Filologia e linguistica romanza 1-2 - Lez. 66-96
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Title of test:![]() Filologia e linguistica romanza 1-2 - Lez. 66-96 Description: Filologia e linguistica romanza 1-2 eCampus |




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La «collazione» è. la classificazione di tutti i testimoni superstiti di un determinato testo. il confronto tra tutti i testimoni superstiti di un determinato testo. la scelta delle varianti da accogliere a testo sulla base di criteri meccanici. il confronto e la classificazione di tutti i testimoni superstiti di un determinato testo. Nella trasmissione dei testi medievali, la sostituzione di una forma più ricercata con una forma più banale è detta. variante adiafora. semplificazione. banalizzazione o trivializzazione. errore congiuntivo. La classificazione dei testimoni. raramente fornisce elementi utili per la scelta delle varianti sostanziali e formali da accogliere a testo. permette di scegliere le varianti formali da accogliere a testo, ma raramente fornisce elementi utili anche per la scelta delle varianti sostanziali. permette di scegliere sia le varianti sostanziali, sia le varianti formali da accogliere a testo. permette di scegliere le varianti sostanziali da accogliere a testo, ma raramente fornisce elementi utili anche per la scelta delle varianti formali. Quale delle seguenti affermazioni contiene delle inesattezze?. Il complemento d’agente e di causa efficiente in occitano è introdotto dalla preposizione da, analogamente a quanto succede in italiano. In occitano il termine drutz poteva assumere il valore di ‘amante’, ‘amico’. L'occitano gensor significa 'più nobile' e deriva dal latino *genĭtĭorem, comparativo di maggioranza del participio passato genĭtus ‘nato’. In occitano antico, amor, come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -or, -ōris, è femminile. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?. L'occitano «assatz» significa letteralmente ‘assaggio’, 'esempio'. L'occitano «gensor» deriva dal superlativo latino «*genĭtĭorem». Nel verso occitano «Ja mais d’amor no·m jauzirai», «no·m jauzirai» significa letteralmente ‘non mi godrò’. L'occitano «chaitius» deriva dal lat. «captivus», che significava originariamente ‘infelice’ ‘sventurato’, ‘misero’. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. In occitano antico il verbo «remembrar» è impersonale. Il verso «m’es belhs dous chans» significa letteralmente ‘mi è bello dolce canto’. In occitano antico «amor» è femminile, come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -OR, -ORIS. Il verso occitano «Lanquan li jorn son lonc en mai» significa 'quando i giorni sono lontani in maggio'. Quale delle seguenti affermazioni contiene delle inesattezze?. Gli antichi biografi hanno visto nell'amor de lonh l’allusione a una reale lontananza dell’amata. Gli antichi biografi hanno proposto una lettura del motivo dell'amor de lonh in chiave allegorica. I critici moderni inclinano a interpretare l'amore de lonh come una metafora del “paradosso amoroso” su cui si fonda l’amore cortese. Sul significato letterale del sintagma 'amor de lonh' non c’è accordo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I moderni inclinano a interpretare l'"amor de lonh" di Jaufre Rudel come una metafora del "paradosso amoroso" su cui si fonda l'amore cortese. Secondo l'antica "vida", Jaufre Rudel sarebbe morto in mare prima di raggiungere la sua amata, la contessa di Tripoli. Uno dei motivi centrali della poesia di Jaufre Rudel è quello dell'"amor de lonh" o "amor de terra lonhdana". Secondo l'antica "vida", Jaufre Rudel si sarebbe innamorato della contessa di Tripoli senza vederla. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In occitano, «drutz» può avere il significato di 'amante', 'amico'. Il verso «Ben tenc lo Senhor per verai» significa letteralmente 'Ben (ri)tengo il Signore per verace'. L'occitano «Be·m parra jois» significa letteralmente 'Ben mi apparirà gioia'. Il complemento d'agente e di causa efficiente in occitano è introdotto dalla prep. «da» analogamente a quanto succede in italiano. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?. La forma trobaire deriva da *TROPATOREM. Caratteristico dell’occitano è il passaggio dei nessi latini T/D + R a [i̯r]. Nelle varietà moderne, la /n/ finale è caduta in tutto il dominio occitanico. Il fenomeno della "n mobile" si riferisce a casi di caduta di /n/ intervocalica. L’occitano antico. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino volgare, basato su dieci fonemi vocalici. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino classico, basato su sette fonemi vocalici. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino volgare, basato su sette fonemi vocalici. conserva lo schema del vocalismo tonico del latino classico, basato su sette fonemi vocalici. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'occ. «chaitius» deriva dal lat. CAPTIVUS che significava originariamente 'cattivo, crudele'. L'occitano «gensor» deriva dal latino *GENĬTĬOREM, comparativo di maggioranza del participio passato GENĬTUS ‘nato'. In occitano antico, «amor», come tutti i continuatori dei nomi della III declinazione latina uscenti in -or, -ōris, è femminile. L'occ. «iratz», dal lat. IRATUS, può avere il valore di 'triste' accanto a quello di 'adirato'. In occitano antico. non esiste la dittongazione spontanea: i dittonghi ascendenti sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata. non esiste né la dittongazione spontanea, né quella condizionata. esiste la dittongazione spontanea, ma alcuni dittonghi ascendenti sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata. esiste la dittongazione spontanea come nelle altre lingue romanze. In occitano antico. cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A e da -O. cadono tutte le vocali finali atone. cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A e da -E. cadono tutte le vocali finali atone diverse da -A. Il passaggio a palatale dell'occlusiva velare sorda e sonora che si trova prima di /a/. è un fenomeno che si produce solo nelle varietà del Nord del dominio occitano. si produce in tutto il dominio occitano, ma solo in alcuni contesti particolari. è un fenomeno del tutto assente nel dominio occitano. è un fenomeno che si produce solo nelle varietà del Sud del dominio occitano. Le forme «jois» e «gaug». sono allotropi: il secondo è un prestito dal francese, il primo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM. sono allotropi: il primo è un prestito dal francese, il secondo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM. sono allomorfi: il primo è un prestito dal francese, il secondo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM. sono allomorfi: il secondo è un prestito dal francese, il primo è il regolare sviluppo occitanico del latino GAUDIUM. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Un elemento che distingue l’occitano antico dalla maggior parte delle lingue romanze è la conservazione del dittongo latino AU. In occitano, il dittongo [au̯] si è sviluppato anche dall’evoluzione di AL- davanti a consonante alveolare (/t d s/). I dittonghi discendenti dell’occitano antico sono il risultato di un processo di evoluzione condizionata. Nell’occitano antico la dittongazione poteva essere innescata anche dalla presenza di una /i/ finale (dittongamento metafonetico). Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In occitano antico, nell’evoluzione di yod (= [j]) e dei nessi di «consonante + yod», abbiamo spesso esiti diversi a seconda del contesto. In occitano antico, le sillabe finali che si trovano dopo la sillaba tonica, subiscono lo stesso trattamento delle sillabe interne. In occitano antico, quando, a causa della caduta della vocale finale, si formano dei nessi consonantici che necessitano di un appoggio vocalico, si sviluppa una /e/ epitetica. In occitano antico, le vocali /i/ e /u/ finali si possono trovare in posizione finale quando formano un dittongo con la vocale precedente. In occitano antico. si ha la palatalizzazione di /k g/ solo davanti alle vocali anteriori. si ha la palatalizzazione di /k g/ davanti alle vocali anteriori e, in alcune zone, anche davanti ad /a/. si ha la palatalizzazione di /k g/ sia davanti alle vocali anteriori sia davanti ad /a/. si ha la palatalizzazione di /k g/ solo davanti ad /a/. Nelle varietà occitane medievali, i nomi di genere femminile che risalgono alla I declinazione latina. non presentano una distinzione morfologica tra singolare e plurale, ma solo tra Caso Soggetto e Caso Obliquo. presentano una distinzione morfologica tra Caso Soggetto e Caso Obliquo al singolare, ma non al plurale. presentano una distinzione morfologica tra singolare e plurale, ma non tra Caso Soggetto e Caso Obliquo. presentano sia una distinzione morfologica tra singolare e plurale, sia una distinzione morfologica tra Caso Soggetto e Caso Obliquo. In occitano antico, il tipo II dei maschili. include i nomi che al Caso Soggetto singolare escono in -e. include i nomi che al Caso Soggetto singolare escono in -es. include i nomi che presentano l'alternanza tra l'uscita in -es e l'uscita in -e. include i nomi che presentano l'alternanza tra radici uscenti in «cons. + er» e radici in «cons. + r». Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. Alcune forme di maschili del I Tipo presentano al Caso Soggetto singolare e al Caso Obliquo plurale una -s che non era presente nell’etimo latino. I nomi maschili che discendono dai “parisillabi” della III declinazione latina si assimilano in genere ai nomi derivati dalla II declinazione latina. Il Caso Obliquo può fungere anche da dativo o da genitivo senza bisogno di preposizione. La corrispondenza tra i casi dell’occitano antico e quelli del latino è ben visibile nei nomi che risalgono alla III declinazione latina. In occitano antico, il Tipo I dei maschili si caratterizza per il fatto che. il Caso Obliquo singolare coincide con il Caso Soggetto plurale. il Caso Soggetto singolare coincide con il Caso Soggetto plurale. il Caso Obliquo plurale coincide con il Caso Soggetto plurale. il Caso Obliquo singolare coincide con il Caso Obliquo plurale. Nel verso occitano «Iratz e jauzens m'en partrai», abbiamo la proclisi dei pronomi clitici («m'en»). perché nessun sintagma si trova in posizione postverbale. perché il verbo è di modo finito. perché almeno un sintagma si trova in posizione preverbale. perché nella frase il verbo si trova in posizione iniziale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In occitano, come in francese antico, nel paradigma del verbo 'essere' si conservano alcune forme che continuano regolarmente il futuro latino. In occitano, nei perfetti forti l'accento cade sempre sulla desinenza verbale. In occitano, come in gran parte delle lingue romanze, il futuro deriva dalla perifrasi «infinito + ind. pres. di HABEO». Come in italiano e nelle altre lingue romanze, l'occitano riduce a tre le quattro coniugazioni latine. Nelle varietà occitane medievali, il sistema bicasuale si fonda sulla distinzione. tra un Caso Vocativo e un Caso Obliquo. tra un Caso Obliquo e un Caso Soggetto (o Caso Nominativo). tra un Caso Vocativo e un Caso Genitivo-Dativo. tra un Caso Soggetto e un Caso Genitivo-Dativo. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. In occitano, come in gran parte delle lingue romanze, il futuro deriva dalla perifrasi «infinito + ind. pres. di habĕo». In occitano, i nomi come paire e fraire presentano due allomorfi, uno derivato dal nominativo e uno derivato dall’accusativo latino. In occitano, l’articolo definito presenta la distinzione di caso soltanto al maschile plurale. In occitano, abbiamo perfetti deboli, in cui l’accento cade sempre sulla desinenza verbale, e perfetti forti, in cui l’accento cade sulla radice verbale alla I, III persona singolare e alla III persona plurale. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. In occitano antico, nella declinazione dell'articolo maschile singolare il Caso Soggetto «le» si oppone al caso obliquo «lo». In occitano antico, i nomi femminili del Tipo I non presentano una distinzione di caso, ma solo di numero. In occitano antico, i nomi femminili derivati dalla III declinazione latina presentano generalmente la distinzione di caso al singolare, ma non al plurale. In occitano antico, l’articolo definito presenta la distinzione di caso soltanto al maschile plurale. In occitano antico, i maschili del Tipo III. continuano gli “imparisillabi” della III declinazione latina che non hanno esteso -ĭs al nominativo. presentano l'accento sulla radice al Caso Obliquo e l'accento sul suffisso al Caso Soggetto. presentano due allomorfi, uno derivato dal genitivo e uno derivato dall’accusativo latino. presentano due allomorfi differenziati per la forma ma non per la posizione dell’accento. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La poesia trobadorica viene prodotta e fruita dai vertici della società feudale. L'occitano «trobar» deriva dalla parola «trobadors» 'trovatori'. Nell'amore cortese, la dama amata dal trovatore è concepita come una donna sposata. I tre paradossi su cui si fonda l'amore cortese sono: il godimento del sacrificio, l'affinamento morale nell'adulterio, l'esaltazione nel segreto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La «tornada» ripete le rime e la melodia della fine dell'ultima strofa della canzone. Il genere più importante della poesia trobadorica è la canzone. La poesia trobadorica è isosillabica, perché i versi sono definiti sulla base della lunghezza sillabica. La lirica trobadorica è una poesia cantata, di cui i poeti compongono sia le parole che la musica. Secondo l'interpretazione di Erich Köhler. la genesi dell'amore cortese è da mettere in relazione con l'eresia càtara. l'amore cortese non è che la trascrizione metaforica, nel rapporto amoroso con la donna, del rapporto che lega vassallo e signore. l'amore cortese rappresenta la spiritualizzazione di aspetti economici e sociali fondamentali nella società feudale. l'origine dell'amore cortese va ricercata nell'influenza della poesia amorosa araba. Le prime poesie liriche in occitano che ci siano giunte risalgono. alla metà del sec. XII. alla fine del secolo XI o agli inizi del sec. XII. alla fine del secolo X o agli inizi del sec. XI. alla metà del sec. XI. All'interno del sistema di generi della poesia trobadorica, il sirventese è. il genere con cui si esprime una vanteria militare, poetica o sessuale. il genere che funge da veicolo principale di espressione della condizione cortese. il genere dell'attacco personale, politico, della satira dei costumi. un genere non cortese e talvolta quasi narrativo, che racconta la seduzione da parte di un cavaliere di una pastora. Gli elementi costitutivi del verso antico-occitano sono. le posizioni e gli ictus. gli ictus, la lunghezza sillabica e le posizioni. la lunghezza sillabica e gli ictus. la lunghezza sillabica e le posizioni. La rima consiste. nell'identità della sillaba finale tonica della parola. nell'identità della parte finale della parola a partire dalla vocale tonica. nell'identità della parola finale. nell'identità della sillaba finale della parola. In una lirica a «coblas unissonans», le rime. sono uguali per tutto il testo, tranne che nella tornada. sono uguali a strofe alterne. sono uguali per tutto il testo. si rinnovano a ogni stanza. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I versi si raggruppano in un'unità, detta in occitano «cobla». Tutte le coblas di una poesia devono avere lo stesso numero di versi, lo stesso schema di rime, la stessa successione di tipi metrici. I componimenti dei trovatori sono di solito conclusi da un congedo, chiamato «tornada», di estensione uguale alla cobla. Nella tornada, la misura dei versi e le rime devono essere esattamente le stesse della parte finale della stanza immediatamente precedente. Secondo l'ipotesi di Gustav Gröber, i canzonieri occitani si sarebbero formati attraverso le seguenti tappe: raccolte d'occasione, raccolte d'autore, fogli volanti. fogli volanti, raccolte d'autore, raccolte d'occasione. raccolte d'autore, raccolte d'occasione, fogli volanti. fogli volanti, raccolte d'occasione, raccolte d'autore. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le "razos" raccontano le cause che hanno spinto i poeti a scrivere determinati testi. Le "vidas" e le "razos" furono scritte perlopiù nel XII secolo. Gran parte delle vidas e della razos fu composta dal trovatore Uc de Saint Circ. La maggior parte dei canzonieri che ci trasmettono la poesia dei trovatori è stata copiata nel nord-Italia, in particolare nel Veneto. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Guglielmo IX fu uno dei più grandi feudatari della Francia a cavallo dei secoli XII e XIII. Guglielmo IX venne scomunicato due volte. I risultati della spedizione militare in Terrasanta organizzata da Guglielmo IX furono disastrosi. Guglielmo IX ebbe una scandalosa relazione con la viscontessa Dangerosa di Châtellerault. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX comincia con il cosiddetto «esordio naturale» (designato abitualmente col termine tedesco di Natureingang). Nella canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX, la metafora feudale include i tipici gesti di devozione del vassallo (il poeta) verso il signore (la donna). La canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX si conclude con una concreta metafora sessuale. Nella canzone «Ab la douzor del temps novel» di Guglielmo IX, la relazione tra l'io lirico e la donna non appare condizionata dalla consapevolezza dell'inferiorità sociale. Quale delle seguenti affermazioni non è corretta?. I trovatori più antichi usano il