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Title of test:
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO E PROGRAMMAZIONE DEI SERV.

Description:
SCIENZE POLITICHE

Author:
TIRA ELISA
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Creation Date:
21/03/2023

Category:
University

Number of questions: 291
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Content:
Cos'è la Costituzione in senso moderno? Un documento necessariamente scritto e non modificabile che contiene le regole fondamentali di un determinato Stato Un insieme di regole fondamentali che caratterizzano un determinato Stato e che sono volte a fissare limiti al potere di chi comanda e a riconoscere i diritti degli individui nei confronti dell'autorità. Il complesso di tutte le regole, scritte e non scritte, che caratterizzano un determinato ordinamento giuridico. Un documento che fissa le regole fondamentali di uno Stato e che può essere modificato anche attraverso una legge ordinaria o un regolamento del Governo.
Gli ordinamenti di Civil law: Derivano dal diritto romano e sono caratterizzati da una prevalenza delle norme scritte. Sono gli unici in cui i giudici hanno una funzione creativa di diritto Si basano sul principio del precedente giurisprudenziale vincolante. Sono tipici dei Paesi anglosassoni e sono caratterizzati da una prevalenza delle norme scritt.
Si basano sul precedente giurisprudenziale vincolante (principio dello “stare decisis”): Gli ordinamenti di Civil law. Gli ordinamenti di Common law. Tutti gli ordinamenti giuridici. Gli ordinamenti derivanti dal diritto romano e sviluppatisi nell'Europa continentale.
Negli ordinamenti di Common law: I giudici interpretano e applicano le norme contenute nei testi normativi, ma non creano diritto. Prevale l'importanza delle norme scritte rispetto alle norme ricavabili dai precedenti giurisprudenziali. I precedenti giurisprudenziali non sono vincolanti. I giudici hanno una funzione creativa di diritto.
Quali elementi compongono lo Stato? Popolo, sovranità interna, sovranità esterna. Governo, Parlamento, corpo elettorale. Popolo, territorio, governo sovrano. Popolo, territorio, mare territoriale.
L'Organizzazione delle Nazioni Unite è: Un'organizzazione internazionale avente l'obiettivo di promuovere la pace. Uno Stato federale. Un'organizzazione internazionale regionale con finalità difensive. Un'organizzazione sovranazionale.
Qual è il criterio fondamentale per l'attribuzione della cittadinanza italiana? Ius soli. Nessuno dei tre criteri citati. Ius electionis. Ius sanguinis.
L'Unione europea è: Uno Stato regionale. Un'organizzazione internazionale. Uno Stato federale. Un'organizzazione sovranazionale con una sovranità parziale.
In origine, sulla base di quale norma costituzionale si è realizzata l'adesione dell'Italia alle Comunità europee? L'art. 117 Cost. L'art. 10 Cost. L'art. 11 Cost. L'art. 1 Cos.
Su quali principi si fonda l'Unione europea? Attribuzione, progressività, sussidiarietà. Supremazia, primato, competenza. Sussidiarietà, supremazia, solidarietà. Attribuzione, proporzionalità, sussidiariet.
Il processo di integrazione europea ha inizio: Nel XIX secolo. Nel XX secolo, dopo la caduta del muro di Berlino. Nel XVIII secolo. Nel XX secolo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale.
Il Consiglio d'Europa: È formato dai Capi di Stato e di governo. È un'organizzazione internazionale distinta dall'Unione europea. È uno degli organi dell'Unione europea. È un altro modo per indicare l'Unione europea.
Quali delle seguenti caratteristiche contraddistinguono lo Stato liberale? Garanzia delle libertà individuali, separazione dei poteri, Stato di diritto, Stato minimo, Stato monoclasse. Suffragio universale, garanzia dell'eguaglianza formale e sostanziale, separazione dei poteri, sovranità popolare, pluralismo. Dittatura del proletariato, economia collettivistica, abolizione della proprietà privata, attribuzione allo Stato del dominio di tutti i mezzi di produzione. Accentramento del potere, partito unico, negazione del pluralism.
Quali delle seguenti caratteristiche contraddistinguono lo Stato costituzionale? Garanzia delle libertà individuali, separazione dei poteri, Stato di diritto, Stato minimo, Stato monoclasse. Accentramento del potere, partito unico, negazione del pluralismo. Dittatura del proletariato, economia collettivistica, abolizione della proprietà privata, attribuzione allo Stato del dominio di tutti i mezzi di produzione. Suffragio universale, garanzia dell'eguaglianza formale e sostanziale, separazione dei poteri, sovranità popolare, pluralismo.
L'espressione «forma di Stato» indica: Il modo in cui si distribuisce il potere politico fra i vari organi dello Stato. Il numero di Camere di cui è composto il Parlamento. Il numero e le caratteristiche degli organi costituzionali. Il modo in cui si atteggia il rapporto fra governanti e governati, ossia tra potere politico e società civile.
Quali delle seguenti caratteristiche contraddistinguono lo Stato totalitario? Accentramento del potere, partito unico, negazione del pluralismo. Garanzia delle libertà individuali, separazione dei poteri, Stato di diritto, Stato minimo, Stato monoclasse. Suffragio universale, garanzia dell'eguaglianza formale e sostanziale, separazione dei poteri, sovranità popolare, pluralismo. Dittatura del proletariato, economia collettivistica, abolizione della proprietà privata, attribuzione allo Stato del dominio di tutti i mezzi di produzione.
L'espressione “forma di governo” indica: Il modo in cui si atteggia il rapporto fra governanti e governati, ossia tra potere politico e società civile. Il numero e le caratteristiche degli organi costituzionali. Il numero di Camere di cui è composto il Parlamento. Il modo in cui il potere politico è distribuito fra i vari organi dello Stato.
Quale delle seguenti caratteristiche contraddistingue la forma di governo presidenziale? Il Parlamento elegge il Capo dello Stato, che è posto al vertice del potere esecutivo e di quello legislativo. Il Presidente della Repubblica, eletto direttamente dai cittadini, è posto alla guida del potere esecutivo e nomina i ministri, mentre non sussiste un rapporto fiduciario con il Parlamento. Fra Capo dello Stato e Parlamento deve sussistere un rapporto di fiducia, al cui venir meno il Capo dello Stato è costretto a presentare le dimissioni. L'Esecutivo ha una struttura diarchica o bicefala.
In quale forma di governo il potere di governo ha una struttura diarchica o bicefala? Nella forma di governo parlamentare. Nella forma di governo direttoriale. Nella forma di governo semipresidenziale. Nella forma di governo presidenziale.
La forma di governo presidenziale americana è diversa da quella semipresidenziale francese, fra l'altro, perché: Il Presidente degli Stati Uniti è eletto direttamente dai cittadini americani, mentre il Presidente francese viene eletto dall'Assemblea nazionale. Il Presidente americano può sciogliere il Congresso degli Stati Uniti anche prima della scadenza naturale, potere che non ha il Presidente della Repubblica francese rispetto all'Assemblea nazionale. Il Presidente degli Stati Uniti è a capo sia del potere legislativo sia del potere esecutivo, quello francese solo del potere esecutivo. Il Presidente degli Stati Uniti è il solo titolare del potere esecutivo, mentre il Presidente francese, pur esercitando rilevanti poteri di indirizzo politico, coesiste con il Primo ministro e il Governo legati all'Assemblea nazionale da un rapporto fiduciario.
Gli Stati Uniti d'America, la Francia e la Svizzera: Hanno tutti e tre una forma di governo parlamentare. Hanno tutti e tre una forma di governo presidenziale. Hanno forme di governo diverse tra loro e differenti da quella parlamentare Sono tutti e tre Stati federali.
Quale dei seguenti Stati ha una forma di stato federale e una forma di governo diversa sia da quella parlamentare sia da quella presidenziale? La Germania. Gli Stati Uniti d'America. La Svizzera. La Francia.
Viene definita «neoparlamentare» l'attuale forma di governo: Di Israele. Della Svizzera. Delle Regioni italiane. Della Francia.
Nella forma di governo parlamentare, l'esistenza del rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento implica che: Una eventuale crisi di governo determina altresì lo scioglimento del Parlamento, e quindi nuove elezioni. Il Governo, una volta ottenuta la fiducia iniziale, rimane in carica per tutta la durata della legislatura e non può essere sfiduciato. Se viene meno la fiducia del Parlamento nei confronti del Governo, quest'ultimo è obbligato a dimettersi. Se viene meno la fiducia del Parlamento nei confronti del Governo, quest'ultimo ha la facoltà di dimettersi.
Si ispira al sistema istituzionale vigente in Francia dal 1795 al 1799, e perciò è definita “direttoriale”, l'attuale forma di governo: Della Svizzera. Della Germania. Della Spagna. Dell'Austria.
Quali sono le caratteristiche della Costituzione repubblicana ? La Costituzione italiana è lunga, rigida, scritta, pluralista. La Costituzione italiana è breve, rigida, scritta, pluralista. La Costituzione italiana è lunga, flessibile, scritta, pluralista. La Costituzione italiana è lunga, rigida, scritta, centralista.
La prima parte e la seconda parte della Costituzione italiana: Sono collegate tra loro, perché le norme sui diritti individuali (prima parte) sono poste a garanzia della divisione dei poteri (seconda parte). Sono assolutamente indipendenti l’una dall’altra, tanto che la seconda parte può essere modificata attraverso un procedimento legislativo aggravato, mentre la prima parte non può essere oggetto di revisione costituzionale. Sono assolutamente indipendenti l’una dall’altra, tanto che la prima parte può essere modificata attraverso un procedimento legislativo aggravato, mentre la seconda parte non può essere oggetto di revisione costituzionale. Sono collegate tra loro, perché la divisione dei poteri (seconda parte) è posta a garanzia dei diritti individuali (prima parte).
I principi fondamentali enunciati nei primi dodici articoli della Costituzione: Possono essere modificati soltanto attraverso accordi internazionali. Non possono essere modificati nemmeno attraverso una legge di rango costituzionale. Possono essere modificati soltanto attraverso leggi di rango costituzionale. Possono essere modificati soltanto attraverso leggi di rango primario.
Nel nostro ordinamento, quali sono le forme costituzionali di esercizio della sovranità popolare? La sovranità popolare si esercita esclusivamente attraverso la democrazia rappresentativa (elezione dei propri rappresentanti).. La sovranità popolare trova espressione nell'attività del Governo. Il sistema più usato è quello della democrazia rappresentativa, che è tuttavia accompagnato dalla previsione di alcune forme di democrazia diretta. La sovranità popolare trova espressione esclusivamente nelle varie forme di democrazia diretta.
Quali principi fondamentali sono alla base dei diritti sociali? Il principio personalista e il principio di uguaglianza formale. Il principio pluralista e il principio di uguaglianza sostanziale. Il principio solidarista e il principio di uguaglianza sostanziale. Il principio solidarista e il principio di uguaglianza formale.
A chi sono garantiti i diritti inviolabili in base alle norme costituzionali e all'interpretazione che ne viene data dalla Corte costituzionale? Solo ai cittadini italiani. Ai cittadini italiani e agli stranieri provvisti di permesso di soggiorno. A tutti gli esseri umani in quanto tali, a prescindere dalla cittadinanza. Ai cittadini italiani e ai cittadini comunitari.
Cosa afferma l’art. 11 Cost. in materia di guerra? Nel nostro ordinamento è ammessa qualsiasi forma di guerra, anche offensiva, purché autorizzata dall’ONU. Nel nostro ordinamento è ammessa qualsiasi forma di guerra, anche offensiva, purché autorizzata dal Parlamento. Nel nostro ordinamento non è ammessa alcuna forma di guerra, nemmeno difensiva. Nel nostro ordinamento è ammessa solo ed esclusivamente la guerra difensiva.
1. Quale tra le seguenti affermazioni è esatta? La Costituzione italiana non prevede alcun istituto per assicurare la stabilità del rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento. La forma di governo italiana delineata dalla Costituzione è una forma di governo parlamentare a debole razionalizzazione, in cui cioè sono previsti alcuni limitati interventi del diritto costituzionale per assicurare la stabilità del rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento. La forma di governo italiana delineata dalla Costituzione è una forma di governo parlamentare a forte razionalizzazione, in cui cioè sono previsti molti strumenti per assicurare la stabilità del rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento. La Costituzione italiana prevede l'istituto della sfiducia costruttiva per assicurare la stabilità del rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento.
La previsione di un premio di maggioranza applicato a sistemi elettorali proporzionali serve normalmente a: Garantire la rappresentanza in Parlamento ai partiti minori. Consentire al partito o alla coalizione di partiti che ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti di ottenere in Parlamento la maggioranza assoluta dei seggi. Consentire al partito di maggioranza nella precedente legislatura di avere in ogni caso nel nuovo Parlamento un numero minimo di seggi. Consentire l'elezione diretta del Presidente del Consiglio.
Le cause di ineleggibilità parlamentare: Comportano la condanna al pagamento di una pena pecuniaria. Impediscono di cumulare la carica di parlamentare con altra carica, obbligando l'interessato a scegliere tra la prima e la seconda. Comportano la preventiva esclusione dei soggetti incandidabili. Rendono invalida l'elezione e determinano la decadenza dell'eletto.
Quando il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere: Il Presidente e i componenti dell'Ufficio di presidenza sono designati dal Capo dello Stato fra i membri degli organi di vertice dell'una e dell'altra Assemblea parlamentare. Il Presidente e l'Ufficio di presidenza sono quelli del Senato della Repubblica. Il Presidente e l'Ufficio di presidenza sono quelli della Camera dei deputati. Deputati e senatori eleggono un proprio Presidente e l'Ufficio di Presidenz.
