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Title of test:
Idraulica e Costruzioni Idrauliche

Description:
IngegneriaCivile e Ambientale

Author:
AVATAR

Creation Date:
26/09/2023

Category:
University

Number of questions: 224
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Content:
L'unità di misura della densità nel sistema internazionale (SI) è: N/m3 kg/m3 m3/s m/s.
Quanto vale la densità dell'acqua? 10,33 kgm/m3 102 kgm/m3 1000 kgm/m3 9806 kgm/m3.
Cosa indica il modulo di compressibilità? La variazione di volume necessaria per ottenere una variazione di pressione Una misura di volume La variazione di densità necessaria per ottenere una variazione relativa di pressione pari a 10 La variazione di pressione necessaria per ottenere una variazione relativa di densità pari a 1.
Quali sono le grandezze fondamentali nel Sistema Internazionale (SI)? L, P, M L, M, T L, F, T V, L, M.
Quanto vale 1 metro cubo di acqua, se espresso in litri? 1 m3=0,1 l 1 m3=1 l 1 m3=1000 l 1 m3=100 l.
Quanto vale l'accelerazione di gravità terrestre mediamente sul territorio italiano? 1 m2/s 9,806 m/s2 10,33 m/s2 102 m/s2.
Quanto vale la pressione atmosferica normale in metri di colonna d'acqua? 1 atm=1 m(H2O) 1 atm=0,760 m(H2O) 1 atm=10,33 m(H2O)..... 1 atm=10,33 m(H2O).
L'unità di misura del peso specifico nel sistema internazionale (SI) è: kg/m3 N/m3 m/s m3/s.
Quale delle seguenti equazioni è valida per fluidi incompressibili? Volume V=costante Massa m=costante Densità r=costante Portata Q=costante.
Come si calcola la pressione relativa, p, in un punto appartenente a un liquido di massa m, densità r e peso specifico g, con affondamento h sotto il piano dei carichi idrostatici? p=g·h p=m·h p=V·h p=r·h.
Un corpo solido galleggia in acqua se la sua densità: è minore di quella dell'aria è uguale a quella dell'acqua stessa è maggiore di quella dell'acqua stessa è minore di quella dell'acqua stessa.
Partendo dalla superficie libera, la pressione in un serbatoio tende ad aumentare: in modo quadratico in modo cubico in modo costante in modo lineare.
Il rapporto p/g ha le dimensioni di: una lunghezza una velocità un volume una massa.
La pressione relativa è definita come: la differenza tra p e g la differenza tra la pressione assoluta e la pressione atmosferica il rapporto tra la pressione assoluta e la pressione atmosferica il rapporto p/g.
La distanza tra il piano dei carichi idrostatici assoluti e il piano dei carichi idrostatici relativi dipende: dal peso specifico del fluido dal volume del fluido dalla velocità del fluido dall'accelerazione di gravità.
Sul piano dei carichi idrostatici relativi, la pressione relativa è: nulla negativa massima dipende dal caso in esame.
Come si dispongono due fluidi non miscibili in un contenitore? A strati orizzontali Dipende dal caso in esame Non esistono fluidi non miscibili A strati verticali.
Quando si adopera un manometro metallico, in quale punto si misura la pressione relativa? Nel baricentro del pelo libero Nel baricentro della massa fluida Nel baricentro della presa manometrica Nel baricentro dello strumento.
Quando si adopera un piezometro, in quale punto si misura la pressione relativa? In qualsiasi punto In nessun punto Solo sulla superficie libera Nel baricentro dello strumento.
Il barometro a mercurio è uno strumento utilizzato per misurare: la velocità la temperatura di un fluido la pressione atmosferica il peso specifico di un fluido.
In un serbatoio d'acqua in quiete, la risultante della spinta idrostatica su una parete verticale agisce a: 2/3 dalla base del serbatoio alla base del serbatoio 1/2 dalla base del serbatoio 1/3 dalla base del serbatoio.
Dov'è applicata la spinta esercitata da un liquido su una parete piana? Nel punto in cui il diagramma delle pressioni relative raggiunge il massimo Nel punto in cui il diagramma delle pressioni relative raggiunge il minimo Nel baricentro della parete Nel centro di spinta.
Qual è l'equazione globale della statica dei fluidi? G+P=costante G=P G+P=0 G-P=costante.
Il metodo delle componenti è un metodo per il calcolo: del peso specifico di un fluido su una superficie curva della temperatura di un fluido del peso di un fluido su una superficie piana della spinta su una superficie curva.
Le traiettorie coincidono con le linee di corrente: sempre mai Nel moto vario Nel moto permanente.
Il luogo dei punti occupati da una corpo in differenti istanti temporali è detto: tubo fisso spazio traiettoria linea di corrente.
Il tubo di flusso è: l'insieme delle traiettorie l'insieme delle linee di corrente una corrente Una traiettoria molto spessa.
Il punto di vista Lagrangiano è assimilabile a quello Euleriano vero Esiste solo quello lagrangiano Esiste solo quello euleriano falso.
Come si esprime l'equazione di continuità per le correnti? div(rV)=0 div(V)=0 Q=V/A Q=V·A.
Quando il moto di un fluido si dice vario? Quando il vettore velocità varia nel tempo ma non nello spazio Quando il vettore velocità varia nel tempo e nello spazio Quando il vettore velocità non varia Quando il vettore velocità varia nello spazio ma non nel tempo.
Quando il moto di un fluido si dice permanente? Quando il vettore velocità varia nel tempo ma non nello spazio Quando il vettore velocità varia nello spazio ma non nel tempo Quando il vettore velocità varia nel tempo e nello spazio Quando il vettore velocità non varia.
Le linee di corrente sono: all'esterno del tubo di flusso tangenti al solo tubo di flusso ortogonali al vettore velocità tangenti al vettore velocità.
La distanza tra la linea piezometrica e la traiettoria indica: l'altezza cinetica la quota geodetica il carico totale l'altezza piezometrica.
u(dV/dx) è: l’accelerazione locale l’accelerazione convettiva l’accelerazione media la velocità media.
Il teorema di Bernoulli non può essere esteso alle correnti lineari vero dipende dalla portata dipende dalla velocità falso.
Nel trinomio di Bernoulli, z è: l’altezza piezometrica l'altezza del carico l’altezza cinetica la quota.
Nel trinomio di Bernoulli, p/γ è: l’altezza geodetica l’altezza cinetica l’altezza piezometrica La quota.
Come si scrive il Teorema di Bernoulli per fluido pesante, perfetto, incompressibile, in moto permanente, riferito a una corrente? z+p/γ+αV^2/(2g)=0 z+p/γ+αV^2/(2g)=cost. z+p/γ+αV^3/(2g)=cost. z+p/γ+αV^3/(2g)=0.
