ESTETICA DELLA COMUNICAZIONE lezioni da 038 a 055
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![]() ESTETICA DELLA COMUNICAZIONE lezioni da 038 a 055 Description: ESTETICA DELLA COMUNICAZIONE ECAMPUS DOCENTE Feyles Martino Maria |



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Lezione 038 - 01. L'arte bella per Kant. non è fine a se stessa, perché mira a favorire la cultura e le facoltà conoscitive. è fine a se stessa e per questo è piacevole. è piacevole, ma promuove la cultura delle facoltà conoscitive. è fine a se stessa come il gioco, ma promuove la cultura della facoltà conoscitive. Lezione 038 - 02. Chi ha affermato che: «La natura era bella, quando aveva apparenza d'arte; e l'arte può dirsi bella solo quando, pur essendo consapevoli che si tratta d'arte, ci appare come natura»?. Batteux. Kant. Burke. Hegel. Lezione 038 - 03. Per Kant bello e sublime. si distinguono perché il bello implica una giudizio riflettente mentre il sublime un giudizio teleologico. sono entrambi giudizi estetici ma si distinguono perché il sublime riguarda il brutto. si distinguono perché il sublime implica una finalità oggettiva mentre il bello una finalità soggettiva. si distinguono perché il bello riguarda la forma dell'oggetto, mentre il sublime si può trovare anche nell'informe e nell'illimitato. Lezione 038 - 04. Per Kant il sublime. implica un disaccordo tra immaginazione e ragione. implica un disaccordo di immaginazione e intelletto che però rende possibile un accordo tra immaginazione e ragione. implica un disaccordo di immaginazione e ragione che però rende possibile un accordo tra intelletto e immaginazione. implica un accordo tra immaginazione e intelletto in un libero gioco. Lezione 038 - 05. Kant distingue due generi di sublime. il sublime matematico, che è legato all'esperienza dell'assolutamente grande, e il sublime dinamico, che è legato all'esperienza dell'assolutamente potente. il sublime tragico, che è legato all'esperienza della morte e il sublime patetico, che è legato all'esperienza del dolore. il sublime tragico, che è legato all'esperienza della morte e del dolore e il sublime matematico che è legato all'esperienza dell'infinito. il sublime matematico, che è legato all'esperienza dell'infinito, e il sublime dinamico, che è legato all'esperienza del finito. Lezione 038 - 06. Per Kant l'"arte in generale". si distingue dall'artigianato. è distinta dalla natura. si distingue dalla tecnica. è una tecnica naturale. Lezione 038 - 07. Per Kant l'"arte in generale". implica sempre un sapere scientifico. è distinta dal sapere scientifico. è qualcosa di istintivo. è una prerogativa dell'uomo ma anche dell'animale. Lezione 038 - 08. L'arte bella per Kant. è distinta dal mestiere e non mira al piacevole. nessuna delle risposte indicate è corretta. è una forma di arte meccanica che mira al piacevole. è una forma di arte liberale che mira al piacevole. Lezione 038 - 09. Per Burke la bellezza. è il libero gioco di immaginazione e ragione. nessuna delle risposte indicate è corretta. è il sentimento della finalità della natura. è il libero gioco di immaginazione e intelletto. Lezione 038 - 10. Per Kant il genio. è possibile nel campo delle arti, nel campo delle scienze e nel campo dell'agire pratico. è possibile solo nel campo delle arti. è possibile nel campo delle arti e nel campo delle scienze. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 038 - 11. Per Kant il genio. non imita nessuno e non è imitato. deve essere originale ma anche esemplare. nessuna delle risposte indicate è corretta. deve essere originale non esemplare. Lezione 038 - 12. Per Kant. il genio è un talento che si può imparare, mediante cui la natura dà la regola all'arte. l'arte bella è necessariamente arte del genio. il genio è il talento innato mediante cui l'arte dà la regola alla natura. l'arte bella non sempre è opera di un genio. Lezione 039 - 01. Per Kant. nel giudizio riflettente il concetto non è dato e per questo il giudizio teleologico è un giudizio riflettente. nel giudizio determinante il concetto non è dato e per questo il giudizio teleologico è un giudizio determinante. nel giudizio riflettente il concetto è sempre dato e per questo il giudizio teleologico non è un giudizio riflettente. nel giudizio riflettente il concetto è sempre dato e per questo il giudizio teleologico è un giudizio riflettente. Lezione 039 - 02. Nell'interpretazione di Kant proposta dal prof. Feyles. il giudizio teleologico è un giudizio tecnico e in questo senso si può dire che la terza Critica getta le basi per una filosofia della tecnica. il problema della scienza è del tutto estraneo all'orizzonte della filosofia kantiana. il problema della tecnica è del tutto estraneo all'orizzonte della filosofia kantiana. il giudizio teleologico deve essere chiaramente distinto dal giudizio tecnico, perché non implica il riferimento ad alcuna idea di finalità. Lezione 039 - 03. Per Kant. noi possiamo sempre indicare, in modo oggettivo e non analogico, uno scopo determinato per ogni oggetto bello. nessuna delle risposte indicate è corretta. noi possiamo sempre indicare, in modo oggettivo e non analogico, uno scopo determinato per ogni oggetto naturale. noi non possiamo mai sapere veramente (se non in modo puramente analogico) qual è lo scopo di un oggetto naturale. Lezione 039 - 04. Nell'intepretazione del pensiero kantiano proposta dal pfo. Feyles. non è possibile avere il concetto di un oggetto tecnico, anche se possiamo conoscerne lo scopo. avere il concetto di un oggetto tecnico significa sapere quale è il suo scopo. non è possibile conoscere lo scopo di un oggetto tecnico. non è possibile conoscere lo scopo di un oggetto tecnico anche se possiamo averne un concetto ben determinato. Lezione 039 - 05. Secondo il prof. Feyles. nessuna delle risposte indicate è corretta. non c'è alcuna differenza tra il giudizio teleologico riferito agli oggetti naturali e il giudizio teleologico riferito agli oggetto artificiali. c'è una sostanziale differenza tra il giudizio teleologico riferito agli oggetti artificiali e il giudizio teleologico riferito agli oggetti naturali perché nel primo caso possediamo un concetto di ciò che l'oggetto deve essere nel secondo caso no. c'è una sostanziale differenza tra il giudizio telologico riferito agli oggetti artificiali e il giudizio teleologico riferito agli oggetti belli, perché solo nel secondo caso noi possediamo un concetto determinato di ciò che la cosa deve essere. Lezione 039 - 06. Quale autore distingue tra tecnica intenzionale e tecnica non intenzionale?. Kant. Aristotele. Platone. Diderot. Lezione 039 - 07. Secondo Kant. possiamo applicare alla natura il concetto di tecnica non intenzionale, ma non il concetto di tecnica intenzionale, perché la natura non agisce mai secondo scopi. l'uomo non agisce mai in base a scopi, ma la natura sì. possiamo applicare alla natura il concetto di tecnica intenzionale, ma non il concetto di tecnica non intenzionale, perché anche la natura agisce secondo scopi. la natura agisce in base a scopi, proprio come l'uomo. Lezione 039 - 08. Nell'interpretazione di Kant proposta dal prof. Feyles. è significativo che Kant distingua bellezza e perfezione, tracciando un confine tra estetica e tecnica, ma nello stesso tempo radicalizzi l'antica idea di una tecnica della natura. è significativo che Kant identificando bellezza e perfezione, radicalizzi l'antica idea di una tecnica della natura. Kant distinguendo tra bellezza e perfezione contesta la validità epistemologica dell'idea di una tecnica della natura. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 039 - 09. Qual autore sostiene che: «Fra i viventi che abitano la terra si può facilmente distinguere che l’essere umano si differenzia da tutti gli altri esseri naturali per la sua disposizione tecnica (cioè l’attitudine meccanica unita a coscienza) a maneggiare le cose, per la sua disposizione pragmatica (a utilizzare abilmente altri esseri umani per altri scopi) e per la disposizione morale intrinseca nel suo essere"?. Baudelaire. Kant. Tommaso d'Aquino. Aristotele. Lezione 039 - 10. Nell’Antropologia dal punto di vista pragmatico. Gropius sostiene che la tecnica sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi. Kant sostiene che la tecnica sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi. Gropius sostiene che la tecnica non sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi. Diderot sostiene che la tecnica sia un tratto specie-specifico che distingue l'essere umano da tutti gli altri viventi. Lezione 039 - 11. Per Kant. la tecnica è il tratto che accomuna l'uomo e l'animale. nessuna delle risposte indicate è corretta. l’uomo si distingue dagli altri viventi perché un’animale tecnico, non solo perché è una persona morale. la disposizione morale è il tratto che accomuna l'uomo e l'animale. Lezione 040 - 01. Per Hegel l'arte. è una delle modalità attraverso cui lo spirito autocomprende se stesso, ma in una forma meno adeguata rispetto alla religione e alla filosofia. è una forma di verità superiore alla religione ma inferiore rispetto alla filosofia. nessuna delle risposte indicate è corretta. è morta perché non è vera. Lezione 040 - 02. Le tre fasi essenziali della storia dell'arte per Hegel sono. prima l'arte arcaica, poi l'arte classica, poi l'arte simbolica o cristiana. prima l'arte simbolica, poi l'arte classica, poi l'arte cristiana o romantica. prima l'arte greca, poi l'arte cristiana, poi l'arte romantica o simbolica. prima l'arte simbolica, poi l'arte classica, poi l'arte ellenistica. Lezione 040 - 03. Per Hegel. arte e religione hanno lo stesso contenuto spirituale, mentre la filosofia ha come contenuto il concetto. arte, religione e filosofia hanno contenuti diversi e devono essere chiaramente separate. arte e filosofia hanno lo stesso contenuto, che è la verità dello spirito, mentre la religione è falsa. arte, religione e filosofia hanno lo stesso contenuto, ma lo esprimono in forme diverse. Lezione 040 - 04. Per Hegel. il contenuto dell'arte è la verità, il pensiero, mentre la sua forma è il sensibile, l'immagine. il contenuto dell'arte è il sentimento, mentre la sua forma è il concetto. il contenuto dell'arte è la sensibilità, l'immagine, mentre la sua forma è il pensiero, il concetto. il pensiero e l'idea sono contenuto e forma dell'arte. Lezione 040 - 05. Dicendo che "l'arte è per noi qualcosa di passato". Nietzsche vuole dire che l'arte nell'età modera non è più una modalità adeguata attraverso cui la verità si può manifestare. Hegel vuole dire che l'arte nell'età modera non è più una modalità adeguata attraverso cui la verità si può manifestare. Hegel vuole dire che l'arte antica è superiore all'arte moderna. Nietzsche vuole dire che l'arte antica è superiore all'arte moderna. Lezione 040 - 06. A quale autore può essere attribuita la tesi della "morte dell'arte". Burke. Nietzsche. Baudelaire. Hegel. Lezione 040 - 07. Per Hegel. il bello naturale è superiore al bello artistico perché lo spirito imita la natura. il bello artistico è superiore al bello naturale perché lo spirito è sempre superiore alla natura. il bello naturale è superiore al bello artistico perché è più ideale. il bello artistico è superiore al bello naturale perché implica un sentimento e non un concetto. Lezione 040 - 08. Le "Lezioni di estetica" pubblicate nel 1835. sono una delle opere più importanti di Baumgarten. sono un insieme di lezioni tenute da Hegel e pubblicate dal suo allievo Kant. sono una delle opere più importanti di Kant. sono un insieme di lezioni tenute da Hegel e pubblicate dal suo allievo Hotho. Lezione 041 - 01. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles. il valore simbolico di una merce è il risultato della somma del suo valore d'uso e del suo valore reale. il valore simbolico di una merce è opposto al suo valore estetico. il valore d'uso di una merce è legato alla sua capacità di restituire l'immagine di una certa classe sociale. il valore simbolico di una merce è legato alla sua capacità di restituire l'immagine di una certa classe sociale. Lezione 041 - 02. Per Marx la merce. non ha alcun valore simbolico. come uno specchio restituisce l'immagine dei rapporti tra artista creativo e società. come uno specchio restituisce l'immagine dei rapporto sociali tra lavoratori e produttori. ha un valore simbolico solo quando ha perso ogni valore d'uso. Lezione 041 - 03. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles la nozione di feticismo della merce. implica il riconoscimento del potenziale simbolico del design e una visione positiva della società dei consumi. implica una svalutazione del potenziale del design che viene visto in un ottica negativa. da una parte implica una sopravvalutazione del design, dall'altra implica una sottovalutazione dell'arte. da una parte implica il riconoscimento della potenza simbolica del design, dall'altra implica una critica del consumismo contemporaneo. Lezione 041 - 04. Dal punto di vista di Marx. il capitalismo crea i prodotti ma non i bisogni del consumatore. il capitalismo non crea solo i prodotti ma anche i bisogni del consumatore. nessuna delle risposte indicate è corretta. il capitalismo crea i bisogni del consumatore ma non i prodotti. Lezione 041 - 05. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles. nella società contemporanea il valore di scambio di un oggetto dipende più suo valore estetico che non dal suo valore d'uso. il feticismo della merce implica una diminuzione del valore d'uso di una merce. il feticismo della merce implica un aumento del valore d'uso di un oggetto. nella società contemporanea il valore d'uso di un oggetto dipende più dal valore estetico che non dal valore di scambio. Lezione 041 - 06. Nell'interpretazione proposta dal prof. Feyles, il plusvalore estetico. è un surplus di valore che si aggiunge al valore di scambio e determina il valore d'uso di un oggetto. coincide con il valore di scambio e si distingue dal valore d'uso. è un surplus di valore, che si aggiunge al valore d'uso e determina il valore di scambio di un oggetto. coincide con il valore d'uso e si distingue dal valore di scambio. Lezione 041 - 07. Karl Marx. è un pensatore tedesco che vive nel XVIII secolo, autore de Il capitale e del Manifesto del partito comunista. è un pensatore tedesco che vive nel XIX secolo, autore de Il Capitale e del Manifesto del partito comunista. è un pensatore tedesco che vive nel XIX secolo, autore del Manifesto del partito comunista e di Estetica delle merci. è un pensatore tedesco, che vive nel XVIII secolo ed è autore del Manifesto del partito comunista e di Estetica delle merci. Lezione 041 - 08. Secondo Marx. la merce nell'età del capitalismo è considerata come un feticcio, cioè come un oggetto che non ha nessun valore. l'opera d'arte nell'epoca del capitalismo è considerata come un feticcio, cioè come un oggetto sacro. le merce nell'età del capitalismo è considerata come un feticcio, cioè come un oggetto che assume un valore simbolico sacrale. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 042 - 01. Per Baudelaire la moda può essere considerata. "come un sintomo della natura mondana dell'uomo". "come un sintomo del gusto dell'ideale". "come un sintomo della crisi della modernità". "come un sintomo della decadenza morale di un popolo". Lezione 042 - 02. Quale dei seguenti autori ha contribuito a costruire il mito moderno del dandy. Burke. Baudelaire. Hegel. Adorno. Lezione 042 - 03. Completa la seguente affermazione di Baudelaire: "Le razze che la nostra civiltà, confusa e pervertita, ama trattare da selvagge, con un orgoglio e una fatuità incredibilmente risibili, comprendono, proprio al pari del fanciullo...". "...il linguaggio immediato della musica". "...il linguaggio immediato del mito". "...la profonda spiritualità dell'abbigliamento". "...il carattere assoluto della bellezza". Lezione 042 - 04. La moda per Baudelaire. è naturale e dunque è buona. non deve essere giudicata negativamente dal punto di vista morale. è innaturale e dunque è moralmente negativa. è inaccettabile dal punto di vista morale. Lezione 042 - 05. Uno dei primi autori a cercare di comprendere filosoficamente la moda è. Croce. Heidegger. Kant. Baudelaire. Lezione 042 - 06. Per Baudelaire la bellezza. è immorale. è eterna e assoluta. è il contrario della moda. ha una dimensione transitoria. Lezione 042 - 07. Baudelaire è convinto che. sia necessario criticare gli eccessi della vita moderna. sia necessario stabilire delle regole universali del gusto. sia necessario tornare alla grandezza dei modelli antichi. sia necessario cercare e illustrare la bellezza della modernità. Lezione 042 - 08. Il saggio intitolato Il pittore della vita moderna è opera di. Baudelaire. Benjamin. Leonardo da Vinci. Vasari. Lezione 043 - 01. Per Gropius. la produzione artigianale a differenza della produzione industriale non può essere opera del singolo, ma deve sempre essere opera di un gruppo. la produzione industriale a differenza della produzione artigianale non può essere opera del singolo, ma deve sempre essere opera di un gruppo. dal punto di vista della qualità estetica la produzione artigianale ha una superiorità di principio sulla produzione industriale. dal punto di vista della qualità estetica la produzione industriale ha una superiorità di principio sulla produzione artigianale. Lezione 043 - 02. Per Gropius. la bellezza è esattamente l'opposto della funzionalità. la funzionalità è esattamente l'opposto della perfezione tecnica. la bellezza coincide in tutto e per tutto con la funzionalità. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 043 - 03. Per Gropius. nessuna delle risposte indicate è corretta. un oggetto standardizzato è sempre legato ad un'epoca e diventa presto fuori moda. un ogetto standardizzato è un oggetto che eprime la personalità individuale del progettista o dell'autore. un oggetto standardizzato è un oggetto al di fuori dei mutamenti della moda, che non contiene nulla di non essenziale e che individua un tipo perfetto il cui valore è sovrapersonale. Lezione 043 - 04. Secondo il prof. Feyles. nessuna delle risposte indicate è corretta. lo standard di cui parla Gropius è esattamente l'opposto dell'idea platonica. nella concezione di Gropius del valore positivo della standardizzazione si può vedere il riemergere di una concezione estetica platonizzante. nella concezione di Gropius del valore positivo della standardizzazione si può vedere il riemergere di una concezione estetica tipicamente moderna. Lezione 043 - 05. Per Gropius. nessuna delle risposte indicate è corretta. bisogna superare l'elitismo del pubblico degli intenditori tipico della modernità, ma non l'individualismo dell'artista moderno. bisogna superare l'individualismo dell'artista moderno, ma non l'elitismo del pubblico degli intenditori tipico della modernità. bisogna superare l'individualismo dell'artista moderno e l'elitismo del pubblico degli intenditori tipico della modernità. Lezione 043 - 06. Gropius. è convinto che la tecnica renda impossibile ogni forma di umanesimo. è convinto che l'umanesimo sia un retaggio negativo di una civiltà fondata su ideali non più condivisibili. è convinto che l'umanesimo abbia reso impossibile l'evoluzione della tecnologia. è convinto che sia necessario un nuovo umanesimo tecnologico e che l'architetto debba lavorare per umanizzare le metropoli. Lezione 043 - 07. Per Gropius. la tecnica industriale produce oggetti brutti ma economici, mentre la tecnica artigianale produce oggetti belli ma non economici. la tecnica industriale è necessariamente condannata a produrre oggetti che sono economici, ma anche antiestetici. la tecnica industriale non è necessariamente condannata a produrre oggetti che sono economici, ma anche antiestetici. la tecnica artigianale è necessariamente condannata a produrre oggetti che sono economici, ma anche antiestetici. Lezione 043 - 08. Gropius. si propone di separare una volta per tutte arte e tecnica, salvaguardando l'autonomia dell'estetica. sostiene che l'arte sia tale solo se produce opere non utili. si propone di riunire arte e tecnica, ricomponendo un'antica frattura. sostiene che l'arte sia un lusso inutile in una società dove tutto si misura con il metro dell'utilità. Lezione 043 - 09. Le Officine Fagus. sono state per lungo tempo la sede della Scuola di Francoforte. sono state progettate da Gropius e Meyer e sono caratterizzate dalla ricerca dell’essenzialità e della funzionalità. sono state progettate da Gropius e Meyer e sono caratterizzate da un marcato decorativismo barocco. sono state per lungo tempo la sede del Bauhaus. Lezione 043 - 10. Il Bauhaus. è probabilmente la più importante scuola di architettura e design dell'Ottocento. è la Scuola di alta formazione filosofica nella quale si forma Baumgarten. è probabilmente la più importante scuola di architettura e design del Novecento. è una un'accademia di belle arti tedesca che nasce nel Settecento e rimane attiva fino al XX secolo. Lezione 043 - 11. Walter Gropius. è un architetto e designer tedesco, che lavora in Germania nel XVIII secolo. è un architetto e designer tedesco, fondatore del Bauhaus. è un architetto e designer francese, fondatore del movimento Art Nouveau. è un architetto e designer tedesco, che lavora in Germania nel XIX secolo. Lezione 043 - 12. Per Gropius. bisogna tornare alla nozione di arte fine a se stessa teorizzata da Batteux. l'arte, come il denaro, è uno scopo ultimo dell'esistenza umana. l'arte bella deve essere fine a se stessa, a differenza del denaro che è sempre utile per uno scopo. l'arte fine a se stessa è superflua e sbagliata come il denaro fine a se stesso. Lezione 043 - 13. Gropius. nessuna delle risposte indicate è corretta. è convinto che sia necessario tornare alla separazione medioevale tra l'arte e i bisogni sociali e politici. critica le tradizionali Accademie di belle arti perché propongono un'arte del tutto avulsa