gestione 2
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Title of test:![]() gestione 2 Description: 06. Gli aspetti del product-mix sono: Politiche di commerciali , marca e servizi |



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Secondo la Resource Based Theory, le fasi con cui si analizzano le risorse e le competenze sono: Individuare e classificare le risorse esterne, valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare valore, selezionare le strategie ottimali e individuare le arre di intervento. Individuare e classificare le risorse interne ed esterne, Identificare le capacità distintive, valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare profitti e valutare le strategie ottimali. Individuare e classificare le risorse interne, identificare le capacità distintive, valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare profitti, selezionare le strategie ottimali e individuare gli scostamenti tra le risorse necessarie e le risorse disponibili. Individuare e classificare le risorse interne ed esterne, identificare le capacità distintive, valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di creare valore, selezionare le strategie ottimali e individuare gli scostamenti tra le risorse necessarie e le risorse disponibili. Secondo la Resource Based Theory, la seconda fase con cui si analizzano le risorse e le competenze è: Identificare le capacità distintive. Selezionare le strategie ottimali. Valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare profitti. Individuare e classificare le risorse interne. Secondo la Resource Based Theory, la terza fase con cui si analizzano le risorse e le competenze è: Identificare le capacità distintive. Individuare e classificare le risorse interne. Selezionare le strategie ottimali. Valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare profitti. Secondo la Resource Based Theory, la prima fase con cui si analizzano le risorse e le competenze è: Identificare le capacità distintive. Individuare e classificare le risorse interne. Selezionare le strategie ottimali. Valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare profitti. Secondo la Resource Based Theory, la quarta fase con cui si analizzano le risorse e le competenze è: Valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare profitti. Selezionare le strategie ottimali. Identificare le capacità distintive. Individuare e classificare le risorse interne. Secondo la Resource Based Theory, le risorse e le competenze si analizzano in: Tre fasi. Due fasi. Quattro fasi. Cinque fasi. Secondo la Resource Based Theory, il vantaggio competitivo nasce. Nessuna delle risposte precedenti. Dalle risorse esterne all'impresa. Dalle risorse interne all'impresa. Ambedue le risposte precedenti. Secondo la Resource Based Theory, il vantaggio competitivo nasce. Nessuna delle risposte precedenti. Dalle risorse esterne all'impresa. Ambedue le risposte precedenti. Dalle risorse interne all'impresa. Secondo la Resource Based Theory, la quarta fase con cui si analizzano le risorse e le competenze è: Identificare le capacità distintive. Valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare pro. Individuare e classificare le risorse interne. Selezionare le strategie ottimali. Secondo la Resource Based Theory, la quarta fase con cui si analizzano le risorse e le competenze è: Selezionare le strategie ottimali. Valutare la capacità delle risorse e delle competenze distintive di generare profitti. Individuare e classificare le risorse interne. Identificare le capacità distintive. Le strategie S-T: Eliminano le debolezze aziendali. Creano una difesa dalle minacce esterne. Evitano che le minacce indeboliscano ulteriormente l'impresa. Sviluppano i punti di forza aziendali. Le strategie W-O: Eliminano le debolezze aziendali. Creano una difesa dalle minacce esterne. Sviluppano i punti di forza aziendali. Evitano che le minacce indeboliscano ulteriormente l'impresa. L'analisi SWOT serve ad individuare: Risorse e competenze, opportunità e minacce. Punti di forza e di debolezza, risorse e competenze, opportunità e minacce. Punti di forza e di debolezza, risorse e competenze. Punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce. Al termine dell'analisi SWOT, è necessario svolgere un'analisi comparativa: Solo complessiva. Mai. Sempre. Solo individuale. Le strategie S-O: Creano una difesa dalle minacce esterne. Sviluppano i punti di forza aziendali. Eliminano le debolezze aziendali. Evitano