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Title of test:
Geografia culturale, scienze del turismo per il management

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(domande incomplete)

Author:
fra_2023
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Creation Date:
21/01/2024

Category:
Geography

Number of questions: 155
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Lo studioso del paesaggio italiano rappresentante della posizione determinista è: Sestini Strabone Biasutti Lannutti.
Come chiamiamo l'insieme delle forze che hanno prodotto il paesaggio? Sistema paesaggistico Sistema del paesaggio visibile Sistema produttore Sistema utilizzatore.
L'azione umana che determina una trasformazione fisica del territorio si definisce: Strutturazione Reificazione Destrutturazione Denominazione.
Genova è stata capitale europea della cultura nel: 2014 2009 1998 2004.
Il settore quaternario comprende: il commercio, la pubblica amministrazione, i servizi alle imprese, i servizi pubblici e privati alle famiglie l'industria manifatturiera l'agricoltura, la pesca, lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo le attività di ricerca e sviluppo, gli attori bancari e della finanza.
Quale tra le seguenti NON è una lingua minoritaria riconosciuta in Italia? Albanese Barese Greco Croato.
Il termine geografia umana si fa risalire a: Vidal de La Blache Strabone Friedrich Ratzel Charles Darwin.
Dove è stato firmato il Trattato che istituisce l'Unione Europea? Stoccolma Maastricht Parigi Roma.
Quali regioni sono coinvolte nel progetto ZES Interregionale Adriatica? Abruzzo e Molise Abruzzo e Puglia Abruzzo e Marche Puglia e Molise.
L'urbanizzazione nell'Unione Europea si caratterizza per: Una distribuzione disomogenea, nella quale le città si concentrano nella parte centrale del continente Una distribuzione disomogenea, nella quale le città si concentrano nei paesi più grandi Una distribuzione omogenea delle città in tuto il territorio dell'UE Nessuna delle precedenti.
La Convenzione europea del paesaggio è stata adottata nel: 2000 1998 1997 1999.
Le lingue ufficiali dell'Unione Europea sono: 34 14 24 44.
Con "ecumene" Strabone identifica: Le terre nelle quali non sono presenti le condizioni per uno stabile insediamento umano Le terre nelle quali sono presenti le condizioni per uno stabile insediamento umano Le terre sotto il controllo del Papa Le terre nelle quali l'insediamento umano è occasionale .
Chi è lo studioso che descrive i 96 tipi di paesaggio italiano? Biasutti Sestini Cosgrove Gambi.
In che anno è stato pubblicato il Rapporto Brundtland? 1946 1987 1972 2000.
In che anno è stata approvata la Riforma "Delrio"? 2013 2001 2007 2016.
La Convenzione europea del paesaggio è stata siglata a: Malmo Londra Firenze Lussemburgo.
Di che settore si occupa il modello Weber? Primario Secondario Quaternario Terziario.
In che epoca è avvenuta la "territorializzazione"? è avvenuta nell'epoca delle grandi scoperte geografiche Avviene continuamente nel rapporto tra uomo e ambiente è avvenuta nel Medioevo Avviene continuamente nel rapporto tra territorio ed ecosistema.
In geografia il concetto di "distanza"... può riguardare la distanza fisica nello spazio, ma anche il tempo e il costo è esclusivamente relativa ai costi di trasporto è strettamente legata alla misurazione delle distanze sulla carta è esclusivamente relativa al tempo .
Il concetto di "lingue che sono....tradizionalmente usate in un certo territorio di uno Stato dagli abitanti che, numericamente più piccolo del resto della popolazione e,....diverse dalle lingue ufficiali dello Stato", fa riferimento a: lingue nazionali lingue locali lingue minoritarie lingue regionali.
Quale tra le seguenti NON è una lingua ufficiale dell'Unione Europea? Bulgaro Romeno Sloveno Macedone.
Si prevede che nel 2050 la popolazione mondiale sarà il 70 per cento della popolazione mondiale il 30 per cento della popolazione mondiale il 90 per cento della popolazione mondiale il 50 per cento della popolazione mondiale.
Quale tra le seguenti NON è una lingua ufficiale dell'Unione Europea? Sloveno Ungherese Moldavo Slovacco.
In Europa, la prima esposizione universale dopo la Seconda guerra mondiale si è svolta a Parigi Amsterdam Bruxelles Londra.
Estendendo al rapporto fra uomo e ambiente naturale la filosofia naturalista del XIX secolo, a livello generale e nella geografia dell'epoca, sviluppa uno schema logico di tipo... possibilistico volontaristico deterministico riduzionistico.
In quale secolo la Geografia passa da scienza puramente descrittiva a scienza che studia i processi spaziali e analizza i rapporti con il territorio? Nel Diciannovesimo Nel Diciottesimo Nel Ventesimo Nel Diciassettesimo.
Un altro geografo italiano, Aldo Sestini, nella sua pubblicazione del 1963 dal titolo "Il paesaggio", definisce... il paesaggio antropogeografico il paesaggio fisico il paesaggio determinista il paesaggio visibile.
Quanti sono i tipi di paesaggio descritti da Sestini dell'Italia intera? 96 32 16 64.
Per Lucio Gambi il paesaggio è costituito dal.... paesaggio visibile e dal paesaggio invisibile paesaggio sensibile e dal paesaggio invisibile paesaggio sensibile e dal paesaggio visibile paesaggio antropico e dal paesaggio invisibile.
La parola "cultura" è un'eredità... greca greco-latina romana indoeuropea.
Il geografo Renato Biasutti è il rappresentante italiano... della visione determinista della visione volontarista della visione storico-geografica della visione possibilista.
Il geografo Adalberto Vallega è fautore di quale prospettiva nelle scienze geografiche? della prospettiva semiotica della prospettiva deterministica della prospettiva culturale della prospettiva simbolica.
è possibile osservare che per Vallega la geografia culturale ha come oggetto di studio... i paesaggi attribuiti a luoghi e spazi: intesi come qualsiasi entità, materiale o immateriale i simboli attribuiti a luoghi e paesaggi: intesi come qualsiasi entità, materiale o immateriale i simboli attribuiti a luoghi e spazi: intesi come qualsiasi entità, materiale o immateriale le culture attribuite a luoghi e spazi: intesi come qualsiasi entità, materiale o immateriale.
