option
Questions
ayuda
daypo
search.php

Filologia Germanica

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
Filologia Germanica

Description:
Test domande multiple

Creation Date: 2020/09/11

Category: University

Number of questions: 460

Rating:(12)
Share the Test:
Nuevo ComentarioNuevo Comentario
New Comment
Report comment
Credo di aver individuato 1 errore: Nel sassone antico come viene pronunciata la a seguita da consonante nasale? ✅ Con un suono intermedio tra la a e la o (corretta) ❌ viene pronunciata o (errata
Answer
END OF LIST
Content:

Che cosa sono le carte di Napoli e di Arezzo?. Due componimenti elegiaci. Due documenti storiografici. Due sottoscrizioni ad atti di ventita. Due calendari.

Di quale alfabeto si avvalse prevalentemente Ulfila per rendere i testi Sacri in visigotico?. dell'alfabeto copto. dell'alfabeto runico. dell'alfabeto greco. dell'alfabeto latino.

UlfiLa tradusse tutta la Bibbia in visigotico?. No, tralasciò solo l'Epistola agli Ebrei. Sì. No, tralasciò il Libro dei re e l'Epistola agli Ebrei. No tralasciò il Libro dei Re.

Quale tra questi codici NON è un palinsesto?. Il codex Taurinensis. Il codex Giessensis. Il codex Argenteus. II codices Amrbosiani.

Che cos'è l'Anacrene Wisse?. Un'opera enciclopedica. Un'opera storiografica. Un componimento epico-eroico. Una raccolta di regole per le monache.

Chi scrisse le Omelie cattoliche?. Layamon. Wulfstan di York. Aelfric di Eynsham. Re Alfredo.

Genesi, Daniele, Esodo, Cristo e Satana furono scritti da Caedmon?. Solo l'Esodo. Non si è sicuri. No, gli furono solo attribuiti, ma la paternità risultò poi errata. sì ed è anche presente la sua firma a caratteri runici.

Che cos'è il Deor?. Un componimento attestato nel Codex Junius XI. Un componimento attestato nel Nowel Codex. Un componimento attestato nell'Exeter book. Un componimento attestato nel Vercelli book.

Una caratteristica dell'antica metrica germanica è. la rima consonantica. l'allitterazione tra vocali diverse. la rima interna. la rima consecutiva.

Chi era Notker Labeo?. consigliere di Federico Barbarossa. Un traduttore che rese in dialetto alemannico svariate opere della tarda antichità e dell'alto medioevo. Un vescovo anglosassone che evangelizzò la Sassonia per incarico di Carlo Magno. Il primo poeta tedesco di cui conosciamo il nome che scrisse il Liber Evangeliorum.

Che cos'è l'Abrogans?. Una raccolta di carmi eroici. Una raccolta di preghiere. Un glossario latino-alto tedesco. Un glossario greco-alto tedesco.

Chi era Walter von der Vogelweide?. Un abate di Fulda durante il regno di Ludovico il Pio. Un poeta basso tedesco che scrisse il Sachsenspiegel. Un monaco di San Gallo. Il maggior esponente dei Minnesaenger.

Presso quale corte fiorirono la letteratura e le arti durante il periodo medio dell'alto tedesco?. Alla corte di udovico il Pio. Alla corte di Federico Barbarossa e Federico II. Alla corte di Lotario. Alla corte di Ottone III.

Quando furono pronunciati i Giuramenti di Strasburgo?. La notte di Natale dell'anno 800. Il 14 febbraio 900. Il 1 novembre 814. Il 14 febbraio 842.

Da quanti carmi è composta l'Edda in poesia o Canzoniere Eddico?. Ventinove. Diciannove. Dieci. Venticinque.

Chi era Eigill Skallagrimmson?. un consigliere di re Aethelred d'Inghilterra. Un consigliere di re Olafr il Santo. un traduttore che rese in islandese opere della tarda antichità e dell'alto medioevo. Un poeta scaldo.

Che cos'è Il Libellus Islandorum o Islendingabok?. Un'opera storiografica dell'Islanda. una raccolta di ballate. una raccolta di carmi epico-eroici. Una raccolta di racconti agiofrafici.

Chi scrisse l'Edda in prosa. Olafr Tryggvason. Bragi il Vecchio. Snorri Sturlusson. Ari Thorgillson.

Un codice che in origine conteneva un documento, poi cancellato per riutilizzare il supporto materiale per trascrivere un altro testo si chiama. codice palinsesto. codex unicus. antìgrafo. codice miscellaneo.

Un codice che contiene uno i più testi, che possono appartenere al medesimo genere oppure avere carattere misto e variegato, viene definito. fascicolo. antìgrafo. codice miscellaneo. codice palinsesto.

Quale fu il primo testo scritto in danese?. L'Arvebog og ordennal (un erbario). Un testo poetico di genere epico-eroico. Un testo di un calendario. Un testo riguardante la vita dei Santi.

Chi era Sassone Grammatico?. L'autore dei Gesta Danorum. L'autore della Historia regum Daciae. L'autore di una serie di saghe sui sovrani nordici. L'autore del Libellus Islandorum.

Che cosa scrisse Santa Brigida?. Poesie scaldiche. Le Revelationes. Una raccolta di racconti allegorici. Poesia d'amore.

Chi era Brynolphus?. L'autore dell'Edda in poesia. Il primo poeta svedese di cui conosciamo il nome. Un consigliere di re Olafr Skotkonungr. Un vescovo danese che cristianizzò la Svezia.

Quali sono le tappe della ricostruzione di un testo?. La recensio e l'emendatio. La cancellatura completa del testo. Il semplice controllo del testo. La copiatura del testo e la correzione delle anomalie contenute in esso.

Che cosa si intende per codex unicus?. Che si tratta del codice migliore in assoluto dal punto di vista estetico che ci tramanda un'opera. Che è il codice unico, proprio perché è il più completo ed esauriente che ci trasmette un'opera. Che un'opera è stata trascritta una sola volta proprio in quel manoscritto. Che un'opera ci è pervenuta in un solo codice, in quanto gli altri sono andati perduti.

03. Che compito ha l'ecdotica o critica testuale?. Quello di confrontare il testo che abbiamo con le versioni contenute negli altri manoscritti. Quello di cancellare il testo che si trova nel manoscritto che abbiamo per sostituirlo con quello del manoscritto più recente. Quello di tramandare un testo così come si trova nel manoscritto che possediamo. Quello di restituire un testo scevro da tutte le "incrostazioni" accumulatesi nel corso del tempo.

Perché la restitutio textus o constitutio textus si chama così?. Perché ha come fine di cancellare completamente il testo e di sostituirlo con uno nuovo. Perché ha come fine quello di restituire un testo il più vicino possibile all'originale voluto dall'autore. Percé ha come fine quello di restituire un testo il più lontano possibile dall'originale voluto dall'autore. Perché ha come fine quello di eliminare o aggiungere tutte le anomalie del testo.

Le etnie germaniche che migrano nella ex Britannia sono. Angli, Bavari, Sassoni, Unni. Angli, Juti, Sassoni, forse parte dei Frisoni. Angli, Sassoni, Franchi, Unni. Angli, Sassoni, Goti, Franchi.

In ambito germanico qual è un esempio di tradizione indiretta?. La Historia Gothorum di Cassiodoro che è la testimonianza indiretta della Getica di Jordanes. Il Carme di Ildebrando che è la testimonianza indiretta di un Carme di Otfried di Weissenburg che è andato perduto. La Getica di Jordanes che è la testimonianza indiretta della Historia Gothorum di Cassiodoro. L'inno di Caedmon che è la testimonianza indiretta di un inno alla Creazione di scrisse Beda.

Che differenza c'è tra recensione chiusa e recensione aperta di un'opera?. Un testo alterato per gli interventi degli scribi o delle interferenze della trasmissione orale su quella scritta conduce a una recensione aperta; mentre un testo senza rimaneggiamenti scribali porta a una recensione chiusa. non c'è quasi alcuna differenza. La recensione è chiuso solo nei casi in cui i testi di cui non si può ricostruire il nome dell'autore la. Un testo alterato per gli interventi degli scribi o delle interferenze della trasmissione orale su quella scritta conduce a una recensione chiusa; mentre un testo senza rimaneggiamenti scribali, porta a una recensione aperta.

è importante l'attività glossatoria, ossia di traduzione, in area germanica?. è importante solo nel periodo in cui visse l'autore di un'opera, ma poi perde di rilevanza. Soltanto a volte. No, non lo è affatto. Sì, è particolarmente rilevante.

La comparazione dei testi latini e la traduzioni nelle lingue germaniche è importante?. No, non particolarmente. A volte sì, altre volte no. sì, ma riveste un ruolo marginale e non sempre è applicabile. Sì, serve a individuare una serie di elementi utili e forse anche indispensabili per conoscere le circostanze e le modalità della trasmissione delle fonti latine e delle loro versioni in volgare.

Qual è l'esempio di versione in una lingua germanica di un'opera importante?. L'Editto di Rotari che è la traduzione in volgare di una raccolta di leggi longobarde che sono andate perdute. La Karla magnus saga che è la versione norvegese della Chanson de Roland. I lays di Marie di France tradotti in Norvegese. La vita Caroli di Eginardo tradotta in alto tedesco.

Che differenza c'è tra codices plurimi e codex unicus?. Il codex unicus è di solito il codice che è andato perduto, mentre i codices plurimi sono quelli esistenti. Il codex unicus si identifica con l'originale; mentre il codice plurimi sono le copie di un'opera. I codices plurimi equivalgono alla versione in volgare di un'opera; mentre il codex unicus è la versione in latino di u'opera. I codices plurimi rispecchiano una tradizione di un'opera che ci è pervenuta in svariati testimoni manoscritti; mentre il codex unicus è l'unico testimone manoscritto che ci trasmette un'opera.

Che cosa bisogna fare quando si è in presenza di una tradizione manoscritta plurima?. Cercare di capire in quale ambiente scrittorio fossero stati redatti i manoscritti. Cercare di capire la datazione di ciascun manoscritto. Cercare di individuare quale manoscritto sia il migliore in assoluto dal punto di vista estetico. il primo problema da affrontare è quello di scegliere, tra i vari testimoni quello che verosimilmente conserva il testo più attendibile e sicuro.

A che cosa serve l'indagine preliminare sulle circostanze e le modalità della produzione e della trasmissione del testo?. A conoscere se il testo sia anonimo a se sia ascrivibile a qualche autore. A conoscere lo stile dell'autore di quel determinato testo. A conoscere la tradizione manoscritta. A conoscere e a utilizzare in modo funzionale il complesso delle informazioni che il testo contiene.

Che cosa si intende per "tradizione indiretta"?. Le edizioni a stampa di un'opera. L'insieme delle notizie, citazioni, traduzioni di un'opera. L'insieme dei manoscritti che ci tramanda un'opera. Solo il manoscritto che è considerato il più antico in assoluto che ci tramanda una determinata opera.

Qual è il metodo più attendibile e sicuro per vedere quale sia il testimone più attendibile dell'intera tradizione manoscritta?. Vedere quale manoscritto è esteticamente migliore rispetto agli altri. Il metodo ricostruttivo detto impropriamente lachmanniano. Vedere quale manoscritto sia ascrivibile a un determinato autore. Vedere quale manoscritto sia il più antico rispetto agli altri, basandoci sul tipo di scrittura e sull'inchiostro usati.

Che cos'è la collatio codicum?. L'individuazione di uno stile tipico di una determinata epoca che il manoscritto riflette. L'individuazione del manoscritto più bello esteticamente. L'individuazione del manoscritto più antico. La comparazione tra tutte le varianti testuali pervenute nei codici.

è importante l'indagine del testo in rapporto a tutti i codici che ce lo tramandano?. No, non è necessaria. Sì, è indispensabile. è necessaria solo quando si tratta di un testo anonimo. è necessaria solo a volte, ma non sempre.

Riguardo alle operazioni della collatio come si procede per ricostruire un testo?. Dapprima si individua un esemplare di collazione, poi trascrive minuziosamente il testo "fotografandolo" con tutte le sue peculiarità, dopodiché si confrontano tutti i testimoni che ce lo tramandano e si segnano le varianti. Dapprima si sceglie il manoscritto migliore; mentre gli altri servono solo per un confronto. Dapprima si individua il codice migliore, poi si confrontano tutti gli altri e si scrivono sui fogli tutte le varianti che ogni manoscritto presenta. Dapprima si segnano tutte le varianti su un foglio poi si individua il manoscritto migliore.