che le minacce indeboliscano ulteriormente l'impresa. Le strategie W-T: Eliminano le debolezze aziendali. Sviluppano i punti di forza aziendali. Creano una difesa dalle minacce esterne. Evitano che le minacce indeboliscano ulteriormente l'impresa. Un'azienda opera in mezzo al guado quando: Dopo aver scelto una strategia perdono il controllo della situazione a causa dei cambiamenti interni e si trovano a competere con concorrenti più aggressivi, senza più alcun vantaggio competitivo. Scelgono una nuova strategia a causa dei cambiamenti interni e si trovano a competere con concorrenti più aggressivi. Dopo aver scelto una strategia perdono il controllo della situazione a causa dei cambiamenti esterni e si trovano a competere con concorrenti più aggressivi, mantenendo il vantaggio competitivo. Dopo aver scelto una strategia perdono il controllo della situazione a causa dei cambiamenti esterni e si trovano a competere con concorrenti più aggressivi, senza più alcun vantaggio competitivo. Il Valore creato dall'impresa è pari a: Beneficio percepito dal consumo di un prodotto - Prezzo. Consumer surplus - Profitto dell'impresa. Beneficio percepito dal consumo di un prodotto + Profitto dell'impresa. Consumer surplus + Profitto dell'impresa. La leadership di costo e la leadership di differenziazione sono: Indipendenti. Interdipendenti. Alternative ed escludibili. Alternative ma non escludibili. Il consumer surplus è dato dalla differenza tra: Ricavi e costi dell'impresa. Beneficio percepito dal cliente e il prezzo di mercato del prodotto. Beneficio percepito dal cliente e i costi dell'impresa. Beneficio percepito dal cliente e il costo del prodot. Il vantaggio competitivo può essere definito come: La capacità dell'impresa di soddisfare gli stakeholder. La capacità dell'impresa di incrementare i propri profitti. La capacità dell'impresa di distinguersi dalle imprese concorrenti. La capacità dell'impresa di soddisfare gli shareholder. Le fonti del vantaggio competitivo sono: Efficienza. Innovazione. Qualità del prodotto. Tutte le risposte precedenti. Le fonti del vantaggio competitivo sono: Economie di scala. Risorse aziendali. Tutte le risposte precedenti. Efficienza. Le fonti del vantaggio competitivo sono: Economie di scala. Risorse aziendali. Tutte le risposte precedenti. Qualità. Le fonti del vantaggio competitivo sono. Economie di scala. Risorse aziendali. Tutte le risposte precedenti. Innovazione. Le fonti del vantaggio competitivo sono. Innovazione. Economie di scala. Tutte le risposte precedenti. Risorse aziendali. Le fonti del vantaggio competitivo sono: Differenziazione di prodotto. Economie di scala. Tutte le risposte precedenti. Nessuna delle risposte precedenti. Le competenze distintive sono: La capacità di distinguersi verso i clienti e non dai concorrenti. La capacità di reperire e coordinare le risorse meglio dei rivali. La capacità di perseguire un più alto livello di apprendimento. La capacità di distinguersi dai concorrenti e non verso i clienti. L'innovazione destinata a garantire un vantaggio competitivo può essere: Modificativa o radicale. Incrementale e modificativa. Incrementale o modificativa. Incrementale o radicale. La customization è una strategia per: Aumentare la produttività. Individuare le attese del potenziale compratore, per poterle soddisfare ed avere successo. Aumentare l'affidabilità creando un'associazione tra prodotto e marca. Introdurre dei cambiamenti nelle caratteristiche dei prodotti offerti. Il Total Quality Management: E' finalizzato al miglioramento della qualità del prodotto, a seconda delle esigenze del cliente. È orientato al cliente, attraverso un miglioramento del prodotto. E' finalizzato al miglioramento della qualità del prodotto, indipendentemente dalle esigenze del cliente. E' finalizzato al miglioramento della qualità del prodotto, indipendentemente dalle esigenze del cliente. La sostenibilità del vantaggio competitivo viene ottenuto: Imitando i concorrenti. Aumentando la flessibilità. Tutte le risposte precedenti. Prestando attenzione all'ambiente. La sostenibilità del vantaggio competitivo viene ottenuto: Prestando attenzione all'ambiente. Aumentando gli investimenti. Tutte le risposte precedenti. Distinguendosi dai c. La sostenibilità del vantaggio competitivo viene ottenuto: Aumentando la flessibilità. Prestando attenzione ai clienti. Tutte le risposte precedenti. Distinguendosi dai concorrenti. La sostenibilità del vantaggio competitivo viene ottenuto: Imitando