dalla vita sociale contemporanea. è convinto che l'artista originale non possa non essere del tutto avulso dalla vita sociale del proprio tempo. Lezione 043 - 14. Per Gropius. l'industrializzazione e la meccanizzazione sono dati di fatto inaggirabili, con cui i creativi e gli artisti devono necessariamente fare i conti. la meccanizzazione dell'arte è positiva, ma l'industrializzazione della produzione artistica è negativa. l'industrializzazione dell'arte è positiva, mentre la meccanizzazione della produzione artistica è negativa. l'industrializzazione e la meccanizzazione sono strutturalmente nemiche dell'arte e della creatività. Lezione 043 - 15. Gropius. ha una visione ultimamente positiva della tecnica, anche se è preoccupato dalla minaccia incombente di una robotizzazione dell'individuo. è convinto che sia necessario arrivare a una vera e propria robotizzazione dell'individuo. è convinto che la civiltà basata sulla produzione artigianale debba organizzare forme di resistenza contro l'industrializzazione della produzione. ha una visione positiva della tecnica ed è convinto che non vi sia alcuna minaccia incombente di una robotizzazione dell'individuo. Lezione 045 - 01. Emilio Garroni. concepisce l'estetica come una filosofia speciale. concepisce l'estetica come una filosofia non speciale. concepisce l'estetica come una filosofia non universale. concepisce l'estetica come una filosofia universale. Lezione 045 - 02. Secondo il prof. Feyles. nessuna delle risposte indicate è corretta. l'età moderna è caratterizzata da una crisi delle arti e da un progressivo venir meno del dialogo tra filosofia e arte. l'età contemporanea è caratterizzata da un dialogo quanto mai fecondo tra arte e filosofia. l'età contemporanea è caratterizzata da una crisi delle arti e da un progressivo venir meno del dialogo tra filosofia e arte. Lezione 045 - 03. Secondo il prof. Feyles. nell'estetica moderna il problema della bellezza diviene sempre di più marginale, perché la filosofia moderna tendenzialmente è priva di un orizzonte metafisico e teologico. nessuna delle risposte indicate è corretta. nell'estetica contemporanea il problema della bellezza è assolutamente centrale, perché una delle definizioni possibili dell'estetica è proprio "filosofia della bellezza". nell'estetica contemporanea il problema della bellezza diviene sempre di più marginale, perché la filosofia contemporanea tendenzialmente è priva di un orizzonte metafisico e teologico. Lezione 045 - 04. Secondo il prof. Feyles. nessuna delle risposte indicate è corretta. lo sviluppo delle tecnologie dell'immagine e della scrittura modifica profondamente gli orizzonti dell'estetica medioevale. lo sviluppo delle tecnologie dell'immagine e della scrittura modifica profondamente gli orizzonti dell'estetica antica. lo sviluppo delle tecnologie dell'immagine e della scrittura modifica profondamente gli orizzonti dell'estetica moderna. Lezione 046 - 01. Per Benjamin la società di massa. è caratterizzata dall'annullamento di ogni distanza. è caratterizzata dalla confusione tra realtà e spettacolo. è caratterizzata dalla confusione tra avanguardia e kitsch. è caratterizzata dall'eliminazione di ogni vicinanza. Lezione 046 - 02. Dal punto di vista di Benjamin. la riproducibilità tecnica rende inessenziale il problema della autenticità dell'opera d'arte. la riproducibilità tecnica rende ancora più essenziale il problema della autenticità dell'opera d'arte. la riproducibilità tecnica ci costringe a trovare nuovi meccanismi di autenticazione dell'originalità delle opere d'arte. la riproducibilità tecnica delle opere d'arte implica la fine di ogni cultura artistica autentica. Lezione 046 - 03. Dal punto di vista di Benjamin. la riproducibilità tecnica dell'arte comincia con la produzione in età romana delle copie delle statue greche. c'è una sostanziale differenza tra la riproducibilità di una fotografia e la riproducibilità di una statua antica. prima della fotografia era impossibile riprodurre un'opera d'arte. la riproducibilità tecnica delle opere d'arte comincia in età rinascimentale. Lezione 046 - 04. Dal punto di vista di Benjamin. l'industria culturale è in aperta antitesi con l'arte. la nozione di cultura di massa è contraddittoria perché la cultura è sempre elitaria. la società contemporanea è una società dello spettacolo. le innovazioni tecniche che hanno reso possibile la riproduzione meccanica delle immagini producono un sostanziale cambiamento nella nozione di arte. Lezione 046 - 05. In una prospettiva marxista. l'arte è il vero motore dei cambiamenti storici. lo sviluppo economico e tecnico dipende da condizioni di ordine culturale e filosofico. cultura, filosofia e arte dipendono da condizioni materiali che sono di ordine economico e tecnico. le idee sono il vero motore dei cambiamenti storici. Lezione 046 - 06. Dal punto di vista di Benjamin. l'età contemporanea è un età in cui il valore della tradizione viene affermato potentemente, perché è l'età in cui si affermano i fascismi. l'età contemporanea è un età in cui vacilla l'autorità della tradizione. un'opera d'arte auratica è un'opera che non ha più alcun valore tradizionale. è necessario ritornare alla tradizione, che è la sola fonte di una cultura valida. Lezione 046 - 07. La nozione di aura. è applicabile agli oggetti artificiali, come le opere d'arte, ma anche agli oggetti naturali, come un paesaggio. è applicabile in senso proprio solo agli oggetti religiosi, come le reliquie, perché le opere d'arte sono riproducibili. è applicabile agli oggetti religiosi, come le reliquie e alle opere d'arte riproducibili tecnicamente. è applicabile solo agli oggetti artificiali, come le opere d'arte. Lezione 046 - 08. Nella sua analisi del rapporto tra arte e società, Walter Benjamin. critica le nozioni di struttura e sovrastruttura elaborate da Marx. riprende le nozioni di struttura e sovrastruttura elaborate da Marx. riprende le nozioni di struttura e sovrastruttura elaborate da Adorno e Horkheimer. critica le nozioni di struttura e sovrastruttura elaborate da Adorno e Horkheimer. Lezione 046 - 09. Walter Benjamin. è l'autore di "La camera chiara". è l'autore di "L'industria culturale". è l'autore di "La società dello spettacolo". è l'autore di "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica". Lezione 046 - 10. Walter Benjamin. è un filosofo e scrittore tedesco vissuto nella seconda metà del XIX secolo. è un filosofo e scrittore tedesco vissuto nella prima metà del XIX secolo. è un filosofo e scrittore tedesco vissuto nella prima metà del XX secolo. è un filosofo e scrittore tedesco vissuto nella seconda metà del XX secolo. Lezione 046 - 11. Con la nozione di aura Benjamin si riferisce. a quell'alone di sacralità che è legato all'hic et nunc di un'opera o di un evento irripetibili. ad una caratteristica essenziale del cinema. ad una caratteristica essenziale della fotografia. al fenomeno contemporaneo per cui l'opera d'arte diventa riproducibile. Lezione 047 - 01. Nell'interpretazione di Husserl proposta dal prof. Feyles, il rapporto tra illuminazione e colore. può essere considerato come un esempio pertinente della concordanza intersensoriale. può essere considerato come un esempio pertinente della concordanza cosa-circostanze contestuali. può essere considerato come un esempio