gestione 4
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Title of test:![]() gestione 4 Description: gestione aziendale pt 4 |



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Il fabbisogno finanziario lordo è pari a: Disinvestimenti in immobilizzazioni - Investimenti di immobilizzazioni +/- Variazione del CCN operativo - Rimborso/remunerazione del capitale proprio - Rimborso/remunerazione di debiti finanziari. Investimenti in immobilizzazioni - Disinvestimenti di immobilizzazioni +/- Variazione del CCN operativo + Rimborso/remunerazione del capitale proprio + Rimborso/remunerazione di debiti finanziari. Disinvestimenti in immobilizzazioni - Investimenti di immobilizzazioni +/- Variazione del CCN operativo + Rimborso/remunerazione del capitale proprio + Rimborso/remunerazione di debiti finanziari. Investimenti in immobilizzazioni - Disinvestimenti di immobilizzazioni +/- Variazione del CCN operativo - Rimborso/remunerazione del capitale proprio - Rimborso/remunerazione di debiti finanziari. L’autofinanziamento avviene accantonando l'utile a: La riserva straordinaria. La riserva legale (utilizzabile nei limiti consentiti dalla legge) , la riserva statutaria (utilizzabile nei limiti consentiti dallo statuto della società) e la riserva straordinaria. La riserva legale , la riserva statutaria e la riserva straordinaria. La riserva legale (utilizzabile nei limiti consentiti dalla legge) , la riserva statutaria (utilizzabile nei limiti consentiti dallo statuto della società). Se l’impresa vuole operare in un settore a forte evoluzione adottando politiche di crescita ambiziose deve finanziarsi: Come desidera. Prevalentemente con capitale di debito. Prevalentemente con capitale proprio. In modo equo tra capitale di debito e capitale proprio. Quando un'impresa decide di operare in settori maturi con basso rischio operativo deve finanziarsi: In modo equo tra capitale di debito e capitale proprio. Prevalentemente con capitale proprio. Come desidera. Prevalentemente con capitale di debito. Per un'azione: Esiste un obbligo di rimborso ed esiste un obbligo al pagamento dei dividendi. Esiste un obbligo di rimborso e non esiste un obbligo al pagamento dei dividendi. Non esiste un obbligo di rimborso e non esiste un obbligo al pagamento dei dividendi. Non esiste un obbligo di rimborso ed esiste un obbligo al pagamento dei dividendi. Per un'obbligazione: Non esiste un obbligo di rimborso e non esiste un obbligo al pagamento degli interessi. Esiste un obbligo di rimborso e non esiste un obbligo al pagamento degli interessi. Esiste un obbligo di rimborso ed esiste un obbligo al pagamento degli interessi. Non esiste un obbligo di rimborso ed esiste un obbligo al pagamento degli interessi. Il fabbisogno finanziario netto è pari a: Fabbisogno finanziario totale + Autofinanziamento aziendale. Fabbisogno finanziario lordo - Autofinanziamento aziendale. Fabbisogno finanziario lordo + Autofinanziamento aziendale. Fabbisogno finanziario totale - Autofinanziamento aziendale. Secondo la seconda proposizione di Modigliani e Miller: Il rendimento azionario in un’azienda levered è tanto maggiore del rendimento azionario in un’azienda unlevered tanto maggiore è il suo grado di indebitamento. Il rendimento azionario in un’azienda levered è tanto maggiore del rendimento azionario in un’azienda unlevered tanto minore è il suo grado di indebitamento. Il rendimento azionario in un’azienda levered è tanto maggiore del rendimento azionario in un’azienda unlevered tanto minore è il suo grado di indebitamento. Il rendimento azionario in un’azienda levered non dipende dal rendimento azionario in un’azienda unlevered. Il costo medio ponderato del capitale: (incerta). Aumenta all'aumentare dell'indebitamento. Non cambia la variare dell'indebitamento. Non cambia la variare dell'indebitamento in un mondo senza imposte. Diminuisce