i concorrenti. Prestando attenzione ai clienti. Tutte le risposte precedenti. Aumentando la dimensione. La sostenibilità del vantaggio competitivo viene ottenuto: Prestando attenzione ai clienti. Tutte le risposte precedenti. Aumentando la dimensione. Imitando i concorrenti. L'erosione del vantaggio competitivo è meno probabile con risorse. A ciclo standard. A ciclo rapido. A ciclo unico. A ciclo lento. Per rendere durevole il vantaggio competitivo si può: Analizzare le capacita dei potenziali entranti. Tutte le risposte precedenti. Nessuna delle risposte precedenti. Introdurre barriere all'entrata. L'erosione del vantaggio competitivo è più probabile con risorse: A ciclo unico. A ciclo lento. A ciclo standard. A ciclo rapido. Per rendere durevole il vantaggio competitivo si può: (incerta). Tutte le risposte precedenti. Introdurre barriere all'entrata. Ridurre il dinamismo di settore. Analizzare le capacità dei potenziali entranti. Per rendere durevole il vantaggio competitivo si può: Tutte le risposte precedenti. Ridurre il dinamismo di settore. Analizzare le capacità dei concorrenti. Introdurre barriere all'imitazione. La riduzione del costo unitario di prodotto, finalizzato ad ottenere la leadership di costo, si può ottenere: Perseguendo economie di scala, riconfigurando il prodotto, riducendo i volumi di produzione o investendo in tecnologia. Perseguendo economie di scala, riconfigurando il prodotto, riducendo i volumi di produzione o investendo in tecnologia. Semplificando il prodotto, perseguendo economie di scala, riconfigurando il prodotto o incrementando l'esperienza. Semplificando il prodotto, riducendo i volumi di produzione, riconfigurando il prodotto o incrementando l'esperienza. La leadership di differenziazione può essere conseguita: Creando canali distributivi unici, rispondendo velocemente alle nuove tendenze del mercato, semplificando il prodotto o conseguendo economie di scala. Incrementando la qualità del prodotto, creando canali distributivi unici, rispondendo velocemente alle nuove tendenze del mercato o creando un'immagine legata alla marca. Incrementando la qualità del prodotto, creando canali distributivi unici, semplificando il prodotto o creando un'immagine legata alla marca. Creando canali distributivi unici, rispondendo velocemente alle nuove tendenze del mercato o creando un'immagine legata alla marca o conseguendo economie di scala. La strategia focus si realizza su uno specifico segmento di mercato concentrandosi: Su un singolo mercato, su un canale distributivo o su un'area geografica. Su un canale distributivo, su una tipologia di clientela o su un'area geografica. Su una linea di prodotti, su una tipologia di clientela o su un'area geografica. Su una linea di prodotti, su una tipologia di clientela o su un singolo mercato. Il Marketing Relazionale: Si concentra su una singola transazione, è orientato al lungo periodo e fa una valutazione basata sull’acquisizione di quote di mercato. Si concentra su una singola transazione, è orientato al breve periodo e fa una valutazione basata sull’acquisizione di quote di mercato. Si concentra su transazioni multiple , è orientato al breve periodo e fa una valutazione basata sul grado di soddisfazione della clientela. Si concentra su transazioni multiple , è orientato al lungo periodo e fa una valutazione basata sul grado di soddisfazione della clientela. La stima della clientela potenziale avviene: (incerta). Dopo dell'identificazione del consumatore tipo. Prima dell'identificazione del consumatore tipo. Successivamente alla vendita. In corrispondenza dell'identificazione del consumatore tipo. Il marketing ha per oggetto: Prodotti nuovi e bisogni già esistenti. Prodotti e bisogni già esistenti. Nuovi prodotti e nuovi bisogni. Prodotti già esistenti e nuovi bisogni. Nell'attività di marketing, il traguardo finale è: La distribuzione. Il profitto. La soddisfazione del cliente. La vendita. Nella stima della domanda, il metodo dei rapporti concatenati: Si base sul livello della popolazione residente in un’area di interesse, sul loro reddito e sul deflatore del PIL. Osserva i fenomeni più ampi rispetto a quello da esaminare e poi, attraverso successive suddivisioni, giungere alla stima del potenziale mercato di interesse. Osserva i fenomeni più ampi rispetto a quello da esaminare e poi, attraverso successive suddivisioni, giungere alla stima del potenziale settore di inter. Si base sul livello della popolazione residente in un’area di