termine vers per indicare un componimento lirico di vario argomento – amoroso, ma anche comico o satirico. L'occitano paraula significa 'parabola' e deriva dal latino biblico parabŭlam, a sua volta derivato dal greco. L'occitano talan significa 'desiderio' e deriva dal lat. talentum, a sua volta derivato dal nome greco di un’antica moneta. In occitano gap significa 'vanto', ma può indicare anche un genere di componimento autoelogiativo, in cui il trovatore vanta i suoi meriti. Il verso di Guglielmo IX «nos n'avem la pess'e·l coutel» è un'espressione proverbiale che contiene probabilmente. un'allusione al mondo contadino. un'allusione al codice cavalleresco. un'allusione al mondo della caccia. un'allusione sessuale. L'occitano «noig» è la regolare continuazione. del latino NOS. del latino NOCTEM. del latino *INODIUM. del latino NODUM. La preposizione occitana a«ab». significa 'con' e deriva dal latino AB (lett. 'da'). significa 'presso' e deriva dal latino AB (lett. 'da'). significa 'con' e deriva dal latino APUD (lett. 'presso'). significa 'presso' e deriva dal latino APUD (lett. 'presso'). Nel verso di Guglielmo IX «Mas eu no·m mogra ges enquers qi m'ausizetz», la forma «mogra». è un condizionale, derivato dal piuccheperfetto latino MOUERAM. è un condizionale, derivato dalla perifrasi MOUERE + HABEBAM. è un futuro, derivato dalla perifrasi MOUERE + HABEO. è un futuro, derivato dal piuccheperfetto latino MOUERAM. La definizione di «trovatore bifronte» deriva dal fatto che Guglielmo IX. esprime nei suoi testi orientamenti (almeno apparentemente) contrastanti nei confronti della fin'amor. ha composto, oltre a poesie in occitano, anche testi in latino. ha composto, oltre a poesie d'argomento amoroso, anche testi religiosi e morali. ha condotto una vita scandalosa e dissipata. In «Farai un vers de dreit nien» di Guglielmo IX. si nota una sostanziale adesione dell'autore al codice della fin'amor. si mette in scena una piccola novella a sfondo erotico. i toni sono tipicamente giullareschi, caratterizzati da un linguaggio comico e da temi osceni e licenziosi. si intravede un atteggiamento di polemica e di caricatura verso il grande canto cortese. Nella prima e nella seconda generazione trobadorica, il termine «vers» designa. una forma metrica non riservata alla lirica amorosa di ispirazione cortese, ma anche a generi di tipo comico o morale. una forma metrica riservata al genere morale. una forma metrica riservata alla lirica amorosa di ispirazione cortese. una forma metrica riservata a generi di tipo comico o morale. Il motivo dell'«amor de lonh». costituisce un'invenzione di Jaufre Rudel. ha dei precedenti in alcune liriche di Guglielmo IX. ha dei precedenti in Properzio e nella tradizione filosofica greca e latina. ha dei precedenti nelle Heroides di Ovidio e nella letteratura francese medievale. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il trovatore Marcabru inviò un sirventese a un Jaufre Rudel «outra mar» 'oltre mare'. Giosue Carducci è autore di una poesia in cui racconta l'arrivo di Jaufre Rudel sulla spiaggia di Tripoli e la sua morte tra le braccia della contessa Melisenda. È probabile che Jaufre Rudel abbia partecipato alla prima crociata. La figura di Jaufre Rudel ha suscitato grande interesse nei poeti del XIX secolo. L'occitano «gentils». conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'gentile, di buon cuore'. conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'gentilizio, proprio della GENS', quindi 'nobile'. conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'straniero, pagano'. conserva in parte il valore del latino GENTILIS, che significava in origine 'onesto, retto'. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'esordio primaverile (ted. Natureingang) è un vero e proprio topos della tradizione trobadorica. Nella lirica «Quan lo rius de la fontana» di Jaufre Rudel, i toni sono in forte disaccordo con quelli della concezione amorosa tradizionale dei trovatori. «Quan lo rius de la fontana» è uno dei testi in cui Jaufre Rudel affronta una delle sue tematiche predilette, l'amore lontano. Nella lirica «Quan lo rius de la fontana» abbiamo un parallelismo tra il canto dell'usignolo e il canto del poeta. Il verso di Jaufre Rudel «De dezir mos cors no fina» significa. il mio corpo non cessa di desiderare'. il mio cuore non cessa di desiderare'. il mio corpo non muore per il desiderio'. il mio cuore non muore per il