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Esercitazione test

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Esercitazione test

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esercitazione

Creation Date: 2023/04/24

Category: Others

Number of questions: 107

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IL CONCETTO DI PEDAGOGIA SPECIALE EQUIVALE AL VECCHIO TERMINE. PEDAGOGIA CULTURALE. PEDAGOGIA INTEGRATIVA. PEDAGOGIA SOCIALE. PEDAGOGIA EMENDATIVA.

QUANDO PARLIAMO DI PERSONA CON DEFICIT, LA MEDIAZIONE DELL'AMBIENTE E DEL CONTESTO PUO'. FAVORIRE IL FUNZIONAMENTO DELLE CAPACITA' DELLA PERSONA CON DEFICIT. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. OSTACOLARE IL FUNZIONAMENTO DELLE CAPACITA' DELLA PERSONA CON DEFICIT. CREARE BARRIERE SOCIALI.

NELLA SITUAZIONE HANDICCAPANTE VI E' UNA PROFONDA ALTERAZIONE DELL'IO. POICHE' LA COSTRUZIONE IDENTITARIA VIENE IDENTIFICATA CON L'ETICHETTA DIAGNOSTICA E QUESTO IMPOVERISCE IL REPERTORIO DELLE CAPACITA' DELLA PERSONA. POICHE' LA PRESENZA DEL DEFICIT NON PUO' ESSERE INTEGRATA. IN QUANTO IL SOGGETTO CON DEFICIT HA DEI BISOGNO SPECIALI E NON QUINDI BISOGNI SIMILI A QUELLI DEGLI ALTRI. E' UTILE QUINDI CHE LA PEDAGOGIA SPECIALE RIFLETTA SUI DISTURBI E SUI SINTOMI.

LA PEDAGOGIA SPECIALE GUARDA. AI SINTOMI MANIFESTATI. ALLE INCAPACITA' DELLA PERSONA. ALLE CAPACITA' E ALLE RISORSE DELLA PERSONA. AL DEFICIT E ALL'HANDICAP.

PER UN RAGAZZO AFFETTO DA DEFICIT E' IMPORTANTE. CHE NON VENGA MAI LASCIATO DA SOLO O CON AMICI. ESSERE SEMPRE PROTETTO PERCHE' "DIVERSO". ESSERE TRATTATO COME UN INDIVIDUO INFANTILE. CHE FACCIA ESPERIENZA DI SE' IN VARI AMBITI E CONTESTI DIVERSI.

CHI E' STATO IL MAESTRO DEI SORDOMUTI CHE ATTRAVERSO LA LETTURA LABIALE E IL METODO ORALE SEPPE ANCHE SVILUPPARE LE RESIDUE TRACCE UDITIVE DEGLI AUDIOLESI. FRANCOIS DESCHAMPE. JACOB RODRIGUEZ PEREIRE. RAMIREZ DE CARRION. SAMUEL HEINICKE.

SECONDO L'AUTORE SEGUIN QUALE E' LA CONDIZIONE NECESSARIA PER LOTTARE CONTRO L'ESCLUSIONE DEL BAMBINO CON DISABILITA' INTELLETTIVA. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. UN APPROCCIO ORIENTATO AL CONFORMISMO SCOLASTICO. UN IMPOSTAZIONE EDUCATIVA RIGIDA E STANDARDIZZATA. UN'EDUCAZIONE MIRATA A DARE DIGNITA' AI SOGGETTI CON DISABILITA'.

COSA OCCORRE AFFINCHE' L'EDUCAZIONE POSSA RAPPRESENTARE LA CONDIZIONE UTILE E NECESSARIA PER LA LOTTA CONTRO L'ESCLUSIONE DEL BAMBINO DISABILE INTELLETTIVO. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. ATTRAVERSO L'ADDESTRAMENTO MNEMNICO. ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE DI ATTIVITA' PRATICHE. ATTRAVERSO UN PROCESSO DI AUTOCONOSCENZA.

LO SCOPO DELL'AZIONE EDUCATIVA SECONDO DECROLY E' IMPORTANTE: PER LO SVILUPPO DELLA MEMORIA. PER LO SVILUPPO DELL'AUTONOMIA E DELLA SOCIALIZZAZIONE DEL BAMBINO CON DISABILITA'. PER LO SVILUPPO DELL'APPRENDIMENTO. PER LO SVILUPPO COGNITIVO.

AGLI INIZI DELLA PEDAGOGIA SPECIALE IN ITALIA CHI TRA QUESTI AUTORI RITENNE IMPORTANTE TENERE CONTO NELL'ORGANIZZZIONE DEGLI ASILI/SCUOLA DELL'ACCOGLIENZA, DELL'ADATTAMENTO, DEGLI SPAZI, DEGLI AMBIENTI. MARIA MONTESSORI. GIUSEPPE MONTESANO. SANTE DE SANCTIS. OVIDE DECROLY.

MARIA MONTESSORI RITIENE: IMPORTANTE IL GIOCO SPONTANEO. CHE IL FANCIULLO CON RITARDO MENTALE NON DEBBA ESSERE EDUCATO IN MODO STRUTTURATO. CHE IL BAMBINO APPRENDE E OSSERVA GLOBALMENTE. DETERMINANTE L'EDUCAZIONE SENSO-MOTORIA.

OGNI SOGGETTO E' UN CASO A SE', NON BISOGNA FERMARSI ALL'ETICHETTA MA IMPARARE AD ASCOLTARE ED OSSERVARE LA PERSONA.QUESTO E' IL CONTRIBUTO DATO ALLA PEDAGOGIA SPECIALE DA: HANS ASPERGER. HENRI WALLON. MARIA MONTESSORI. OVIDE DECROLY.

