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ESTETICA DELLA COMUNICAZIONE lezioni da 019 - 037

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ESTETICA DELLA COMUNICAZIONE lezioni da 019 - 037

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ESTETICA DELLA COMUNICAZIONE ECAMPUS DOCENTE Feyles Martino Maria

Creation Date: 2025/11/20

Category: University

Number of questions: 150

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Lezione 019 - 01. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. in età medioevale viene elaborata l'idea di creazione ma non l'idea di creatività. in età antica esiste l'dea di creatività ma non l'idea di creazione. in età antica non esiste l'idea di creatività. in età antica non esiste l'idea di creazione.

Lezione 019 - 02. Per Agostino l'uomo può manipolare. la forma esterna ma anche la forma interna delle cose. solo la materia e non la forma. solo la forma interna delle cose. solo la forma esterna delle cose.

Lezione 019 - 03. Per Agostino la forma interna. nessuna delle risposte elencate è corretta. coincide con la forma esterna. coincide con la materia. è plasmata dall'artista.

Lezione 019 - 04. In quale periodo storico viene elaborata compiutamente la nozione di creatività. in età antica. in età medioevale. in età moderna. in età contemporanea.

Lezione 019 - 05. Per Parmenide la creazione. spiega il passaggio dall'informe alla forma. spiega il passaggio dal non essere all'essere. sarebbe un'idea assurda. è possibile solo a Dio.

Lezione 019 - 06. Il Demiurgo platonico. plasma una materia preesistente. crea prima le idee e poi l'universo. è un dio onnipotente. crea l'universo.

Lezione 019 - 07. Quale delle seguenti affermazioni per Agostino è falsa?. la creazione implica che la materia derivi dal nulla assoluto. L'universo creato da Dio è un ordine e non un caos informe. la creazione e la formazione dell'universo avvengono in due momenti simultanei. la creazione coincide con il passaggio della materia dall'informe alla forma.

Lezione 019 - 08. Per Agostino la creazione. significa produrre dal nulla. non può implicare il passaggio dal nulla all'essere. si realizza a partire da una materia preesistente. è opera tanto di Dio quanto della Natura.

Lezione 019 - 09. Tra il mito platonico del Demiurgo e l'idea agostiniana di creazione. c'è una continuità teorica molto forte perché il Demiurgo è un Dio onnipotente. vi è una differenza sostanziale, perché per Platone la materia non è creata. vi è una differenza sostanziale perché per Platone le idee sono create. non vi sono sostanziali differenze.

Lezione 019 - 10. La creazione artistica per Agostino. si realizza nella musica e nella poesia ma non nell'architettura. è possibile solo agli angeli. nessuna delle risposte elencate è corretta. è possibile solo guardando alle idee dell'Iperuranio.

Lezione 020 - 01. L'Antico testamento. stabilisce inequivocabilmente la liceità dell'arte sacra. contiene diversi passaggi che possono essere interpretati in senso iconoclasta. distingue tra arte sacra e arte profana, legittimando la prima e vietando la seconda. non contiene alcun passaggio che possa dare adito ad una interpretazione in senso iconoclasta.

Lezione 020 - 02. Con il termine "iconoclastia". nessuna delle risposte indicate è corretta. si indica una forma di legittimazione teologica delle immagini. si indica una forma di distruzione pianificata e organizzata delle immagini. si indica una forma di legittimazione politica delle immagini.

Lezione 020 - 03. Prima del secondo Concilio di Nicea. non vi sono testimonianze di immagini nelle chiese cristiane. vi sono diverse testimonianze di immagini nelle chiese cristiane. tutti i cristiani occidentali sono iconofili. il problema della liceità delle immagini sacre non si pone.

Lezione 020 - 04. Il secondo Concilio di Nicea. contesta la liceità delle immagini richiamandosi alla tradizione della chiesa. sostiene la liceità delle immagini richiamandosi alla tradizione della chiesa. sostiene la liceità delle immagini andando contro la tradizione della chiesa. contesta la liceità delle immagini andando contro la tradizione della chiesa.

Lezione 020 - 05. L'imperatrice Teodora. mette fine alle lotte iconoclaste. si schiera dalla parte degli iconoclasti. convoca il Concilio di Nicea. convoca il Concilio di Hieria.

Lezione 020 - 06. Il Concilio di Hieria. viene convocato dal papa per rispondere al Concilio di Nicea. viene convocato dal patriarca bizantino per condannare l'iconoclastia. legittima la politica iconoclasta dell'imperatore bizantino. si oppone alla politica iconoclasta dell'imperatore bizantino.

Lezione 020 - 07. Il secondo Concilio di Nicea viene convocato. dal patriarca bizantino Adriano I. da papa Adriano I. da Leone III. da Irene.

Lezione 020 - 08. La Chiesa di Roma nel VIII secolo. appoggia gli iconoduli e sostiene l'imperatore Leone III. rimane estranea alla lotta a proposito delle immagini che coinvolge invece la Chiesa bizantina. appoggia gli iconoclasti a causa dell'influenza dell'imperatore Leone III. appoggia gli iconoduli contro gli iconoclasti.

Lezione 020 - 09. L'imperatore Leone III. attua una politica iconoclasta per ragioni politiche e religiose. attua una politica iconofila per favorire la Chiesa bizantina. attua una politica iconofila per ragioni politiche e religiose. attua una politica iconoclasta per favorire la Chiesa di Roma.

Lezione 020 - 10. Il secondo Concilio di Nicea si svolge. nel Sacro romano impero. nell'impero romano d'occidente. nell'impero bizantino. nello Stato Pontificio.