Il dittico "geografia culturale" venne coniato in quale anno e da quale geografo? 1845, Ernst Kapp 1825, Carl Ritter 1900, Paul Vidal de La Blache 1880, Friedrich Ratzel.
Qual è l'oggetto di studio della geografia umana per il geografo tedesco Otto Schluter? l'ambiente la geografia antropica il paesaggio la cultura.
L'influenza del darwinismo spiega l'attenzione dei geografi tedeschi dal primo Novecento al... ruolo rilevante riservato all'analisi della cultura ruolo rilevante riservato all'analisi dei fattori culturali ruolo rilevante riservato all'analisi dell'ambiente ruolo rilevante riservato all'analisi del paesaggio.
Per la maggior parte dei geografi tedeschi dei primi decenni del XX secolo, l'impronta che gli uomini impongono al paesaggio costituisce... l'oggetto fondamentale della ricerca l'oggetto generale della ricerca l'oggetto secondario della ricerca l'oggetto centrale della ricerca.
Per i geografi tedeschi il paesaggio culturale, equivale al... paesaggio invisibile paesaggio culturale paesaggio visibile paesaggio antropizzato.
La geografia umana concepita da Schluter pone l'accento sull'interazione tra fattori... culturali e fisici ambientali e umani naturali e antropici fisici e climatici.
La visione della geografia di Vidal de La Blache prevede che la natura offra delle possibilità all'uomo e in tal senso viene definita... determinismo possibilismo geografico possibilismo volontarismo.
Agli inizi del XX secolo, il geografo francese Paul Vidal de La Blache asserì che... la cultura influenza ma non determina le attività umane l'ambiente determina ma non influenza le attività umane l'ambiente influenza ma non determina le attività umane le attività umane influenzano ma non determinano l'ambiente.
Quali sono i cardini della visione epistemica della geografia di Vidal de La Blache? generi di vita, regione, strumenti generi di vita, cultura, regione generi di vita, regione, paesaggio generi di vita, regione, ambiente.
Le teorie epistemiche di Vidal de La Blache, vennero riprese da Lucien Febvre che sistematizzò le idee del suo maestro definendo la teoria... possibilismo geografico possibilismo determinismo volontarismo.
Sauer riteneva che le scienze geografiche dovessero interessarsi alla dimensione ambientale ma guardare al paesaggio e alla regione con un approccio.... diretto alla componente ambientale diretto alla componente culturale diretto alla componente razionale diretto alla componente spirituale.
La nascita della geografia culturale può a ragione essere attribuita al contesto accademico.... del Midwest degli anni Venti del XX secolo della California degli anni Venti del XX secolo della Francia degli anni Venti del XX secolo della Germania degli anni Venti del XX secolo.
All'Università di Berkeley Carl Ortwin Sauer diede vita alla geografia culturale che difendeva... gli stili di vita tradizionale, accusando le società dell'epoca di aver distrutto culture e ambienti naturali gli stili di vita americani, accusando le società dell'epoca di aver distrutto paesaggi e ambienti naturali gli stili di vita tradizionale, accusando le società dell'epoca di aver distrutto paesaggi e ambienti naturali gli stili di vita europea, accusando le società dell'epoca di aver distrutto paesaggi e ambienti culturali.
Il geografo Sauer si dedicò prevalentemente allo studio.... delle culture indiane e americane, come pure alle grandi culture ieuropee delle culture indigene dell'America latina, come pure alle grandi culture occidentali delle culture aborigene americane, come pure alle grandi culture indigene delle culture indigene americane, come pure alle grandi culture tradizionali.
Il geografo Carl O. Sauer ritiene che il paesaggio culturale è... un paesaggio visibile prodotto da un gruppo culturale un paesaggio culturale prodotto da un gruppo umano un paesaggio invisibile prodotto da un gruppo culturale un paesaggio naturale, prodotto da un gruppo culturale.
Il geografo Carl O. Sauer affermava che la geografia intesa come descrizione dei fatti osservati era... ambientale, poiché si interessava del valore e dell'utilità della terra per l'uomo, ritenuto un agente geomorfologico culturale, poiché si interessava del valore e dell'utilità della terra per l'uomo, ritenuto un agente geomorfologico antropocentrica, poiché si interessava del valore e dell'utilità della terra per l'uomo, ritenuto un agente geomorfologico antropologica, poiché si interessava del valore e dell'utilità della terra per l'uomo, ritenuto un agente geomorfologico.
Per il geografo Carl O. Sauer la geografia culturale ha lo scopo di descrivere la... morfologia del paesaggio, per evidenziare le tracce culturali lasciate dalle culture umane che lo avevano plasmato morfologia culturale, per evidenziare le tracce materiali lasciate dalle culture umane che lo avevano plasmato morfologia del paesaggio, per evidenziare le tracce materiali lasciate dalle culture umane che lo avevano plasmato morfologia del territorio, per evidenziare le tracce materiali lasciate dalle culture umane che lo avevano immaginato.
Nel secondo dopoguerra e via via negli anni Cinquanta, la geografia si avvicinò di nuovo... all'approccio culturale dell'Ottocento tedesco, ma con un'impostazione statistico-economica e non ambientale all'approccio possibilista dell'Ottocento tedesco, ma con un'impostazione statistico-economica e non ambientale all'approccio positivista dell'Ottocento tedesco, ma con un'impostazione statistico-economica e non ambientale all'approccio antropico dell'Ottocento tedesco, ma con un'impostazione statistico-economica e non ambientale.
Nel secondo dopoguerra e via via negli anni successivi, la geografia si avvicinò di nuovo alle tendenze delle scienze geografiche che.... rifiutavano la geografia tradizionale francese e la geografia culturale di Sauer rifiutavano la geografia tradizionale francese e la geografia culturale di Ratzel rifiutavano la geografia tradizionale tedesca e la geografia culturale di Vidal de La Blache rifiutavano la geografia tedesca e la geografia culturale di Sauer.
