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Title of test:
Interpersonali 3-14; 45-50; 54-60

Description:
Interpersonali 3-14; 45-50; 54-60

Author:
Sabino
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Creation Date:
03/03/2023

Category:
University

Number of questions: 187
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Content:
Secondo Carter e McGoldrick la nascita del primo figlio implica Il riemergere di problematiche latenti ed il riattivarsi dell'aggressività pregressa Una ristrutturazione dei legami personali con le proprie figure genitoriali Il potenziarsi delle occasioni di socializzazione con l'emergere di nuovi valori e di nuove abitudini di vita Il riavvicinamento alle proprie figure genitoriali e la pacificazione degli eventuali conflitti passati.
Nel ciclo di vita famigliare gli eventi critici Possono essere normativi, ovvero di facile risoluzione, oppure paranormativi ed avere un carattere transitorio Hanno una valenza prevalentemente negativa per lo sviluppo armonico dei legami famigliari Possono sfociare in una riorganizzazione evolutiva oppure in una destrutturazione del sistema famigliar Si evidenziano a seguito dell'incapacità della famiglia di far fronte ai compiti di sviluppo che la caratterizzano in una determinata fase del suo ciclo di vita.
L'adattamento di coppia è un costrutto multidimensionale le cui variabili costitutive sono: La comunicazione, l'accordo, le attività condivise, la soddisfazione, l'impegno e l'intimità Il legame affettivo reciproco, la presiposizione al cambiamento e la gestione costruttiva dei conflitti La soddisfazione e l'intimità di coppia La flessibilità, l'intimità e le abilità di comunicazione.
Secondo alcune ricerche condotte da Zaccagnini e Zavattini, la soddisfazione di coppia decresce: Quando si raggiunge l'età matura e si affronta l'uscita di casa dai figli in parallelo al decadimento delle condizioni di salute dei propri genitori Ogni qualvolta la coppia si trova a dover affrontare una transizione significativa che determina una riorganizzazione degli equilibri Nel corso dell'anzianità, quando le patologie organiche ed i disturbi fisici inducono i coniugi ad un ritiro sociale ed esasperano la conflittualità pregressa Dopo la nascita del primo figlio che determina una significativa riduzione della quantità e della qualità di tempo trascorso insieme dai coniugi, oltre che una minore attività sessuale.
Quali sono le principali caratteristiche del conflitto genitoriale frequenza, intensità, contenuto e risoluzione frequenza e intensità intensità e risoluzione frequenza, intensità e risoluzione.
In tema di conflitto genitoriale, la letteratura ha progressivamente delineato la tendenza a definire il conflitto nei termini di soggetti coinvolti e livelli distinti di intensità la tendenza a definire il conflitto ponendo maggiore enfasi sul criterio di presenza/assenza la tendenza a definire il conflitto nei termini di soggetti coinvolti e conseguenze psicologiche i meccanismi e i processi sottostanti la potenziale associazione tra conflitto e benessere psicologico dei figli.
Tra gli stili che - individualmente - i partner mettono in atto nelle situazioni conflittuali vi sono Accondiscendenza e dominio Aggressività verbale, coercizione Tutte le risposte sono corrette Negoziazione e compromesso.
Quali sono i due stili di gestione del conflitto? impegno e evitamento negoziazione e accondiscendenza Negoziazione e compromesso impegno e distrazione.
Facendo riferimento alla organizzazione relazionale della gestione del conflitto, le configurazioni maggiormente indagate sono nessuna delle risposte è corretta evitamento-distrazione e accondiscendenza coercizione impegno-distrazione e negoziazione coercizione demand-withdrawal e reciprocità negativ.
La letteratura empirica evidenzia che conflitti frequenti reiterati e cronici determinano nei figli una elevata reattività emotiva, ansia, agitazione maggiori competenze di problem solving e di negoziazione dei conflitti una diminuzione dei livelli di ansia e agitazione grazie al fenomeno della abituazione maggiori reazioni di ostilità verso i pari.
Le evidenze empiriche dimostrano che i conflitti che riguardano tematiche inerenti la vita domestica e l'intimità dei due partner non producono lo stesso effetto negativo sui figli rispetto ai: conflitti che riguardano nessuna delle opzioni precedenti è corretta le relazioni con le famiglie di origine (genitori e suoceri) il comportamento, la cura e la educazione dei figli i rapporti di amicizia.
I conflitti genitoriali che riguardano il bambino e che vengono chiamati «child related» producono nei bambini intensi vissuti di vergogna vissuti di ansia tutte le opzioni sono corrette intensi vissuti di colpa.
Osservare i genitori che discutono e risolvono in maniera costruttiva le loro divergenze aiuta i figli a: diventare sicuri e assertivi nelle relazioni coi pari sviuppare competenze empatiche sviluppare le competenze cognitive di perspective taking sviluppare adeguate strategie di problem solving e risoluzione del conflitt.
L'ipotesi che spiega i processi attraverso i quali il conflitto diviene lesivo per i figli, anche quando questi non ne sono direttamente esposti è: l'ipotesi triangolazione l'ipotesi cognitivo-contestuale l'ipotesi sistemico-familiare l'ipotesi definita spillove.
L'iptesi dello spillover concentra la sua attenzione su: le rezioni comportamentali dei bambini le reazioni emotive dei bambini le competenze educate e le interpretazioni dei bambini in merito alla situazione conflittuale le competenze educative che possono venire deteriorate dal conflitto.
Negli studi sul confitto, l'ipotesi della sicurezza emotiva è stata formulata da: Grych Minuchin Fincham Cumming.
L'ipotesi teorica che spiega come il conflitto possa divenire un'esperienza patogena per i figli, quando questi liberamente o sotto la pressione di uno o dei due genitori si coinvolgono nel conflitto; viene definita triangolazione sistemico-relazionale cognitivo-contestuale Spillover.
Quali sono i principali modelli esplicativi degli effetti del conflitto sui figli? Ipotesi della sicurezza emotiva e dell'attaccamento Ipotesi cognitivo-contestuale e sistemico familiare Ipotesi cognitivo-contestuale, spillover, sicurezza emotiva, triangolazione triangolazione e modello della genitorialità disfunzionale.
L'ipotesi che le reazioni einterpretazioni dei bambini in merito al conflitto abbiano una influenza determinante sul loro benessere psicologico, addirittura superiore a quella del conflitto stesso, appartiene a: Spillover Ipotesi della sicurezza emotiva Triangolazione Ipotesi cognitivo-contestuale.
Durante il processo di elaborazione primaria del conflitto genitoriale: Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di negatività della situazione Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di rilevanza della situazione Tutte le risposte sono corrette Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di minaccia della situazione.
L' affermazione: il modello Cognitivo-Contestuale e quello della Sicurezza Emotiva, sono complementari è: falsa stata riferita solo dai teorici del modello cognitivo contestuale non è mai stata pronunciata vera.
Il costrutto di sicurezza emotiva di Davies e Cummings: è identico a quello della teoria dell'ataccamento Nessuna risposta è corretta si sviluppa solo dopo aver un legame sicuro con la figura di attaccamento quello della teoria dell'attaccamento e diverso da quello della teoria dell'attaccamento.
