[GEO-ECO] (02 di 07) [LM-39] GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
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Title of test:![]() [GEO-ECO] (02 di 07) [LM-39] GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Description: [GEO-ECO] (02 di 07) [LM-39] GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA Creation Date: 2023/04/17 Category: Open University Number of questions: 50
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La denominazione settore primario dipende: dalla relazione fra settore agricolo e settore industriale. solo in parte dall'agricoltura. dalla diffusione sul globo delle attivita economiche. dal fatto che le attivita agricole si sono manifestate ed organizzate per prime. La diffusione delle attivita dell'agricoltura e: disomogenea. capillare. tradizionale. anisotropa. Lo spazio agricolo e: un'estensione del territorio e un ambito attraversato da flussi materiali e immateriali dove e prevalente l'uso agricolo del suolo. un'estensione dei luoghi e un ambito attraversato da flussi produttivi e agricoli dove e prevalente l'uso agricolo del suolo. un'estensione dei luoghi e un ambito attraversato da flussi materiali e immateriali dove e prevalente l'uso agricolo del suolo. un'estensione dei luoghi e un ambito attraversato da flussi materiali e immateriali dove e prevalente l'uso produttivo del suolo. Umberto Toschi nel 1957: suddivide i fattori condizionanti l'attivita agricola in interni ed esterni. suddivide i fattori condizionanti l'attivita agricola in naturali e socio-economici. suddivide i fattori condizionanti l'attivita agricola in climatici ed ambientali. suddivide i fattori condizionanti l'attivita agricola in organizzativi e produttivi. Il modello di Von Thunen e anche conosciuto come: modello di area di mercato dei beni agricoli. modello agricolo tradizionale. modello generale di localizzazione. modello di Stato isolato. La formula di Dunn del 1954 determina: la rendita di posizione di una singola coltura. la rendita di posizione del complesso delle colture. la rendita di posizione del produttore agricolo. l'area di mercato dell'agricoltore. Il modello di Von Thunen puo essere modificato con l'introduzione di: una nuova funzione di rendita di posizione. nuovi mercati. nuove citta. una via di comunicazione. Il modello di Von Thunen puo essere modificato con l'introduzione di: una nuova funzione di rendita di posizione. un elemento di qualita del terreno. nuove citta. una via di comunicazione ma non un fiume. Una critica al modello di Von Thunen e: la successione della fasi concentriche. la pendenza non negativa della curva di rendita. la pendenza positiva della curva di rendita. la non successione delle fasi concentriche. Una critica al modello di Von Thunen e: la monocoltura. la pendenza positiva della curva di rendita. la non successione delle fasi concentriche. la pendenza negativa della curva di rendita. Con geografia industriale si intende: la branca della geografia che studia le dinamiche e le configurazioni alla base della localizzazione delle economie. la branca della geografia che studia le dinamiche e le configurazioni alla base della localizzazione delle industrie. la branca della geografia locale che studia le dinamiche e le configurazioni alla base della concentrazione delle industrie. una branca della geografia umana. Attraverso il contributo di Alfred Weber si intende capire: il sistema di regole alla base della localizzazione delle imprese dei servizi. il sistema di regole alla base delle scelte localizzative di tutti gli imprenditori. il sistema di regole per le politiche industriali. il sistema di regole alla base della localizzazione delle imprese industriali. Le ipotesi del modello di Weber: prevedono uno spazio caratterizzato da forti ipotesi territoriali. prevedono l'incertezza. prevedono uno spazio caratterizzato esclusivamente da ipotesi territoriali. prevedono la scelta dell'imprenditore non razionale. La tesi di Weber e che: l'imprenditore localizza l'impianto produttivo laddove il costo di produzione e minimo. l'imprenditore localizza l'impianto produttivo laddove il costo totale e minimo. l'imprenditore localizza l'impianto produttivo laddove il costo di localizzazione e minimo. l'imprenditore localizza l'impianto produttivo laddove il costo di trasporto e il costo di localizzazione sono minimie. In un processo a pesi lordi: tutta la quantita di prodotto finito si trasforma in materia prima. parte della quantita di materie prime si trasforma in prodotto finito. tutta la quantita di materie prime si trasforma in prodotto finito. parte della quantita di prodotto finito si trasforma in materia prima. Con processo a pesi netti si intende: tutta la quantita di prodotto finito si trasforma in materia prima. parte della quantita di materie prime si trasforma in prodotto finito. tutta la quantita di materie prime si trasforma in prodotto finito. parte della quantita di prodotto finito si trasforma in materia prima. Con isocosto si intende: il luogo dei punti di una regione amministrativa con lo stesso costo di trasporto delle materie prime e del prodotto finito. il luogo dei punti di uno spazio geografico con lo stesso costo di reperimento delle materie prime e di produzione del prodotto finito. il luogo dei punti di uno spazio geografico con lo stesso