Che cosa mette in evidenza la collazione (ossia il confronto) tra manoscritti?. Evidenzia le lezioni conservate in tutti i testimoni. Evidenzia le lezioni conservate in un solo testimone. Evidenzia le lezioni conservate nel manoscritto più antico della tradizione. Evidenza le lezioni conservate in tutti i testimoni, ereditate dal testo più antico o originario; le variazioni comuni alla maggior parte dei testimoni; quelle comuni a una minoranza di testimoni e le variazioni di un solo testimone.

Che cosa si intende per costituzione di un canone?. Costituire la genealogia di un testo come è stato trasmesso dai testimoni, il testo che i codici conservano nel loro insieme e che si può ricostruire dalle relazioni tra loro. Stabilire quale, tra tutti i testimoni, sia quello più bello esteticamente. Stabilire i rapporti tra i codici. Stabilire quale, tra tutti i testimoni, sia il testo più antico.

Perché la tradizione indiretta è importante?. Per il rilevante significato che assume poiché è legata al fenomeno della traduzione. Perché ci tramanda l'opera dopo tanto tempo che è stata scritta. Perché ci viene raccontata da qualcuno che è stato precedentemente incaricato dall'autore di divulgare la sua opera. Non è assolutamente importante; infatti viene spesso sottovalutata.

che cosa si intende per "tradizione diretta"?. Un'edizione a stampa di un'opera. L'insieme delle testimonianze (manoscritti, edizioni a stampa) che ci tramanda un'opera. Solo i manoscritti che ci tramandano un'opera. Le testimonianze dei posteri di una determinata opera, la quale viene trasmessa a memoria da una generazione all'altra.

Qual è l'unico mezzo per poter ripercorrere interamente la storia di un determinato testo?. Effettuare un'indagine che includa contemporaneamente sia il codice che il testo come essi si trovano pagina dopo pagina, con le note marginali e interlineari, le rubricazioni, le decorazioni, gli scarabocchi. Bisogna considerare solo il codice. Non c'è bisogno di considerare né il testo, né il codice; infatti è sufficiente applicare il nostro gusto personale. Bisogna considerare solo il testo.

Quando passa da un codice a un altro un testo può mutare. Sì, certamente. A volte sì, a volte no. Assolutamente no, rimane sempre lo stesso. Muta solo se il copista lo reputa sbagliato e quindi lo riscrive.

Quali sono, in linea di massima, le considerazioni che bisogna tener presente quando si ricostruiscono storicamente i testi?. Semplicemente considerare il testo in rapporto a ciò che desiderava esprime l'autore. Tre: considerare ciò che era il gusto del tempo in cui il testo fu redatto, lo stile dell'autore e lo stato del manoscritto che ce lo tramanda. Due: considerare il testo in base a ciò che voleva esprimere l'autore, ma anche tenendo conto dei gusti del pubblico dell'epoca. Due: la prima è che le tradizioni letterarie germaniche sono ricostruibili in rapporto alla reperibilità dei manoscritti; la seconda riguarda le differenze tra due testi originariamente identici o tra il modello e la sua copia.

Che cosa si intende per "intera tradizione"?. Il manoscritto più antico che ci tramanda un'opera. tutte le testimonianze che ci sono pervenute di un'opera. Il manoscritto più recente che ci tramanda un'opera. Solo il manoscritto di un'opera che abbiamo a disposizione.

Quali sono caratteri atti a garantire la validità e l'esattezza delle parentele?. Le forme linguistiche contenute in tutti i manoscritti. Gli errori contenuti in tutti i manoscritti. Le variazioni di sostanza, le deviazioni dal capostipite e dove tali deviazioni hanno avuto luogo, determinandone il raggruppamento per famiglie. Gli errori contenuti solo in una parte di manoscritti.

Che cosa sono gli errori guida?. Sono gli errori che il filologo deve individuare leggendo i testi che sono contenuti nei manoscritti. Sono errori particolarmente evidenti. Erano errori molto facili da compiere che il copista doveva conoscere in modo da poterli evitare. Quelli che imprimono un segno significativo a tutti i codici che li contengono e sono stati commessi durante la trascrizione dei codici.

Che cos'è un errore congiuntivo?. Un errore che era presente in quasi tutti i manoscritti conservati nella biblioteca di uno scriptorium. Una errore presente solo in un testimone, ma ripetuto molte volte. Una variazione comune a due o più manoscritti. Un errore che il copista rischiava spesso di commettere poiché era molto frequente incorrerci.

Quali sono le deviazioni che servono a costituire un gruppo di codici e a stabilire i rapporti di parentela tra manoscritti?. Gli errori significativi. Le forme stilistiche. Lo stato esteriore dei manoscritti. Le forme linguistiche.

Le coincidenze di semplici varianti o innovazioni di tipo sinonimico o per contaminazione possono essere considerate errori congiuntivi?. Sì, sono sempre errori congiuntivi. Lo sono solo nel caso in cui ricorrano nell'originale. Lo sono solo a volte. No, non sono errori congiuntivi.

Che cosa deve accertare l'indagine sui rapporti di parentela tra manoscritti?. Quale sia il manoscritto più corretto. Stabilire quale sia il manoscritto originale dal quale discendono tutti gli altri. Quale sia il manoscritto più antico. La distanza dei discendenti nei confronti del capostipite comune, in base alle loro reciproche affinità e diversità per determinati caratteri.

Che cos'è lo stemma codicum?. Un grafico che rappresenta i rapporti di parentela tra i codici (antenato, discendente, collaterale). Uno stemma che descrive il contenuto del testo trasmesso dai manoscritti. Uno stemma dove vengono segnate le epoche alle quali si presume risalgano i manoscritti. Uno stemma che riassume gli errori contenuti nei manoscritti.

Nella ricostruzione di un testo che cosa rappresentano gli errori?. Gli sbagli commessi dai copisti. L'effetto e il riflesso delle relazioni genealogiche tra codici. Le distrazioni commesse dai copisti. La presenza di sbagli che erano già presenti nei modelli di copiatura che gli scribi utilizzavano.

Le omissioni e/o le lacune possono essere considerati errori congiuntivi?. No, non sono errori congiuntivi. Solo nei casi in cui si trovino in due o più manoscritti della medesima tradizione. A volte sì, a volte no. Sì, sono i tipici errori congiuntivi.

Quale processo permette di stabilire quali siano gli errori significativi e quelli non significativi?. la conscenza dell'epoca di ciascun mannoscritto. La comparazione tra manoscritti. La conscenza della lingua in cui furono copiati i manoscritti. La conoscenza dell'autore del testo trasmessoci dai manoscritti.

Che cosa implica essenzialmente la ricostruzione della filiazione dei manoscritti?. Solo gli errori insignificativi. La separazione netta tra errori significativi e non significativi ed è basata sulla rilevanza dei primi e l'irrilevanza dei secondi. Sia gli errori significativi sia quelli insignificativi. Solo gli errori significativi.

Nella ricostruzione della tradizione manoscritta è importante la cronologia dei testimoni?. Sì. Mai, anzi è da evitare poiché trae quasi sempre in inganno. No. Solo qualche volta.

Lo stesso tipo di errore assume sempre lo stesso valore nella ricostruzione della tradizione manoscritta?. No. A volte si, a volte no. Lo assume solo se è presente nel manoscritto più antico. Sì.

Di norma, nella ricostruzione della tradizione manoscritta che ci trasmette un testo, che cosa sono gli errori?. Le scarse conoscenze della lingua dell'originale da parte dei copisti. Gli esiti della distrazione dei copisti. I semplici errori di copiatura dei copisti. Gli effetti ultimi e manifesti di cause precedenti.

L'errore-effetto può aver valore senza la sua causa che lo ha provocato?. Sì, infatti la causa è indeterminante. Solo se si tratta di un errore di linguistica, ma la causa-effetto non riguarda gli errori di distrazione. No, in quanto dipende sempre dalla causa che lo ha prodotto. Certe volte sì, ma molto raramente.

Da che cosa può dipendere l'errore?. Solo per la volontà di correggere, a tutti i costi, il testo da parte del copista, il quale a volte non si accorge di aver corretto qualcosa che in realtà era giusto. Solo per poligenesi o contaminazione. Solo da fattori psicologici. Da fattori psicologici, per contaminazione tra manoscritti o per poligenesi.

Un errore comesso da un copista-correttore può offrire garanzie sufficienti di derivare da un modello comune?. No. Sì. Sì, ma solo se nella parte che aveva appena copiato c'era un errore palese che ha voluto emendare. Solo qualche volta.

Quando un errore può essere considerato significativo?. Solo se la causa che ha prodotto l'errore è dovuta a trasmissione verticale. Se la causa che ha prodotto l'errore non è riconducibile a interventi correttivi o se è dovuta alla trasmissione verticale. Solo se già esisteva nel manoscritto originale. Solo se la causa che ha prodotto l'errore è dovuta alla correzione sbagliata da parte del correttore.

Nel confronto tra due manoscritti, l'elemento presenza assenza di una parte in più in uno dei due codici rispetto all'altro ha valore critico?. Sì. Solo a volte. No. Sovente, ma non è determinante.

Per prima cosa, come si deve procedere per ricostruire genealogicamente i manoscritti?. Capire chi sia l'autore dell'opera che contengono in modo da attribuire un luogo di redazione per ognuno dei manoscritti. Datare i manoscritti. Capire quale sia l'epoca di redazione dei vari manoscritti. Vedere quale manoscritto è più completo di tutti gli altri.

Il concetto di archetipo esprime una situazione testuale diversa se ci si riferiscea un archetipo della tradizione di testi classici o a un archetipo di una tradizione medievale?. Dipende dalla datazione dei manoscritti. Sì. No, è uguale. Dipende dal contenuto dei manoscritti, quindi dall'opera che tramandano.

A che cosa serve la recensio?. Per stabilire il luogo di stesura dei manoscritti. Per isolare le banalizzazioni, gli abbellimenti, le alterazioni presenti in un testimone manoscritto. Per stabilire la datazione dei manoscritti. Per individuare gli errori presenti nei manoscritti.

Nei testi germanici, in quale o quali generi letterari è maggiormente visibile la contaminazione tra manoscritti?. Nella poesia religiosa e lirica. Nella poesia lirica e nelle saghe. Nelle saghe e nella poesia allegorica. Nella poesia epico-eroica e encomiasticca.

Che cosa si intende per costellazioni?. i modi in cui i manoscritti, o un intero gruppo di manoscritti, si dispongono rispettivamente sull'albero genealogico o su un ramo dell'albero genealogico. Il modo in cui i manoscritti si presentano in base alla loro datazione. I modi in cui i manoscritti sono classificabili in base agli errori che presentano. Il modo in cui i manoscritti si presentano in base al loro stile.

Quale opera rappresenta un esempio per cui non si può ricostruire l'archetipo?. Alcuni Sermones Catholici di Aelfric. Il de arte grammatica anglice di Aelftic. Il Sermo ad populum di Wulfstan. Il Sermo Lupi ad Anglos di Wulfstan.

Quali sono le tradizioni senza archetipo?. Quando vi siano solo errori separativi nei manoscritti. Quelle in cui vi è l'assenza di corruttele comuni a tutti i manoscritti. Quando vi sono almeno degli errori congiuntivi nei manoscritti. Quando vi sono almeno degli errori separativi nei manoscritti.

Quando due manoscritti sono contemporanei, dove risiede l'origine degli errori comuni?. In alcuno dei due manoscritti, bensì è probabile che fossero presenti nell'originale. Nel manoscritto più antico. In entrambi i manoscritti. Nel manoscritto più recente.

La tradizione manoscritta che ci tramanda il componimento il Dialogo tra l'anima e il corpo in inglese antico è con archetipo o senza archetipo?. è una tradizione con archetipo. L'archetipo non si può ricostruire. Non si sa; infatti la questione è ancora aperta. è una tradizione senza archetipo.

Quando fu redatto il Ludwigslied?. Nell'881. Nell'882. Nel 911. Nell'871.

Nel mondo germanico è facile o è difficile che si trovino tradizioni incontaminate?. è molto facile. è difficile poiché vi sono molte contaminazioni extrastemmatiche e intrastemmatiche nonché numerosi i rimaneggiamenti e i rifacimenti per influsso della tradizione orale. Dipende dal lavoro compiuto dagli scribi e dalle loro condizioni psicologiche in cui operavano. Non è facile ma è probabile.