Le rappresentazioni dei bambini di tipo costruttivo vs distruttivo sono state introdotte nel modello cognitivo contestuale tutte le opzioni sono corrette nell'ipotesi dello spillover nell'ipotesi della sicurezza emotiva.
L'ipotesi della triangolazione fa riferimento a: teoria dell'attaccamento infant research teoria psicoanalitica teoria sistemica.
Le rappresentazioni dei bambini di tipo costruttivo vs distruttivo sono considerate: nell'ipotesi della sciureza emotiva nel modello cognitivo contestuale nell'ipotesi dello spillover nell'ipotesi della triangolazione.
Negli studi sul confitto, 'ipotesi della sicurezza emotiva è stata formulata da: Davies & Cummings Erel & Burman Grych & Fincham Bowlby.
La affermazione- il costrutto di sicurezza emotiva presenta una connotazione di tipo triadico- è mai stata pronunciata solo in parte vera falsa vera.
L'affermazione- Davies e Cummings ritengono che Grych & Fincham abbiano sottovalutato il ruolo delle emozioni nel processo di elaborazione del conflitto, attribuendo maggiore enfasi all'elaborazione cognitiva dei bambini esposti al conflitto - è. mai stata pronunciata vera falsa fuori tema.
Gli studi empirici, volti a validare il modello Cognitivo-Contestuale, si sono principalmente focalizzati su 3 costrutti, quali? minaccia tutte le risposte sono corrette autoefficacia autobiasimo.
Durante il processo di elaborazione secondaria: il bambino elabora una attribuzione di responsabilità tutte le risposte sono corrette il bambino elabora una aspettativa di efficacia il bambino tenta di stabilire se l'evento è dovuto a sé, ad altri o a circostanze esterne.
Durante il processo di elaborazione secondaria: Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di negatività della situazione tutte le risposte sono scorrette Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di rilevanza della situazione Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di minaccia della situazione.
Durante il processo di elaborazione primaria: Tutte le risposte sono corrette Il bambino cerca di ricavare informazioni sulle cause del conflitto Il bambino cerca di ricavare informazioni sul principale responsabile Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di minaccia e rilevanza della situazion.
Il bambino liberamente o sotto la pressione dei genitori può coinvolgersi nel conflitto come: messaggero di un genitore tutte le opzioni sono corrette Mediatore/risolutore alleato/coalizzato.
Minuchin descrive alcuni esempi di configurazioni triangolari, quali? il triangolo inammissibile Coalizione genitore-figlio Deviazione-attacco e Deviazione-appoggio tutte le opzioni sono corrette.
La ricerca tesa a comprendere gli effetti del conflitto coniugale sull'adattamento dei figli, ha cercato di individuare i moderatori di tale relazione, quali sono? genere temperamento del bambino tutte le opzioni sono corrette età.
Cosa ci spiega la teoria dello Spillover? ci spiega l'importanza delle cognizioni dei bambini esposti al conflitto ci spiega come spessi i genitori attribuiscano ai figli le responsabilità del conflitto ci spiega come siano importanti le reazioni emotive e la disregolazione comportamentale dei bambini esposti al conflitto ci spiega come sottosistemi diversi della famiglia si influenzino a vicenda trasmettendosi modalità umorali ed affetti.
Gli studi empirici hanno rilevato che le aree della genitorialità intaccate dal clima emotivo negativo del conflitto concernono tutte le opzioni sono corrette pratiche educative parenting stress sensibilità.
La affermazione: gli autori hanno evidenziato che uomini e donne differiscono nel modo in cui i processi coniugali si trasferiscono in quelli co-parentali e parentali è falsa non è mai stata pronunciata solo in parte vera vera.
La affermazione i minori risentono negativamente dell'esposizione al conflitto coniugale a qualsiasi età, anche se con manifestazioni diverse e specifiche è: solo in parte vera non è mai stata pronunciata vera falsa.
Con narcisismo della gravidanza si intende: uno stato mentale del futuro padre, caratterizzato da ripiegamento su di sé, vissuto intenso di esclusione e gelosia nei confronti della partner la condizione psichica in cui si trova il feto nel corso della gestazione, caratterizzato da indistinzione tra sé e l'altro un atteggiamento psichico della donna in gravidanza, caratterizzato da ripiegamento su se stessa, introspezione e distacco dal mondo esterno uno stato di depressione post-partum.
Rapahel-Leff (1983) ha individuato i seguenti stili materni in gravidanza: madre facilitante, madre reciproca, madre regolatrice madre sicura e madre insicura madre empatica, madre distaccata, madre confusa madre sicura, madre ambivalente, madre evitante, madre disorganizzata.
Cosa significa attaccamento prenatale secondo la Cranley (1981)? la correlazione tra la tipologia di attaccamento infantile ed il modello relazionale instaurato dalla madre con il bambino la misura in cui la donna manifesta comportamenti che rappresentano interazione e coinvolgimento con il bambino che attende la misurazione dei modelli operativi interni realizzata a livello transgenerazionale la tendenza ad idealizzare il bambino nel corso della gravidanza.
Il questionario Maternal Antenatal Attachment Scale (MAAS) è stato sviluppato da: Ammaniti Cranley Condon Ainsworth.
Relativamente alla cogenitorialità, gli sudi empirici hanno dimostrato: la stretta connessione tra qualità della relazione di coppia e alleanza cogenitoria la corrispondenza tra attaccamento sicuro dei genitori e buon accordo sulle pratiche educative una diminuzione del grado di coinvolgimento nella cura dei figli in presenza di solido rapporto di coppia l'impossibilità per i genitori separati e/o in conflitto di collaborare nella crescita e nell’educazione dei figli.
Che cosa intende Soulè con l'espressione bambino immaginario? il figlio fantasticato che deve realizzare tutte le potenzialità inespresse dei genitori la rappresentazione che i genitori hanno del bambino per come esso è nella realtà i timori e le ansie che i futuri genitori hanno circa la crescita e lo sviluppo del figlio l mondo immaginario creato dal bambino in una condizione di ritiro autistico.
Una delle funzioni del padre durante la gravidanza è quella di: vivere appieno la sindrome della covata essere un contenitore che protegge la madre ed il bambino e consente loro di progredire nel rapporto farsi da parte nella relazione affettiva con la partner per sviluppare un fisiologico sentimento di esclusione e di abbandono sostituire il bambino immaginario con il bambino reale.
L'obiettivo centrale della transizione alla genitorialità è: acquisire la capacità di prendersi cura in modo responsabile dei figli proiettare i propri desideri nelle percezioni relative al bambino immaginario consolidare il legame di coppia attraverso la nascita di un figlio sancire il passaggio all'età adulta attraverso la nascita di un figlio.
Che cos'è l'IRMAG? una intervista semistrutturata che indaga le rappresentazioni materne in gravidanz un test proiettivo che indaga la struttura di personalità un metodo osservativo che valuta la qualità della relazione dei partner con il bambino un questionario standardizzato che indaga gli stili di attaccamento.