Che cosa è il carico totale, H, che compare nel Teorema di Bernoulli? L'energia del fluido in movimento, espressa in Joule La somma dell'altezza piezometrica e dell'altezza cinetica L'energia per unità di peso del fluido (quota piezometrica+altezza cinetica) La somma della quota geodetica e dell'altezza piezometrica.
Quando un liquido si dice perfetto? quando è viscoso e scorre in tubazioni lisce quando non ha variazioni di portata né di pressione quando non è viscoso quando non ha variazioni di velocità né di pressione.
Cosa rappresenta αV2/2g nel trinomio di Bernoulli? l'altezza cinetica l'altezza piezometrica la quota geodetica la quota piezometrica.
Nel manometro tubo di Pitot-Prandtl: Sono presenti una presa statica e una presa dinamica È presente solo una presa dinamica È presente solo una presa statica Non ci sono prese.
Da che cosa è costituito il tubo di Venturi? Tubazione stretta – convergente - divergente Divergente – convergente Convergente – tubazione stretta - divergente Divergente – tubazione stretta - convergente.
Il tubo di Pitot è dotato: di un tubo spesso e piegato ad angolo retto di un convergente di un tubicino senza piegature di un tubicino piegato ad angolo retto.
Il tubo di Venturi è dotato di: manometro differenziale manometro semplice manometro metallico piezometro.
Un tubo Venturi (o venturimetro) è utilizzato per misure di: velocità livello idrico portata pressione.
Che cosa si può misurare col tubo di Pitot-Prandtl? livello idrico velocità pressione portata.
Nel caso di luce soggiacente a una paratoia piana parzialmente aperta, la portata è: Q=mu*a*b*(2*g*(H-Cc*a)^0.5 Q=mu*a*b*(2*g*(H-Cc)^0.5 Q=mu*a*(2*g*(H-Cc*a)^0.5 Q=mu*b*(2*g*(H-Cc*a)^0.5.
Nel caso di luce sul fondo di un serbatoio, la portata effluente è: Q=mu*A*h*(2gh)^0.5 Q=mu*A*b*(2gh)^0.5 Q=mu*A*(2g)^0.5 Q=mu*A*(2gh)^0.5.
Indicare la formula per la velocità torricelliana: vt=(2*g*h)^0.5 vt=(2*g)^0.5*h^3/2 vt=(2*g*h)^2.5 vt=h*(2*g)^0.5.
Indicare la definizione di luce a battente le luci a battente non hanno la parte inferiore e quelle laterali soggiacenti alla superficie libera le luci a battente hanno tutto il loro contorno soggiacente alla superficie libera le luci a battente hanno soltanto la parte inferiore del loro contorno soggiacente alla superficie libera le luci a battente hanno soltanto la parte inferiore e quelle laterali soggiacenti alla superficie libera.
La velocità torricelliana è definita come: (2gh)1,5 (2h)2 (2g)0,5 (2gh)0,5.
Nel caso di luce con efflusso della vena in un ambiente a pressione costante, la portata è: Q=mu*A*(2*g*(h-P/gamma))^0.5 Q=mu*A*(2*g*h)^0.5 Q=mu*A*(2*g*(h/gamma))^0.5 Q=mu*(2*g*(h-P/gamma))^0.5.
Nel caso di luce con tubo addizionale esterno, le perdite all'interno del tubo stesso sono pari a: h=V^2/(2*g) h=3/2*V^2/(2*g) h=3*V^2/(2*g) h=1/2*V^2/(2*g).
Nel caso di luce con tubo addizionale interno, la portata effluente è: Q=0.5*A*(2*g*h)^0.5 Q=0.5*A*(2*g)^0.5 Q=A*(2*g*h)^0.5 Q=0.5*A*(2*g*h)^2.5.
Nel caso di luce aperta in un setto che intercetta la corrente di un canale, la portata effluente è: Q=(Ac*A0/(A0^2-Ac^2)^0.5) Q=(Ac*A0/(A0^2-Ac^2)^0.5)*(2*g*h)^0.5 Q=(Ac*A0/(A0^2-Ac^2))*(2*g*h)^0.5 Q=(Ac/(A0^2-Ac^2)^0.5)*(2*g*h)^0.5.
Una parete viene definita grossa se: il suo spessore è almeno il doppio della dimensione media della vena fluida il suo spessore è minore alla dimensione media della vena fluida il suo spessore è maggiore della dimensione media della vena fluida il suo spessore è uguale alla dimensione media della vena fluida.
La contrazione parziale della vena effluente si ha quando: le traiettorie dei filetti fluidi non devìano dalla loro naturale direzione sui fianchi della vena, poiché la luce occupa una parte rilevante della larghezza del canale. i filetti fluidi devìano dalla loro traiettoria sia sulla parete che sul fondo le traiettorie dei filetti fluidi devìano dalla loro naturale direzione sul fondo le traiettorie dei filetti fluidi devìano dalla loro naturale direzione sui fianchi della vena.
Quale delle seguenti affermazioni sugli stramazzi a parete sottile è vera? la faccia di valle del piatto, dove è intagliato lo stramazzo, è raccordata allo spessore inferiore da uno smusso a 270° o a 280°, secondo i casi. la faccia di valle del piatto, dove è intagliato lo stramazzo, è raccordata allo spessore superiore da uno smusso a 90° o a 180°, secondo i casi lo spigolo a monte deve essere sempre vivo, mentre il bordo superiore deve presentare uno spessore piccolo; la faccia di valle del piatto, dove è intagliato lo stramazzo, è raccordata allo spessore superiore da uno smusso a 45° o a 60°, secondo i casi; lo spigolo a valle deve essere sempre vivo, mentre il bordo inferiore deve presentare uno spessore piccolo; la faccia di monte del piatto, dove è intagliato lo stramazzo, è raccordata allo spessore superiore da uno smusso a 45° o a 60°, secondo i casi.
La contrazione completa della vena effluente si ha quando: i filetti fluidi devìano dalla loro naturale direzione solo sulla parete superiore i filetti fluidi non devìano dalla loro naturale direzione i filetti fluidi devìano dalla loro naturale direzione solo sulla parete laterale i filetti fluidi deviano dalla loro naturale direzione sia sulla parete che sul fondo.
Nel caso di stramazzo a larga soglia, la portata per unità di larghezza è: q=0.385*h*(2*g*h)^2.5 q=0.385*h*(2*g*h)^1.5 q=0.385*h*b*(2*g*h)^0.5 q=0.385*h*(2*g*h)^0.5.