Il bicameralismo italiano: È un bicameralismo perfetto, con alcune differenze tra le due Camere. È un bicameralismo perfetto, ma con molte e importanti differenze tra le due Camere. È un bicameralismo imperfetto. È un bicameralismo perfetto, con nessuna differenza tra le due Camere.
Il Parlamento: È il luogo della democrazia rappresentativa. È l'organo costituzionale a cui è attribuita in via esclusiva la funzione esecutiva. È l'organo costituzionale a cui è attribuita in via esclusiva la funzione legislativa. È il luogo della democrazia diretta.
Secondo il dettato costituzionale: È possibile rinviare con legge le elezioni parlamentari e prorogare la durata in carica delle Camere oltre l'ordinaria scadenza quinquennale, in caso di guerra. Non è mai possibile prorogare la durata delle Camere. È sempre possibile, con legge ordinaria, prorogare la durata in carica delle Camere. È possibile rinviare con legge le elezioni parlamentari e prorogare la durata in carica delle Camere oltre l'ordinaria scadenza quinquennale, qualora una grave calamitànaturale abbia colpito un'estesa zona del territorio dello Stato.
Ai sensi dell'art. 68, comma 2, Cost. in materia di immunità dei parlamentari: L'autorità giudiziaria deve dare comunicazione alla Camera interessata del procedimento penale nei confronti di un parlamentare. L'autorità giudiziaria DEVE richiedere alla Camera di appartenenza una autorizzazione per sottoporre il parlamentare ad un processo penale. L'autorità giudiziaria NON deve richiedere alla Camera di appartenenza una autorizzazione ad adottare provvedimenti restrittivi della libertà personale del parlamentare. L'autorità giudiziaria NON deve richiedere alla Camera di appartenenza una autorizzazione per sottoporre il parlamentare ad un processo penale.
Quale tra le seguenti affermazioni sull'insindacabilità dei parlamentari è FALSA? L'insindacabilità consiste in una irresponsabilità penale, civile, amministrativa e disciplinare del parlamentare per le opinioni espresse e i voti dati nell'esercizio delle sue funzioni. L'insindacabilità è limitata alla durata della legislatura, quindi viene meno allo scadere del mandato del parlamentare. Il procedimento per l'applicazione dell'insindacabilità prevede una proposta della Giunta competente e una deliberazione definitiva della Camera di appartenenza. L'insindacabilità copre l'attività del parlamentare anche dopo la scadenza del mandato.
Il controllo della validità delle elezioni dei membri del Parlamento è affidato: All'autorità giudiziaria. A giudici speciali esterni al Parlamento. Alla Corte costituzionale. A ciascuna Camera.
. Cosa sono le prerogative parlamentari? Sono le funzioni di indirizzo e di controllo delle Camere. Sono istituti a garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza dei parlamentari e delle Camere di cui fanno parte. Sono le indennità e i rimborsi spese dei parlamentari. Sono le immunità dei parlamentari dalle restrizioni della libertà personale.
In virtù della previsione costituzionale dell'insindacabilità, i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere: Delle opinioni espresse nell'esercizio delle loro funzioni all'interno delle sedi parlamentari. Delle opinioni espresse nell'esercizio delle loro funzioni all'interno e al di fuori delle sedi parlamentari, in ogni caso. Delle opinioni espresse nell'esercizio delle loro funzioni all'interno e al di fuori delle sedi parlamentari, purché vi sia un nesso funzionale che leghi l'attività extra moeniacon quella parlamentare. Delle opinioni espresse al di fuori dell'esercizio delle loro funzioni.
Se la Costituzione non prescrive una maggioranza diversa, la maggioranza richiesta per le deliberazioni delle Camere è: La maggioranza dei 2/3. La maggioranza qualificata. La maggioranza assoluta. La maggioranza semplice.
Il programma dei lavori delle Camere è deliberato: Dalle Commissioni permanenti. Dalle Giunte. Dai gruppi parlamentari. Dalla Conferenza dei Capigrupp.
I Regolamenti parlamentari: Sono modificabili, con deliberazione a maggioranza assoluta, dalle Camere riunite in seduta comune. Disciplinano, fra l'altro, il procedimento legislativo in sede redigente. Sono promulgati, come le leggi, dal Presidente della Repubblica. Devono essere rinnovati al termine di ogni legislatura.
Quale tra le seguenti affermazioni sui Regolamenti parlamentari è FALSA? I Regolamenti parlamentari, secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, non sono sottoponibili al sindacato di legittimità costituzionale. I Regolamenti parlamentari sono approvati da ciascuna Camera a maggioranza assoluta. I Regolamenti parlamentari sono fonti secondarie. I Regolamenti parlamentari disciplinano l'organizzazione interna ed il funzionamento di ciascuna Camera.
La regola generale per le votazioni all'interno delle Camere è: Il voto segreto per tutte le votazioni. Il voto palese, tranne per le votazioni riguardanti persone. Il voto segreto, tranne per le votazioni riguardanti persone. Il voto palese per tutte le votazioni.
Le Commissioni parlamentari permanenti: Sono organi politici istituiti all'interno di entrambe le Camere e competenti per specifiche materie. Sono organi politici istituiti all'interno di entrambe le Camere che vengono rinnovati ogni dieci anni. Sono organi istituiti con legge e formati da deputati e senatori in egual numero. Sono organi collegiali con funzioni tecniche, che hanno un potere di proposta nei confronti dell'Assemblea in procedimenti di natura sostanzialmente giurisdizionale. .
Le Giunte: Sono organi collegiali permanenti con funzioni prettamente politiche. Sono organi collegiali permanenti costituiti senza obbligo di rispettare la proporzione dei gruppi parlamentari, anche se di fatto si tiene conto dell'equilibrio fra i gruppi. Sono organi collegiali permanenti costituiti con l'obbligo di rispettare la proporzione dei gruppi parlamentari. Sono organi collegiali temporanei con compiti di natura sostanzialmente giurisdizionale.
In entrambe le Camere, il Presidente dell'Assemblea è eletto: A scrutinio palese e a maggioranza semplice. A scrutinio palese e con una maggioranza speciale. A scrutinio segreto e con una maggioranza speciale. A scrutinio segreto e a maggioranza semplice.
Quale tra le seguenti affermazioni sui gruppi parlamentari è FALSA? Ogni gruppo parlamentare elegge un suo presidente. Sono organi necessari delle Camere, che corrispondono di regola ai partiti politici. In entrambe le Camere, per la costituzione di un gruppo serve l'adesione di almeno 20 parlamentari. Ciascun membro delle Camere è tenuto a fare parte di un gruppo parlamentare.
È possibile disciplinare i rapporti giuridici sorti sulla base di decreti-legge non convertiti dalle Camere? No, non è possibile. Sì, le Camere hanno l'obbligo di adottare una legge di sanatoria per disciplinare i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti. Sì, il Governo può adottare un nuovo decreto per disciplinare i rapporti giuridici sorti sulla base di un decreto non convertito. Sì, le Camere hanno la facoltà di disciplinare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.
Sarebbe necessaria una legge costituzionale per attribuire l'iniziativa legislativa anche a soggetti diversi da quelli a cui essa compete attualmente? Sì, lo stabilisce in modo esplicito la Costituzione. No, basterebbe modificare i Regolamenti parlamentari. No, perché non è possibile attribuire l'iniziativa legislativa ad altri soggetti, nemmeno con legge costituzionale. No, sarebbe sufficiente una legge ordinaria approvata da entrambe le Camere secondo la procedura normale.
Cosa accade se il Presidente della Repubblica, prima di promulgare una legge, la rinvia alle Camere chiedendo una nuova deliberazione? Qualora le Camere la riapprovino senza modifiche, anche a maggioranza semplice, la legge deve essere promuglata. Se le Camere non si pronunciano entro 60 giorni, la legge decade. Qualora le Camere non intendano modificare la legge, devono riapprovarla a maggioranza dei 2/3 dei loro componenti. Le Assemblee parlamentari sono costituzionalmente vincolate a modificarne il testo tenendo conto dei rilievi espressi dal Capo dello Stato.
È possibile l'approvazione di una legge ordinaria in una delle due Camere senza il previo esame di una Commissione parlamentare ai sensi dell'art. 72 Cost.? Sì, l'esame in Commissione non è necessario purché non si tratti di disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale, di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi. No, è sempre necessario che una legge, prima di essere approvata dall'Assemblea nel suo complesso, sia esaminata da almeno una Commissione parlamentare competente. Sì, ma solo per i disegni di legge di conversione di decreti-legge. Sì, le Camere possono scegliere se avvalersi o meno della collaborazione di una Commissione competente.
Fino a quando è possibile devolvere all'Assemblea l'esame di un disegno di legge assegnato a una Commissione parlamentare in sede deliberante o legislativa? Fino all'inizio della discussione generale sul disegno di legge. Non è mai possibile. Fino al momento dell'approvazione definitiva del disegno di legge. Fino all'inizio della votazione dei singoli articoli del disegno di legge.
Quale dei seguenti soggetti NON ha l'iniziativa legislativa? Il Presidente della Repubblica. Il Governo. Ciascun Consiglio regionale. Ciascun membro delle Camere.
Le Camere possono concedere al Governo una delega legislativa senza stabilire un limite di tempo al di là del quale non sia più possibile esercitarla? Sì, la Costituzione richiede solo che nella legge delega siano stabiliti l'oggetto della delega e i principi e criteri direttivi a cui il Governo deve attenersi nell'attuarla. No, le Camere sono costituzionalmente vincolate a fissare il limite di tempo entro il quale il Governo può attuare una delega legislativa. Sì, ma in tal caso il Governo sarebbe comunque tenuto ad esercitare la delega entro due anni dal conferimento. No, le Camere sono obbligate a stabilire un limite temporale, che tuttavia non è vincolante per il Governo.
Nel procedimento ordinario di formazione delle leggi, la Commissione parlamentare competente per materia lavora: In sede consultiva. In sede redigente. In sede referente. In sede deliberante.
La legge ordinaria si forma: Quando il progetto di legge viene approvato dal Parlamento in seduta comune. Quando il progetto di legge viene approvato dalla Camera dei deputati. Quando il progetto di legge viene approvato dal Consiglio dei ministri. Quando il progetto di legge viene approvato in un identico testo da entrambi i rami del Parlamento.
Quali maggioranze sono richieste per le due successive deliberazioni con cui ciascuna Camera approva una legge di revisione costituzionale? La maggioranza semplice per entrambe le deliberazioni. La maggioranza dei presenti per la prima deliberazione, quella assoluta dei membri dell'Assemblea per la seconda. La maggioranza assoluta per la prima deliberazione, quella di due terzi dei membri dell'Assemblea per la seconda. La maggioranza assoluta dei membri dell'Assemblea per entrambe le deliberazioni.
Quale fra i seguenti organi interviene in ogni caso nel procedimento di formazione di una legge costituzionale prima della sua entrata in vigore? L'Ufficio centrale per il referendum istituito presso la Corte di cassazione. La Corte dei conti. La Corte costituzionale. Il Presidente della Repubblica.
Per approvare una legge costituzionale o di revisione costituzionale, ai sensi dell'art. 138 Cost., è necessario che tali leggi: Siano approvate con una sola deliberazione da ciascuna Camera e siano poi sottoposte ad approvazione finale mediante referendum popolare. Siano adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e siano approvate almeno a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna camera nella seconda votazione Siano adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di due mesi, e siano approvate a maggioranza assoluta nella prima votazione. Dopo l'approvazione delle Camere, ottengano il parere favorevole di Regioni, Province e Comunidi ciascuna Camera nella seconda votazione.
Un trattato internazionale concluso dal Governo italiano che importi oneri per le finanze dello Stato:. Non può mai essere ratificato dal Presidente della Repubblica. Può essere ratificato dal Presidente della Repubblica solo dopo che il Governo si sia impegnato davanti alle Camere a reperire i mezzi necessari per far fronte alle spese da esso derivanti. Non può essere ratificato dal Presidente della Repubblica senza l'autorizzazione delle Camere, conferita con legge approvata da entrambe secondo il procedimento ordinario Non può essere ratificato dal Presidente della Repubblica senza la preventiva autorizzazione della Corte dei conti. .
In quale dei seguenti casi le Camere deliberano con una maggioranza più elevata di quella dei presenti richiesta normalmente? Quando deliberano una legge in materia elettorale, o di delegazione legislativa, o di autorizzazione alla ratifica di un trattato internazionale, o di approvazione del bilancio dello Stato. Quando riapprovano una legge già adottata per la quale il Presidente della Repubblica abbia chiesto una nuova deliberazione. Quando approvano una legge diretta a convertire un decreto-legge. Quando approvano una legge diretta a concedere l'amnistia o l'indulto.
Quale tra le seguenti affermazioni è ERRATA? La Costituzione riserva alla legge ordinaria (non alla legge costituzionale) la disciplina dei sistemi elettorali della Camera e del Senato. Le prerogative parlamentari sono istituti a garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza dei parlamentari e delle Camere di cui fanno parte. Le Commissioni parlamentari di inchiesta su materie di pubblico interesse procedono alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria. I Regolamenti parlamentari potrebbero stabilire che le votazioni delle Camere sulla fiducia al Governo si svolgano a scrutinio segreto.
Una domanda rivolta in sede parlamentare al Governo affinché spieghi i motivi o gli intendimenti della sua azione politica su questioni aventi una particolare importanza prende il nome di: Inchiesta. Interrogazione. Mozione conoscitiva. Interpellanza.
