Filologia e linguistica romanza 1-2 - Lez. 01-32
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() Filologia e linguistica romanza 1-2 - Lez. 01-32 Description: Filologia e linguistica romanza 1-2 eCampus |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
Le lingue romanze a cui è stato riconosciuto in Età moderna lo status ufficiale di «lingua» nei relativi paesi sono. Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Italiano, Romeno/Moldavo. Portoghese, Galego, Spagnolo, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo. Portoghese, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo. Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo. L'oggetto primo della linguistica. sono i diversi sistemi di comunicazione. è la lingua letteraria. sono la lingua parlata e la lingua scritta. è la lingua parlata. La differenza tra lingua e dialetto. è di ordine sia sociale che linguistico. è solo di ordine sociale. non è né di ordine sociale né linguistico. è solo di ordine linguistico. L'eredità latina e cristiana. è un tratto esclusivo dei popoli romanzi, germanici e slavi. è un tratto esclusivo dei popoli romanzi tranne che dei romeni. non è un tratto esclusivo dei popoli romanzi, perché è condivisa da popoli vicini, soprattutto germanici e alcuni popoli slavi. è un tratto esclusivo dei popoli romanzi. Il Placito campano è scritto. in dialetto campano antico. in dialetto campano moderno. nel dialetto di Cassino. nel dialetto di Montecassino. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il Placito capuano è oggi conservato a Capua. Il Placito capuano è stato realizzato nel contesto culturale dell'abbazia di Montecassino. Il Placito capuano è stato realizzato all'interno dei domini longobardi nell'Italia meridionale. Il Placito capuano è scritto in scrittura beneventana. In quale dei seguenti modi si può sintetizzare la differenza tra filologia e linguistica?. la filologia è più vicina alla sociologia e perfino alla fisica; la linguistica alla storia. la filologia è una scienza nomotetica, la linguistica è idiografica. la linguistica è una scienza rivolta a stabilire regolarità, quindi regole, leggi; la filologia mira ad indagare dei fenomeni singoli, in ogni loro aspetto. la linguistica si occupa della lingua parlata, la filologia della lingua scritta, in particolare nel passato. In Italia il termine «filologia romanza» viene usato. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase medievale. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi sia nella loro fase medievale sia nella fase moderna. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase moderna. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in sincronia. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il metodo storico-comparativo, portato della temperie culturale romantica, ha segnato la scoperta della dimensione storica della lingua e anche della cultura in generale, della letteratura, dell'arte. Lo Strutturalismo ha attirato l'attenzione sullo studio dei caratteri generali della lingua, concepita come un sistema complesso. Il paradigma di studi "classico", nato nella cultura greco-romana è portatore di una visione «dinamica» della lingua. La grammatica nel suo senso più tradizionale è figlia del paradigma classico. L'inglese possiede molte parole di origine latina a causa. dell'influenza del latino classico e del francese antico. dell'influenza del latino classico e del francese moderno. dell'influenza del latino medievale e del francese antico. dell'influenza del latino medievale e del francese moderno. La Romània continua comprende dal punto di vista politico. cinque grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Romania. cinque grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera, Italia. tre grandi stati nazionali: Spagna, Francia, Italia. quattro grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Italia. L'unica enclave di una lingua non-indoeuropea nel dominio romanzo è quella costituita. dal tedesco. dall'albanese. dal basco. dal bretone. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I pidgins sono lingue che si sono formate in Africa e in Asia dal contatto di lingue europee con lingue indigene. La legge n. 482 del 15 dicembre 1999 prevede interventi di tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia. La più imponente espansione delle lingue romanze è quella conseguente alla cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna e dal Portogallo. La Romània nuova comprende i territori in cui si parlano delle lingue romanze che non continuano in in loco il latino, ma sono state importate più tardi, nel Medioevo o in età moderna. La Romània perduta comprende, tra l'altro,. la parte dell'Africa nord-orientale che si affaccia sul Mare Mediterraneo. la parte dell'Africa nord-occidentale che si affaccia sul Mare Mediterraneo. la parte meridionale della Penisola balcanica. le