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FISIO 2 Description: Fisiologia Umana e dello Sport Author:
Creation Date: 15/11/2024 Category: Science Number of questions: 179 |
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L'ipotensione può essere causata da vasocostrizione delle arteriole liberazione di molecole ad azione vasocostrittoria aumento della gittata sistolica liberazione di molecole ad azione vasodilatatoria. In seguito ad una lesione di un vaso, le molecole di fibrina: formano il fibrinogeno sciolgono il tappo piastrinico tendono ad aggregarsi le une alle altre come a formare una rete svolgono un'azione anticoagulante . Individua l'affermazione errata in merito ai sistemi di coagulazione del sangue: Le piastrine aderiscono alle fibre di collagene La trombina è un enzima catalizzatore La fibrina forma dei ponti tra le piastrine in via di aggregazione. Il tappo piastrinico si estende verso le zone di endotelio non danneggiato . L'aspirina: favorisce la coagulazione del sangue favorisce l'aggregazione piastrinica inibisce l'aggregazione piastrinica attiva la produzione di prostaglandine . In seguito ad una lesione dei vasi sanguigni si ha inizialmente creazione del tappo piastrinico coagulazione del sangue vasodilatazione vasocostrizione . La cardiomiopatia ipertrofica: non può condurre a morte improvvisa è una patologia causata da mutazioni genetiche è caratterizzata da ispessimento della parete dell'atrio destro è caratterizzata da ispessimento delle valvole cardiache . L'insufficienza cardiaca è caratterizzata da: frequenza cardiaca compromessa diminuzione della pressione capillare aumentato ritorno venoso gittata cardiaca compromessa . L'ipotensione può essere causata da: aumento delle resistenze periferiche totali aumento della frequenza cardiaca emorragia aumento della gittata sistolica . Identifica l'affermazione errata: La contrazione della muscolatura scheletrica delle gambe mitiga gli effetti del ristagno venoso quando un soggetto è in stazione eretta Nella postura eretta la gravità che agisce sulle colonne continue di sangue aumenta il ritorno venoso Nella postura eretta la gravità che agisce sulle colonne continue di sangue riduce il ritorno venoso L'aumentata pressione venosa determina la distensione delle vene causando ristagno venoso . In caso di emorragia si verifica un aumento della stimolazione simpatica alle vene che provoca a sua volta: aumento delle resistenze periferiche totali aumento della vasodilatazione delle vene diminuzione della vasocostrizione delle arteriole aumento della vasocostrizione delle vene . In caso di emorragia si verifica: aumento della stimolazione parasimpatica al cuore un aumento della pressione arteriosa con conseguente aumento della frequenza di scarica dei barocettori arteriosi una diminuzione della pressione arteriosa con conseguente diminuzione della frequenza di scarica dei barocettori arteriosi diminuzione della stimolazione simpatica alla vene . L'ipertensione: è normalmente determinata dall'aumento della resistenza periferica totale non favorita dalla presenza di sovrappeso o obesità solo nel 2% dei casi l'ipertensione viene definita ipertensione primaria è generalmente caratterizzata da una vasodilatazione arteriolare . Le contrazioni muscolari, all'inizio di un esercizio, provocano: dilatazione delle arteriole muscolari con aumento di flusso del sangue al muscolo stesso non influisce sul flusso di sangue ai muscoli stessi blocca gli stimoli afferenti al centro cardiovascolare bulbare aumento della stimolazione parasimpatica al cuore . Le resistenze periferiche totali possono essere misurate in: mmHg mL/battito mmHg x min/L mL/min . Non sono fattori limitanti per il VO2max: capacità muscolare di utilizzare ossigeno capacità del sistema respiratorio di distribuire ossigeno vasodilatazione gittata cardiaca . Durante un esercizio incrementale, la gittata sistolica: aumenta linearmente con l'aumentare della frequenza cardiaca rimane costante diminuisce aumenta significativamente solo fino a determinate intensità di lavoro . Per ventilazione si intende uno scambio di aria tra l'atmosfera e gli alveoli che avviene per : diffusione convezione flusso di massa conduzione . La capacità vitale è la somma di: volume residuo e spazio morto anatomico volume corrente a riposo, volume di riserva inspiratoria e volume di riserva espiratoria spazio morto e volume corrente volume corrente a riposo e volume residuo . La capacità