ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ON Filologia Germanica 1-2 (seconda parte)
COMMENTS | STATISTICS | RECORDS |
---|
TAKE THE TEST
Title of test:
Filologia Germanica 1-2 (seconda parte) Description: eCampus Author: prof. Raffaghello Other tests from this author Creation Date: 14/12/2023 Category: Literature Number of questions: 52 |
Share the Test:
New Comment
No comments about this test.
Content:
Il simbolo "th" di ingl. thing rapprensenta Una fricativa dentale sonora Una fricativa dentale sorda Una fricativa interdentale sonora Un fricativa interdentale sorda. Con la seguente definizione: "l'aria espirata viene emessa attraverso le cavità nasali, perché il velo palatino è abbassato indicano Le consonanti uvulari Le consonanti nasali Le consonanti labiali Le consonanti dentali. Cosa'è la "metatesi"? è a pronuncia palatalizzata di una consonante velare per influenzare un suono palatale è l'inversione di due lettere in una parola è la trasformazione di un dittongo in una vocale lunga. è la trasformazione di una vocale da una articolazione più alta a una più bassa. Cos'è una "apocope"? La caduta di una vocale atona in fine di parola La caduta di una vocale atona all'interno di parola L'inserimento di una vocale tra due consonanti. L''adattamento parziale o totale di suoni che si trovano sia a contatto che a distanza. Il "sassone occidentale" è un dialetto della Mercia è un dialetto attestato nel Wessex è un dialetto della Northumbria è un dialetto della Cornovagia. Il "kentiano" è un dialetto alto tedesco è un dialetto norreno è un dialetto basso tedesco è un dialetto anglosassone. La seguente definizione: "la descrizione e la formalizzazione, a posteriori, di una serie regolare di corrispondenze" indica La metatesi La protolingua La parentela linguistica La legge fonetica. Il cosiddetto "protogermanico" una fase linguistica non attestata ma ricostruita attraverso la comparazione delle sole testimonianze scritte del tedesco antico una fase linguistica non attestata ma ricostruita dagli studiosi attraverso la comparazione di tutte le lingue germaniche antiche documentate una fase linguistica attestata e indica l'epoca dei documenti tedeschi più antichi una fase linguistica attestata, i cui documenti più antichi sono le iscrizioni runiche del V sec. a.C., prima che si verificasse la Legge di Grimm. I primi studi di linguistica storico-comparata che hanno portato all'ipotesi dell'indeuropeo come protolingua comune a lingue risalgono al XIX sec. al XVII sec. al XVIII sec. al XX sec. A. Schleicher è colui che ha proposto La teoria delle lingue ingevoni La teoria delle onde La teoria dell'albero genealogico La teoria della Poligenesi. La teoria delle Onde si deve a Martinet Schleicher Schmidt Kuhn. La definizione "un fenomeno può presentarsi anche contemporaneamente in aree non limitrofe, o svilupparsi a distanza di tempo, se il contesto fonetico delle varie lingue è identico" si riferisce alla teoria La teoria del sostrato Alla teoria della Poligenesi La teoria delle onde la teoria dell'albero genealogico. L'idea che "il sistema di una lingua tende verso il proprio equilibrio, pertanto se vi sono dei mutamenti linguistici che lo modificano in qualche modo, si attiveranno altri fenomeni che ristabiliranno l'equilibrio perduto da chi è stata formulata? Da Schleicher Da Martinet Da Grimm Da Schmidt. L'isoglossa relativa al fenomeno del "rotacismo": */z/ > /r/ accomuna Le lingue germaniche occidentali e settentrionali L'anglosassone e il gotico Il gotico e le lingue germaniche settentrionali Il gotico e l'alto tedesco antico. L'isoglossa relativa alle "semivocali geminate del germ. */-jj-/ > /-ddj-/, /-ggj-/" è una caratteristica comune a gotico e anglosassone gotico e alto tedesco antico lingue ingevoni Gotico e lingue germaniche settentrionali. Con la fissazione dell'accento sulla sillaba radicale sillabe atone si indeboliscono non si hanno ripercussioni evidenti dal punto di vista fonetico, ma solo morfologico le sillabe atone acquistano rilievo la sillaba tonica si indebolisce. Con la "rizotonia" l'accento diventa mobile nelle lingue germaniche antiche, l'accento assume la funzione di marcare l'inizio della parola l'accento prende la funzione semantica di distinguere il significato di due parole formalmente identiche l'accento prende la funzione morfologica di distinguere il significato di due parole a seconda della sua posizione. Dal punto di vista della morfologia, la fissazione dell'accento sulla radice Non ha avuto ricadute significative ha comportato un'accelerazione nel processo di perdita o livellamento degli elementi distintivi della parola (es. le desinenze) ha reso possibile il mantenimento della struttura flessiva tipica delle lingue indoeuropee, permettendo alle lingue germaniche di rimanere sintetiche non ha comportato alcuna significativa accelerazione nel processo di perdita o livellamento degli elementi distintivi della parola (es. le desinenze). La vocale breve germ. */a/ può discendere da ie. /A:/, O ie. O, A ie. A, /O:/ ie. /A:/, /O:/. Per quanto riguarda le vocali lunghe ie. /PO:D/ 'piede' ha esito: germ. */fo:t/ > ags. feet (ingl. feet) germ. */fo:t/ > ags. /fo:/t (ingl. foot ) germ. */fo:t/ > ags. /fa:t/ (ingl. foot) germ. */fat/ > ags. /fot/ (ingl. foot). Per quanto riguarda le vocali lunghe germ. */e:/2 è di origine indoeuropea il germanico presenta due */e:/, una di origine indoeuropea, l'altra tipicamente germanica il germanico presenta un'unica */e:/, che dà lo stesso esito /a:/ in tutte le lingue germaniche germ. */e:/1 non è attestata in gotico. Il fenomeno germ. */e/ > i + nasale + consonante si realizza esclusivamente in anglosassone è detto innalzamento vocalico è detto abbassamento vocalico non è un fenomeno di tipo combinatorio. Cosa può provocare l'allungamento di compenso della vocale radicale nel germanico comune? La presenza di /u, w/ nella sillaba successiva La caduta della nasale in un nesso vocale + nasale + fricativa velare sorda La presenza di /i, j/ nella sillaba successiva Niente, perché non è un fenomeno di tipo combinatorio. Nella metafonia palatale si ha la modifica di vocali anteriori dovuta a suoni della sillaba successiva si ha la modifica di vocali posteriori dovuti a suoni in sillaba successiva non viene coinvolta la vocale /u/ in ags., ma ciò avviene soltanto in ata. si ha una sorta di scomposizione della vocale radicale in due suoni, che comunque non costituiscono un dittongo. Il sostantivo germ. *kuningaz > ags. cyning (ingl. king) presenta innalzamento vocalico Metafonia abbassamento vocalico frattura. Il fenomeno della metafonia palatale prevede: germ. *namjan- > norr. nefna, ags. nennan, ata nennen 'nominare' germ. *naht > ags. neaht, ata. naht 'notte' germ. *silubra > norr. sylfr, ags. siolufr, ata. silbar 'argento' germ. *sterna- > norr. stjarna, ags. steorra, ata. sterna. Il fenomeno della frattura interessa l'anglosassone e il gotico interessa l'anglosassone e il norreno interessa il norreno e l'alto tedesco antico interessa l'anglosassone e l'alto tedesco antico. Per quanto riguarda la cronologia dei fenomeni che ricadono nella I Mutazione Consonantica essa può essere soltanto relativa e si ritiene che si sia verificata tra il V e il III sec. a.C. essa può essere soltanto assoluta e si ritiene che si sia verificata tra il II sec. a.C. e il II sec. d.C. essa può essere soltanto assoluta e si ritiene che si sia verificata tra il V e l'VIII sec. d.C. essa può essere soltanto relativa e si ritiene che si sia verificata tra il II sec. a.C. e il II sec. d.C. Nel sistema consonantico dell'indeuropeo, a livello del modo di articolazione, si possono avere nasali, liquide, occlusive labiovelari, dentali, liquide velari, occlusive, palatali nasali, occlusive, labiovelari. Per la I Mutazione Consonantica le occlusive subiscono una modificazione nel luogo di articolazione, ma non nel modo di articolazione le occlusive subiscono una modificazione nel modo di articolazione, ma non nel luogo di articolazione le occlusive subiscono una modificazione nel modo e nel luogo di articolazione le occlusive non subiscono modifiche né nel modo di articolazione, né nel luogo di articolazione. Nel passaggio da ie. a germ., le occlusive sonore passano a fricative sonore (ie. EGOM > germ. * ekan > norr. ik 'io') sorde si mantengono dopo spirante ie. S (ie. STER- > germ. *sterrõn > ags. steorra 'stella') sorde passano a occlusive sonore (ie. WERT > germ. *werdan > ata. werdan 'divenire') sonore passano a fricative sorde (ie. DHEUB- > germ. *deuf > ata. tiof 'profondo'). Per la I Mutazione Consonantica ie. DHEUB- 'profondo'> germ. *teufa- > ags. daop, ata. tiof ie. DHEUB- 'profondo'> germ. *deupa- > ags. deop, ata. tiof ie. GWEM- > germ. * ghwem 'venire' > ags. guman ie. KWO-D 'che cosa?'