Come vengono istituite le Commissioni parlamentari d'inchiesta? Con una delibera dei Presidenti delle Camere in caso di Commissioni d'inchiesta monocamerali, con delibera del Presidente della Repubblica in caso di Commissioni d'inchiesta bicamerali. Sempre con legge. Mediante l'approvazione di una mozione in caso di Commissioni d'inchiesta monocamerali, con legge in caso di Commissioni d'inchiesta bicamerali. Sempre mediante l'approvazione di una mozione o di una risoluzione.
Un referendum popolare diretto all'abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge: Non può avere ad oggetto disposizioni legislative in vigore da meno di dieci anni. Può essere richiesto da cinquantamila elettori o da ciascun Consiglio regionale. È sempre valido, anche se partecipa soltanto il 10% degli elettori aventi diritto. È inammissibile se riguarda una delle materie espressamente menzionate nell'art. 75 Cost. (leggi di amnistia e indulto, leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali, leggi tributarie e di bilancio).
Quando una legge da sottoporre a referendum abrogativo viene sostituita dal Parlamento con una diversa disciplina della stessa materia, a chi spetta decidere se la consultazione popolare non deve più svolgersi o se invece il quesito referendario va trasferito sulla nuova legge? Al Presidente della Repubblica, sentiti i Presidenti delle Camere. All'Ufficio centrale per il referendum istituito presso la Corte di cassazione. Al Governo. Alla Corte costituzionale.
Nell'una e nell'altra Camera, affinché sia approvata la mozione di fiducia al nuovo Governo: È sufficiente il voto favorevole della maggioranza dei presenti alla deliberazione. È necessario il voto favorevole dei Presidenti delle Camere. È necessario il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea. È necessario il voto favorevole dei due terzi dei componenti l'Assemblea.
Secondo l'art. 94 della Costituzione, il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo: Obbliga le Camere ad approvare entro sessanta giorni un disegno di legge alternativo a quello proposto dal Governo. Comporta per il Governo l'obbligo di presentare le dimissioni soltanto qualora il Governo stesso abbia posto la questione di fiducia sulla votazione. Determina in ogni caso lo scioglimento automatico delle Camere e l'indizione di nuove elezioni nazionali. Comporta sempre per il Governo l'obbligo di presentare le dimissioni.
Secondo l'art. 94 della Costituzione, il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo: Obbliga le Camere ad approvare entro sessanta giorni un disegno di legge alternativo a quello proposto dal Governo. Comporta per il Governo l'obbligo di presentare le dimissioni soltanto qualora il Governo stesso abbia posto la questione di fiducia sulla votazione. Determina in ogni caso lo scioglimento automatico delle Camere e l'indizione di nuove elezioni nazionali. Comporta sempre per il Governo l'obbligo di presentare le dimissioni.
Com'è denominato l'atto governativo diretto a promuovere una votazione parlamentare assimilabile a quelle previste dall'art. 94 della Costituzione, a cui l'Esecutivo può ricorrere, con alcuni limiti, sia al Senato sia alla Camera, per verificare la permanenza del sostegno fiduciario della maggioranza dell'Assemblea? Mozione di fiducia. Questione di fiducia. Mozione di sfiducia. Interpellanza.
Secondo l'art. 94 della Costituzione, il Governo, dopo aver prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica: Deve, al fine di entrare nella pienezza delle sue funzioni, ottenere la fiducia delle due Camere, che ciascuna Camera accorda mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Deve, al fine di entrare nella pienezza delle sue funzioni, convocare la Conferenza Stato-Regioni e ottenere il parere favorevole di almeno ¾ dei Consigli regionali. Può iniziare senz'altro a governare, ma ciascuna Camera può approvare una mozione di sfiducia nei suoi confronti, costringendolo alle dimissioni. Entra immediatamente nella pienezza delle sue funzioni.
Il decreto di nomina del Presidente del Consiglio dei ministri: Secondo la legge n. 400 del 1988, è controfirmato dal Presidente del Consiglio entrante, che viene nominato con quello stesso atto. Secondo la prassi costituzionale, è controfirmato dal Presidente del Consiglio uscente, che sottoscrive l'atto di investitura del suo successore È un atto derivante da una decisione discrezionale del Presidente della Repubblica e quindi non richiede la controfirma di nessun organo governativo. Secondo la prassi costituzionale, è controfirmato dai Presidenti delle Camere.
Una mozione parlamentare diretta a richiedere le dimissioni di un singolo Ministro (sfiducia individuale): È ammessa solo alla Camera dei deputati ed è esclusa al Senato. È esclusa espressamente dalla Carta costituzionale. È ammessa sia alla Camera (da una disposizione del regolamento) sia al Senato (secondo la prassi dell'Assemblea), e disciplinata in modo analogo alla mozione di sfiducia verso l'intero Governo. È prevista dall'art. 94 della Costituzione, e viene votata a maggioranza assoluta dei componenti dell'una o dell'altra Assemblea parlamentare.
La Carta costituzionale richiede espressamente che: Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenti alle Camere per ottenerne la fiducia. La mozione di fiducia al Governo, presentata nell'una e nell'altra Camera, sia firmata da almeno un decimo dei membri di ciascuna Assemblea. La mozione di fiducia al Governo sia approvata in ciascuna Camera a maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea. La mozione di fiducia al Governo sia votata non prima di tre giorni dalla sua presentazione.
In base al dettato costituzionale, il Presidente del Consiglio e i Ministri assumono le loro funzioni: Dopo aver prestato giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Solo quando abbiano ottenuto la fiducia da entrambe le Camere. Dopo un mese dal giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Non appena vengono emanati dal Presidente della Repubblica i rispettivi decreti di nomina.
In base al dettato costituzionale, il Presidente del Consiglio e i Ministri assumono le loro funzioni: Dopo aver prestato giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Solo quando abbiano ottenuto la fiducia da entrambe le Camere. Dopo un mese dal giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Non appena vengono emanati dal Presidente della Repubblica i rispettivi decreti di nomina.
Quale delle seguenti affermazioni sulle mozioni di fiducia e di sfiducia è FALSA? Le mozioni di fiducia e quelle di sfiducia sono approvate a maggioranza semplice. Le mozioni di fiducia e quelle di sfiducia devono essere votate con voto palese per appello nominale dai parlamentari. Le mozioni di fiducia e quelle di sfiducia sono approvate a maggioranza assoluta. Le mozioni di fiducia e quelle di sfiducia devono essere necessariamente motivate.
Quale dei seguenti eventi NON comporta l'obbligo di dimissioni per il Governo? L'approvazione di una mozione di sfiducia. Il voto contrario di una delle Camere rispetto ad un progetto di legge su cui il Governo ha posto la questione di fiducia. Il voto contrario di entrambe le Camere su una proposta del Governo. Il voto contrario di una delle Camere rispetto ad una iniziativa sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia.
Se alla Camera o al Senato il Governo pone la questione di fiducia sull'approvazione di un disegno di legge, e la votazione ha esito negativo: Il Governo è obbligato a dimettersi soltanto se il disegno di legge viene respinto dall'Assemblea con voto a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Il Governo non è costretto a dimettersi, perché il voto parlamentare contrario ad una sua proposta non comporta per l'Esecutivo l'obbligo di dimissioni. Il Presidente della Repubblica può sciogliere anticipatamente le Camere. Il Governo è obbligato a dimettersi.
I regolamenti del Governo. Sono deliberati dal Consiglio dei ministri ed emanati dal Presidente della Repubblica, previo parere del Consiglio di Stato. Sono adottati dai Ministri, previo parere della Corte dei conti. Possono essere sottoposti al giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale della Corte costituzionale. Sono adottati dal Presidente del Consiglio, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Quale fra i seguenti organi è estraneo al procedimento di formazione dei regolamenti governativi deliberati dal Consiglio dei ministri? Il Consiglio dei ministri. Il Consiglio di Stato. La Corte dei conti. La Corte di cassazione.
Secondo la legge n. 400 del 1988, quando una legge di delegazione prevede per l'esercizio della delega legislativa un termine superiore a due anni, il Governo, prima di approvare il relativo decreto delegato: Deve sentire il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia. Deve chiedere l'autorizzazione al Presidente della Repubblica. Deve sentire il parere del Consiglio di Stato. A seconda dell'oggetto della delega, deve sentire il parere della Corte costituzionale o della Corte dei conti o del Consiglio superiore della magistratura o del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
I decreti legislativi e i decreti-legge, approvati dal Consiglio dei ministri ed emanati dal Presidente della Repubblica: Sono soggetti al controllo preventivo di legittimità della Corte costituzionale. Sono soggetti al controllo preventivo di legittimità del Consiglio di Stato. Non sono sottoposti a nessun controllo preventivo di legittimità, salvo quello esercitabile dal Capo dello Stato prima dell'emanazione. Sono soggetti al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti.
La legge ordinaria, nel disciplinare una materia soggetta a riserva di legge, può limitarsi a stabilire le norme di principio, lasciando l'ulteriore disciplina di dettaglio ai regolamenti del Governo? Lo può fare soltanto se la riserva di legge è relativa. Lo può fare soltanto se la riserva di legge è assoluta. Sì, la riserva di legge non è mai violata, qualora l'atto legislativo detti almeno la disciplina di principio della materia. No, la riserva di legge implica sempre che una fonte primaria regoli per intero la materia.
Il Governo può adottare decreti-legge: Esclusivamente nelle materie che riguardano la libertà personale e gli altri diritti fondamentali. Solo se preventivamente autorizzato da una legge delega del Parlamento. In casi straordinari di necessità e d'urgenza, ma deve il giorno stesso presentarli alle Camere per la conversione in legge. Sempre, senza limiti.
I membri del Governo: Se già non sono componenti delle Camere, ne entrano a far parte per la durata dell'incarico ministeriale, secondo le norme dei regolamenti parlamentari. Non possono essere anche membri della Camera o del Senato. Secondo i principi del sistema parlamentare disegnato nella Costituzione, devono essere scelti fra i deputati ed i senatori. Anche se non fanno parte della Camera o del Senato, hanno diritto di assistere alle loro sedute e di essere sentiti ogni volta che lo richiedono.
Quale dei seguenti organi svolge sia funzioni giurisdizionali sia compiti di consulenza giuridico-amministrativa del Governo? La Corte costituzionale. Il Consiglio di Stato. Il Consiglio superiore della magistratura. L'ufficio centrale per il referendum istituito presso la Corte di Cassazione.
Per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, il Presidente del Consiglio e i Ministri: Godono di una immunità. Rispondono sulla base di una disciplina speciale, per la quale sono sottoposti alla giurisdizione della Corte costituzionale nella composizione integrata prevista per le accuse contro il Presidente della Repubblica. Rispondono come ogni altro cittadino. Rispondono sulla base di una disciplina speciale, per la quale sono sottoposti alla giurisdizione ordinaria previa autorizzazione del Senato o della Camera dei deputati.
Secondo la legge n. 400 del 1988 sulla disciplina dell'attività del Governo, il Presidente del Consiglio dei ministri, fra l'altro: Emana i regolamenti governativi, interministeriali e ministeriali. Dirime i conflitti di competenza fra Ministri. Promuove e coordina l'azione del Governo relativa alle politiche europee e quella nei rapporti con le autonomie regionali e locali. Decide sugli indirizzi di politica internazionale e dell'Unione europea.
Quali sono gli organi necessari del Governo? Il Presidente del Consiglio, i Ministri, i Viceministri e i Sottosegretari di Stato. I Ministeri e i Dicasteri. Il Presidente del Consiglio, i Ministri, il Consiglio dei ministri. Il Presidente del Consiglio, i Ministri con portafoglio e i Ministri senza portafoglio.
Cosa si intende per «pubblica amministrazione» in senso oggettivo? L'apparato organizzativo preposto allo svolgimento dell'azione amministrativa, comprendente il complesso degli organi centrali e periferici facenti capo al Governo, gli organi di governo delle autonomie locali, gli enti pubblici e le autorità amministrative indipendenti. L'apparato organizzativo facente capo al Consiglio dei ministri, ai Ministeri e alle Agenzie. L'attività di cura e gestione in concreto di interessi pubblici. L'insieme dei dipendenti pubblic.
Le autorità amministrative indipendenti. Non rispondono del loro operato di fronte al Governo, ma ne rispondono di fronte al Parlamento. Rispondono del loro operato di fronte al Parlamento e al Governo. Non rispondono del loro operato né di fronte al Parlamento, né al Governo, né ad altri organi. Rispondono del loro operato solo di fronte al Governo.
Cosa si intende per «pubblica amministrazione» in senso soggettivo? L'attività di cura e gestione in concreto di interessi pubblici. L'apparato organizzativo preposto allo svolgimento dell'azione amministrativa, comprendente il complesso degli organi centrali e periferici facenti capo al Governo, gli organi di governo delle autonomie locali, gli enti pubblici e le autorità amministrative indipendenti. L'apparato organizzativo facente capo al Consiglio dei ministri, ai Ministeri e alle Agenzie. L'insieme dei dipendenti pubblici.
. Cosa significa che la pubblica amministrazione deve operare nel rispetto del principio del buon andamento? Che alla P.A. è fatto divieto di operare discriminazioni arbitrarie e irragionevoli. Che l'intervento della P.A. deve essere caratterizzato da efficacia, efficienza ed economicità. Che ogni potere amministrativo deve essere previsto dalla legge, così come le modalità del suo esercizio. Che la P.A. deve assicurare l’equilibrio del bilancio e la sostenibilità del debito pubblico.
Cosa significa che la pubblica amministrazione deve operare nel rispetto del principio di imparzialità? Che l'intervento della P.A. deve essere caratterizzato da efficacia, efficienza ed economicità. Che ogni potere amministrativo deve essere previsto dalla legge, così come le modalità del suo esercizio. Che alla P.A. è fatto divieto di operare discriminazioni arbitrarie e irragionevoli. Che la P.A. deve assicurare l’equilibrio del bilancio e la sostenibilità del debito pubblico.