aree corrispondenti alle attuali Turchia, Siria, Libano, Israele. Nella Spagna settentrionale dei secc. XI-XIV si distinguevano. sette gruppi linguistici: galego, portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano , valenciano. cinque gruppi linguistici: galego-portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano. quattro gruppi linguistici: galego-portoghese, castigliano, aragonese, catalano. sei gruppi linguistici: galego, portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Dal punto di vista linguistico, il galego è evoluto storicamente meno del portoghese. Dal 1981 il galego gode dello statuto di lingua ufficiale - accanto allo spagnolo - nella Comunità autonoma di Galizia. Anticamente, galego e portoghese costituivano due varianti della medesima koinè linguistica, detta dagli studiosi galego-portoghese. Il galego-portoghese ha conosciuto una grande stagione letteraria nei secoli XII-XIII. Le lingue del nord della penisoa iberica che predominarono nella riconquista linguistica delle regioni centro-meridionali furono. ad oriente il galego-portoghese, al centro il castigliano, a occidente il catalano. ad occidente il portoghese, al centro il castigliano e l'asturo-leonese, a oriente il catalano. ad occidente il portoghese, al centro il castigliano, a oriente il catalano. ad oriente il portoghese, al centro il castigliano, a occidente il catalano. Il punto di partenza per capire lo sviluppo delle lingue ibero-romanze. è la conquista della penisola da parte degli arabi, nel secondo decennio del VI secolo. è la conquista della penisola da parte dei turchi, nel secondo decennio dell'VIII secolo. è la conquista della penisola da parte dei turchi, nel secondo decennio del IX secolo. è la conquista della penisola da parte degli arabi, nel secondo decennio dell'VIII secolo. Il dalmatico, ora estinto, si parlava. sulla sponda occidentale adriatica nell'odierna Slovenia. sulla sponda occidentale adriatica nell'odierna Croazia. sulla sponda orientale adriatica nell'odierna Croazia. sulla sponda orientale adriatica nell'odierna Slovenia. Quale dei seguenti tratti "eccentrici" NON appare caratteristico dello spagnolo rispetto alle altre varietà della penisola iberica?. la pronuncia palatalizzata o affricata di /t/ e /d/ davanti a [i]. il passaggio di /f/ iniziale latina a /h/. la dittongazione di ĕ e ŏ anche in sillaba chiusa. il passaggio dei nessi latini «C-, F-, P- + L» ad inizio di parola alla liquida palatale /ʎ/. Il catalano è riconosciuto come una delle lingue ufficiali che affiancano lo spagnolo in. tre comunità autonome: Catalogna, Comunidad Valenciana e Aragona. due comunità autonome: Catalogna e Comunidad Valenciana. tre comunità autonome: Catalogna, Comunidad Valenciana e Isole Baleari. due comunità autonome: Catalogna e Isole Baleari. Il portoghese era in origine. la variante settentrionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Minho e Douro. la variante meridionale del galego parlata tra i fiumi Minho e Douro. la variante settentrionale del galego parlata tra i fiumi Minho e Douro. la variante meridionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Minho e Douro. Quale di queste affermazioni è falsa?. Il seseo e lo yeismo sono tipici delle varietà spagnole meridionali. Lo spagnolo dell'America latina presenta tratti analoghi a quello della Spagna meridionale. La regione originaria di diffusione dello Spagnolo e la Vecchia Castiglia. Lo spagnolo settentrionale presenta una serie di fenomeni linguistici nuovi rispetto alle varietà meridionali. La diffusione del franciano («francien») dall'Ile de France nel resto della Francia è cominciata. all'inizio dell'età moderna, con l'editto di Villers-Cotterêts. con la Rivoluzione francese. nell'Ottocento. nel Basso Medioevo. La latinizzazione del francese avvenuta nel Rinascimento ha influito soprattutto. sulla morfologia. sulla fonologia. sulla grafia. sulla sintassi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Molte corti d'Europa, da Torino a San Pietroburgo, hanno parlato e scritto in francese. Il lessico francese è passato a moltissime lingue europee e non-europee. Il francese è stato, nell'Ottocento, il maggiore agente di «occidentalizzazione» del romeno. A partire dal Cinquecento, il francese ha incominciato a diffondersi negli ambienti colti europei. Il romancio mostra una spiccata affinità. con il ladino dolomitico e con i dialetti trentini e veneti. con il ladino dolomitico e con il friulano. con il friulano e con i dialetti trentini e veneti. con i dialetti trentini e veneti. I tre dialetti geograficamente separati dal nucleo compatto del romeno sono. il meglenoromeno, l'istroromeno e il dacoromeno. l'aromeno, il meglenoromeno e l'istroromeno. l'aromeno, l'istroromeno e il dacoromeno. l'aromeno, il meglenoromeno e il dacoromeno. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il blocco delle parlate romene ha due varietà principali: il tipo munteno, a sud, e il tipo moldavo, a est. L'unico stato in cui si parla romeno come lingua ufficiale è la Romania. La Dacia fu conquistata dai romani nel 106 d.C. La Dacia venne abbandonata dai romani nel 271 d.C. I fenomeni che accomunano l'italiano al fiorentino e lo distinguono dagli altri dialetti toscani sono. la desinenza di I pl. -iamo e il raddoppiamento fonosintattico. il raddoppiamento fonosintattico e l'anafonesi. la desinenza di I pl. -iamo e l'anafonesi. l'anafonesi e la gorgia toscana. La base dell'italiano moderno è. nel fiorentino del Duecento, affermatosi grazie alle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio. nel fiorentino del Cinquecento, affermatosi grazie all'opera di Pietro Bembo. nel fiorentino del Trecento, affermatosi grazie alle opere di Dante Petrarca e Boccaccio. nel fiorentino dell'Ottocento affermatosi grazie alle opere di Manzoni e Leopardi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il nome di "franco-provenzale" risale a Graziadio Isaia Ascoli. Il franco-provenzale è diffuso nel sud-est della Francia (Franche-Comté, Lionese, Savoia, la parte settentrionale del Delfinato), nella Svizzera romanda e in alcune valli delle Alpi italiane. Il franco-provenzale appare spesso, per le sue caratteristiche fonetiche, come una sorta di «ponte» tra nord e sud. In posizione finale di parola, il franco-provenzale si mostra meno conservativo delle altre varietà gallo-romanze. Un contributo fondamentale alla diffusione del francese nel sud della Francia fu dato dall'editto di Villers-Cotterêts. del 1539. del 1492. del 1789. del 1639. Originariamente le varietà corse presentavano numerose affinità. col sardo, ma hanno subito l'influenza toscana nel corso dei secoli. col toscano, ma hanno subito l'influenza francese nel corso dei secoli. col francese, ma hanno subito l'influenza toscana nel corso dei secoli. col sardo, ma hanno subito l'influenza francese nel corso dei secoli. Il sistema delle parlate occitane si estende oggi. nella parte più settentrionale della Francia per circa un terzo del Paese. nella parte sud-orientale della Francia per circa un terzo del Paese. nella parte sud-occidentale della Francia per circa un terzo del Paese. nella parte più meridionale della Francia per circa un terzo del Paese. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In dalmatico, la dittongazione è diffusissima, e genera anche dittonghi discendenti. Nel dalmatico medievale (come nel sardo) si conservavano le occlusive velari /k/ e /g/ davanti a /e/ e /i/. Il centro in cui il dalmatico ha resistito più a lungo è l'abitato di Veglia. Il dalmatico rappresenta la varietà di veneziano anticamente diffusa lungo le coste della Dalmazia. Il friulano. analogamente al romancio e al ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili sigmatici, anche una classe che ha il plurale vocalico. diversamente dal romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili sigmatici, anche una classe che ha il plurale vocalico. diversamente dal romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili vocalici, anche una classe che ha il plurale sigmatico. analogamente al romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili vocalici, anche una classe che ha il plurale sigmatico. Il ladino dolomitico presenta alcuni tratti fono-morfologici in comune. con il friulano e con il francese. con il friulano e con il romancio. con il friulano e con il sardo. con il romancio e con il dalmatico. La conservazione del fonema velare /k/ anche davanti alle vocali anteriori /e/ e /i/ è un tratto tipico. del sardo logodurese e nuorese. del ladino, del romancio e del friulano. delle varietà italiane. del corso. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le assimilazioni -ND- > -nn- e -MB- > -mm- sono praticamente diffuse in tutta l'Italia centro-meridionale. Una zona di confine tra la Calabria e la Lucania (detta "Zona Lausberg") presenta lo stesso vocalismo della Sardegna. Tutti i dialetti italiani settentrionali mantengono dal latino l'opposizione tra consonanti doppie (o lunghe) e scempie (o brevi). L'attuale dialetto della città di Roma, il romanesco, è stato profondamente influenzato dal toscano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Successivamente all'affermazione del toscano, i dialetti hanno avuto un uso letterario nella cosiddetta letteratura dialettale. I dialetti sono più antichi del latino e ne rappresentano una differenziazione originaria. Quasi tutti i dialetti italiani sono stati scritti nel Medioevo. Oggi, in gran parte delle regioni italiane la situazione linguistica che si profila è di tipo diglossico. Nei dialetti italiani settentrionali, le occlusive sorde intervocaliche /k, p, t/. si conservano, come nei dialetti italiani centro-meridionali. si sonorizzano e spesso dileguano, diversamente che nei dialetti italiani