costo di localizzazione dell'impresa. il luogo dei punti di uno spazio geografico con lo stesso costo di trasporto delle materie prime e del prodotto finito. Con isodapana minima si individua: il luogo dei punti dove il costo di trasporto totale e lo stesso. il luogo dei punti dove il costo di produzione totale e lo stesso. il luogo dei punti dove il costo di localizzazione totale e lo stesso. il luogo dei punti dove il costo di reperimento delle materie prime e omogeneo. Il triangolo locazionale e lo strumento che permette di: risolvere il problema localizzativo dell'imprenditore nel caso di un solo luogo di reperimento delle materie prime. individuare il baricentro di un triangolo. giungere alla soluzione del problema localizzativo dell'imprenditore. evitare l'applicazione di un isomorfismo scientifico. Fra le critiche che possono essere addotte all'impostazione di Alfred Weber vi e: che il modello doveva essere riferito al settore terziario. che lo spazio non puo essere anisotropo. che le ipotesi sullo spazio del modello sono deboli. che lo spazio puo non essere isotropo. L'indice del costo di manodopera e il coefficiente del lavoro sono utilizzati per: Stimare le differenze regionali rispetto il costo di localizzazione per unita di prodotto. Misurare l'impatto economico sul territorio a seguito dell'introduzione nel modello di Weber della manodopera. Stimare le differenze regionali rispetto il costo di trasporto per unita di prodotto. Misurare la deviazione territoriale a seguito dell'introduzione nel modello di Weber della manodopera. L'indice del costo di manodopera e dato dal rapporto fra: Il costo del lavoro per unita di prodotto e il peso localizzatore. Il costo del lavoro e il peso complessivo. Il costo del lavoro e il fatturato complessivo. Il costo del lavoro e il peso localizzatore. Il coefficiente del lavoro e dato dal rapporto fra: Il costo della manodopera e il peso complessivo. Il costo del lavoro per unita di prodotto e il peso localizzatore. Il costo della manodopera e il fatturato complessivo. Il costo del lavoro per unita di prodotto e il fatturato complessivo. Se aumenta l'indice del costo della manodopera: La localizzazione e orientata verso il luogo di reperimento della materie prime minerarie. Aumenta l'influenza del lavoro sulla localizzazione. Diminuisce l'influenza del lavoro sulla localizzazione. La localizzazione e orientata verso il luogo di consumo prima. Se aumenta l'incidenza dei materiali: Diminuisce l'influenza del lavoro sulla localizzazione. La localizzazione e orientata verso il luogo di reperimento della materie prime minerarie. Aumenta l'influenza del lavoro sulla localizzazione. La localizzazione e orientata verso il luogo di consumo. La produttivita del lavoro: Stima le differenze regionali rispetto il costo di localizzazione per unita di prodotto. Non e sufficiente per spiegare l'inerzia e la capacita della manodopera di orientare la localizzazione industriale nel luogo di consumo. Non e sufficiente per spiegare l'inerzia e la capacita della manodopera di orientare la localizzazione industriale. E' sufficiente per spiegare l'inerzia e la capacita della manodopera di orientare la localizzazione industriale. La grande industria: Non richiede particolare apporto di manodopera. Non e sufficiente per spiegare l'inerzia e la capacita della manodopera di orientare la localizzazione industriale nel luogo di consumo. Puo essere considerata come un fattore di arretratezza rispetto ipotesi e tesi del modello di Weber. Puo essere considerata come un fattore di squilibrio rispetto ipotesi e tesi del modello di Weber. La distribuzione territoriale della monodopera puo essere considerata: Omogenea. Disomogenea. Ubicata. Parziale. Con l'acronimo DIL, si intende: Divisione internazionale del lavoro. Distribuzione internazionale del lavoro. Divisione internazionale della localizzazione. Divisione interdipendente del lavoro. Con Divisione Internazionale del Lavoro, si intende: Il processo di allocazione o riallocazione a scala mondiale di capacita produttive per la presenza di differenze nella distribuzione delle materie prime minerarie. Il processo di diversificazione a scala mondiale di capacita produttive per la presenza di differenze nella distribuzione delle materie prime minerarie. Il processo di diversificazione a scala mondiale di capacita produttive per la presenza di differenze nei potenziali demografici. Il processo di allocazione o riallocazione a scala mondiale di capacita produttive per la presenza di differenze nei potenziali demografici. Fra i fattori determinanti dell'orientamento sul mercato vi e: La riduzione del costo della manodopera. Il differenziale salariale. L'abbattimento del costo di trasporto. La rivoluzione industriale. L'orientamento sul luogo di mercato puo essere considerato: Una alternativa localizzativa. L'unica possibile soluzione localizzativa. La migliore localizzazione possibile. La peggiore localizzazione possibile. Un'impresa propende per una scelta ubicativa sul luogo di mercato: Se il rapporto fra il costo di trasporto dei prodotti finiti e il costo delle materie prime e maggiore di 0. Se il rapporto fra il costo di trasporto dei prodotti finiti e il costo delle materie prime e almeno uguale a 1. Se il rapporto fra il costo di trasporto dei prodotti finiti e il costo delle