La nuova geografia sorta nel secondo dopoguerra fece le sue posizioni... di un ambientalismo estremo di un possibilismo estremo di un razionalismo estremo di un culturalismo estremo.
Nella visione epistemica sviluppata dal geografo Carl O. Sauer la cultura rappresenta... l'agente, mentre gli elementi culturali sono il soggetto e il paesaggio naturale il risultato. il soggetto, mentre gli elementi naturali sono il mezzo e il paesaggio culturale il risultato. l'agente, mentre gli elementi naturali sono il mezzo e il paesaggio culturale il risultato. l'agente, mentre gli elementi culturali sono il mezzo e il paesaggio naturale il risultato.
La geografia comportamentale si opponeva ai modelli... matematici e statistici della scuola quantitativa irrazionali e statistici della scuola quantitativa razionali e statistici della scuola quantitativa razionali e irrazionali della scuola quantitativa .
In Francia nacque una branca della geografia culturale, denominata "geografia della percezione", in aperta critica nei riguardi... della geografia qualitativa e della geografia determinista della geografia quantitativa e della geografia funzionale della geografia positivista e della geografia comportamentale della geografia quantitativa e della geografia comportamentale .
Chi è stato il fondatore della teoria della percezione? Vidal de La Blache, fondatore del possibilismo francese Lucien Febvre, ideatore del possibilismo geografico Armand Frémont, ideatore dello spazio vissuto Carl O. Sauer, fondatore della geografia culturale di Berkeley.
L'orientamento neopositivista degli anni Cinquanta e Sessanta in campo geografico ebbe il... suo nucleo principale nella California, ovvero nella scuola di Chicago suo nucleo principale nel Midwest, ovvero nella scuola di Berkeley suo nucleo principale nel Midwest, ovvero nella scuola di Chicago suo nucleo principale nella California, ovvero nella scuola di Berkeley.
Quando si sviluppò negli Stati Uniti la scuola di geografia denominata behavorial geography? Dagli anni Sessanta agli anni Settanta del secolo scorso Dagli anni Cinquanta agli anni Settanta del secolo scorso Dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta del secolo scorso Dagli anni Quaranta agli anni Settanta del secolo scorso.
La geografia neopositivista evidenzia i suoi limiti che sono... assenza di positività, poiché tutto veniva letto alla luce di una presunta razionalità di persone, soggetti economici e sociali assenza di dinamicità, poiché tutto veniva letto alla luce di una presunta razionalità di persone, soggetti economici e sociali assenza di dinamicità, poiché tutto veniva letto alla luce di una presunta irrazionalità di persone, soggetti economici e sociali assenza di realtà, poiché tutto veniva letto alla luce di una presunta irrazionalità di persone, soggetti economici e sociali.
La scuola di geografia denominata behavioral geography si opponeva al... positivismo della geografia quantitativa e sottolineava invece che i comportanti umani sono comprensibili solo se si esaminano i modi in cui concepiscono la cultura nel quale vivono e agiscono meccanicismo della geografia quantitativa e sottolineava invece che i comportanti umani sono comprensibili solo se si esaminano i modi in cui concepiscono l'ambiente nel quale vivono e agiscono meccanicismo della geografia quantitativa e sottolineava invece che i comportanti umani sono comprensibili solo se si esaminano i modi in cui concepiscono la cultura nel quale vivono e agiscono positivismo della geografia qualitativa e sottolineava invece che i comportanti umani sono comprensibili solo se si esaminano i modi in cui concepiscono la cultura nel quale vivono e agiscono.
La geografia comportamentale prende spunto... dal razionalismo dal comportamentismo dal determinismo dal positivismo.
La geografia umanistica ritiene importante... la conoscenza dei luoghi attraverso la sensibilità delle persone la conoscenza dello spazio attraverso la sensibilità delle persone la conoscenza dei simboli attraverso la percezione delle persone la conoscenza della cultura attraverso la sensibilità delle persone.
Che cosa intende per topofilia il geografo Yi-Fu Tuan? il legame affettivo tra le persone e le cose il legame affettivo tra le persone e i luoghi il legame affettivo tra le persone e l'ambiente il legame affettivo tra il mondo e i luoghi.
Il geografo americano di origine cinese Yi-Fu Tuan ritiene che sia impossibile ottenere la conoscenza geografica... in termini oggettivi, poiché la realtà in sé non può essere conosciuta, ma soltanto percepita attraverso l'esperienza in termini soggettivi, poiché la realtà in sé non può essere conosciuta, ma soltanto percepita attraverso l'esperienza in termini oggettivi, poiché la realtà in sé non può essere conosciuta, ma soltanto percepita attraverso la cultura in termini oggettivi, poiché la realtà in sé non può essere conosciuta, ma soltanto percepita attraverso lo studio.
Il geografo americano Yi-Fu Tuan distingue due tipi di luogo: simboli pubblici e campi di comportamento simboli pubblici e campi di attenzione luoghi pubblici e campi di percezione simboli pubblici e campi di percezione.
Qual è il nome di uno dei maggiori geografi della geografia umanistica? Albert Frémont Carl O. Sauer Yi-Fu Tuan David Harvey.
Il post-strutturalismo si fonda sulla pluralità e la complessità e i maggiori studiosi provenienti dalle diverse discipline sono... Michael Foucault, Roland Barthes, Jean Baudrillard, Bruno Latour, Alain Badiou Michael Foucault, Roland Barthes, Serge Latouche, Bruno Latour, Carl Sauer Albert Frémont, Roland Barthes, Jean Baudrillard, Bruno Latour, Alain Badiou David Harvey, Roland Barthes, Jean Baudrillard, Bruno Latour, Alain Badiou.
Il post-strutturalismo e il postmodernismo hanno favorito... una rivoluzione ontologica ed epistemologica nelle diverse discipline una rivoluzione sociologica ed economica nelle diverse discipline una rivoluzione deterministica ed epistemica nelle diverse discipline una rivoluzione statistica ed economica nelle diverse discipline.