Quali sono le tipologie di rappresentazioni materne individuate attraversol'IRMAG? disintegrate e sicure cooperative, in tensione, collusive, disturbate presa di ruolo, differenziazione di sé dal feto, interazione col feto integrate/equilibrate, ristrette/disinvestite, non integrate/ambivalenti.
Cosa si intende nell'IRMAG per rappresentazione materna integrata/equilibrata? una rappresentazione materna caratterizzata dal mantenimento di un equilibrio emotivo basato sul distacco e la razionalizzazione un atteggiamento materno in cui coesistono tendenze diverse nei confronti della maternità e del bambino una tendenza della madre a percepire solo il bambino reale senza dare spazio a quello immaginario una rappresentazione della maternità e del bambino ricca, investita affettivamente , coerente, aperta al cambiamento.
Nell'IRMAG, le sottocategorie delle rappresentazioni materne integrate/equilibrate sono: limitata, orientata su di sé, orientata sul bambino accentuata, inversione di ruolo confusa, inversione di ruolo, assorbita in se stessa accentuata, con paura, orientata su di sé.
Nell'IRMAG, quali sono le caratteristiche della rappresentazione materna ristretta/disinvestita? oscillazione tra stati intensi di gioia e profonda depressione un equilibrio tra coinvolgimento affettivo verso il bambino e ripiegamento su di sé razionalizzazione, rigidità, impersonalità, mancanza di coinvolgimento emotivo flessibilità, apertura al cambiamento, empatia, intensa emotività.
Nell'IRMAG, quali sono le sottocategorie dalle rappresentazioni materne non integrata/ambivalente accentuata, inversione di ruolo limitata, orientata su di sé, orientata sul bambino accentuata, con paura confusa, inversione di ruolo, assorbita in se stessa.
Nell'IRMAG, cosa si intende per rappresentazione materna non integrata/ambivalente? una rappresentazione della genitorialità che esclude la presenza affettiva del partner una rappresentazione della maternità e del bambino ricca, investita affettivamente ed aperta al cambiamento la coesistenza di tendenze diverse nei confronti della maternità e del bambino che forniscono un quadro oscillante e confuso una rappresentazione della maternità caratterizzata dal distacco emotivo, dalla razionalizzazione e dal controllo.
Nell'IRMAG, quali sono le sottocategorie delle rappresentazioni materne ristrette/disinvestite? confusa, inversione di ruolo, assorbita in se stessa accentuata, inversione di ruolo accentuata, con paura, orientata su di sé limitata, orientata su di sé, orientata sul bambino.
Quali sono i principali rischi per i figli di madri adolsecenti? tutte le opzioni sono corrette maltrattamento fiico scarso peso alla nascita nascita prematura.
Quali sono i fattori in gioco nella relazione mamma adolescente-bambino? età della madre rapporti con la famiglia di origine povertà tutte le opzioni sono corrette.
I profili psicologici delle madri adolescenti vengono raggruppati in: adolescenti che vengono o non vengono aiutati dalle famiglie di origine adolescenti maschi e femmine adolescenti che decidono di interrompere o portare avanti la gravidanza adolescenti di livello cuturale basso o alto.
Una gravidanza in adolescenza: è sempre la conseguenza di un trauma vissuto nel corso dello sviluppo interferisce con il processo di costruzione dell'identità femminile permette di risolvere i conflitti di dipendenza favorisce la definizione della propria identità femminile.
Quali sono le possibili risorse personali di una madre adolescente? tutte le opzioni sono corrette self individuation salute mentale competenze emotive e cognitive.
Gli studi empirici hanno dimostrato che una cogenitorialità disfunzionale incide neativamente su: tutte le opzioni sono corrette competenza genitoriale percepita calore materno pratiche educative e stress genitoriale.
Quando valutare la cogenitorialità è importante? nel lavoro con le coppie conflittuali nel lavoro clinico con le famiglie nel lavoro clinico, nelle decisioni per la custodia dei figli, in ambito di ricerca nelle decisioni di custodia dei figi.
Quali sono le principali dimensioni della cogenitorialità? calore e stima, sodisfazione e impegno, accordo collaborazione e rispetto, supporto e aiuto, accordo sitima e supporto, conflitto, accordo comunicazione, accordo, stima vs antagonismo, impegn.
Relativamente alla cogenitorialità, gli sudi empirici hanno dimostrato: nessuna opzione è corretta L'impossibilità per i genitori separati e/o in conflitto di collaborare nella crescita e nella educazione dei figli la corrispondenza tra attaccamento sicuro dei genitori e buon accordo sulle pratiche educative la corrispondenza tra psicopatologia e co-genitorialità.
Per co-genitorialità si intende: la possibilità dei genitori di ricorrere a figure di supporto durante l'accudimento dei figli la capacità dei genitori di coordinarsi nell'esercizio della funzione genitoriale e di supportarsi a vicenda come leader della famiglia la capacità di accudire i propri figli in modo amorevole, solo in presenza di una solida relazione tra partner sposati o conviventi una rappresentazione materna che tende ad escludere il partner dal suo ruolo genitoriale.
Una cogenitorialità disfunzionale determina: sintomi depressivi e oppositivi aggressivi sintomi depressivi e difficoltà attentive sintomi ansiosi e comportamenti aggressivi comportamenti di internalizzazione, esternalizzazione e problemi di attenzione.
Quale dei seguenti aspetti NON rappresenta una dimensione della co-genitorialità? intimità di coppia stima e supporto comunicazione impegno.
Nella valutazione della cogenitorialità, la dimensione accordo fa riferimento: alla tendenza a supportare il partner in una situazione di gioco con il bambino alla condivisione degli obiettivi edutcativi, delle regole e dei limiti da impartire ai figl tutte le opzioni sono corrette alla presenza di atteggiamenti che promuovono la capacità dell'altro genitore.
Chi sostiene che il gioco costituisce una invariante culturale? Bruner Huzinga Piaget Vygostkij.
Chi sostene che il gioco permette il passaggio dalla dipendenza alla autonomia? Winnicot Bruner Piaget Freud.
Bruner in merito al gioco ha studiato nessuna opzione è corretta le competenze percettive e sensoriali le competenze emotive e i legami di attaccamento le competenze comunicative nei bambini piccoli.
Quale autore considera il gioco una palestra per le abilità metacomunicative? Bateson Freud Paget Vygostkij.
Quale autore attribuisce al gioco una funzione sociale in cui emerge il sé? Paget Vygostkij Mead Freud.
Quale autore attribuisce al gioco una funzione di catarsi? Piaget Freud Huzinga Vygostkij.
Quale stadio del gioco si basa sul far finta? il gioco senso-motorio il gioco con regole il gioco simbolico tutte le opzioni sono corrette.
Quale autore considera il gioco uno strumento della mente che aiuta il bambino a controllare i suoi comportamenti? Paget Freud Bruner Vygostki.
Il gioco con regole caratterizza: i 6-7 anni nessuna opzione è corretta l'età prescolare l'età adolsecenziale.
Il gioco sibolico caratterizza: l'età scolare il secondo anno di vita il terzo anno di vita il quarto anno di vita.