desiderio'. Marcabru. è stato considerato a lungo come l'iniziatore del trobar leu. è un intellettuale impegnato in una lotta vana contro le trasformazioni degli ideali politici, sociali e morali della classe aristocratica. esprime nei suoi testi una piena adesione ai valori della fin'amor. appartiene, come Guglielmo IX e Jaufre Rudel, all'alta aristocrazia feudale. Secondo una delle antiche vidas, Marcabru. era figlio di don Aldrico del Vilar. era figlio di un nobile signore della Guascogna. era figlio di un trovatore di nome Cercamon. fu lasciato alla porta di un ricco uomo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il verso «Amors soli'esser drecha» significa: 'Amore soleva essere destro'. L'occitano «chatz» deriva dal lat. tardo CATTUS, forse voce celtica (da cui derivano anche l'it. gatto e il fr. chat). L'inglese «cat» è un prestito attinto dal latino parlato dalle popolazioni della Britannia romana. L'occitano «greu» deriva dal lat. volg. GREVIS, nato dall'incrocio del lat. GRAVIS 'grave, presante', con il suo contrario LEVIS 'lieve, leggero'. L'occitano «gramavi» ha in origine il valore di. 'gracile, debole'. 'gramo, misero'. 'grammatico, maestro di grammatica'. 'gramigna, erba cattiva'. La pastorella e l'alba. sono scarsamente originali, in quanto mettono sempre in scena la medesima situazione. rappresentano l'amore idealizzato dei trovatori. sono contraddistinte da una costruzione strofica complessa. occupano un posto di particolare rilievo all'interno dei generi di contenuto morale e politico. Nella canto XXVI del «Purgatorio» Dante sostiene, tra l'altro,. la superiorità della poesia di Guido Gunizelli su quella di Guiraut de Bornelh. la superiorità della poesia di Arnaut Daniel su quella di Guiraut de Bornelh. la superiorità della poesia di Guiraut de Bornelh su quella di Arnaut Daniel. la superiorità della poesia di Guiraut de Bornelh su quella di Guido Guinizelli. L'antica vida occitanica racconta che Guiraut del Bornelh. era di estrazione borghese e aveva studiato all'università. fu uomo di bassa estrazione, ma colto. fu uomo di bassa estrazione e per questo si fece giullare. proveniva da un nobile casato, ma si fece poeta. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il termine «alba» designava, in origine, il grido o canto della scolta notturna. Il genere poetico dell'«alba» mette in scena la separazione degli amanti al sorgere del sole. Un tratto caratteristico del genere poetico dell'«alba» è l'iniziale invocazione alla Vergine Maria. Un personaggio tipico dell'«alba» è la sentinella che esorta gli amanti a distaccarsi. In una «tenso» con Guiraut de Bornelh, Raimbaut d'Aurenga sostiene. la causa del trobar clus. la causa del trobar leu. la causa del trobar ric. la causa della fin'amor. Nell'antica vida occitanica si afferma che Raimbaut d'Aurenga. scriveva versi e canzoni mediocri. fu l'iniziatore del trobar clus. metteva molta ricercatezza nel trovare rime ricche e oscure. metteva molta ricercatezza nel trovare rime leggere e facili. Nelle strofe IV-VI della canzone «Non chant per auzel ni per flor» di Raimbaut d'Aurenga si fa esplicito riferimento all'amore di. Paride e Elena. Paolo e Francesca. Tristano e Isotta. Lancillotto e Ginevra. Nel romanzo di Tristano e Isotta si racconta che. Isotta si fa sostituire dall'ancella negli incontri con Tristano per non commettere adulterio. Isotta si fa sostituire dall'ancella al momento di bere il filtro per non innamorarsi di Tristano. Isotta si fa sostituire dall'ancella il giorno delle nozze per non sposare re Marco. Isotta si fa sostituire dall'ancella nel letto coniugale per nascondere al marito la perdita della verginità. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il verso «car es del mon la bellaire» significa: 'perché è la più bella del mondo'. Il verso occitano «No chant per auzel ni per flor» significa: 'non mi importa né degli uccelli né dei fiori'. L'occitono «neis» significa 'neppure' e deriva dal latino NE IPSUM. In occitano, il femminile «prada» ('prato') deriva dal neutro plurale latino PRATA. La canzone «Can vei la lauzeta mover» di Bernart de Ventadorn si colloca all'interno di un dialogo poetico. con Arnaut Daniel. con Guiraut de Bornelh. con Raimbaut d'Aurenga. con Bertran de Born. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Bernart de Ventadorn è uno degli autori che hanno goduto di maggior fortuna presso i contemporanei e gli immediati successori. Il canzoniere di Bernart de Ventadorn contiene, oltre a testi amorosi, componimenti di argomento politico o morale. Bernart de Ventadorn ebbe rapporti con i visconti di Ventadorn, poi con Enrico II Plantageneto e Eleonora d'Aquitania. Bernart de Ventadorn era probabilmente di umili origini. Nell'antica vida occitanica si afferma che Bernart de Ventadorn. era signore del castello di Ventadorn. compose rime ricche e difficili. si innamorò, ricambiato, di Eleonora di Aquitania. venne assassinato da un marito geloso. L'occitano «lauzeta» significa. aura leggera. piccola lode. allodola. Lauretta. Nella tornada di «Can vei la lauzeta mover», Bernart de Ventadorn si rivolge a Raimbaut d'Aurenga. con il senhal di «lauzeta» ('allodola'). con il senhal di «Tristans» ('Tristano'). con il senhal di «chaitius» ('infelice'). con il senhal di Carestia. L'occitano «lauzenger»/«lauzengier» nella poesia trobadorica ha il significato specifico di. lusingatore, adulatore'. 'maldicente, calunniatore'. bugiardo, mentitore'. adultero, traditore'. Nella canzone «Non es meravelha s'eu chan» di Bernart de Ventadorn. si ha un esempio di trobar clus. l'irraggiungibilità dell'oggetto e la forza della passione generano gioia ma non sofferenza. l'amante non chiede alcuna ricompensa ai suoi servigi. l'amante è visto come creatura superiore, eccezionale. Le forme occitane «cambra» e «oncle» che si incontrano nella sestina di Arnaut Daniel significano rispettivamente. 'camera' e 'unghia'. 'gamba' e 'zio'. 'gamba' e 'unghia'. 'camera' e 'zio'. L'influsso di Arnaut Daniel sulla poesia di Dante è percepibile soprattutto. nel De vulgari eloquentia e nella Vita nuova. nelle «Petrose» e nell'Inferno. nel Purgatorio e nella Vita nuova. nella Vita nuova e nelle «Petrose». Nel canto XXVI del Purgatorio. Arnaut Daniel si rivolge a Dante in occitano. Bertran de Born si rivolge a Dante in occitano. Guido Guinizelli pronuncia alcune frasi in occitano. Bonagiunta Orbicciani pronuncia alcune frasi in occitano. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le «Petrose» sono posteriori al De vulgari eloquentia. Lo stile, i toni e i contenuti delle «Petrose» si distaccano fortemente dallo Stilinovismo professato in gioventù da Dante. Le «Petrose» sono componimenti lirici di Dante Alighieri indirizzati a una donna crudele e insensibile, indicata col senhal di «Madonna Pietra». Il grande modello poetico delle «Petrose» è la poesia di Arnaut Daniel. Nella sestina. la posizione delle parole-rima rimane la stessa in tutte le stanze. la posizione delle parole-rima rimane la stessa in tutte le stanze tranne che nella tornada. ci sono legami di rima nella stanza e alcune rime sono parole-rima. non ci sono legami di rima nella stanza e tutte le rime sono parole-rima. All'interno della Commedia, Dante racconta di aver incontrato lo spirito di Bertran de Born. nel cerchio dei traditori, nella zona dei traditori dei parenti ("Caina"). nel cielo degli spiriti amanti. nella cornice dei lussuriosi. nella bolgia dei seminatori di discordia. In quale opera o in quali opere Dante Alighieri menziona la figura del trovatore occitano Bertrand de Born?. sia nel De vulgari eloquentia, sia nella nella prima cantica della Commedia. nel De vulgari eloquentia, ma non nella Commedia. nella prima cantica della Commedia ma non nel De vulgari eloquentia. sia nel De vulgari eloquentia, sia nella Vita nuova. Il biografo medievale racconta che Bertran de Born. avrebbe suscitato discordia tra i figli di Enrico II Plantageneto Riccardo Cuor di Leone e Giovanni senza terra. avrebbe suscitato discordia tra il re d'Inghilterra Enrico II Plantageneto e suo figlio. avrebbe suscitato discordia tra Riccardo Cuor di Leone e suo figlio Enrico. avrebbe suscitato discordia tra Enrico II Plantageneto e sua moglie Eleonora d'Aquitania. Dante parla di Bertrand de Born. nel De vulgari eloquentia, ma non ne fa menzione nell'Inferno. nell'Inferno ma non ne fa menzione nel De vulgari eloquentia. sia nel De vulgari eloquentia, sia nella Vita nuova. sia nel De vulgari eloquentia, sia nell'Inferno. Secondo l'antica vida occitanica, Bertran de Born avrebbe suscitato discordia. tra Enrico II Plantagenteo e sua moglie. tra Riccardo Cuor di Leone e suo figlio. tra Riccardo Cuor di Leone e Giovanni senza terra. tra Enrico II Plantagenteo e suo figlio. Nella Commedia dantesca, Bertran de Born è collocato. nel Paradiso, tra gli spiriti amanti. nel Purgatorio, tra i