Di cosa si occupa in particolare la nuova geografia culturale? Delle problematiche politiche e sociali, favorendo stretti legami con teorie femministe, post-strutturaliste, post-moderne e postcoloniali Delle problematiche politiche e sociali, favorendo stretti legami con teorie deterministe, post-strutturaliste, post-moderne Delle problematiche ambientali ed ecologiche, favorendo stretti legami con teorie femministe, post-strutturaliste, post-moderne e postcoloniali Delle problematiche economiche e sociali, favorendo stretti legami con teorie femministe, post-strutturaliste, post-moderne e postcoloniali.
Nel corso degli anni Ottanta, negli Stati Uniti, in antitesi alla Scuola di Berkeley nacque... la nuova geografia umanistica la nuova geografia radicale la nuova geografia culturale la nuova geografia della percezione.
I presupposti per la nascita della geografia radicale possono essere rintracciati a partire... dagli anni Sessanta, ovvero a partire dalla contestazione nata negli Stati Uniti contro la guerra in Vietnam e per i diritti civili, nonché contro la povertà e l'ineguaglianza dei ghetti statunitensi. dagli anni Settanta, ovvero a partire dalla contestazione nata in Europa per i diritti sociali e civili, nonché contro la povertà e l'ineguaglianza. dagli anni Cinquanta, ovvero a partire dalla Guerra Fredda per i diritti civili, nonché contro la povertà e l'ineguaglianza sociale ed economica. dagli anni Sessanta, ovvero a partire dalla contestazione nata in Europa per i diritti civili, nonché contro la povertà e l'ineguaglianza sociale.
L'attenzione della geografia radicale è rivolta in particolare ai problemi... problemi economici, alla diseguaglianza, alla povertà, all'emarginazione, al Sud del mondo, alle discriminazioni di ogni tipo problemi ecologici, alla diseguaglianza, alla povertà, all'emarginazione, al Sud del mondo, alle discriminazioni di ogni tipo ambientali, economici, politici e paesaggistici problemi sociali, alla diseguaglianza, alla povertà, all'emarginazione, al Sud del mondo, alle discriminazioni di ogni tipo.
Le posizioni espresse dalla geografia radicale sono... di matrice marxista e i maggiori rappresentanti provengono dagli Stati Uniti e dalla Francia di matrice capitalistica e i maggiori rappresentanti provengono dagli Stati Uniti e dall'Europa di matrice socialista e i maggiori rappresentanti provengono dagli Stati Uniti e dall'Asia di matrice socio-economica e i maggiori rappresentanti provengono dagli Stati Uniti e dalla Francia.
Nel corso degli anni Settanta prese forma anche una scuola di geografia, che ha influenzato la genesi della new cultural geography. Quale? la geografia culturale la geografia umanistica la geografia radicale la geografia comportamentale.
La geografia radicale critica in particolare... il sistema socio economico e le ingiustizie sociali di cui è portatore, chiedendo un particolare impegno di natura politica da parte degli esperti del settore il sistema industriale e le ingiustizie sociali di cui è portatore, chiedendo un particolare impegno di natura politica da parte del mondo imprenditoriale il sistema capitalistico e le ingiustizie sociali di cui è portatore, chiedendo un particolare impegno di natura politica da parte dei geografi il sistema consumistico e le ingiustizie sociali di cui è portatore, chiedendo un particolare impegno di natura politica da parte dei politici.
Per quale motivo viene definita geografia radicale? Per la sua critica allo studio della geografia tradizionale Per la sua critica alla geografia Per la sua visione determinista nel campo degli studi geografici e territoriali Per la sua visione di matrice rivoluzionaria nel campo delle scienze geografiche.
Le origini della nuova geografia culturale sono da attribuirsi alle pubblicazioni e agli studi dei geografi: Peter Jackson, James Duncan, Denis Cosgrove Lucio Gambi, Aldo Sestini Renato Biasutti Carl Sauer, Albert Frémont, Yi-Fu Tuan Friedrich Ratzel, Carl Ritter, Paul Vidal de la Blache.
Nel corso degli anni Ottanta negli Stati Uniti, nacque quella che viene definita la nuova geografia culturale in antitesi alla scuola di Berkeley in antitesi alla scuola francese del possibilismo in antitesi alla scuola del Midwest in antitesi alla scuola di Chicago.
La nuova geografia culturale ha espresso una posizione... di tipo socio-costruttivista, non quantitativa né realistica, ma epistemologica, metodologica e concettuale; di tipo socio-economico, non quantitativa né realistica, ma epistemologica, metodologica e concettuale; di tipo possibilista, non quantitativa né realistica, ma analitica, metodologica e concettuale; di tipo socio-costruttivista, non quantitativa né marxista, ma epistemologica, metodologica e concettuale;.
La nuova geografia culturale esprime una visione prettamente critica nei confronti del possibilismo marxismo la geografia comportamentale l'antropogeografia.
Sin dall'inizio la nuova geografia culturale ha avuto una forte presenza tra i geografi... di lingua inglese di lingua francese di lingua tedesca di lingua italiana.
I nuovi geografi culturali si muovono in chiave critica nei confronti di: Sauer e della scuola di Berkeley, nonché dal possibilismo francese di Paul Vidal de la Blache. Cosgrove e della scuola del simbolismo, nonché del possibilismo francese di Vidal de la Blache Harvey e della nuova geografia radicale, nonché dell'antropogeografia di Friedrich Ratzel Lefebvre e della scuola di Chicago, nonché dell'antropogeografia di Friedrich Ratzel.
Nel quadro della nuova geografia culturale, l'influenza della semiotica e dell'ermeneutica ha favorito.... l'adeguamento tra cultura materiale e immateriale il superamento tra cultura materiale e immateriale il superamento tra cultura umana e cultura sociale l'analisi della cultura materiale e immateriale.
La nuova geografia culturale si prefigge di... comprendere le modalità con cui molteplici gruppi umani approvano o disapprovano i prodotti e le pratiche culturali iscritte nei paesaggi, nei luoghi e nei territori valutare le modalità con cui i molteplici gruppi sociali approvano o disapprovano i prodotti e le pratiche culturali iscritte nei paesaggi, nei luoghi e nei territori comprendere le modalità con cui le diverse società umane approvano o disapprovano i prodotti e le pratiche culturali iscritte nei paesaggi, nei luoghi e nei territori esaminare le modalità con cui i molteplici gruppi sociali approvano o disapprovano i prodotti e le pratiche culturali iscritte nei paesaggi, nei luoghi e nei territori.