QUALE AUTORE E' STATO DEFINITO LO PSICOLOGO DELLE EMOZIONI. JEAN PIAGET. SANTE DE SANCTIS. HANS ASPERGER. HENRI WALLON.

SECONDO WALLON, LA FUNZIONE TONICA. E' UNA FUNZIONE DI EQUILIBRIO. E' ALLA BASE DELLA VITA EMOTIVA. DA ORIGINE ALL'INTELLIGENZA PRATICA INSIEME ALLA FUNZIONE CLONICA. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

PERCHE' IL METODO DI WALLON E' CONSIDERATO COMPARATIVO E MULTIDIMENSIONALE. PERCHE' E' SINCRONICO. PERCHE' METTE A CONFRONTO I MOLTEPLICI TIPI DI SVILUPPO ANALIZZANDONE LE DIVERSE DIMENSIONI TRA IL BAMBINO CON SVILUPPO ANOMALO E IL BAMBINO NORMALE. PERCHE' E' DIACRONICO. NESSUNA DELLE RISPOSTE E' CORRETTA.

IN QUALE CONTESTO IL SOGGETTO DISABILE ATTIVA PIU’ FREQUENTEMENTE CAPACITA’ INTUITIVE, DI APPRENDIMENTO PRATICO E DI ADATTAMENTO. CONTESTO FAMILIARE. CONTESTO SCOLASTICO. CONTESTO SOCIALE. CONTESTO LAVORATIVO.

SECONDO VYGOTSKIJ COME PUO’ TRASFORMARSI UN DEFICIT IN UNA FONTE DI FORZA E DI POSSIBILITA'. ATTRAVERSO IL CONTATTO CON LA NATURA. ATTRAVERSO IL DISEGNO E LA LETTURA. ATTRAVERSO UN'EDUCAZIONE RIGIDA E STANDARDIZZATA. ATTRAVERSO L'INTERAZIONE CON IL CONTESTO SOCIALE E L'AMBIENTE.

IN COSA CONSISTE LA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE. IL LIVELLO DI SVILUPPO RAGGIUNTO CON IL SOSTEGNO E L'ACCOMPAGNAMENTO DELL'ADULTO. IL LIVELLO DI SVILUPPO EFFETTIVO. IL LIVELLO DI SVILUPPO DELLE FUNZIONI SENSO-MOTORIE. IL LIVELLO DI SVILUPPO DELLE FUNZIONI PSICO-INTELLETTIVE.

LA NEGAZIONE AI DISABILI DELLA LORO SESSUALITA' PROVOCA DEI CONFLITTI EMOTIVI CHE PRODUCONO DELLE RISPOSTE PATOLOGICHE.COSA RITIENE ANNA FREUD IN RIFERIMENTO A TALE CONDIZIONE. RITIENE IMPORTANTE LA REPRESSIONE DEGLI ISTINTI SESSUALI. METTERSI DALLA PARTE DEL DISABILE E RAGIONARE CON LUI SUI SUOI PROBLEMI. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. RITIENE IMPORTANTE CANALIZZARE LE PULSIONI ATTRAVERSO UN PROCESSO DI SUBLIMAZIONE VERSO CENTRI DI INTERESSE CHE FUNZIONINO DA MOTIVATORI.

QUALE TRA QUESTI AUTORI DA IMPORTANZA ALLA FUNZIONE TERAPEUTICA DELLA PAROLA E DEL LINGUAGGIO. FRANCOIS DOLTO. TOSQUELLES. MAUD MANNONI. SIMONE-KORFF SAUSSE.

OGNI DEFICIT CAMBIA IL RAPPORTO CON LA REALTA' AMBIENTALE E INFLUENZA I RAPPORTI INTERPERSONALI E' QUINDI IMPORTANTE TENERE CONTO. E' IMPORTANTE PORRE LA DIMENSIONE PSICOPEDAGOGICA DEL DEFICIT IN TERMINI MEDICI. E' QUINDI UTILE LEGARE IL DEFICIT ALLA MALATTIA PER POTERLO GESTIRE AL MEGLIO. CHE LA PRESENZA DI UN DEFICIT PROVOCA UN PROFONDO TURBAMENTO DI TUTTO IL SISTEMA DEI RAPPORTI SOCIALI A COMINCIARE DALLA FAMIGLIA. E' IMPORTANTE INSTAURARE UN APPROCCIO EDUCATIVO MECCANICO E RIPETITIVO PER STIMOLARE LE FUNZIONI SUPERIORI DELL'ATTENZIONE E DEL PENSIERO.

LA POLITICA DELL'INCLUSIONE PREVEDE. ORGANIZZAZIONE DEI LUOGHI DI VITA PER GARANTIRE L' ACCESSIBILITA’ ALL'ESPERIENZA SOCIALE E ALL'ISTRUZIONE. UN MOMENTO DI CRESCITA INDIVIDUALE E COLLETTIVA. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. UNA SCUOLA CHE ACCOGLIE LE DIFFERENZE E CHE FA DI QUESTE UNA RISORSA PER LO SVILUPPO DI CIASCUNO E DI TUTTI.

NEL NESSO TRA SIMILITUDINE E DIFFERENZA , QUALE PRINCIPIO PEDAGOGICO VUOLE FORNIRCI ROSSEAU. OCCORRE PARTIRE DALLE SIMILITUDINI PER RICONOSCERE LE DIVERSITA'. LA CONCEZIONE POLICENTRICA DEL MODO DI CONCEPIRE LE RELAZIONI TRA POPOLI E CULTURE. IL RISPETTO DELLA NATURA DI OGNI ESSERE UMANO. RISPETTO DEI TEMPI DI SVILUPPO DEL BAMBINO.