pertinente della concordanza cinestetica. può essere considerato come un esempio pertinente della concordanza sensoriale. Lezione 047 - 02. La nozione di "inconscio ottico". viene proposta da Debord per spiegare l'incremento delle possibilità percettive prodotto dal cinema e dalla fotografia. viene proposta da Debord per spiegare l'impoverimento delle possibilità percettive prodotto dal cinema e dalla fotografia. viene proposta da Benjamin per spiegare l'incremento delle possibilità percettive prodotto dal cinema e dalla fotografia. viene proposta da Benjam in per spiegare l'impoverimento delle possibilità percettive prodotto dal cinema e dalla fotografia. Lezione 047 - 03. Per Benjamin. nessuna delle risposte indicate è corretta. le nuove tecniche di produzione delle immagini producono un impoverimento della percezione naturale. le nuove tecniche di produzione delle immagini restano comunque fedeli ai limiti della percezione naturale. le nuove tecniche di produzione delle immagini consentono un superamento della percezione naturale. Lezione 047 - 04. Per Benjamin. nessuna delle risposte indicate è corretta. le fotografie di Dziga Vertov hanno lo stesso valore artistico di una pittura di Beato Angelico. un film di Dziga Vertov non ha lo stesso valore artistico di una pittura di Beato Angelico. l'opera di Dziga Vertov non ha alcun valore dal punto di vista estetico. Lezione 047 - 05. Per Benjamin. la fotografia è un'arte nel senso tradizionale del termine, mentre il cinema no. cinema e fotografia sono arti nel senso tradizionale del termine. non è possibile pensare cinema e fotografia a partire dalla nozione tradizionale di arte. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 047 - 06. Per Benjamin "l'alce che l'uomo dell'età della pietra ritrae sulle pareti della sua caverna". ha un valore espositivo che è più importante del suo valore cultuale. ha un valore espositivo, ma non un valore cultuale, perché era destinata ad essere vista da una comunità di uomini primitivi. ha un valore cultuale, ma non ha alcun valore espositivo, perché noi non la possiamo vedere. ha un valore cultuale che è più importante del suo valore espositivo. Lezione 047 - 07. Per Benjamin. il valore espositivo è direttamente proporzionale al valore estetico di un'immagine. il valore espositivo di un'immagine è determinato dalla possibilità che l'immagine stessa sia vista da una moltitudine di spettatori. il valore espositivo è inversamente proporzionale al valore estetico di un'immagine. il valore espositivo è direttamente proporzionale al valore cultuale di un'immagine. Lezione 047 - 08. Per Benjamin "nelle forme più profane di culto della bellezza". è riconoscibile la trasformazione del valore cultuale in valore espositivo. non è più riconoscibile l'originario valore cultuale dell'arte. è ancora riconoscibile l'originario valore cultuale dell'arte. è riconoscibile la secolarizzazione del valore espositivo. Lezione 047 - 09. Per Benjamin. un'opera d'arte ha un valore cultuale quando ha un contenuto religioso. l'opera d'arte tecnicamente riproducibile ha un valore cultuale che deriva dall'originaria appartenenza dell'arte all'ambito del rituale. l'opera d'arte tradizionale ha un valore cultuale che deriva dall'originaria appartenenza dell'arte all'ambito del rituale. la perdita dell'aura implica un incremento del valore cultuale di un'opera. Lezione 047 - 10. Quale autore ha sostenuto che "nel corso di lunghi periodi storici, insieme al modo di esistere complessivo delle collettività umane, si trasforma anche la modalità della loro percezione sensoriale"?. Benjamin. Eco. Debord. Kant. Lezione 048 - 01. Per Benjamin. nell'epoca della riproducibilità tecnica dell'immagine si perde il valore espositivo, ma la fruizione diventa più raccolta. nell'epoca della riproducibilità tecnica dell'immagine si passa dalla fruizione distratta alla fruizione raccolta. nell'epoca della riproducibilità tecnica dell'immagine si perde l'aura, ma la fruizione diventa più raccolta. nell'epoca della riproducibilità tecnica dell'immagine si passa dalla fruizione raccolta alla fruizione distratta. Lezione 048 - 02. Per Benjamin. nessuna delle risposte indicate è corretta. il compito dell'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica è di restaurare l'aura perduta. il compito dell'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica è di elevare l'uomo ai valori spirituali e religiosi più alti. il compito dell'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica è mobilitare le masse. Lezione 048 - 03. Per Benjamin. nell'epoca della riproducibilità tecnica l'immagine non ha più la sua fondazione nella politica, ma nel rituale. nell'epoca della riproducibilità tecnica l'immagine non ha più la sua fondazione nell'arte, ma nel rituale. nell'epoca della riproducibilità tecnica l'immagine non ha più la sua fondazione nella prassi rituale, ma nella politica. nell'epoca della riproducibilità tecnica l'immagine non ha più la sua fondazione nella politica, ma nell'arte. Lezione 048 - 04. Per Benjamin. il teatro, a differenza del cinema non è una forma di arte auratica. nell'epoca della riproducibilità tecnica l'immagine si allontana dal fruitore perché perde la sua aura. nell'epoca della riproducibilità tecnica non è più il fruitore che va incontro all'immagine ma è l'immagine che va incontro al fruitore. il cinema può essere considerato come una forma di registrazione di uno spettacolo teatrale. Lezione 048 - 05. Per Benjamin. con il romanticismo l'opera d'arte diventa proiettile, perché il suo scopo non è più suscitare un atteggiamento di contemplazione estetica, ma produrre un effetto di shock. con il romanticismo l'opera d'arte diventa proiettile, perché il suo scopo non è dare voce al protagonismo delle masse. con il Dadaismo l'opera d'arte diventa proiettile, perché il suo scopo non è più suscitare un atteggiamento di contemplazione estetica, ma produrre un effetto di shock. con il Dadaismo l'opera d'arte diventa proiettile, perché il suo scopo non è dare voce al protagonismo delle masse. Lezione 048 - 06. Per Benjamin. il cinema di Vertov è un esempio positivo di cinema rivoluzionario. il cinema di Herzog è un esempio negativo di cinema capitalistico. il cinema di Herzog è un esempio positivo di cinema rivoluzionario. il cinema di Vertov è un esempio negativo di cinema capitalistico. Lezione 048 - 07. Il cinema per Benjamin. è una forma d'arte pericolosa perché è nelle mani dei grandi monopoli capitalistici. è una forma d'arte potenzialmente pericolosa perché ha un'intrinseca carica rivoluzionaria. è una forma d'arte pericolosa perché implica la distruzione dell'aura dell'opera d'arte. è la forma d'arte che potenzialmente risponde in modo più adeguato alle esigenza di protagonismo delle masse. Lezione 048 - 08. Per Benjamin. il culto della star tipico del cinema capitalistico è una conseguenza della politicizzazione dell'immagine. il culto della star tipico del cinema capitalistico è l'ultima metamorfosi dell'aura. il culto della star tipico del cinema sovietico è una conseguenza della politicizzazione dell'immagine. il culto della star tipico del cinema sovietico è l'ultima metamorfosi dell'aura. Lezione 049 - 01. Per Benjamin. l'arte deve essere autonoma e quindi non deve essere politicizzata. il teatro di Brecht è un esempio dell'autonomia della sfera estetica rispetto alla sfera politica. il teatro di Brecht è un esempio di arte puramente contemplativa. è necessario superare il dogma moderno dell'autonomia dell'estetico, perché l'arte deve essere politicizzata. Lezione 049 - 02. Per Benjamin. nessuna delle risposte indicate è corretta. il divo è ancora una figura auratica, mentre il dittatore è completamente al di là della logica auratica. il paragone tra il divo e il dittatore dimostra che il cinema e la radio sono strumenti tecnici che non possono essere utilizzati in senso rivoluzionario. c'è una analogia tra il divo e il dittatore, perché entrambi dimostrano di saper comunicare in modo massimamente efficiente attraverso le nuove tecnologie dell'immagine. Lezione 049 - 03. Benjamin considera l'arte futurista. come un'arte di retroguardia, che non è al passo con i suoi tempi. come un'arte che esprime il protagonismo delle masse. come un'arte che non ha significato politico. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 049 - 04. Per Benjamin. nessuna delle risposte indicate è corretta. La crisi delle democrazie borghesi è legata alla progressiva estetizzazione della politica. la crisi delle democrazie borghesi è legata alla progressiva politicizzazione dell'arte. la crisi delle democrazie borghesi è dovuta alla perdita dell'aura. Lezione 049 - 05. Per Benjamin. Il fascismo mira ad una estetizzazione della politica, mentre il comunismo mira ad una politicizzazione dell'arte. Il fascismo mira ad una estetizzazione dell'arte, mentre il comunismo mira ad una politicizzazione dell'arte. Il fascismo mira ad una estetizzazione dell'arte, mentre il comunismo mira ad una estetizzazione della politica. Il comunismo mira ad una estetizzazione della politica, mentre il fascismo mira ad una politicizzazione dell'arte. Lezione 049 - 06. Per Benjamin. le nuove tecnologie dell'immagine, a differenza delle tecnologie della scrittura, non consentono alle masse di esprimersi. con le nuove tecnologie dell'immagine la distinzione tra autore e pubblico perde il suo carattere fondamentale e diventa una distinzione funzionale. le nuove tecnologie della scrittura, a differenza delle tecnologie dell'immagine, non consentono alle masse di esprimersi. con le nuove tecnologie dell'immagine la distinzione tra autore e pubblico diventa progressivamente sempre più fondamentale. Lezione 050 - 01. Per Adorno e Horkheimer. l'industria culturale, a differenza delle altre grandi industrie, non ha come scopo il profitto. l'industria culturale, a differenza delle altre grandi industrie non è monopolistica. i prodotti dell'industria culturale sono caratterizzati da una sostanziale omogeneità. i prodotti dell'industria culturale sono caratterizzati da una sostanziale differenziazione. Lezione 050 - 02. Per Adorno e Horkheimer. l'industria culturale ha un effetto negativo sullo spettatore perché incrementa la sua immaginazione e disabilita la sua ragione. l'industria culturale produce nello spettatore una sorta di atrofia dell'immaginazione. l'industria culturale ha un effetto negativo sullo spettatore perché incrementa la sua immaginazione e disabilita la sua facoltà morale. l'industria culturale non ha potuto risolvere l'enigma dello schematismo dell'immaginazione. Lezione 050 - 03. A quale autore fanno riferimento Adorno e Horkheimer per spiegare gli effetti dell'industria culturale sull'immaginazione. Benjamin. Kant. Platone. Hegel. Lezione 050 - 04. Per Adorno e Horkheimer. l'industria culturale schematizza al posto del consumatore e così facendo produce un'omologazione del suo modo di immaginare e giudicare. nessuna delle risposte indicate è corretta. l'industria culturale schematizza al posto del consumatore e così facendo produce in lui un libero gioco di immaginazione e intelletto. l'industria culturale ha sullo spettatore un effetto catartico, perché lo libera dalla emozioni negative e così facendo lo rende più accondiscendente. Lezione 050 - 05. Di chi è la seguente affermazione: "Il compito che lo schematismo kantiano aveva ancora lasciato ai soggetti, e cioè quello di riferire in anticipo la molteplicità dei dati sensibili ai concetti fondamentali, è levato al soggetto dall'industria"?. Adorno e Horkheimer. Barthes. Eco. Benjamin. Lezione 050 - 06. Quale dei seguenti autori non fa parte della cosiddetta Scuola di Francoforte. Barthes. Adorno. Horkheimer. Marcuse. Lezione 050 - 07. Per Adorno e Horkheimer. la cultura prodotta dall'industria culturale è una cultura di massa e come tale va considerata più democratica rispetto alla cultura elitaria tradizionale. nessuna delle risposte indicate è corretta. i prodotti dell'industria culturale se sono di alto livello possono essere autentiche opere d'arte. la cultura prodotta dall'industria culturale è una pseudocultura completamente asservita alle esigenze del mercato. Lezione 050 - 08. Di chi è la seguente affermazione: "L'illuminismo, nel senso più ampio di pensiero in continuo progresso, ha perseguito da sempre l'obiettivo di togliere agli uomini la paura e di renderli padroni. Ma la terra interamente illuminata splende all'insegna di trionfale sventura"?. Hegel. Adorno e Horkheimer. Kant. Benjamin. Lezione 050 - 09. "L'industria culturale" è. è un saggio di Benjamin che fa parte di un libro intitolato "Dialettica negativa". è un saggio di Adorno e Horkheimer che fa parte di un libro intitolato "Critica della società di massa". è un saggio di Adorno e Horkheimer che fa parte di un libro intitolato "Dialettica negativa". è un saggio di Adorno e Horkheimer che fa parte di un libro intitolato "Dialettica dell'illuminismo". Lezione 050 - 10. "Dialettica dell'illuminismo" è un opera di. Kant. Diderot. Hegel. Adorno e Horkheimer. Lezione 051 - 01. Adorno e Horkheimer. esprimono un giudizio negativo sul cinema, ma positivo sulla radio. esprimono un giudizio negativo sul cinema, ma positivo sulla fotografia. nessuna delle risposte indicate è corretta. esprimono un giudizio negativo sulla radio, ma positivo sul cinema. Lezione 051 - 02. Per Adorno e Horkheimer. la ripetizione degli stereotipi nella cultura di massa è impossibile. la cultura di massa non è autentica cultura, perché una cultura autentica implica l'esclusione della novità. la cultura di massa è caratterizzata da una sostanziale monotonia e quindi anche dalla ricerca ossessiva della novità. la cultura di massa è caratterizzata dalla ricerca ossessiva della novità e quindi non è una cultura monotona. Lezione 051 - 03. Per Adorno e Horkheimer. le opere d'arte non hanno stile, mentre i prodotti dell'industria culturale sono accomunati dal medesimo stile gergale. i prodotti dell'industria culturale sono tutti accomunati dal riferimento al medesimo linguaggio gergale, mentre un'opera d'arte autentica non è interamente mai riconducibile ad uno stile. nessuna delle risposte indicate è corretta. le opere d'arte sono sempre interamente riconducibili ad uno stile, a differenza dei prodotti dell'industria culturale che non hanno stile. Lezione 051 - 04. Il film sonoro per Adorno e Horkheimer. è un prodotto culturale che per la sua stessa costituzione vieta l'attività mentale e intellettuale dello spettatore. non è una autentica opera d'arte, a differenza del film muto. è un'autentica opera d'arte, a differenza del