Lo stramazzo proposto da Sutro è composto da: uno stramazzo di forma tetraedrica uno stramazzo a forma di trapezio una parte inferiore di forma rettangolare, chiamata stramazzo base, e da una parte superiore, la cui forma risponde all'equazione che si ottiene in base alla condizione che la portata risulti linearmente variabile col carico uno stramazzo di forma triangolare.
Da quale variabile Bazin fece dipendere il coefficiente di efflusso? dalla lunghezza, l, dello stramazzo dalla larghezza, b, dello stramazzo dall'altezza, p, dello stramazzo (petto) sia dall'altezza che dalla larghezza dello stramazzo.
Indicare la formula per la portata effluente da uno stramazzo Thomson: Q=0.321*(2*g)^0.5*h^(5/2) Q=0.321*(2*g*h)^0.5*h^(5/2) Q=0.321*(2*g*h)^0.5*h^(3/2) Q=0.321*(2*g)^0.5*h^(1/2).
L'equazione proposta da Thomson per il calcolo della portata d'efflusso è valida per la condizione: 0,20 m 0,05 m oppure 0,05m < h < 0,18m 0,20 m 0,20 m.
Indicare la portata effluente da uno stramazzo Cipolletti Q=0.415*h*(2*g*h)^0.5 Q=0.415*b*(2*g*h)^0.5 Q=0.415*b*h*(2*g*h)^1.5 Q=0.415*b*h*(2*g*h)^0.5.
Quale delle seguenti equazioni rappresenta la legge teorica del diaframma? Q=K^(2/3)*(delta^2)^0.5 Q=K^(2/3)*(delta^3)^0.5 Q=K^(1/3)*(delta^3)^0.5 Q=K^(2/3)*(delta^3)^1.5.
La funzione cui è destinata la lente idrometrica è: misura dell'altezza misura dell'accelerazione misura della portata misura della velocità.
Possono esistere in una condotta in pressione valori negativi di altezza piezometrica p/g? sì, ma solo fino a -10.33 m no sì, ma solo fino a -1 m sì.
Se la portata è costante ed esiste una variazione spaziale del livello idrico, il tipo di moto è: laminare permanente uniforme vario.
Quanto vale la perdita per brusco allargamento? V2/2g 0,5·(V1-V2)/2g (V1-V2)2/2g (V1-V2)2/4g.
La sezione contratta è: la prima sezione che presenta contrazione a valle di un cambio di diametro in una condotta la sezione in cui la velocità è massima in condotta una generica sezione prima di un cambio di diametro della condotta la prima sezione a valle della quale si ristabiliscono le condizioni di corrente lineare o gradualmente variata.
Che cosa indica il vettore M nell'equazione globale dell'equilibrio idrodinamico? L'inerzia La quantità di moto La forza peso La quantità di moto nell'unità di tempo.
Che cos'è la perdita di Borda? la perdita di carico localizzata per brusco allargamento la perdita di carico localizzata d'imbocco la perdita di carico localizzata per brusco restringimento la perdita di carico continua nelle variazioni di sezione.
Quanto vale il raggio idraulico in condotta circolare (moto in pressione): D/4 4D D D/2.
In moto permanente, nei fluidi reali: la linea dei carichi totali non esiste la linea dei carichi totali ascende nella direzione del moto la linea dei carichi totali è orizzontale la linea dei carichi totali discende nella direzione del moto.
Se il numero di Reynolds è pari a 500, il regime di moto è: turbolento di transizione turbolento in tubi scabri laminare turbolento in tubi lisci.
Quanto vale la perdita d'imbocco? V/(2g) 1,5·V2/(2g) V2/(2g) 0,5·V2/(2g).
La cadente J aumenta se, a parità di altre condizioni: aumenta la portata, Q aumenta la pressione, p aumenta il diametro, D aumenta la liscezza, k.
Nelle lunghe condotte: la linea dei carichi totali e la piezometrica sono pressoché coincidenti si trascurano le perdite continue o distribuite la linea dei carichi totali sta sotto la piezometrica la linea dei carichi totali sta sotto la quota geodetica.
La formula di Cowan è definita come: n=(n0+n1+n2+n3+n4)+m5 n=(n0+n1+n2+n3+n4)*m5 n=(n0+n1+n2+n3+n4)-m5 n=(n0+n1+n2+n3+n4)/m5.
In moto permanente, nelle correnti veloci si può tendere al moto uniforme asintoticamente a valle indifferentemente asintoticamente a monte o a valle asintoticamente a monte parallelamente a valle.
Le correnti lente sono governate: da valle (ad es., con una briglia) indifferentemente da monte o da valle da monte (ad es., con una paratoia) dalla pendenza del tratto a monte del corso d'acqua.
_Le perturbazioni di una corrente a superficie libera si propagano verso monte in corrente veloce in corrente gradualmente veloce in corrente lenta in corrente lenta e in corrente veloce.
Nei fluidi reali, in moto uniforme la cadente della linea dell'energia è molto minore della pendenza dell'alveo (J la cadente della linea dell'energia è uguale alla pendenza del fondo dell'alveo (J=i) la cadente della linea dell'energia è minore della pendenza del fondo dell'alveo (J la cadente della linea dell'energia è maggiore della pendenza del fondo dell'alveo (J>i).
A parità di altre condizioni, un fiume di larghezza pari a 100 m convoglia una portata idrica maggiore o minore di un fiume largo 50 m? convoglia una portata maggiore convoglia la stessa portata convoglia una portata pari alla metà del fiume largo 50 m convoglia una portata minore.
A parità di altre condizioni, la portata Q=10 m3/s percorre un fiume di larghezza pari a 100 m più o meno velocemente che se il fiume fosse largo 50 m? meno velocemente con eguale velocità più velocemente con velocità pari al doppio.
Come si esprime l'equazione di continuità per le correnti idriche? Q=V*A^2 Q=V/A V=Q*A Q=V*A.
Il risalto idraulico permette il passaggio da corrente veloce a corrente lenta permette il passaggio da corrente lenta a corrente veloce permette di pompa acqua a valle permette di superare dislivelli di quota topografica.
_Per un'assegnata portata Q, che cos'è l'altezza critica in una corrente a superficie libera? l'altezza cui corrisponde il minimo dell'energia specifica E l'altezza che si stabilisce in moto uniforme l'altezza d'acqua che si stabilisce realmente in ciascuna sezione trasversale l'altezza d'acqua in moto permanente.
Quali profili di moto permanente si instaurano nel passaggio da alveo a debole pendenza ad alveo a forte pendenza? F3-D3 F2-D2 D2-risalto-F2 D2-F2.