centro-meridionali. si sonorizzano e spesso dileguano, come nei dialetti italiani centro-meridionali. si conservano, diversamente che nei dialetti italiani centro-meridionali. Secondo l'ipotesi classica di Graziadio Isaia Ascoli. i dialetti del Piemonte, della Lombardia, della Liguria e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nell'Emilia-Romagna. i dialetti del Piemonte, della Lombardia, dell'Emilia Romagna e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nella Liguria. i dialetti del Piemonte, della Lombardia, della Liguria e, in parte, dell'Emilia-Romagna risentono del sostrato celtico, che è assente invece nel Veneto. i dialetti della Liguria, della Lombardia, dell'Emilia Romagna e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nel Piemonte. Su una linea che congiunge Massa a Senigallia. i dialetti centro-meridionali si incontrano con il toscano a est e con l'italiano settentrionale a ovest. i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano a ovest e con l'italiano centro-meridionale a est. i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano a est e con l'italiano centro-meridionale a ovest. i dialetti centro-meridionali si incontrano con il toscano a ovest e con l'italiano settentrionale a est. L'asturo-leonese si parla in un'area compresa. tra il dominio del portoghese (a ovest) e quello del castigliano (a est). tra il dominio del galego (a ovest) e quello del castigliano (a est). tra il dominio del galego (a est) e quello del castigliano (a ovest). tra il dominio del portoghese (a est) e quello del castigliano (a ovest). La varietà romanza più orientale della penisola iberica è. l'aragonese. l'asturo-leonese. il portoghese. il catalano. Nel pensiero linguistico classico il cambiamento linguistico veniva giudicato. come una «corruzione». come una «evoluzione». come una «degradazione». come una «mutazione». La separazione tra linguistica e logica è stata attuata. dal linguista tedesco Franz Bopp. dal filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz. da linguista danese Rasmus Rask. dal linguista, filologo, folclorista, letterato tedesco Jacob Grimm. Le prime grammatiche delle lingue romanze risalgono. al secolo XV. al secolo XIV. al secolo XIII. al secolo XII. La prima vera e propria grammatica del francese fu realizzata. in Catalogna. in Inghilterra. in Francia. in Italia. L'idea che l'italiano sia la continuazione della varietà 'popolare' del latino è stata espressa per la prima volta da. Leonardo Bruni. Dante Alighieri. Benedetto Varchi. Biondo Flavio. Nel «De vulgari eloquentia» Dante passa in rassegna diversi dialetti italiani allo scopo. di esaltarne le potenzialità letterarie. di condannarli tutti. di descriverli scientificamente, secondo una prospettiva analoga a quella del linguista moderno. di evidenziarne le diverse specificità linguistiche. Il tema dantesco dell'eccellenza dei vari poeti viene ripreso in seguito. da Petraca nei "Trionfi". da Bembo nelle "Prose della volgar lingua". da Boccaccio nel "Decameron". da Petrarca nel "Canzoniere". L'idea della derivazione delle lingue romanze dal latino si impone. presso gli eruditi italiani, francesi e spagnoli dal Cinquecento in poi. presso gli eruditi tedeschi dall'Ottocento in poi. presso gli eruditi francesi dal Settecento in poi. presso gli eruditi francesi e spagnoli dal Seicento in poi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'interesse per la letteratura romanza medievale si spense del tutto in età illuministica. In Italia, il più importante tra gli eruditi del secolo XVIII è il modenese Ludovico Antonio Muratori. Il vocabolario di Du Cange portò sostanziali novità nella conoscenza di quello che oggi chiamiamo latino volgare. Nel Settecento, diversi studiosi ampliarono notevolmente le conoscenze allora correnti sul Medioevo. La nascita della filologia volgare risale. all'inizio del secolo XV. all'inizio del secolo XVIII. all'inizio del secolo XVI. all'inizio del secolo XVII. La filologia testuale (o critica del testo) muove i primi passi. in età umanistica. in età illuministica. nel Medioevo. in età romantica. La prima grammatica dell'italiano è stata scritta. da Biondo Flavio. da Leon Battista Alberti. da Sperone Speroni. da Pietro Bembo. La linguistica ottocentesca è "comparativa" perché punta. a definire la specificità delle lingue mediante la loro sistematica comparazione. a raggruppare le lingue affini in famiglie e a definire i rapporti intercorrenti tra esse. a descrivere scientificamente le differenze tipologiche sussistenti tra le diverse lingue del mondo. a confrontare le lingue sulla base della presenza o dell'assenza in esse di particolari tratti linguistici. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. François Raynouard incorse nell'equivoco di considerare l'antico occitano come la fase intermedia tra il latino e le lingue romanze moderne (spagnolo, francese, italiano). Negli stessi anni di Friedrich Diez, anche il letterato ed erudito francese François Raynouard (1761-1836) studiò comparativamente le lingue romanze. François Raynouard non conosceva il concetto di legge fonetica. L'opera di François Raynouard non presenta ancora il carattere di scientificità che invece contraddistingue la coeva indoeuropeistica tedesca. L'idea che le culture classiche forniscano dei modelli da imitare viene messa in dubbio. alla fine del Seicento e all'inizio del Settecento. alla fine del Cinquento e all'inizio del Seicento. alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento. alla fine del Settecento e all'inizio dell'Ottocento. Nella "Grammatik der romanischen Sprachen", Friedrich Diez. riporta al latino le sei principali lingue romanze di cultura: l'italiano, il valacco (cioè il romeno), il portoghese, lo spagnolo, l'occitano e il francese. studia i meccanismi che regolano l'evoluzione di una lingua ben nota come il latino verso nuovi sistemi linguistici. fornisce le edizioni di alcuni tra i più antichi documenti antico-francesi e occitani dei secoli IX-XI. ricostruisce mediante la comparazione tra le diverse forme un idioma non documentato. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Secondo la linguistica ottocentesca, la regolarità dei fenomeni permette la formulazione di vere e proprie leggi fonetiche. Nell'ottica dei Neogrammatici, la scelta del termine "legge" nell'espressione "legge fonetica" rimarca la profonda affinità tra lo studio della lingua e lo studio del diritto. Secondo la linguistica ottocentesca, la ricerca linguistica ha carattere scientifico e la linguistica può essere considerata una scienza. Secondo la linguistica ottocentesca, le leggi fonetiche, per essere tali, devono essere senza eccezioni. In italiano, le vocali toniche latine Ĭ e Ē. evolvono regolarmente in /i/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. evolvono regolarmente in /e/ in ogni contesto. evolvono regolarmente in /e/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. evolvono regolarmente in /i/ in ogni contesto. In italiano, le vocali toniche latine Ŭ e Ō. evolvono regolarmente in /o/ in ogni contesto. evolvono regolarmente in /u/ in ogni contesto. evolvono regolarmente in /o/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. evolvono regolarmente in /u/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. In francese la A tonica latina. diventa «e» in tutti i contesti. diventa «ai» davanti a consonante nasale. diventa «e» in sillaba chiusa. diventa «e» se preceduta da consonante palatale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'analogia consiste nell'attrazione che una forma subisce da parte di un'altra. Delle due forme dell'italiano «cui» e «lui», solo la prima deriva regolarmente dal dativo lat. CUI; la seconda deriva da una forma analogica lat.volg. ILLUI. L'analogia è attiva soprattutto nei verbi detti irregolari. L'analogia è particolarmente attiva nel verbo, ma solo all'interno di una stessa voce verbale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Analogamente all'italiano, il francese ha una grafia che riproduce i suoni così come vengono pronunciati. Il francese moderno «clair» non rappresenta una reale eccezione alle leggi fonetiche. Nel francese moderno «clair», «ai» è una grafia latineggiante. Il francese ha una grafia che riflette in genere le fasi antiche della lingua e qualche volta perfino l'origine latina. I cultismi sono. le parole che costituiscono il lessico ereditario delle lingue. le parole trasmesse per via popolare, di generazione in generazione. coppie di parole che risalgono allo stesso etimo ma si presentano diverse nella forma (e a volte nel significato). parole che sono state ripescate per via colta dai dotti. Nell'esito lat. SPATHAM > sp. pg. 'espada' si nota un fenomeno di. epitesi. prostesi. aferesi. epentesi. L'esito lat.class. SÓLĬDUM > lat.volg. «soldu» (> it. «soldo», fr.a. «sol» > fr.mod. «sou», sp. «sueldo, pg. «soldo»), è un caso di. sincope. aferesi. metatesi. apocope. La metafonesi veneta. è provocata da -u finale. è provocata sia da -i sia da -u finale. è provocata da -i finale. è provocata dalla scomparsa della vocale finale. Nel'esito lat. AD-RIPĀRE > it. 