inspiratoria è: la massima quantità di aria che può essere inalata dopo una espirazione forzata la massima quantità di aria che può essere inalata dopo una normale espirazione corrente la quantità di aria che rimane nei polmoni dopo una normale espirazione la massima quantità di aria che può essere contenuta nei polmoni . In condizioni normali , il volume residuo polmonare corrisponde a circa: 1000ml/min 0,5L 200mL 1200mL . In condizioni normali , il volume corrente polmonare corrisponde a circa: 1L/min 500mL 100ml/min 1500mL . Fanno parte della zona di conduzione delle vie aeree: bronchioli e pleura trachea e bronchi bronchi e alveoli trachea e alveoli . Fanno parte della zona respiratoria delle vie aeree: bronchi e alveoli dotti alveolari e bronchioli bronchioli e pleura dotti alveolari e sacche alveolari . Lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l'aria alveolare e i capillari avviene per : conduzione diffusione convezione flusso di massa . Durante l‟inspirazione, le contrazioni del diaframma: aumentano il volume residuo aumentano il volume della gabbia toracica diminuiscono il volume della gabbia toracica aumentano il volume intrapleurico . Durante una inspirazione massima: lo sternocleidomastoideo abbassa lo sterno il muscolo pettorale minore abbassa le costole il diaframma si rilassa i muscoli scaleni alzano lo sterno . Nelle espirazioni forzate, la contrazione dei muscoli intercostali espiratori: aumentano in modo attivo le dimensioni del torace agiscono in modo asincrono rispetto ai muscoli addominali diminuiscono in modo passivo le dimensioni del torace diminuiscono in modo attivo le dimensioni del torace . In condizioni normali, quanto dovrebbe essere valore di FEV1 rispetto a FVC? 8% 80% 110% 100% . La percentuale di CO2 dissolta nel plasma e negli eritrociti, dopo la diffusione dal tessuto al sangue, è di: 1% 10% 99% 21%. Nei capillari polmonari, la pressione parziale di CO2 diminuisce: se si respira ossigeno puro a causa dell'aumento della saturazione dell'emoglobina causa della diffusione dell‟anidride carbonica fuori dal sangue e verso gli alveoli solo in alta quota . L'emoglobina: può raggiungere il 90% di saturazione anche a pressioni parziali di ossigeno ridotte rispetto al normale lega al massimo il 75% dell'ossigeno presente nel sangue non raggiunge mail il 90% di saturazione non è presente nel feto . Lo scambio di gas nei polmoni e nei tessuti avviene per: diffusione irraggiamento convenzione filtrazione. Il principale determinante del grado di saturazione dell‟emoglobina con l‟ossigeno è: la pressione parziale di ossigeno la temperatura del sangue la pressione atmosferica dell'aria ambiente la pressione parziale di CO2 . Non influisce sull'affinità dell'emoglobina per l'ossigeno: la concentrazione di ioni calcio la pressione parziale di CO2 la concentrazione di ioni idrogeno la temperatura . Ogni litro di sangue arterioso sistemico contiene normalmente: 200mL di ossigeno 5mL di ossigeno 0,1mL di ossigeno 200mL di anidride carbonica . Nel sistema respiratorio, i gas si diffondono: da una regione a bassa temperatura a una regione a più alta temperatura da una regione a pressione parziale maggiore a una regione a pressione parziale minore da una regione a pressione parziale minore a una regione a pressione parziale maggiore per osmosi . Al termine di ogni capillare polmonare, le pressioni dei gas nel sangue sono: maggiori quelle degli alveoli uguali a quelle degli alveoli minori di quelle degli alveoli uguali a quelle ambientali . Tra i principali fattori che influiscono sul VO2max si ha: concentrazioni enzimatiche la massa totale di muscolatura attivata durante l'esercizio la densità capillare numero e dimensione dei mitocondri . Durante lo svolgimento di esercizi a intensità moderata, la ventilazione: rimane costante cresce esponenzialmente rispetto al consumo di ossigeno cresce linearmente con il consumo di ossigeno cresce esponenzialmente rispetto al la produzione di CO2 . L'equivalente respiratorio indica: il rapporto tra ventilazione polmonare e frequenza cardiaca il rapporto tra ventilazione polmonare e il consumo di ossigeno la pressione parziale di ossigeno il rapporto tra produzione di CO2 e il consumo di ossigeno. L'equivalente respiratorio durante esercizio fisico: non varia all'aumentare dell'intensità dello sforzo può essere inferiore a 1 dipende anche dal tipo di attività svolta non si può misurare in esercizi svolti a intensità