all'aumentare dell'indebitamento. La seconda proposizione di Modigliani e Miller in un mondo senza imposte è: Re = Ro +[(D/E) x (Ro - Rd)]. Re = Ro +[(E/D) x (Ro - Rd)]. Ro = Re +[(D/E) x (1-Tc) x (Re - Rd)]. Re = Ro +[(D/E) x (1-Tc) x (Ro - Rd)]. Secondo la prima proposizione di Modigliani e Miller: Il valore di un’impresa diminuisce all'aumentare dell'indebitamento. Il valore di un’impresa non cambia la variare della sua struttura finanziaria in un mondo senza imposte. Il valore di un’impresa non cambia la variare della sua struttura finanziaria in un mondo con imposte. Il valore di un’impresa aumenta all'aumentare dell'indebitamento. I flussi di cassa generati da un'impresa in un mondo senza imposte: Diminuiscono all'aumentare dell'indebitamento. Aumentano all'aumentare dell'indebitamento. Non si possono determinare. Non variano all'aumentare dell'indebitamento. I costi legali e i costi amministrativi sono: Costi generici. Costi del dissesto indiretti. Costi di agenzia. Costi del dissesto diretti. La prima proposizione di Modigliani e Miller sostiene che: In un mondo con imposte, il valore di un’impresa indebitata è superiore al valore di un’impresa priva di debito. In un mondo con imposte, il valore di un’impresa indebitata è inferiore al valore di un’impresa priva di debito. In un mondo senza imposte, il valore di un’impresa indebitata è superiore al valore di un’impresa priva di debito. In un mondo senza imposte, il valore di un’impresa indebitata è infeiore al valore di un’impresa priva di debito. La prima proposizione di Modigliani e Miller sostiene che: In un mondo senza imposte, il valore di un’impresa indebitata è tanto più grande più l’azienda ricorre al debito per finanziarsi. In un mondo con imposte, il valore di un’impresa indebitata è tanto più grande più l’azienda ricorre al debito per finanziarsi. In un mondo senza imposte, il valore di un’impresa indebitata è tanto minore più l’azienda ricorre al debito per finanziarsi. In un mondo con imposte, il valore di un’impresa indebitata è tanto minore più l’azienda ricorre al debito per finanziarsi. Il flusso di cassa in un'azienda priva di debito con imposte societarie è pari a: [(EBIT – Rd x D) x (1-Tc)]. EBIT x (1+Tc). EBIT. EBIT x (1-Tc). Il flusso di cassa in un'azienda indebitata con imposte societarie è pari a: EBIT x (1-Tc). [Rd x D x Tc]. [EBIT x (1-Tc)]+[Rd x D x Tc]. [EBIT x (1-Tc)- [Rd x D x Tc]. I flussi di cassa generati in un'azienda in un mondo con imposte: Non dipendono dal debito. Diminuiscono all'aumentare del debito. Aumentano all'aumentare del debito. Rimangono costanti al variare del debito. Il costo medio ponderato del capitale in un mondo con imposte: Diminuisce all'aumentare del debito. Rimane costante all'aumentare del debito. Rimane costante al diminuire del debito. Aumenta all'aumentare del debito. I costi di agenzia sono dovuti al conflitto tra: Azionisti e dipendenti. Management e creditori. Azionisti e management. Azionisti e creditori. La mancata dilazione sui pagamenti delle materie prime e la concessione di elevate dilazione sulla vendita dei prodotti sono: Costi generici. Costi del dissesto indiretti. Costi del dissesto diretti. Costi di agenzia. La seconda proposizione di Modigliani e Miller in un mondo con imposte è: Re = Ro +[(D/E) x (1-Tc) x (Ro - Rd)]. Ro = Re +[(D/E) x (1-Tc) x (Ro - Rd)]. Re = Ro +[(D/E) x (Ro - Rd)]. Re = Ro +[(E/D) x (Ro - Rd)]. Secondo il partito di destra, la scelta di distribuire più dividendi: Non modifica il valore dell'impresa. Fa diminuire il valore dell'impresa. Fa aumentare il valore dell'impresa. E' irrilevante. Secondo il partito di sinistra, la scelta di distribuire più dividendi: E' irrilevante. Non modifica il valore dell'impresa. Fa diminuire il valore dell'impresa. Fa aumentare il valore dell'impresa. Secondo Modigliani e Miller, la scelta di