I beni patrimoniali disponibili dello Stato: Sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi, in quanto destinati immediatamente e direttamente al soddisfacimento di un interesse collettivo. Sono beni, non soggetti a vincoli di commerciabilità, che servono a produrre un reddito o una qualunque utilità a favore dello Stato o dell'ente pubblico. Sono beni che, per la loro destinazione ad uso pubblico, non possono essere sottratti alla loro destinazione e hanno una commerciabilità limitata. Sono i beni degli enti pubblici non territoriali.
I beni patrimoniali indisponibili dello Stato: Sono beni che, per la loro destinazione ad uso pubblico, non possono essere sottratti alla loro destinazione e hanno una commerciabilità limitata. Sono i beni degli enti pubblici non territoriali. Sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi, in quanto destinati immediatamente e direttamente al soddisfacimento di un interesse collettivo. Sono beni, non soggetti a vincoli di commerciabilità, che servono a produrre un reddito o una qualunque utilità a favore dello Stato o dell'ente pubblico.
I beni del demanio dello Stato: Sono inalienabili e non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi, in quanto destinati immediatamente e direttamente al soddisfacimento di un interesse collettivo. Sono beni che, per la loro destinazione ad uso pubblico, non possono essere sottratti alla loro destinazione e hanno una commerciabilità limitata. Sono beni, non soggetti a vincoli di commerciabilità, che servono a produrre un reddito o una qualunque utilità a favore dello Stato o dell'ente pubblico. Sono i beni degli enti pubblici non territoriali.
Cosa significa che la pubblica amministrazione deve operare nel rispetto del principio di legalità? Che l'intervento della P.A. deve essere caratterizzato da efficacia, efficienza ed economicità. Che ogni potere amministrativo deve essere previsto dalla legge, così come le modalità del suo esercizio. Che la P.A. deve assicurare l’equilibrio del bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Che alla P.A. è fatto divieto di operare discriminazioni arbitrarie e irragionevoli.
Un atto amministrativo «perfetto»: È un atto scritto correttamente. È un atto che ha già superato i controlli, è già stato comunicato e dunque produce i suoi effetti giuridici. È un atto immune da vizi. È un atto il cui procedimento di formazione è esaurito.
Un atto amministrativo «valido»: È un atto il cui procedimento di formazione è esaurito. È un atto scritto correttamente. È un atto che ha già superato i controlli, è già stato comunicato e dunque produce i suoi effetti giuridici. È un atto immune da vizi.
Un atto amministrativo «efficace»: È un atto immune da vizi. È un atto che ha già superato i controlli, è già stato comunicato e dunque produce i suoi effetti giuridici. È un atto scritto correttamente. È un atto il cui procedimento di formazione è esaurito.
Quali sono gli elementi accidentali di un atto amministrativo? Condizione, termine, modo. Soggetto, contenuto, motivazione, forma. Soggetto, oggetto, causa, motivazione, forma. Soggetto, causa, termine.
La nullità dei provvedimenti amministrativi: È dovuta alla mancanza di un elemento essenziale dell'atto e opera automaticamente. Può essere dovuta a incompetenza, eccesso di potere o violazione di legge. Non opera automaticamente ma deve essere invocata dai soggetti interessati dinanzi agli organi giurisdizionali. Può essere «sanata» mediante un intervento successivo della P.A.
Quali sono gli elementi essenziali di un atto amministrativo? Soggetto, contenuto, motivazione, forma. Condizione, termine, modo. Soggetto, causa, termine. Soggetto, oggetto, causa, motivazione, forma.
Tra i ricorsi amministrativi, il ricorso in opposizione: Ha carattere generale, ha ad oggetto provvedimenti definitivi e può riguardare solo la legittimità dell'atto. Ha carattere eccezionale, ha ad oggetto provvedimenti non definitivi e può riguardare sia la legittimità sia il merito dell'atto. Ha carattere generale, ha ad oggetto provvedimenti non definitivi e può riguardare sia la legittimità sia il merito dell'atto. Può essere esperito entro centoventi giorni dalla data della notificazione o comunicazione amministrativa del provvedimento impugnato.
Tra i ricorsi amministrativi, il ricorso gerarchico proprio: Ha carattere eccezionale, ha ad oggetto provvedimenti definitivi e può riguardare sia la legittimità sia il merito dell'atto. Può essere esperito entro centoventi giorni dalla data della notificazione o comunicazione amministrativa del provvedimento impugnato. Ha carattere generale, ha ad oggetto provvedimenti non definitivi e può riguardare sia la legittimità sia il merito dell'atto. Ha carattere generale, ha ad oggetto provvedimenti definitivi e può riguardare solo la legittimità dell'atto.
La tutela dei singoli contro gli atti della pubblica amministrazione: È affidata alla competenza delle autorità amministrative indipendenti. È ripartita tra giudice ordinario e giudice amministrativo, a seconda della situazione giuridica (diritto soggettivo o interesse legittimo) fatta valere. È affidata alla competenza del giudice amministrativo (TAR e Consiglio di Stato). È affidata alla competenza del giudice ordinario.
Il giudice amministrativo: Può solo disapplicare l'atto amministrativo illegittimo. Può invitare la pubblica amministrazione a rivedere la propria decisione. Può correggere l'atto amministrativo illegittimo. Può annullare l'atto amministrativo illegittimo.
Tra i ricorsi amministrativi, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica: Ha carattere eccezionale, ha ad oggetto provvedimenti non definitivi e può riguardare sia la legittimità sia il merito dell'atto. Ha carattere generale, ha ad oggetto provvedimenti definitivi e può riguardare solo la legittimità dell'atto. Può essere esperito entro trenta giorni dalla data della notificazione o comunicazione amministrativa del provvedimento impugnato. Ha carattere generale, ha ad oggetto provvedimenti non definitivi e può riguardare sia la legittimità sia il merito dell'atto.
Quali fra i seguenti oggetti sono disciplinati dagli Statuti delle Regioni ad autonomia ordinaria? I casi in cui il Consiglio regionale può essere sciolto in anticipo rispetto all'ordinaria scadenza quinquennale. Il sistema di elezione dei membri del Consiglio regionale e della Giunta regionale. I casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale. L'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali.
Tra i contenuti necessari dello Statuto regionale, disciplinati dall'art. 123 della Costituzione, rientrano: La disciplina dell'organizzazione sanitaria e scolastica regionale. Il sistema di elezione dei membri del Consiglio regionale e della Giunta regionale. La legislazione elettorale di Comuni e Province. La forma di governo della Regione e i principi fondamentali di organizzazione.
In ogni Regione ad autonomia ordinaria lo Statuto, fra l'altro, disciplina: Il sistema di elezione dei consiglieri regionali. Il Consiglio delle autonomie locali, organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali. I casi in cui possono essere disposti lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta. I casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale.
Gli Statuti delle Regioni ordinarie sono approvati: Con legge regionale, seguendo un procedimento «aggravato». Con legge statale, previa delibera della Giunta regionale. Con legge costituzionale. Con legge statale, previa delibera del Consiglio regionale.
Gli Statuti delle Regioni speciali sono approvati: Con legge costituzionale. Con legge statale, previa delibera della Giunta regionale. Con legge regionale, seguendo un procedimento «aggravato». Con legge statale, previa delibera del Consiglio regionale.
Secondo l'art. 117 della Costituzione, le Regioni nell'esercizio di ogni loro potestà legislativa sono tenute a rispettare, oltre alle norme costituzionali: I Regolamenti parlamentari. I vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. I principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato nelle materie di competenza regionale. L'interesse nazionale e quello delle altre Regioni.
La potestà legislativa delle Regioni ad autonomia speciale può essere: Solo attuativa e integrativa. Solo primaria ed esclusiva, nelle materie indicate dallo Statuto. A seconda dei casi, primaria ed esclusiva, ripartita e concorrente oppure attuativa e integrativa. Solo ripartita e concorrente, con obbligo di rispettare le leggi cornice dello Stato.
Le leggi regionali sono: Approvate dal Consiglio regionale e promulgate dal Presidente della Giunta regionale. Approvate dalla Giunta regionale e promulgate dal Presidente della Repubblica. Approvate dal Consiglio regionale e promulgate dal Presidente della Repubblica. Approvate dalla Giunta regionale e promulgate dal Presidente della Giunta.
Le leggi regionali: Sono fonti primarie poste su un piano di concorrenza e separazione di competenza rispetto alla legge statale. Sono fonti secondarie subordinate alla Costituzione, allo Statuto regionale e alle leggi statali. Sono fonti primarie poste sullo stesso piano delle leggi statali, ma non assoggettabili al controllo di costituzionalità della Corte costituzionale. Sono atti normativi subordinati sia alle fonti primarie sia alle fonti secondarie.
La potestà legislativa «residuale», attribuita alle Regioni dall'art. 117, comma 4, della Costituzione, è esercitabile:. Nelle materie enumerate dalla stessa disposizione costituzionale. In ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. Solo nelle materie espressamente previste da una legge ordinaria dello Stato. Solo nelle materie individuate, per ciascuna Regione, dal rispettivo Statuto.
Secondo il dettato costituzionale, le Regioni possono concludere accordi con Stati esteri? Sì, con i soli limiti derivanti dall'ordinamento dell'Unione europea e dagli obblighi internazionali dello Stato. Sì, entro le materie di loro competenza, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato. Sì, con nessun limite. No, perché la politica estera e i rapporti internazionali sono di esclusiva competenza statal.
Nelle materie di potestà legislativa concorrente, di cui all'art. 117, co. 3, Cost., la disciplina è dettata: Esclusivamente da leggi delle Regioni. Dalle leggi dello Stato per la definizione dei principi fondamentali della materia, dalle leggi regionali per la normativa di sviluppo e di dettaglio. Esclusivamente da leggi dello Stato. Da leggi regionali per la definizione dei principi fondamentali della materia, da regolamenti degli enti locali per la normativa di sviluppo e di dettaglio.
Secondo il dettato costituzionale, a chi spetta la potestà regolamentare nelle materie assegnate alla legislazione esclusiva dello Stato? Allo Stato, salvo delega alle Regioni. Al Parlamento. Ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane. Alle Regioni.
Secondo la ripartizione della potestà legislativa tra lo Stato e le Regioni delineata dall'art. 117 della Costituzione, le materie non espressamente menzionate nello stesso articolo sono disciplinate: Dalle leggi dello Stato per la definizione dei principi fondamentali della disciplina, dalle leggi regionali per la normativa di sviluppo e di dettaglio. Dalle leggi dello Stato. Da leggi degli enti locali. Dalle leggi delle Regioni.
Nella forma di governo regionale vigente, introdotta con la legge costituzionale n. 1/1999, in caso di approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta: Si conclude la legislatura secondo i tempi ordinari, senza scioglimento anticipato del Consiglio, ma la Giunta viene presieduta e diretta dal VicePresidente. Il Consiglio regionale deve eleggere entro 60 giorni una nuova Giunta, altrimenti si va a nuove elezioni. La Giunta deve dimettersi, ma non c'è scioglimento anticipato del Consiglio regionale. La Giunta deve dimettersi, il Consiglio regionale si scioglie e si va a nuove elezioni (cosiddetta clausola simul stabunt simul cadent.
Secondo l'art. 126 della Costituzione, quali effetti conseguono alle dimissioni volontarie del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale diretto? Tutti i membri della Giunta cessano dalle loro cariche, il Consiglio è sciolto di diritto e la legislatura regionale si interrompe in anticipo rispetto alla scadenza naturale. Il vicepresidente della Giunta (o, in mancanza, l'assessore più anziano d'età) subentra nella carica fino all'ordinaria scadenza della legislatura regionale. Nessun effetto. Anche gli altri membri della Giunta devono dimettersi ed il Consiglio provvede entro trenta giorni ad eleggere il nuovo esecutivo regionale.
In caso di impedimento, chi esercita le funzioni del Presidente della Repubblica? Il Presidente del Consiglio dei ministri. Il Presidente del Senato. Il Segretario generale della Presidenza della Repubblica. Il Presidente della Camera dei deputat.
Il Presidente della Repubblica nell'ordinamento italiano: È eletto a suffragio universale e diretto, e dura in carica quattro anni. È eletto dal Parlamento in seduta comune, integrato dai delegati nominati dai Consigli regionali, e dura in carica sette anni. È nominato dal Consiglio superiore della magistratura per un mandato di sette anni. È nominato dalle supreme magistrature ordinaria e amministrative, e dura in carica nove anni.
Il Presidente della Repubblica può essere rimosso dalla carica prima della scadenza del suo mandato settennale? No, in nessun caso. Sì, con decisione della Corte costituzionale, qualora sia condannato per alto tradimento o attentato alla Costituzione. Sì, con decisione del Consiglio di Stato. Sì, qualora la Camera ed il Senato approvino a maggioranza di due terzi dei loro membri mozioni, separate ma coincidenti, volte a censurare il suo comportamento.
Quale di queste affermazioni è falsa? La carica di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica. Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. Il mandato presidenziale dura sette anni a partire dal giuramento. Il Presidente della Repubblica deve avere almeno 60 anni di eta.
. Quali sono le maggioranze richieste per eleggere il Presidente della Repubblica? Maggioranza di 2/3 nelle prime tre votazioni e maggioranza assoluta a partire dalla quarta votazione. Maggioranza di 2/3 nelle prime due votazioni e maggioranza assoluta a partire dalla terza votazione. Maggioranza di 2/3 in tutte le votazioni. Maggioranza assoluta in tutte le votazioni.
