Istruttore di nuoto in 1000 domande
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Title of test:![]() Istruttore di nuoto in 1000 domande Description: FIN - SIT |




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Attività prescolare: primi obiettivi da raggiungere. Ambientamento e scivolamento con attività ludiche finalizzate. Imparare la disciplina e l’ordine con rigido controllo tecnico sulle esercitazioni. Stile libero con respirazione, dorso ed alcune bracciate a farfalla. Nessun obiettivo particolare. Con i bambini in età prescolare il canale privilegiato per insegnare è costituito da: Il gioco e la comunicazione verbale. Il gioco e l’imitazione. La sola comunicazione verbale. La motivazione endogena. Cos’è un corso in acqua per bambini al di sotto dei 3 anni?. Un corso di nuoto. Un’attività motoria che favorisce uno sviluppo armonico dei bambini. Un’attività motoria che favorisce lo sviluppo delle abilità motorie. Una forma di avviamento allo sport. Dove deve posizionarsi l’istruttore dei gruppi prescolari?. Sul bordo vasca, in piedi. Sul bordo vasca, seduto. In acqua. È indifferente. È uno degli obiettivi di un corso neonatale: Porre le basi per la costruzione di un futuro atleta di livello. Il potenziamento del sistema cardio-circolatorio e muscolo-scheletrico. Il galleggiamento. Il raggiungimento dell’autonomia rispetto al genitore. In età prescolare quale deve essere il fine dell’attività in acqua?. L’apprendimento del nuoto. L’acquisizione di abilità motorie specifiche. L’adattamento all’acqua. Lo sviluppo delle capacità condizionali. Indica i principali obiettivi dell’attività in acqua per bambini di tre anni: Favorire lo sviluppo psicomotorio, cognitivo e socio – affettivo del bambino. Apprendere le tecniche delle nuotate. Favorire lo sviluppo delle capacità coordinative. Far acquisire al bambino un rapporto naturale e positivo con l’acqua. Iniziare l’insegnamento del nuoto in età prescolare: È utile perché consente di specializzare prima gli allievi e di raggiungere prima risultati agonistici. Non è di nessuna utilità. Favorisce un più intenso sviluppo della forza. Favorisce il formarsi di una migliore coordinazione acquatica dovuta alla plasticità del sistema nervoso. L’attività motoria in acqua per gli anziani riduce: La pressione venosa agli arti inferiori, con miglioramento del ritorno venoso al cuore. La densità ossea agli arti inferiori, con miglioramento del ritorno venoso al cuore. La pressione venosa agli arti inferiori, con miglioramento del ritorno venoso al cervello. L’aspettativa di vita. Obiettivi da perseguire nell’insegnamento alla terza e quarta età: Socializzazione. Alleggerire il lavoro articolare. Ricondizionamento fisico. Tutte le risposte precedenti. Quale di questi non è un vantaggio dell’attività motoria acquatica nella terza età?. Riduzione del rischio traumatologico. Riduzione del sovraccarico sull’apparato locomotore. Marcato sviluppo coordinativo. Miglioramento del ritorno venoso. Quali aspetti possono creare un disincentivo all’attività in un soggetto anziano?. La ricerca di un punto di incontro fra esigenze didattiche ed esigenze dell’utente. L’inadeguatezza della proposta, della struttura e la rigidità. L’attenzione massima posta all’inadeguatezza fisica dell’utente. La composizione di gruppi per motivazione e condizioni di funzionalità. Quali sono considerate popolazioni speciali?. Gestanti, neonatale, prescolare, terza età, disabili. Atleti e disabili. Terza età e bambini. Pallanuotisti e sincronette. Un’adeguata attività motoria oltre i 60 anni. Migliora il livello delle capacità motorie e la forza. Migliora il livello delle capacità motorie e la componente psicologica. Migliora solo la componente psicologica. Non apporta alcun miglioramento. Nella contrazione isotonica: Non