MURRAY IDENTIFICA TRE BISOGNI FONDAMENTALI. I BISOGNI FISIOLOGICI PRIMARI, DI RICONOSCIMENTO E DI PROTEZIONE. I BISOGNI DI AMICIZIA, AMORE E CONVIVIALITA’. IL BISOGNO DI REALIZZAZIONE, DI AFFILIAZIONE E DI ESPLORAZIONE. I BISOGNI DI SVILUPPO COGNITIVO, RELAZIONALE E AFFETTIVO.

IN RIFERIMENTO AI BISOGNI EDUCATIVI QUALE E' IL PENSIERO DI JHON DEWEY. ALLA BASE DEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO Vi E’ UN BISOGNO AFFETTIVO. L'ESPERIENZA EDUCATIVA CORRISPONDE AL BISOGNO DI LIBERTA'. IL BISOGNO DI APPRENDIMENTO DEVE ESSERE SODDISFATTO COSTRUENDO UN PERCORSO A MISURA DI OGNUNO. L'ESPERIENZA EDUCATIVA E' UN BISOGNO SOCIALE FONDAMENTALE ED E' ESSENZIALE PER LA MATURAZIONE.

SECONDO LE DIRETTIVE DEL MIUR QUANDO SI PARLA DI BES SI FA RIFERIMENTO AD ALUNNI CON DEFICIT E DISABILITA', CON DSA E ADHD,CON UN FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE. PER EVITARE L' ETICHETTAMENTO E SCUOLE DI INCLUSIONE DI SERIE A E DI SERIE B COSA E' IMPORTANTE PREDILIGERE. INCENTIVARE LA FORMAZIONE DELL'INSEGNANTE SPECIALIZZATO E IL RAPPORTO SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI. UTILIZZARE UN APPROCCIO CLINICO. UNA CLASSIFICAZIONE ULTERIORE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA.  CREARE DEI LUOGHI TECNICI DOVE CONCENTRARE I BES.

IL METODO DI LAVORO PEDAGOGIA CONDUTTIVA COSA INDICA. EDUCATORE E ALUNNO CONDIVIDONO LA CONDUZIONE DEL LAVORO DI APPRENDIMENTO. L'EDUCATORE E' UN CONDUTTORE E LA SCELTA DEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO AVVIENE IN GRUPPO. I GENITORI IN QUALITA’ DI ESPERTI DEI PROPRI FIGLI CONDUCONO GLI EDUCATORI NEL LAVORO PEDAGOGICO. E' LA PEDAGOGIA DELLE EVOCAZIONI MENTALI.

QUANDO SI PARLA DI ALLIEVI CHE SI ESERCITANO ALLA CRITICA DELLE PROPRIE IDEE NEL CONFRONTO CON GLI ALTRI CI RIFERIAMO. GRUPPI DI DIAGNOSI PEDAGOGICA. GRUPPI DI ESERCITAZIONE PEDAGOGICA. PEDAGOGIA DELLA CONCORRENZA. GRUPPI DI CONTROLLO PEDAGOGICO.

SU COSA SI BASA IL METODO DELL'APPRENDIMENTO MEDIATO. SULLA TEORIA CHE ATTRAVERSO LE MEDIAZIONI SOCIO CULTURALI SI POSSONO MODIFICARE LE STRUTTURE COGNITIVE. SI PONE UNA PARTICOLARE ATTENZIONE AL RISULTATO. VIENE ESEGUITO UN TEST CHE MISURA ATTITUDINI E CAPACITA'. SI TRATTA DI UN APPROCCIO ALTAMENTE STANDARDIZZATO E STATICO.

A COSA SI RIFERISCE DELIGNY CON IL TERMINE PEDAGOGIA LIBERTARIA. FAR LIBERARE I SENSI. UTILIZZARE IL DISEGNO IL GIOCO E IL TEATRO CHE NON RICHIEDONO NECESSARIAMENTE LA PAROLA PARLATA PER POTER LIBERARE L'INCONSCIO. APPRENDIMENTO ATTRAVERSO IL CONTATTO CON LA NATURA. APPRENDIMENTO SPONTANEO.

RAFFORZARE L'AUTOSTIMA CON ATTIVITA’ GRATIFICANTI. AUMENTA LA MOTIVAZIONE. NON E’ POSSIBILE LAVORARE SULL’ AUTOSTIMA. INCREMENTA I SISTEMI PERCETTIVI. AIUTA A DIMOSTRARE CHE IL SOGGETTO E' IN GRADO DI FARE.

CHE COSA SIGNIFICA RELAZIONE DI AIUTO. SCAMBIO INTENSO E CONTINUATIVO. ASSISTENZA. PEDAGOGIA DEL GESTO INTERROTTO CHE LASCI SPAZIO ALLA PERSONA DI DECIDERE. NESSUNA DELLE PRECEDENTI.

UN PRESUPPOSTO FONDAMENTALE DEL RISPETTO DELLA CITTADINANZA DEI SOGGETTI DISABILI. EDUCARE ALL'ASSISTENZIALISMO. L' ACCESSIBILITA’ AI LUOGHI DI VITA E AI DIRITTI. APPAGARE I BISOGNI PRIMARI DEI SOGGETTI CON DISABILITA'. FORNIRE INFORMAZIONI ACCURATE.