sottomassimale. L'eccesso di anidride carbonica durane un esercizio svolto a elevata intensità: stimola il consumo di ossigeno stimola la ventilazione polmonare inibisce la ventilazione polmonare determina una rapida diminuzione del quoziente respiratorio. L'acido lattico prodotto dal metabolismo anaerobico vien tamponato da: bicarbonato di sodio bicarbonato di calcio fosfato inorganico anidride carbonica. il massimo livello di potenza aerobica al quale è possibile lavorare senza accumulo di acido lattico dipende da: la pressione arteriosa media massa totale di muscolatura attivata durante l'esercizio capacità di trasporto dell'ossigeno da parte del sistema cardiovascolare dal tipo di fibre muscolari e dalla densità capillare. La concentrazione di lattato ematico si esprime in: mM/L mM/min mL/L g/dL. L'edema polmonare, in conseguenza dell'esposizione ad alte quote, consiste in: perdita di liquido dai capillari polmonari all‟interno delle pareti alveolari accumulo di liquido nella pleura ipotensione polmonare accumulo di liquido nei bronchioli. L'ipossia ischemica è caratterizzata da: numero ridotto di eritrociti anche con pressione parziale di ossigeno normale ridotto flusso sanguigno ai tessuti aumento della pressione parziale di ossigeno impossibilità di utilizzo dell'ossigeno da parte delle cellule a causa della presenza di un agente tossico. I sistemi compensatori dell'acclimatazione all'alta quota non comprendono: diminuzione del numero di mitocondri stimolazione della ventilazione da parte dei chemorecettori aumento della densità capillare riduzione del volume plasmatico. Durante un esercizio di moderata intensità, la ventilazione alveolare aumenta e di conseguenza: la PCO2 alveolare non cambia aumenta la PCO2 arteriosa diminuisce la PCo2 alveolare aumenta la produzione di CO2. Durante un esercizio a intensità crescente, la ventilazione: aumenta all'aumentare del carico diminuisce all'aumentare del carico aumenta in modo inversamente proporzionale alla diminuzione di frequenza cardiaca rimane costante. Durante un esercizio a intensità crescente, la pressione parziale dell'ossigeno arteriosa: diminuisce all'aumentare del carico rimane costante arriva a valori prossimi a 0mmHg aumenta all'aumentare del carico. Durante un esercizio a intensità crescente, la pressione parziale della CO2 arteriosa ha un andamento ondulatorio diminuisce all'aumentare del carico rimane costante aumenta all'aumentare del carico. Durante l'attività fisica, il centro respiratorio che gestisce la ventilazione non viene influenzato da: aumento della concentrazione plasmatica dell'adrenalina attività contrattile del miocardio aumento della temperatura muscolatura scheletrica. Nel controllo della respirazione, in seguito all'aumento degli ioni idrogeno, si verifica: un aumento della PCO2 alveolare una inibizione dei neuroni respiratori bulbari una diminuzione della ventilazione un aumento della frequenza di scarica dei chemorecettori periferici. La ventilazione è inibita in maniera riflessa da: e dalla un aumento della PCO2 arteriosa un aumento della PO2 arteriosa un aumento della concentrazione di ioni calcio un aumento della concentrazione di ioni idrogeno. Nel controllo della respirazione, in seguito alla diminuzione della pressione parziale dell'ossigeno alveolare si verifica: una diminuzione dalla pressione parziale dell'ossigeno arteriosa una diminuzione della ventilazione una diminuzione della frequenza di scarica dei chemorecettori periferici un aumento dell'ossigeno inspirato. Il controllo involontario della respirazione vien modulato da: chemorecettori periferici e centrali muscolo diaframma dai muscoli intercostali esclusivamente dai chemorecettori dei glomi carotidei. Il generatore del ritmo ventilatorio è situato: nelle corteccia motoria nell'ipotalamo nel gruppo respiratorio ventrale nel talamo. La ventilazione è stimolata anche dall'aumento nel sangue arterioso di: acqua ioni potassio ioni idrogeno ioni calcio. In condizioni fisiologiche, ogni giorno vengono filtrati dal sistema renale circa: 5L di urea 180L di acqua 250mL di acqua 1,8L di acqua. La filtrazione glomerulare, il riassorbimento tubulare e la secrezione tubulare sono le tre principali funzioni del: Sistema renale alveolo polmonare parenchima polmonare Sistema digestivo. Corteccia, papilla, medulla e capsula sono elementi del: rene corteccia rene corteccia motoria midollare del surrene fegato. Nei processi renali, le sostanze a cui l‟epitelio