viene effettuato il movimento delle leve ossee. Rimane costante la velocità di movimento. Il carico è superiore alla forza sviluppata dal muscolo. Rimane costante il carico. All’atrio destro il sangue arriva: Dal ventricolo destro. Dalle vene cave. Dalle vene polmonari. Nessuna delle risposte è corretta. Caratteristiche delle ossa corte: Lunghezza domina sulle altre due dimensioni. Le tre dimensioni sono nello stesso ordine di grandezza. Nessuna caratteristica particolare. Lunghezza e larghezza sono assai prevalenti rispetto allo spessore. Caratteristiche delle ossa lunghe: Lunghezza domina sulle altre due dimensioni. Le tre dimensioni sono nello stesso ordine di grandezza. Nessuna caratteristica particolare. Lunghezza e larghezza sono assai prevalenti rispetto allo spessore. Caratteristiche delle ossa piatte: Lunghezza domina sulle altre due dimensioni. Le tre dimensioni sono nello stesso ordine di grandezza. Nessuna caratteristica particolare. Lunghezza e larghezza sono assai prevalenti rispetto allo spessore. Che cosa sono gli alveoli?. Cavità del naso preposte alla funzione di umidificare l’aria entrante. Minuscoli organi che secernano il liquido alveolare. Organelli monociliati dell’apparato digerente. Parti terminali dell’apparato respiratorio attraverso i quali avvengono gli scambi gassosi. Che funzioni ha la cassa toracica?. Di permettere la respirazione. Di permettere la funzione del cuore. Di galleggiamento. Di proteggere cuore e polmoni e permettere la respirazione. Componenti delle articolazioni mobili: Cartilagine articolare, liquido sinoviale, legamenti, capsula articolare. Cartilagine articolare, legamenti e disco cartilagineo. Nessuna dinamica articolare. Osso, muscolo scheletrico, tendine. Componenti delle articolazioni semimobili: Cartilagine articolare, liquido sinoviale, legamenti, capsula articolare. Osso, muscolo scheletrico, tendine. Cartilagine articolare, legamenti e disco cartilagineo. Nessuna dinamica articolare. Cos’è la frequenza cardiaca?. Il numero di contrazioni ventricolari nell’unità di tempo (minuto). La quantità di sangue emessa dal cuore nell’unità di tempo (minuto). La pressione arteriosa misurata nel tempo (minuto). Il numero di morti causate da patologie cardiache nell’unità di tempo. Cos’è la frequenza respiratoria?. Il numero degli atti respiratori che si eseguono in una giornata. Il numero degli atti respiratori che si eseguono in un minuto. La capacità dell’individuo di respirare. La durata temporale di un singolo atto respiratorio. Cosa sono gli alveoli?. Cavità del naso preposte ad umidificare l’aria in entrata. Minuscoli organi che secernono il liquidi alveolare. Organelli monociliati dell’apparato digerente. Parti terminali dell’apparato respiratorio attraverso le quali avvengono gli scambi gassosi. Definizione di articolazione: Punti di collegamento tra due ossa. Organi che compongono il sistema scheletrico. Parte del muscolo costituita da tessuto connettivo che lo collega all’osso. Distribuzione topografica dei vasi sanguigni. Definizione di cellula: L’unità fondamentale del vivente. L’unione funzionale di cellule simili. La struttura di tessuti organizzati per svolgere una funzione. Costituente base della materia. Definizione di legamenti. Punti di collegamento tra due ossa. Tessuti particolarmente densi. Parte del muscolo costituita da tessuto connettivo che lo collega all’osso. Struttura connettiva che mantiene in contatto due capi ossei. Definizione di organo: L’unione funzionale di cellule simili. Costituente base della materia. La struttura di tessuti organizzati per svolgere una funzione. La struttura complessa composta da organi diversi per soddisfare una funzione superiore. Definizione di ossa: Punti di collegamento tra due ossa. Parti che compongono il sistema scheletrico. Sistema