IL CERVELLO E' IN GRADO DI MODIFICARE E MIGLIORARE LE STRUTTURE COGNITIVE IN SEGUITO ALL'INTERAZIONE CON LE STIMOLAZIONI AMBIENTALI, GRAZIE AD UNA PROPRIETA’. LA PLASTICITA' NEURALE. L' ATTIVITA' SINAPTICA. I POTENZIALI D'AZIONE. NESSUNA DELLE PRECEDENTI.

I PROCESSI IMITATIVI CHE POSSONO ESSERE INCENTIVATI DA STIMOLI AMBIENTALI E LA CAPACITA' DI INFERIRE SIGNIFICATI AI GESTI E MOVIMENTI ALTRUI SONO FAVORITI DA UNA SPECIFICA AREA DEL CERVELLO. AREA FRONTALE. CERVELLETTO. GANGLI DELLA BASE. NEURONI SPECCHIO.

GLI STUDI SULL'ANTROPOLOGIA DEL GESTO POSSONO RISULTARE UTILI. PER EFFETTUARE UNA COMPARAZIONE SINCRONICA. PER PARAGONARE I RITUALI COMPORTAMENTALI. PERCHE' PERMETTE DI STUDIARE LA COMPLESSITA' DEI GESTI. PER COMPRENDERE I GESTI STEREOTIPATI DEI BAMBINI AUTISTICI PERCHE' LE STEREOTIPIE POSSONO ESSERE INTERPRETATE COME UNA LINGUA.

NELLA RELAZIONE DI CURA OCCORRE COSTRUIRE UN CONTATTO CON L'ALTRO. IN CHE MODO E' POSSIBILE. IL TERAPEUTA DEVE SAPERSI ASCOLTARE ED AUTO-ANALIZZARE, DEVE SENTIRE QUELLO CHE SENTE L'ALTRO. IL TERAPEUTA DEVE SOSTENERE MA SAPER STARE A DISTANZA. IL TERAPEUTA DEVE EFFETTUARE UN ESERCIZIO DI CONTENZIONE E DI CONTROLLO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI.

E' IMPORTANTE CHE LA PEDAGOGIA SPECIALE SI INTERROGHI SULLA DIMENSIONE ETICA DEL PROPRIO OPERATO. PERCHE' TUTTI A PRESCINDERE DALLA PROPRIA CONDIZIONE DEBILITANTE HANNO DIRITTO DI ESSERE RICONOSCIUTI NELLA LORO PIENA DIGNITA'. IN BASE A QUESTA PROSPETTIVA IL FATTORE DNA POTREBBE ESSERE DECISIVO E UTILE A SELEZIONARE SE UN INDIVIDUO DEVE VIVERE O MORIRE. QUINDI SECONDO UN PENSIERO BIOETICO SAREBBE MEGLIO PROVOCARE LA MORTE A UN BAMBINO CHE SAREBBE INFELICE E CHE RENDEREBBE INFELICE CHI LO CIRCONDA. NESSUNA DELLE PRECEDENTI.

CON LA DEFINIZIONE DI PEDAGOGIA SPECIALE QUALE SCIENZA DELLE MEDIAZIONI E DELLE DIFFERENZE COSA SI VUOLE INDICARE. GARANTIRE L' ACCESSIBILITA' AI LUOGHI DI VITA E AI DIRITTI DI CITTADINANZA A PERSONE SPESSO EMARGINATE. ADATTARE I CONTESTI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DELLE POTENZIALITA' CON LE PERSONE CON BES O DISABILITA'ATTRAVERSO L'ATTIVAZIONE DI MEDIAZIONI E MEDIATORI. PARLARE DELLA COMPLESSITA' E OPERARE NELLA COMPLESSITA'. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

L'UOMO E' UN ORGANISMO BIO-PSICO-SOCIALE QUINDI ESISTE UN'INTEGRAZIONE CHE LEGA CERVELLO MENTE E CULTURA. QUINDI PER COSTRUIRE UN PERCORSO DI APPRENDIMENTO E' NECESSARIO PARTIRE DALLA RELAZIONE TRA UNITA' E COMPLESSITA', UGUAGLIANZA E DIFFERENZA. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. E' NECESSARIO A TAL FINE NON IDENTIFICARE I DISABILI CON L'UNICA DIMENSIONE NEUROBIOLOGICA DEL LORO DEFICIT. LA PERSONA DISABILE NON E' DIVERSA DA QUALSIASI ALTRO ESSERE UMANO IN QUANTO ANCHE ESSO E' SOGGETTO DI BISOGNI, DI DESIDERI, DI DIRITTI E DI CULTURA.

La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012…. Definisce la figura dell’assistente ad personam. Definisce il concetto di Bisogno Educativo Speciale. Definisce la differenza fra disabilità, handicap e malattia. Definisce la figura dell’insegnante di sostegno.

Qualora ad un soggetto sia stata diagnosticata una disabilità intellettiva, con un Q.I, pari a 60, è possibile affermare che questo soggetto è affetto da un deficit: Lieve. Grave. Moderato. Profondo.

I bambini cosiddetti superdotati hanno: Un Quoziente Intellettivo pari o superiore a 100. Uno sviluppo fisico ed intellettivo che li colloca oltre il 97esimo percentile nelle curve di crescita relative ad altezza e peso corporeo. Una capacità di imparare in modo più precoce e più veloce degli altri, mostrando curiosità e perspicacia particolari. Una capacità sociale particolarmente spiccata, che li rende ottimi strateghi in contesti di peer education e di cooperative learning.