tubulare è permeabile vengono riassorbite per: diffusione evaporazione filtrazione glomerulare osmosi. In condizioni fisiologiche, ogni giorno viene riassorbito dal sistema renale circa: lo 0,1%di acqua il 5% di sodio il 50% del glucosio il 99% di acqua. In condizioni fisiologiche, ogni giorno vengono escreti dal sistema renale circa: 600g di sodio 15 L di acqua 1,8L di acqua 100g di sodio. In condizioni fisiologiche, ogni giorno vengono escreti dal sistema renale circa: 200g di glucosio 0 g di glucosio 10L di urea 15 L di acqua. Il controllo volontario della minzione viene esercitato attraverso: vie discendenti sulle fibre parasimpatiche dirette al muscolo detrusore vie discendenti sulle fibre simpatiche dirette al muscolo detrusore vie ascendenti sulle fibre parasimpatiche dirette al muscolo detrusore sulle fibre parasimpatiche dirette allo sfintere uretrale interno. In condizioni fisiologiche, ogni giorno vengono filtrati dal sistema renale circa: 1,8L di acqua 0 g di glucosio 180g di glucosio 10L di urea. Il dotto collettore midollare fa parte del: gangli alla base midollo spinale midollo osseo nefrone. La struttura che regola il contenuto corporeo di acqua e ioni e produce glucosio durante il digiuno prolungato è: il fegato il rene il nucleo cellulare la membrane cellulare. L'eliminazione dei prodotti di scarto e delle sostanze chimiche estranee da parte dei reni vien effettuato attraverso un continuo trattamento : del sangue del plasma Del liquido extracellulare Degli eritrociti. Un glomerulo è: un gomitolo di capillari un dotto collettore un nefrone in nucleo del rene. L'ansa di Henle è composta da: capillari glomerulari Tratto ascendente e porzione glomerulo Tratto discendente porzione stretta e sottile. Fa parte del tubulo renale: capillari glomerulari dotti collettori glomerulo spazio di Bowman. Fa parte del corpuscolo renale: glomerulo tubulo contorto prossimale l'ansa di Henle tubulo dritto prossimale. Ogni nefrone è costituito da un corpuscolo renale e da: un tubulo un rene tubulo a T un motoneurone. Nella vescica, i riflessi spinali stimolati dalla distensione della vescica comportano: la contrazione degli sfinteri uretrali rilassamento del muscolo detrusore l'aumento della filtrazione glomerulare la contrazione del muscolo detrusore. La formazione dell‟urina inizia con: la filtrazione glomerulare il riassorbimento glomerulare la secrezione tubulare il riassorbimento tubulare. L'aldosterone: viene prodotto nel midollo osseo è un ormone che stimola il riassorbimento del sodio ho come organo bersaglio la corticale del surrene è un enzima. Tra i meccanismi che controllano la sete troviamo: aumento del riassorbimento glomerulare riflessi posturali variazione del volume e dell'osmolarità plasmatica variazione della concentrazione di eritrociti. Un'eccessiva assunzione di acqua induce: chiusura dei dotti collettori Inibizione degli osmocettori ipotalamici Aumento della secrezione di vasopressina un aumento della osmolarità dei liquidi corporei. In caso di carenza di acqua nell'organismo si verifica: Aumento della concentrazione dell'acqua una dilatazione della vescica chiusura dei dotti collettori Aumento dell'osmolarità dei liquidi corporei. Nell'organismo, un equilibrio stabile degli ioni idrogeno viene ottenuto: Con la regolazione delle perdite di ioni idrogeno attraverso l'urina Con la regolazione delle perdite di sodio attraverso l'urina con l'assorbimento tramite digestione nel tratto intestinale con l'aumento della osmolarità del sangue. La quantità di sodio escreta è: la somma tra la quota di Na+ filtrata e la quota riassorbita la differenza tra la quota di Na+ filtrata e la quota riassorbita uguale alla quantità di sodio filtrata la differenza tra la quantità di acqua filtrata e quella riassorbita. La regolazione dell'equilibrio del potassio avviene: Aumentando la pressione arteriosa Aumentando la quantità di acqua ingerita Tramite l'eliminazione dello stesso nell'urina Inibendo la funzionalità dei dotti collettori. L'aumento di potassio totale nell'organismo provoca: Diminuzione dei livelli di aldosterone nel plasma Diminuzione della secrezione renale di potassio Diminuzione del riassorbimento renale di ioni sodio Aumento dei livelli di aldosterone nel plasma con conseguente ritenzione di liquidi. Non è un meccanismo di perdita di acqua da parte dell'organismo: diffusione plasmatica evaporazione dai polmoni evaporazione dalla cute produzione di urina. Nell'ipotalamo