'arrivare', il passaggio di [d] a [r] è un caso di. inserzione. assimilazione. cancellazione (o caduta). dissimilazione. L'onomastica è la disciplina che studia. l'origine di una parola (etimo). il rapporto che sussiste tra la parola e il suo precedente storico. l'origine dei nomi di luogo. l'origine dei nomi propri di persona. A partire dagli studi di Graziadio Isaia Ascoli si è fatta strada nella linguistica l'idea che. esistono dei confini linguistici netti tra le lingue. l'analisi linguistica deve essere limitata alle grandi lingue di cultura. davanti alla rappresentazione dialettologica concreta, il concetto di "lingua" diviene meno astratto. le lingue si differenziano le une dalle altre in modo graduale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Michel Bréal ha rivolto la sua attenzione non solo alla fonetica, come si era fatto sino ad allora, ma anche alla morfologia. All'inizio del Novecento, si diffonde nella cultura europea una diffusa reazione al pensiero del Positivismo. Jules Gilliéron ha evidenziato l'importanza che l'osservazione della distribuzione geografica dei fenomeni può assumere nell'analisi del cambiamento linguistico. Il Neoidealismo linguistico ha provato a superare lo iato che si era creato tra linguistica e studio letterario, considerando lingua e letteratura allo stesso modo come manifestazioni culturali. La "recensio" consiste. nel censimento dei testimoni di un testo e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici. nel censimento dei testimoni di un testo. nel censimento dei testimoni di un testo e nella loro classificazione in base agli errori comuni. nella classificazione dei testimoni di un testo in base agli errori comuni, e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici. I primi studiosi ad applicare il metodo lachmanniano al dominio romanzo furono. il tedesco Gustav Gröber e il francese Paul Meyer. i francesi Gaston Paris e Joseph Bédier. il tedesco Gustav Gröber e il francese Gaston Paris. il francese Gaston Paris e l'italiano Michele Barbi. Joseph Bédier. proponeva di riprodurre fedelmente il testimone che al termine della classificazione risultasse più vicino all'originale. sosteneva l'oggettività su cui si fonda la "recensio". sosteneva che l'obiettivo del filologo non è soltanto quello di fornire il testo critico di un'opera, ma anche quello di ricostruirne la storia della tradizione. sosteneva la liceità di ricostruire meccanicamente il testo originario combinando lezioni tramandate da testimoni diversi. Lo Strutturalismo. critica radicalmente il metodo storico-comparativo. si rifà ai principi del metodo storico-comparativo. benché innovativo, non si configura propriamente come un nuovo "paradigma" negli studi linguistici. tenta una mediazione tra il metodo-storico comparativo e il Positivismo. Nel quadro dell'analisi strutturale, la lingua, osservata nella contemporaneità,. è rappresentata come una realtà al tempo stesso statica e dinamica. è rappresentata come una realtà statica. è rappresentata come una realtà a volte statica, a volte dinamica. è rappresentata come una realtà dinamica. Secondo Saussure, la lingua è una struttura. perché si può sopprimere un elemento della lingua senza alterare il valore degli elementi vicini. perché non è un sistema complesso e unitario. perché il valore dei suoi elementi fondamentali non esiste in sé, ma solo in rapporto al valore di tutte le unità che la compongono nel loro complesso. perché il valore dei suoi elementi fondamentali esiste in sé, a prescindere dal valore di tutte le unità che la compongono nel loro complesso. Per Saussure, la langue rappresenta. l'estrinsecazione effettiva della grammatica interiorizzata del parlante. l'elemento irripetibile, individuale della lingua. il messaggio emesso da un emittente che condivide con il ricevente uno stesso codice. l'aspetto ritornante, fisso, regolare della lingua. I tratti soprasegmentali sono: l'accento, la lunghezza e il tono. la lunghezza, l'intonazione e il tono. l'accento, l'intonazione e il tono. l'accento, la lunghezza vocalica e consonantica. Due parole che si differenziano per un solo suono costituiscono. due allofoni. due varianti posizionali. una coppia minima. due fonemi. «ŋ» (nasale velare) e «n» (nasale alveolare). non sono fonemi né in italiano né in inglese. sono due fonemi in inglese ma non in italiano. sono due fonemi in italiano ma non in inglese. sono due fonemi sia in inglese sia in italiano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I rapporti sintagmatici sono frutto di un'astrazione, anche se mentalmente reali (in absentia). La lingua ha carattere lineare: procede cioè, senza possibilità di ritorno, nel tempo, in rigida successione. I rapporti di commutazione sono rapporti paradigmatici (o associativi). I rapporti che intercorrono tra i fonemi di una parola sono sintagmatici. Le vocali /e/ e /ɛ/. sono entrambe centrali. sono entrambe anteriori. sono entrambe arrotondate. sono entrambe medio-alte. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Secondo la fonologia generativa, il livello fonologico soggiacente e quello di superficie sono uniti da regole fonologiche. Nella fonologia generativa è fondamentale l'idea che il sistema fonologico vada riferito a un sistema soggiacente di cui le concrete realizzazioni foniche costituiscono l'aspetto di superficie. Per individuare i fonemi vocalici dell'italiano sono sufficienti almeno cinque tratti distintivi. Per descrivere il sistema fonologico di tutte le lingue del mondo è necessario lo stesso numero di tratti distintivi. Secondo Jakobson, Halle e Fant,. il fonema va considerato come un'unità indivisibile della lingua. il fonema è scomponibile in una serie di proprietà articolatorie e acustiche, dette "tratti distintivi". ogni lingua ha i suoi tipi particolari di fonemi, considerati come elementi primitivi. ogni lingua appare diversa per il numero, la qualità e i modi di combinare i fonemi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le regole fonologiche si limitano a produrre allofoni. Ad un fonema possono corrispondere due o più realizzazioni fonetiche diverse, dette allofoni o varianti posizionali. Un fenomeno che si realizza al confine tra parole nella catena del parlato è detto "di fonosintassi". La gorgia toscana è un fenomento di fonosintassi che prevede che, nelle varietà toscane, le consonanti occlusive sorde /p, t, k/ si spirantizzano in contesto intervocalico. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Secondo la prospettiva della Grammatica Generativa, le unità della lingua si strutturano secondo dei rapporti lineari di contiguità. La Grammatica generativa mira non solo a descrivere la lingua, ma a darne una rappresentazione formale. Nelle convenzioni della Grammatica generativa, l'asterisco designa agrammaticalità. Un aspetto originale della Grammatica generativa è il postulato che tutte le lingue umane si assomiglino. Il rinnovamento dell'analisi sintattica è avvenuto agli inizi degli anni Sessanta con la Grammatica generativa. di Giampaolo Salvi. di Noam Chomsky. di André Martinet. di Roman Jakobson. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Uno degli obiettivi della Grammatica generativa è quello di dare un quadro realistico di come funziona la nostra mente quando parliamo. Chomsky vuole mostrare che la lingua fa un uso infinito di mezzi finiti. La Grammatica generativa riconosce la priorità della lingua scritta su quella parlata. I seguaci della Grammatica generativa ripetono spesso che il bambino impara presto e facilmente a parlare. Nel fenomeno della dislocazione a sinistra. viene posto in prima posizione un elemento nuovo del discorso e nel contempo viene messo in rilievo un sintagma già menzionato nella comunicazione. vengono posti in prima posizione gli elementi già menzionati nel discorso e i sintagmi che rappresentano gli elementi nuovi della comunicazione. viene posto in prima posizione un elemento già menzionato nel discorso e nel contempo viene messo in rilievo un sintagma che rappresenta l'elemento nuovo della comunicazione. vengono messi in rilievo gli elementi già menzionati nel discorso e i sintagmi che rappresentano gli elementi nuovi della comunicazione. Le consonanti /p, b, m/ condividono. la modalità di articolazione: sono infatti nasali. la modalità di articolazione: sono infatti occlusive. il luogo di articolazione: sono infatti labiodentali. il luogo di articolazione: son infatti bilabiali. Le vocali vocali /ɔ, o, u/. sono arrotondate e anteriori. sono non arrotondate e posteriori. sono non arrotondate e anteriori. sono arrotondate e posteriori. Se le corde vocali sono aperte. vengono prodotti suoni sordi. vengono prodotti suoni fricativi. vengono prodotti suoni sonori. vengono prodotti suoni vocalici. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Nella convenzione grafica italiana, la corrispondenza tra fono e grafema è meno forte che in quella francese e inglese. Secondo le convenzioni dell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA), le parentesi quadre indicano la trascrizione fonetica di un termine. Nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA) c'è una corrispondenza biunivoca tra segni e foni. Il fonema è rappresentato con un simbolo dell'alfabeto fonetico racchiuso tra sbarrette oblique. L'AIS (Atlante italo-svizzero) nell'ordinamento delle carte usa un criterio. analogo a quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono riuniti per affinità in sfere concettuali. diverso da quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono classificati in ordine alfabetico. diverso da quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono riuniti per affinità in sfere concettuali. analogo a quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono classificati in ordine alfabetico. Gilliéron ha mostrato. come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche. come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico siano dovuti a sostituzione lessicale. come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico non siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche. come alcuni meccanismi di cambiamento linguistico non siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche. Scopo della Sociolinguistica è la rappresentazione. della variazione sociale e geografica della lingua. della variazione sociale della lingua. della variazione dialettale in un determinato spazio geografico. della