Com'è definita l'energia specifica in una corrente a superficie libera? E=h+a*V^2/(2*g) H=h+a*V^2/(2*g) H=z+h+a*V^2/(2*g) E=z+h+V^2/(2*g).
In una corrente a superficie libera, allo stato critico per un'assegnata portata, l'altezza d'acqua è nulla per un'assegnata energia specifica, la portata è minima per un'assegnata portata, l'energia specifica è minima per un'assegnata portata, l'altezza d'acqua è minima.
In una corrente a superficie libera, il passaggio da alveo meno liscio ad alveo più liscio, con pendenza del fondo costante, comporta l'instaurarsi di un'unica l'altezza nulla l'instaurarsi di un'unica l'altezza di moto uniforme il verificarsi del fenomeno del risalto idraulico l'instaurarsi di profili di moto permanente con passaggio per lo stato critico.
Il passaggio per lo stato critico si può avere in un alveo scabra e in contropendenza in presenza di un salto (naturale o artificiale) in un alveo meandriforme in un alveo liscio e rettilineo.
Determinare la velocità in una sezione rettangolare nota la portata Q=10 m3/s, larghezza del fiume B=20 m e tirante idrico h=1 m V= 1.5 m/s V= 2 m/s V= 1 m/s V= 0,5 m/s.
Determinare la portata passante in una sezione trapezoidale nota la velocità V= 2 m/s, la base minore b= 0,5 m, il tirante idrico= 1 m e la base maggiore B=1,5 m 1.5 m3/s 1 m3/s 2.5 m3/s 2 m3/s.
Quali sono le modalità con cui una portata può defluire in una sezione di un tronco fluviale? solo con altezze idriche e velocità quasi nulle solo con altezze idriche e velocità elevate solo con altezze idriche e velocità basse sia con altezze idriche basse e velocità elevate che con altezze idriche elevate e velocità basse.
Per una data sezione, la velocità e, quindi, l'altezza cinetica sono funzioni della portata e dell'altezza idrica della sola portata della sola area della sola pendenza.
Per l'analisi del moto permanente bisogna definire l'energia specifica E la portata massima l'altezza cinetica la velocità critica.
Determinare il tirante idrico in una sezione rettangolare nota la portata Q=8 m3/s, la velocità V=2 m/s e la larghezza della sezione B=2 m h= 2 m h= 1 m h= 0.5 m h= 2.5 m.
Determinare il tirante idrico in una sezione rettangolare nota la portata Q=6 m3/s, la velocità V=3 m/s e la larghezza della sezione B=4 m h= 1,5 m h= 0,5 m h= 2,5 m h= 2 m.
Per corrente lenta si intende una corrente che defluisce con altezza minore di quella critica una corrente che defluisce con altezza idrica maggiore di quella critica una corrente che defluisce con altezza critica nulla una corrente che defluisce con altezza pari a quella critica.
L’altezza critica in sezione rettangolare è pari a: hc=(αQ/(gB))^(1/2) hc=(αQ/(gB))^(1/3) hc=(αQ^2/(gB))^(1/2) hc=(αQ^2/(gB))^(1/3).
Quale altezza corrisponde al valore minimo di energia l'altezza minima, hmin il doppio dell'altezza minima, hmin la metà dell'altezza massima, hmax l'altezza critica hc.
La corrente si dice ritardata se dh/ds>0 ds/dh<0 dh/ds=0 dh/ds<0.
La corrente si dice accelerata se dh/ds>0 ds/dh<0 dh/ds<0 dh/ds=0.
Nel caso di alveo a debole pendenza, in cui l'eventuale corrente di moto uniforme è una corrente lenta, la causa perturbatrice si trova a monte valle o monte valle in prossimità della sorgente.
Gli alvei a debole pendenza presentano pendenza i maggiore di quella critica e altezza di moto uniforme h0 pari a quella critica pendenza i pari a quella critica e altezza di moto uniforme h0 pari a quella critica pendenza nulla pendenza i minore di quella critica e altezza di moto uniforme h0 maggiore di quella critica.
Il passaggio da corrente lenta a corrente veloce avviene passando per la condizione di moto uniforme passando per lo stato critico mediante risalto idraulico passando per la condizione di moto gradualmente variato.
Il passaggio da corrente veloce a corrente lenta avviene passando per la condizione di moto gradualmente variato passando per lo stato critico passando per la condizione di moto uniforme mediante risalto idraulico.
Quale delle seguenti affermazioni è veritiera? nel risalto idraulico tutta l'energia potenziale è convertita in energia cinetica la conversione di energia nel risalto idraulico avviene mediante un abbassamento della quota del pelo libero nel risalto idraulico parte dell'energia cinetica è convertita in energia potenziale nel risalto idraulico parte dell'energia cinetica è convertita in energia iniziale.
Le sezioni a monte e a valle del risalto idraulico sono caratterizzate da un diverso valore della spinta idraulica da un diverso valore della velocità dallo stesso valore della spinta totale dalla stessa altezza idrica.
Nel caso di passaggio sopra una soglia l'energia specifica sulla soglia risulta nulla l'energia specifica sulla soglia risulta pari a quella di monte l'energia specifica sulla soglia risulta maggiore di quella di monte l'energia specifica sulla soglia risulta minore di quella di monte.
Quale delle seguenti affermazioni è veritiera? durante il passaggio tra le pile di un ponte la corrente lenta aumenta il proprio livello al passaggio tra le pile di un ponte la corrente lenta si deprime, mentre la corrente veloce si esalta al passaggio tra le pile di un ponte la corrente veloce diminuisce il proprio livello al passaggio tra le pile di un ponte la corrente veloce si annulla.
Il numero di Froude è: Fr=V/(gy)^1/2 Fr=V/(gy)^2 Fr=V/(gy)^1/3 Fr=V/(gy)^3/2.
La lunghezza d'onda, nel caso di variazioni di sezione in canali a superficie libera in corrente veloce, rappresenta l'altezza d'onda la velocità la distanza fra due fronti d'onda successivi la distanza tra due onde con la medesima altezza.
Nelle variazioni di sezione in canali a superficie libera in corrente lenta, nel caso di uno studio di massima si suppone che: l'energia specifica sia nulla l'energia specifica vari secondo la sezione l'altezza critica sia pari a quella di moto uniforme l'energia specifica resti costante.
Nel caso delle onde di altezza finita, la celerità di un’onda è data da: c2=[(gL)/(2π)]*tanh[(2πh)/L] c=[(gL)/(2π)]*tanh[(2πh)/L] c3=[(gL)/(2π)]*tan[(2πh)/L] c2=[(gL)/(2π)]*tan[(2πh)/L].