Quali sono gli stadi dello sviluppo del gioco per Piaget? gioco simbolico gioco con regole tutte le ozpioni sono corrette stadio senso-motorio.
Per Piaget lo sviluppo del gioco si articola in quanti stadi? 4 2 5 3.
Per Piaget, nel gioco ... viene facilitato l'apprendimento si assiste all'esercizio di strutture già disponbili tutte le ozpioni sono corrette prevale l'assimilazione.
Quale dei seguenti comportamenti NON è di aiuto per un bambino che ha subito un lutto significativo? assicurarsi che il bambino riceva informazioni corrette sulla malattia o sulle circostanze della morte difendere il bambino minimizzando il tragico lutto e impedendogli di partecipare a tutte le cerimonie connesse al decesso dare esplicitamente al bambino il permesso di addolorarsi ristabilire la routine il più presto possibile.
Quale delle seguenti affermazioni riferite all'elaborazione del lutto NON è vera: l'elaborazione del lutto è quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo l'elaborazione del lutto è un particolare processo mentale lungo e articolato che si svolge ?a ondate? per mezzo delle quali ci avviciniamo e allontaniamo dalla percezione diretta del dolore mentale depressivo l'elaborazione del lutto comporta grandi trasformazioni delle immagini mentali sia di sé sia della persona perduta che potrà venire conservata soltanto in quanto sarà trasformata in ricordo l'elaborazione del lutto implica che la persona colpita possa dare libero sfogo alle proprie sensazioni ed emozioni, in altre parole al proprio dolore.
"Progressiva consapevolezza emotivo-cognitiva della perdita, sua accettazione profonda, stabile ristrutturazione emotivo-cognitiva della percezione di Sé che tenga pienamente conto della perdita e riconoscimento schietto del dolore che si sta provando, della sua sensatezza e legittimità ritornando ad accogliere, stimare, a volere bene al se stesso sofferente che ci si ritrova ad essere". Questa definizione fa riferimento al processo mentale di: dolore depressivo nessuna opzione è corretta accettazione della perdita elaborazione del dolore.
Cosa si intende per dolore depressivo? quel particolare dolore che implica la mancata elaborazione del lutto quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo un tipo di dolore che implica soltanto aspetti negativi Nessuna risposta è corretta.
L'invischiamento nel processo del lutto e l'evitamento della perdita sono due componenti di: una mancata elaborazione del lutto dolore depressivo un lutto normale un lutto prolungato o traumatico.
L'affermazione "Nei giorni successivi al lutto il bambino può manifestare fantasie di ricongiungimento" è: falsa perché le fantasie di ricongiungimento possono manifestarsi soltanto nel momento in cui il bambino riceve la notizia del lutto vera solo in alcune situazioni particolari vera assolutamente falsa.
Quali sono le principali reazioni al lutto nei bambini? cambiamenti nel comportamento e nel pensiero Tutte le risposte sono corrette interazioni interpersonali caratterizzate da ritiro, isolamento sociale e comportamenti aggressivi reazioni emotive.
L'affermazione "Secondo diversi autori la quasi totalità dei bambini dai quattro anni di età sa che la morte è irreversibile, universale, ed implica la cessazione delle funzioni vitali" è: l'irreversibilità, l'universalità e la non funzionalità sono concetti che vengono acquisiti durante l'adolescenza falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dagli otto anni non è possibile affermare ciò perché l'acquisizione di tali conoscenze dipende soltanto dall'esperienza personale del bambino falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dai sei ann.
Come viene inteso il concetto di morte da parte dei bambini che hanno meno di tre anni? la morte è vista dal bambino come una separazione limitata, una specie di vita ridotta, un evento temporaneo il bambino ha già compreso che la morte è irreversibile e universale prima dei tre anni il concetto di morte non è per niente compreso dai bambini il bambino inizia a comprende il principio della non funzionalità.
La comprensione del concetto di morte nei bambini fa riferimento a: non è posssibile rispondere a questa domanda perché gli studi sul concetto di morte nei bambini sono troppo pochi non funzionalità, irreversibilità ed evento tragico irreversibilità e universalità non funzionalità, irreversibilità, universalità, causalità e mortalità personal.
Quale autore afferma che "Evitare il lutto é una importante variante patologica del dolore"? Nessuna risposta è corretta Stanulovic Lieberman Bowlby.
Nella diagnosi di PTSD secondo il DSM IV è necessario specificare se il disturbo è: tutte le opzioni sono corrette acuto o cronico lieve, grave ad esordio precoce, ad esordio ritardato.
Quale di queste caratteristiche NON è tipica dei soggetti che sperimentano un lutto prolungato? provano un'intensa sensazione di nostalgia sperimentano sentimenti di alienazione e di isolamento sociale riescono ad investire in nuove attività e nel loro futuro sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico.
Qual è la definizione del criterio diagnostico A del PTSD secondo il DSM IV? la risposta all'evento deve comprendere intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore (nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato e/o agitato) l'individuo deve presentare almeno tre sintomi di evitamento ed attenuazione della reattività generale presenza di almeno un sintomo relativo alla sensazione di rivivere l'evento traumatico presenza di almeno due sintomi di aumentato arousal e di ipereccitabilità.
Qual è la principale differenza tra il Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini e il Disturbo Post-traumatico da Stress? entrambe le risposte sono sbagliate entrambe le risposte sono corrette nel Disturbo da Lutto Prolungato c?è una maggiore tendenza alla letargia, al ritiro, alla depressione e all'apatia nel Disturbo Post-traumatico da Stress c?è una maggiore tendenza alla riproduzione ansiosa dell'evento e di pattern compulsivi.
Secondo il criterio diagnostico B del PTSD, facendo riferimento alla quarta edizione del DSM, quali sono alcuni dei sintomi relativi alla sensazione di rivivere l'evento traumatico? agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando entrambe le risposte sono corrette entrambe le risposte sono sbagliate ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni.
"I ricordi, i pensieri e le emozioni relative alla persona deceduta possono sollecitare le memorie spaventose relative alla modalità del decesso". Questa affermazione è vera per le situazioni di:\n lutto normale lutto prolungato tutte le risposte sono corrette lutto traumatico.
Quale spiegazione potrebbe essere fornita ad un bambino rispetto al suicidio del proprio genitore? nessuna opzione il fatto che il genitore non era in grado di sentire e di pensare in modo sano a causa di una malattia mentale il fatto che il genitore abbia desiderato in modo anomalo risolverei i suoi problemi è meglio non fornire alcuna spiegazione al bambino subito dopo l'avvenimento.
Quale delle seguenti caratteristiche è presente nel lutto traumatico e non nel lutto normale né in quello cronico? Senso di alienazione e di isolamento sociale sono tutte caratteristiche presenti soltanto nel lutto traumatico la causa della morte è terrificante e scioccant i soggetti sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico.
Quando una persona particolarmente cara ad un bambino muore in modo traumatico il bambino può manifestare delle difficoltà, quali? evitamento e appiattimento memorie intrusive relative al decesso Tutte le risposte sono corrette sintomi fisici o emotivi di accresciuto arousal.