di organi che ha la funzione di sostegno del corpo e protezione degli organi interni. Tessuti particolarmente densi. Definizione di scheletro: Organi che compongono il sistema scheletrico. Sistema di organi che ha la funzione di sostegno del corpo e protezione degli organi interni. Parte del muscolo costituita da tessuto connettivo che lo collega all’osso. Struttura polimorfica complessa. Definizione di sistema di organi: L’unione funzionale di cellule simili. La struttura di tessuti organizzati per svolgere una funzione. Costituente base della materia. La struttura complessa composta da organi diversi per soddisfare una funzione superiore. Definizione di tendini: Punti di collegamento tra due ossa. Tessuti particolarmente densi. Parti che compongono il sistema scheletrico. Tessuto connettivo che collega il muscolo all’osso. Definizione di tessuto: L’unità fondamentale del vivente. L’unione funzionale di cellule simili. La struttura di tessuti organizzati per svolgere una funzione. Costituente base della materia. Durante la fase di inspirazione: Il diaframma si abbassa. Il diaframma si alza. Il cuore aumenta i battiti. Il cuore diminuisce i battiti. Gli scambi gassosi a livello polmonare avvengono tra: Bronchioli e capillari. Capillari e alveoli. Alveoli e vene. Arterie e vene. Elementi che compongono la cellula: Membrana cellulare, citoplasma, organuli cellulari. Membrana e nucleo. Membrana cellulare e nucleo. Citoplasma e nucleo. Gli scambi respiratori avvengono: A livello delle cavità nasali. Nei bronchi. Negli alveoli. Nell’esofago. I fattori che condizionano l’accrescimento sono: Endogeni ed esogeni. Muscolari ed energetici. Genetici e psicologici. Antropologici e sociali. I muscoli abduttori: Permettono il movimento di allontanamento dalla linea mediana. Permettono il movimento di avvicinamento alla line mediana. Permettono il movimento di rotazione verso la linea mediana. Sono deputati alla mimica facciale. Il muscolo scheletrico è organizzato: In fasci, fascicoli, e miofibrille. In grosse strutture contrattili. In aggregati omogenei. In fasci, fascicoli, fibre e miofibrille. Il sistema nervoso autonomo (SNA) è composto di: Encefalo e midollo spinale. Due parti, il parasimpatico e l’ortosimpatico. Nervi e muscoli. Coni e bastoncelli. Il sistema nervoso centrale è costituito da: Nervi spinali e midollo spinale. Miosina e actina. Unità spinali. Encefalo e midollo spinale. Il sistema nervoso centrale rappresenta: Il protoplasma. L’insieme delle terminazioni nervose collegate agli analizzatori. Il più importante sistema di regolazione e coordinazione: è la sede di tutte le funzioni mentali compresi il pensiero. Il principale organo del corpo umano. Il sistema nervoso si divide in: Generale e speciale. Centrale e periferico. Muscolare e scheletrico. Condizionale e coordinativo. Il sistema scheletrico svolge funzioni di: Protezione. Protezione e movimento. Sostegno e movimento. Protezione, sostegno e movimento. Il trasporto dell’ossigeno dai polmoni al muscolo avviene tramite: Il plasma. Gli eritrociti (globuli rossi). I leucociti (globuli bianchi). Le piastrine. In un adulto, a riposo, il cuore pulsa alla frequenza di: 70-80 battiti al minuto. 140-160 battiti al minuto. 