Nel testo “La solitudine dei numeri primi”, proposto durante il corso per un’esercitazione, i personaggi di Michela e Mattia sono: Due fratelli gemelli, molto diversi fra loro. I genitori di un bambino con Bisogni Educativi Speciali. Due fidanzati che affrontano insieme una disabilità. Due insegnanti volenterosi.

La sindrome genetica dell’X fragile comporta: Ritardo mentale, fragilità psichica simil-psicotica. Ritardo mentale, dismorfofobia. Ritardo mentale, sviluppo sociale simil-autistico. Ritardo mentale, fragilità ossea e cartilaginea.

Il testo “Hound dog”, proposto durante il corso per un’esercitazione, racconta la storia del protagonista che…. Frequenta una scuola in cui assiste, prima da vicino di banco e poi da amico, un coetaneo affetto da una grave compromissione neuro-motoria. Attraverso la canzone omonima di Elvis Presley scopre la propria passione per la musica. Frequenta una scuola in cui subisce le angherie di alcuni bulli, finché, nonostante una grave compromissione neuro-motoria si ribella. Al canile della sua città adotta un cane che, per una disabilità di tipo neuro-motorio, nessuno ha mai voluto adottare.

La Teoria della Mente – o comprensione sociale – si definisce come. La teoria innata (già presente nel neonato) secondo cui ogni essere umano possiede una mente pensante, il che nel neonato orienta la percezione e la comunicazione. La capacità di ragionare sul rapporto mente-cervello secondo le più recenti scoperte delle neuroscienze. La capacità di teorizzare in modo intuitivo e speculativo come l’interlocutore pensa e ragiona (modalità visiva, uditiva o cinestetica) per adeguare il proprio linguaggio. La capacità di riconoscere e attribuire stati mentali a sé e agli altri, facendo riferimento ad essi per dar senso ai comportamenti presenti e prevederne quelli futuri.

Chi è l’autore che ha descritto nel bambino di 9-12 mesi la rivoluzione socio-cognitiva (vale a dire la capacità del piccolo di comprendere le intenzioni dell’altro, condividere l’attenzione con l’adulto su un oggetto esterno, mettere in campo gesti comunicativi come l’indicare dichiarativo)?. Peter Fonagy. Michael Tomasello. Jerome Bruner. Jean Piaget.

Quale tra le seguenti affermazioni sull’autismo è corretta?. L’autismo viene diagnosticato con certezza soltanto con l’ingresso nella scuola primaria. L’autismo è caratterizzato da stereotipie, che tendono a scomparire quando il soggetto è inserito in contesti non familiari. L’autismo è il probabile esito di una relazione gravemente patologica fra madre e bambino. L’autismo comporta solitamente un ritardo nello sviluppo del gioco simbolico.

Quale tra le seguenti affermazioni sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento è errata?. Si tratta di disturbi solitamente associati a scarsa fiducia in se stessi e ad una riduzione della motivazione ad apprendere. Si tratta di disturbi valutati con test standardizzati, in cui il soggetto ottiene un punteggio significativamente inferiore alla media per la sua età. Si tratta di difficoltà scolastiche caratterizzate da un QI inferiore a 70. Si tratta di disturbi legati alle capacità di letto-scrittura e calcolo, che non coinvolgono l’area del deficit cognitivo.

I DSA possono essere riconducibili a: Fattori emotivi e motivazionali (ansia, demotivazione). Fattori ambientali e sociali (scolarizzazione troppo discontinua per essere efficace, mancato esercizio nella lettura o nel calcolo). Deficit sensoriali non diagnosticati e/o non corretti. Nessuna delle altre tre opzioni proposte è corretta.

La scarsa velocità nella lettura e la scrittura caratterizzata da lentezza esecutiva sono un esempio di co-morbidità fra. Deficit cognitivo (ritardo mentale) e disprassia. Dislessia e Disortografia. Dislessia e Disgrafia. Dislessia e Disturbo da Deficit dell’Attenzione.

Un’ipotesi eziologica per la dislessia prevede che essa sia causata da: Un deficit di comprensione della direzione della lettura, da sinistra a destra. Un deficit neuro-motorio relativo alla motricità fine, che prevede difficoltà nei micro-movimenti oculari necessari alla lettura. Un deficit di allenamento nei primi due anni della scuola primaria, che si trascina e permane come lacuna. Un deficit di elaborazione visiva delle parole che non consente al soggetto di analizzare la forma e la posizione spaziale delle lettere all’interno di una parola.

Quali tra queste caratteristiche sono necessarie per una diagnosi di DDAI (Disturbo da Deficit dell’Attenzione con Iperattività)?. Disattenzione, iperattività ed impulsività. Stereotipie motorie e deficit nell’attenzione condivisa. Disturbo specifico dell’apprendimento e disattenzione. Scarsa memoria di lavoro e difficoltà nelle relazioni sociali.

I disturbi esternalizzanti sono: Disturbi conseguenti a sofferenze perinatali. Problematiche che riguardano la sfera delle relazioni con gli altri (chiusura relazionale oppure comportamenti aggressivi). Disturbi riconducibili a eventi traumatici occorsi durante i primi anni di vita. Psicopatologie caratterizzate da comportamenti disturbati (Agitazione psicomotoria, oppositivtà, disattenzione, comportamento dirompente…).

Fra le indicazioni operative per l’insegnamento ai ragazzi con DDAI si annoverano: Premiare i comportamenti positivi. Ignorare i comportamenti disturbanti. Punire i comportamenti pericolosi. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.