Nella nuova geografia culturale il paesaggio viene compreso.... come un insieme di valori come un insieme di luoghi come un insieme di realtà come un insieme di segni.
I nuovi geografi culturali pongono l'accento sulle questioni... legate a potere legate a simboli legate a paesaggi legate a cultura.
I nuovi geografi culturali... non cercano soltanto la localizzazione delle cose, ma vanno alla ricerca di chi le ha prodotte cercano la localizzazione delle cose, ma non vanno alla ricerca di chi le ha prodotte cercano la localizzazione delle cose e vanno alla ricerca di chi le ha prodotte osservano la localizzazione delle cose e talvolta alla ricerca di chi le ha prodotte.
I nuovi geografi culturali pongono l'accento sui simboli e i valori che i diversi gruppi umani conferiscono a pratiche e prodotti culturali sui significati e i valori che i diversi gruppi sociali conferiscono a pratiche e prodotti culturali sui principi e i valori che i diversi gruppi sociali conferiscono a pratiche e prodotti tradizionali sui luoghi e le idee che i diversi gruppi sociali conferiscono a pratiche e prodotti umani.
I nuovi geografi culturali ritengono che il paesaggio che noi vediamo è costruito a partire dalle decisioni umane il mondo che noi vediamo è costruito a partire dalle decisioni umane il territorio che noi vediamo non è costruito a partire dalle decisioni umane le emozioni che noi viviamo sono costruite a partire dalle decisioni umane.
La "svolta culturale", che si affaccia a partire dagli anni Settanta e finisce per imporsi negli anni Novanta sottolinea che... ciò che ci circonda non è solamente la risultante del gioco di forze passate o presenti, ma riflette i sogni che le persone elaborano per il proprio avvenire ciò che ci circonda, è solamente la risultante del gioco di forze passate o presenti e riflette le idee che le persone elaborano per il proprio avvenire ciò che ci circonda non è solamente la risultante del gioco di forze passate o presenti e non riflette i sogni che le persone elaborano per il proprio avvenire ciò che ci circonda è la risultante del gioco di forze passate o presenti, non riflette i sogni che le persone elaborano per il proprio avvenire.
Per i nuovi geografi culturali le persone... cercano di modellare l'ambiente in cui vivono in funzione delle loro aspirazioni, non lo subiscono passivamente non cercano di modellare la società in cui vivono in funzione delle loro aspirazioni, ma le subiscono passivamente cercano di modellare il territorio in cui vivono in funzione delle loro aspirazioni, non lo subiscono passivamente cercano di modellare l'ambiente in cui vivono in funzione delle loro valutazioni, non lo subiscono passivamente.
Per la nuova geografia che si muove attorno al concetto di "svolta culturale": il mondo che noi vediamo è costruito a partire dalle decisioni umane l'ambiente che noi vediamo è costruito a partire dalle decisioni politiche il mondo che noi vediamo è costruito a partire dalle decisioni ambientali il paesaggio che noi vediamo è costruito a partire dalle decisioni economiche .
Il rinnovamento della geografia culturale avviene sin dall'inizio degli anni Settanta e afferma che... i luoghi non hanno solo una forma e un colore, una razionalità sociale ed economica, ma sono caricati di senso da coloro che vi abitano o che li frequentano i simboli hanno solo una forma e un colore, una razionalità funzionale ed economica, e sono caricati di senso da coloro che vi abitano o che li frequentano i luoghi non hanno solo una forma e un colore, una razionalità funzionale ed economica, ma sono caricati di senso da coloro che vi abitano o che li frequentano i luoghi hanno solo una forma e un colore, ma non una razionalità sociale ed economica, poiché non sono caricati di senso da coloro che vi abitano o che li frequentano.
La nuova geografia culturale di matrice francese... non rinuncia allo studio degli aspetti immateriali della cultura, ma lo fa seguendo nuove angolazioni non rinuncia allo studio degli aspetti materiali del territorio, ma lo fa seguendo nuove angolazioni rinuncia allo studio degli aspetti materiali della cultura, ma lo fa seguendo nuove angolazioni non rinuncia allo studio degli aspetti materiali dell'ambiente, ma lo fa seguendo nuove angolazioni.
La nuova geografia culturale di matrice francese... si dedica alle emozioni, descrive le passioni e i gusti della gente si dedica al territorio, descrive le passioni e i gusti della gente si dedica ai problemi socio-economici, descrive le passioni e i gusti della gente si dedica ai paesaggi, descrive le passioni e i gusti della gente.
Le differenze fra la geografia culturale del mondo anglo-statunitense e quella italiana sono dovute... a un diverso approccio fondato sulla selezione delle varie componenti culturali, internazionali adottate al contesto storico-culturale e scientifico italiano a un diverso approccio fondato sull'identità delle diverse componenti culturali, internazionali adottate al contesto storico-culturale e scientifico italiano a un analogo approccio fondato sulla selezione delle diverse componenti culturali, internazionali adottate al contesto storico-culturale e scientifico anglo-statunitense ma di un diverso approccio fondato sulla selezione delle diverse componenti culturali, internazionali adottate al contesto storico-culturale e scientifico anglo-statunitense.
Nel contesto italiano e in campo geografico non possiamo esimerci dal ricordare la figura di Lucio Gambi (1920-2006), che... ha posto l'accento su una revisione del concetto di territorio ha posto l'accento su una revisione del concetto di ambiente ha posto l'accento su una revisione del concetto di spazio ha posto l'accento su una revisione del concetto di paesaggio.