Nelle variazioni di sezione in canali a superficie libera in corrente lenta, la perdita di energia specifica nel caso dell’allargamento vale: ΔE=k(V1-V2)^2/(2g) ΔE=-(V2^2)/2g ΔE=k(V1-V2)/(2g) ΔE=(V1^2)/(2g).
Negli alvei rettangolari, dove B/h > 5 - 6, si può considerare: B≈h L≈h R≈h R≈B.
Il metodo dell’invaso lineare si basa sulla seguente relazione: S=ΔxAfQcolmo S=kΔxAf S=kΔtAf S=kΔxQcolmo.
Analiticamente hcolmo indica: δh/δx = 0 δQ/δh = 0 δh/δt = 0 δQ/δx = 0.
La portata al colmo, Qcolmo, analiticamente indica: δQ/δt = 0 δQ/δx = 0 δh/δt = 0 δh/δx = 0.
Le equazioni di de Saint Venant, che costituiscono un sistema di equazioni alle derivate parziali di tipo iperbolico, sono: δh/δx + δh/δt + J = 0 e δH/δx + δV/δt = 0 δh/δt + δQ/δt = 0 e δQ/δx + δV/δt + J = 0 δh/δx + δh/δt + J = 0 e δH/δx + δV/δt + J = 0 δQ/δx + δA/δt = 0 e δH/δx + (1/g)δV/δt + J = 0.
Il modello del canale lineare tiene conto del ritardo dell'onda di piena sia del ritardo che della laminazione dell'onda di piena dalla presenza di opera lungo il corso d'acqua della laminazione dell'onda di piena.
La propagazione di una perturbazione in un alveo naturale può avvenire a causa di improvvisa apertura di una saracinesca improvviso arresto di una pompa intensa pioggia che precipita su un bacino idrografico improvvisa chiusura di una saracinesca.
Il modello del serbatoio lineare tiene conto del ritardo dell'onda di piena sia del ritardo che della laminazione dell'onda di piena dalla presenza di opera lungo il corso d'acqua della laminazione dell'onda di piena.
Il modello parabolico effettua una semplificazione delle equazioni di de Saint Venant trascurando i termini cinetici ponendo a zero il termine dx/dh trascurando il termine dh/dx trascurando sia i termini cinetici che il termine dh/dx.
Il modello cinematico effettua una semplificazione delle equazioni di de Saint Venant trascurando sia i termini cinetici che il termine dh/dx trascurando i termini cinetici ponendo a zero il termine dx/dh trascurando il termine dh/dx.
Quale delle seguenti affermazioni è vera? il cappio di piena è la scala delle portate costruita in una determinata sezione del tronco fluviale in condizioni di moto uniforme il cappio di piena è la scala delle portate costruita in una determinata sezione del tronco fluviale in condizioni di moto vario il cappio di piena è la scala dell'energia costruita in una determinata sezione del tronco fluviale in condizioni di moto uniforme il cappio di piena è la scala delle portate costruita in una determinata sezione del tronco fluviale in condizioni di moto permanente.
Quale delle seguenti affermazioni è vera? i modelli idrologici consentono di determinare la portata nello spazio, nota Qv(t), basandosi sull'applicazione della sola equazione di continuità i modelli idrologici consentono di determinare le alteze idriche nello spazio, nota QM(t), basandosi sull'applicazione della sola equazione di continuità i modelli idrologici consentono di determinare la portata nello spazio, nota QM(t), basandosi sull'applicazione della sola equazione di continuità i modelli idrologici consentono di determinare la portata nel tempo in un tronco ben definito, noti QM(t) e QV(t), basandosi sull'applicazione dell'equazione di continuità e sull'esistenza di una qualche relazione tra portate e invasi.
Nell'equazione generale del principio di conservazione della massa per il bilancio idrologico si afferma che: la variazione nello spazio della massa d'acqua (M) è pari al rapporto fra il flusso entrante (input) e quello uscente (output) il flusso uscente (output) è pari alla derivata temporale del flusso entrante (input) la variazione nel tempo della massa d'acqua (M) è pari alla differenza fra il flusso entrante (input) e quello uscente (output) il flusso uscente (output) è pari all'integrale temporale del flusso entrante (input).
Un bacino idrografico costituisce: il luogo dei punti della superficie terrestre aventi quota altimetrica costante la porzione di atmosfera da cui proviene il flusso entrante di precipitazione nel volume di controllo l'insieme dei tratti di reticolo fluviale a monte di una sezione di chiusura il luogo dei punti della superficie terrestre che raccoglie le acque che, scorrendo in superficie, raggiungono una sezione di chiusura di un alveo fluviale.
Un mulinello è uno strumento che, inserito in acqua, permette di misurare direttamente: la portata idrica in una determinata sezione il livello idrico in una determinata sezione la velocità in un punto all'interno della corrente idrica la pendenza media dell'asta principale.
La pioggia efficace è: la frazione di pioggia che riesce effettivamente a raggiungere il suolo dopo la perdita per intercezione dovuta alla copertura vegetale la quantità di pioggia che effettivamente alimenta il deflusso superficiale la frazione di pioggia che viene intercettata dalla copertura vegetale il flusso totale di precipitazione dall'atmosfera.
L'intensità di precipitazione è: il rapporto tra la durata d di precipitazione l'altezza h della stessa il prodotto tra l'altezza h di precipitazione e l'area A del bacino il prodotto tra l'altezza h di precipitazione e la durata d della stessa il rapporto tra l'altezza h di precipitazione e la durata d della stessa.
Per determinare la pendenza media dell'asta principale di un bacino idrografico serve: la lunghezza dell'asta principale e l'area totale del bacino la lunghezza dell'asta principale, e le pendenze e le lunghezze dei diversi tratti dell'asta principale la lunghezza dell'asta principale, l'area totale e le pendenze di diversi tratti dell'asta principale la pendenza media e le lunghezze medie dei diversi tratti dell'asta principale.
Il fattore di forma di un bacino idrografico è grande se se la lunghezza dell'asta dell'asta principale fluviale è piccola se la lunghezza dell'asta dell'asta principale fluviale è grande se il perimetro del bacino è piccolo se l'area del bacino è piccola.
Una curva ipsografica: descrive l'andamento altimetrico di un bacino, tramite un diagramma cartesiano, in cui le ordinate rappresentano la quota e le ascisse indicano l'area del bacino che si trova al di sopra di tale quota (o al di sotto) descrive l'andamento planimetrico di un bacino, tramite un diagramma cartesiano, in cui le ordinate rappresentano la distanze dei punti geografici dalla sezione di chiusura e le ascisse indicano, per ogni punto, il rapporto area/perimetro del bacino corrispondente descrive l'andamento planimetrico di un bacino, tramite un diagramma cartesiano, in cui le ordinate rappresentano la distanze dei punti geografici dalla sezione di chiusura e le ascisse indicano, per ogni punto, il rapporto lunghezza/perimetro del bacino corrispondente è un diagramma cartesiano in cui sulle ascisse si indica la longitudine e sulle ordinate la latitudine dei punti all'interno di un bacino idrografico.