Lezione 020 - 11. In quale secolo si svolse il secondo Concilio di Nicea?. VIII. IV. X. VI.

Lezione 021 - 01. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'arte sacra per il secondo Concilio di Nicea ha come scopo di mantenere viva nel fedele la memoria. L'arte sacra per il secondo Concilio di Nicea ha come scopo di insegnare la verità della fede. L'arte sacra per il secondo Concilio di Nicea ha come scopo di destare nel fedele il desiderio di emulazione. L'arte sacra per il secondo Concilio di Nicea ha come scopo di aumentare la bellezza e lo splendore degli edifici di culto.

Lezione 021 - 02. Il secondo Concilio di Nicea ribadisce che Cristo. non è il logos ma l'immagine perfetta di Dio. è il logos ma anche l'immagine perfetta di Dio. è il logos ma non l'immagine di Dio. non è il logos ma l'immagine umana di Dio che è invisibile.

Lezione 021 - 03. Quale delle seguenti affermazioni è vera?. per gli iconoclasti Dio ha circoscritto se stesso e dunque può essere rappresentato. per gli iconofili Dio ha circoscritto se stesso incarnandosi e dunque è possibile rappresentarlo. nessuna delle risposte indicate è corretta. per gli iconofili Dio è incircoscrivibile e dunque non può essere rappresentato.

Lezione 021 - 04. Il secondo Concilio di Nicea. non fa alcuna distinzione tra arte sacra e arte pagana. distingue tra arte sacra e arte pagana. nega che sia possibile un'arte sacra ma autorizza l'uso non religioso delle immagini. rivaluta l'arte pagana.

Lezione 021 - 05. Il secondo Concilio di Nicea stabilisce che. non c'è distinzione tra idolo e icona. c'è una distinzione fondamentale tra idolo e icona. le icone bizantine devono essere distinte dalle immagini sacre occidentali. c'è una distinzione fondamentale tra idolatria e peccato.

Lezione 021 - 06. Papa Adriano I, nella sua lettera all'imperatrice Irene. ricorda che nel Vangelo anche Gesù si esprime attraverso immagini. nega che esista un peccato di idolatria. ricorda che il racconto del Vangelo non è una immagine ma un fatto storico. si schiera a favore degli iconoclasti.

Lezione 021 - 07. Per gli iconofili. negare la possibilità delle immagini sacre significa negare l'infinità e la trascendenza di Dio. l'incarnazione di Dio è determinante e di conseguenza le immagini sacre non sono lecite. l'incarnazione di Dio non è importante, quello che conta è la sua natura divina. negare la possibilità delle immagini sacre significa negare l'incarnazione.

Lezione 021 - 08. Il secondo Concilio di Nicea. nega il divieto veterotestamentario di farsi idoli. stabilisce che il divieto veterotestamentario di farsi idoli implica la proibizione di ogni immagina sacra. cerca di conciliare la negazione delle immagini presente nel Nuovo Testamento con la necessità di produrre immagini sacre. cerca di conciliare la liceità delle immagini con il divieto veterotestamentario di farsi idoli.

Lezione 021 - 09. Quale delle seguenti affermazioni è vera?. Gli iconofili non considerano importante il peccato di idolatria. Per gli iconoclasti le immagini pagane sono idolatriche mentre quelle cristiane non lo sono. Per gli iconoclasti la venerazione delle immagini è idolatria. Per gli iconofili la venerazione delle immagini è idolatria.

Lezione 021 - 10. Quale delle seguenti affermazioni è vera?. Per gli iconofili l'Eucarestia è la sola "icona" di Cristo adeguata. Per gli iconoclasti l'Eucarestia è la sola "icona" di Cristo adeguata. Per gli iconofili l'Eucarestia è un'immagine di Cristo. Per gli iconoclasti l'Eucarestia non è un immagine di Cristo.

Lezione 021 - 11. Per gli iconoclasti la raffigurazione di Cristo. può essere venerata ma non adorata. può essere adorata ma non venerata. implica necessariamente una riduzione della sua natura umana. implica necessariamente una riduzione della sua natura divina.

Lezione 021 - 12. Il secondo Concilio di Nicea stabilisce che. Dio solo deve essere venerato, mentre le immagini devono essere adorate. Dio solo deve essere adorato, mentre le immagini possono essere venerate. solo Dio deve essere adorato, mentre alle immagini non deve essere tributata alcuna venerazione. bisogna adorare Dio ma si possono adorare anche le immagini.

Lezione 021 - 13. Il secondo Concilio di Nicea stabilisce che. non c'è alcuna distinzione tra adorazione e venerazione. c'è una distinzione fondamentale tra adorazione e venerazione. c'è una distinzione fondamentale tra adorazione della creatura e idolatria. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 022 - 01. In che secolo vive Tommaso d'Aquino. XI. XII. XIII. X.

Lezione 022 - 02. Quali sono le principali opere di Tommaso d'Aquino?. De doctrina cristiana e Somma filosofica. Somma teologica e Somma filosofica. Somma Teologica e De doctrina cristiana. Somma teologica e Somma contro i Gentili.

Lezione 022 - 03. La Somma Teologica. è un'opera di Tommaso d'Aquino in cui vengono affrontati principalmente problemi filosofici e teologici. è un'opera di Agostino di Ippona in cui vengono affrontati principalmente problemi filosofici e teologici. è un'opera di Agostino in cui vengono affrontati principalmente problemi filosofici ed estetici. è l'opera di Tommaso d'Aquino in cui vengono affrontati principalmente problemi estetici.