Nel contesto italiano e in campo geografico non possiamo esimerci dal ricordare la figura di Lucio Gambi (1920-2006) che... ha inaugurato l'approccio possibilistico, ponendo l'accento sull'evoluzione socio economica del territorio e sulle questioni socio-politiche strettamente connesse. ha inaugurato l'approccio storicistico, ponendo l'accento sull'evoluzione storica del territorio e sulle questioni socio-politiche strettamente connesse. ha inaugurato l'approccio deterministico, ponendo l'accento sull'evoluzione ambientale del territorio e sulle questioni socio-politiche strettamente connesse. ha inaugurato l'approccio evoluzionistico, ponendo l'accento sull'evoluzione culturale del territorio e sulle questioni socio-politiche strettamente connesse.
In Italia è emerso l'interesse per la geografia culturale riferito ad alcuni ambienti specifici.... la geografia delle lingue e la geografia della religione la geografia del paesaggio e la geografia dell'ambiente la geografia fisica e la geografia umana la geografia politica e la geografia economica.
In Italia la geografia culturale.... si è manifestata come ambito di studio specifico e le questioni di matrice culturale sono state affrontate nel contesto della geografia umana non si è manifestata come ambito di studio specifico, ma le questioni di matrice culturale sono state affrontate nel contesto della geografia umana non si è manifestata come ambito di studio generale, ma le questioni di matrice culturale sono state affrontate nel contesto della geografia del territorio non si è manifestata come ambito di studio specifico, ma le questioni di matrice culturale sono state affrontate nel contesto della geografia ambientale.
I principi esposti nel campo delle scienze geografich3e da parte di Lucio Gambi fanno riferimento alle idee di... Carlo Cattaneo, Gianni Baget Bozzo, Emilio Sereni, la scuola degli Annales dello storico francese Marc Bloch, insieme a Lucien Febvre e Fernand Braudel Giuseppe Mazzini, Antonio Cederna, Emilio Sereni, la scuola degli Annales dello storico francese Marc Bloch, insieme a Lucien Febvre e Fernand Braudel Camillo Benso di Cavour, Antonio Cederna, Norberto Bobbio, la scuola degli Annales dello storico francese Marc Bloch, insieme a Lucien Febvre e Fernand Braudel Carlo Cattaneo, Antonio Cederna, Emilio Sereni, la scuola degli Annales dello storico francese Marc Bloch, insieme a Lucien Febvre e Fernand Braudel.
Per Lucio Gambi è fondamentale la conoscenza del territorio poiché... produceva una visione funzionale dello stesso produceva una visione socio-economica dello stesso produceva una visione politico-economica dello stesso produceva una visione olistica dello stesso.
Lucio Gambi riteneva l'azione sul territorio dovesse avere il suo fondamento... nel marxismo e nel positivismo nella cultura filosofica europea e nelle idee sociali nell'Illuminismo e nel Positivismo nella rivoluzione francese e nelle idee del socialismo.
La soluzione prospettata da Gambi per risolvere i problemi del territorio fosse la nascita di una geografia che... fosse finalizzata all'azione economica fosse finalizzata all'azione culturale fosse finalizzata all'azione sociale fosse finalizzata all'azione politica.
Per Lucio Gambi il paesaggio può essere studiato... attraverso una ricostruzione dei rapporti storico-sociali che hanno favorito la nascita e la sua evoluzione attraverso una ricostruzione dei rapporti politico-economici che hanno favorito la nascita e la sua evoluzione attraverso una ricostruzione dei rapporti politico-sociali che hanno favorito la nascita e la sua evoluzione attraverso una ricostruzione dei rapporti economico-sociali che hanno favorito la nascita e la sua evoluzione.
Lucio Gambi riteneva fosse utile l'impiego di un metodo... interdisciplinare che fosse in grado di comprendere la polisemia dell'ambiente interdisciplinare che fosse in grado di comprendere la polisemia del territorio interdisciplinare che fosse in grado di comprendere la polisemia del paesaggio disciplinare che fosse in grado di comprendere la polisemia del territorio.
Nei suoi studi Gambi ritiene che il paesaggio sia in grado di formarsi e di svolgersi... nelle scienze socio-economiche nella geografia nelle scienze del territorio nella storia.
Con l'interesse diretto alle fonti letterarie, i geografi italiani hanno cercato... anche di riscoprire le radici dell'idea di luogo anche di riscoprire le radici dell'idea di geografia anche di riscoprire le radici dell'idea di paesaggio anche di riscoprire le radici dell'idea di territorio.
In Italia, lo studio umanistico della geografia è sorto negli anni Ottanta grazie alle riflessioni dei geografi... del mondo anglo-americano come Denis Cosgrove, nonché alla riscoperta di autori quali il francese Bruno Latour del mondo anglo-americano come Yi-Fu Tuan, nonché alla riscoperta di autori quali il francese Eric Dardel del mondo anglo-americano come David Harvey, nonché alla riscoperta di autori quali il francese Eric Dardel del mondo anglo-americano come Yi-Fu Tuan, nonché alla riscoperta di autori quali il francese Eric Daumal.
In Italia, lo studio umanistico della geografia è sorto... negli anni Ottanta negli anni Novanta negli anni Sessanta negli anni Settanta.
La cultura rappresenta nella prospettiva sviluppata da Vallega come... un insieme di valori accumulati nel percorso storico da una comunità umana e trasmessi alle varie generazioni un insieme di idee accumulate nel percorso storico da una comunità umana e trasmessi alle varie generazioni un insieme di simboli accumulati nel percorso storico da una comunità umana e trasmessi alle varie generazioni un insieme di simboli accumulati nel percorso sociale da una comunità umana e trasmessi alle varie generazioni.
La geografia culturale nella prospettiva sviluppata da Vallega studia... i simboli attribuiti a luoghi e spazi, sia materiali che immateriali, riconducibili all'ambiente ambientale o antropico che assumano significato i simboli attribuiti a luoghi e spazi, sia naturali che immateriali, riconducibili all'ambiente territoriale o antropico che assumano significato i simboli attribuiti a luoghi e spazi, sia materiali che immateriali, riconducibili all'ambiente naturale o geografico che assumano significato i simboli attribuiti a luoghi e spazi, sia materiali che immateriali, riconducibili all'ambiente naturale o antropico che assumano significato.