troviamo: L'ipofisi posteriore I vasi portali brevi il nucleo paraventricolare L'ipofisi anteriore. L'ormone della crescita viene prodotto: Nella tiroide Nell'ipofisi anteriore Nel timo Nel midollo osseo. Non viene prodotto dall'ipofisi: L'ormone luteinizzante La prolattina l'aldosterone Ormone della crescita. La tiroide produce: Il sodio La tiroxina Lo iodio L'emoglobina. Quale dei seguenti ormoni favorisce la produzione di eritrociti nel midollo osseo: Eritropoietina Melatonina Glucagone Dopamina. L'eritropoietina viene prodotta: Nei reni Nel fegato Nell'ipotalamo Nelle paratiroidi. Il progesterone viene prodotto: Nel surrene Nelle gonadi Nell'ipotalamo Nelle cellule del tessuto adiposo. La secrezione ormonale è regolata: Dal sistema nervoso simpatico e parasimpatico Solo dal sistema nervoso parasimpatico Dall'ipofisi Solo dal sistema nervoso simpatico. I recettori per gli ormoni steroidei si trovano: Sulla membrana plasmatica Sulla membrana cellulare All'interno delle cellule bersaglio Negli alveoli. Gli ormoni peptidici e le catecolamine circolano Legati a proteine plasmatiche Disciolti nel sangue Nel circolo linfatico Legati all'emoglobina. Le ghiandole esocrine differiscono da quelle endocrine perché: sono più grandi secernono i propri prodotti all‟interno di un dotto che le connette con un‟altra struttura sono innervate dal sistema simpatico sono innervate dal sistema parasimpatico. Nell'ipofisi posteriore vengono rilasciati: Ormone della crescita Ormoni gonadotropi Ormone tiroideo Ossitocina e vasopressina. Mantenere la sensibilità delle cellule bersaglio all'adrenalina e alla noradrenalina una funzione di: Cortisolo Tiroxina Gonadotropina Aldosterone. La corteccia surrenale produce: Melatonina Glucagone Il cortisolo Dopamina. Alte concentrazioni di cortisolo inibiscono: La produzione di insulina La funzione immunitaria Risposta allo stress La produzione di tiroxina. È associata a una ridotta capacità di mantenere costanti la pressione sanguigna e la glicemia: L'insufficienza surrenalica L'ipotiroidismo un eccesso di produzione di eritropoietina Un eccesso di produzione di cortisolo. Quale ormone agisce sui reni per aumentare la ritenzione idrica? Adrenalina Insulina Dopamina Vasopressina. Un aumento della frequenza cardiaca, della ventilazione e della forza di pompaggio del cuore può essere un effetto: Dell'adrenalina Dell'ormone della crescita Dell'eritropoietina Dell'insulina. La stimolazione del catabolismo proteico a livello di osso e muscoli può essere un effetto di: Dopamina Cortisolo aldosterone Insulina. Un aumentato catabolismo dei trigliceridi del tessuto riposo può essere favorito da: Insulina Dopamina Adrenalina Dopamina. La crescita ossea non è influenzata da: Testosterone Glucosio Ormone della crescita Insulina. A seconda della struttura lamellare dell'osso possiamo distinguere: Osso compatto e osso spongioso Ossa brevi e osso spongioso Ossa piatte e ossa lunghe Osso spongioso e osso trabecolare. Villi e microvilli si trovano sulla superficie: dalle microciglia Delle cellule epiteliali dell'intestino crasso dello stomaco Delle cellule epiteliali dell'intestino tenue. La vena porta epatica: Porta sangue venoso al fegato Porta sangue venoso dal fegato al cuore Porta sangue venoso all'intestino porta sangue ossigenato ai polmoni. La frequenza delle onde peristaltiche gastriche è determinata da: Ritmo di chiusura della glottide Cicli di depolarizzazione della membrana Quantità di cibo introdotto Attività enzimatica della pepsina. La distensione dell‟esofago innesca una peristalsi secondaria: in nessuna occasione in risposta alla chiusura dello sfintere esofageo in seguito alla chiusura della glottide Se il cibo non raggiunge lo stomaco con la prima onda peristaltica. L'energia fosfagena di pronto utilizzo immagazzinata nei muscoli scheletrici è sufficiente per: correre una mezza maratona in 1h.30min svolgere uno sprint di 8 secondi sostenere un carico di lavoro al 50% del VO2max per un'ora correre sopra soglia per 15 minuti. Il lattato ematico: è sempre costante ( 4mmol/L) indipendentemente dall'intensità dell'esercizio si accumula a qualsiasi intensità di esercizio non si accumula a qualsiasi intensità di esercizio non viene ossidato dalle fibre muscolari con alta capacità ossidati. Quando l‟esercizio intenso dura diversi minuti, la maggior parte del trasferimento di energia deriva da: gluconeogenesi metabolismo aerobico glicolisi metabolismo lattacido. In una