Lezione 022 - 04. Per Tommaso d'Aquino. il bello ha una relazione essenziale con le facoltà conoscitive. il bello è la manifestazione di un'idea in senso platonico. il bello non ha alcuna relazione con le facoltà conoscitive. il bello è "ciò che tutti gli esseri desiderano" e implica "l'acquietarsi in esso dell'appetito".

Lezione 22 - 05. Per Tommaso d'Aquino. si identificano dal punto di vista ontologico e concettuale. sono diversi dal punto di vista ontologico e concettuale. il bene e il bello si identificano dal punto di vista ontologico, anche se differiscono dal punto di vista concettuale. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 22 - 06. Per Tommaso d'Aquino. la vista, l'udito e il tatto sono i sensi maggiormente capaci di cogliere la bellezza. la vista, l'udito e l'immaginazione sono le facoltà sensibili maggiormente capaci di cogliere la bellezza. i sensi non possono cogliere la bellezza che è divina e quindi soprasensibile. la vista e l'udito sono i sensi maggiormente capaci di cogliere la bellezza.

Lezione 22 - 07. Le arti per Tommaso d'Aquino. sono uno strumento per conoscere gli "universali pratici". nessuna delle risposte indicate è corretta. sono pericolose dal punto di vista pedagogico ed educativo. sono pericolose dal punto di vista etico.

Lezione 22 - 08. Le proprietà oggettive del bello per Tommaso sono. perfezione, proporzione, unità. perfezione, proporzione, splendore. perfezione, proporzione, universalità. perfezione, proporzione, semplicità.

Lezione 22 - 09. Quale delle seguenti affermazioni, per Tommaso d'Aquino, è falsa?. Lo splendore è una delle proprietà oggettive della bellezza. La perfezione è una delle proprietà oggettive della bellezza. L'universalità è una delle proprietà oggettive della bellezza. La proporzione è una delle proprietà oggettive della bellezza.

Lezione 22 - 10. In quale periodo storico, a giudizio di Umberto Eco, viene elaborata un'"estetica della luce". Antichità classica. Rinascimento. Medioevo. Modernità.

Lezione 22 - 11. La metafora della luce. è centrale nel prologo del Vangelo di Giovanni. è centrale nel prologo del Vangelo di Matteo. è centrale nel prologo del Vangelo di Luca. è centrale nel prologo del Vangelo di Marco.

Lezione 22 - 12. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'estetica della luce è legata al grande sviluppo dell'arte della vetrata. l'estetica medioevale fu influenzata dall'uso della metafora della luce nei Vangeli. L'estetica medioevale della luce ebbe grande importanza nello sviluppo dell'impressionismo. l'estetica della luce è legata al grande sviluppo dell'arte del mosaico.

Lezione 22 - 13. Tommaso d'Aquino. contrappone bellezza e finalità. contrappone bellezza e verità. rifiuta la metafora agostiniana del Dio Artista. riprende la metafora agostiniana del Dio Artista.

Lezione 023 - 01. L'"atto creativo" per Tommaso. è un'azione propria di Dio e degli artisti. non è la produzione dell'essere e quindi è un'azione propria solo di Dio. è un'azione propria di Dio e della Natura. è la produzione dell'essere e quindi e un'azione propria solo di Dio.

Lezione 023 - 02. Per Tommaso d'Aquino. non è possibile collaborare alla creazione divina. solo gli angeli possono collaborare alla creazione divina. solo la natura può collaborare alla creazione divina. è possibile collaborare alla creazione divina.

Lezione 023 - 03. Per Tommaso d'Aquino. Dio crea le creature le quali a loro volta possono creare altre creature. in teoria sarebbe possibile che una creatura crei qualcosa ma di fatto questo non accade. non è per principio possibile che una creatura crei qualcosa. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 023 - 04. Per Tommaso d'Aquino la creazione. non coincide con la produzione di una forma nuova. è la produzione di una forma nuova. non implica necessariamente l'esistenza della cosa creata. non coincide con la produzione di un essere nuovo.

Lezione 023 - 05. In che modo Tommaso d'Aquino definisce l'arte poetica?. scienza somma. scienza infima. arte somma. arte infima.

Lezione 024 - 01. Per Tommaso d'Aquino. la Sacra Scrittura è la verità e dunque non mai intesa in senso metaforico. La Sacra Scrittura deve sempre essere intesa in senso metaforico. è opportuno che la Sacra Scrittura utilizzi delle metafore. non è opportuno che la Sacra scrittura utilizzi metafore.

Lezione 024 - 02. Per Tommaso d'Aquino. c'è una differenza tra le metafore usate nelle Sacre Scritture e le metafore usate dai poeti. i poeti usano le metafore "per necessità e utilità". non c'è differenza tra le metafore usate dai poeti e le metafore usate nelle Sacre Scritture. la Sacra Scrittura usa le metafore per rendere più "piacevole" la verità della fede.

Lezione 024 - 03. Per Tommaso d'Aquino le metafore. possono aiutare il popolo a comprendere verità astratte e difficili. non hanno alcun contenuto di verità. non sono inadeguate per esprimere l'essenza di Dio. devono essere alte e sublimi quando servono a descrivere Dio.

Lezione 024 - 04. Per Agostino. i segni intenzionali sono quelli istituiti dall'uomo. le parole sono segni naturali. i segni sono naturali cioè non istituiti dall'uomo. bisogna distinguere tra segni intenzionali e segni convenzionali.