Chi può essere eletto Presidente della Repubblica? Il cittadino che abbia compiuto 50 anni di età. Il cittadino che abbia compiuto 25 anni di età. Il cittadino che abbia compiuto 40 anni di età. Il cittadino che abbia compiuto 60 anni di età.
Cosa accade in caso di morte, dimissioni o impedimento permanente del Presidente della Repubblica? Il Presidente della Camera dei Deputati indice l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro 15 giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione. l Presidente del Senato indice l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro 15 giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione. Il Presidente della Camera dei Deputati lo sostituisce fino alla scadenza del mandato. Il Presidente del Senato lo sostituisce fino alla scadenza del mandato.
La durata in carica del Presidente della Repubblica può essere prorogata? Sì, ma solo in caso di crisi di governo. Sì, ma solo se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione; l'elezione ha luogo entro 15 giorni dalla riunione delle Camere nuove. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica. Sì, è sempre possibile. No, in nessun caso.
Con riferimento alla "supplenza" del Presidente della Repubblica: Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso in cui egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente della Camera dei deputati. Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso in cui egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato. Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso in cui egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Consiglio superiore della magistratura. Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso in cui egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Quale carica assume il Presidente della Repubblica una volta cessato dall'incarico? Membro della Corte Costituzionale. Senatore a vita. Deputato a vita. Parlamentare europeo.
Il potere di concedere la grazia: È un potere del Presidente del Consiglio, che richiede l'assenso del Presidente della Repubblica. È un potere sostanzialmente presidenziale che richiede la controfirma del Ministro della giustizia, il quale non può rifiutare. È un atto complesso che richiede un accordo tra Presidente della Repubblica e Ministro della giustizia. È un potere sostanzialmente governativo che richiede la proposta e la controfirma del Ministro della giustizia.
Quando può essere esercitato il potere di scioglimento anticipato delle Camere? Quando le Camere disattendono sistematicamente i messaggi del Capo dello Stato. Negli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica. Quando le due Camere sono incapaci di accordare la fiducia ad un qualsiasi Governo. Quando si apre una crisi di governo a seguito delle dimissioni del Presidente del Consiglio dei ministri.
Cosa sono gli atti formalmente e sostanzialmente presidenziali? Atti il cui contenuto è deciso dal Presidente della Repubblica. Atti del Presidente della Repubblica come vertice del CSM e del CSD. Gli atti del Presidente del Consiglio assunti senza che occorra un atto del Presidente della Repubblica. Atti emanati dal Presidente della Repubblica ma non controfirmati da alcun Ministro.
4. Un messaggio inviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, in base all'art. 87 comma 2 della Costituzione, per richiamare l'attenzione delle forze parlamentari su un tema politico-istituzionale o economico-sociale che egli giudica di grande importanza: Non richiede nessuna controfirma governativa, perché è un atto sostanzialmente presidenziale. Deve essere controfirmato dal ministro proponente, in quanto atto sostanzialmente governativo. Deve essere controfirmato dai Presidenti delle Camere. Deve sempre essere controfirmato dal Presidente del Consiglio dei ministri.
. Il Presidente della Repubblica, fra l'altro: Accredita i rappresentanti diplomatici italiani presso gli Stati esteri e presso gli organismi dotati di soggettività internazionale aventi relazioni con l'Italia. D'intesa con il ministro della giustizia, esercita il controllo di legittimità sui regolamenti dell'Unione europea direttamente applicabili in Italia. Autorizza la presentazione alle Camere dei progetti di legge di iniziativa popolare. Nomina un terzo dei membri del Consiglio superiore della magistratura.
Secondo il dettato costituzionale, il Presidente della Repubblica potrebbe disporre lo scioglimento anticipato di una sola delle Camere? Sì, ma solo con il consenso dell'altra Camera. Sì, ma solo con il consenso di tutti i gruppi parlamentari presenti nell'Assemblea. Sì, dopo averne sentito il Presidente. No, lo scioglimento anticipato di una Camera comporta di diritto anche quello dell'altra.
Quali sono le attribuzioni del Capo dello Stato di “altissima valenza politica”? La presidenza del CSM e del Consiglio supremo di difesa. La nomina dei funzionari dello Stato e il conferimento delle onorificenze della Repubblica. La convocazione straordinaria delle Camere e il rinvio delle leggi alle Camere. La nomina del Governo e lo scioglimento anticipato delle Camere.
La messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica per i reati di alto tradimento e attentato alla Costituzione è deliberata: Dal Governo o da cinque Consigli regionali. Dalla Corte costituzionale, nella composizione “integrata” prevista dall'art. 135, ultimo comma, Cost. Dal Parlamento in seduta comune, su relazione di un comitato formato dai membri della giunta del Senato e da quelli della giunta della Camera competenti per le autorizzazioni a procedere. Dalle sezioni unite penali della Corte di cassazione, su iniziativa di un'apposita commissione per i giudizi di accusa istituita presso il Consiglio superiore della magistratura.
Il decreto di nomina del Presidente del Consiglio dei ministri: Come tutti gli atti del Presidente della Repubblica, deve essere controfirmato da un membro del Governo, in questo caso dal Presidente del Consiglio uscente, dopo che abbia rassegnato le proprie dimissioni. Come tutti gli atti del Presidente della Repubblica, deve essere controfirmato da un membro del Governo, in questo caso dal Presidente del Consiglio entrante, cioè da colui che viene nominato con quello stesso atto. È un atto proprio del Capo dello Stato sia nella forma sia nella sostanza, perciò non richiede controfirma da parte di nessun ministro. È controfirmato dal Presidente della Camera dei deputati, che ne assume la responsabilità.
Quali atti del Presidente della Repubblica non sono controfirmati dal Governo? La nomina del Presidente del Consiglio. La convocazione straordinaria delle Camere. I messaggi non formali. La nomina di 5 giudici della Corte costituzionale.
Il Capo dello Stato, nell'esercizio delle sue funzioni, è responsabile: Solo in sede disciplinare. Solo politicamente, potendo essere criticato da commentatori e studiosi per il suo operato. Solo in sede penale, per alto tradimento e attentato alla Costituzione. Solo in sede civile.
All'interno della magistratura ordinaria: L'organo di vertice è il Ministro della giustizia. Non esiste un vertice, perché non ci sono gerarchie. L'organo di vertice è il Consiglio superiore della magistratura. L'organo di vertice è la Corte di cassazione.
Nel nostro ordinamento, i giudici straordinari: Sono ammessi solo se previsti dalla Costituzione. Sono sempre ammessi. Sono sempre vietati. Sono ammessi, ma solo se rispettano il requisito dell'indipendenza.
Quale organo è competente a decidere sui procedimenti disciplinari promossi nei confronti dei magistrati ordinari? La Corte costituzionale, integrata da sedici magistrati ordinari. Il Consiglio superiore della magistratura. Il Consiglio di Stato. Il Ministro della giustizia.
I componenti elettivi del C.S.M.: Sono per due terzi membri laici e per un terzo membri togati. Sono tutti membri togati, cioè appartenenti alla magistratura. Sono per metà membri togati e per metà membri laici. Sono per due terzi membri togati e per un terzo membri laici.
I magistrati possono essere dispensati o sospesi dal servizio, oppure destinati ad altre sedi o funzioni? Sì, ma solo in seguito a decisione del Consiglio superiore della magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilite dall'ordinamento giudiziario, o con il loro consenso. Sì, ma solo con decisione del Ministro della giustizia o della Sezione disciplinare del CSM. Sì, ma solo con decisione del Presidente della Repubblica. No, mai, perché sono inamovibili.
I membri «togati» del Consiglio superiore della magistratura: Rappresentano i due terzi dei componenti del CSM e sono eletti dal Parlamento in seduta comune. Rappresentano un terzo dei componenti del CSM e sono eletti dal Parlamento in seduta comune. Rappresentano un terzo dei componenti del CSM e sono eletti da tutti i magistrati ordinari. Rappresentano i due terzi dei componenti del CSM e sono eletti da tutti i magistrati ordinari.
I magistrati: Hanno una responsabilità solo politica. Non hanno alcuna responsabilità. Hanno una responsabilità solo giuridica (civile, penale, disciplinare). Hanno una responsabilità solo disciplinare.
Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura: È eletto dal C.S.M. fra i suoi componenti designati dal Parlamento. È nominato dal Ministro della giustizia. È nominato dal Presidente della Repubblica fra i membri del Consiglio eletti dai magistrati. Per prassi consolidata è di solito il primo presidente della Corte di cassazione, ma il C.S.M. potrebbe eleggere alla carica uno qualsiasi dei suoi componenti.
Secondo il dettato costituzionale, non spetta al Ministro della giustizia: Sovrintendere al funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. Organizzare i servizi relativi alla giustizia. Designare all'ufficio di consiglieri di cassazione, per meriti insigni, professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati con almeno quindici anni d'esercizio della professione ed iscritti negli albi speciali per le giurisdizioni superiori. Promuovere l'azione disciplinare nei confronti dei magistrati.
Quale delle seguenti attribuzioni spetta al Consiglio superiore della magistratura? Stabilire con propri regolamenti le norme sull'ordinamento giudiziario. Esercitare il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Ministro della giustizia riguardanti l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici giudiziari. Occuparsi dell'organizzazione e del funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. Disporre, anche senza il loro consenso, il trasferimento dei magistrati ordinari a funzioni diverse da quelle in precedenza esercitate, con decisione assunta per i motivi e con le garanzie di difesa previsti dall'ordinamento giudiziario.
Secondo il dettato costituzionale, quale dei seguenti soggetti ha facoltà di promuovere l'azione disciplinare nei confronti dei magistrati? Il Presidente della Repubblica. Il Presidente del Consiglio dei ministri. Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Il Ministro della giustizia.
Secondo la Carta costituzionale, i magistrati del pubblico ministero: Godono delle garanzie stabilite nei loro riguardi dalle norme sull'ordinamento giudiziario. Sono subordinati gerarchicamente alla Procura generale presso la Corte di cassazione. Poiché non assolvono funzioni giudicanti, sono sottoposti alle stesse regole sullo stato giuridico, la subordinazione gerarchica e la responsabilità disciplinare dei funzionari ministeriali. Sono subordinati gerarchicamente al comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura.
I membri «laici» del Consiglio superiore della magistratura: Rappresentano i due terzi dei componenti del CSM e sono eletti da tutti i magistrati ordinari. Rappresentano un terzo dei componenti del CSM e sono eletti da tutti i magistrati ordinari. Rappresentano i due terzi dei componenti del CSM e sono eletti dal Parlamento in seduta comune. Rappresentano un terzo dei componenti del CSM e sono eletti dal Parlamento in seduta comune.
. La Corte costituzionale, tra l'altro, è competente a giudicare ai sensi dell'art. 134 Cost.: Sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni. Sui regolamenti del Governo. Sulle accuse contro i magistrati delle supreme magistrature ordinaria e amministrative. Sulle accuse contro i parlamentari.
Può essere eletto o nominato giudice della Corte costituzionale: Chi sia iscritto da almeno quindici anni all'ordine professionale degli avvocati. Ciascun membro del Consiglio superiore della magistratura, quale che ne sia il ruolo nell'ordine giudiziario o la qualifica accademica o l'anzianità nell'esercizio della professione forense. Ogni magistrato della Corte dei conti. Ciascun professore ordinario o associato di Università in materie giuridiche o economiche.
Un terzo dei giudici della Corte costituzionale viene eletto: Dal Presidente del Consiglio dei ministri. Dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni. Dal Parlamento in seduta comune. Dal Ministro di grazia e giustizia.
Il modello italiano di giustizia costituzionale è prevalentemente: Un giudizio successivo, diffuso, ad accesso indiretto. Un giudizio preventivo, ad accesso diretto o indiretto. Un giudizio successivo, accentrato, ad accesso diretto. Un giudizio successivo, accentrato, ad accesso indiretto.
I giudici della Corte costituzionale: Sono nominati per nove anni e non possono essere nuovamente nominati. Sono nominati per sette anni e possono essere nuovamente nominati. Sono nominati per nove anni e possono essere nuovamente nominati. Sono nominati per sette anni e non possono essere nuovamente nominati.
Può essere eletto o nominato giudice della Corte costituzionale: Ogni avvocato che abbia esercitato la professione per almeno venti anni. Ciascun membro del Consiglio superiore della magistratura, quale che ne sia il ruolo nell'ordine giudiziario o la qualifica accademica o l'anzianità nell'esercizio della professione forense. Ogni professore ordinario o associato di Università in materie giuridiche o economiche. Ogni magistrato di Corte d'Appello.
Un terzo dei giudici della Corte costituzionale viene eletto: Dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative. Dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni. Dal Presidente del Consiglio dei ministri. Dal Ministro di grazia e giustizia.
Un terzo dei giudici della Corte costituzionale viene nominato: Dai Presidenti delle Camere. Dal Presidente della Repubblica. Dal Presidente del Consiglio dei ministri. Dal Ministro di grazia e giustizia.
La questione di costituzionalità, sollevata in via incidentale durante un giudizio, è rilevante: Se il giudizio in corso non può essere definito indipendentemente dalla risoluzione della questione di costituzionalità. Se al giudice non appare manifestamente priva di fondamento giuridico. Se la Corte costituzionale non ha già dichiarato infondata una questione analoga sollevata in un altro giudizio Se concerne aspetti giuridici particolarmente importanti.
Affinché una questione di costituzionalità sollevata durante un giudizio sia rimessa alla Corte costituzionale, è sufficiente che il giudice non la ritenga manifestamente infondata? Sì, non sono richieste altre condizioni per l'accesso al giudizio di legittimità costituzionale, oltre alla “non manifesta infondatezza” della questione sollevata. No, occorre anche che la questione sia rilevante, ossia che il giudizio in corso non possa essere definito indipendentemente dalla risoluzione della questione di legittimità costituzionale. No, occorre anche che il giudice verifichi che la stessa questione non sia già stata sollevata in un precedente giudizio. No, è necessario che il giudice a quo ritenga fondata la questione di costituzionalità.