condizione di stato stazionario: non si ha un equilibrio fra l‟energia tra richiesta dai muscoli in attività e la produzione di ATP a carico del metabolismo aerobico tutto il lattato prodotto si ossida o si riconverte in glucosio attraverso il ciclo di Cori nel fegato si verifica un accumulo di lattato fino a 8mmol/l una piccola parte di lattato prodotto si ossida o si riconverte in glucosio attraverso il ciclo di Cori. In uno sforzo a intensità costante e leggero-moderata, il consumo di ossigeno, durante i primi minuti: rimane costante aumenta linearmente diminuisce esponenzialmente aumenta esponenzialmente. Nelle fibre muscolari fast twitch: non si ha produzione di lattato il lattato viene direttamente trasformato in ATP l‟enzima lattato deidrogenasi favorirebbe la conversione del lattato in piruvato l‟enzima lattato deidrogenasi favorirebbe la conversione del piruvato a lattato. Quando l‟ossidazione del lattato eguaglia la sua produzione: i l livello del lattato ematico rimane stabile il soggetto ha raggiunto il suo VO2max il livello del lattato ematico aumenta il livello del lattato ematico diminuisce. Individua l'affermazione errata: per continuare un esercizio strenuo la risintesi dei fosfati ad alta energia deve procedere ad alta velocità L‟energia necessaria per fosforilare ADP durante un esercizio intenso, deriva principalmente dal glicogeno muscolare depositato Il lattato ematico si accumula a qualsiasi intensità di esercizio durante un esercizio massimale che dura tra 60 e 180 secondi, nel sangue si verifica un rapido e grande accumulo di lattato. I macronutrienti all‟interno dei liquidi e dei liquidi e dei depositi cellulari: sono fondamentali per sostenere la produzione di lattato possono ricaricare continuamente il pool disponibile dei fosfati ad alta energia per sostenere l‟attività muscolare non possono ricaricare continuamente il pool disponibile dei fosfati ad alta energia per sostenere l‟attività muscolare non sono di supporto ai meccanismi energetici legati all'utilizzo della fosfocreatina. La velocità di trasferimento di energia dai fosfati ad alta energia intramuscolari, rispetto a quello che si verifica facendo ricorso al metabolismo aerobico, è: 4-8 volte più rapida 4-8 volte più lenta 2 volte più rapida 100 volte più rapida. Un chilogrammo di muscolo scheletrico contiene circa: 155-165 mmol di ATP 1 mmol di ATP 3 - 8 mmol di ATP 1 mmol di PCr. L'accumulo di lattato ematico è causato da: una relativa ipossia tissutale una leggera ipossia a livello polmonare un' eccesso di ossigeno nei tessuti un eccesso di CO2 nei tessuti. Il VO2max rappresenta: un indice di funzionalità della risposta di tutti i sistemi di supporto fisiologico la potenza aerobica costante la massima potenza anaerobica la velocità massimale. Le fibre muscolari di tipo I sono: a contrazione lenta a contrazione rapida presenti solo nel muscolo liscio presenti solo nel muscolo scheletrico. All‟inizio di un esercizio a carico costante: gli idrogeni prodotti nel metabolismo energetico non si ossidano immediatamente combinandosi con l‟ossigeno la produzione di CO2 aumenta istantaneamente a ritmo costante il consumo di ossigeno aumenta istantaneamente a ritmo costante gli idrogeni prodotti nel metabolismo energetico si ossidano immediatamente. All‟inizio dell‟esercizio, il consumo dell‟ossigeno aumenta istantaneamente in modo lineare non aumenta istantaneamente a ritmo costante aumenta istantaneamente in modo esponenziale aumenta istantaneamente a ritmo costante. Le fibre di tipo II possono essere ulteriormente classificate in: IIa e II b fibre aerobiche e anaerobiche fibre di tipo 1 e 2 fibre glicolitiche e fibre slow twitch. Dopo un esercizio fisico, il consumo di ossigeno durante il recupero è: sempre più elevato del valore di riposo Uguale al valore di riposo Più basso del valore di riposo La metà del basale. Il declino nel consumo di ossigeno al termine di un esercizio fisico, durante la fase di riposo: È indipendente dalla modalità con cui si svolge la fase di recupero A un andamento lineare Segue l'andamento del quoziente respiratorio Segue un andamento esponenziale. Il termine EPOC identifica: Un aumento della temperatura Un consumo di ossigeno più elevato rispetto al basale nella fase di recupero Un eccesso di produzione di lattato post esercizio Un eccesso di consumo di ossigeno durante un esercizio lattacido. Identifica l'affermazione errata: Il consumo di ossigeno, a seguito di un