film muto a cui manca una componente essenziale. se è un film artistico è in grado di produrre un attività mentale e immaginativa nello spettatore, mentre se è un film di intrattenimento impoverisce l'immaginazione e l'intelletto. Lezione 051 - 05. L'imperativo categorico dell'industria culturale per Adorno è: devi cambiare. devi adattarti. devi pensare. devi essere felice. Lezione 051 - 06. Per Adorno e Horkheimer. l'industria culturale distrugge tutti gli stereotipi, inducendo lo spettatore ad avere un atteggiamento di sostanziale passività. l'industria culturale è una grande fabbrica di stereotipi e induce lo spettatore ad un atteggiamento di sostanziale passività. nessuna delle risposte indicate è corretta. l'industria culturale è una grande fabbrica di stereotipi e induce lo spettatore ad un atteggiamento critico. Lezione 052 - 01. Per Adorno e Horkheimer. lo spettatore è sempre individuale a differenza della merce che è sempre sostituibile. l'industria culturale ha invaso ogni sfera della produzione culturale ma non può intaccare la sfera della costituzione della personalità. lo spettatore è indotto dall'industria culturale a spendere la sua esistenza nell'affannosa imitazione di modelli di personalità pseudoindividuali. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 052 - 02. Per Adorno e Horkheimer. la pubblicità è un arte autentica, a differenza del cinema e della radio. il cinema è un arte autentica, mentre la pubblicità è semplicemente un prodotto dell'industria culturale. Il linguaggio della pubblicità è il linguaggio comune che garantisce l'uniformità stilistica di tutti i media. il linguaggio della pubblicità è completamente diverso dal linguaggio dell'industria culturale, perché è un linguaggio che non si basa sulla ripetizione di stereotipi. Lezione 052 - 03. Chi ha sostenuto che "divertirsi significa esse d'accordo"?. Adorno e Horkheimer. Debord. Eco. Barthes. Lezione 052 - 04. Tra gli autori analizzati nel corso, chi ha paragonato il linguaggio della pubblicità e il linguaggio della propaganda. Benjamin. Adorno e Horkheimer. Barthes. Eco. Lezione 052 - 05. Per Adorno e Horkheimer. l'industria culturale è una forma di arte popolare che deve essere distinta dall'arte in senso proprio. nessuna delle risposte indicate è corretta. industria culturale realizza una sintesi di arte popolare e arte di svago. l'industria culturale realizza una sintesi falsa di arte colta e arte popolare. Lezione 052 - 06. Di chi è la seguente affermazione: "La particolarità del sé è un prodotto sociale brevettato che viene falsamente spacciato come naturale. Si riduce ai baffi, all'accento francese, alla voce rauca e profonda della donna vissuta, al 'Lubitsch touch': che sono come altrettante impronte digitali sulle tessere altrimenti uguali in cui si trasformano, di fronte al potere dell'universale, la vita e i lineamenti di tutti i singoli, dalla stella cinematografica all'ultimo detenuto"?. Eco. Barthes. Debord. Adorno e Horkheimer. Lezione 052 - 07. Per Adorno e Horkheimer. il divertimento non ha alcun significato dal puto di vista ideologico. un individuo infelice è un individuo che si adatta alla situazione presente. il divertimento è una sorta di sostitutivo illusorio della felicità. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 052 - 08. Per Adorno e Horkheimer. il divertimento non ha alcuna funzionalità economica. l'industria culturale è una grande fabbrica di intrattenimento, mentre l'arte autentica produce divertimento, che è una cosa sostanzialmente diversa. il divertimento non ha alcuno scopo nella logica della produzione industriale. l'industria culturale, a differenza dell'arte autentica, è una grande fabbrica di intrattenimento e divertimento. Lezione 052 - 09. Per Adorno e Horkheimer. l'industria culturale ha realizzato l'uomo come esser individuale, cioè ha reso ogni individuo insostituibile. l'industria culturale ha realizzato l'uomo come esser individuale, cioè ha reso ogni individuo perfettamente sostituibile. l'industria culturale ha realizzato l'uomo come esser generico, cioè ha reso ogni individuo insostituibile. l'industria culturale ha realizzato l'uomo come esser generico, cioè ha reso ogni individuo perfettamente sostituibile. Lezione 052 - 10. Per Adorno e Horkheimer. la pubblicità è uno strumento utile a garantire la concorrenza tra le merci e dunque una sana competizione tra i prodotti. la pubblicità è una tecnica di comunicazione che permette a chi è al di fuori del mercato di accedervi. la pubblicità è una psicotecnica, cioè una tecnica che serve a manipolare le coscienze. nessuna delle risposte indicate è corretta. Lezione 053 - 01. Chi è l'autore de "La società dello spettacolo"?. Debord. Eco. Barthes. Benjamin. Lezione 053 - 02. In che anno viene pubblicato "La società dello spettacolo"?. 1907. 1897. 1967. 1937. Lezione 053 - 03. Per Debord. è necessario accettare lo spettacolo come un dato di fatto e cercare dall'interno del mondo dello spettacolo di produrre un'azione migliorativa. è necessario comprendere la società presente per cambiarla con un'azione riformista. è necessario cambiare la società del tempo presente non comprenderla. è necessario comprendere la società del tempo presente per poterla cambiare con una azione politica rivoluzionaria. Lezione 053 - 04. Quale dei seguenti autori è tra i fondatori del movimenti internazionale situazionista?. Adorno. Barthes. Debord. Marx. Lezione 053 - 05. Chi teorizzò la pratica del détournement?. Barthes. Adorno. Marx. Debord. Lezione 053 - 06. Il détournement. consiste nell'appropriazione indebita di un frammento di testo che viene ricontestualizzato e risignificato. è una pratica artistica che implica la riproposizione di un frammento di immagine al fine di ricostituirne il senso originario. consiste nell'interpretazione di un frammento di testo al fine di ricostruirne il significato originario. è una pratica filosofica che implica l'invenzione ex novo di un aforisma che può essere interpretato in molto modi. Lezione 053 - 07. Il détournement. è per certi versi anticipato da alcune pratiche tipiche del futurismo. è per certi versi anticipato da alcune pratiche tipiche del dadaismo. è per certi versi anticipato da alcune pratiche tipiche del decadentismo. è per certi versi anticipato da alcune pratiche tipiche del romanticismo. Lezione 053 - 08. Il détournement. per Adorno si distingue dalla citazione perché ha un significato antiideologico. per Adorno è una forma di citazione, che mira a restituire vitalità ad un'idea del passato. per Debord si distingue dalla citazione perché ha un significato antiideologico. per Debord è una forma di citazione, che mira a restituire vitalità ad un'idea del passato. Lezione 053 - 09. Quale delle seguenti affermazioni è contenuta ne "La società dello spettacolo"?. L'ideologia riporta alla sovversione le conclusioni critiche passate che sono state stereotipizzate in verità rispettabili, cioè trasformate in menzogne. L'arte riporta alla sovversione le conclusioni critiche passate che sono state stereotipizzate in verità rispettabili, cioè trasformate in menzogne. La citazione riporta alla sovversione le conclusioni critiche passate che sono state stereotipizzate in verità rispettabili, cioè trasformate in menzogne. Il détournement riporta alla sovversione le