Lezione 026 - 01. Le arti del Trivio sono. scultura, pittura, architettura. aritmetica, geometria, astronomia. scultura, pittura, musica. grammatica, retorica, dialettica.

Lezione 026 - 02. La scoperta delle regole della prospettiva. avviene in età antica ed è fondamentale per la rivalutazione della pittura, dopo le critiche platoniche. avviene durante il Rinascimento ed è fondamentale per la rivalutazione dello statuto della pittura. avviene in età antica e porta ad una svalutazione della pittura intesa come mera scienza. avviene durante il Rinascimento e porta ad una rivalutazione delle arti liberali.

Lezione 026 - 03. Le Accademie di belle arti. nascono in età moderna. nascono solo in età contemporanea. nascono nel Medioevo. nascono nell'antichità.

Lezione 026 - 04. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles, il Rinascimento italiano. può essere considerato come l'ultimo esito della mentalità medioevale. riprende la concezione dell'arte e dell'artista propria del mondo romano. riprende la concezione dell'arte e dell'artista propria dell'età greca. può essere considerato come l'inizio della concezione estetica moderna.

Lezione 026 - 05. Le arti meccaniche. si distinguono dalle arti liberali perché implicano un lavoro manuale. si distinguono dalle arti liberali perché sono disinteressate. nessuna delle risposte indicate è corretta. si distinguono dalle arti liberali perché implicano un riferimento al piacere.

Lezione 026 - 06. La distinzione tra arti meccaniche e arti liberali. viene sviluppata nell'età medioevale. viene sviluppata in età moderna. viene sviluppata da Aristotele. viene sviluppata da Platone.

Lezione 026 - 07. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles, la concezione della poesia di Dante. nessuna delle risposte indicate è corretta. è analoga alla concezione tomista della poesia. è analoga alla concezione agostiniana della poesia. è completamente diversa da quella tomista.

Lezione 026 - 08. Vasari ha una concezione del ruolo dell'artista. che è già per molti versi moderna. sostanzialmente negativa. molto simile a quella platonica. che è ancora legata alla mentalità medioevale.

Lezione 026 - 09. Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architettori è un'opera di. Leonardo da Vinci. Vasari. Alberti. Piero della Francesca.

Lezione 026 - 10. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles la vita di Giotto raccontata da Vasari. riprende l'idea medioevale di arte sacra. anticipa l'idea moderna di genio. anticipa l'idea moderna di disinteresse estetico. riprende l'idea medioevale di artista.

Lezione 026 - 11. Durante l'età medioevale. non ci sono opere d'arte di grande livello e dunque non vi sono veri e propri artisti. i pittori e gli scultori sono concepiti come artigiani e non come artisti. nessuna delle risposte indicate è corretta. i pittori e gli scultori sono artisti che praticano un'arte liberale.

Lezione 026 - 12. Secondo Vasari, Giotto. aveva appreso la tecnica del disegno da Cimabue. non aveva appreso la tecnica del disegno dal alcun maestro. aveva insegnato la tecnica del disegno a Cimabue. aveva appreso la tecnica del disegno dai modelli antichi.

Lezione 027 - 01. Per Leonardo da Vinci. le scienze meccaniche non sono inferiori alle scienze puramente intellettuali. le scienze puramente intellettuali sono superiori alle scienze meccaniche. le arti meccaniche sono superiori alle altre arti perché sono indipendenti dall'esperienza. le arti meccaniche sono inferiori alle arti liberali.

Lezione 027 - 02. Secondo Leonardo da Vinci. la pittura è superiore a tutte le altre arti ma non alle scienze matematiche. la pittura non è una scienza ma è superiore alle scienze. la pittura non è una scienza e dunque non può essere paragonata alle scienze ma solo alle arti. la pittura è superiore alla poesia e a tutte le altre scienze.

Lezione 027 - 03. Per Leonardo da Vinci. la pittura non si può imparare e per questo è inferiore alle scienze. la pittura è una scienza e dunque si può imparare. la pittura non si può imparare come le altre arti o scienze. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 027 - 04. Secondo Leonardo da Vinci. una grande opera pittorica, a differenza di un'opera poetica, è inimitabile e irriproducibile. una grande opera pittorica, proprio come una grande opera poetica, è inimitabile e irriproducibile. una grande opera pittorica, proprio come una grande opera di scultura, è irriproducibile. una grande opera pittorica può essere imitata e riprodotta solo da un grande maestro.

Lezione 027 - 05. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles la concezione della pittura di Leonardo. pone le basi per l'idea moderna di creatività. è ancora legata alla concezione medioevale del rapporto tra sfera estetica e sfera scientifica. è in linea di continuità con la concezione medioevale della creatività. pone le basi per l'idea moderna della separazione tra sfera estetica e sfera scientifica.

Lezione 027 - 06. Per Diderot. c'è una comunanza essenziale tra arti e scienze. c'è una comunanza essenziale tra arti e filosofia. non c'è affatto una comunanza tra arti e scienze. non c'è alcun legame tra filosofia e scienza.

Lezione 027 - 07. Per Diderot. il sapere tecnico non ha la medesima dignità del sapere teorico. la distinzione tra arti liberali e arti meccaniche ha prodotto pessimi effetti. il sapere tecnico non ha la medesima dignità del sapere contemplativo. è necessario stabilire una netta distinzione tra arti liberali e arti meccaniche.

Lezione 027 - 08. Quale autore ha sostenuto provocatoriamente che c'è più ingenio in un telaio che non in un sistema metafisico?. Kant. Baumgarten. Diderot. Batteux.