Per quale dei seguenti motivi ogni Regione può promuovere dinanzi alla Corte costituzionale una questione di legittimità costituzionale contro una legge dello Stato? Per chiedere al Presidente della Repubblica il rinvio della legge alle Camere. Per la lesione della propria sfera di competenza legislativa. Per la violazione delle norme della Costituzione che disciplinano il procedimento legislativo in Parlamento. Per la lesione della sfera di competenza legislativa dello Stato.
Secondo l'art. 127 della Costituzione, ogni Regione può impugnare direttamente una legge dello Stato davanti alla Corte costituzionale: Entro sessanta giorni dalla pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. Solo quando siano trascorsi almeno sei mesi dall'entrata in vigore della legge. Prima della pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale, in modo da sospenderne l'entrata in vigore fino alla pronuncia della Corte costituzionale. Entro novanta giorni dalla pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale.
La Corte costituzionale, fra l'altro, è competente a giudicare sulla legittimità costituzionale: Delle leggi di revisione costituzionale. Dei regolamenti deliberati dal Consiglio dei ministri. Dei Regolamenti dell'Unione europea. Dei regolamenti delle Assemblee parlamentari.
Le leggi anteriori all'entrata in vigore della Costituzione possono costituire oggetto del giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale? No, mai. Sì, sia per vizi formali che per vizi sostanziali. Sì, ma solo per vizi sostanziali, e non anche per vizi formali. Sì, ma solo per vizi formali, e non anche per vizi sostanziali.
Quale tra i seguenti atti rientra nella categoria delle norme interposte, che possono fungere da parametro nei giudizi di legittimità costituzionale? La legge di delegazione. La legge di conversione del decreto-legge. Il decreto-legge. Il decreto legislativo.
Quali effetti produce una decisione di «accoglimento» della Corte costituzionale nei giudizi civili? La decisione della Corte produce effetti solo nei giudizi avviati dopo la dichiarazione di illegittimità costituzionale, oltre che nel giudizio a quo in cui la questione è stata sollevata. Nessuno, perché la decisione della Corte produce effetti soltanto nei giudizi penali. Nessuno, perché la decisione della Corte produce effetti soltanto nel giudizio a quo in cui la questione è stata sollevata. La decisione della Corte produce effetti in tutti i giudizi civili, anche avviati prima della dichiarazione di illegittimità costituzionale, purché non ancora definiti con sentenza passata in giudicato.
Quando definisce un giudizio di costituzionalità con una sentenza di «rigetto», la Corte costituzionale: Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale.. Non si pronuncia nel merito della questione. Manda gli atti al Presidente della Repubblica perché rinvii la norma legislativa oggetto della questione alle Camere. Annulla comunque la norma legislativa oggetto della questione rimessa al suo giudizio.
Se la Corte costituzionale dichiara non fondata una questione di costituzionalità sollevata in via incidentale durante un giudizio: La stessa questione non può essere più riproposta alla Corte costituzionale, perché le sue sentenze non sono soggette a nessuna impugnazione. La stessa questione potrebbe essere riproposta solo dall'organo giurisdizionale preminente per funzioni, ossia la Corte di cassazione. La stessa questione non è riproponibile nello stesso grado di giudizio, ma potrebbe essere sollevata in altri processi o anche in altri gradi dello stesso giudizio e rimessa di nuovo alla Corte costituzionale. La stessa questione può essere eventualmente riproposta solo nello stesso grado di giudizio.
Quando la Corte costituzionale definisce un giudizio di costituzionalità con una sentenza di «accoglimento»: Annulla la norma legislativa oggetto della questione rimessa al suo giudizio, che non può più avere applicazione dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza. Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale. La norma legislativa oggetto della questione rimessa al suo giudizio continua ad avere applicazione fino ad una nuova deliberazione delle Camere. Manda gli atti al Presidente della Repubblica perché rinvii la norma legislativa oggetto della questione alle Camere.
Quale dei seguenti casi rientra nei conflitti di attribuzione fra poteri dello Stato su cui giudica la Corte costituzionale? Un conflitto di competenza fra il Presidente della Repubblica e il Ministro della giustizia circa il rispettivo ruolo nella decisione di concedere la grazia a un cittadino condannato con sentenza penale irrevocabile. Un conflitto di giurisdizione fra il Consiglio di Stato e la Corte dei conti. Un conflitto sulla definizione delle rispettive competenze fra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e quello dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Un conflitto tra membri del Parlamento relativo al contenuto di un progetto di legge.
La Corte costituzionale può annullare un atto amministrativo? Sì, nel risolvere un conflitto di attribuzione, qualora sia stato emanato un atto amministrativo viziato da incompetenza. Sì, nell'ambito di un giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale. No, la giurisdizione costituzionale può avere ad oggetto soltanto le leggi e gli atti aventi forza di legge. No, tale potere è riservato dalla Costituzione agli organi di giustizia amministrativa.
Un conflitto di attribuzione fra lo Stato e una Regione, risolvibile dalla Corte costituzionale, può avere ad oggetto: Soltanto una legge oppure un atto amministrativo dello Stato tali da ledere la sfera di competenza regionale determinata dalle norme costituzionali. Qualsiasi atto non legislativo regionale o statale idoneo a ledere in concreto attribuzioni costituzionalmente rilevanti dello Stato o, viceversa, della Regione. Soltanto una legge oppure un atto amministrativo della Regione tali da ledere la sfera di competenza statale determinata dalle norme costituzionali. Una legge o un atto legislativo dello Stato in contrasto con l'interesse regionale, oppure una legge della Regione in contrasto con l'interesse nazionale.
La Costituzione: È una fonte di cognizione. È solo fonte di produzione del diritto e non contiene indicazioni circa le altre fonti. È una fonte sulla produzione del diritto, in quanto indica tassativamente quali sono le fonti dell'ordinamento italiano, sia di rango primario che di rango secondario. È sia fonte di produzione del diritto, sia fonte sulla produzione, indicando tassativamente quali sono le fonti primari.
Quale fra le seguenti disposizioni costituzionali NON stabilisce una riserva di legge? «Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge» (art. 23 Cost.). «Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge» (art. 25, comma 3, Cost.). «I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge» (art. 97, comma 1, Cost.). «Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese» (art. 81, comma 3, Cost.).
Le consuetudini costituzionali: Sono fonti fatto che hanno rango costituzionale e prevalgono anche sulle fonti primarie, a differenza delle consuetudini di diritto privato, che invece sono poste sul gradino più basso nella gerarchia delle fonti. Sono mere prassi, vincolanti solo per i soggetti che le pongono in essere. Come le consuetudini di diritto privato, sono fonti fatto poste sul gradino più basso nella gerarchia delle fonti. Sono accordi di comportamento reciproco tra soggetti politico-istituzionali che non pongono regole giuridiche.
Quale delle seguenti disposizioni costituzionali stabilisce una riserva di legge rinforzata? «Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che … importano … modificazioni di leggi» (art. 80 Cost.). «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza» (art. 16 comma 1 Cost.). La limitazione della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione «può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge» (art. 15 comma 2 Cost.). Nessuna delle disposizioni citate.
Se la Costituzione stabilisce una riserva assoluta di legge: Il Governo può disciplinare la materia in via regolamentare, adottando regolamenti indipendenti o regolamenti delegati. Il Governo può comunque disciplinare la materia con un proprio regolamento, purché ricorra un caso di necessità ed urgenza. La potestà regolamentare del Governo è esclusa, ad eccezione soltanto dei regolamenti di stretta esecuzione. Il Governo è obbligato a disciplinare la materia con un regolamento.
Quale fra i seguenti atti è soggetto al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti? Un disegno di legge in materia fiscale. Un regolamento del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Lo Statuto di una Regione ad autonomia ordinaria. Lo Statuto di una Regione ad autonomia speciale.
Quali tra le seguenti fonti del diritto disciplinano materie riservate alla loro competenza, quindi non regolabili da altri atti normativi, salvo che dalle leggi costituzionali? I Regolamenti delle Assemblee parlamentari. Le leggi ordinarie recanti norme sui reati e sulle pene. I regolamenti del Governo disciplinanti l'organizzazione e il funzionamento dei pubblici uffici. Le consuetudin.
Tra le fonti normative dell'Unione europea, i Regolamenti sono: Atti recanti norme generali e astratte, obbligatori in tutti i loro elementi, e direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri dell'Unione. Atti che vincolano gli Stati membri dell'Unione quanto ai risultati da raggiungere entro termini da essi previsti, ma non con riguardo agli strumenti giuridici utilizzabili per conseguirli. Atti di rango secondario, non vincolanti. Atti che disciplinano la «forma di governo» e l'organizzazione dell'Unione europea, non direttamente vincolanti per i cittadini degli Stati membri.
Chi opera il controllo giurisdizionale sulle fonti secondarie, potendo annullare i regolamenti illegittimi? Il giudice ordinario. Il Consiglio superiore della magistratura. Il giudice amministrativo. La Corte costituzionale.
Il principio «iura novit curia» significa: Che il giudice è tenuto a conoscere, interpretare ed applicare le norme giuridiche. Che, trascorso un periodo di 15 giorni dalla pubblicazione, salvo non sia previsto un termine diverso, gli atti normativi entrano in vigore. Che, una volta entrata in vigore a seguito della pubblicazione ufficiale, vige la presunzione di conoscenza della legge da parte di tutti. Che il giudice è tenuto a pronunciarsi e non può rifiutarsi di farlo.
L'interpretazione «autentica» di una legge spetta: Al legislatore, che con una nuova legge può chiarire il significato di preesistenti disposizioni legislative oscure o suscettibili di diverse interpretazioni. Alla Corte costituzionale, competente a giudicare sulla legittimità di ogni legge dello Stato e delle Regioni. Alla Corte di cassazione, preposta ad assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge e l'unità del diritto oggettivo nazionale. Al giudice ordinario, chiamato ad interpretare e ad applicare le disposizioni legislative.
Il conflitto tra fonti del diritto di pari grado (due leggi statali, due regolamenti regionali, ecc.) va risolto in base: Al criterio della preferenza. Al criterio della competenza. Al criterio cronologico. Al criterio gerarchico.
Quale dei seguenti principi, non espresso in una norma costituzionale, è derogabile entro certi limiti dal legislatore ordinario? L'imputato in un processo penale non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La legge dispone solo per il futuro e in nessun caso può avere efficacia retroattiva.
Quale dei seguenti principi, non espresso in una norma costituzionale, è derogabile entro certi limiti dal legislatore ordinario? L'imputato in un processo penale non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La legge dispone solo per il futuro e in nessun caso può avere efficacia retroattiva.
Quale delle seguenti affermazioni sui diritti sociali è FALSA? Le norme che prevedono i diritti sociali sono collegate al principio di solidarietà. Le norme che prevedono i diritti sociali sono tutte disposizioni basate sul principio di uguaglianza formale. Le norme che prevedono i diritti sociali presuppongono una «prestazione» da parte dello Stato. Le norme che prevedono i diritti sociali sono tutte ispirate da esigenze di uguaglianza sostanziale.
Quale fra le seguenti disposizioni costituzionali stabilisce soltanto una riserva di legge, e non anche una riserva di giurisdizione? «Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi» (art. 21, co.3, Cost.). «Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge» (art. 23 Cost.). La libertà e la segretezza della corrispondenza possono subire limitazioni «soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge» (art. 15, comma 2, Cost.). «Non è ammessa forma alcuna di … restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge» (art. 13, comma 2, Cost.).
Quale fra le seguenti disposizioni costituzionali stabilisce una riserva di giurisdizione? «L'autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria» (art. 109 Cost.). «La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione» possono essere limitate «soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge» (art. 15 Cost.). «La legge determina quali organi di giurisdizione possono annullare gli atti della pubblica amministrazione nei casi e con gli effetti previsti dalla legge stessa» (art. 113 comma 3 Cost.). «Le norme sull'ordinamento giudiziario e su ogni magistratura sono stabilite con legge» (art. 108, comma 1, Cost.).
Il principio di ragionevolezza: Si basa sul principio di uguaglianza sostanziale. Si basa sul principio di solidarietà. Si basa sul principio di legalità. Si basa sul principio di uguaglianza formale.
Il principio di uguaglianza: Si applica a tutti, cittadini e stranieri, relativamente al godimento dei diritti fondamentali e inviolabili dell'individuo. Si applica sempre nei confronti dei soli cittadini. Si applica sempre nei confronti di tutti gli individui, compresi gli stranieri. Si applica a tutti, cittadini e stranieri, relativamente al godimento dei diritti sociali e dei diritti politici.
. La capacità giuridica: Si acquista di regola con la maggiore età. È la capacità di esercitare effettivamente i diritti di cui si è titolari o di assumere obblighi. Si acquista al momento della nascita. Corrisponde al diritto di voto.
La capacità di agire: Si acquista di regola con la maggiore età. Si acquista al momento della nascita. Si acquista al compimento di 25 anni. È l'attitudine ad essere titolari di situazioni giuridiche, ossia destinatari di norme giuridiche.
Quale delle seguenti affermazioni riproduce testualmente una norma della Carta costituzionale? Il principio di uguaglianza si applica a tutti, cittadini e stranieri, relativamente al godimento dei diritti fondamentali e inviolabili dell'individuo. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. In nessun caso a chi è giudicato colpevole di un reato, quale che ne sia la natura e la gravità, può essere inflitta la pena di morte. L'enumerazione dei diritti inviolabili riconosciuti e garantiti dalla Costituzione non implica in alcun modo che siano negati o menomati gli altri diritti di cui godono i cittadini.