I beni culturali rappresentano nell'opera di Caldo e Guarrasi come una serie di elementi da studiare.... nel loro significato simbolico e relazionale, come dei catalizzatori di identità culturale nel loro significato simbolico e funzionale, come dei catalizzatori di identità nazionale nel loro significato paesaggistico e funzionale, come dei catalizzatori di identità culturale nel loro valore simbolico e relazionale, come dei catalizzatori di identità culturale.
In che anno venne pubblicato il volume sui beni culturali di Costantino Caldo e Vincenzo Guarrasi? 1995 1992 1996 1994.
Per Caldo e Guarrasi i beni culturali possono essere carichi di valenze simboliche, i luoghi o gli oggetti o gli aspetti immateriali... sia per coloro che vivono determinati luoghi, coloro che non frequentano sempre i luoghi come turisti, assumendo viceversa significati simbolici per alcuni che vivono in quei luoghi per coloro che vivono determinati luoghi, ma non per coloro che frequentano temporaneamente i luoghi come turisti, assumendo invece significati simbolici per alcuni che vivono in quei luoghi sia per coloro che vivono determinati luoghi, sia per coloro che frequentano temporaneamente i luoghi come turisti, non assumendo invece significati simbolici per altri che vivono in quei luoghi sia per coloro che vivono determinati luoghi sia per coloro che frequentano temporaneamente i luoghi come turisti, assumendo significati simbolici per alcuni che vivono in quei luoghi.
La figura di Adalberto Vallega rappresenta quella di un geografo con... un approccio di matrice semiotica un approccio di matrice possibilistica un approccio di matrice simbolica un approccio di matrice deterministica.
Vallega ritiene che la geografia culturale debba studiare... le manifestazioni geografiche del paesaggio le manifestazioni geografiche della società le manifestazioni geografiche del territorio le manifestazioni geografiche della cultura .
In Raffestin la territorialità è concepita... in base alle relazioni politiche in base alle relazioni sociali in base alle relazioni economiche in base alle relazioni ambientali.
Per Raffestin la deterritorializzazione rappresenta... il cambiamento nell'organizzazione del paesaggio, ad esempio nuove infrastrutture, nuovi utilizzi del suolo il cambiamento nell'organizzazione del territorio, ad esempio nuove infrastrutture, nuovi utilizzi del suolo la creazione nell'organizzazione del territorio, ad esempio nuove infrastrutture, nuovi utilizzi del suolo il cambiamento nell'organizzazione del territorio, ad esempio nuove strutture, nuovi utilizzi del sottosuolo.
In Italia l'interesse dei geografi culturali si è rivolto... al tema del paesaggio al tema dell'ambiente al tema del territorio al tema della cultura.
In un arco temporale che va dagli anni Ottanta agli anni Novanta la geografia italiana si è occupata del concetto di... ambiente e territorializzazione territorialità e territorializzazione territorialità e paesaggio paesaggio e territorializzazione.
Il geografo emerito dell'università di Ginevra Claude Raffestin ha sviluppato il tema... l'interesse per il territorio e lo spazio l'interesse per la cultura e il territorio il significato dell'ambiente e della territorialità l'interesse per il territorio e la territorialità.
A livello internazionale, soprattutto nel mondo anglo-americano, la geografia culturale si è impegnata in un dibattito.... sul territorio e i simboli sullo spazio e il territorio sullo spazio e il luogo sullo spazio e i simboli.
Angelo Turco ritiene che un gruppo umano, presente in un ambiente naturale procede nel... suo processo evolutivo, grazie alle trasformazioni che non è in grado di apportare suo processo territoriale, grazie alle trasformazioni che è in grado di apportare suo processo involutivo, grazie alle trasformazioni che è in grado di apportare suo processo evolutivo, grazie alle trasformazioni che è in grado di apportare.
Per Raffestin, la territorializzazione è... la ricomposizione territoriale la ricomposizione del paesaggio la ricomposizione ambientale la ricomposizione socio-economica.
In Raffestin, la territorialità è concepita in base a tre processi denominati: territorializzazione, deterritorializzazione e riterritorializzazione territorializzazione, deterritorializzazione e aterritorializzazione territorializzazione, aterritorializzazione e riterritorializzazione aterritorializzazione, deterritorializzazione e riterritorializzazione.
Il geografo Giuseppe Dematteis ha utilizzato una definizione riferita ad un sistema territoriale. Quale? codice genetico codice funzionale codice simbolico codice territoriale.
Il geografo Giuseppe Dematteis ha avvalorato l'idea che i territori... non sono depositi di semplici "cose", ma di valori, ovvero di "cose" alle quali viene attribuito un valore non sono depositi di semplici "cose", ma di simboli, ovvero di "cose" alle quali viene attribuito un significato sono depositi di semplici "cose", nonché di valori, ovvero di "cose" alle quali viene attribuito un significato non sono depositi di semplici "cose", ma di valori, ovvero di "cose" alle quali viene attribuito un significato.
Il processo di territorio che favorisce il passaggio da ambiente naturale a territorio è il frutto di tre fasi successive definitive: riterritorializzazione, reificazione, strutturazione designazione, reificazione, strutturazione denominazione, riterritorializzazione, strutturazione denominazione, reificazione, strutturazione.
Il processo di territorializzazione analizzato da Turco è l'esito di tre componenti: frutto dell'azione sull'ambiente, dell'azione sociale e dell'agire sociale frutto della società, dell'azione sociale e dell'agire sociale frutto dell'agire socio-economico, dell'azione sociale e dell'agire sociale frutto dell'azione ecologica, dell'azione sociale e dell'agire sociale.
Nella visione di Magnaghi, la territorialità è in grado di unire... insieme al progetto politico anche il concetto di sviluppo socio-economico e di statuto dei luoghi insieme al progetto economico anche il concetto di sviluppo autosostenibile e di statuto dei luoghi insieme al progetto sociale anche il concetto di sviluppo autosostenibile e di statuto dei luoghi insieme al progetto politico anche il concetto di sviluppo autosostenibile e di statuto dei luoghi.