interesse, sul loro potere di acquisto e sull'indice di consumo. Nella stima della domanda, il metodo dell'indice di consumo: Si base sul livello della popolazione residente in un’area di interesse e sul loro potere di acquisto. Osserva i fenomeni più ampi rispetto a quello da esaminare e poi, attraverso successive suddivisioni, giungere alla stima del potenziale mercato di interesse. Nessuna delle risposte precedenti. Tutte le risposte precedenti. Il metodo dell’indice del consumo stima la domanda attraverso la seguente formula: ICi = άVi + βRi + γPi. ICi = άRi - βVi + γPi. ICi = άVi - βRi + γPi. ICi = άRi + βVi + γPi. Nella stima della domanda futura, il contributo della forza vendita è un metodo: Soggettivo-informale. Oggettivo-informale. Soggettivo-formale. Oggettivo-formale. Nella stima della domanda futura, il metodo Delphi è un metodo: Oggettivo-formale. Soggettivo-formale. Soggettivo-informale. Oggettivo-informale. Nella stima della domanda futura, il sistema del Panel è un metodo: Oggettivo-formale. Soggettivo-formale. Oggettivo-informale. Soggettivo-informale. Nella stima della domanda futura, il metodo dell’analogia è un metodo: Oggettivo-formale. Oggettivo-informale. Soggettivo-formale. Soggettivo-informale. Nella stima della domanda futura, l’analisi delle serie storiche è un metodo: Oggettivo-formale. Soggettivo-formale. Soggettivo-informale. Oggettivo-informale. Nella stima della domanda futura, la regressione è un metodo: Soggettivo-formale. Oggettivo-informale. Oggettivo-formale. S oggettivo-informale. Il Marketing di Massa: Si concentra su una singola transazione , è orientato al lungo periodo e fa una valutazione basata sull’acquisizione di quote di mercato. Si concentra su una singola transazione, è orientato al breve periodo e fa una valutazione basata sull’acquisizione di quote di mercato. Si concentra su transazioni multiple , è orientato al lungo periodo e fa una valutazione basata sul grado di soddisfazione della clientela. Si concentra su transazioni multiple , è orientato al breve periodo e fa una valutazione basata sul grado di soddisfazione della clientela. Il processo decisionale del consumatore avviene in: Tre fasi. Quattro fasi. Due fasi. Cinque fasi. Secondo Maslow i bisogni primari sono: I bisogni di appartenenza. I bisogni di sicurezza. I bisogni fisiologici. I bisogni di stima. Secondo Maslow i bisogni fisiologici sono: Legati all'interazione fra soggetti. Legati al riconoscimento delle proprie attitudini. Legati alla sopravvivenza dell'individuo. Legati al soddisfacimento delle proprie potenzialità. Secondo Maslow i bisogni appartenenza sono: Legati al riconoscimento delle proprie attitudini. Legati al soddisfacimento delle proprie potenzialità. Legati alla sopravvivenza dell'individuo. Legati all'interazione fra soggetti. Secondo Maslow i bisogni di stima sono: Legati alla sopravvivenza dell'individuo. Legati all'interazione fra soggetti. Legati al riconoscimento delle proprie attitudini. Legati al soddisfacimento delle proprie potenzialità. Secondo Maslow i bisogni di autorealizzazione sono: Legati all'interazione fra soggetti. Legati alla sopravvivenza dell'individuo. Legati al riconoscimento delle proprie attitudini. Legati al soddisfacimento delle proprie potenzialità. Si ha dissonanza cognitiva quando: Il consumatore inizia a nutrire dubbi o perplessità sull’acquisto effettuato se riguarda un bene importante che comporta un considerevole esborso finanziario e quando non esistono molte alternative tra cui scegliere che hanno caratteristiche tra loro simili. Il consumatore inizia a nutrire dubbi o perplessità sull’acquisto effettuato se riguarda un bene importante che comporta un considerevole esborso finanziario e quando esistono molte alternative tra cui scegliere che hanno caratteristiche tra loro simili. Il consumatore inizia a nutrire dubbi o perplessità sull’acquisto effettuato se riguarda un bene di scarso valore che comporta un limitato esborso finanziario e non esistono molte alternative tra cui scegliere che hanno caratteristiche tra loro simili. Il consumatore inizia a nutrire dubbi o perplessità sull’acquisto effettuato se riguarda un bene di scarso valore che comporta un limitato esborso finanziario e quando esistono molte alternative tra cui scegliere che hanno caratteristiche tra loro simili. Secondo Maslow i bisogni fisiologici sono:. Legati all'interazione fra soggetti. Legati al riconoscimento delle proprie attitudini. Legati alla sopravvivenza dell'individuo. Legati