È possibile limitare il diritto dei cittadini di circolare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale? Sì, per ragioni di interesse nazionale o regionale, con legge dello Stato ovvero della Regione interessata, sentita la commissione parlamentare per le questioni regionali. Sì, con legge generale dello Stato o con regolamento del Governo o di una Regione. Sì, con legge generale dello Stato, ma solo per motivi di sanità o di sicurezza. No, in nessun caso.
Il diritto alla riservatezza (o privacy): Non è espressamente riconosciuto dalla Costituzione, ma si fonda sulla libertà personale. Non è espressamente riconosciuto dalla Costituzione, ma si fonda sulla libertà di domicilio e sulla libertà di comunicazione. Non è previsto dalla Costituzione e quindi non trova riconoscimento nel nostro ordinamento. È un diritto che trova riconoscimento specifico in Costituzione.
Le pubblicazioni a stampa possono essere sottoposte a censura preventiva? Sì, ma solo al fine di impedire il compimento dei delitti indicati dalla legge sulla stampa. No, in nessun caso. Sì, in ogni caso. Sì, con atto motivato dell'autorità giudiziaria, per prevenire le offese agli organi costituzionali.
Secondo la Carta costituzionale, sono vietate le associazioni che: Abbiano un ordinamento interno e una struttura organizzativa non democratici. Perseguano i propri scopi in luoghi pubblici. Promuovano o ammettano l'uso delle armi nello svolgimento dell'attività sociale. Perseguano anche indirettamente scopi politici con un'organizzazione di carattere militare.
L'autorità di pubblica sicurezza può adottare di propria iniziativa provvedimenti restrittivi della libertà personale? Sì, in ogni caso, e ha una settimana di tempo per chiedere all'autorità giudiziaria la convalida del provvedimento. No, la libertà personale può essere limitata solo con atto motivato dell'autorità giudiziaria. Solo in casi eccezionali di necessità e urgenza indicati tassativamente dalla legge, e purché ne dia comunicazione entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria. Sì, in ogni caso, e ha quarantotto ore di tempo per chiedere all'autorità giudiziaria la convalida del provvedimento.
Secondo il dettato costituzionale, i promotori di una riunione in luogo aperto al pubblico devono darne preavviso all'autorità di pubblica sicurezza? No, per le riunioni in luogo aperto al pubblico non è richiesto alcun preavviso. Sì, almeno tre giorni prima che la riunione si svolga. Soltanto se la riunione ha scopo politico, di propaganda elettorale o di proselitismo religioso. Sì, almeno dieci giorni prima che la riunione si svolga. .
Secondo il dettato costituzionale, la legge può prevedere l'obbligatorietà di un determinato trattamento sanitario? No, nessuno può essere sottoposto ad un trattamento sanitario senza il suo consenso. Sì, in ogni caso. Sì, ma solo quando sia necessario prevenire la diffusione epidemica di gravi malattie infettive. Sì, ma senza mai violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. .
Secondo il dettato costituzionale, spetta al legislatore stabilire i modi di acquisto, di godimento e i limiti della proprietà privata? Non al legislatore ordinario statale, poiché si tratta di una materia di competenza dell'Unione europea. Non al legislatore ordinario, giacché in tale materia la Costituzione prevede una riserva di legge costituzionale. Sì, al fine di correggere la disparità di risorse economiche che di fatto limita l'eguaglianza dei cittadini. Sì, allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutt.
Qual è il modello di economia configurato dalla nostra Costituzione? Economia collettivista. Economia sociale di mercato. Economia di mercato. Economia liberista.
La Costituzione prevede la possibilità di sostituire l’impresa pubblica all’impresa privata? No, la Costituzione vieta espressamente questa possibilità. Sì, questa possibilità è sempre prevista in virtù dell’art. 41 Cost. No, la Costituzione non prevede questa possibilità. Sì, questa possibilità è prevista dall’art. 43 Cost. in presenza di determinate condizioni.
I partiti politici: Sono associazioni private riconosciute che esercitano funzioni pubbliche. Sono associazioni private non riconosciute, cui la legge affida determinate funzioni pubbliche. Sono associazioni pubbliche con funzioni pubbliche. Sono associazioni pubbliche che perseguono scopi politici e scopo di lucro.
Quali vincoli prevede la Costituzione rispetto al diritto dei cittadini di associarsi liberamente in partiti? Oltre al divieto di ricostituire in qualsiasi forma il disciolto partito fascista, è vietato espressamente che i partiti svolgano le proprie attività in luoghi pubblici. Oltre al divieto di ricostituire in qualsiasi forma il disciolto partito fascista, è previsto che i cittadini associati in partiti concorrano a determinare la politica nazionale rispettando il metodo democratico. Soltanto il divieto di ricostituire in qualsiasi forma il disciolto partito fascista. Oltre al divieto di ricostituire in qualsiasi forma il disciolto partito fascista, è stabilito espressamente che ogni partito deve avere un'organizzazione interna a carattere democratico e non può perseguire fini politici contrari ai principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale.
Quale delle seguenti disposizioni è inserita nella Costituzione repubblicana (a differenza delle altre, risalenti allo Statuto albertino)? Il Senato è costituito in Alta Corte di giustizia per giudicare dei crimini di alto tradimento e di attentato alla sicurezza dello Stato. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge. Nessuna (risalgono tutte allo Statuto albertino). La Religione cattolica, apostolica e romana è la sola Religione dello Stato; gli altri culti esistenti sono tollerati in conformità alle leggi.
I diritti politici: Si possono perdere in conseguenza o della perdita della capacità d'agire per infermità mentale o di una condanna per gravi reati. Si possono perdere solo in conseguenza di una condanna definitiva. Non si possono mai perdere. Si possono perdere solo in conseguenza di una condanna, anche non definitiva.
Quali dei seguenti caratteri NON è una caratteristica del diritto di voto? Pubblicità. Universalità. Segretezza. Personalità.
Dove sono enunciati oggi esplicitamente i valori dell'Unione europea? Nel Preambolo e nei primi articoli del TFUE. In uno specifico Protocollo allegato ai Trattati. Nella CEDU. Nel Preambolo e nei primi articoli del TUE.
Il mancato rispetto dei valori dell'Unione europea può comportare delle conseguenze: Solo per le istituzioni europee (illegittimità dei rispettivi atti). Solo per gli Stati membri (eventuali sanzioni). Solo per le persone fisiche e giuridiche. Per gli Stati membri, per le istituzioni europee e anche per gli Stati terzi.
Su quale principio si fonda la delimitazione delle competenze dell'Unione? Sul principio di proporzionalità. Sul principio del primato. Sul principio di sussidiarietà. Sul principio di attribuzione.
L'Unione europea può adottare qualsiasi misura per perseguire i propri obiettivi? Sì, senza alcuna limitazione. No, è la Corte di giustizia a stabilire e delimitare i poteri di cui le istituzioni europee dispongono per il concreto perseguimento degli obiettivi dell'Unione. No, sono i Trattati a stabilire e delimitare i poteri di cui le istituzioni europee dispongono per il concreto perseguimento degli obiettivi dell'Unione. No, è il Consiglio europeo a stabilire e delimitare i poteri di cui le istituzioni europee dispongono per il concreto perseguimento degli obiettivi dell'Unione.
Con riferimento al processo di integrazione europea, inizialmente la proposta contenuta nella Dichiarazione Schuman viene accolta dai seguenti sei Stati, che danno vita alla CECA: Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Regno unito. Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna. Francia, Germania, Italia, Svizzera, Norvegia, Regno Unito. Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi.
Quali organizzazioni sovranazionali vengono istituite con i Trattati di Roma del 1957? La Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio e la Comunità Europea dell'Energia Atomica. La Comunità europea e l'ONU. La Comunità europea e l'Unione europea. La Comunità Economica Europea e la Comunità Europea dell'Energia Atomica. .
Quali dei seguenti Paesi NON fanno parte, ad oggi, dell'Unione europea? Austria, Finlandia, Svezia. Bulgaria, Romania, Ungheria. Cipro, Croazia, Malta. Islanda, Norvegia, Svizzer.
Il Trattato di Maastricht del 1992: Ha istituito l'Unione europea, che ha incorporato e sostituito le precedenti Comunità europee. Ha istituito l'Unione europea, che si è aggiunta alle tre Comunità già esistenti. Ha istituito l'Unione europea e il Consiglio d'Europa. Ha sostituito le precedenti Comunità europee con la c.d. struttura a «tre pilastri».
Il Trattato di Lisbona: Mantiene quasi tutte le novità contenute nel Trattato costituzionale (non ratificato), ma non sostituisce i precedenti Trattati, limitandosi ad emendarli. Non ripropone gli elementi di novità contenuti nel Trattato costituzionale, ma si limita ad emendare in modo lieve i precedenti Trattati. Aggiunge un terzo Trattato ai due precedentemente in vigore. Mantiene quasi tutte le novità contenute nel Trattato costituzionale (non ratificato) e sostituisce tutti i precedenti Trattati.
Le prime Comunità europee nascono: Con l'obiettivo di garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini degli Stati membri. Con l'obiettivo di realizzare un'unione politica e monetaria. Con l'obiettivo di realizzare un'integrazione economica e di garantire la pace tra gli Stati membri. Con l'obiettivo di realizzare un'unione bancaria e fiscale.
Tra le istituzioni europee, quale rappresenta i cittadini dell'Unione? Il Parlamento europeo. La Commissione europea. La Corte di giustizia. Il Consiglio.
Qual è l'organo di indirizzo politico dell'Unione europea: La Corte di Giustizia. La Commissione europea. Il Consiglio europeo. Il Parlamento europeo.
La Corte di giustizia dell'Unione europea si pronuncia in via pregiudiziale sull'interpretazione del diritto dell'Unione: Su richiesta delle istituzioni europee. Su richiesta del Presidente della Commissione europea. Su richiesta dei giudici nazionali. Su richiesta degli Stati membri.
Tra le istituzioni europee, quale agisce nell'interesse generale dell'Unione europea, in piena indipendenza dai governi nazionali? Il Consiglio europeo. Il Parlamento europeo. Il Consiglio. La Commissione europea.
Tra le istituzioni europee, quale rappresenta gli Stati membri? Il Consiglio. La Commissione europea. Il Parlamento europeo. La Corte di giustizia.
Quale di queste affermazioni sul Parlamento europeo è FALSA? Il Parlamento europeo, dopo il Trattato di Lisbona, è il titolare esclusivo della funzione legislativa. I membri del Parlamento europeo sono eletti direttamente dai cittadini degli Stati membri. Il Parlamento europeo può obbligare la Commissione a dimettersi approvando una mozione di censura. Nessuna.
La Commissione europea: Non ha alcun potere, ma solo funzioni consultive. Ha poteri di iniziativa legislativa, di esecuzione e di controllo. Ha funzione legislativa e diritto d'iniziativa pressoché esclusivo. Ha poteri di esecuzione e di controllo, ma non ha alcuna funzione in ambito legislativo.
Gli «atti legislativi» dell'Unione europea: Sono solo le Decisioni. Sono solo i Regolamenti e le Direttive. Sono gli atti adottati seguendo la procedura legislativa ordinaria. Sono solo i Regolamenti.
Con riguardo alle fonti europee, gli effetti diretti sono riconosciuti: Alle norme contenute in atti dell'Unione europea che siano chiare, precise e autosufficienti. Solo alle norme dei Trattati istitutivi. A tutti gli atti dell'Unione europea adottati seguendo la procedura legislativa ordinaria. Solo agli atti dell'Unione europea che i Trattati qualificano come «direttamente applicabili».
Le direttive dell'Unione europea: Impongono agli Stati membri solo un obbligo di risultato, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Hanno portata individuale e sono direttamente applicabili. Hanno portata generale, sono obbligatorie in tutti i loro elementi e hanno effetti diretti. Sono raccomandazioni non vincolanti.
Il Regolamento dell'Unione europea: Pone agli Stati solo un obbligo di risultato, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Ha portata generale ed è obbligatorio e direttamente applicabile in tutti i suoi elementi. Ha portata generale e obbliga gli Stati membri ad adottare atti idonei al suo recepimento. Ha portata particolare ed è obbligatorio in tutti i suoi elementi.
Quali sono le fonti «derivate» del diritto dell'Unione europea? I regolamenti, le direttive e le decisioni dell'Unione europea. Gli accordi internazionali conclusi dall'Unione europea. Le raccomandazioni e i pareri delle istituzioni europee. I Trattati istitutivi e la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
Quali sono le fonti «primarie» del diritto dell'Unione europea? I principi generali del diritto ricavabili dalla tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri. I Trattati istitutivi. Le direttive dell'Unione europea. I Regolamenti dell'Unione europea.
Nella procedura legislativa ordinaria: L'atto dell'Unione europea è adottato dalla Commissione europea. L'atto dell'Unione europea è adottato congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio, posti su un piano di parità. L'atto dell'Unione europea è adottato congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio, con una prevalenza del Parlamento europeo. L'atto dell'Unione europea è adottato congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio, con una prevalenza del Consiglio.
Qualora il giudice italiano, in relazione alla controversia sottoposta al suo esame, accerti che una legge dello Stato è in contrasto con norme, immediatamente applicabili, di un regolamento dell'Unione europea: Deve applicare le disposizioni della fonte posteriore nel tempo, sia essa la legge italiana oppure il regolamento europeo. Deve senz'altro applicare il regolamento dell'Unione europea, disattendendo le norme legislative italiane contrastanti con esso. Deve senz'altro applicare la legge dello Stato. Deve rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità della legge statale in contrasto con il regolamento europeo.