esercizio, rimane elevato al di sopra del livello di riposo Il consumo di ossigeno nel recupero riflette la domanda metabolica dell‟esercizio l debito di ossigeno definisce la differenza tra la richiesta di ossigeno dell‟esercizio e l‟ossigeno consumato durante l‟esercizio stesso Un'attività fisica moderata svolta a seguito di un esercizio intenso non facilita il recupero, rispetto ai processi passivi. Un consumo di ossigeno in stato stazionario rappresenta un equilibrio tra: le richieste energetiche da parte dei muscoli attivi e la risintesi aerobica di ATP la sintesi di glicogeno muscolare e la produzione di ATP la sintesi di glicogeno muscolare e la produzione di lattato produzione di CO2 e smaltimento di lattato Scaricato. La calorimetria indiretta misura: La perfusione polmonare La ventilazione La temperatura interna Il consumo di ossigeno. La calorimetria indiretta può essere utile per: Valutare l'attività degli enzimi digestivi Misurare la temperatura durante il sonno Stimare il costo energetico di un'attività Misurare la velocità di spostamento. Il quoziente respiratorio dei carboidrati corrisponde a: 0,8 1 1,5 0,7. Il quoziente respiratorio dei lipidi corrisponde a: 0,7 ml/kg 0,8mL 2.5 0,7. 1 MET corrisponde indicativamente a: 1kCal/kg/h 1kCal/kg/giorno 3,5kCal/kg/h 1kCal/h. La relazione lineare tra consumo di ossigeno e frequenza cardiaca può essere utilizzata: per valutare la perfusione polmonare si può ottenere senza utilizzare la calorimetria indiretta per stimare il dispendio energetico di una attività per valutare la temperatura interna post esercizio. MET corrisponde, in un soggetto maschio, a un consumo di ossigeno di circa 250L/min 250mL/min 250mL/min/kg 1,5ml/min. L'equivalente calorico per l'ossigeno è: 5kCal per litro di ossigeno 5 Joule 5kCal per mL di ossigeno 500kCal per litro di ossigeno. Una persona che pesa 60 kg, per percorrere una maratona ha bisogno di circa: 150-200 kCal 1000-5000kCal in base alla velocità di corsa 2500-2700kCal nette 10.000kCal. Uno dei fattori biomeccanici primari che determinano il costo energetico della corsa in relazione alla velocità è: capacità polmonare totale proprietà di elasticità del sistema muscolo-tendine VO2max capacità glicolitica. Nella corsa in piano, il dispendio energetico è di circa: 100 kCal/kg/km 1kCal/kg/m 1 kCal/kg/km 100kCal/km/h. La resistenza dell'aria, in assenza di vento, influisce sul costo energetico della marcia per il: 39 % 3-9 % 99 % 0,10 %. L'entità dell'evaporazione dei liquidi dalla pelle non dipende da: l‟entità del flusso convettivo di aria sulla superficie corporea la temperatura e l‟umidità relativa dell‟aria la gittata sistolica la superficie esposta all‟ambiente. L'evaporazione di 1L di acqua dalla superficie cutanea, comporta il trasferimento all'ambiente di circa 600kCal 2500kCal 1kCal 1J. I meccanismi che regolano la temperatura corporea sono attivati da: i cambiamenti della temperatura ematica che perfonde direttamente l"ipotalamo recettori a livello endoteliale termorecettori a livello dei seni carotidei termorecettori a livello del talamo. In merito alla regolazione della temperatura cambiamenti della temperatura dell'aria inspirata piccoli cambiamenti della temperatura ematica cambiamenti della temperatura del circolo linfatico piccole variazioni della temperatura ambientale. Con umidità ambientale relativamente bassa: il processo di evaporazione è molto efficace i processi convettivi sono favoriti il processi di evaporazione è poco efficace il processo di irraggiamento perde efficacia. Nella perdita di calore mediante conduzione, l‟entità degli scambi termici tra cute e corpi circostanti dipende da superficie cutanea esposta temperatura ambientale gradiente termico tra la cute e la superficie vicina temperatura interna. L'evaporazione di 1L di acqua dalla superficie cutanea, comporta il trasferimento all'ambiente di circa: 600kCal 2500kCal 1kCal 1J. Quale dei seguenti meccanismi fornisce la maggior difesa fisiologica contro il surriscaldamento in un ambiente con alte temperature e durante esercizi intensi? convezione conduzione irraggiamento evaporazione. Si considera ipotermia severa, un temperatura interna inferiore a: 36°C 10°C 82°F 33°C. In condizioni normali, il flusso ematico cutaneo è di circa: 3L 250L/min 85ml/kg/min 250ml/min. A livello intestinale in un'ora possono essere assorbiti circa: 5cc di acqua 5L di acqua 100ml di acqua 1L di acqua. L‟acqua possiede una conducibilità termica: 