30-40 battiti al minuto. Oltre 160 battiti al minuto. In una contrazione isometrica il muscolo: Si contrae mantenendo la stessa lunghezza. Si contrae accorciandosi. Si contrae allungandosi. Si allunga contraendosi. L’apparato circolatorio ha funzione di: Sostegno. Protezione. Trasporto. Coordinazione. L’apparato locomotore è costituito da: Ossa, articolazioni e muscoli scheletrici. Ossa e articolazioni. Ossa, articolazioni, muscoli scheletrici e muscolo cardiaco. Ossa, articolazioni, organi interni. L’apparato respiratorio: Ha la funzione di permettere l’ingresso di ossigeno nell’organismo e l’espulsione dell’anidride carbonica, al fine di fornire ossigeno da utilizzare nel processo di respirazione cellulare. Ha la funzione di produrre energia. Ha funzione di sostentamento. Ha funzione anabolica. L’apparto cardiocircolatorio: È costituito da cuore, vasi sanguigni e polmoni. È costituito da cuore, vasi sanguigni, in cui scorre il sangue. Include quattro tipi di vasi: arterie, capillari, vene ed assoni. Assolve funzioni endocrine. L’auxologia è: La scienza che studia l’accrescimento e la maturazione somatica. La scienza che studia il movimento. Un approccio speculativo alla tecnica. Un tipo di lavoro muscolare. La caratteristica di base dell’apparato muscolare è: L’elasticità. La flessibilità. La solidità. La contrattilità. La funzione del sangue è quella di: Trasportare l’ossigeno. Trasportare l’ossigeno e l’anidride carbonica. Trasportare sostanze nutritive. Fluidificare la muscolatura. La maggior parte delle leve ossee è di: Prima specie. Seconda specie. Terza specie. Quarta specie. La normale frequenza cardiaca in un adulto a riposo è: 40-55. 60-80. 80-120. 100-140. La piccola circolazione è il percorso sanguigno che collega: Cuore e polmoni. I capillari. Cuore e capillari. Capillari e arteriole. La quantità di sangue nel corpo umano, rispetto al peso totale, ammonta a: 8%. 10%. 12%. 15%. La ventilazione polmonare avviene per: La contrazione del muscolo diaframma. La contrazione del diaframma e dei muscoli intercostali. La contrazione della muscolatura addominale. Nessuna delle risposte precedenti. Le arterie sono: Vasi sanguigni che vanno dai capillari al cuore. Vasi che trasportano sangue ricco di ossigeno. Vasi che trasportano sangue povero di ossigeno. Vasi sanguigni che vanno dal cuore ai capillari. Le emorragie esterne possono interessare: Le braccia e le gambe. Gli arti, il torace e l’addome. Gli organi interni. Il midollo osseo. Le informazioni tattili appartengono alla sensibilità: Esterocettiva. Propriocettiva. Interocettiva. Intuitiva. Le vie respiratorie sono costituite da: Naso, bocca, faringe, laringe, trachea, bronchi. Bocca, gola, polmoni. Bronchi, bronchioli, alveoli. Naso, bocca. Qual è il corretto ordine, dalla più semplice alla più complessa, delle seguenti strutture?. Cellula, tessuto, organo, sistema. Sistema, cellula, organo, tessuto. Cellula, organo, sistema, tessuto. Tessuto, cellula,, sistema, organo. Qual è la parte del cuore da cui prende avvio il grande circolo sanguigno?. Il ventricolo sinistro. L’atrio sinistro. Il ventricolo destro. L’atrio destro. Qual è la sede degli scambi respiratori?. Bronchioli. Bronchi. Alveoli. Trachea. Quale muscolo interviene principalmente nella meccanica respiratoria?. Bicipite. Diaframma. Tricipite. Quadricipite. Quale tra le seguenti funzioni non è svolta dall’apparato osteoarticolare?. Produzione di globuli rossi. Trasmissione di impulsi. Sostegno. Protezione. Quale, tra i seguenti, è un tipo di muscolo?. Striato. Grasso. Rosso. Allungato. Quali tipi di ossa sono contenute nello scheletro?. Lunghe. Piatte e corte. Lunghe, piatte e corte. Lunghe, piatte, corte e sferiche. Sono muscoli del corpo umano: Omero, ulna, radio, sterno. Fegato cuore, intestino, stomaco. Tricipite, gastrocnemio, gran dorsale. Dura madre, perineo, scroto. Sono organi interni del corpo umano. Omero, ulna, radio, sterno. Fegato cuore, intestino, stomaco. Tricipite, gastrocnemio, gran dorsale. Dura madre, perineo, scroto. Sono ossa del corpo umano: Omero, ulna, radio, sterno. Fegato cuore, intestino, stomaco. Tricipite, gastrocnemio, gran dorsale. Dura madre, perineo, scroto. Un atto respiratorio è composto: Dalla fase d’inspirazione, d’espirazione e dalla breve pausa frapposta. Dalla fase d’inspirazione, d’espirazione e dalla lunga pausa frapposta. Dalla