Fra i criteri che definiscono il Disturbo della Condotta, troviamo: Disattenzione, Iperattività, Aggressività, Impulsività. Atteggiamenti e comportamenti oppositivi e provocatori. Aggressione a persone/animali e distruzione di proprietà. Aggressività verbale e fisica verso i coetanei, atti di bullismo.

Alcuni dei fattori di rischio per il Disturbo Oppositivo-Provocatorio sono. La frequenza dell’asilo nido, l’aver contratto malattie infantili quali varicella e morbillo, la presenza di fratelli, la presenza di conflitti familiari. L’iperattività motoria, il temperamento difficile e reattivo, gli stili educativi particolarmente rigidi, la depressione materna. Uno stile genitoriale lassista oppure rigido e vissuti di trascuratezza e di “bisogno di risarcimento” da parte del bambino. Il basso peso alla nascita, l’ospedalizzazione precoce, il distacco precoce dalla madre, l’ambiente socio-culturale povero.

Quando si parla di bullismo: Il bullo può essere affetto da un disturbo esternalizzante. La vittima può essere affetta (anche in conseguenza del bullismo subìto) da un disturbo internalizzante. Entrambe le alternative proposte sul bullo e sulla vittima sono corrette. Entrambe le alternative proposte sul bullo e sulla vittima sono errate.

Il bullismo, per essere definito tale, deve presentare: Intenzionalità dell’agito dell’aggressore contro la vittima prescelta. Asimmetria nella relazione e nel potere fra aggressore e vittima. Persistenza nel tempo dei comportamenti che la vittima subisce. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.

Il disturbo d’ansia da separazione nel bambino è caratterizzato da: Mancanza di produzione del gesto dell’indicare dichiarativo. Comportamenti aggressivi e di ritiro verso il terapeuta ed i genitori, al momento dell’inizio e della fine di una seduta di riabilitazione. Ansia manifestata quando il bambino deve allontanarsi dalle figure di riferimento. Paure riguardanti stati dissociativi, allucinatori e di ritiro autistico.

Per convenzione, da quando viene fatta la diagnosi di fobia scolare?. Con l’inizio della scuola secondaria di primo grado. Con l’inizio della scuola dell’infanzia. Con l’inizio della scuola primaria. Con l’inizio della scuola secondaria di secondo grado.

La fobia sociale può essere considerata: Una paura persistente provata in situazioni pubbliche. Un disturbo pervasivo o generalizzato dello sviluppo. Una forma di timidezza. Un’incapacità a cogliere il legame fra emozioni e corporeità.

All’esordio di un disturbo fobico possono comparire: Cronache dei media. Eventi traumatici a cui il bambino ha assistito. Avvertimenti dei genitori o di altri adulti. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.

La dismorfofobia, frequente in adolescenza, è il timore angoscioso…. Di essere deformi e mostruosi nel proprio aspetto esteriore. Della propria mostruosità interiore, che, associata a rabbia ed altre emozioni negative, può indurre ad agiti delinquenziali. Dei mostri, è una paura retaggio dell’infanzia. Della propria mostruosità interiore, associata a senso di colpa e vergogna per la sessualità agita.

Quali fra questi sono sintomi del Disturbo Ossessivo-Compulsivo?. Le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso ego sintoniche, ed i rituali per ridurre l’ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli. I rituali per ridurre l’ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli, non le idee di riferimento. Solo le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso egosintoniche, non i rituali. Nessuna fra le opzioni proposte.

Il Disturbo Post Traumatico da Stress si può manifestare in quelle persone che…. Hanno vissuto esperienze traumatiche quali ripetute ospedalizzazioni ed interventi chirurgici in anestesia generale. Hanno vissuto esperienze traumatiche che hanno implicato una minaccia alla vita e all’integrità della persona, e la cui portata va ben oltre la capacità del soggetto di farvi fronte. Hanno vissuto esperienze traumatiche quali calamità naturali, incidenti stradali o violenze sessuali.  Si ammalano al termine di un processo stressogeno, che interessa soprattutto i professionisti (insegnanti in primis) impegnati quotidianamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.

Momenti di inerzia totale, alternata a irritabilità ed esplosioni di rabbia, mancanza di interesse per le attività scolastiche e ludiche, sensazione di non valere niente… quale disturbo infantile (e non solo) è caratterizzato da questi segni e sintomi?. Disturbo depressivo. Disturbo generalizzato dello sviluppo. Disturbo Oppositivo-Provocatorio. Disturbo Ossessivo-Compulsivo.

La depressione infantile. È caratterizzata da pensieri ed ideali grandiosi, con cui il bambino cerca di compensare il vissuto di fallimento e di impotenza. È più frequente in bambini che provengono da contesti familiari e sociali degradati. È caratterizzata da sentimenti di tristezza ed irritabilità. È molto più frequente nelle femmine.

Nei bambini adottati è frequente trovare. Un quoziente intellettivo superiore alla media, derivante da una volontà di compensazione di antiche ferite. Un “romanzo delle origini” che il bambino inventa per sopperire a quanto non sa dei propri genitori biologici. Un atteggiamento proattivo verso i coetanei in difficoltà. Un comportamento multi-problematico di tipo esternalizzante.

Nei Disturbi Somatoformi. I sintomi causano un forte disagio o limitazioni nel normale funzionamento sociale, scolastico, lavorativo. I sintomi lamentati non sono suffragati dai referti degli esami di laboratorio e non sono riscontrabili in nessuna condizione medica nota. L’attenzione del paziente è focalizzata su fenomeni di natura somatica. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.

Nei soggetti diabetici, i più comuni sintomi di iperglicemia sono: Sete, frequente bisogno di urinare e vista offuscata. Sonnolenza, irritabilità e stanchezza. Umore euforico e loquacità improvvisa ed eccessiva. Allucinazioni e delirio, fino al coma.