In quali manoscritti è giunto fino a noi il Dialogo tra l'anima e il corpo in inglese antico?. Nell'Exeter Book e nel Cotton Vitellius A XV. Nell'Exeter Book e nel Junius XI. Nel Vercelli Book e nel Junius XI. Nell'Exeter Book e nel Vercelli Book.

Che cosa si intende per archetipo?. Un codice che si interpone tra l'originale e la tradizione manoscritta. L'originale perduto della tradizione manoscritta. Il manoscritto originale, tant'è che i due termini sono sinonimi. Il manoscritto ricostruito (o esistente) da cui deriva l'intera tradizione manoscritta di un testo e che si interpone tra i manoscritti e l'originale.

Da che cosa è attestata l'esistenza di un archetipo?. Da un errore separativo comune a tutti i manoscritti. Da un errore congiuntivo comune a tutti i manoscritti. Da nessun tipo di errore. Da almeno un errore significativo comune a tutti i testimoni manoscritti.

Quando i rapporti tra due codici possono portare a una tradizione con o senza archetipo?. Quando due manoscritti conservano sia errori significativi, sia errori non significativi. Quando due manoscritti sono di datazioni diverse. Quando due manoscritti risalgono a due scriptoria diversi. Quando due manoscritti sono coevi o la loro datazione è incerta a seconda che entrambi conservino o meno un errore significativo di tipo congiuntivo.

Che cosa si intende per eliminatio codicum descriptorum?. L'eliminazione di tutti gli errori presenti in ogni manoscritto. L'eliminazione degli errori presenti nel manoscritto più antico. L'eliminazione di tutti gli errori presenti nel manoscritto più recente. L'eliminazione dell'errore peculiare al codice più recente, poiché esso è conservato nel suo modello.

Che cos'è il cofanetto di Auzon?. Un supporto che ci tramanda una sezione del Sogno della Croce. Un reliquiario che ci tramanda un capitolo della Historia Ecclesiastica gentis Anglorum di Beda. Un reliquiario che ci tramanda il Dialogo tra l'anima e il corpo. Un supporto che ci tramanda una parte de I fati degli Apostoli.

In quali dialetti furono incise le iscrizioni sul cofanetto di Auzon?. Mercico e kentico. sasson occidentale e mercico. Northumbrico e sassone occidentale. Northumbrico e forse mercico.

A che epoca può essere databile il cofanetto di Auzon?. XI secolo. X secolo. XII secolo. VIII secolo.

Che cos'è la croce di Ruthwell?. Un reperto che ci tramanda una parte di Andreas. Un reperto che tramanda la parte centrale del discorso della Croce di Cristo. Un reperto che ci tramanda parte di Elena di Cynewulf. Un reperto che ci tramanda l'Inno alla Creazione di Caedmon.

A che epoca può essere databile la croce di Ruthwell?. VIII secolo. IX secolo. XIII secolo. XI secolo.

Il testo riportato parzialmente sulla croce di Ruthwell in quale supporto manoscritto è giunto fino a noi?. Nell'Exeter Book e nel Cotton Vitellius A XV. Nel ms. Cotton Vitellius A XV. Nel Vercelli Book. Nel codex Junius XI.

Quale opera è attestata sia in versione epigrafica, sia in versione manoscritta?. L'inno alla Creazione di Caedmon. Elena di Cynewulf. Il Sermo Lupi ad Anglos di Wulfstan. Il Sogno della Croce.

Quante omelie sono contenute nel Vercelli Book?. docici. dieci. ventitre. trenta.

Quante poesie sono contenute nel Vercelli Book?. Sei. Due. Quattro. Tre.

A quale importante monastero si collega la tradizione indiretta relativa alla presenza del Vercelli book in Italia?. Al monastero di Bobbio. Al monastero di Nonantola. Al monastero di Montecassimo. al monastero sul monte Amiata.

In quale scrittura venne redatto il Vercelli Book?. Anglo-carolina. Minuscola quadrata anglosassone. Minuscola rotonda anglosassone. Textura gotica.

In area germanica, quali sono le opere più importanti che ci sono pervenute in codex unicus?. Il Carme d'Ildebrando, il Sermo Lupi ad Anglos di Wulfstan e il Canzoniere Eddico. Il Beowulf, il Canzoniere Eddico e l'Abrogans. Il Beowulf, il Carme d'Ildebrando e l'Editto di Rotari. Il Beowulf, il Carme d'Ildebrando e il Canzoniere Eddico.

Qual è il manoscritto che ci tramanda il Beowulf?. Il Codex Regius. Il ms. Junius XI. Il ms. Theol. 54 2°. Il ms. Cotton Vitellius a XV.

Qual è il manoscritto che ci tramanda il Carme d'Ildebrando?. Il ms. Theol. 54 2°. Il Codex Regius. Il Nowel Codex. Il ms. Junius XI.

Qual è il manoscritto che ci tramanda il Canzoniere Eddico?. Il ms. Theol. 54 2°. Il Cotton Vtellius A XV. Il Codex Regius. Il ms. Exeter, Cathedral Library 3501.

Le tradizioni germaniche e romanze possono avere qualche caratteristica in comune?. Sì. Dipende dal contenuto dei manoscritti. ipende dall'epoca in cui sono stati redatti i codici. No.

Di solito come sono le tradizioni classiche?. fisse. attive. Quiescienti. è difficile da stabilire con precisione.

Di solito come sono le tradizioni germaniche?. è difficile da stabilire con precisione. fisse. passive. Attive.

Come deve essere la costruzione dello stemma?. Rigorosamente rispondente allo stile dell'autore dell'opera che tramandano i codici. Rigorosmente rispondente al manoscritto più antico. Rigorosamente rispondente al manoscritto reputato più bello esteticamente. Rigorosamente rispondente alle vicende della tradizione manoscritta.

A che cosa serve lo stemma codicum?. Quando bisogna ricostruire un testo che ci è pervenuto in più manoscritti. Quando ci si trova dinanzi a un codex unicus. Quando i manoscritti che ce lo tramandano rari. Quando i manoscritti non sono ricostruibili poiché sono molto danneggiati.

Che cosa si intende per codex interpositus?. è sinonimo di archetipo. Il manoscritto che si interpone tra la l'originale e i rami della tradizione stessa. è un codice che è andato perduto. è sinonimo di codex unicus.

Da quante fasi è costituita la restitutio textus?. Quattro. Tre. Una. Due.

La lingua letteraria sovradialettale di area anglosassone è basata sul dialetto. sassone occidentale. kentiano. northumbrico. merciano.

Quando è necessario ricorrere alla divinatio nella ricostruzione di un testo?. Quando le operazioni precedenti hanno dato luogo a un testo perfetto. Quando i manoscritti che ce lo tramandano sono molto antichi. Quando un testo è anonimo. Quando le operazioni precedenti hanno dato come risultato un testo che presenta delle corruttele.

Nella ricostruzione di un testo, la fase dell'emendatio necessita dell'intervento del filologo?. No. Solo se i manoscritti sono molto antichi e/o danneggiati. Solo se non si conosce la paternità dell'opera che tramandano. Sì.

Nella ricostruzione di un testo ope codicum è necessario l'intervento del filologo?. A volte si, a volte no. Dipende solo ed esclusivamente dal contenuto dei manoscritti. No, in quanto si basa sul confronto tra i vari manoscritti che ci tramandano un'opera. Sì, il filologo interviene col suo iudicium.

Che cos'è l'examinatio?. Un'operazione che cerca di individuare la paternità di un'opera. L'ultima e decisiva fase della recensio. Una fase della ricostruzione esclusiva di un codex unicus. Una fase della emendatio.

Qual è il regno anglosassone che si oppone maggiormente alla conquista vichinga?. Wessex. Mercia. Anglia. Northumbria.

Nella recensione aperta, c'entra la legge della maggioranza?. Dipende se si conosce la datazione dei manoscritti. No. sì. dipende se si conosce l'autore dell'opera.

Quando una recensione è chiusa, c'entra la legge della maggioranza?. Dipende dalla datazione dei manoscritti. Dipende dalla condizione dei manoscritti. No. Sì.

Quando si può parlare di recensione aperta?. Quando le lezioni si possono ricostruire tramite il iudicium del filologo. quando si deve ricostruire l'epoca in cui i manoscritti furono redatti. Quando si deve ricostruire lo stile dell'autore. Quando le lezioni si possono ricostruire con l'aiuto dello stemma.

Quando si può parlare di recensione chiusa?. Quando si deve ricostruire il nome dell'autore. Quando le lezioni non si possono ricostruire meccanicamente con l'aiuto dello stemma codicum. quando si deve ricostruire l'epoca in cui i manoscritti furono redatti. Quando le lezioni si possono ricostruire meccanicamente tramite lo stemma codicum.

Quando nella ricostruzione della tradizione manoscritta bisogna operare ope ingenii?. Quando non sappiamo chi sia l'autore di un'opera. Quando risulta impossibile scegliere tra le lezioni conservate in tutti i testimoni. Quando si può ricostruire una lezione valida tra testimoni come supporto al metodo ope codicum. Quando ci si trova in difficoltà per stabilire lo stile di un'opera.

Che co'è la combinatio?. Il recupero della lezione originale per mezzo della «combinazione» di due varianti. il recupero del manoscritto più antico dell'intera tradizione. Il recupero del manoscritto più completo di tutta la tradizione. Il recupero del manoscritto con meno correzioni di tutta la tradizione.

Che cosa si intende per selectio?. La scelta tra varianti di pari valore stemmatico e tra più congetture possibili. La scelta di quale sia il manoscritto migliore tra tutti quelli della tradizione. L'individuazione del manoscritto più antico tra tutti quelli della tradizione. La scelta del manoscritto che corrisponda ai canoni dell'autore dell'opera ivi tramandata e/o dello stile in voga a quel tempo.

Quando il filologo può sanare con l'aiuto del suo iudicium un testo?. Una volta individuata la tradizione originale del testo mediante lo stemma. Quando è sicuro dell'epoca in cui venne redatta la tradizione manoscritta. Quando è certo dello stile dell'autore. Quando ha individuato il manoscritto più antico di tutta la tradizione.

Che fase è la costituzione del testo ope ingenii?. La prima fase della restitutio textus. La fase intermedia della restitutio textus. L'ultima fase della restitutio textus. Può avvenire in ogni momento della restitutio textus.

Quando fu presumibilmente scritto l'Inno di Caedmon?. Intorno al 690. Intorno al 665. Intorno al 710. Intorno all'825.

Che cosa significa eordan bearnum?. la terra ai figli. I figli dell'uomo. ai figli della terra. I figli di Dio.

Quanti tipi di emendatio ci sono?. quattro. uno. tre. due.

Che cos'è la divinatio?. L'operazione che ci permette di capire quale manoscritto è piùantico di un altro. Il risanamento per congettura dei luoghi corrotti in un manoscritto (o nei manoscritti) che ci tramanda un testo. Il confronto tra manoscritti. L'operazione che ci permette di capire quale sia il manoscritto migliore di tutti gli altri (codex optimus).

I codici recenziori devono essere studiati?. dipende in che stato si trovano relativamente al tipo di supporto. sì. solo a volte. No.

Quali sono le varianti maggiormente soggette a tempo e luogo?. Le varianti lessicali. Le varianti fonologiche ed ortografiche. Le sole varianti fonologiche. Le sole varianti ortografiche.

Con cosa è ricostruito oggi l'archetipo?. Con l'aiuto della maggioranza dei codices interpositi (o dei subarchetipi) ai quali fanno capo i rami indipendenti della tradizione. tramite il numero di correzioni che ci sono nei manoscritti. Col confronto con gli altri testimoni della tradizione. Con la conoscenza dello stile dell'autore.

Con cosa è ricostruito oggi il codex interpositus?. Col confronto con gli altri testimoni della tradizione. Col confronto dello stile dell'autore con quello effettivamente trasmesso dai manoscritti. In accordo al tipo di correzioni che ci sono nei manoscritti. Con l'aiuto della maggioranza dei soli suoi discendenti indipendenti.

Su che cosa si basava il criterio dei codices plurimi?. sui codici che riportano meno correzioni. Sui codici più completi. Sui codici meglio conservati. Sul consenso della maggioranza dei testimoni intesa come somma materiale dei testi a disposizione.

In che cosa possono consistere le operazioni di restauro di un codice?. Nella sola integrazione al testo. Nella cancellazione e nella successiva sostituzione delle parti ritenute sbagliate con quelle reputate corrette dal filologo. Nell'espunzione delle parti ritenute sbagliate. Nelle integrazioni al testo, nelle espunzioni e nelle sostituzioni.