Quale dei seguenti sintomi può essere presente nel Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini? disturbi del comportamento alimentare pianto e richiamo della persona perduta Tutte le risposte sono corrette regressioni o perdite di competenze fondamentali.
L' Approccio che considera una complessa articolazione di elementi che entrano in gioco nei percorsi evolutivi e nei processi sottesi alle dinamiche dell'adattamento e del maladattamento si chiama: approccio cululativo del rischio della causalità diretta della causalità circolare process oriented.
Quali sono le principali caratteristiche dei soggetti resilienti? pianificazione tutte le opzioni sono corrette progettualità stima di sé.
la definizione - non semplice capacità di sopravvivere, ma utilizzo delle esperienze per riflettere, riparare e ricominciare a costruire e a realizzare progetti grazie alla forza e alle energie interiori - fa riferimento a: resilienza autodeterminazione autoefficacia risorsa.
Il maltrattamento psicologico comprende due dimensioni, quali? dimensione commissiva e omissiva dimensione intrapsichica dimensione relazionale e personale tutte le opzioni sono corrette.
Il fenomeno dell'abuso all'infanzia è grave a elevato rischio di ricorrenza tutte le opzioni sono corrette frequente.
Incuria, discuria e ipercura fanno parte di: abuso fisico patologia delle cure abuso emozionale abuso sessuale.
Quante forme di trascuratezza sono state classificate? 2 1 3 4.
Difficoltà di crescita e ritardi nel linguaggio sono conseguenze di: maltrattamento psicologico abuso sessuale maltrattamento fisico tascuratezza.
L'anacronismo delle cure fa parte della: abuso emozionale trascuratezza ipercura discuria.
La sindrome di Munchausen per procura fa parte di: incuria discuria ipercura abuso sessuale.
I fattori da valutare per meglio diagnosticare una azione maltrattante sono: età tutte le opzioni sono corrette forma localizzazione.
Il maltrattamento fisico comprende diversi livelli di gravità, quali? non vi sono livelli di gravità lieve moderato e grave moderato grave e gravissimo minimo grave e gravissimo.
In età prescolare, difficoltà cognitive e bassi QI sono conseguenze di: discuria ipercura abuso emozionale maltrattamento fisico.
Quante sono le fasi di sviluppo dell'abuso sessuale? 3 2 non vi sono fasi 4.
Il post traumatic stress disorder è una conseguenza: maltrattamento fisico e abuso sessuale maltrattamento psicologico abuso sessuale maltrattamento fisico.
Qual è la definizione del criterio diagnostico A del PTSD secondo il DSM IV? presenza di almeno un sintomo relativo alla sensazione di rivivere l'evento traumatico la risposta all'evento deve comprendere intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore (nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato e/o agitato) l'individuo deve presentare almeno tre sintomi di evitamento ed attenuazione della reattività generale presenza di almeno due sintomi di aumentato arousal e di ipereccitabilità.
Quale dei seguenti comportamenti sessuali nei bambini NON è da considerare un segnale di allarme? esplorazioni ed attività ludiche a connotazione sessuale attività ludiche a connotazione sessuale curiosità verso il proprio corpo e quello altrui tutte le opzioni sono corrette.
I seguenti comportamenti: mettere la bocca su parti sessuali, chiedere di essere coinvolto in atti sessuali, masturbarsi con oggetti e inserire oggetti in vagina/ano, sono: nessuna opzione è corretta comportamenti presenti esclusivamente nei bambini vittime di abusi comportamenti rari in bambini che non hanno subito abusi mentre sono presenti in una certa percentuale nei bambini abusati comportamenti assenti sia nei bambini non abusati.
Quale delle seguenti caratteristiche NON fa parte degli aspetti che caratterizzano la relazione educatore-bambino nei casi di sospetto di abuso e/o maltrattamento? c'è la tendenza da parte della vittima a normalizzare la situazione di abuso il disagio viene espresso dal bambino in maniera indiretta il bambino ha assoluta fiducia nell'altro è presente il bisogno da parte della vittima di mantenere un'immagine buona del genitore maltrattante.
Nella relazione educatore-bambino, "ascoltare le emozioni attivate da quanto osservato" significa: entrambe le risposte sono sbagliate entrare in contatto con le emozioni del bambino entrambe le risposte sono corrette entrare in contatto con le proprie emozioni attivate da quanto si sta osservando.
"Sospendere le aspettative e il giudizio, osservare ciò che accade con occhio obiettivo, non attuare interventi immediati e impulsivi, ascoltare le emozioni attivate costituiscono i principi dell'osservazione partecipe e dell'ascolto empatico". Questa affermazione è: vera solo per quanto riguarda l'ascolto empatico ma non per l'osservazione partecipe vera solo per quanto riguarda l'osservazione partecipe ma non per l'ascolto empatico vera falsa.
Nella diagnosi di PTSD secondo il DSM IV è necessario specificare se il disturbo è: acuto, cronico, ad esordio ritardato ad esordio precoce, ad esordio ritardato lieve, intenso nessuna risposta è corretta.
Secondo il criterio diagnostico B del PTSD, facendo riferimento alla quarta edizione del DSM, quali sono alcuni dei sintomi relativi alla sensazione di rivivere l'evento traumatico? entrambe le risposte sono corrette entrambe le risposte sono sbagliate ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando.
Cosa intendono Cirillo e Di Blasio quando parlano di "incapacità genitoriale come messaggio"? tutte le risposte sono corrette l'incapacità genitoriale viene utilizzata come mezzo per mostrare al partner la propria insoddisfazione all'interno della relazione coniugale il genitore esibisce la propria incapacità sperando che il proprio genitore si occupi dei suoi figli, contando di ottenere una sorta di risarcimento per non essere stato adeguatamente accudito nell'infanzia attraverso il suo comportamento il genitore comunica al figlio che non è in grado di accudirlo adeguatamente.
Secondo Cirillo e Di Blasio, in alcune situazioni di maltrattamento e/o trascuratezza familiari il figlio assume un ruolo attivo nella misura in cui egli, coinvolto in un rapporto parentificato, inintenzionalmente sollecita l'irritazione e la rabbia già latenti in uno o entrambi i genitori, finendo cosi per assumere la posizione di: istigatore nessuna opzione è corretta terzo nel conflitto protettore parentificato.
Quale/i autore/i in letteratura ha/hanno individuato le quattro precondizioni necessarie affinché si compia l'abuso sessuale? Finkelhor Cirillo e Di Blasio Tutte le risposte sono corrette Gagné e Bouchard.
Finkelhor afferma che "L'abuso di alcool o droghe, la presenza di psicosi e di un controllo inadeguato degli impulsi costituiscono aspetti salienti che predispongono al superamento delle inibizioni interne". Quanto affermato dall'autore costituisce: una dinamica tipica delle famiglie maltrattanti e trascuranti una precondizione necessaria affinchè si compia l'abuso sessuale nessuna risposta è corretta la causa scatenante dell'abuso sessuale.