variazione sincronica e diacronica della lingua nella società. Per "variazione sociale" della lingua intendiamo l'eterogeneità che caratterizza una comunità di parlanti. collegata alla differenziazione diacronica della lingua. collegata alla differenziazione geografica di un dato spazio linguistico. collegata alla differenziazione dialettale di un dato spazio linguistico. collegata alle divisioni della società in classi. Secondo Labov. la norma linguistica riconosciuta come bassa non è dotata di un proprio sistema di regole. la classe alta si avvale solo della norma linguistica riconosciuta come alta, la classe bassa solo della norma linguistica bassa. la classe alta si avvale della norma linguistica riconosciuta come alta anche nel discorso casuale. ogni classe sociale, mediante uno sforzo cosciente più o meno accentuato, si avvicina alla norma linguistica riconosciuta come alta. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il cambiamento linguistico non è osservabile nell'arco dell'esistenza umana. Dietro il cambiamento linguistico si cela una lunga concorrenza tra diverse forme o fenomeni. Il cambiamento linguistico avviene con estrema lentezza. Parliamo di fenomeni di innovazione quando in una lingua, durante un certo periodo, una forma nuova non riesce ad imporsi sulla forma tradizionale. In fiorentino antico. «lui» era la sola forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, mentre «egli» era la forma obliqua del pronome. «egli» era la principale forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, ma anche la forma obliqua «lui» poteva essere usata in tale funzione. sia «egli» che «lui» erano usate come forme soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare. «egli» era la sola forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, mentre «lui» era la forma obliqua del pronome. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Quando, dopo Manuzio, altri eruditi italiani del Cinquecento adottarono il termine di dialetto immettendolo nel quadro linguistico italiano del loro tempo, ne trasformarono profondamente il valore originario. In Grecia, il termine dialetto (diálektos) designava le varietà linguistiche locali usate ognuna per un genere letterario diverso (dorico, attico, ionico ed eolico) alle quali si aggiungeva la cosiddetta "koiné", basata sull'attico. L'accezione odierna della parola "dialetto" è la stessa che aveva il termine "diàlektos" nell'antica Grecia. Aldo Manuzio, nel 1496, notò come la situazione della Grecia antica assomigliasse a quella italiana per la ricchezza e la varietà dei dialetti. È possibile che un "dialetto" diventi una "lingua"?. Sì, ma a patto che la minoranza linguistica venga riconosciuta come nazione. No. Sì, ma a patto che degli studiosi elaborino una norma per la nuova lingua. Sì, se si presentano le opportune condizioni sociali e culturali. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Per gli eruditi del Rinascimento, il toscano era la lingua per antonomasia, rispetto alla quale i dialetti si erano dimostrati artisticamente inferiori. Dal Rinascimento in avanti il termine dialetto assume un valore peggiorativo. Per gli eruditi del Rinascimento i dialetti italiani erano delle varietà linguistiche coesistenti di pari dignità, tutte usate nell'espressione scritta. Per gli eruditi del Rinascimento, il toscano era la sola lingua d'Italia, al punto da poter essere chiamato, col tempo, "italiano"; gli altri erano solo dialetti. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Dal punto di vista linguistico, la distinzione tra lingue e dialetti si potrebbe eliminare. Oggi si pensa anzi che tutte le lingue siano potenzialmente capaci di esprimere ogni concetto. I motivi che portano alla distinzione tra lingua e dialetto possono essere di natura storico-sociale o di natura culturale. Dal Rinascimento in poi l'opposizione tra lingua e dialetto si è fatta più blanda. Nella prospettiva della linguistica contemporanea, il cambiamento linguistico può essere definito come. una delle componenti del divenire continuo dello spirito. ciò che differenzia due sistemi sincronici successivi. ciò che differenzia due sistemi diacronici successivi. uno stato di lingua in cui coesistono armoniosamente (o quasi) molti fenomeni. In latino classico, nella frase «habeo epistulam scriptam», «scriptam». ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto. si comporta sintatticamente come un verbo. è un participio retto dal verbo ausiliare «habeo». instaura una relazione di reggenza con il nome «epistulam». Nell'italiano moderno, nella frase «ho scritto una lettera», «scritto». ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto. instaura una relazione di predicazione con il nome «lettera». viene interpretato sintatticamente come un aggettivo, non come un verbo. regge il sintagma «una lettera» e a sua volta è retto dal verbo ausiliare «ho». |