al soddisfacimento delle proprie potenzialità. Il mercato industriale è: Frammentato e rigido. Frammentato ed elastico. Concentrato ed elastico. Concentrato e rigido. L'intervista utilizzata per analizzare il mercato è uno strumento: Soggettivo. Oggettivo. Quantitativo. Qualitativo. Il questionario utilizzato per analizzare il mercato è uno strumento: Oggettivo. Soggettivo. Quantitativo. Qualitativo. Il mercato dei consumatori è: Frammentato e rigido. Concentrato e rigido. Frammentato ed elastico. Concentrato ed elastico. Il bullwip effect descrive: La maggiore variabilità della quantità domandata percepita dall'imprenditore a monte. La minore variabilità della quantità domandata percepita dall'imprenditore a monte. La minore variabilità della quantità domandata percepita dall'imprenditore a valle. La maggiore variabilità della quantità domandata percepita dall'imprenditore a valle. Le fasi del ciclo di vita del prodotto sono: Crescita, sviluppo, maturità e abbandono. Introduzione, crescita, maturità e declino. Crescita, sviluppo, declino e abbandono. Introduzione, sviluppo, maturità e abbandono. I clienti nella fase di introduzione sono: Abituali. Ritardatari. Pionieri. Innovatori. Nella fase di introduzione: I clienti sono pochi ed i profitti sono alti. I clienti sono tanti ed i profitti sono bassi. I clienti sono tanti ed i profitti sono alti. I clienti sono pochi ed i profitti sono bassi. I clienti nella fase di declino sono: Ritardatari. Abituali. Innovatori. Pionieri. Nella fase di declino: La concentrazione è alta e gli investimenti promozionali sono alti. La concentrazione è bassa e gli investimenti promozionali sono alti. La concentrazione è bassa e gli investimenti promozionali sono bassi. La concentrazione è alta e gli investimenti promozionali sono bassi. I clienti nella fase di maturità sono: Pionieri. Ritardatari. Abituali. Innovatori. Nella fase di maturità: La competizione è bassa e si investe in produzione. La competizione è alta e si investe in promozione. La competizione è alta e si investe in promozione. La competizione è bassa e si investe in produzione. Nella fase di maturità: La competizione è bassa e si investe in produzione. La competizione è alta e si investe in promozione. La competizione è bassa e si investe in produzione. La competizione è alta e si investe in promozione. I clienti nella fase di crescita sono: Abituali. Ritardatari. Pionieri. Innovatori. Nella fase di crescita: Si fanno investimenti nella produzione ed i profitti sono bassi. Si fanno investimenti nella produzione ed i profitti sono alti. Si fanno investimenti nella promozione ed i profitti sono alti. Si fanno investimenti nella promozione ed i profitti sono bassi. Un prodotto può essere rivitalizzato: Attraverso un taglio dei prezzi. Attraverso nuovi investimenti. Attraverso una crescente aggiunta di servizio. Attraverso una crescente pubblicità. Il marketing strategico si articola in: 5 fasi. 4 fasi. 3 fasi. 2 fasi. La segmentazione di più facile attuazione è: In base agli stili di vita. In relazione al comportamento d'acquisto. Sulla base di variabili socio-demografiche. In base al vantaggio perseguito. La segmentazione si articola in: 4 fasi. 6 fasi. 5 fasi. 3 fasi. Un segmento di mercato deve essere: Omogeneo al suo interno, quantificabile e raggiungibile. Omogeneo al suo interno, quantificabile e non modificabile. Omogeneo rispetto agli altri, quantificabile e non modificabile. Omogeneo rispetto agli altri, quantificabile e raggiungibile. La segmentazione in cui si analizza la domanda a posteriori è: Sulla base di variabili socio-demografiche. In base agli stili di vita. In base al vantaggio perseguito. In relazione al comportamento d'acquisto. La segmentazione in cui si prevede che soggetti con profili socio-demografici identici possono avere sistemi di valori differenti è: In base agli stili di vita. Sulla base di variabili socio-demografiche. In base al vantaggio perseguito. In relazione al comportamento d'acquisto. Nella segmentazione a priori il responsabile di marketing: Si affida a ricerche di mercato per individuare i criteri di segmentazione. Ambedue le risposte precedenti. Individua i parametri per la segmentazione. Nessuna delle risposte precedenti. La segmentazione volta a scoprire i fattori psicologici e motivazionali che stanno alla base del comportamento umano è: In base agli stili di vita. Sulla base di variabili socio-demografiche. In base al vantaggio perseguito. In relazione al