L'affermazione "Il coinvolgimento sessuale della figlia può avvenire attraverso la costruzione di un rapporto privilegiato e non attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze" è: falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire sia attraverso la costruzione di un rapporto "privilegiato" sia attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire soltanto attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze vera vera solo nelle famiglie in cui la figlia ha meno di 10 anni.
Relativamente al funzionamento delle famiglie psicologicamente maltrattanti, quante tipologie di famiglia hanno individuato Gagné e Bouchard? 2 5 nessuna opzione è corretta 3.
L'età può essere un fattore protettivo che mitiga l'impatto della violenza subita dai bambini. In che modo? i ragazzi più piccoli mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più grandi i ragazzi più grandi mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più piccoli i preadolescenti mostrano meno disturbi psicologici rispetto ai bambini più piccoli e a quelli più grandi nessuna ricerca ha dimostrato empiricamente questo legame.
Quali sono le tipologie di fattori protettivi, evidenziate in letteratura, che possono mitigare l'impatto della violenza subita dai bambini? fattori interni ed esterni fattori familiari ed extrafamiliari fattori individuali, familiari e sociali fattori individuali e sociali.
Cosa è emerso dallo studio di Cano e Vivian, i quali hanno indagato i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti? la percezione della gravità degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia la frequenza degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia la frequenza degli stressors ed anche la percezione della loro gravità sono in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia gli stressors indagati dagli autori non predicono alcun comportamento violento.
Lo stressor "morte di una persona cara" rientra tra i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; che tipo di stressor è? stressor che riguarda la minaccia sia la risposta 3 sia la risposta 4 sono corrette stressor interpersonale stressor che riguarda la perdita.
Particolare cura è stata posta in letteratura alla analisi degli eventi stressanti che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; tali stressors sono stati definiti su due assi non mutuamente escludentisi. Quali sono i due assi? quello concernente l'ambito di vita e quello relativo alla natura dell'evento stressante quello interpersonale e quello lavorativo quello concernente la perdita e quello relativo alla minaccia Nessuna risposta è corretta.
L'affermazione "Gli effetti della violenza assistita si esprimono in termini sia di trasmissione intergenerazionale del comportamento violento osservato in casa, che viene ripetuto dalle ex-vittime ormai adulte nei confronti dei partner, sia di comportamenti devianti che si manifestano in altri contesti quale quello scolastico, del gruppo dei pari, o del contesto sociale allargato" è: parzialmente vera vera falsa non è stata dimostrata empiricamente.
Qual è l'effetto della violenza assistita sul legame d'attaccamento madre-bambino? più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo evitante più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo ambivalente non esistono studi che abbiano dimostrato un legame tra violenza assistita e attaccamento nessuna opzione è corretta.
Quale dei seguenti sintomi è conseguente all'aver assistito ad un'aggressione familiare nei confronti del caregiver, secondo quanto sostenuto da Lehmann all'interno di una rassegna della letteraura? il ricordo intrusivo ed incontrollabile dell'evento il gioco ripetitivo e stereotipato Tutte le risposte sono corrette la reattività psicologica.
L'affermazione "Gli effetti della violenza assistita si esprimono in termini sia di trasmissione intergenerazionale del comportamento violento osservato in casa, che viene ripetuto dalle ex-vittime ormai adulte nei confronti dei partner, sia di comportamenti devianti che si manifestano in altri contesti quale quello scolastico, del gruppo dei pari, o del contesto sociale allargato" è: vera falsa parzialmente vera non è stata dimostrata empiricamente.
Qual è l'effetto della violenza assistita sul legame d'attaccamento madre-bambino? il legame di attaccamento mamma-bambino è di tipo sicuro più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo insicuro all'aumentare della gravità della violenza subita dalla madre, aumenta anche la possibilità che i figli instaurino un legame di tipo disorganizzato non esistono studi che abbiano dimostrato un legame tra violenza assistita e attaccamento.
Quale dei seguenti sintomi non è conseguente all'aver assistito ad un'aggressione familiare nei confronti del caregiver, secondo quanto sostenuto da Lehmann all'interno di una rassegna della letteratura? il ricordo intrusivo ed incontrollabile dell'evento la reattività psicologica nessuna opzione è corretta il gioco ripetitivo e stereotipato.
L'affermazione "I figli di genere opposto a quello del genitore psicologicamente disturbato sono più a rischio di sviluppare disturbi nel corso dello sviluppo, perché mettono in atto comportamenti di imitazione e interiorizzano le problematiche del genitore del sesso opposto" è: vera solo per quanto riguarda le figlie femmine vera falsa non ci sono studi in letteratura che abbiano indagato il legame tra il genere del figlio e la psicopatologia genitoriale.
Le difficoltà pre- o perinatali dei bambini sono considerate: fattori predisponenti fattori perpetuanti fattori precipitanti fattori di resilienza.
La presenza di alcuni tratti fisici particolari nel bambino, come handicap o malattie croniche, è un elemento che: rientra nei fattori perpetuanti, ovvero quei fattori che perdurano durante il corso di vita predispone al maltrattamento i genitori con patologie psichiatriche e non i genitori psicologicamente sani viene considerato un fattore precipitante grave nessuna opzione è corretta.
Quali dei seguenti fattori NON rientrano tra i fattori perpetuanti, ovvero quelli che perdurano nel tempo? i fattori socioculturali la qualità del legame mamma-bambino le dinamiche familiari gli eventi di vita negativi.
L'epoca di insorgenza della malattia mentale della madre si configura come: fattore precipitante Nessuna risposta è corretta fattore interveniente fattore predisponente.
Quali sono le caratteristiche delle relazioni familiari in grado di contrastare l'impatto della patologia del genitore sul funzionamento familiare e quindi, indirettamente, sullo sviluppo del bambino? Tutte le risposte sono corrette la capacità di gestire il conflitto la presenza di calore affettivo e la vicinanza la flessibilità e l'organizzazione.
L'affermazione "Vannotti sottolinea che, nelle famiglie con un genitore affetto da psicopatologia, è meglio spiegare ai figli apertamente la diagnosi" è: vera in quanto in questo modo viene preservata la relazione tra il genitore affetto da psicopatologia e il figlio vera perché la chiara definizione di una diagnosi e la possibilità di spiegarla apertamente ai figli permette a questi ultimi di adattarsi alla malattia e di sentirsene meno responsabili dipende dalla qualità del legame tra il genitore non affetto da psicopatologia e il figlio vera soltanto per le famiglie con figli grandi.
Quando si verifica, secondo Hall, il fenomeno della triangolazione nelle famiglie in cui un genitore è affetto da psicopatologia? quando il genitore non affetto da patologia chiede (in modo più o meno consapevole) ai propri figli di sostituirlo nella cura del partner malato o di diventare sostituti del partner entrambe le risposte sono sbagliate entrambe le risposte sono corrette quando si verifica quel fenomeno che in letteratura viene definito "parentificazione" del bambino.