L’immigrazione può essere una condizione che comporta dei Bisogni Educativi Speciali, in quanto: I ragazzi immigrati di seconda generazione hanno maggiori difficoltà di integrazione nel gruppo dei pari, anche a causa della barriera linguistica. I ragazzi immigrati di prima generazione hanno un quoziente intellettivo più alto e delle prestazioni scolastiche migliori dei ragazzi italiani. Nella scuola secondaria di secondo grado il tasso di insuccesso dei ragazzi non italiani è doppio rispetto a quello dei coetanei italiani. La barriera linguistica e le difficoltà di integrazione e di inclusione sono spesso risolte a scuole ma mantenute nella famiglia.

Parlando di Self Harm e Risk Taking…. Il Self Harm è equiparabile ad un tentativo di suicidio. Il Risk-Taking implica trasgredire le regole imposte dall’adulto, sfidare i propri limiti, sperimentare situazioni nuove. Entrambe le condotte sono indice di grave disagio familiare e sociale. Entrambe le condotte sono tipiche della prima infanzia.

Il Self Harm. Si tratta di un fenomeno che il bambino o l’adolescente attua nel gruppo, per attirare l’attenzione dell’adulto. Si tratta di un fenomeno tipico della prima infanzia. Implica che la persona si procuri intenzionalmente tagli e bruciature. Implica un funzionamento intellettivo al limite inferiore della norma.

Sono comportamenti tipici di quello che viene chiamato Risk Taking: Marinare la scuola, viaggiare su un mezzo pubblico senza biglietto. Rubare in un negozio, impegnarsi in “sfide alcoliche” con i coetanei. Nessuna delle situazioni esemplificate nelle opzioni proposte. Tutte le situazioni esemplificate nelle opzioni proposte.

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Sono distribuiti equamente fra popolazione maschile e femminile. Sono più frequenti nella popolazione maschile. Sono equiparabili ai Disturbi Somatoformi, dato il legame con il corpo. Sono più frequenti nella popolazione femminile.

Alcuni criteri per una diagnosi di Anoressia sono: Magrezza estrema, paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso, alterazione del vissuto corporeo. Rendimento scolastico che tende all’eccellenza, a scapito delle attività di socializzazione e ludico-ricreative quali lo sport. Un quadro pervasivo di ansia generalizzata, fobia scolare e calo ponderale. Difficoltà di socializzazione e rifiuto di alcune attività proposte nel curricolo scolastico, quali le uscite didattiche.

Nelle persone affette da Bulimia: La presenza di vomito autoindotto, utilizzo di lassativi, digiuni ed intenso esercizio fisico è un fattore discriminante fra Anoressia e Bulimia. Gli episodi bulimici sono scatenati da alterazioni dell’umore, stati di ansia o stress intenso. È frequente l’evitamento del cibo ed il digiuno prolungato. È associata solitamente una condizione di obesità grave.

La storia di Teddy Stoddard, proposta durante il corso per un’esercitazione, ci suggerisce che…. Un Disturbo della Condotta può evolvere in positivo con l’adolescenza, fino a scomparire. Un grave lutto in famiglia può pregiudicare la carriera scolastica di un alunno. Un periodo di difficoltà, anche intenso, può essere transeunte e può risolversi per il meglio (un BES può non essere definitivo). Un Disturbo della Condotta può evolvere in negativo con l’adolescenza, fino a comportare la carcerazione del soggetto.

Il PDP deve essere redatto e firmato dalle parti entro: la fine del mese di novembre. l'inizio del mese di novembre. la fine del mese di gennaio. entro la fine dell'anno scolastico.

Il PDP viene condiviso da: docenti e scuola. docenti, scuola, servizio sanitario e famiglia. servizio sanitario e famiglia. scuola e famiglia.

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è: un documento di programmazione mensile in cui vengono esplicitati gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno con DSA. un documento di programmazione semestrale in cui vengono esplicitati gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno con DSA. un documento di programmazione annuale in cui vengono esplicitati gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno con DSA. un documento di programmazione triennale in cui vengono esplicitati gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno con DSA.

Gli errori di scrittura possono essere: fonetici e ortografici. fonologici e ortografici. fonologici; fonetici e ortografici. fonologici e fonetici.

E' importante sviluppare la consapevolezza fonologica: prima dell'insegnamento formale della lettura e della scrittura. dopo l'insegnamento formale della lettura e della scrittura. durante l'insegnamento formale della lettura e della scrittura. all'inizio delle scuole superiori.

Possiamo distinguere la consapevolezza fonologica in: totale e parziale. globale e analitica. massima e minima. cosciente e incosciente.

La dislessia: ha alla base lacune motorie. ha alla base lacune percettivo-motorie. non ha alla base lacune percettivo-motorie. ha alla base lacune percettive.

La dislessia ha come sintomo fondamentale: l'incapacità di accedere al calcolo. l'incapacità di accedere alla scrittura. l'incapacità di accedere alla lettura. il mal di testa.

La "formazione dell'universo orientato" è connessa ai seguenti fattori: la lateralizzazione; lo schema corporeo; l'orientamento spazio-temporale; la stabilizzazione dei valori, cioè la sicurezza nella loro stabilità. la lateralizzazione; lo schema corporeo; l'orientamento spazio-temporale. la lateralizzazione e lo schema corporeo. l'orientamento spazio-temporale e la stabilizzazione dei valori, cioè la sicurezza nella loro stabilità.