Lezione 027 - 09. Per D'Alembert. è sbagliato il fatto che la storia conservi i nomi dei grandi inventori e non conservi, invece, la memoria dei grandi scienziati. è sbagliato il fatto che la storia conservi i nomi dei grandi filosofi e dei grandi matematici e non conservi, invece, la memoria dei grandi inventori. è sbagliato il fatto che la storia conservi i nomi dei grandi inventori e non conservi, invece, la memoria dei grandi filosofi. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 027 - 10. Per D'Alembert e Diderot. le rivoluzioni tecnologiche sono meno importanti delle rivoluzioni politiche. le rivoluzioni politiche non hanno alcuna importanza, a differenza delle rivoluzioni tecnologiche. le rivoluzioni tecnologiche sono meno importanti delle rivoluzioni culturali. le rivoluzioni tecnologiche sono importanti tanto quanto le rivoluzioni politiche e culturali.

Lezione 027 - 11. Quale filosofo sostiene che il filosofo abbia qualcosa da imparare dall'artigiano?. D'Alembert. Socrate. Kant. Platone.

Lezione 027 - 12. La voce "arte" dell'Encyclopédie è stata scritta da. Batteux. Diderot. Baumgarten. Kant.

Lezione 028 - 01. Quale delle seguenti formulazioni non è compatibile con la definizione di estetica data da Baumgarten. l'estetica è una "teoria delle arti liberali". l'estetica è una "gnoseologia inferiore". l'estetica è "una critica d'arte". l'estetica è "l'arte dell'analogo della ragione".

Lezione 028 - 02. Alexander Gottlieb Baumgarten. è un filosofo tedesco vissuto nel XVIII secolo. è un filosofo russo vissuto nel XVII secolo. è un filosofo tedesco vissuto nel XVII secolo. è un filosofo tedesco vissuto nel XIX secolo.

Lezione 028 - 03. Per Baumgarten. esiste una verità estetica ma non una verità logica. nessuna delle risposte indicate è corretta. esiste una verità logica ma non una verità estetica. esiste una verità logica ma esiste anche una verità estetica.

Lezione 028 - 04. Per Baumgarten la bellezza. è il libero gioco di immaginazione e intelletto. è la perfezione della conoscenza razionale. è legata alla perfezione morale. è la perfezione della conoscenza sensibile.

Lezione 028 - 05. Per Baumgarten la sensibilità. è una facoltà inferiore all'intelletto che non merita di essere studiata dal punto di vista filosofico. è equivalente all'intelletto dal punto di vista conoscitivo. è una facoltà superiore all'intelletto che merita di essere studiata dal punto di vista filosofico. è una facoltà inferiore rispetto all'intelletto ma che merita di essere studiata dal punto di vista filosofico.

Lezione 028 - 06. Per Baumgarten l'estetica è. una teoria del bello ma non una scienza della conoscenza sensibile. nello stesso tempo teoria dell'arte e scienza della conoscenza sensibile. una teoria dell'arte ma non una scienza della conoscenza sensibile. una teoria del bello ma non una teoria dell'arte.

Lezione 028 - 07. Il primo autore a pubblicare un libro intitolato "Estetica" fu. Baumgarten. Kant. Batteux. Burke.

Lezione 029 - 01. Per Batteux. le espressioni non verbali sono convenzionali a differenza di quelle verbali. nessuna delle risposte indicate è corretta. le espressioni verbali sono convenzionali a differenza di quelle non verbali. le espressioni verbali sono naturali.

Lezione 029 - 02. Il gusto per Batteux. è la capacità di creare la bellezza. è la capacità di imitare la natura. è la capacità di creare l'arte. è la capacità di giudicare l'arte.

Lezione 029 - 03. L'imitazione per Batteux. consiste nella riproduzione il più possibile esatta della realtà. deve essere una copia del vero e non semplicemente del verosimile. non deve essere la semplice riproduzione della realtà esistente. è segno di una mancanza di originalità.

Lezione 029 - 04. Chi è l'autore del libro "Le belle arti ricondotte a un solo principio"?. Hegel. Burke. Baumgarten. Batteux.

Lezione 29 - 05. Batteux propone una importante distinzione tra. arti belle e arti meccaniche. arti belle e arti liberali. arti liberali e arti meccaniche. arti meccaniche e scienze meccaniche.

Lezione 29 - 06. Per Batteux. le arti belle hanno per oggetto l'utile e il dilettevole. le arti belle hanno per oggetto il vero. le arti belle hanno per oggetto l'utile. le arti belle hanno per oggetto il piacere.

Lezione 29 - 07. L'architettura per Batteux. è un'arte ibrida che unisce al piacere l'utile. è un arte liberale perché si basa su un lavoro intellettuale. è un'arte meccanica. è un'arte bella.

Lezione 29 - 08. Per Batteux la musica. è espressione e non imitazione. è un'imitazione di azioni come la poesia tragica. è imitazione e non espressione. è imitazione di sentimenti, cioè espressione.

Lezione 29 - 09. Batteux elabora tre concetti che saranno molto importanti per il pensiero estetico moderno: genio, creatività, intuizione. genio, gusto, intuizione. genio, gusto, espressione. genio, espressione, immaginazione.

Lezione 29 - 10. Il gusto per Batteux. è un concetto. è un'intuizione. è un sentimento. è una percezione.