Quale differenza è emersa tra le madri e i padri, all'interno degli studi che hanno indagato il legame tra i disturbi psichiatrici nei genitori e la violenza all'infanzia?\n i padri sono responsabili, in misura più elevata, sia di atti di commissione sia di atti di omissione nei confronti dei figli le madri sono responsabili, in misura più elevata, di atti di commissione nei confronti dei figli invece i padri sono coinvolti con maggiore frequenza in atti di omissione le madri sono responsabili, in misura più elevata, sia di atti di commissione sia di atti di omissione nei confronti dei figli le madri sono responsabili, in misura più elevata, di atti di omissione nei confronti dei figli invece i padri sono coinvolti con maggiore frequenza in atti di commissione.
Dalla letteratura è emerso che la presenza di disturbi psichiatrici nei genitori può costituire un fattore di rischio in termini di: difficoltà psicosociali, disturbi affettivi e comportamentali tutte le risposte sono corrette psicopatologia abuso fisico e sessuale, trascuratezza e addirittura morte dei figli.
Quali dei seguenti aspetti del bambino rientrano tra i fattori predisponenti, i quali possono rendere il bambino più vulnerabile o più resiliente nel far fronte alla presenza di un genitore affetto da problemi psichiatrici? aspetti temperamentali aspetti intellettivi aspetti fisici Tutte le risposte sono corrette.
Quali sono i diversi ordini di fattori, individuati da Hall all'interno del suo modello, la cui interazione influenza lo sviluppo del bambino, contribuendo alla sua resilienza o, viceversa, vulnerabilità allo stress? di rischio e di protezione predisponenti, perpetuanti e precipitanti di rischio prossimale e di rischio distale di resilienza, prossimali di protezione e prossimali di rischio.
La seconda tipologia di madri infanticide, secondo la classificazione proposta da Stanton e colleghi, include le madri che uccidono per fatalità i propri bambini. Quali sono le principali caratteristiche di queste madri? non sono affette da disturbi di personalità le madri sono spesso giovani, single o sposate con uomini non coinvolti nella cura dei figli negano la gravidanza sia la risposta 1 sia la risposta 3 sono corrette.
Nei casi in cui siano i padri gli autori dell'infanticidio, essi presentano un profilo simile a quello delle madri appartenenti a quale gruppo? al secondo gruppo, caratterizzato da infanticidio accidentale al terzo gruppo, caratterizzato da infanticidio volontario al primo gruppo, in cui l'infanticidio avviene nelle 24 ore dopo il parto il profilo dei padri è completamente diverso dalle tre tipologie di profilo delle madri.
Quale tra i seguenti aspetti differenzia le madri che hanno commesso infanticidio e presentano gravi patologie psichiatriche da quelle appartenenti agli altri due gruppi (madri che uccidono subito dopo il parto e madri che uccidono per fatalità)? sia la risposta 1 sia la risposta 2 sono corrette presentano, con incidenza significativamente superiore rispetto alla popolazione normale, disturbi di personalità dipendente o borderline hanno storie pregresse di abusi subiti come vittime negano la gravidanza.
"Molto spesso si assiste ad un tentativo di suicidio in cui la madre trascina con sé il bambino, spiegabile sulla base dell'identificazione della madre con il proprio bambino, non più percepito come persona, differenziata da sé, ma avvertito come prolungamento del proprio corpo, come parte di sé". Per quale tipologia di madri infanticide è vera questa affermazione? per nessuna tipologia di madri infanticide per la terza tipologia connessa a quadri psicopatologici connotati da gravi disturbi psichiatrici per la seconda tipologia connessa a disturbi di personalità per la prima tipologia caratterizzata da assenza di patologia psichiatrica conclamata e diagnosticata.
All'interno della sua breve rassegna cross-culturale sulle madri infanticide, Oberman in quale tipologia include quelle madri che assistono inermi all'uccisione dei loro figli da parte dei propri mariti o compagni, in un quadro di violenza che vede vittime sia la madre sia i figli? nella prima tipologia che include le madri che uccidono i propri neonati nelle 24 ore dopo il parto nella terza tipologia che comprende le madri che uccidono i propri bambini volontariamente nella seconda tipologia, ovvero quella delle madri che uccidono per fatalità i propri bambin in nessuna di queste tipologie.
La paura e la negazione della gravidanza sono caratteristiche tipiche di quale tipologia di madri infanticide? delle madri che appartengono alla prima tipologia, ovvero quelle che uccidono i propri neonati nelle 24 ore dopo il parto è una caratteristica tipica di tutte e tre le tipologie di madri infanticide della seconda tipologia che comprende madri che uccidono per fatalità i propri bambini della terza tipologia che comprende le madri che uccidono i propri bambini volontariamente.
La prima tipologia di madri infanticide, secondo la classificazione proposta da Stanton e colleghi, include le madri che uccidono i propri neonati nelle 24 ore dopo il parto. Quali sono le principali caratteristiche di queste madri? sia la risposta 2 sia la risposta 4 sono corrette non sono affette da psicopatologie specifiche sono affette da gravi patologie psichiatriche sono soprattutto ragazze giovani e single.
Secondo Jang e Smith qual è l'aspetto centrale delle competenze parentali in grado di contrastare l'emergere di condotte antisociali nei figli e di interrompere quindi la catena della devianza? un controllo attento e mirato del comportamento dei figli, attraverso l'esercizio e la supervisione di norme disciplinari chiare e coerenti la presenza di una relazione affettivamente gratificante ed appagante tra genitore e figlio, che garantisca la condivisione dei valori morali e delle regole sociali entrambe le risposte sono sbagliate entrambe le risposte sono corrett.
Chi è stato il primo autore a fornire una descrizione clinica completa della personalità antisociale? Eysenck Johnson-Peterkin Moffitt Cleckley.
Quale autore ha elaborato una teoria biosociale del crimine, nel tentativo di spiegare la natura del comportamento deviante? Eysenck Cleckley Moffitt Patterson.
Quali sono le caratteristiche del comportamento antisociale che inizia nell'infanzia e prosegue nel tempo, secondo Moffitt? è strettamente connesso a fattori di natura biologica e alla loro interazione con un ambiente di vita inadeguato è legato esclusivamente a fattori biologici dipende da fattori sociali e relazionali nessuno studio ha dimostrato un legame tra comportamento antisociale e fattori biologici.
Quali sono i possibili effetti dell'incarcerazione di un genitore sui figli? deficit di attenzione problemi di linguaggio e comunicativi problemi cognitivi nessuna opzione è corretta.
Quali sono le principali conseguenze dell'incarcerazione di un genitore sullo sviluppo dei bambini di età 2-6 anni? rifiuto dei limiti e delle norme comportamentali ansia, regressione evolutiva, stress traumatico acuto, senso di colpa comportamenti devianti e rifiuto della relazione parentale tutte le risposte sono corrette.
In quale fascia di età i minori possono manifestare il rifiuto della relazione parentale e comportamenti devianti come conseguenza della carcerazione di un genitore? 7-10 anni 2-6 anni 15-18 anni 11-14 anni.
L'affermazione "nei contesti disagiati, ad alto rischio di criminalità e violenza, è necessario intervenire supportando la famiglia, non soltanto da un punto di vista economico ma soprattutto sostenendola da un punto di vista psicologico ed emotivo, con interventi mirati al potenziamento delle capacità genitoriali e al sostegno" è: falsa perché sarebbe controproducente supportare la famiglia da un punto di vista economico vera vera soltanto per le situazioni più disagiate falsa perché gli interventi di potenziamento e sostegno della genitorialità non sono adeguati per queste situazioni.