distribuire più dividendi: E' determinante. Fa diminuire il valore dell'impresa. Non modifica il valore dell'impresa. Fa aumentare il valore dell'impresa. Secondo Lintner: Le imprese hanno obiettivi di breve termine circa il rapporto di distribuzione degli utili e i manager sono più concentrati sulle variazioni dei dividendi che non sul loro livello assoluto. Le imprese hanno obiettivi di breve termine circa il rapporto di distribuzione degli utili e i manager sono più concentrati sul valore assoluto dei dividendi che non sulla loro variazione. Le imprese hanno obiettivi di lungo termine circa il rapporto di distribuzione degli utili e i manager sono più concentrati sulle variazioni dei dividendi che non sul loro livello assoluto. Le imprese hanno obiettivi di lungo termine circa il rapporto di distribuzione degli utili e i manager sono più concentrati sul valore assoluto dei dividendi che non sulla loro variazione. La data Cash è il momento in cui : Nasce il diritto al pagamento del dividendo. L’azione circola nel mercato finanziario priva del diritto al dividendo. Avviene il pagamento del dividendo. L’azione circola nel mercato finanziario con il diritto al dividendo. La data Ex-dividend è il momento in cui: Avviene il pagamento del dividendo. Avviene la registrazione degli azionisti come soci presso Monte Titoli. L’azione circola nel mercato finanziario priva del diritto al dividendo. L’azione circola nel mercato finanziario con il diritto al dividendo. La data Record è il momento in cui : Avviene il pagamento del dividendo. L’azione circola nel mercato finanziario priva del diritto al dividendo. L’azione circola nel mercato finanziario con il diritto al dividendo. Avviene la registrazione degli azionisti come soci presso Monte Titoli. I possibili conflitti tra le funzioni aziendali sono: Valutazione e apprendimento. Guida e controllo. Controllo e valutazione. Programmazione e apprendimento. Il budget flessibile utilizza un livello di attività: Effettivo. A budget. Previsto. Relativo ad uno specifico scenario. Il budget è uno strumento: Rigido e informale. Rigido e formale. Flessibile e informale. Flessibile e formale. Attraverso il budget: Si fa una stima attraverso un processo di estrapolazione nel futuro di tendenze storiche o in atto. Si fa una stima indipendentemente dalle tendenze storiche o in atto. Si fa una previsione indipendentemente dalle tendenze storiche o in atto. Si fa una previsione attraverso un processo di estrapolazione nel futuro di tendenze storiche o in atto. I conflitti tra le funzioni aziendali sono: Tutte le risposte precedenti. programmazione e controllo. controllo e guida. programmazione e guida. I conflitti tra le funzioni aziendali sono: Controllo e coordinamento. Controllo e apprendimento. Programmazione e controllo. Apprendimento e coordinamento. I possibili conflitti tra le funzioni aziendali sono: Programmazione e apprendimento. Guida e coordinamento. Apprendimento e coordinamento. Programmazione e valutazione. Il budget è: Un programma di gestione aziendale, tradotto in termini economico-finanziari, che guida e responsabilizza i manager verso obiettivi di lungo periodo. Un programma di gestione aziendale, tradotto in termini fisici, che guida e responsabilizza i manager verso obiettivi di lungo periodo. Un programma di gestione aziendale, tradotto in termini economico-finanziari, che guida e responsabilizza i manager verso obiettivi di breve periodo. Un programma di gestione aziendale, tradotto in termini fisici, che guida e responsabilizza i manager verso obiettivi di breve periodo. I costi della logistica dipendono: Positivamente dalla numerosità dei prodotti e positivamente dal grado di frazionamento degli ordini. Positivamente dalla numerosità dei prodotti e negativamente dal grado di frazionamento degli ordini. Negativamente dalla numerosità dei