La formula di Giandotti fornisce un valore del tempo di corrivazione alto: se la differenza fra l'altitudine media e quella della sezione di chiusura è piccola se la superficie del bacino è piccola se la differenza fra l'altitudine media e quella della sezione di chiusura è elevata se la lunghezza dell'asta principale e l'area del bacino sono basse.
La forma del bacino idrografico è tondeggiante se il coefficiente di Gravelius è pari a: 1 2 1,25 1,5.
Il tempo di corrivazione di un bacino idrografico rappresenta: il tempo che una goccia d'acqua impiega per raggiungere la sezione di chiusura del bacino a partire dal punto idraulicamente più vicino da essa la somma dei tempi di percorrenza relativi alle gocce d'acqua che cadono in punti diversi di un bacino quanti anni bisogna aspettare in media affinché si riverifichi una assegnata precipitazione in un bacino il tempo che una goccia d'acqua impiega per raggiungere la sezione di chiusura del bacino a partire dal punto idraulicamente più lontano da essa.
Nel sistema di ordinamento di Shreve del reticolo idrografico, confluiscono 2 rami di magnitudine (ordine) pari a 1. Il valore della magnitudine del ramo di valle risulta pari a: 3 2 1 4.
Un campione di dati di dimensioni N viene considerato da una popolazione di dati avente dimensioni: maggiore di N minore di N uguale a N uguale a N±1.
Si definisce periodo di ritorno T: il numero massimo di anni che bisogna attendere perché si verifichi nuovamente un determinato evento il numero minimo di anni che bisogna attendere perché si verifichi nuovamente un determinato evento il numero medio di anni che bisogna attendere perché non si verifichi nuovamente un determinato evento il numero medio di anni che bisogna attendere perché si verifichi nuovamente un determinato evento.
Gli istogrammi per la rappresentazione di altezze di pioggia sono caratterizzati da: raggruppamenti di dati aventi ciascuno un numero di osservazioni crescente raggruppamenti di dati aventi ciascuno un numero di osservazioni decrescente raggruppamenti di dati aventi ciascuno un determinato numero di osservazioni raggruppamenti di dati aventi ciascuno un numero di osservazioni variabile.
L'utilizzo della Plotting Position con la formula di Weibull permette di ordinare i dati: in modo decrescente, con eventi caratterizzati da probabilità nulla e certa in modo crescente, con eventi caratterizzati da probabilità né nulla e né certa in modo crescente, con eventi caratterizzati da probabilità nulla e certa in modo decrescente, con eventi caratterizzati da probabilità né nulla e né certa.
La distribuzione di Gumbel può essere utilizzata per modellare: le piogge medie giornaliere le piogge mensili i massimi annuali di pioggia a scala mensile i massimi annuali di pioggia a scala oraria.
Una curva di possibilità pluviometrica esprime: la relazione fra le altezze di precipitazione h e la loro durata t, per un assegnato valore del periodo di ritorno T il legame tra le piogge e le portate giornaliere la relazione fra le piogge orarie e la loro probabilità di accadimento la relazione fra le piogge annuali e la loro probabilità di accadimento.
L'intensità di pioggia rappresenta: una durata della pioggia che cade al suolo il numero di anni per cui un evento può essere mediamente superato 1 volta una misura della velocità con cui la pioggia cade al suolo una misura dell'altezza di pioggia.
Nel cartogramma probabilistico di Gumbel, bassi valori della probabilità di non superamento di un evento indicano che: si stanno considerando tempi di ritorno di progetto bassi i campioni di dati della distribuzione presentano un andamento esponenziale i campioni di dati della distribuzione presentano un andamento lineare si stanno considerando tempi di ritorno di progetto elevati.
Per brevi durate, l'intensità di pioggia risulta: elevata, comportando una piccola portata d'acqua piccola, comportando un'elevata portata d'acqua elevata, comportando un'elevata portata d'acqua piccola, comportando una piccola portata d'acqua.
Gli afflussi considerati nei pluviogrammi di calcolo fanno riferimento: alla pioggia depurata dalla componente che scorre in superficie, ma che comprende quella intercettata dalla copertura vegetale alla pioggia depurata dalla componente che scorre in superficie alla pioggia depurata dalla componente che s'infiltra nel sottosuolo alla pioggia totale.
Un'idrogramma di piena rappresenta: la variazione nello spazio della portata lungo un corso d'acqua per un fissato istante di tempo la variazione nel tempo della portata in una fissata sezione di un corso d'acqua la variazione spazio-temporale della portata all'interno di un bacino idrografico l'altezza di pioggia che cade in un bacino idrografico.
Il metodo del Curve Number fornisce: la variazione nello spazio della portata in una determinata sezione il solo valore della portata al colmo di piena la variazione nel tempo della portata in una determinata sezione la variazione nel tempo della portata all'interno del bacino idrografico.
Elevati valori del parametro CN adottato nel metodo del Curve Number indicano: la presenza di terreni abbastanza impermeabili la presenza di terreni abbastanza permeabili la presenza di copertura vegetale la presenza di deflusso sotterraneo.
Nei modelli afflusso-deflusso di tipo globale, l'intensità di pioggia: dipende dal tipo di terreno dipende solo dallo spazio dipende solo dal tempo dipende dal tempo e dallo spazio.
La dotazione idrica è: il valore della portata di punta il volume d'acqua consumato da una sola persona in un anno il volume d'acqua consumato da una sola persona in una giornata la portata media da far circolare in rete.
Nella curva di esaurimento di un falda Q=Q0eat il coefficiente a ha come unità di misura: l'inverso di un tempo è adimensionale una lunghezza una velocità.
La portata media da tenere alla base del calcolo delle adduttrici esterne: è la portata media annua è la portata media nel giorno di massimo consumo è la portata massima oraria è la portata media depurata dall'aliquota delle perdite.
Il dimensionamento dell'adduttrice viene eseguito: considerando le sole perdite di carico localizzate con un coefficiente di scabrezza intermedio tra i due considerando i tubi usati considerando i tubi nuovi.
Il problema di verifica di una condotta si basa sulla determinazione: della cadente del diametro della portata del tracciato.
Considerando un impianto di sollevamento dire quali delle seguenti affermazioni è vera: il valore della prevalenza è unicamente legata al dislivello tra i serbatoi la potenza della pompa è proporzionale alla prevalenza esiste un diametro di minimo costo il diametro utilizzato non incide sul valore della potenza necessaria.