Lezione 29 - 11. Per Batteux. il gusto sta al bello come l'intelligenza sta al vero. il gusto è soggettivo e dunque non ha senso domandare se un giudizio di gusto è vero. nessuna delle risposte indicate è corretta. il gusto è oggettivo e dunque non si può mai sbagliare in un giudizio di gusto.

Lezione 29 - 12. Per Batteux il gusto. è soggettivo e non ha regole. è relativo ma ha delle regole. è oggettivo e ha delle regole. è relativo e non ha regole.

Lezione 29 - 13. Batteux definisce le arti. riprendendo il concetto aristotelico di imitazione. riprendendo il concetto platonico di imitazione. nessuna delle risposte indicate è corretta. rifiutando il concetto di imitazione.

Lezione 29 - 14. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles l'elaborazione progressiva di una teoria del gusto. procede in parallelo con l'elaborazione della teoria del genio ed è il sintomo della progressiva soggettivizzazione dell'estetica. è un retaggio del modo oggettivo di concepire la bellezza proprio dell'estetica medioevale. anticipa l'elaborazione della teoria del genio ed è il sintomo della progressiva soggettivizzazione dell'estetica. è una conseguenza di un modo moralistico di concepire la bellezza.

Lezione 29 - 15. Per Batteux l'artista. è un genio creatore e la sua creatività è indistinguibile dalla creatività divina. è un artigiano e non un genio, perché la creatività umana non è una vera e propria creazione. è un genio creatore, anche se la creatività umana non è una vera e propria creazione. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 29 - 16. Batteux considerava Il misantropo di Molière. come il modello della commedia perfetta. come un esempio paradigmatico di imitazione del verosimile e non del vero. come una pessima commedia perché non costruita in base all'unità aristotelica di tempo. come un esempio paradigmatico di imitazione del vero e non del verosimile.

Lezione 30 - 01. Per Burke la bellezza. è un piacere positivo che nasce dall'amore. è un piacere negativo che è determinato dal desiderio di possedere la cosa amata. è una forma di diletto e non di piacere. è un piacere negativo che non implica il desiderio di possedere la cosa amata.

Lezione 30 - 02. Chi sostiene che "il dolore e il piacere, nel loro più semplice e naturale modo di impressionare, abbiano ciascuno una natura positiva, e non debbano affatto dipendere l'uno dall'altro"?. Baumgarten. Kant. Batteux. Burke.

Lezione 30 - 03. Che cos'è il diletto per Burke?. un piacere positivo, che nasce dalla cessazione di uno stato di bisogno. un piacere negativo, che nasce dalla cessazione di un uno stato di dolore. un piacere positivo che viene provato di fronte al bene. un piacere negativo, che viene provato in relazione ad un oggetto moralmente inaccettabile.

Lezione 30 - 04. Chi è l'autore del saggio Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre nozioni di sublime e bello?. Burke. Schopenhauer. Pseudo-Longino. Kant.

Lezione 30 - 05. Il sublime per Burke. un piacere negativo che è legato all'attrattiva e al possesso dell'oggetto amato. è un piacere negativo che è legato alle passioni concernenti il pericolo e l'autoconservazione. un dolore negativo che è legato alle passioni concernenti il pericolo e l'autoconservazione. un piacere positivo che è legato all'attrattiva e al possesso dell'oggetto amato.

Lezione 30 - 06. Per Burke. la bellezza non ha fondamento, proprio come il sublime. nessuna delle risposte indicate è corretta. la bellezza non ha alcun fondamento oggettivo. nonostante la modernità del suo approccio, la bellezza ha un fondamento oggettivo.

Lezione 30 - 07. Per Burke. Il bello e il sublime sono idee della medesima natura, essendo entrambe fondate sul dolore. nessuna delle risposte indicate è corretta. Il bello e il sublime sono davvero idee di natura diversa, essendo l'uno fondato sul dolore e l'altro sul piacere. Il bello e il sublime sono idee della medesima natura, essendo entrambe fondate sul piacere.

Lezione 31 - 01. Secondo Hume. non esiste alcuna regola del gusto, perché il gusto è storico ed empirico. non esiste alcuna regola del gusto, perché il gusto è a priori e sovrastorico. esiste una regola del gusto, ma si tratta di una regola storica ed empirica. esiste una regola del gusto e si tratta di una regola a priori e sovrastorica.

Lezione 31 - 02. Secondo il prof. Feyles. nel saggio di Batteux sul gusto è evidente una ontologizzazione della bellezza. nel saggio di Batteux sul gusto è evidente una soggettivizzazione della bellezza. nel saggio di Hume sul gusto è evidente una soggettivizzazione della bellezza. nel saggio di Hume sul gusto è evidente una ontologizzazione della bellezza.

Lezione 31 - 03. Quale secolo può essere definito "il secolo dell'estetica"?. il XIV secolo. il XX secolo. Il XVIII secolo. il XIII secolo.

Lezione 31 - 04. Chi è l'autore del saggio La regola del gusto?. Diderot. Batteux. Burke. Hume.

Lezione 31 - 05. Quale autore ha sostenuto che "I sentimenti degli uomini differiscono sovente riguardo alla bellezza e alla bruttezza di ogni genere anche quando il loro discorso generale è lo stesso"?. Aristotele. Hume. Platone. Kant.

Lezione 31 - 06. Secondo Hume. la bellezza è una proprietà ontologica degli oggetti. nessuna delle risposte indicate è corretta. la bellezza non è una proprietà ontologica degli oggetti. la bellezza è una proprietà oggettiva della realtà.