comportamento d'acquisto. La segmentazione a posteriori è: Complessa e richiede una limitata conoscenza del mercato. Complessa e richiede una profonda conoscenza del mercato. Semplice e richiede una profonda conoscenza del mercato. Semplice e richiede una limitata conoscenza del merc. Nella segmentazione a posteriori il responsabile di marketing: Nessuna delle risposte precedenti. Individua i parametri per la segmentazione. Ambedue le risposte precedenti. Si affida a ricerche di mercato per individuare i criteri di segmentazione. La segmentazione a priori è: Complessa e richiede una limitata conoscenza del mercato. Semplice e richiede una profonda conoscenza del mercato. Semplice e richiede una limitata conoscenza del mercato. Complessa e richiede una profonda conoscenza del mercato. Il targeting è: Antecedente alla segmentazione. Successivo alla segmentazione. Coincide con la segmentazione. Contemporaneo alla segmentazione. Con il marketing indifferenziato l’impresa: Offre un unico prodotto ad alcuni segmenti di mercato. Offre più prodotti a tutti i segmenti di mercato. Offre un unico prodotto a tutti i segmenti di mercato. Offre più prodotti ad alcuni segmenti di mercato. Con il marketing differenziato l’impresa: Offre un unico prodotto a tutti i segmenti di mercato. Offre più prodotti ad alcuni segmenti di mercato. Offre un unico prodotto ad alcuni segmenti di mercato. Offre più prodotti a tutti i segmenti di mercato. Con il marketing concentrato l’impresa: Offre un unico prodotto ad alcuni segmenti di mercato. Offre un unico prodotto a tutti i segmenti di mercato. Offre più prodotti ad alcuni segmenti di mercato. Offre più prodotti a tutti i segmenti di mercato. L’obiettivo del posizionamento è quello di: Definire la collocazione temporale che il prodotto deve assumere nell’area strategica prescelta e nella mente del consumatore. Definire la collocazione spaziale che il prodotto deve assumere nel punto di distribuzione. Definire la collocazione temporale che il prodotto deve assumere nel punto di distribuzione. Definire la collocazione spaziale che il prodotto deve assumere nell’area strategica prescelta e nella mente del consumatore. Le mappe di posizionamento sono: Mappe percettive che sintetizzano su due o più dimensioni le percezioni dei consumatori circa le caratteristiche della concorrenza. Mappe percettive che sintetizzano su due o più dimensioni le percezioni dei consumatori circa le caratteristiche del proprio prodotto e le differenze percepite rispetto alla concorrenza. Mappe percettive che sintetizzano su una dimensione le percezioni dei consumatori circa le caratteristiche del proprio prodotto e le differenze percepite rispetto alla concorrenza. Mappe percettive che sintetizzano su una dimensione le percezioni dei consumatori circa le caratteristiche della concorrenza. Le componenti della comunicazione sono: Pubblicità , promozione, relazioni pubbliche, partecipazione a fiere e congressi, vendita online. Pubblicità , partecipazione a fiere e congressi, relazioni pubbliche, vendita online, vendita personale. Pubblicità , promozione, relazioni pubbliche, sponsorizzazioni, vendita personale. Pubblicità , promozione, partecipazione a fiere e congressi, sponsorizzazioni, vendita personale. Il prezzo target è: Il prezzo al quale l’azienda riesce a coprire sia i costi fissi sia quelli variabili. Il costo diretto che permette di recuperare il costo di sostituzione del prodotto con un margine lordo nullo. Tutte le risposte precedenti. Comprende costi diretti, oneri strutturali e un margine di profitto considerato sufficiente. Le 4P del marketing mix sono: Prodotto, prezzo, comunicazione e distribuzione. Prezzo, comunicazione, distribuzione e servizi. Prodotto, quantità, distribuzione e servizi. Prezzo, quantità, distribuzione e servizi. Il prezzo tecnico è: Il prezzo al quale l’azienda riesce a coprire sia i costi fissi sia quelli variabili. Tutte le risposte precedenti. Il costo diretto che permette di recuperare il costo di sostituzione del prodotto con un margine lordo nullo. Comprende costi diretti, oneri strutturali e un margine di profitto considerato sufficiente. Il prezzo base è: Comprende costi diretti, oneri strutturali e un margine di profitto considerato sufficiente. prezzo al quale l’azienda riesce a coprire sia i costi fissi sia quelli variabili. Il costo diretto che permette di recuperare il costo di sostituzione del prodotto con un margine lordo nullo. Tutte le risposte precedenti. |