Nel calcolo dell'acquedotto unicursale, la cadente J: dipende da una costante calcolata tenendo conto di equazioni di minimo costo dipende da una funzione di massimo costo è funzione dell'altezza geometrica dei nodi di erogazione è costante per tutti i tratti.
La curva caratteristica dell'impianto fornisce: il valore della portata che è possibile addurre al variare del diametro della premente l'andamento delle perdite di carico del sistema il valore delle perdite di carico del sistema l'andamento del carico al variare della portata per un fissato diametro.
La capacità di riserva serve a: garantire il funzionamento del sistema in caso di rotture dell'adduttrice limitare gli eventuali usi impropri della risorsa limitare le perdite di carico in rete garantire il servizio antincendio.
Il serbatoio assolve alla funzione di compenso per: far diminuire le perdite in rete per il servizio antincendio garantire il funzionamento della rete senza che la risorsa in arrivo venga sfiorata consente di diminuire le spese di gestione.
I serbatoi pensili: vengono usati soprattutto nelle zone di montagna vengono usati soprattutto nelle zone pianeggianti sono utilizzati per mantenere la pressione bassa in rete sono utili per contenere le perdite in rete.
Le reti ad anello: non necessitano di manufatti speciali sono opportune per garantire un bilanciamento dei carichi sono utili per massimizzare le pressioni in rete non garantiscono il funzionamento nel caso di interruzioni in un singolo ramo.
Le reti idriche ramificate: non consentono di erogare la portata a valle di un?eventuale rottura lungo il tracciato consentono di erogare la portata solo alle quote altimetriche maggiori consentono di erogare la portata anche in caso di rotture lungo il tracciato necessitano dell'interruzione del servizio sull'intera rete per il ripristino in caso di rottura.
I pozzetti di sfiato vengono posizionati: in corrispondenza dei punti di massimo relativo del tracciato altimetrico delle condotte nei tratti pianeggianti in corrispondenza dei serbatoi in corrispondenza dei punti di minimo relativo del tracciato altimetrico delle condotte.
I pozzetti di lavaggio servono: per lavare le strade in corrispondenza dei tratti di fognatura nera per evitare velocità troppo elevate in fognatura per effettuare la cacciata di sostanze solide che sedimentano all'interno delle tubazioni per lavare le tubazioni durante le operazioni di manutenzione.
Lo scavo a pareti verticali per la posa in opera dei collettori fognari prevede il dimensionamento di un'armatura, dimensionata tenendo conto della: spinta del terreno laterale sommata al contributo del sovraccarico causato dal terreno adagiato sui lati dello scavo spinta causata dal solo contributo del sovraccarico del terreno posato sui lati spinta delle pareti laterali portata dei collettori.
I salti nei tratti di fognatura sono indicati per: creare un moto a cascata del flusso aumentare la velocità del flusso all'interno dei collettori diminuire la portata all'interno dei collettori ridurre l'azione erosiva causata dal forte dislivello tra la sezione di monte e di valle del collettore.
Per fognatura si intende: un complesso di opere atte a raccogliere le acque di rifiuto domestico, urbano e industriale per condurle ad una destinazione finale un complesso di opere atte ad addurre le acque ai serbatoi urbani un complesso di opere atte a raccogliere le acque piovane un complesso di opere atte a raccogliere le sole acque di rifiuto industriali.
I pozzetti di confluenza: sono posizionati all'incrocio tra due collettori sono manufatti che entrano in funzione in particolari condizioni di funzionamento del sistema sono quelli che consentono l'ispezione e l'intervento sul collettore sono quelli che consentono di dimunuire la pendenza longitudinale del collettore di fognatura.
La disposizione di una rete fognaria dipende: dalle dimensioni dell'opera da progettare dalla portata di fognatura nera dalla portata di fognatura bianca dalle caratteristiche topografiche della zona in oggetto.
Il funzionamento di una fognatura avviene: a superficie libera, con gradi di riempimento molto bassi a superficie libera in pressione o a superficie libera, a seconda che essa sia bianca o nera in pressione.
La velocità nei collettori di fognatura deve essere: inferiore a 0,6 m/s superiore a 0,6 m/s superiore a 0,2 m/s superiore a 2,5 m/s.
La portata di una fognature nera è pari a: (K·a·P·D)/(360·b) (K·a·P·D)/3600 (K·a·P·D)/(3600·b) (K·a·P2·D)/(3600·b).
Nel metodo della corrivazione il coefficiente j indica: il coefficiente di Coriolis il grado di permeabilità del suolo il coefficiente di deflusso l'intensità di pioggia.
Il grado di riempimento ottimale in una condotta fognaria è: compreso tra 0,7 e 0,8 minore di 0,5 minore di 0,3 superiore a 0,8.
Il tempo di rete si definisce come: la somma dei tempi di percorrenza di ogni singola canalizzazione seguendo il percorso più lungo della rete diviso il valore dell'intensità di pioggia la somma dei tempi di percorrenza di ogni singola canalizzazione seguendo il percorso più lungo della rete la somma dei tempi di percorrenza di ogni singola canalizzazione seguendo il percorso più breve della rete la somma dei tempi di percorrenza di ogni singola canalizzazione seguendo il percorso più lungo della rete diviso il valore della velocità media all'interno della condotta.
Il metodo della corrivazione e dell'invaso: sono metodi per la determinazione della portata di pioggia da porre alla base del dimensionamento del collettore sono i metodi con cui si sceglie il tracciato altimetrico della condotta di fognatura sono i metodi con cui si sceglie il tracciato planimetrico della condotta di fognatura sono il metodo di scelta del collettore e delle sue dimensioni.
Nel metodo dell'invaso la portata al colmo è funzione: del tempo di corrivazione del tempo di riempimento della rete della durata totale dell'idrogramma di piena del tempo di picco tp.
La relazione che ci permette di determinare la portata di fognatura bianca è: j i a j i t j t A j i A.
Il calcolo di una fognatura bianca si esegue: considerando la portata pluviale media derivante da studi idrologici valutando l'impatto ambientale che essa genera sul bacino considerando la massima portata pluviale derivante da studi idrologici tenendo conto della topografia del sito.
Il coefficiente udometrico u si misura in: l/(s*m) l/(s*m3) m3/(s*ha) l/(s*ha).
All'aumentare del valore del volume da assegnare ai piccoli invasi, i collettori: rimangono della stessa sezione aumentano di sezione; presentano velocità più basse diminuiscono di sezione.