25 volte superiore all‟aria uguale all'aria ambiente 2 volte superiore all'aria ambiente minore dell'aria ambiente. Secondo la legge di Boyle, a temperatura costante se la pressione di un gas raddoppia: il volume non cambia il volume si riduce di 1/3 il volume raddoppia il volume si dimezza. Identifica l'affermazione errata: le cavità corporee subiscono gli effetti della pressione idrostatica i tessuti corporei sono sostanzialmente incomprimibili l'acqua è sostanzialmente incomprimibile le cavità dell'orecchio medio non subiscono variazioni a causa dell'aumento di pressione. Se il volume polmonare di un sub all'inizio di un'immersione è di 6L, quanto sarà il volume stesso a profondità di 10m? 5,9L 2L 6L 3L. In un'immersione a 20 m di profondità, su subisce una pressione di: 4 ata 3 ata 2 ata 1 ata. In genere, il momento di interruzione dell‟apnea corrisponde a una pressione parziale di anidride carbonica di: 50 mmHg 100 mmHg 10 mmHg 0,1 mmHg. Il rapporto tra capacità polmonare totale e volume residuo in superficie: non si modifica durante un'immersione in apnea determina la profondità critica che si può raggiungere in apnea prima di avere una compressione toracica in aria ambiente è inferiore a 1 determina il tempo di apnea. L'assorbimento di azoto a livello tissutale:: dipende dalla perfusione tissutale e dal coefficiente di solubilità è indipendente dalla temperatura dipende dalla saturazione dell'emoglobina dipende concentrazione di ioni idrogeno. Nella malattia da decompressione le bolle si formano principalmente: sul parenchima polmonare nelle cavità cardiache letto vascolare venoso e arterioso nei polmoni. L'inspirazione di una miscela di gas con una pressione parziale di ossigeno superiore alle 5ata: può provocare alterazioni al sistema nervoso permette di aumentare il tempo di apnea permette di aumentare la profondità di immersione in apnea favorisce l'eliminazione del biossido di carbonio. L'esposizione ad una condizione di microgravità provoca ipertrofia cardiaca aumento del volume ventricolare sinistro atrofia cardiaca nessuna conseguenza a livello cardiocircolatorio. L'esposizione alla microgravità provoca: aumento della ventilazione totale riduzione del volume polmonare residuo aumento della capacità funzionale residua a livello polmonare aumento del volume polmonare residuo. In seguito ad una esposizione alla microgravità, si verifica: diminuzione del cortisolo aumento dei livelli di colesterolo aumento della produzione di insulina una riduzione del glucosio plasmatico. In seguito ad una esposizione alla microgravità, si verifica: aumento significativo del ricambio di ferro aumento della produzione di insulina aumento del volume urinario riduzione del volume urinario. Una breve esposizione ad una condizione di microgravità provoca: aumento della gittata cardiaca inspessimento del muscolo cardiaco in particolare a carico del ventricolo sinistro diminuzione della gittata cardiaca diminuzione della frequenza cardiaca. L'esposizione alla microgravità provoca: aumento della capacità di diffusione della membrana alveolare aumento della ventilazione alveolare diminuzione della capacità di diffusione della membrana alveolare aumento del rilascio di CO2. Quale tra le seguenti non è una cellula del sistema immunitario prodotta dall'osso: macrofagi leucociti eusinofili plasmacellule leucociti basofili. Individua l'affermazione errata: I leucociti utilizzano il sangue come mezzo di trasporto, ma la loro funzione è svolta principalmente nei tessuti Le cellule del sistema immunitario sono collettivamente chiamate citochine Le cellule del sistema immunitario secernono messaggeri lipidici Le cellule del sistema immunitario secernono messaggeri proteici. Gli interferoni: stimolano la produzione delle proteine intracellulari che inibiscono la replicazione virale in maniera specifica stimolano la produzione delle proteine intracellulari che inibiscono la replicazione virale in maniera aspecifica stimolano la produzione delle proteine extracellulari che inibiscono la replicazione virale in maniera specifica svolgono il ruolo di macrofagi. Il processo infiammatorio è caratterizzato da: vasodilatazione e aumento della permeabilità vascolare alle proteine vasocostrizione e aumento dell'osmolarità del tessuto epistassi aumento della temperatura locale. Le principali popolazioni di linfociti sono: A, B, C e K B, T, e NK Alfa e beta A e Y. |
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