione fornita da McTighe e Ferrara (1996) come vengono definite le rubriche valutative? Da una semplice scala di valutazione Scala di punteggi, lista di criteri e da esempi e prodotti che hanno lo scopo di illustrare ciascuno dei punteggi Tutte le precedenti risposte sono errate Da criteri, giudizi e prodotti.
In quale anno sono stati istituiti i Centri Territoriali Permanenti (CTP) 1997 2007 2000 1987.
1. Le caratteristiche della tutorship sono uno stile dialogico tutte le precedenti risposte sono esatte centrata sul soggetto una relazione educativa.
2. Quando è stato inserito per la prima volta il termine tutor nel Thesauro 2004 1984 1994 1974.
3. Le Università della Terza Età sono riconosciute dai Comuni sono statali dalle Province dalle Regioni.
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