Nel metodo dell'invaso, Il volume w0 indica: il volume defluito nelle caditoie il volume per unità di superficie costituito dal velo idrico sulle superfici scolanti nonché dei piccoli volumi invasati nelle capacità secondarie il volume invasato all'interno del collettore il volume invasato all'interno del collettore i-esimo a monte del tratto I di calcolo.
Le fognature miste sono fognature: convogliano acque bianche e all'occorrenza acque nere convogliano acque nere e all'occorrenza acque bianche che vengono usate alternativamente per convogliare acque bianche e acque nere convogliano entrambe le portate.
Negli impianto di sollevamento delle fognature il dh indica: la differenza di quota tra due pozzetti successivi la differenza di livello determinata dai due galleggianti (uno di chiusura e uno di apertura) la differenza di quota tra la sezione di monte e di valle della condotta fognaria ove installare l'impianto di sollevamento la differenza di quota tra il fondo del pozzetto e il piano di posa del chiusino (uno di chiusura e uno di apertura).
Le condotte di fognatura: vanno posate al di sotto delle condotte di acquedotto vanno posate al di sopra delle condotte di acquedotto vanno posate più a valle delle condotte di acquedotto vanno posate alla stessa quota delle condotte di acquedotto.
Il thalweg rappresenta: la quantità di trasporto solido di sedimenti lungo l'asta principale la quota altimetrica più elevata di un alveo fluviale la quota relativa alla sommità degli argini fluviali la quota altimetrica più bassa di un alveo fluviale.
I meandri sono tipici: degli alvei alluvionati degli alvei incisi in formazioni lapidee degli alvei incassati delle sole zone montane.
I pennelli costruiti con gabbioni sono opere: traversali sporgenti di tipo flessibile traversali flessibili longitudinali sporgenti di tipo rigido longitudinali sporgenti di tipo flessibile.
Le briglie sono opere: longitudinali di tipo rigido trasversali di tipo rigido longitudinali di tipo flessibile trasversali di tipo flessibile.
In quale tipologia di alveo si ha un forte trasporto solido di sedimenti? Torrenti Fiumare Ruscelli Canali intrecciati.
___La pendenza di equilibrio di un alveo è sempre: minore della pendenza iniziale maggiore della pendenza iniziale uguale alla pendenza iniziale maggiore della pendenza iniziale solo nelle zone vallive.
Nella verifica a schiacciamento, la briglia è soggetta a: pressoflessione torsione pura trazione pura compressione.
Le briglie selettive permettono di: trattenere solo i sedimenti più fini trattenere tutti i sedimenti far passare solo i sedimenti più fini far passare solo i sedimenti più grossi.
Se si inseriscono una serie di soglie in un alveo fluviale: si hanno scavi di materiale solido tra una soglia ed un'altra si hanno modifiche della lunghezza dell'alveo stesso si hanno modifiche della larghezza dell'alveo stesso si hanno depositi di materiale solido tra una soglia ed un'altra.
Una briglia in alveo agisce: accumulando sedimenti a monte di essa creando erosione a valle di essa accumulando sedimenti a valle di essa creando erosione a monte di essa.
Se si inseriscono una serie di soglie in un alveo fluviale si hanno: modifiche della portata nell'alveo stesso scavi di materiale solido tra una soglia ed un'altra modifiche della larghezza dell'alveo stesso depositi di materiale solido tra una soglia ed un'altra.
Il rivestimento con pietrame a valle della briglia serve per: ridurre la profondità di escavazione indotta dalla corrente fluviale ridurre le portate d'acqua dell'alveo centralizzare la corrente fluviale ridurre la sottospinta che agisce sulla briglia stessa.
I fori di drenaggio nella struttura di una briglia: vengono adottati per ridurre le spinte dell'acqua agenti sulla briglia stessa vengono adottati per lo scolo delle acque dalla gàveta non sono sempre necessari sono posizionati in corrispondenza della fondazione.
Al fine di diminuire la pendenza del fondo di un alveo fluviale, è opportuno inserire una serie di: briglie scolmatori traverse pennelli.
In presenza di arginature, l'aumento della scabrezza del fondo alveo risulta pericolosa perché: aumenta la portata in alveo aumenta la velocità della corrente in alveo aumenta la pendenza in alveo aumenta il tirante idrico in alveo.
Le fondazioni dei muri di sponda presentano altezze: inferiori a 0,5 m superiori ad 1 m pari ad 1 m inferiori ad 1 m.
A valle di una cassa di espansione, la portata d'acqua in alveo risulta: maggiore minore uguale doppia rispetto a quella di monte.
La portata che entra in un diversivo è regolata: da uno scolmatore da uno sfioratore laterale da nessuna opera fluviale da una traversa fluviale.
In condizioni minime di deflusso in alveo, uno scolmatore non entra in funzione entra in funzione attraverso una traversa fluviale entra in funzione attraverso uno stramazzo entra in funzione attraverso uno sfioratore laterale.
Gli argini golenali vengono adottati per evitare esondazioni quando si ha: piena ordinaria massima magra il tirante minimo il livello di massima piena.
Il sormonto di un argine si ha quando: i livelli d'acqua in alveo aumentano le portate d'acqua in alveo diminuiscono non si verifica il trasporto solido le velocità della corrente idrica in alveo aumentano.
Nella costruzione di casse di espansione in più settori, ogni cassa è idraulicamente connessa ad un'altra attraverso: argini soglie sfioranti luci a battente traverse fluviali.
La presenza di una traversa fluviale in un alveo induce: un moto vario in corrispondenza di essa un moto permanente in corrispondenza di essa un moto uniforme in corrispondenza di essa nessuna delle risposte precedenti.
In fase di progettazione, la distanza fra due pennelli deve essere: uguale alla loro larghezza uguale alla loro lunghezza minore della loro lunghezza maggiore della loro lunghezza.
Le fascinate sono adottate: per modificare la pendenza dell'alveo fluviale per la centralizzazione dell'alveo fluviale per evitare fenomeni di esondazione dell'alveo fluviale per la protezione delle sponde dall'erosione.
Al fine di centralizzare il percorso della corrente idrica in un alveo fluviale, occorre posizionare una serie di: traverse briglie casse di espansione pennelli.
L'involucro esterno di un gabbione è fatto in: calcestruzzo armato ferro zincato terra pietrame.
Una traversa è un'opera fluviale che viene utilizzata per: per la sistemazione delle sponde fluviali l'adduzione di acqua diminuire la pendenza del corso d'acqua la laminazione delle piene.
I canali di bonifica sono tipici: delle aree urbane delle aree collinari delle aree montane delle aree pianeggianti.
Le casse di colmata che ricevono le acque dai canali di colmata risultano essere: dotate di sistemi di pompaggio dotate di briglie protette da arginature utilizzate solo per eventi di piena consistenti.
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