Nel caso in cui una corruttela in un manoscritto non fosse sanabile come dovrebbe procedere il filologo?. Cancellando con una riga il passo corrotto. Apponendo una crux desperationis all'inizio e alla fine del passo corrotto. Cerchiando il passo corrotto con una matita. Apponendo un asterisco solo all'inizio del passo corrotto.

Nella ricostruzione delle forme linguistiche valgono i rapporti di filiazione tra manoscritti?. Dipende dalla datazione dei manoscritti. no. dipende dal tipo di testo. sì.

Che cosa tendevano maggiormente a fare gli scribi?. A rispettare l'arcaicità del testo. A copiare e a correggere il testo. A modernizzare e attualizzare il testo. A copiare semplicemente il testo.

Normalmente di che cosa bisogna tener conto una volta individuate le caratteristiche linguistiche di un testo?. Del codice che maggiormente si avvicina allo stile dell'autore. Dei codici più antichi e del loro luogo presumibilmente originario di redazione. Del loro dialetto. Delle correzioni che vi sono state apportate.

Che cosa si intende per codex optimus?. Il codice migliore, di solito identificato col codice più antico. Il codice più recente poiché era stato quello più volte corretto. Quello che aveva la pergamena e l'inchiostro meglio conservati. quello originale dell'autore.

Come è meglio procedere nella combinatio?. Usarla solo nel caso in cui si sia certi della correttezza delle lezioni. Tenerla sempre presente e usarla ogni volta. Limitarla ai soli casi in cui le varianti conservino porzioni varie della lezione originaria e che tale lezione sia ricostruibile attraverso la loro combinazione. usarla solo nei casi in cui si sia certi della parternità di un'opera.

è probabile che due scribi abbiano deformato nello stesso luogo e in modo diverso un testo?. Solo qualche volta. solo se collaboravano nello stesso scriptorium monastico. si, sempre. No.

Che cosa si intende per edizione critica?. L'edizone fotografica di un testo. l'edizione interpretativa di un testo, restituito in base alle norme procedurali della critica testuale. la correzione di un testo dagli errori che i manoscritti contengono. La correzione di un testo a seconda dello stile dell'autore dell'opera che i manoscritti tramandano.

Di solito dove va collocato il testo ricostruito criticamente?. In fondo al libro dove si pone anche l'indice. Nella parte superiore della pagina. è indifferente. nella parte inferiore della pagina.

che cosa si intende per edizione diplomatica?. L'edizione critica di un testo; infatti le due definizioni sono sinonime. La correzione di un testo a seconda dello stile dell'autore dell'opera che i manoscritti tramandano. la correzione di un testo dagli errori che i manoscritti contengono. La riproduzione visiva di un testo.

Da che cosa è indicato l'archetipo?. Dalla O maiuscola dell'alfabeto latino. Dalla lettera omega maiuscola dell'alfabeto greco. Dalla lettera A maiuscola dell'alfabeto latino. dalla lettera alfa greca.

In un'edizione di un testo è necessaria la nota introduttiva?. Solo qualche volta. No, a meno che i manoscritti contengano molti errori. Sì. No.

Nell'eventuale nota introduttiva inserita nell'edizione di un testo, è necessaria anche la bibliografia?. Solo se si siano consultati studi di altri autori, se non no. No. Sì. Sì, ma solo se è la prima volta che si effettua l'edizione critica di un testo.

Tra i segni diacritici che cosa indicano le parentesi tonde ( )?. Le abbreviazioni. I termini inconprensibili. Le aggiunte. le lacune.

Tra i segni diacritici che cosa indicano le parentesii uncinate <> ?. Le aggiunte e/o le integrazioni congetturali dell'editore. Le lacune. Le lettere incomprensibili. Gli errori degli scribi.

Tra i sigla che cosa indicano le lettere maiuscole dell'alfabeto latino?. I manoscritti perduti. I manoscritti giunti fino a noi. L'originale. I manoscritti incompleti.

Quali sono i principi sui quali si basa la selectio?. La datazione dei manoscritti dell'intera tradizione. I criteri essenzialmente interni di giudizio, come l'usus scribendi e la lectio difficilior. Il dialetto in cui è stato redatto il manoscritto. la presenza di errori contenuti nel manoscritto o nei manoscritti di una tradizione.

Su che cosa si basa l'usus scribendi?. Sulla moda del tempo in cui il testo è stato scritto. Sul tipo di inchiostro impiegato. Sul tipo di scrittura impiegato. Sulle specificità linguistiche e stilistiche del testo peculiari al suo autore, al genere letterario e all'epoca di stesura.

In che cosa consiste la lectio difficilior?. Nella scelta della lezione più difficile tra quelle attestate o congetturate per la sua maggiore rarità lessicale, sia morfologica che semantica. Individuare il manoscritto che si presume sia quello originale dell'autore del testo. Nel verificare quale sia il manoscritto redatto nella forma più difficile. Individuare quale sia il manoscritto che ha meno correzioni.

A che cosa è legato il fenomeno della diffrazione?. Alle lectiones faciliores. Alle lectiones difficiliores. Ai manoscritti più recenti della tradizione. Ai manoscritti che contengono meno errori secondo il iudicium del filologo.

Qual è il testo che rappresenta un tipico esempio di lectio difficilior nella sua ricostruzione?. I Fati degli Apostoli di Cynewulf. La battaglia di Finsburg. L'inno di Caedmon. Il Sermo Lupi ad Anglos di Wulfstan.

Che cos'è un'edizione sinottica?. Un'edizione che riporta la versione di testo considerata più antica. un'edizione che riporta i passi più significativi di un'opera. Un'edizione che riporta affiancati tutti i luoghi paralleli presenti in ogni codice della tradizione. Un'edizione che ci tramanda una serie di testi affini tra loro per genere.

Che cosa significa acefalo?. Un testo in cui manca la parte centrale. Un testo di cui manca il finale. Un testo che ci è pervenuto mancante della parte iniziale. Un testo che ci è pervenuto anonimo.

Che cosa significa adespota?. Un testo di cui manca il finale. Un testo che ci è pervenuto mancante della parte iniziale. Un testo che ci è pervenuto anonimo. Un testo in cui manca la parte centrale.

Che cosa si intende per metatesi?. cancellazione di parti in più in un testo. trasposizione di fonemi contigui all'interno di parola. correzione di termini sbagliati. aggiunta di termini o lettere mancanti.

Che cosa si intende per interpolazione?. Aggiunta da parte del copista o correttore di un passo mancante. Una correzione da parte del copista o correttore di una lezione ritenuta errata. Aggiunta da parte del copista o correttore del titolo di un'opera. aggiunta, ad opera di copisti o correttori, di parole o frasi estranee al testo autentico.

Che cos'è una editio princeps?. La prima edizione a stampa di un'opera precedentemente trasmessaci in tradizione manoscritta. Il manoscritto conservato meglio di tutti gli altri. Il manoscritto più antico di un'opera. Il manoscritto di cui venne fatta per la prima volta l'edizione critica.

Su quante radici di origine indoeuropea si forma il verbo essere?. quattro. una. tre. due.

Qual è la differenza dal punto di vista linguistico tra l'alto tedesco e il basso tedesco?. La presenza nell'alto tedesco della seconda mutazione consonantica e l'assenza di questa nel basso tedesco. L'assenza in entrambe le lingue della seconda mutazione consonantica. L'assenza nell'alto tedesco della seconda mutazione consonantica e la presenza di quest'ultima in basso tedesco. La presenza in entrambe le lingue della seconda mutazione consonantica.

Che cosa si intende per Plattdeutsch. Il dialetto della Lega Anseatica nel basso medioevo. Il dialetto parlato oggi a sud della Germania. Il dialetto della Germania centrale parlato nel basso medioevo. Il dialetto parlato oggi a nord della Germania.

Quando divenne importante il basso tedesco?. Durante il regno di Ludovico il Pio. Durante i regni di Federico II e Federico Barbarossa. Nel 1400. Nel 1361 in quanto divenne il dialetto della Lega Anseatica.

Quanti numeri si conservano nel passaggio da indoeuropeo a germanico riguardo alla flessione nominale e coniugazione verbae?. Solo il plurale. Singolare e plurale; mentre del duale rimane solo qualche traccia sporadica. Solo singolare e plurale. Solo il singolare.

Dal punto di vista morfologico quanti casi si conservano in germanico rispetto all'indoeuropeo?. otto. quattro. cinque. sei.

Lo schema radicale della I classe dei verbi forti è. cons. + voc. radicale + J + cons. (J sta per semivocale palatale). cons. + voc. radicale + nas./liquida. cons. + voc. radicale + U + cons. (U sta per semivocale labiale). cons. + voc. radicale + nas./liquida + cons.

Che cosa succedono alle sillabe poste lontano dal centro di tonicità?. Si indeboliscono fino a cadere. Assumono rafforzamento. Assumono sonorità. subiscono contrazione con la sillaba precedente.

Nella prima fase del germanico, com'era l'accento?. sulla sillaba finale. dinamico espiratorio. libero e musicale. sulla sillaba mediana.

Quanti accenti c'erano in sassone antico?. Uno primario e uno secondario. Tre. Solo uno sulla sillaba iniziale. Solo uno sulla sillaba mediana.

I nomi propri dove recano l'accento?. su qualsiasi sillaba. sulla sillaba mediana. Sulla sillaba iniziale. sulla sillaba finale.

Il nome proprio Erodes dove reca l'accento?. Sulla prima o sulla seconda sillaba. Sulla prima sillaba come tutti nomi propri. sula sillaba finale. sulla sillaba mediana.

Quante e lunghe ci sono in indoeropeo?. Una. Due. quattro. nessuna, spariscono tutte nel passaggio da indoeuropeo a germanico.

Nel passaggio dal germanico al sassone antico che cosa succede alla e lunga?. passa da i lunga. resta e lunga. Passa ad a lunga. passa ad e breve.

Riguardo alle vocali brevi cosa succede alla o breve nel passaggio da indoeuropeo a germanico?. si dittonga in io. resta o breve. passa ad u. passa ad a breve.

Riguardo alle vocali lunghe che cosa succede alla a lunga nel passaggio da indoeuropeo a germanico?. passa ad o lunga. resta a lunga. resta a lunga o passa ad o lunga dipendentemente dal contesto in cui si trova. si dittonga in oa.

Riguardo alle vocali brevi cosa succede alla a breve nel passaggio da indoeuropeo a germanico?. si dittonga in ai. passa ad e. resta a breve. passa ad o breve.

Nel sassone antico come viene pronunciata la a seguita da consonante nasale?. Viene pronunciata sia a che o dipendentemente dal contesto in cui si trova. viene pronunciata a. viene pronunciata o. Con un suono intermedio tra la a e la o.

Quante opere firmate da Cynewulf si trovano nel Vercelli Book?. tre. una. due. Quattro.

Tra le seguenti opere, sono sicuramente di Cynewulf: Cristo II" e "La Battaglia di Maldon". "Giuliana" e "Destini degli Apostoli" (o "Atti degli Apostoli"). Giuliana" e "Beowulf". "S. Elena" e "Beowulf".

Che cosa si riscontra nel verbo giban?. L'influsso delle vocali velari. L'influsso della labiale. l'influsso della nasale. L'influsso delle vocai palatali.

Che tipo di metafonia velare c'è in sassone antico?. La metafonia da o a u. La metafonia da i ad e e da u a o. La metafonia da a ad o. La metafonia da u a i.

Che tipo di metafoniapalatale c'è in sassone antico essenzialmente?. La metafonia da i. la metafonia da u. La metafonia da a che diventa e. La metafonia da o.

Quando si ha contrazione in sassone antico?. tra vocale radicale e l. Tra vocale mediana e vocale finale. tra vocale radicale e h. Tra vocale radicale e vocale seguente atona per caduta di h, w, j.

In sassone antico quando si semplificano le consonanti doppie?. In fine di parola e davanti a consonante. In posizione interna. Solo in fine di parola. Solo davanti a consonante.

L'epentesi in sassone antico con quale altra lingua è in comune?. Con l'inglese antico. Con nessuna altra lingua. con l'islandese antico. Con l'alto tedesco antico.

Come si consrva in sassone antico la j che opera geminazione dopo vocale breve?. In i. In ie. Resta invariata. In e.

Il gruppo consonantico ft come appare in sassone antico?. ht. hth. tt. hh.

Quando avviene la palatalizzazione delle occlusive velari?. Nella fase mediana del sassone antico. Nella fase iniziale del sassone antico. In ogni fase del sassone antico e resta fino al periodo del basso tedesco medio. Nella fase tarda del sassone antico.