Lezione 31 - 07. Quale autore secondo il professor Feyles ha sostenuto un punto di vista che in parte può essere ricondotto all'idea di un relativismo estetico?. Kant. Hume. Burke. Batteux.

Lezione 31 - 08. Il relativismo estetico. è quella posizione per cui, come scrive Hume, "La bellezza non è una qualità delle cose: essa esiste soltanto nella mente che la contempla, e ogni mente percepisce una diversa bellezza". è quella posizione per cui, come scrive Kant, "La bellezza non è una qualità delle cose: essa esiste soltanto nella mente che la contempla, e ogni mente percepisce una diversa bellezza". è quella posizione per cui, come scrive Hume, "La bellezza è una qualità delle cose: essa esiste oggettivamente e ogni mente la percepisce al medesimo modo". è quella posizione per cui, come scrive Kant, "La bellezza è una qualità delle cose: essa esiste oggettivamente e ogni mente percepisce al medesimo modo".

Lezione 31 - 09. "La ricerca della bellezza e della bruttezza reale è altrettanto infeconda quanto la pretesa di determinare ciò che è realmente dolce o realmente amaro". Con questa affermazione Hume vuole sostenere che le cose non sono oggettivamente belle o brutte, ma sono belle o brutte solo in reazione alle nostre facoltà sensibili. Con questa affermazione Kant vuole sostenere che le cose sono oggettivamente belle o brutte, proprio come i cibi sono oggettivamente dolci o amari. Con questa affermazione Hume vuole sostenere che le cose sono oggettivamente belle o brutte, proprio come i cibi sono oggettivamente dolci o amari. Con questa affermazione Platone vuole sostenere che le cose non sono oggettivamente belle o brutte, ma sono belle o brutte solo in reazione alle nostre facoltà sensibili.

Lezione 32 - 01. Per Kant. i concetti non ci fanno conoscere niente se non sono uniti alle intuizioni. i concetti dell'intelletto derivano tutti dalla sensibilità. i concetti dell'intelletto non hanno alcun rapporto con la sensibilità. i concetti non ci fanno conoscere niente se non sono razionali.

Lezione 32 - 02. Per Kant l'intuizione empirica. non è una forma di conoscenza perché non è a priori. deriva dall'unità di un concetto empirico e di un dato sensibile. è un pensiero improvviso che ci fa conoscere qualcosa dell'esperienza. è la conoscenza percettiva di una realtà dell'esperienza.

Lezione 32 - 03. Per Kant lo spazio e il tempo. sono concetti empirici. derivano dall'esperienza sensibile. sono concetti a priori. sono le forme pure della sensibilità.

Lezione 32 - 04. L'Estetica trascendentale. è una parte della Critica della ragion pura di Kant. è una parte delle Lezioni di estetica di Kant. è un'opera di Kant scritta nel 1790. è una parte della Critica della facoltà di giudizio di Kant.

Lezione 32 - 05. Nella Critica della ragion pura Kant afferma che la conoscenza scaturisce da due "fonti fondamentali". Quali?. intelletto e sensibilità. ragione e intelletto. immaginazione e sensibilità. intuizione e sensibilità.

Lezione 33 - 01. Per Kant. Il giudizio riflettente è il giudizio in cui è dato il particolare e bisogna trovare l'universale. il giudizio riflettente è il giudizio in cui è dato l'universale ma bisogna trovare il particolare. il giudizio determinante è il giudizio in cui è dato il particolare e bisogna trovare l'universale. il giudizio determinante è il giudizio in cui è dato l'universale e bisogna scoprire il particolare.

Lezione 33 - 02. Il giudizio determinante per Kant. è un giudizio estetico. nessuna delle risposte indicate è corretta. può essere un giudizio estetico o un giudizio teleologico. è un giudizio puramente conoscitivo.

Lezione 33 - 03. La Critica della facoltà di giudizio è un testo complesso che affronta diversi problemi: il problema estetico, il problema teleologico, il problema morale e il problema epistemologico delle leggi empiriche e dei concetti empirici. il problema estetico, il problema teleologico, il problema epistemologico della formazione dei concetti e delle leggi empiriche, il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà. il problema estetico, il problema teologico, il problema epistemologico del giudizio riflettente e il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà. il problema estetico, il problema morale, il problema epistemologico delle leggi empiriche e dei concetti empirici, il problema sistematico del collegamento tra natura e libertà.

Lezione 33 - 04. La Critica della facoltà di giudizio. analizza il problema del bello, dell'arte, del sublime ma anche il problema dei giudizi determinanti. è divisa in Estetica trascendentale, Logica trascendentale e Dottrina del metodo. è divisa in Estetica trascendentale e Logica trascendentale. analizza il problema del bello, dell'arte, del sublime, ma anche il problema della finalità della natura.

Lezione 34 - 01. Nella Critica della facoltà di giudizio. il bello viene distinto dal piacevole e dal buono. il bello viene distinto dal piacevole ma non dal buono. il bello viene distinto dal piacere e dal buono. il bello viene distinto dal buono ma non dal piacevole.

Lezione 34 - 02. Per Kant. il giudizio estetico è un giudizio riflettente e ha valore conoscitivo. il giudizio estetico è un giudizio determinante e ha valore conoscitivo. il giudizio estetico è un giudizio determinante e non ha valore conoscitivo. il giudizio estetico è un giudizio riflettente e non ha valore conoscitivo.

Lezione 34 - 03. Per Kant. il giudizio di gusto è relativo. nessuna delle risposte indicate è corretta. il giudizio di gusto è soggettivo. il giudizio di gusto è oggettivo.