conclusioni critiche passate che sono state stereotipizzate in verità rispettabili, cioè trasformate in menzogne. Lezione 053 - 10. Quale testo, tra quelli analizzati nel corso, è stato un testo di riferimento per il movimento di protesta del '68?. L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. La camera chiara. La società dello spettacolo. Apocalittici e integrati. Lezione 054 - 01. Per Debord. lo spettacolo ha un carattere pseudosacrale, perché assume la funzione che un tempo era propria della religione. lo spettacolo implica la perdita del valore cultuale che un tempo derivava dalla religione. lo spettacolo è l'esatto opposto della religione, perché è mondano e non divino. lo spettacolo nasce con il passaggio dal valore cultuale al valore espositivo. Lezione 054 - 02. Per Debord. nessuna delle risposte indicate è corretta. il mondo dello spettacolo è la realizzazione tecnica dei desideri e dei poteri umani in un ambito illusorio. è il superamento dell'alienazione dell'uomo. lo spettacolo ha dissipato le nubi religiose, in cui gli uomini avevano collocato i propri poteri distaccati da se stessi. Lezione 054 - 03. Per Debord. nella società di massa lo spettacolo si sostituisce alla realtà, per cui si può dire che "tutto ciò che è reale e razionale e tutto ciò che è razionale è reale". nessuna delle risposte indicate è corretta. lo spettacolo nella società di massa è considerato come una pura illusione, il massimo dell'irrealtà. nella società di massa lo spettacolo si sostituisce alla realtà, per cui si può dire che "la realtà sorge nello spettacolo e lo spettacolo è reale". Lezione 054 - 04. Per Debord. lo spettacolo ha un carattere totalizzante, perché ogni aspetto dell'esistenza nella società contemporanea è comunicato tramite media. lo spettacolo è una parte della società contemporanea, che coincide con ciò che Adorno e Horkheimer chiamano industria culturale. lo spettacolo è una parte della società contemporanea che coincide con il mondo dell'arte. lo spettacolo ha un carattere totalizzante, perché ogni aspetto dell'esistenza nella società contemporanea è spettacolarizzato. Lezione 054 - 05. Per Debord. "Tutto ciò che era direttamente rappresentato si è allontanato in una idea". "Tutto ciò che era direttamente vissuto si è allontanato in una rappresentazione". nessuna delle risposte indicate è corretta. "Tutto ciò che era direttamente vissuto si è allontanato in un'idea". Lezione 054 - 06. Per Debord. la vita è nella sua essenza spettacolo. lo spettacolo è l'inversione concreta della morale. lo spettacolo è l'inversione concreta della vita. lo spettacolo è il compimento della vita. Lezione 055 - 01. Con l'espressione "sopravvivenza aumentata". Adorno e Horkheimer indicano la condizione tipica dell'uomo nella società dello spettacolo, una condizione che è caratterizzata dall'aumento dei mezzi di sussistenza, ma anche da un aumento artificioso dei bisogni illusori. Debord indica la condizione dei lavoratori-consumatori al tempo in cui scrive Marx, una condizione che viene superata nella società dello spettacolo. Debord indica la condizione tipica dell'uomo nella società dello spettacolo, una condizione che è caratterizzata dall'aumento dei mezzi di sussistenza, ma anche da un aumento artificioso dei bisogni illusori. Adorno e Horkheimer indicano la condizione dei lavoratori-consumatori al tempo in cui scrive Marx, una condizione che viene superata nella società dell'industria culturale. Lezione 055 - 02. Per Debord. il consumatore nella società dello spettacolo è l'unico che ha tutti i vantaggi perché "trattato come una grande persona, con una premurosa cortesia". il lavoratore è alienato, come sosteneva Marx, ma il consumatore è libero. il lavoratore nella società dello spettacolo è l'unico che ha tutti i vantaggi perché "trattato come una grande persona, con una premurosa cortesia". il consumatore è alienato, proprio come è alienato il lavoratore, perché consumando soddisfa bisogno artificiali e imposti. Lezione 055 - 03. Per Debord. nella società dello spettacolo si assiste ad un progressivo spostamento dal non-lavoro al lavoro, a causa del progresso delle tecnologie. nella società dello spettacolo si assiste ad un progressivo spostamento dal lavoro al non-lavoro e questo spostamento non produce una liberazione dalla logica della produzione. nella società dello spettacolo si assiste ad un progressivo spostamento dal lavoro al non-lavoro, ma questo spostamento non produce una autentica liberazione dalla logica della produzione. nella società dello spettacolo si assiste ad un progressivo spostamento dal non-lavoro al lavoro, e questo spostamento produce un asservimento alla logica della produzione. Lezione 055 - 04. Per Debord. la società dello spettacolo è caratterizzata dal passaggio dall'apparire all'avere. la società dello spettacolo è caratterizzata dal passaggio dall'apparire al rappresentare. la società dello spettacolo è caratterizzata dal passaggio dall'essere all'avere. la società dello spettacolo è caratterizzata dal passaggio dall'avere all'apparire. Lezione 055 - 05. Per Debord. nessuna delle risposte indicate è corretta. la spettacolarizzazione della società è una conseguenza necessaria dell'economia capitalistica. la spettacolarizzazione della società è una conseguenza della politica marxista. lo spettacolo è indipendente dall'economia politica. Lezione 055 - 06. "L'umanesimo della merce". è per Debord l'ideale utopico di un'economia fondata sulle autentiche esigenze dell'uomo. è per Benjamin l'ideale utopico di un'economia fondata sulle autentiche esigenze dell'uomo. è per Benjamin il rinnegamento dell'umano. è per Debord il rinnegamento dell'umano. Lezione 055 - 07. Di chi è la seguente affermazione: "liberazione dal lavorò, l'aumento dei divertimenti, non costituiscono in alcun modo liberazione nel lavoro, né liberazione di un mondo modellato da questo lavoro"?. Barthes. Adorno e Horkheimer. Debord. Benjamin. Lezione 055 - 08. Per Debord. l'abolizione della società dello spettacolo è impossibile. l'abolizione della società dello spettacolo è possibile solo grazie alla coscienza del desiderio, cioè grazie alla negazione di tutti i desideri artificiosamente prodotti dallo spettacolo stesso. lo spettacolo non è un sistema sociale ma un prodotto dell'industria culturale. lo spettacolo è un insieme di immagini e non un sistema sociale. Lezione 055 - 09. Chi ha sostenuto che "Il consumatore reale diviene consumatore di illusioni"?. Benjamin. Debord. Marx. Adorno e Horkheimer. Lezione 055 - 10. La nozione di "caduta tendenziale del valore d'uso". è una nozione con cui Marx esprime l'idea che nella società dello spettacolo le merci non vengono vendute perché hanno un'utilità reale, ma perché hanno un valore simbolico, puramente illusorio. è una nozione con cui Adorno e Horkheimer esprimono la perdita del valore d'uso delle opere d'arte che diventano sempre più inutili nella società dell'industria culturale. è una nozione con cui Debord esprime la perdita del valore d'uso delle opere d'arte che diventano sempre più inutili nella società dello spettacolo. è una nozione con cui Debord esprime l'idea che nella società dello spettacolo le merci non vengono vendute perché hanno un'utilità reale, ma perché hanno un valore simbolico, puramente illusorio. |