Quali sono le consonanti che si sottraggono a geminazione in sassone antico?. La -g e la -r. La -d (spirante interdentale sonora) e la - r. La r- e la -l. la -t e la -r.

Che cosa succede in sassone antico alle spiranti sorde f, _/þ (th). passano a occlusive sorde. passano a occlusive sonore. si sonorizzano b, d, z, in ambiente sonoroanche se restano graficamente immutate. Restano immutate.

Quando cade normamente -h?. In posizione finale. In posizione iniziale. In qualsiasi posizione se si trova dopo l/r. In posizione mediana.

Che cos'è la legge di Verner?. Un'eccezione alla seconda rotazione consonantica per cui le occlusive sorde dentali non passano ad affricate. Un'eccezione alla prima rotazione consonantica per cui le occlusive sorde si sonorizzano se precedute da sillaba atona e se si trovano in contesto sonoro all'interno di parola. Un'eccezione al passaggio dal germanico all'alto tedesco antico per cui le occlusive sorde non passano ad affricate, ma si sonorizzano. Un'eccezione alla legge di Grimm per cui le occlusive sonore passano a sorde se sono all'interno di parola purché precedute da sillaba atona.

Riguardo al consonntismo, che caratteristiche presenta il sassone antico?. La prima rotazione consonantica e la legge di Verner. La prima rotazione consonantica. La prima rotazione consonantica, la legge di Verner e la seconda rotazione consonantica. La prima e la seconda rotazione consonantica.

Il sostantivo dag 'giorno' a che classe appartiene?. alla flessione in consonante. Alla flessione in i. Alla flessione in o. alla flessione forte in a.

Il sostantivo hand 'mano' a che categoria appartiene?. Alla categoria dei sostantivi forti in -u. Alla categoria dei sostantivi forti in -a. alla categoria dei sostantivi forti in -o. Alla categoria dei sostantivi in consonante.

I sostantivi in -i di che genere sono?. solo maschili e neutri. femminili e neutri. Maschili, femminili e neutri. solo femminili.

Il sostantivo trewua 'patto' di che genere è. femminile. può essere femminile e maschile. maschile. neutro.

I sostantivi in -o di che genere sono?. femminili. maschili. neutri. femminili e maschili.

Il sostantivo kunni 'stirpe' di che genere è?. può essere maschile o neutro. femminile. maschile. Neutro.

A quale gruppo appartiene il sostantivo sundia 'peccato'?. ai sostantiv in -u. ai sostantivi in -i. ai sostantivi in -a. ai sostantivi in -jo.

Che generi sono conservati in sassone antico?. maschile e femminile. femminile e neutro. maschile, femminile e neutro. maschile e neutro.

A quale gruppo appartiene il sostantivo kunni 'stirpe'?. ai sostantivi in -ja. ai sostantivi in -wa. ai sostantivi in -i. ai sostantivi in -a.

Quali sono le flessioni che segue il sassone antico nella declinazione nominale (di sostantivi e aggettivi)?. Forte e debole. Solo forte. Nessuna delle due. Solo debole.

Quali sono i casi che si conservano in sassone antico riguardo alla flessione nominale (di sostantivi e di aggettivi). Nominativo, genitivo, dativo, accusativo e talvolta lo strumentale. Nominativo, dativo e accusativo. Nominativo, genitivo, dativo e accusativo. Nominativo, genitivo e dativo.

Quante flessioni ci sono in germanico (e quindi in sassone antico) riguardo al sistema nominale?. la flessione forte e la flessione debole. Solo la flessione debole. Solo la flessione forte. Nessuna, ma segue le declinazioni come in latino.

A che genere appartiene il sostantivo word 'parola'. può essere sia maschile che neutro. femminili. maschile. neutro.

A che genere appartiene il sostantivo endi 'fine?. può essere neutro o maschile. femminile. maschile. Neutro.

Da che cosa sono rappresentati in sostantivi forti nel sassone antico?. Dai temi in semivocale. Da nessun tema. Dai temi in consonante. Dai temi in vocale.

Da che cosa sono rappresentati in sostantivi deboli nel sassone antico?. Dai temi in semivocale. Da nessun tema. Dai temi in consonante. Dai temi in vocale.

Di che genere sono i sostantivi in -a?. Solo maschili. Maschili e neutri. Maschili e femminili. femminili e neutri.

A quale sfera semantica appartengono i temi in -r?. a quella della caccia. a quella giuridica. A quella della famiglia. a quella religiosa.

Qual è il tema in consonante che è maggiormente sviluppato in sassone antico come in tutte le altre lingue germaniche?. In -nd. In dentale. In liquida. in nasale.

A quale categoria appartiene il sostantivo naht 'notte'?. ai sostantivi deboli in -th. ai sostantivi forti in -a. ai sostantivi forti in -o. ai sostantivi atematici.

Il sostantivo leriand 'maestro' a che classe appartiene?. ai sostantivi in maschili -i. ai sostantivi deboli in -nd. ai sostantivi maschili in -a. ai sostantivideboli in -n.

Quale gruppo di sostantivi deboli è maggiormente importante?. la categoria dei temi in -nd. la categoria dei temi in -r. La categoria dei temi in nasale. la categoria dei temi in -s e in th (th sta per spirante interdentale sorda).

Che temi sono i sostantivi in -nd. antichi aggettivi. antichi participi presenti sostantivati. antichi infiniti verbali. antichi aggettivi che poi si sono sostantivati.

Il sostantivo guma 'uomo' di che genere è?. maschile. femminile. Può essere o maschile o neutro. neutro.

I sostantivi in -th (thorn) a che genere appartengono?. Maschili. Neutro. a nomi che possono essere sia maschili che femminili. A nomi femminili.

Il sostantivo magath (n.b. th indicherebbe thorn) a che genere appartiene?. femminile. Neutro. Esclusivamente femminile. femminile o neutro.

Perché i sostantivi atematici si chiamano così?. Perché non hanno mai la desinenza. Perché l'accento cade sulla desinenza. Perché mancano del suffisso; infatti le desinenze si collegano direttamente alla radice. Perché l'accento cade sulla radice.

Che temi sono i sostantivi in s- e in -th (spirante intedentale sorda)?. antichi sostantivi femminili dal tema indistinto. antichi sostantivi neutri col tema ie. *-es-, *-os. antichi sostantivi maschili col tema in *et-/*ot. antichi sostantivi maschili e femminili col tema in *et-/*-ot.

Che cosa comprende oltre ai sostantivi la categoria degli atematici?. I numerali. gli aggettivi. gli avverbi. I verbi.

Da che cosa è caratterizzata la flessione debole dei sostantivi?. sia dai temi in vocale che dai temi in consonante. Dall'assenza del tema. dai temi in vocale. Dai temi in consonante.

A che categoria appartiene il sostantivo burg 'cittadella'?. alla categoria degli atematici. alla categoria dei sostantivi femminili in -o lunga. alla categoria dei sostantivi in -r. alla categoria dei sostantivi forti in -u.

A quale categoria appartengono i sostantivi in consonante?. Alla categoria degli atematici. Alla categoria forte. Alla categoria debole. Alla categoria forte e debole, dipende dai suffissi che presentano.

Su quali temi è basata la flessione debole degli aggettivi?. Sui temi in consonante (th). Sui temi in consonante (liquida r). Sui temi in vocale. Sui temi in consonante (nasale).

Nella declinazione degli aggettivi quando si usa la flessione forte?. Quando l'aggettivo è determinato. Quando l'aggettivo è riferito a un nome di città. Quando l'aggettivo è indeterminato. Quando l'aggettivo è al comparativo.

Che flessione possono seguire gli aggettivi in sassone antico?. La flessione forte e la flessione debole. La flessione forte al comparativo, la flessione debole al superlativo. Solo la flessione debole. Solo la flessione forte.

Su quali temi è basata la flessione forte degli aggettivi?. Sui temi in -nd; infatti ricalca l'esempio dei sostantivi appartenenti a quella categoria. Sia sui temi in vocale che su quelli in consonante. Sui temi in vocale. Sui temi in consonante.

Nella declinazione degli aggettivi quando si usa la flessione debole?. Quando l'aggettivo è indeterminato. Quando l'aggettivo è determinato. Quando l'aggettivo è al superlativo. Quando l'aggettivo è riferito a un nome di nazione.

Quali casi sono conservati nella flessione del pronome possessivo?. Nominativo, genitivo, dativo, accusativo con tracce di vocativo e strumentale. Nominativo, genitivo, dativo e accusativo. Nominativo, genitivo e dativo. Nominativo, gentivo e accusativo.

Qual è la forma al genitivo del pronome personale di seconda persona duale?. git. ink. gis. Non è attestata.

Per il pronome possessivo a che cosa corrispondono le forme minumu, minemu?. Neutro singolare all'accusativo. Neutro singolare al nominativo. Maschile singolare al dativo. Neutro singolare al genitivo.

Per il pronome possessivo a che cosa corrispondono le forme minara, minaro?. femminile plurale al dativo. Neutro singolare al genitivo. Femminile singolare al genitivo. Maschile singolare al genitivo.

Come viene formato il pronome possessivo in sassone antico?. Col genitivo del pronome personale. Come nelle altre lingue germaniche, con il genitivo del pronome personale e l'aggiunta del suffisso -N di origin indoeuropea. Con l'aggunta del suffisso di origine indoeuropea -N. Semplicemente usando il pronome personale al nominativo.

Il sassone antico ha il pronome riflessivo?. Sì, ma si usa il pronome dimostrativo. No, anche se nella fase più antica della lingua corrispondeva al pronome personale di terza persona, ma poi cadde in disuso. No, non è conservato. Si.

Il pronome personale seo, sea, siu, se a che cosa corrisponde?. Al dativo plurale del pronome personale di terza persona femminile. Al genitivo plurale del pronome personale di terza persona maschile. All'accusativo plurale del pronome personale di terza persona neutro. Al nominativo e all'accusativo plurale di tutti i generi del pronome personale di terza persona.

Che caratteristica ha il pronome personale di terza persona?. Ha un solo genere il maschile. Conserva i tre generi (maschile, femminile e neutro). ha un solo genere, il femminile. Conserva il duale.

Il pronome personale gi, ge a che cosa corrisponde?. Al pronome personale di seconda persona plurale al dativo. Al pronome personale di seconda persona plurale all'accusativo. Al pronome personale di seconda persona plurale al nominativo. Al pronome personale di seconda persona duale al dativo.

Il pronome personale thin a che cosa corrisponde?. Al pronome personale di seconda persona plurale al nominativo. Al pronome personale di seconda persona plurale all'accusativo. Al pronome personale di seconda persona plurale al dativo. Al pronome personale di seconda persona singolare al genitivo.

Il pronome personale unk a che cosa corrisponde?. Al pronome personale di prima persona plurale al dativo. Al pronome personale di prima persona duale all'accusativo e al dativo. Al pronome personale di prima persona plurale all'accusativo. Al pronome personale di prima persona duale al genitivo e al dativo.

Il pronome personale user a che cosa corrisponde?. Al pronome personale di prima persona duale al genitivo. Al pronome personale di prima persona plurale al genitivo. Al pronome personale di prima persona plurale al dativo. Al pronome personale di prima persona plurale all'accusativo.

Il pronome personale wit a che cosa corrisponde?. Al pronome personale di prima persona duale, al nominativo. Al pronome personale di prima persona plurale allì'accusativo. Al pronome personale di prima persona plurale al nominativo. Al pronome personale di prima persona duale all'accusativo.

Il pronome personale mik, mi, me a che cosa corrisponde?. Al pronome personale di prima persona singolare al dativo. Al pronome di prima persona singolare, all'accusativo. Al pronome personale di prima persona singolare al nominativo. Al pronome personale di prima persona singolare al genitivo.

Il pronome personale ik a che cosa corrisponde?. Al pronome di prima persona singolare all'accusativo. Al pronome personale di prima persona singolare al dativo. Al pronome personale di prima persona singolare al genitivo. Al pronome di prima persona singolare, al nominativo.

A proposito del numero, in sassone antico che cosa si conserva nella flessione pronominale?. Singolare, plurale e a volte alcune tracce di duale. Singolare e plurale. Singolare. Singolare e duale.

In sassone antico è conservato il pronome relativo?. Sì, ma in sassone antico non ne è rimasta traccia, mentre è attestato solo in alto tedesco antico e in islandese antico. Sì, ma è un'innovazione del germanico ed è presente solo nelle lingue ingevoni (inglese antico, sassone antico e frisone). No, ma come tutte le lingue germaniche lo forma da altri pronomi. Sì, ed è di origine indoeuropea.