Lezione 034 - 04. Per Kant la bellezza. è un sentimento. è una proprietà oggettiva delle cose. è un'intuizione. è un concetto.

Lezione 034 - 05. Il piacere estetico per Kant. è un sentimento di piacere disinteressato cioè moralmente buono. è un sentimento di piacere disinteressato e libero da ogni riferimento all'inclinazione. è un sentimento di piacere che implica un riferimento al desiderio e all'amore. è un sentimento di piacere che implica un riferimento al desiderio e alla ragione.

Lezione 034 - 06. Il giudizio di gusto per Kant. è puro solo se implica un riferimento preciso ad un valore morale. è puro solo se è conforme ad un concetto vero. nessuna delle risposte indicate è corretta. è puro solo se non implica alcun riferimento a valori morali.

Lezione 034 - 07. Quale dei seguenti autori, nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles, ha contribuito in modo determinante a fondare l'autonomia della sfera estetica?. Kant. Baudelaire. Leonardo da Vinci. Hegel.

Lezione 035 - 01. Il giudizio di gusto per Kant. è un giudizio estetico che non ha alcuna universalità perché non è fondato su concetti. è un giudizio che ha una validità comune e non una universalità oggettiva fondata concettualmente. nessuna delle risposte indicate è corretta. è un giudizio estetico che ha una universalità soggettiva fondata su un concetto.

Lezione 035 - 02. Nella Critica della facoltà di giudizio Kant. afferma che l'arte ha sempre un risvolto politico. afferma che l'arte non può avere un contenuto politico. nessuna delle risposte indicate è corretta. muove una dura critica politica alle arti del suo tempo.

Lezione 035 - 03. L'esperienza estetica per Kant. è un'esperienza che una universalità oggettiva. è un'esperienza singolare e dunque privata. è sempre un'esperienza singolare ma ha la pretesa di una universalità soggettiva. non è un esperienza singolare e per questo pretende di avere una universalità soggettiva.

Lezione 035 - 04. Per Kant la bellezza. è un concetto irrazionale. è una sensazione e non un sentimento. è l'apparizione della verità in una rappresentazione sensibile. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 035 - 05. Per Kant il giudizio di gusto. nessuna delle risposte indicate è corretta. è reso possibile dal concetto di perfezione. è del tutto indipendente dal concetto di perfezione. è del tutto indipendente dal concetto di conformità a scopi della natura.

Lezione 035 - 06. Per Kant la bellezza. non deve avere alcune legame con la nozione di finalità, altrimenti il giudizio di gusto non è puro. è legata alla percezione di una finalità oggettiva della natura. è legata alla percezione di una finalità soggettiva semplicemente formale della natura. nessuna delle risposte indicate è corretta.

Lezione 035 - 07. La concezione kantiana del gusto. non è una concezione relativistica, per quanto il gusto sia soggettivo. non è una concezione relativistica perché il gusto è un concetto che ha una validità comune. non è una concezione relativistica, perché il gusto è oggettivamente fondato. è una concezione relativistica, dove ognuno ha il suo gusto.

Lezione 037 - 01. Un'idea estetica per Kant. è un'idea dell'intelletto che è liberamente sentita come bella. è una rappresentazione dell'immaginazione che dà da pensare molto senza che nessun concetto determinato le sia adeguato. è una rappresentazione concettuale che dà da pensare molto senza che nessuna immagine le sia adeguata. è un'idea della ragione che è liberamente sentita come bella o sublime.

Lezione 037 - 02. Per Kant l'immaginazione empirica. è una facoltà che non deve essere studiata dalla psicologia, ma dalla filosofia. è la facoltà che ha una fondamentale funzione trascendentale. è indipendente dalle leggi dell'associazione. è la facoltà di riprodurre un oggetto in assenza.

Lezione 037 - 03. L'immaginazione trascendentale per Kant. è fonte di errori e dunque è inaffidabile dal punto di vista conoscitivo. è una facoltà che ha un ruolo essenziale nel processo conoscitivo. è semplicemente la facoltà dell'illusione, del sogno, della finzione. è la facoltà della ricettività.

Lezione 037 - 04. Gli schemi dell'immaginazione per Kant. unificano in una sintesi conoscitiva i dati sensibili e i concetti della ragione. sono immagini mentali delle cose empiriche. sono immagini interne. consentono di applicare i concetti alle rappresentazioni sensibili.

Lezione 037 - 05. Cosa per Kant è "un'arte celata nel profondo dell'anima umana"?. la capacità di pensare. lo schematismo. il giudizio determinante. la capacità di ragionare.

Lezione 037 - 06. Per Kant il giudizio di gusto. implica il sentimento del libero gioco di immaginazione e ragione. implica la percezione del libero gioco di immaginazione e giudizio. implica il sentimento del libero gioco di immaginazione e intelletto. implica la percezione del libero gioco di sensibilità e immaginazione.

Lezione 037 - 07. Per Kant le idee della ragione. sono idee a priori che producono conoscenza solo quando sono associate a rappresentazioni sensibili. possono essere rappresentate in modo simbolico tramite idee estetiche. nessuna delle risposte indicate è corretta. sono idee vuote che derivano dall'esperienza.

Lezione 037 - 08. Per Kant l'immaginazione. ha un uso conoscitivo, ma anche un uso simbolico. ha un uso pratico ma non un uso conoscitivo. ha un uso simbolico ma non un uso conoscitivo. ha un uso conoscitivo e non un uso simbolico.

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