prodotti e negativamente dal grado di frazionamento degli ordini. Negativamente dalla numerosità dei prodotti e positivamente dal grado di frazionamento degli ordini. i costi relativi alla gestione del magazzino sono inseriti nel: Budget dei costi indiretti commerciali. Budget dei costi discrezionali. Budget dei costi di logistica. Budget delle vendite. i costi relativi alla gestione del magazzino sono inseriti nel: Budget delle vendite. Budget dei costi indiretti commerciali. Budget dei costi discrezionali. Budget dei costi di logistica. I costi promozionali sono inseriti nel: Budget dei costi di logistica. Nel budget dei costi discrezionali di vendita. Budget dei costi indiretti commerciali. Budget delle vendite. La determinazione dei volumi di vendita avviene con: Tutte le risposte precedenti. Analisi interne. Analisi esterne. Nessuna delle risposte precedenti. I costi relativi alle reti di vendita sono più elevati: Sempre. Nel canale diretto. Nel canale indiretto lungo. Nel canale indiretto corto. Il volume di produzione definito nel programma di produzione è pari a: VOLUMI DI VENDITA+RIMANENZE FINALI–RIMANENZE INIZIALI. VOLUMI DI VENDITA+RIMANENZE FINALI+RIMANENZE INIZIALI. VOLUMI DI VENDITA-RIMANENZE FINALI–RIMANENZE INIZIALI. VOLUMI DI VENDITA-RIMANENZE FINALI+RIMANENZE INIZIALI. La politica delle scorte: Non è un budget e viene redatta dopo del programma di produzione. E' un budget e viene redatta dopo del programma di produzione. E' un budget e viene redatta prima del programma di produzione. Non è un budget e viene redatta prima del programma di produzione. In caso di vincoli tecnici, la scelta meno desiderata è: Modificare le scorte. Investire in capacità produttiva. Esternalizzare la produzione. Ridurre le vendite. In caso di vincoli tecnici, la scelta meno desiderata è: Esternalizzare la produzione. Investire in capacità produttiva. Ridurre le vendite. Modificare le scorte. In caso di vincoli tecnici, la scelta migliore è: Modificare le scorte. Esternalizzare la produzione. Ridurre le vendite. Investire in capacità produttiva. L'ammontare delle scorte dipende: Positivamente dalla durata del processo produttivo e positivamente dal grado di obsolescenza dei prodotti. Positivamente dalla durata del processo produttivo e negativamente dal grado di obsolescenza dei prodotti. Negativamente dalla durata del processo produttivo e positivamente dal grado di obsolescenza dei prodotti. Negativamente dalla durata del processo produttivo e negativamente dal grado di obsolescenza dei prodotti. L'ammontare delle scorte dipende: Negativamente dalla stabilità del processo produttivo e positivamente dai costi finanziari. Negativamente dalla stabilità del processo produttivo e negativamente dai costi finanziari. Positivamente dalla stabilità del processo produttivo e negativamente dai costi finanziari. Positivamente dalla stabilità del processo produttivo e positivamente dai costi finanziari. L'ammontare delle scorte dipende: Negativamente dal grado di deperibilità dei prodotti e positivamente dalla capacità di stoccaggio. Positivamente dal grado di deperibilità dei prodotti e positivamente dalla capacità di stoccaggio. Positivamente dal grado di deperibilità dei prodotti e negativamente dalla capacità di stoccaggio. Negativamente dal grado di deperibilità dei prodotti e negativamente dalla capacità di stoccaggio. Il costo relativo al consumo materie prime è pari a: VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD FISICO MP. VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD MONETARIO MP. CONSUMO MP X STANDARD MONETARIO MP. CONSUMO MP X STANDARD FISICO MP. Il consumo materie prime è pari a: VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD MONETARIO MP. CONSUMO MP X STANDARD MONETARIO MP. VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD FISICO MP. CONSUMO MP X STANDARD