Per il pronome possessivo a che cosa corrispondono le forme minan, minon, minen?. Maschile singolare al nominativo. Maschile singolare al dativo. Maschile singolare al genitivo. Maschile singolare all'accusativo.

Che flessione segue l'aggettivo possessivo in sassone antico?. La flessione forte. nessuna delle due, poiché indeclinabile. Sia la flessione forte che quella debole. La flessione debole.

La forma themu a che cosa corrisponde?. Al dativo maschile plurale. Al dativo femminile singolare. Al nominativo femminile singolare. Al dativo maschile singolare.

Le forme them, thiem, then, thien a che cosa corrispondono?. Al dativo plurale maschile e neutro. Al dativo plurale di tutti tre i generi. Al genitivo plurale di tutti tre i generi. A dativo plurale femminile.

Le forme thero, thera a che cosa corrispondono?. Al genitivo plurale femminile. Al dativo plurale di tutti tre i generi. Al genitivo plurale di tutti tre i generi. Al genitivo plurale maschile.

Le forme thea, thia a che cosa corrispondono?. Al nominativo e accusativo plurale di tutti tre i generi. Al nominativo e accusativo plurale neutro. Al nominativo e all'accusativo plurale maschile e femminile. Al nominativo e accusativo plurale femminile.

Nella flessione del pronome dimostrativo, in sassone antico, è conservato lo strumentale?. No. Sì, solo a livello di tracce. Sì, è attestato sia al singolare che al plurale. Era conservato solo nella fase antica, ma ben presto è caduto in disuso.

Quando viene usato il pronome wiht?. Solo al maschile nelle frasi interrogative. Al neutro e nelle frasi negative. Al femminile e nelle frasi affermative. Al maschile e nelle frasi interrogative.

Le forme thes, thas a che cosa corrispondono?. Al nominativo femminile singolare. Al nominativo maschile singolare. Al genitivo maschile singolare. Al genitivo neutro singolare.

Le forme thiu, thia a che cosa corrispondono?. All'accusativo neutro singolare. Al genitivo femminile singolare. Al nominativo femminile singolare. Al nominativo maschile singolare.

Le forme theses, thesas a che cosa corrispondono?. Al genitivo singolare maschile e neutro. Al genitivo plurale maschile. Al dativo singolare maschile e neutro. Al genitivo singolare femminile.

Quali numeri sono conservati nella declinazione de pronome dimostrativo?. Singolare, plurale e a volte tracce di duale. Singolare. Singolare e duale. Singolare e plurale.

Quali generi sono conservati nella declinazione del pronome dimostrativo?. Maschile e femminile. Maschile e neutro. Maschile, femminile e neutro. Femminile e neutro.

Oltre ad avere la funzione di pronome dimostrativo, che altra funzione ha il pronome dimostrativo in sassone antico?. Di pronome relativo. Di pronome indefinito. Di pronome interrogativo. Di pronome possessivo.

Successivamente il pronome dimostrativo che funzione assume in sassone antico?. Di articolo determinativo. Di pronome relativo. Di pronome indefinito. Di aggettivo qualificativo.

Quali sono i generi conservati nella flessione del pronome interrogativo?. Maschile e neutro. Solo femminile. Solo maschile. Maschile e femminile.

Le forme thesemu, thesemo a che cosa corrispondono?. Al dativo singolare maschile e neutro. Al nominativo singolare maschile. Al genitivo singolare maschile. Al dativo plurale femminile.

La forma thius a che cosa corrisponde?. Al genitivo plurale femminile. Al nominativo plurale neutro. Al nominativo singolare neutro. Al dativo singolare femminile.

Il pronome selb 'stesso' quale flessione segue?. solo debole. Solo forte. Nessuna delle due poiché è invariable. Forte e deboe.

ioman che pronome è?. Indefinito. Interrogativo. Dimostrativo. Personale.

I pronomi interrogativi hanno origine indoeuropea in germanico e quindi anche in sassone antico?. Sì. Nominativo, genitivo, dativo e accusativo. Alcuni pronomi interrogativi sì, altri no. Sono di origine oscura.

l pronome hwe (per e si intenda e lunga) che funzione secondaria può anche avere in sassone antico, oltre che di pronome interrogativo?. Solo di pronome interrogativo, non ha altre funzioni. Di pronome relativo. Di pronome dimostrativo. Di pronome indefinito.

Il pronome hwat che funzione può avere in sassone antico, oltre che di pronome interrogativo?. Di interiezione o avverbio. Di pronome indefinito. Di pronome relativo. Di pronome personale.

Le forme hwe, hwie a che cosa corrispondono?. al nominativo neutro singolare. Al dativo singolare neutro. Al nominativo maschile singolare. Al genitivo maschile singolare.

Nella flessione del pronome interrogativo, in sassone antico, è conservato lo strumentale?. Sì, solo a livello di tracce. Era conservato solo nella fase antica, ma ben presto è caduto in disuso. No. Sì, sempre.

Nella flessione del pronome interrogativo, in sassone antico, è conservato il duale?. Sì. No. A volte sì, altre no. Vi era anticamente, ma non ne è rimasta traccia.

Su quale radice (di origine indoeuropea) forma il pronome dimostrativo il sassone antico?. Sulla radice TO. Sulle radici SA/SO/TO. Sulla radice SO. Sulla radice SA.

Che flessione seguono i pronomi indefiniti?. La flessione forte. Dipende dalla posizione che occupano nella frase. La flessione debole. Sono indeclinabili.

gihwat che pronome è?. Interrogativo. Indefinito. Dimostrativo. Personale.

Con quale altra lingua germanica è in comune la formazione del pronome dimostrativo in sassone antico?. Con l'alto tedesco antico. Col norreno. Col gotico. Con l'inglese antico.

Di base, la "S.Elena" rientra nel genere. agiografico. epico-eroico. storiografico. lirico.

Le forme them, thiem, then, thien a che cosa corrispondono?. Al dativo plurale di tutti tre i generi. Al dativo plurale maschile e neutro. A dativo plurale femminile. Al genitivo plurale di tutti tre i generi.

Come si formano i numerali undici e dodici?. Con l'unità e la radice del verbo 'lasciare'. Sia con decina + unità sia con unità + decina. Come per gli altri, ossia con unità + decina. Con decina è unità.

Con che cosa si costruiscono i numerali che finiscono in -tig (v. ad esempio thritig 'trenta')?. Col dativo plurale. Con l'accusativo plurale. Col genitivo plurale. Col nominativo plurale.

Con quale altra lingua indoeuropea è condivisa la formazione dei numerali undici e dodici?. Col baltico. Col greco. Col latino. Col celtico.

thrim a che caso è declinato?. al genitivo. al nominativo. all'accusativo. Al dativo.

Come si forma il numerale ordinale secondo?. Con second come in inglese. Con l'aggiunta del suffisso in dentale al cardinale corrispondente twe > tweto. Dall'aggettivo adar 'altro'. In entrambi i modi, sia con la forma mediante l'aggiunta del suffisso in dentale al cardinale corrispondente, sia con l'aggettivo 'altro'.

tweio a che caso è declinato?. al nominativo. al dativo. all'accusativo. al genitivo.

Quali sono i numerali declinabili in sassone antico?. Da uno a sette. Da uno a dieci. Da uno a quattro. Da uno a tre.

A che numerale corrisponde fiertein?. Dodici. Quindici. Quattordici. Undici.

Cos'è il numerale cento?. Un sostantivo che può essere maschile e femminile ma non ha il singolare. Un sostantivo maschile singolare e plurale. Un sostantivo femminile singolare e plurale. Un sostantivo neutro singolare e plurale.

Come sono formati i numerali ordinali da tre in poi?. Col suffisso -er. Col suffisso -no. Col suffisso -or. Col suffisso -to, -the e -do.

A che forma corrisponde esattamente 'primo'?. A una forma oscura. Al superlativo dell'avverbio er 'presto'. A un aggettivo. A un sostantivo.

Riguardo al sistema verbale, in indoeuropeo che cosa poteva esprimere la categoria del tempo?. Presente, passato e futuro. Presente e futuro. Presente e passato. Solo il presente.

Nel passaggio da indoeuropeo a germanico, la categoria del numero come si sviluppa?. Solo il singolare. Il germanico conserva singolare, plurale e duale come in indoeuropeo. Solo il plurale. Il germanico conserva il singolare e il plurale.

Le definizioni forte e debole legate al sistema verbale e nominale a chi sono dovute?. A Karl Verner. A Rasmus Rask. A Jacob Grimm. Ad Albert Schleicher.

Come mai i verbi forti si chiamano così?. Perché hanno la forza di cambiare la vocale radicale nella formazione del proprio paradigma. Perché derivano da altri verbi. Perché derivano da sostantivi. Perché derivano da aggettivi.

Che cosa sono le forme nominali?. Quelle forme che, pur esprimendo un'azione, si flettono e si costruiscono come un nome. Quelle forme che non esprimono un'azione. I verbi modali. I sostantivi che possono avere anche significato e valore di verbi.

Nel passaggio da indoeuropeo a germanico, in generale, che cosa si nota per il sistema verbale?. Una leggera riduzione. Un arricchimento del sistema verbale. non si riscontrano particolari cambiamenti. Una riduzione notevole del sistema verbale.

Riguardo al sistema verbale, nel passaggio da indoeuropeo a germanico, il sassone antico conserva la categoria dell'aspetto?. Sì ed è molto usato. Sì ma è poco comune. Lo conservava solo nella fase antica. No.

Che caratteristiche hanno i verbi forti della seconda classe?. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la a. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la o. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la i. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la u.

A quale classe appartiene il verbo biddian 'pregare'?. Alla settima. Alla prima. Alla quinta. alla terza.

Da che cosa sono caratterizzati i verbi forti della settima classe appartenenti alla prima categoria?. Dal preterito singolare e plurale in a lunga. Dal preterito singolare e plurale in o lunga. Dal preterito singolare e plurale con e 2 (lunga). Dal preterito singolare e plurale in u.

Da che cosa sono caratterizzati i verbi forti della settima classe appartenenti alla seconda categoria?. Dal preterito singolare e plurale in e2 (lunga). Dal preterito singolare e plurale in o lunga. Dal preterito singolare e plurale con eo. Dal preterito singolare e plurale in a.

Che caratteristiche hanno i verbi forti della prima classe?. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la o. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la u. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la e. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la i.

Il verbo glidan 'scivolare' a che classe appartiene?. Alla quarta. Alla prima. Alla quinta. Alla terza.

La forma bod (o indica o lunga) a che cosa corrisponde?. Al preterito plurale. Al preterito singolare. Al participio preterito. Al presente.

Il verbo giotan 'versare' a che classe appartiene?. Alla seconda. Alla prima. alla terza. Alla quinta.

La forma gitogan a che cosa corrisponde?. al preterito singolare. al preterito plurale. Al participio preterito. Al participio presente.

A che classe appartiene il verbo liogan 'mentire'?. Alla seconda. Alla quinta. Alla prima. Alla terza.

Che caratteristiche hanno i verbi forti della terza classe?. Oltre alla vocale radicale alternante presentano consonante diversa da liquida o nasale. Oltre alla vocale radicale alternante presentano liquida o nasale semplice. Oltre alla vocale radicale alternante presentano liquida o nasale seguita da un'altra consonante. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la i.

A che classe appartiene il verbo werpan 'gettare'?. Alla quinta. Alla terza. Alla quarta. Alla quarta.

A che classe appatiene il verbo winnan 'guadagnare'?. Alla prima. Alla quinta. Alla terza. Alla quarta.

A che classe appartiene il verbo springan 'saltare'?. Alla terza. Alla prima. Alla quarta. Alla seconda.

In sassone antico in quante sottoclassi si suddividono i verbi forti della settima classe?. Tre. Due. Cinque. Quattro.

A che classe appartiene il verbo afsebbian 'notare'?. Alla sesta. Alla quinta. Alla quarta. Alla prima.

Quante classi ci sono di verbi forti?. Nove. Otto. Sei più una settima che comprende i verbi a raddoppiamento. Dieci.

In quali lingue germaniche antiche è visibile il raddoppiamento dei verbi forti della settima classe?. In inglese antico. In sassone antico. In islandese antico. In gotico.

Come mai i verbi forti della settima classe si chiamano a raddoppiamento?. Perché raddoppiano la desinenza. Perché raddoppiano il fonema iniziale al preterito singolare e plurale. Perché formano il participio presente con due forme doppie. Perché raddoppiano il suffisso.