L'affermazione "Diversi studi hanno dimostrato che la criminalità della madre abbia un effetto diretto sui figli" è: vera soltanto per quanto riguarda i figli maschi vera soltanto per quanto riguarda le figlie femmine falsa perchè tale effetto è mediato dalle competenze genitorial vera in assoluto.
L'affermazione "se il comportamento antisociale della madre compare dopo i 15 anni, le capacità di accudimento non vengono pregiudicate dalla condotta delinquenziale della madre" è: vera non è stato dimostrato empiricamente falsa solo in parte vera.
Che cosa hanno dimostrato le ricerche che hanno esaminato la trasmissione del comportamento antisociale? la condotta deviante spesso può accompagnarsi ad uno stile parentale carente per quanto concerne il monitoraggio della situazione e delle condotte dei figli la condotta deviante spesso può accompagnarsi ad uno stile parentale carente da un punto di vista affettivo il comportamento deviante dei padri sembra influenzare maggiormente la condotta dei figli maschi mentre il comportamento deviante materno le condotte delle figlie femmine tutte le risposte sono corrette.
Nelle situazioni di tossicodipendenza, quali fattori sono in grado di amplificare il rischio di un successivo sviluppo patologico della prole? incarcerazione, assenza di un partner convivente ed eventi di vita negativi depressione materna, violenza domestica e gravità dell'abuso di sostanze dimensioni della famiglia, condizione di senzatetto e sintomatologia psichiatrica tutte le risposte sono corrette.
Nelle situazioni di tossicodipendenza, quali sono considerati fattori protettivi rispetto al rischio di un successivo sviluppo patologico della prole? tutte le risposte sono corrette la possibilità di seguire un percorso di disintossicazione della madre in fase prenatale un percorso di disintossicazione e trattamento per i genitori dopo la nascita del figlio un'alta coesione nei legami familiari e la possibilità per la prole di avere degli ambiti di socializzazione che siano esenti dall'influenza del genitore tossicodipendente.
Quali sono alcune delle conseguenze che ha l'abuso di sostanze da parte dei genitori, sin dalla fase prenatale, sullo sviluppo naturale del feto? tutte le risposte sono corrette basso peso alla nascita aumento di rischio per la SIDS (morte improvvisa dell'infante) e sindrome d'astinenza perinatale malformazioni congenite.
Quanti sono gli ambiti nei quali l'abuso di sostanze dei genitori crea situazioni a rischio per la prole, secondo la descrizione di Mayes e Truman? 3 4 2 5.
Quali sono gli effetti dei sedativi sui genitori? nessuna opzione è corretta hanno l'effetto di ridurre la responsività emotiva e indurre uno stato di benessere generalizzato alterano in modo grave la capacità del genitore di accudire la prole in quanto sovente, dopo aver assunto la sostanza, il genitore si trova in uno stato di agitazione incontrollabile, al quale fa seguito uno stato depressivo grave modificano la percezione sensoriale in modo tale da rendere il genitore che ne subisce gli effetti incapace di prendersi cura dei propri figli.
Quali conseguenze ha la dipendenza da sostanze stupefacenti sulla strutturazione del legame d'attaccamento? non ha nessuna conseguenza sul legame di attaccamento i figli mostrano più spesso un attaccamento di tipo disorganizzato i figli mostrano soprattutto un attaccamento insicuro i figli riescono comunque a sviluppare un legame di attaccamento di tipo sicuro con i genitori tossicodipendenti.
Secondo Mayes e Truman, durante lo sviluppo quali potrebbero essere gli effetti dell'abuso di sostanze stupefacenti da parte dei genitori sulle pratiche di parenting? scarsa capacità di rispondere alle necessità del figlio entrambe le risposte sono corrette ridotta regolazione delle emozioni entrambe le risposte sono sbagliate.
Quale tipologia di sostanza altera in modo grave la capacità del genitore di accudire la prole in quanto sovente, dopo aver assunto la sostanza, il genitore si trova in uno stato di agitazione incontrollabile, al quale fa seguito uno stato depressivo grave che in alcuni casi può sfociare in psicosi paranoide? sedativi oppiacei stimolanti allucinogeni.
Quali dei seguenti fattori riducono il rischio di abuso, maltrattamento e trascuratezza dei minori nelle famiglie con genitori alcool dipendenti? Tutte le risposte sono corrette il supporto sociale l'adesione ad un programma riabilitativo la presenza di un genitore in grado di adottare pratiche educative responsive e di promuovere nei figli l'interiorizzazione di valori e norme appropriate.
Quali dei seguenti fattori amplificano il rischio di abuso, maltrattamento e trascuratezza dei minori nelle famiglie con genitori alcool dipendenti? Tutte le risposte sono corrette l'appartenere a famiglie monoparentali composte da madri sole disturbo depressivo stress.
L'affermazione "Walker afferma che avere un genitore alcolista aumenta da 6 a 10 volte la possibilità di sviluppare problemi legati all'abuso di sostanze" è: falsa perché avere un genitore alcolista aumenta la possibilità di sviluppare problemi legati all'abuso di alcool e non di sostanze falsa perché la possibilità che i figli sviluppino problemi legati all'abuso di sostanze è decisamente più bassa vera vera solo per quanto riguarda i figli maschi.
Quali dei seguenti elementi minano le relazioni all'interno di famiglie con genitori alcolisti? perdita, conflitto, violenza, abuso ed emozioni di paura tutte le risposte sono corrette negazione, distorsione, confusione e segreti confusione e inversione di ruoli.
L'affermazione "i genitori alcolisti possono essere in grado di esprimere vicinanza emotiva, atteggiamenti responsivi e cure adeguate" è: solo in parte vera in quanto, sebbene possano essere in grado di esprimere questi comportamenti, lo fanno solo saltuariamente e comunque in relazione ai propri bisogni vera falsa solo in parte vera in quanto, pur esprimendo vicinanza emotiva, non sono assolutamente in grado di manifestare atteggiamenti responsivi né cure adeguate.
Secondo il modello di Flett e Hewitt, quali sono i fattori che, interagendo con l'abuso di alcool, amplificano il rischio di abuso e maltrattamento? depressione ostile, percezione del figlio come bambino difficile e conflitto coniugale tutte le risposte sono corrette fattori di personalità, stress interpersonale e strategie di coping psicopatia, condotte antisociali e stress genitoriale.
Cosa intendono per ostilità depressiva Flett e Hewitt, all'interno del loro modello che mette in relazione l'abuso di alcool con la violenza all'infanzia? uno stato d'animo profondamente depresso che porta alla messa in atto di comportamenti ostili tratti di suscettibilità e irritabilità che inducono a rispondere con rabbia e ostilità quando si ritiene di aver subito un torto nessuna risposta è corretta la condizione che caratterizza quegli individui comunemente descritti come antisociali, poco empatici, che difficilmente provano rimorsi e che possono manifestare comportamenti criminali.
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