FISICO MP. Il consumo ore mod è pari a: VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD FISICO MOD. CONSUMO MOD X STANDARD FISICO MOD. VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD MONETARIO MOD. CONSUMO MOD X STANDARD MONETARIO MOD. Il costo MOD è pari a: VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD FISICO MOD. CONSUMO MOD X STANDARD MONETARIO MOD. CONSUMO MOD X STANDARD FISICO MOD. VOLUME DI PRODUZIONE X STANDARD MONETARIO MOD. L'acquisto materie prime è pari a: Consumo materie prime - rimanenze finali materie prime + rimanenze iniziali materie prime. Consumo materie prime + rimanenze finali materie prime - rimanenze iniziali materie prime. Consumo materie prime - rimanenze finali materie prime - rimanenze iniziali materie prime. Consumo materie prime + rimanenze finali materie prime + rimanenze iniziali materie prime. I budget dell'area operativa soddisfano due finalità: Tutte le risposte precedenti. Finalità economica e finalità operativa. Finalità strategica e finalità operativa. Finalità strategica e finalità economica. Secondo l'approccio incrementale, i costi dei servizi centrali vengono stimati considerando: Nessuna delle risposte precedenti. Tutte le risposte precedenti. La variazione del livello dei prezzi. La variazione del livello di attività. Secondo l'approccio a budget zero, i costi dei servizi centrali sono stimati considerando: Nessuna delle risposte precedenti. Tutte le risposte precedenti. La variazione del livello di attività. La variazione del livello dei prezzi. Un'azienda ritiene conveniente un investimento quando ha: Un TIR pari al costo del capitale. Un TIR maggiore del costo del capitale. Un TIR minore del costo del capitale. Un TIR positivo. Il momento in cui l’investimento è pronto ad essere impiegato si chiama: Momento monetario. Momento dell'investimento. Momento dell'attuazione. Momento dell'impegno. Un'azienda ritiene conveniente un investimento quando ha: Un VAN negativo. Un VAN pari a zero. Un VAN positivo. Un VAN maggiore di 1. Il momento in cui l’azienda esprime la volontà di effettuare un investimento si chiama: Momento monetario. Momento finanziario. Momento dell'impegno. Momento dell'attuazione. Un'azienda ritiene conveniente un investimento quando ha: Un'indice di redditività maggiore di uno. Un'indice di redditività minore di uno. Un'indice di redditività minore di zero. Un'indice di redditività maggiore di zero. Il prospetto fonti e impieghi ha per oggetto: Tutte le risposte precedenti. Nessuna delle risposte precedenti. La liquidità. Il CCN. Nel budget di tesoreria si inseriscono: Le entrate e le uscite di cassa relative alla gestione aziendale. I costi e i ricavi relativi alla gestione aziendale. I costi e i ricavi relativi alla gestione operativa. Le entrate e le uscite di cassa relative alla gestione operativa. Nel budget di tesoreria i saldi di cassa vengono calcolati con cadenza: Annuale. Quinquennale. Mensile. Trimestrale. Il prospetto fonti e impieghi ha per oggetto: La liquidità e il CCN. La liquidità e il patrimonio. Il CCN e il patrimonio. Tutte le risposte precedenti. I report messi a disposizione dei manager per informarli sull’andamento della gestione si definiscono: Report istituzionali. Report economici. Report operativi. Report direzionali. I report destinati agli organi esecutivi al livello più basso si definiscono: Report operativi. Report direzionali. Report istituzionali. Report economici. I report redatti principalmente per soddisfare finalità di soggetti esterni all’impresa si definiscono: Report operativi. Report direzionali. Report direzionali. Report economici. Il parametro di controllo meno efficace nel reporting è: Valore storico. Tutte le risposte precedenti. Valore corrente. Valore obiettivo. Il parametro di controllo più efficace nel reporting è: valore esterno. Valore obiettivo. Valore