A che classe appartiene il verbo heffian 'sollevare'?. alla prima. Alla sesta. alla seconda. Alla quinta.

Quale tra questi verbi della quinta classe presenta alternanza grammaticale nella formazione del paradigma? Fretan, weban, quedan, fargetan. quedan. weban. fretan. fargetan.

A che classe appartiene il verbo sehan 'vedere'?. Alla quinta. Alla seconda. Alla prima. Alla terza.

A che classe appartiene il verbo weban 'tessere'?. Alla quinta. Alla seconda. Alla quarta. Alla prima.

A che classe appartiene il verbo fretan 'divorare'?. Alla quarta. Alla quinta. Alla seconda. Alla prima.

Che caratteristiche hanno i verbi forti della quinta classe?. Oltre alla vocale radicale aternante presentano la e. Oltre alla vocale radicale alternante presentano liquida o nasale semplice. Oltre alla vocale radicale alternante presentano la i. Oltre alla vocale radicale alternante presentano consonante diversa da liquida o nasale.

A che classe appartiene il verbo kuman 'venire'?. Alla seconda. Alla quarta. Alla terza. alla quinta.

A che cosa corrisponde la forma barun (a indica a lunga)?. Perterito singolare. Participio preterito. Preterito plurale. Participio presente.

come mai i verbi deboli sono detti deverbativi?. Perché possono derivare da verbi forti, sostantivi o aggettivi. Perché prima avevano funzione di sostantivi poi sono passati a indicare la categoria dei verbi. Perché prima erano verbi forti, poi sono diventati deboli. Perché sono difettivi.

con quale altra lingua germanica il sassone antico condivide la peculiarità dei verbi della terza classe. Con l'islandese antico. Con il gotico. Con l'inglese antico. Con l'alto tedesco antico.

il verbo libbian 'vivere' a quale classe appartiene?. alla seconda. alla terza. alla prima. Alla quarta.

Originariamente il verbo makon 'fare' a quale classe apparteneva?. Alla terza. alla seconda. Alla prima. alla quarta.

A quale classe appartiene il vero malon?. Alla quarta. Alla prima. alla terza. Alla seconda.

Che cosa succede in sassone antico ai verbi col suffisso in o lunga?. A volte il suffisso in o lunga diventa o breve, a volte si amplia in -oja. Il suffisso in o lunga si trasforma in a lunga. Il suffisso in o lunga cade. Il suffisso in o lunga dittonga in io.

A quale classe appartiene il verbo bi-hullian 'nascondere'?. Alla prima. alla terza. Alla quarta. Alla seconda.

Quanti gruppi di verbi della prima classe ci sono in sassone antico?. Tre (a sillaba radicale breve, a sillaba radicale lunga e a sillaba radicale extra lunga). Uno solo. Due (a sillaba radicale breve e a sillaba radicale lunga). Quattro, dipendentemente dal tipo di suffissi secondari che possono avere.

A quale classe appartiene il verbo sokian 'cercare'. alla seconda. alla quarta. Alla terza. Alla prima.

che caratteristica ha il verbo skerian 'spartire'?. Forma il preterito singolare e il preterito plurale anche con una forma forte. Non presenta il participio preterito, quindi è un verbo incoativo. seppur appartenente alla prima classe, non presenta geminazione della consonante mediana. manca del preterito singolare e plurale.

A quale classe appartiene il verbo hrissian 'tremare'?. Alla terza. Alla prima. Alla quarta. Alla seconda.

Qual è la classe che conserva meno verbi (ossia meno numerosa) rispetto alle altre?. La terza. La prima. La prima e la terza. La seconda.

Il suffisso presente nella prima classe dei verbi deboli che cosa provoca generalmente?. La geminazionedella consonante finale del tema. Nulla. la metafonia della vocale radicale al presente dell'indicativo e la geminazione della consonante finale del tema. La metafonia della vocale radicale.

Da cosa sono caratterizzati i verbi deboli della prima classe?. Dal suffisso -o. Dal suffisso -j. Dal suffisso -u. Dal suffisso -e.

Come formano il preterito singolare, il preterito plurale e il participio preterito i verbi deboli?. Con l'aggiunta di un suffisso in nasale. Con l'aggiunta di un suffisso in dentale. Con l 'aggiunta di un suffisso in labiale. con l'aggiunta di un suffisso in velare.

Su che cosa è modellato il preterito del germanico?. non è di origine indoeuropea, ma è di origine oscura e non è ancora stato scoperto dove sia modellato. sull'aoristo dell'indoeuropeo. Sul perfetto dell'indoeuropeo. sul presente dell'indoeuropeo.

Come mai iverbi preterito-presenti si chiamano così?. Perché sono solo al presente e al participio preterito. Perché hanno la forma al preterito e il significato al presente. Perché hanno la forma al presente e il significato al preterito. Perché sono solo attestati al preterito.

Il verbo munan 'ricordare' a che classe appartiene?. Ai verbi forti della seconda classe. Ai verbi preterito presenti della prima classe. Ai verbi preterito-presenti della quarta classe. Ai verbi forti della terza classe.

I verbi preterito-presenti della terza classe da che cosa sono caratterizzati?. Dai verbi che presentano la radice in e. Da liquida o nasale seguite da un'altra consonante. Dai verbi che presentano la radice in u. Dai verbiche presentano consonante liquida o nasale semplice.

Il verbo egan 'possedere' (e indica e lunga) a che classe appartiene?. Ai verbi forti della quinta classe. Ai verbi forti della sesta classe. Alla prima classe dei verbi preterito-presenti. alla seconda classe dei verbi preterito-presenti.

Quante classi di verbi preterito-presenti ci sono?. Quattro. Tre. Sei. Sette.

In sassone antico, i verbi preterito-presenti hanno attestato l'infinito?. Sempre. Mai. sovente, sebbene in alcuni casi non sia attestato. Solo raramente.

I verbi preterito-presenti su cosa formano l'ottativo presente, l'infinito presente e il participio presente?. su nessuno dei due. Sul vocalismo radicale del plurale. Sul vocalismo radicale del singolare. è indifferente.

In quale classe possono rientrare i verbi preterito-presenti?. Nella classe dei verbi deboli. Sono una classe a sé. Nella classe dei verbi forti. Nella classe dei verbi atematici.

In indoeropeo il perfetto che cosa indicava essenzialmente?. Il passato remoto e il passato prossimo simultaneamente. Le conseguenze nel presente di un'azione compiuta nel passato. semplicemente il passato remoto, ossia un'azione ormai conclussa. un azione che avrebbe potuto verificarsi ma che non ebbe mai luogo.

Il verbo motan 'potere' a quale classe appartiene?. Ai verbi forti della quinta classe. Ai verbi preterito presenti della seconda classe. Ai verbi deboli della seconda classe. Ai verbi preterito-presenti della sesta classe.

Perché i verbi atematici si chiamano così?. Perché non hanno desinenze. Perché sono difettivi. Perché non hanno il participio preterito. Perché mancano del suffisso e le desinenze si collegano direttamente alla radice.

Su quali radici è formato il verbo essere. ES-, BHEU, WES. ES-, WES-. ES-, BHEU-. BHEU-, WES-.

Le radici sulle quali è formato il verbo essere di che origine sono?. Indoeuropea. sono di origine oscura. germanica. etrusca.

Quali sono i verbi atematici che oltre ad avere tale forma hanno anche la forma normale?. sahan 'vedere'. motan' potere' e egan 'possedere'. winnian e win 'guadagnare'. standan 'stare' e gangan 'andare'.

Il verbo don (o indica o lunga) a quale classe appartiene?. ai verbi forti della sesta classe. ai verbi deboli della seconda classe. Ai verbi preterito-presenti della quarta classe. Agli atematici.

Gli avverbi di luogo, quando esprimono moto a luogo, quale desinenza adottano?. La -m. La -t. La -r. nessuna desinenza.

Gli avverbi di luogo, quando esprimono moto da luogo, quale desinenza adottano?. La -r. La -t. La -p. La -n(a).

Che avverbio è aftan?. Avverbio di luogo (stato in luogo). Avverbio di tempo. Avverbio di luogo (moto a luogo). Avverbio di modo.

Che avverbio è forana?. Avverbio di tempo. Avverbio di luogo (stato in luogo). Avverbio di modo. Avverbio di luogo (moto da luogo).

Che avverbio è simbla?. Avverbio di luogo (moto da luogo). Avverbio di modo. Avverbio di luogo (moto a luogo). Avverbio di tempo.

Che avverbio è adro?. Avverbio di modo. Avverbio di luogo (stato in luogo). Avverbio di luogo (moto da luogo). Avverbio di tempo.

Gli avverbi o quegli avverbi che formano il comparativo e il superlativo che suffisso adottano?. or/ur. ir/er. ir. er.

Gli avverbi possono avere il comparativo e il superlativo?. No. Sì. solo il superlativo. Non tutti, solo alcuni.

Gli avverbi che derivano da aggettivi che desinenza prendono in sassone antico?. in -u. in -i. in -o. in -a.

L'avverbio furdr a che cosa corrisponde (d sta per spirante interdentale sonora)?. non è un avverbio, ma un aggettivo. Al superlativo di forth. Al comparativo di forth. alla forma al grado positivo.

Nella formazione del superlativo che suffisso adottano gli avverbi?. est. ist. ust. ost.

L'avverbio leng ha la desinenza?. no. la adotta solo nei casi obliqui. è indeclinabile, quindi non ha bisogno di desinenze. sì.

Che cosa riguardano i prestiti dal latino al germanico del periodo 0?. I termini religiosi. I termini scientifici. I termini inerenti alla costruzione delle case, della cura della persona, dei prodotti alimentari e di recipienti per contenerli. I termini dotti.

Quando penetrarono i termini dal celtico in germanico?. Tra il VI e il V secolo a.C. Nel III sec. a.C. Nel I sec. a.C. Nel II sec. d.C.

A che periodo appartiene il prestito 'strada' nelle lingue germaniche?. Nessuno, poiché è un termine che già esisteva nelle lingue germaniche. Al periodo 1. Al periodo 0. Al periodo 2.

I termini riguardanti la sfera semantica dei fenomeni atmosferici che origine hanno?. Indoeuropea. Germanica. Sono di origine oscura. Sono di origine non indoeuropea.

A quando risalgono i primi prestiti dal latino al germanico (periodo 0)?. al IV secolo d.C. Al III secolo a.C. Al II secolo d.C. Tra il I secolo a.C. al I secolo d.C.

Quali sono i termini che dal germenico penetrarono in finnico. servo. angelo e diavolo. pane e re'. maestro e scuola.

Il termine 'guramento' di che origine è?. celtica. greca. germanica. latina.

Il verbo 'bere' di che origine è?. Oscura. Di origine indoeuropea. non di origine indoeuropea. Germanica.

Che origine ha il termine 'spada' nelle lingue germaniche?. Indoeuropea. Germanica. Non indoeuropea. Oscura.

Il termine 'angelo' a quale periodo appartiene?. Esisteva già in germanico. Al periodo 2. Al periodo 1. Al periodo 0.

il verbo 'battezzare' nelle lingue germaniche che oigine ha?. è un calco semantico. è un prestito dal greco. è un calco strutturale. è un prestito dal finnico.

Che cosa riguardano i prestiti dal latino al germanico del periodo 2?. I termini scientifici. I termini dotti. I termini religiosi. I termini della vita quotidiana.

Che cosa riguardano i prestiti dal latino al germanico del periodo 1?. termini riguardanti la vita quotidiana. Termini religiosi. Termimi scientifici. Termini dotti.

Il termine 'maestro' a quale periodo appartiene?. Al periodo 1. è di origine oscura. Al periodo 2. Al periodo 0.

Che cosa si intende per calco strutturale?. Un termine che già esisteva in germanico ma che ha cambiato significato per influssso del latino. Un nuovo termine formato coi mezzi a disposizione della lingua germanica sul modello della lingua latina. Un prestito proveniente direttamente dal greco. Un semplice prestito dal latino.

inizialmente che cosa significava albergo?. rifugio dei monaci. rifugio degli uomini. Rifugio degli eroi. rifugio dell'esercito'.

giuderdone che prestito è?. longobardo. normanno. francone. gotico.

ciuffo che prestito è?. longobardo. svevo. francone. gotico.

Fara Sabina, Fara Novarese che origine hanno?. Sveva. Franca. Longobarda. gotica.

Sesto Godano da quale etnia prende origine?. Dai Franchi. Dai Normanni. Dai Longobardi. Dai Goti.