Alberto Magnaghi ritiene che il territorio è... "l'esito dinamico e stratificato di successivi cicli di civilizzazione" "l'esito lento e stratificato di successivi cicli di civilizzazione" "l'esito dinamico e stratificato di successivi cicli socio-economici" "l'esito dinamico e stratificato di successivi cicli di evoluzione".
Dal punto di vista culturale per Magnaghi il territorio rappresenta.... il dialogo tra culture e spazi geografici in un arco temporale molto ampio il dialogo tra simboli e spazi geografici svolto in un arco temporale poco lungo il dialogo tra culture e spazi geografici svolto in un arco temporale poco lungo il dialogo tra culture e spazi simbolici svolto in un arco temporale molto lungo.
Alberto Magnaghi ha ribadito che il territorio è... esistente in natura inesistente nell'ambiente inesistente in natura esistente nel paesaggio.
Per Alberto Magnaghi i rapporti tra comunità umane e ambiente naturale.... producono lo spazio e il luogo producono l'ambiente culturale producono il paesaggio producono il territorio.
Il territorio, nella visione di Magnaghi, rappresenta un sistema vivente di alta complessità... in grado di crescere in virtù delle relazioni, tra il territorio, l'ambiente costruito e l'ambiente umano in grado di decrescere in virtù delle relazioni, tra il l'ambiente fisico, l'ambiente costruito e l'ambiente umano in grado di crescere in virtù delle relazioni, tra il l'ambiente fisico, l'ambiente costruito e l'ambiente naturale in grado di crescere in virtù delle relazioni, tra il l'ambiente fisico, l'ambiente costruito e l'ambiente umano.
Il territorio è un sistema ad alta complessità che... ha bisogno di ambiente e manutenzione periodica ha bisogno di cura e manutenzione continuativa ha bisogno di simboli e manutenzione continua ha bisogno di territorializzazione e manutenzione saltuaria.
La visione di Giuliana Andreotti muove delle riflessioni del geografo... Herbert Lehman David Harvey Lucien Febvre Lucio Gambi.
La geografa Giuliana Andreotti ritiene che "la geografia culturale, come la intendiamo, sorge da un'esigenza di... spiritualismo della difesa economica e sociale" spiritualismo della difesa politica e sociale" spiritualismo della difesa culturale e della rimembranza" spiritualismo della difesa e della rimembranza".
Tra i geografi italiani che si sono occupati di geografia culturale, dobbiamo rammentare Giuliana Andreotti che ha contribuito con una prospettiva della disciplina di... di matrice neopositivista matrice razionalistica matrice spiritualista matrice determinista.
Il tema del rapporto geografia-religione era stato impostato nel 1948 in termini scientifici... da Eric Dardel da Pierre Deffontaines da René Daumal da Carl O. Sauer.
I geografi ritengono che la religione non è soltanto un fattore di modellamento del paesaggio e di definizione dei generi di vita... ma costituisce uno strumento per comprendere una realtà sociale come quella contemporanea, non più statica ma dinamica ma costituisce uno strumento per comprendere un ambiente come quello contemporanea, non più statico ma dinamico ma costituisce uno strumento per comprendere il paesaggio contemporaneo, non più statico ma dinamico ma costituisce uno strumento per comprendere una società come quella contemporanea, non più statica ma dinamica.
Chi ha portato avanti per primo lo studio della geografia delle religioni? Graziella Galliano Giuliana Andreotti Giuseppe Dematteis Lucio Gambi.
In Italia anche in virtù di un diverso approccio alle scienze geografiche legato a storia, cultura, economia e società, è emerso l'interesse per una geografia culturale connessa ad alcuni ambiti specifici... della geografia politica e della geografia economica della geografia delle lingue e della geografia delle religioni della geografia umana e della geografia fisica della geografia economica e della geografia della popolazione.
Nel quadro della geografia delle lingue è necessario ricordare che il lavoro del geografo... parte proprio dove la storia si ferma parte proprio dove la linguistica si ferma parte proprio dove la società si ferma parte proprio dove la cultura si ferma.
L'interesse della geografia delle religioni è rivolto anche al rapporto fra... storia e turismo, che rappresenta una tendenza di studio sul piano politico, economico, sociale e culturale ambiente e turismo, che rappresenta una tendenza di studio sul piano politico, economico, sociale e culturale società e turismo, che rappresenta una tendenza di studio sul piano politico, economico, sociale e culturale religione e turismo, che rappresenta una tendenza di studio sul piano politico, economico, sociale e culturale.
La geografia delle religioni volge in direzione dell'esigenza del... sacro nel mondo contemporaneo culto nel mondo contemporaneo paesaggio nel mondo contemporaneo simbolo nel mondo contemporaneo.
Il geografo considera la lingua come una parte fondamentale... della storia e, per questo, ne analizza la distribuzione spaziale e i flussi. della glottologia e, per questo, ne analizza la distribuzione spaziale e i flussi. della linguistica e, per questo, ne analizza la distribuzione spaziale e i flussi. della cultura e, per questo, ne analizza la distribuzione spaziale e i flussi.
La lingua madre ha un'importanza rilevante... nell'identità di un individuo nell'identità di una lingua nell'identità di un luogo nell'identità di una società.
Nel mondo contemporaneo la geografia procede anche... attraverso la glottologia attraverso la linguistica attraverso la cartografia attraverso la cultura.
Il geografo è obbligato a ritenere la lingua... un aspetto fondamentale della cultura un aspetto fondamentale della linguistica un aspetto fondamentale della società un aspetto fondamentale della storia.
Quando analizziamo il paesaggio possiamo affermare che il sistema utilizzatore è... definito dall'uso che gli osservatori fanno degli elementi oggettivi del paesaggio definito dall'uso che l'utilizzatore fa delle caratteristiche oggettive del paesaggio definito dall'uso che gli uomini fanno delle caratteristiche oggettive del paesaggio definito dall'uso che gli uomini fanno delle caratteristiche soggettive del paesaggio.
Quando parliamo di paesaggio possiamo affermare che il sistema produttore è formato... dagli elementi che hanno prodotto il paesaggio dagli elementi che compongono il paesaggio dagli "oggetti" che producono il paesaggio dalle "forze" che hanno prodotto il paesaggio.
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