materie prime e almeno uguale a 0. Se il rapporto fra il costo di trasporto dei prodotti finiti e il costo delle materie prime e minore di 1. La localizzazione sul mercato puo essere preferibile in caso di: Prodotti a basso valore aggiunto. Prodotti ad alto valore aggiunto. Prodotti deperibili. Prodotti che ben sopportano il trasportotriale. Il luogo di mercato nel modello di Weber puo essere considerato: Areale. Puntuale. Spaziale. Regionale. L'impostazione di Palander puo essere considerata: Una teoria di equilibrio regionale. Una teoria di sviluppo regionale. Una teoria di equilibrio parziale fra domanda e offerta. Una teoria di equilibrio spaziale fra domanda e offerta. L'area di mercato di un'impresa e: L'estensione di quel territorio all'interno del quale l'imprenditore reperisce le materie prime. L'estensione di quel territorio all'interno del quale l'imprenditore vende i suoi prodotti. L'estensione di quel territorio all'interno del quale l'imprenditore localizza la sua impresa. Una teoria di equilibrio spaziale fra domanda e offerta. L'isostante, nel modello di Palander, rappresenta: Lo spazio. Il consumantore indifferente. La scelta localizzativa dell'imprenditore. La scelta localizzativa del consumatore. Nel modello di Palander, le ipotesi sui costi che sostiene l'imprenditore sono: In parte simili al modello di Weber. In parte differenti al modello di Weber. Le stesse del modello di Weber. Indipendenti dal modello. Nel modello di Palander, le ipotesi sul territorio: In parte simili al modello di Weber. Le stesse del modello di Weber. In parte differenti al modello di Weber. Indipendenti dal modello. Il contributo di Christaller si basa sull'equilibrio economico partendo da alcuni postulati neoclassici quali: Concorrenza perfetta, incidenza dell'impresa sui prezzi, indifferenza dei consumatori verso i beni prodotti. Concorrenza perfetta, incidenza dell'impresa sui prezzi, scelta dei consumatori verso i beni prodotti. Concorrenza perfetta, non incidenza dell'impresa sui prezzi, scelta dei consumatori verso i beni prodotti. Concorrenza perfetta, non incidenza dell'impresa sui prezzi, indifferenza dei consumatori verso i beni prodotti. L'obiettivo del contributo di Christaller e capire: La regolare distribuzione e lo sviluppo degli insediamenti con funzioni urbane. La irregolare distribuzione e lo sviluppo degli insediamenti con funzioni urbane. La regolare distribuzione e lo sviluppo degli insediamenti con funzioni agricole. La irregolare distribuzione e lo sviluppo degli insediamenti con funzioni agricole. Considerando il prezzo effettivo nel modello: Si aggiunge il costo di localizzazione al prezzo di vendita. Il costo di trasporto e sostenuto dall'impresa. Il costo di trasporto e sostenuto dal consumatore. Il costo di trasporto e sostenuto sia dall'impresa che dal consumatore. Nel modello di Christaller: All'aumentare della distanza dall'area di mercato aumenteranno proporzionalmente i costi di trasporto che il consumatore dovra sostenere. Al diminuire della distanza dal punto di vendita aumenteranno proporzionalmente i costi di trasporto che il consumatore dovra sostenere. All'aumentare della distanza dal punto di vendita aumenteranno proporzionalmente i costi di localizzazione che il consumatore dovra sostenere. All'aumentare della distanza dal punto di vendita aumenteranno proporzionalmente i costi di trasporto che il consumatore dovra sostenere. Nel modello di Christaller: La portata e la quantita massima di servizio che l'impresa vende. La portata e la quantita di servizio che l'impresa puo vendere. La portata e la quantita mimina di servizio che l'impresa puo vendere. La portata e la quantita massima di servizio che l'impresa puo vendere. Nel modello di Christaller: La soglia e la quantita critica di ricavi in grado di coprire i costi di trasporto. La soglia e la quantita potenziale di ricavi in grado di coprire i costi di produzione. La soglia e la quantita massima di ricavi in grado di coprire i costi di produzione. La soglia e la quantita critica di ricavi in grado di coprire i costi di produzioneon funzioni agricole. Il rango gerarchico di un centro urbano nel modello di Christaller dipende dalla: Relazione fra la dimensione demografica di una citta con la capacita di offerta sul territorio. Relazione fra la dimensione urbana di una citta con la capacita di offerta sul territorio. Relazione fra la dimensione locale di una citta con la capacita di domanda sul territorio. Relazione fra la dimensione demografica di una citta con la capacita di domanda sul territorio. La formula della legge rango dimensione e: P1=Pr/r. Pr=r/P1. Pr=P1/r. P1=r/Pr. Christaller applica un ragionamento deduttivo di: Trasformazione in pianura reale e geometrica in una logica economica. Trasformazione in pianura astratta e geometrica in una logica economica. Trasformazione in pianura astratta e geometrica in una logica spaziale. Trasformazione in pianura astratta e locale in una logica spaziale. Nel modello di Christaller: L'area di mercato e data dallo spazio della distribuzione di produttori e consumatori. L'area di mercato e data dallo spazio della distribuzione di produttori. L'area di mercato e data dallo spazio della distribuzione dei consumatori. L'area di mercato e data dallo regione della distribuzione di produttori e consumatori. |