storico. Valore previsionale. Il reporting per varianti: Si focalizza sui risultati effettivamente conseguiti. Si focalizza su improvvisi fenomeni interini od esterni. Si focalizza sul confronto tra i risultati conseguiti e i risultati obiettivo. Si focalizza sui risultati conseguiti prima del termine del periodo di riferimento. Il reporting a risultati preconsuntivi: Si focalizza sul confronto tra i risultati conseguiti e i risultati obiettivo. Si focalizza su improvvisi fenomeni interini od esterni. Si focalizza sui risultati conseguiti prima del termine del periodo di riferimento. Si focalizza sui risultati effettivamente conseguiti. Il reporting a risultati consuntivi: Si focalizza sul confronto tra i risultati conseguiti e i risultati obiettivo. Si focalizza su improvvisi fenomeni interini od esterni. Si focalizza sui risultati conseguiti prima del termine del periodo di riferimento. Si focalizza sui risultati effettivamente conseguiti. La definizione delle dimensioni di risultato parziale è: La forma del report. L'individuazione del parametro di controllo. L'articolazione del report. L'analisi degli socstamenti. Lo scostamento di spesa dei costi fissi è: Costi fissi assorbiti - Costi fissi di budget. Costi fissi assorbiti - Costi fissi effettivi. Costi fissi di budget - Costi fissi assorbiti. Costi fissi di budget - Costi fissi effettivi. Lo scostamento di volume dei costi fissi è: Costi fissi assorbiti – Costi fissi di budget. Costi fissi assorbiti – Costi fissi effettivi. Costi fissi effettivi – Costi fissi assorbiti. Costi fissi effettivi – Costi fissi di budget. I costi fissi assorbiti sono pari a: Coeff. assorbimento x (Qeff x Vbdg). Coeff. assorbimento x (Qstd x Veff). Coeff. assorbimento x (Qstd x Vbdg). Coeff. assorbimento x (Qeff x Veff). Lo scostamento dei ricavi totali è: ( Veff x Peff ) - ( Veff x Pbdg ). ( Veff x Pbdg ) - ( Vbdg x Pbdg ). ( Veff x Peff ) - ( Vbdg x Pbdg ). ( Vbdg x Pbdg ) - ( Veff x Peff ). Lo scostamento di prezzo dei ricavi di vendita è: (Peff – Pbdg) x Veff. (Pbdg – Peff) x Vbdg. (Peff – Pbdg) x Vbdg. (Pbdg – Peff) x Veff. Lo scostamento di volume dei ricavi di vendita è: (Vbdg – Veff) x Pbdg. (Veff – Vbdg) x Pbdg. (Veff – Vbdg) x Peff. (Vbdg – Veff) x Peff. Lo scostamento di volume dei costi variabili di produzione è: ( Pstd x Qstd ) x ( Veff – Vbdg ). ( Pstd ) x ( Vbdg – Veff ). ( Pstd x Qstd ) x ( Vbdg – Veff ). ( Qstd ) x ( Vbdg – Veff ). Lo scostamento di efficienza dei costi variabili di produzione è: Peff x [( Veff x Qstd ) – ( Veff x Qeff )]. Pstd x [( Veff x Qstd ) – ( Veff x Qeff )]. Peff x [( Vbdg x Qstd ) – ( Vbdg x Qeff )]. Peff x [( Vbdg x Qstd ) – ( Veff x Qeff )]. Lo scostamento di prezzo dei costi variabili di produzione è: ( Peff - Pstd ) x ( Veff x Qeff). ( Peff - Pstd ) x ( Vbdg x Qeff). ( Pstd - Peff ) x ( Veff x Qeff). ( Pstd - Peff ) x ( Vbdg x Qeff). Lo scostamento di volume dei costi variabili commerciali è: (Pbdg x Percent. bdg ) x ( Veff – Vbdg ). (Peff x Percent. bdg ) x ( Vbdg – Veff ). (Pbdg x Percent. bdg ) x ( Vbdg – Veff ). (Pbdg x Percent. eff ) x ( Veff – Vbdg ). Lo scostamento percentuale dei costi variabili commerciali è: ( Veff x Peff ) x ( Percent. bdg – Percent. eff ). ( Vbdg x Pbdg ) x ( Percent. bdg – Percent. eff ). ( Veff x Peff ) x ( Percent. eff – Percent. bdg ). ( Vbdg x Pbdg ) x ( Percent. eff – Percent. bdg ). Lo scostamento di prezzo dei costi variabili commerciali è: ( Peff - Pbdg ) x ( Veff x Percent. bdg ). ( Pbdg - Peff ) x ( Veff x Percent. eff ). ( Peff - Pbdg ) x ( Veff x Percent. eff ). ( Pbdg - Peff ) x ( Veff x Percent. bdg ). Il coefficiente di assorbimento è: COSTI FISSI DI BUDGET / LIVELLO DI ATTIVITA’ A BUDGET. COSTI FISSI DI EFFETTIVI / LIVELLO DI ATTIVITA’ EFFETTIVO. COSTI FISSI DI EFFETTIVI / LIVELLO DI ATTIVITA’ A BUDGET. COSTI FISSI DI BUDGET / LIVELLO DI ATTIVITA’ EFFETTIVO. |