In base al principio del primato, il diritto dell'Unione europea prevale: Su tutte le norme del diritto nazionale, di qualunque rango. Solo sulle norme interne aventi natura amministrativa. Solo sulle consuetudini nazionali. Su tutte le norme interne aventi natura legislativa o amministrativa.
In caso di contrasto tra una legge ordinaria nazionale e una norma europea priva di effetti diretti: Il giudice italiano deve applicare la normativa nazionale. Il giudice italiano non può pronunciarsi. Il giudice italiano deve comunque sempre applicare direttamente la normativa europea e disapplicare quella interna contrastante. Il giudice italiano non può applicare direttamente la norma europea ma deve rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità della legge statale.
Secondo la Corte costituzionale, le limitazioni alla sovranità italiana derivanti dall'adesione del nostro Paese alla Comunità/Unione europea sono ammissibili, purché non comportino la violazione: Di qualunque norma di legge statale. Dei principi supremi del nostro ordinamento costituzionale e dei diritti inviolabili della persona. Di qualunque norma costituzionale. Degli Statuti regionali.
In caso di contrasto tra norme italiane sub-legislative e norme europee: Le norme italiane sono illegittime, per violazione indiretta della legge nazionale contenente l'ordine di esecuzione. Si applicano le norme europee e si disapplicano quelle della fonte secondaria nazionale, per il principio della competenza. Il giudice italiano deve rimettere alla Corte costituzionale la questione di legittimità delle norme statali. Il giudice italiano deve applicare la normativa nazionale, dal momento che non vi sono rapporti tra le norme europee e quelle nazionali di rango secondari.
I rapporti tra le norme nazionali e le norme europee sono descritti dai seguenti principi elaborati dalla Corte di Giustizia: Principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Principio gerarchico e di preferenza. Principi di competenza e di attribuzione. Principio del primato e principio degli effetti diretti.
Le sentenze pregiudiziali della Corte di giustizia dell'Unione europea: Vincolano solo il giudice nazionale che ha effettuato il rinvio. Non sono vincolanti. Non possono mai avere valore retroattivo. Vincolano tutti i giudici nazionali, non solo quello che ha effettuato il rinvio.
Il ricorso per inadempimento può essere esperito: Nei confronti di uno Stato membro, per far valere la violazione di qualsiasi obbligo derivante dal diritto dell'Unione. Nei confronti delle istituzioni, per violazione di norme dei Trattati. Nei confronti di uno Stato membro, per mancata o non corretta attuazione delle direttive entro il termine. Nei confronti delle istituzioni, per violazione di norme delle Costituzioni nazional.
Da chi può essere proposto il ricorso per inadempimento? Dal Parlamento europeo. Solo dalla Commissione europea. Dalla Corte di giustizia. Dalla Commissione europea o da uno Stato membro.
Quali sono i presupposti del ricorso in carenza? L'esistenza di un obbligo di agire a carico di uno Stato membro e la violazione di quell'obbligo. L'esistenza di un obbligo di agire a carico di un'istituzione europea e la violazione di quell'obbligo. L'esistenza di un obbligo di "NON FARE" a carico di un'istituzione europea e la violazione di quell'obbligo. L'esistenza di un obbligo di "NON FARE" a carico di uno Stato membro e la violazione di quell'obbligo.
Nell'ambito del sistema di tutela giurisdizionale dell'Unione europea: Sia i giudici nazionali sia la Corte di giustizia hanno una competenza generale e diretta. I giudici nazionali hanno una competenza generale e diretta, mentre la Corte di giustizia ha solo competenze indirette. La Corte di giustizia ha una competenza generale, mentre i giudici nazionali possono solo effettuare dei rinvii pregiudiziali alla Corte. I giudici nazionali hanno una competenza generale, mentre la Corte di giustizia ha competenze, dirette e indirette, tassativamente elencate dai Trattati.
La protezione dei diritti fondamentali da parte dell'Unione europea: Non è prevista. È stata realizzata a partire dagli anni '70 grazie all'adesione della Comunità europea alla CEDU. È stata dapprima realizzata in via giurisprudenziale dalla Corte di giustizia, e poi codificata nei Trattati. È uno dei principi generali del diritto dell'Unione, sancito fin dall'origine dai Trattati istitutivi.
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea: Fino al Trattato di Lisbona era priva di valore giuridico vincolante; con il Trattato di Lisbona le è stato riconosciuto lo stesso valore giuridico dei Trattati. È stata proclamata nel 1992, ma le è stato riconosciuto valore giuridico vincolante solo nel 2000 con il Trattato di Nizza. Non è vincolante, ma costituisce un importante strumento interpretativo. È stata proclamata a Nizza nel 2000 e le è stato fin da subito riconosciuto valore giuridico vincolante.
La cittadinanza dell'Unione europea: È assimilabile alla cittadinanza nazionale. Si aggiunge alla cittadinanza nazionale e la sostituisce. Non è prevista. Si aggiunge alla cittadinanza nazionale, senza sostituirsi ad essa.
Per quali elezioni è riconosciuto il diritto dei cittadini dell'Unione europea di votare e di essere eletti nello Stato membro di residenza (e non di appartenenza)? Per nessuna elezione. Solo per le elezioni del Parlamento europeo. Solo per le elezioni politiche generali. Per le elezioni europee e per quelle comunali.
Dall'art. 6 TUE si ricava che la protezione dei diritti fondamentali nell'UE trova oggi la sua fonte: Nella giurisprudenza della Corte di giustizia. In una pluralità di strumenti normativi. Nelle Costituzioni degli Stati membri. Nella CEDU.
Lo «spazio di libertà» si articola nei seguenti settori: Cooperazione giudiziaria in materia di diritti inviolabili. Cooperazione giudiziaria in materia civile. Cooperazione giudiziaria in materia penale e cooperazione di polizia. Controlli alle frontiere, asilo, immigrazione, visti.
Nel mercato interno europeo, il diritto di stabilimento: Riguarda qualsiasi attività di lavoro autonomo svolta in regime di non subordinazione e in modo stabile in uno Stato membro diverso da quello di origine. Riguarda qualsiasi attività di lavoro autonomo prestata temporaneamente ed occasionalmente in uno Stato membro diverso da quello di origine. Si riferisce al diritto di ogni cittadino europeo di fissare la propria residenza in uno Stato membro diverso da quello di origine. Riguarda la libertà di circolazione nel territorio dell'Unione dei lavoratori subordinati.
Lo «spazio di giustizia» si articola nei seguenti settori: Cooperazione giudiziaria in materia penale e cooperazione di polizia. Cooperazione giuridica e giudiziaria in materia civile. Cooperazione giudiziaria in materia di diritti inviolabili. Controlli alle frontiere, asilo, immigrazione, visti.
Lo «spazio di sicurezza» si articola nei seguenti settori: Cooperazione giudiziaria in materia penale e cooperazione di polizia. Cooperazione giudiziaria in materia di diritti inviolabili. Cooperazione giudiziaria in materia civile. Controlli alle frontiere, asilo, immigrazione, visti.
Quale delle seguenti politiche ha rappresentato storicamente il primo e più qualificante obiettivo della Comunità economica europea? La realizzazione di una politica estera e di sicurezza comune. La realizzazione di un mercato interno. La realizzazione di un sistema comune di tutela giurisdizionale. La realizzazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
Nel mercato interno europeo, la libera prestazione di servizi: Riguarda qualsiasi attività di lavoro autonomo prestata temporaneamente ed occasionalmente in uno Stato membro diverso da quello di origine. Riguarda la libertà di circolazione nel territorio dell'Unione dei lavoratori non subordinati. Riguarda qualsiasi attività di lavoro autonomo svolta in regime di non subordinazione e in modo stabile in uno Stato membro diverso da quello di origine. Riguarda la libertà di circolazione nel territorio dell'Unione dei lavoratori subordinati.
I servizi pubblici: Sono servizi che soddisfano esigenze fondamentali della collettività. Sono servizi che soddisfano esigenze fondamentali della pubblica amministrazione. Sono servizi che soddisfano determinati interessi economici. Sono servizi che soddisfano esigenze fondamentali di singoli individui.
Per il diritto europeo, le norme relative al libero mercato e alla concorrenza si applicano: Alle imprese incaricate della gestione dei servizi non economici di interesse generale. Alle imprese incaricate della gestione dei servizi sociali di interesse generale. Alle imprese incaricate della gestione dei servizi di interesse economico generale. A nessuna delle imprese indicate.
I servizi pubblici locali sono attribuiti: Alla competenza legislativa concorrente dello Stato e delle Regioni. Alla competenza legislativa delle Regioni. Alla competenza legislativa esclusiva dello Stato. Alla competenza dell'Unione europea.
Quale delle seguenti forme di gestione non può essere utilizzata per i servizi pubblici locali? Società di capitali individuata mediante una procedura ad evidenza pubblica. Possono essere utilizzate tutte le forme di gestione indicate. Società a capitale totalmente privato. Società a capitale misto pubblico-privato.
È consentita la gestione in economia di un servizio? No, mai. Sì, sempre, a discrezione della P.A. Sì, quando non è possibile ricorrere alle altre forme di gestione per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio. Sì, ma solo per la gestione dei servizi sociali.
Ai sensi dell’art. 117 Cost., la tutela della salute: È una materia di competenza esclusiva delle Regioni. È una materia di competenza concorrente, cioè ripartita tra Stato e Regioni. È una materia di competenza esclusiva dello Stato. È una materia di competenza esclusiva degli enti locali.
I servizi del SSN sono erogati attraverso: Le Unità sanitarie locali (USL). Le Aziende sanitarie locali (ASL) e le Aziende ospedaliere. Il Ministero della Salute. Le Unità socio-sanitarie locali (USSL).
Ai sensi dell’art. 117 Cost., l’istruzione e formazione professionale: È una materia di competenza esclusiva delle Regioni. È una materia di competenza degli enti locali. È una materia di competenza esclusiva dello Stato. È una materia di competenza concorrente, cioè ripartita tra Stato e Regioni.
Quale delle seguenti affermazioni è FALSA? Sono tutte false. Le istituzioni scolastiche pubbliche hanno autonomia didattica e finanziaria. Le istituzioni scolastiche pubbliche hanno autonomia normativa e organizzativa. Le istituzioni scolastiche pubbliche hanno personalità giuridica.
In materia di istruzione scolastica, la disciplina normativa è dettata: Dalle leggi dello Stato per la definizione dei principi generali della materia, dalle leggi regionali per la normativa di sviluppo e di dettaglio. Esclusivamente da leggi delle Regioni. Dalle leggi regionali per la definizione dei principi generali della materia, dalle leggi dello Stato per la normativa di sviluppo e di dettaglio. Esclusivamente da leggi dello Stato.
Ai sensi dell’art. 117 Cost., la materia della previdenza sociale: Appartiene alla competenza esclusiva dello Stato. Appartiene alla competenza residuale delle Regioni, ferma restando la competenza esclusiva dello Stato circa la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali. Appartiene alla competenza concorrente tra Stato e Regioni. Appartiene alla competenza degli enti locali, ferma restando la competenza esclusiva delle Regioni circa la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni social.
Ai sensi dell’art. 117 Cost., la materia dell’assistenza sociale: Appartiene alla competenza residuale delle Regioni, ferma restando la competenza esclusiva dello Stato circa la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali. Appartiene alla competenza esclusiva dello Stato. Appartiene alla competenza concorrente tra Stato e Regioni. Appartiene alla competenza degli enti locali, ferma restando la competenza esclusiva delle Regioni circa la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali.
Quali delle seguenti categorie di dipendenti pubblici restano sottoposte al regime di diritto pubblico Professori universitari e vigili del fuoco. Personale della scuola e personale del Servizio sanitario nazionale. Personale delle Comunità montane e degli Istituti autonomi case popolari. Tutte le categorie indicate.
Le disposizioni del d.lgs. 165/2001 in materia di privatizzazione del pubblico impiego si applicano: Ai magistrati e agli avvocati dello Stato. A nessuna delle categorie indicate. Al personale militare e delle forze di polizia. Alle Camere di commercio e a tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali.
A chi è affidata la valutazione della performance delle amministrazioni? Al Ministro competente. Alla dirigenza pubblica. Alla Corte dei conti. Al Consiglio di Stato.
La regola generale per quanto riguarda il sistema di assunzione ai pubblici uffici: È la nomina. È il concorso pubblico. È l’elezione. È il sorteggio.
Nell’ambito della contrattazione collettiva, chi ha la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione? L’avvocatura dello Stato. Il Governo. Il Ministro competente. Un’Agenzia avente personalità giuridica di diritto pubblico. .
Il d.lgs. 165/2001 prevede, con riferimento all’impiego pubblico: L’obbligo di costituire delle Rappresentanze Unitarie del Personale nelle amministrazioni con più di cinque dipendenti. La possibilità di costituire delle Rappresentanze Unitarie del Personale nelle amministrazioni con più di quindici dipendenti. Il divieto di costituire delle Rappresentanze Unitarie del Personale nelle amministrazioni. L’obbligo di costituire delle Rappresentanze Unitarie del Personale nelle amministrazioni con più di quindici dipendenti.
La qualifica dirigenziale è attualmente articolata: In due fasce. In tre fasce. In quattro fasce. In un’unica fascia.
Quale delle seguenti affermazioni è FALSA? Sono tutte false. Il dirigente pubblico ha funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di controllo. Il dirigente pubblico deve attuare le politiche fissate dagli organi di indirizzo politico-amministrativo e risponde del conseguimento dei risultati. Il dirigente pubblico è un datore di lavoro che agisce con i poteri e le capacità del datore di lavoro privato.
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