Che caratteristicha hanno i prestiti provenienti dal longobardo?. residui della legge di Verner. residui di metafonia. Residui della prima rotazione consonantica. residui della seconda rotazione consonantica.

su che cosa è basato il prestito faida. sul participio presente del verbo incontrare. sul participio presente del verbo amare. sul participio presente del verbo odiare. sul participio presente del verbo trovare.

spia che prestito è?. svevo. gotico. francone. normanno.

che cosa significava originariamente guadagnare?. aveva lo stesso significato che ha oggi. mangiare. lavorare. pascolare.

I prestiti riguardanti i colori come bianco e grigio a che cosa erano dovuti essenzialmente?. al commercio delle pelli e al manto dei cavalli. alla guerra. al commercio dei mangimi. alla moda.

Quando avvenne la conversione dei Sassoni?. Nel 785 per volere di Carlo Magno. Nell'842 in occasione dei Giuramenti di Stasburgo. Nel 500 sotto il regno di Clodoveo. Nell'830 per volere di Ludovico il Pio.

Da dove provenne la spinta per il completamento della conversione dei Sassoni?. Da Fulda. Da Utrecht. Da Fresising. Da San Gallo.

Quando fu fondato il primo monastero sassone?. Nel 724 da Pirminus. Nel 744 da Sturmi. Nell'817 da Aldhard di Corbie. Nel 719 da Otmar.

A quando risale la stesura del Heliand?. All'840. al 785. al 900. al 950.

Chi commissionò la stesura del Heliand?. Ludovico il Germanico. Carlo Magno. Ludovico il Pio. Carlo il Calvo.

Da che cosa è caratterizzato il Heliand?. dalla rima. dalle kenningar. dalle heiti. Dallo 'stile a gancio'.

In quali versi venne composto il Heliand?. in esametro. in versi allitteranti. in rima. in endecasillabi.

Che origine aveva probabilmente l'autore del Heliand?. Della zona francone occidentale. Della zona francone media. Della zona della Westfalia o del nord della Sassonia. Della zona della Baviera.

In quanti manoscritti ci è pervenuta la Genesi in sassone antico?. in quattro manoscritti. In codex unicus. In tre manoscritti. In dieci manoscritti.

Prima di essere fissato per iscritto il Heliand ebbe una tradizione orale ?. Vennero tramandate oralmente solo le parti sui miracoli di Cristo. No. Non ne abbiamo notizie certe. Sì come in tutte le civiltà germaniche.

Dal prologo del Heliand per quale scopo venne commissionato il Heliand?. Affinché i Sassoni si convertissero il cristianesimo e abbandonassero il paganesimo. affinché i Sassoni abbandonassero la tradizione orale. affinché i Sassoni non si facessero influenzare troppo dalle prediche cristiane. Affinché i Sassoni comprendessero la religione cristiana.

Su che cosa poggiava le basi l'impero franco?. sulla forza fisica. Sulla potenza militare. sul paganesimo ancora esistente. Sulla religione cristiana.

Quando Carlo Magno invase le terre di Sassonia che cosa distrusse?. La quercia Irminsul. Una fonte adorata dai Sassoni. Un tempio dedicato a Odino. Un tempio dedicato a Tyr.

Quale fu il motivo dell'inizio delle campagne contro i Sassoni da parte di Carlo Magno?. Il mancato pagamento dei tributi. La ribellione ai principi. L'invasione dell'impero franco da parte dei Sassoni. Un contenzioso sul possedimento di alcune terre.

Quando iniziò il periodo di campagne contro i Sassoni da parte di Carlo Magno?. Nell'814. Nel 772. Nell'800. Nel 785.

Quale lingua volgare è menzionata nel prologo?. la theodisca lingua. la anglice lingua. la gothica lingua. la islandorum lingua.

Quando venne pubblicato per la prima volta il Heliand?. Nel 1655. Nel 1700. Nel 1830. Nel 1900.

Chi pubblicò per la prima volta il Heliand?. Ogieri de Busbecq. Jacob Grimm. Franciscus Junius. Andreas Schmeller.

Nella stesura, il Heliand venne adattato al pubblico sassone da parte del suo autore?. No. Solo in alcuni versi. Sì. Non completamente, sebbene fosse presente nella maggior parte del componimento.

Qual è la caratteristiche stilistica tipica del Heliand?. L'esametro. La rima. La suddivisione in strofe. l'alterazione della corrispondenza tra unità del verso e l'unità sintattica.

Che cosa significa godes eua?. secondo le leggi dei saggi'. secondo le leggi del re'. secondo le leggi di Dio'. secondo le leggi del popolo'.

Che cos'è imu?. Pronome personale terza persona plurale all'accusativo. Pronome personale terza persona singolare al dativo. Pronome personale terza persona plurale al dativo. Pronome personale terza persona plurale al genitivo.

Che cos'è self?. sostantivo. aggettivo. verbo. Pronome.

Che verbo è scoldun?. forte della seconda classe. atematico. Preterito-presnte. Debole della seconda classe.

Che cos'è uuas?. Preterito singolare del verbo essere. Indicativo presente del verbo essere. Preterito plurale del verbo essere. Participio preterito del verbo essere.

Che cos'è neriondo?. sostantivo debole. Sostantivo forte. Participio presente del verbo nerian 'salvare' con valore aggettivale. Pronome indefinito.

Che cos'è mikil. pronome indefinito. sostantivo forte in -i. Avverbio. aggettivo.

Che cos'è habde?. Ottativo presente. Preterito singolare del verbo avere. Indicativo presente del verbo avere, terza persona singolare. preterito plurale del verbo avere.

Che cosa significa liof?. pronto'. bello'. buono'. caro'.

A che cosa si riferisce il sostantivo drohtin?. A un signore nobile. agli uomini in generale. a un servo. Al Signore.

Che cosa significa himilriki?. regno dei cieli. regno degli uomini. regno di Dio. regno terrestre.

Konsta che cos'è?. verbo preterito presente espresso al preterito singolare. preterito presente all'indicativo. preterito presente espresso al preterito plurale. preterito presente all'ottativo.

uualdandes sunu che cos'è?. aggettivo e sostantivo costruiti secondo la flessione forte. sostantivo e aggettivo. aggettivo e sostantivo costruiti secondo la flessione debole. sono entrambi sostantivi, il primo debole e il secondo forte.

Che cosa significa mid sundiun?. Al peccato. all tentazione. al male. all'inganno.

Che cos'è gumono?. Sostantivo debole al genitivo plurale. Dativo plurale del sostantivo debole gumo 'uomo'. Sostantivo plurale del sostantivo gumo al nominativo plurale. Sostantivo debole all'accusativo plurale.

Che cosa significa tho mahtigna?. l'imperatore. L'Onnipotente. il Signore. Il principe.

uuarun (v. 2006) che cos'è?. Il preterito plurale indicativo del verbo essere. Il presente indicativo del verbo essere terza persona singolare. Il preterito singolare indicativo del verbo essere. Il presente indicativo del verbo essere terza persona plurale.

alofatun (v. 2009) che cos'è?. Un verbo al preterito singolare. Un sostantivo al dativo singolare. Un verbo al preterito plurale. Un sostantivo al dativo plurale.

beztz (v. 2011) che cos'è?. Un sostantivo atematico. Il superlativo dell'aggettivo god. Il comparativo dell'aggettivo god. Un avverbio.

gomun (v. 2002) che cos'è?. Un sostantivo debole in nasale al dativo plurale. Un sostantivo forte in -u al dativo plurale. Un sostantivo debole in nasale al genitivo plurale. Un sostantivo forte in -u al genitivo plurale.

is (v. 2000) che cos'è?. Il presente indicativo del verbo essere terza persona singolare. L'ottativo presente del verbo essere terza persona singolare. Un pronome possessivo maschile terza persona singolare. Un pronome possessivo maschile terza persona plurale.

geng (v. 2000) che cos'è?. Il preterito singolare indicativo del verbo atematico gan. Il preterito plurale del verbo atematico gan. Il preterito singolare del verbo giotan. ll preterito plurale del verbo giotan.

habda (v. 2003) che cos'è?. Un verbo debole della seconda classe al preterito plurale. Un verbo debole della terza classe al preterito singolare indicativo. Un verbo debole della seconda classe al preterito singolare. Un verbo debole della terza classe al preterito plurale.

geban (v. 1996) che cos'è?. Un verbo forte della quarta classe. Un verbo debole della prima classe. Un verbo forte della prima classe. Un verbo forte della quinta classe.

lang (v. 2016) che cos'è?. Un aggettivo. Un avverbio. Un verbo atematico. Un sostantivo.

sprecan (v. 2018) che cos'è?. Un verbo forte della quarta classe. Un verbo debole della seconda classe. Un verbo forte della prima classe. Un verbo forte della quinta classe.

selbo (v. 1998) che cos'è?. Un pronome indifinito. Un pronome interrogativo. Un pronome dimostrativo. Un avverbio.

a che caso è declinato an thinun uuordun?. dal dativo singolare. al genitivo plurale. all'accusativo plurale. Al dativo plurale.

Che cosa significa quad?. richieste. disse. domandò. risposte.

Che cos'è min?. Pronome possessivo. pronome dimostrativo. pronome indefinito. pronome interrogativo.

Che verbo è het?. verbo forte della quarta classe al preterito singolare. verbo forte della seconda classe al preterito pulrale. verbo forte della settima classe al preterito plurale. Verbo forte della settima classe al preterito singolare.

Che verbo è sprak/sprac?. Verbo forte della quinta classe al preterito plurale. Verbo forte della quinta classe al preterito singolare. verbo forte della quarta classe al preterito singolare. verbo forte della seconda classe al preterito pulrale.

che cos'è huat?. Pronome indefinito. pronome dimostrativo. pronome possessivo. Pronome interrogativo.

Ik che caratteristica ha dal punto di vista fonetico?. L'assenza della prima rotazione consonantica. la metafonia. La presenza della prima rotazione consoantica. il livellamento.

gengun che cos'è?. indicativo presente del verbo andare. Preterito plurale del verbo atematico 'andare'. Preterito singolare del verbo atematico andare. participio preterito del verbo andare.

Da quali lingue è costituito il basso tedesco antico?. Dal basso francone e dall'alemannico. Dal sassone e dal bavarese. Dal sassone e dal basso francone. Dal sassone e dal frisone.

In quale altra area germanica è attestato il componimento Genesi?. In area islandese. In area anglosassone. In area alto tedesca. In area gotica.

Quali sono i versi interpolati della Genesi?. I versi 400-450. i versi 50-100. I vv. 235-851. I vv. 200-250.

L'ambiente sassone con quale altra area germanica ebbe maggiori contatti?. Con l'area anglosassone. Con l'area islandese. Con l'area alto tedesca. Con l'area danese.

Chi fu l'editore che si occupò per primo dell'edizione della Genesi non di area sassone antica?. Franciscus Junius. Jacob Grimm. A. Meillet. S. Bugge.

Quali sono gli altri componimenti che sono conservati nello stesso manoscritto della Genesi?. Esodo, Daniele, Cristo e Satana. Esodo, Giuliana, Elena. Esodo, Daniele e Beowulf. Beowulf, Esodo, Daniele.

Dal punto di vista consonantico da che cosa sono caratterizzati il basso francone e il sassone?. Dall'assenza della seconda rotazione consonantica. Dalla presenza della frattura. Dall'accento libero e musicale, a differenza delle altre lingue germaniche. Dalla presenza della seconda rotazione consonantica.

Che cosa sono le Glosse di Mallberg?. Della traduzione di alcuni Salmi. Della traduzione di alcuni termini presenti nel Heliand. Delle traduzioni di alcuni termini presenti nella Lex Salica. Delle traduzioni di alcuni termini presenti nella Genesi.

In quanti manoscritti ci è pervenuta la Genesi in sassone antico?. In due manoscritti. In codex unicus. In tre manoscritti. In quattro manoscritti.

Come formano il preterito singolare e plurale i verbi preterito-presenti?. Con l'aggiunta di un suffisso in velare. Con l'aggiunta di un suffisso in labiale. Rimangono invariati. Con l'aggiunta di un suffisso in dentale.

Che cosa succede in sassone antico al gruppo consonantico ft?. Passa ad hh. Resta immutato. Passa ad ht. Passa a tt.

Di che genere sono i sostantivi in -a?. Solo maschili. Maschili e neutri. Maschili e femminili. Femminili e Neutri.

Quante classi ci sono di verbi deboli in sassone antico?. Cinque. Quattro. Tre. Due.

Report abuse