> germ. *kwoð- > aingl. kwæð, ata. (h)waz. I prestiti di quale lingua hanno permesso di datare l'inizio del fenomeno della I Mutazione Consonantica al V sec. a.C.? I prestiti latini I prestiti celtici I prestiti finnici I prestiti greci. Chi è stato il primo studioso in assoluto ad aver individuato i fenomeni fonetici che trasformano il sistema di occlusive indoeuropee in quello di occlusive germaniche pur non formulandoli in modo sistematico? Verner Rask Bopp Grimm. Affinché si realizzino le condizioni per la Legge di Verner L'accento originario deve trovarsi sulla sillaba precedente rispetto all'occlusiva in questione l'accento originario non deve trovarsi sulla sillaba precedente rispetto all'occlusiva coinvolta l'occlusiva coinvolta non deve trovarsi in interno di parola L'occlusiva coinvolta deve trovarsi in posizione finale. La definizione "una consonante estende i suoi tratti, totalmente o parzialmente, a un altro suono vicino che lo segue o lo precede" si riferisce a Assimilazione La frattura la dissimilazione i fenomeni metafonici. ags. gewiss, ata.giwiss <germ. *wissaz 'certo' viene da: ie. WINTOS i.e. WITTOS ie. WIMTOS ie. WILTOS. Il passaggio germ.* biðjan(an) 'chiedere' > got. bidjan, ags. biddan, ata. bitten è un esempio di geminazione consonantica del germanico occidentale è un esempio di assimilazione è un esempio di palatalizzazione è un esempio di geminazione consonantica del germanico orientale. La palatalizzazione delle velari interessa L'alto tedesco L'anglosassone Il norreno Il gotico. In linea di massima, la cronologia della II Mutazione Consonantica riguarda i secoli III-V sec. d.C. V-VIII sec. d.C. VIII-V sec. a.C. V-III sec. a.C. fenomeni della II Mutazione consonantica riguardano i dialetti alto tedeschi In misura differente: i fenomeni si realizzano pienamente nei dialetti franconi, ma non nel Tedesco Superiore in misura differente: i fenomeni si realizzano pienamente nel Tedesco Superiore, nei dialetti franconi la realizzazione non è completa i fenomeni non si realizzano nell'area bavarese nella stessa misura: i fenomeni hanno la medesima intensità in tutti i dialetti. I fenomeni che ricadono sotto la denominazione di "Seconda Mutazione Consonantica non sono di tipo combinatorio esclusivamente i dialetti dell'alto tedesco antico interessano tutte le lingue germaniche perché germanico è sinonimo di tedesco interessano i dialetti di alto tedesco e basso francone. Nel sistema consonantico dell'alto tedesco antico i fenomeni più evidenti riguardano la velare i fenomeni più evidenti riguardano la dentale le occlusive germaniche hanno tutte dei mutamenti con la medesima intensità I fenomeni più evidenti riguardano le labiali. L'esempio del pron. pers. I pers. sg. 'io': got. ik, ags. ic, ata. ih presenta sia la seconda mutazione consonantica, sia la spirantizzazione Presenta la seconda mutazione consonantica Non presenta la seconda mutazione consonantica Presenta la seconda mutazione consonantica solo in parte. Per quanto riguarda i tempi verbali, rispetto all'indoeuropeo il germanico li riduce notevolmente, perché presenta soltanto preterito e futuro li riduce notevolmente, tanto da presentare unicamente presente e preterito ha la stessa ampiezza di tempi verbali dell'indoeuropeo li riduce notevolmente, perché presenta soltanto presente e futuro. Lo schema radicale della I classe dei Verbi forti è cons. + voc. radicale + W + cons. cons. + voc. radicale + J + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquida cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons. Lo schema radicale della II classe dei Verbi forti è cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons. cons. + voc. radicale + W + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquida cons. + voc. radicale + J + cons. Lo schema radicale dei Verbi forti di IV classe è cons. + voc. radicale + cons. (no nasale o liquida) cons. + voc. radicale + nas./liquida cons. + voc. radicale + J + cons. cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons. Lo schema radicale dei Verbi forti di III classe è cons. + voc. radicale + nas./liquida cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons. cons. + voc. radicale + W + cons. cons. + voc. radicale + J + cons. E' un verbo forte di II classe 'cavalcare': germ. * ri:ðan(an), norr. ríða, ags. ri:dan, ata. ri:tan lare': germ. *fleughan(an), norr. fliúga, ags. fle:ogan, ata. fliogan e': germ. *brekan(an), got. brikan, ags. brecan, ata. brehhan nuotare': germ. *swimman(an), norr. swimma, ags. swimman, ata. swimman. E' un verbo forte di I classe ardere': germ. *brinnan(an), got. brinnan, norr. brenna, ags. beornan, ata. brinnan cavalcare': germ. * ri:ðan(an), norr. ríða, ags. ri:dan, ata. ri:tan ardere': germ. *brinnan(an), got. brinnan, norr. brenna, ags. beornan, ata. brinnan mentire': germ. *leughan(an), got. liugan, norr. liúga, ags. le:ogan, ata. liogan. Il pronome personale di II persona singolare, al genitivo dà germ. *inkera, ags. incer, ata. inkar germ. *þi:n(an), ags. þi:n, ata. di:n germ. *þiz/*þez, ags. þe / þe:, ata. dir germ. *þek, ags. þec / þe / þe:, ata. dih. |
Report abuse