lussuriosi. nell'Inferno, tra i traditori. nell'Inferno, tra i seminatori di discordia. Il componimento che comincia con il verso «Be·m platz lo gais temps de pascor» e che per molto tempo è stato attribuito a Bertran de Born. appartiene al genere della poesia religiosa e celebra la gioia della Pasqua. appartiene al genere della canzone e critica gli eccessi della fin'amor. appartiene al genere del sirventese e celebra la gioia della guerra. appartiene al genere della canzone e celebra la gioia della fin'amor. «Be·m platz lo gais temps de pascor». è una canzone di argomento religioso in cui si esalta la gioia della Pasqua con la tecnica del plazer. è una canzone di argomento morale in cui si criticano gli eccessi della fin'amor con la tecnica del plazer. è un sirventese in cui si esalta la gioia della guerra con la tecnica del plazer. è una canzone in cui si esalta la gioia della fin'amor con la tecnica del plazer. Il termine «albigesi» significa. 'albini, chiari, luminosi'. 'di Albi'. 'puri'. 'candidi, puri'. Nella Commedia dantesca, Folchetto da Marsiglia è collocato. nel Purgatorio, tra i lussuriosi. nel Paradiso, tra gli spiriti amanti. nell'Inferno, tra i seminatori di discordia. nell'Inferno, tra i traditori. Nel corso del suo viaggio oltremondano di cui racconta nella Commedia, Dante incontra Folchetto da Marsiglia. nella prima cantica, l'Inferno, nella bolgia dei seminatori di discordia. nella prima cantica, l'Inferno, tra i traditori dei parenti ("Caina"). nella seconda cantica, il Purgatorio, nella cornice dei lussuriosi. nell'ultima cantica, il Paradiso, nel cielo degli spiriti amanti. Si parla di «Crociata contro gli albigesi» perché. perché gli eretici si consideravano 'puri' (in occitano 'albs'). perché gli eretici si consideravano 'candidi' (in occitano 'albs'). perché gli eretici si consideravano 'chiari, luminosi' (in occitano 'albs'). perché molti eretici si concentravano nella città di Albi. Nel diffondere il modello della poesia occitanica nel dominio oitanico giocò un ruolo fondamentale. Eleonora d'Aquitania con sua figlia, Maria di Champagne. Eleonora d'Aquitania con il marito Enrico III Plantageneto. Enrico II Plantageneto con Maria di Champagne. Guglielmo IX con Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. Il genere lirico tipico del dominio galego-portoghese, che viene indicato con l'etichetta di «cantiga de amigo». è un tipo di poesia di contenuto satirico e comico-realistico. è un genere ispirato alla tradizione trobadorica occitanica e praticato da autori appartenenti alle classi alte della nobiltà e del clero (cosiddetti «trovadores»). è la versione galego-portoghese del grande canto cortese di tradizione trobadorica sia a livello contenutistico che formale. è caratterizzato dal fatto che, nel testo, l'io-lirico è rappresentato da una voce di donna. Un ruolo fondamentale nella diffusione del messaggio poetico dei trovatori nel Nord della Francia fu giocato. da Eleonora d'Aquitania e Enrico III Plantageneto. da Enrico II Plantageneto e Maria di Champagne. da Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. da Guglielmo IX, Eleonora d'Aquitania e Maria di Champagne. La «cantiga de amigo» galego-portoghese. è un genere di ispirazione trobadorica, praticato da autori appartenenti alle classi alte della nobiltà e del clero (cosiddetti «trovadores»). è trasposizione in ambito galego-portoghese del grande canto cortese di tradizione trobadorica sia a livello contenutistico che formale. è un genere di poesia satirica e comico-realistica. è un genere lirico in cui l'io-lirico è rappresentato da una voce femminile. Il «Contrasto bilingue» di Raimbaut de Vaqueiras. è una tenzone scambiata con Sordello da Goito. è un un sirventese in cui si deplora la viltà e la decadenza dei principi e sovrani contemporanei. esibisce ben cinque lingue, tra cui un volgare italiano di tipo settentrionale. mette in scena il dialogo tra un giullare-cavaliere, che parla in occitano, e una donna genovese. Il componimento del trovatore Raimbaut de Vaqueiras che è noto come «Contrasto bilingue». è uno scambio poetico con Sordello da Goito. rappresenta il dialogo tra un giullare-cavaliere, che parla in occitano, e una donna, che parla in genovese. è scritto in ben cinque lingue, tra cui un volgare italiano di tipo settentrionale. è un tipo di componimento, appartenente al genere dei sirventesi, in cui si condanna la decadenza dei principi e dei monarchi contemporanei. |