E' importante che i bambini in età prescolare: evitino di imparare a percepire i singoli fonemi presenti all'interno delle sillabe e delle parole. siano richiamati dall'insegnante ogniqualvolta compiono degli errori di comprensione. apprendano a percepire i singoli fonemi presenti all'interno delle sillabe e delle parole. si concentrino esclusivamente su esercizi mnemonici.

Il compito dell'insegnante sta: nel proporre compiti inizialmente complessi per poi arrivare a quelli più semplici. nel trasferire l'alunno dislessico fuori dalla classe, in uno spazio apposito. nel fornire all'alunno la giusta autostima, proponendo inizialmente compiti che egli possa risolvere, in modo da farlo sentire competente. soprattutto nel cercare di andare avanti con il programma.

Nella dislessia ci sono delle compromissioni: visive e uditive. visive. uditive. della sensibilità tattile.

Il Test di Bender: serve per verificare la presenza di un disturbo mentale nel bambino. serve per verificare il grado di acuità visiva dell'alunno. offre l'opportunità di mettere in evidenza il livello della percezione e della rappresentazione sul piano grafico di ciascun individuo. serve per controllare l'acquisizione dei contenuti di una disciplina da parte dell'alunno.

Per stabilire se l'organizzazione prattognosica è ancora a livello topologico oppure se si avvia ad essere euclideo, tra i diversi sistemi di verifica possiamo distinguere: non-struttura e articolata. struttura articolata; aggregata; disarticolata; non-struttura. articolata e disarticolata. aggregata e disarticolata.

I principali fattori di rischio della dislessia sono: la presenza di un disturbo di personalità e di un disturbo alimentare. la presenza di un disturbo del comportamento e di un disturbo alimentare. la presenza di un deficit nel linguaggio o di un ritardo mentale. la familiarità e la presenza di un ritardo o un deficit nel linguaggio.

Nell'apprendimento della letto scrittura, il primo stadio è chiamato: logografico. ideografico. semantico. alfabetico.

Le difficoltà specifiche dell'alunno dislessico possono essere suddivise in: difficoltà lessicali e spaziali. difficoltà spaziali e ortografiche. difficoltà lessicali e fonologiche. difficoltà fonologiche e difficoltà lessicali o ortografiche.

Nello stadio alfabetico il lettore principiante: non è in grado di collegare il grafema al fonema corrispondente. è in grado di collegare il grafema al fonema corrispondente. identifica una parola come corrispondente ad un'immagine mentale, ma non si discriminano ancora le lettere. passa dalla lettura delle lettere alla lettura delle parole.

Come insegnanti dobbiamo: prestare attenzione a due campanelli d'allarme: il modo di occupare lo spazio e il modo di eseguire la forma letterale. prestare attenzione ai seguenti campanelli d'allarme: il modo di occupare lo spazio, il modo di eseguire la forma letterale, com'è il movimento del filo grafico, la qualità e quantità del tratto. prestare attenzione ai seguenti campanelli d'allarme: il modo di occupare lo spazio; la qualità e quantità del tratto. prestare attenzione ai seguenti campanelli d'allarme: il modo di eseguire la forma letterale e com'è il movimento del filo grafico.

Secondo Olivaux possiamo distinguere i seguenti tipi di disgrafia: strumentali e non espressiva della personalità dello scrivente. strumentali e relazionali. strumentali, relazionali, non espressiva della personalità dello scrivente. relazionali e non espressiva della personalità dello scrivente.

Secondo l'equipe di De Ajuriaguerra possiamo distinguere i seguenti tipi di disgrafia: tese e molli. impulsive e maldestre. tese, molli, impulsive, maldestre, lente e precise. tese e maldestre.

Alcune strategie didattiche utili nella disortografia possono essere: la costruzione di un piccolo dizionario e la lettura intensiva. la visualizzazione e l'esposizione orale. le strategie metacognitive e il rimprovero da parte dell'insegnante. la visualizzazione, la costruzione di un piccolo dizionario, le strategie metacognitive e la strategia sublessicale.

La disortografia è: la difficoltà a tradurre correttamente in forma grafica i suoni che compongono le parole. la difficoltà a tradurre correttamente in forma orale i segni che compongono le parole. una forma di ritardo mentale. la difficoltà specifica in matematica.

Gli errori nella disortografia possono essere: fonologici e di omissione. di aggiunta e di omissione. fonologici, di sostituzione, di omissione e di aggiunta. fonologici e di aggiunta.

Per quanto riguarda l'organizzazione del sistema dei numeri e del calcolo, possiamo distinguere: due sistemi diversi ma interagenti: il sistema di elaborazione dei numeri e il sistema di elaborazione del calcolo. due sistemi diversi ma interagenti: il sistema di elaborazione dei numeri e il sistema di elaborazione delle parole. due sistemi diversi ma interagenti: il sistema di elaborazione del pensiero e il sistema di elaborazione del calcolo. due sistemi diversi ma interagenti: il sistema di elaborazione dei numeri e il sistema di elaborazione della lettura.

I bambini che vanno male in matematica: sono discalculici. non sono tutti discaculici. hanno tutti problemi di lettura. hanno tutti problemi familiari.

Nella discalculia si possono avere difficoltà: solo a leggere i numeri, prerequisito fondamentale per affrontare prove di matematica, come la risoluzione di problemi. a scrivere o leggere i numeri, prerequisito fondamentale per affrontare prove di matematica, come la risoluzione di problemi. solo a scrivere i numeri, prerequisito fondamentale per affrontare prove di matematica, come la risoluzione di problemi. a leggere un brano di un testo.

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