fase d’espirazione e dalla breve pausa frapposta. Da presa, trazione, spinta, recupero. Una contrazione si definisce isometrica quando: Il muscolo non consuma energia. Il muscolo si contrae ma non si accorcia. Il muscolo non si contrae. Il muscolo ha un crampo. A quale tipo di utente è più adatta l’aquafitness?. All’amatore. A chi cerca l’allenamento e la performance. A chi vuole imparare a nuotare. A chi deve conseguire il brevetto di assistente bagnanti. Cosa deve conoscere un istruttore di aquagym?. La profondità dell’acqua. I tempi minimi e massimi di esecuzione del gesto. I nomi degli allievi. I codici di comunicazione del nuoto agonistico. Nella fase centrale di una lezione di ginnastica in acqua, bisogna: Proporre esercizi opportunamente programmati in relazione all’obiettivo. Evitare esercizi con intensità troppo blanda o sottosoglia. Preoccuparsi che gli esercizi vengano eseguiti biomeccanicamente in modo corretto. Tutte le risposte precedenti sono corrette. Nella ginnastica in acqua, per fare resistenza occorre lavorare: Spingendo verso l’alto. Spingendo verso il basso. In modo circolare. Spingendo in alto e in basso in alternanza. Parametri e variabili che possono influire su una lezione di ginnastica in acqua: L’istruttore, la musica, tipo di vasca. L’inquadramento professionale dell’istruttore. La musica, il bordo, la strumentazione. La profondità, la tipologia di allievi, la temperatura dell’acqua. Suddivisione di una lezione di aquafitness. Riscaldamento, ripetizione di esercizi conosciuti, defaticamento. Riscaldamento, esercizi specifici, defaticamento. Presa, trazione, spinta, recupero. Riscaldamento, fase centrale, defaticamento e/o stretching. Tutti quei movimenti di assestamento che servono a fermare i flussi d’acqua, a riprendere l’equilibrio ed a consentire di poter terminare un movimento e/o predisporre quello successivo, vengono definiti come: Movimenti di transizione. Movimenti di traslazione. Movimenti di trasformazione. Movimenti di torsione. Un lavoro di aquagym in acqua bassa si svolge: Con acqua ad altezza ginocchia. Con acqua profonda max 0,80 cm. Con l’acqua ad un’altezza tra l’ombelico e il petto. Con acqua ad altezza cosce. Attività terrestre ed acquatica: Differiscono per temperatura differente dei due elementi. Sono analoghe in quanto ciò che si apprende a terra è semplicemente applicabile in acqua in posizione orizzontale (le abilità motorie sono trasferibili). A terra è tutto più difficile a causa della forza di gravità. In acqua andranno creati presupposti differenti per poter apprendere nuove abilità. Attraverso quale percorso l’uomo diventa nuotatore?. Deve conoscere il principio di Archimede. Deve avere capacità innate. Deve avere una struttura fisica adeguata. Deve fare esperienze motorie specifiche. Come possono essere definiti gli schemi motori di base?. Capacità condizionali. Unità primarie del movimento umano. Unità secondarie del movimento umano. Capacità coordinative generali. Come si applica il principio di multilateralità mirata?. Diversificando più possibile gli esercizi con il maggior numero possibile di esperienze motorie, sia positive sia negative. Variando continuamente le lezioni così gli allievi si divertono con cose sempre diverse. Favorendo, attraverso la variazione degli stimoli positivi, l’esplorazione del ventaglio di esperienze motorie acquatiche, con consapevolezza. Riproponendo con costanza sempre gli stessi stimoli, con l’obbiettivo di instaurare l’indispensabile meccanicità dei movimenti, fondamentale nei processi di apprendimento. Come si sviluppano le abilità acquatiche?. L’individuo se adeguatamente stimolato, sviluppa autonomamente le abilità. Casualmente. L’individuo anche non stimolato sviluppa le abilità acquatiche. Le abilità motorie acquatiche devono essere apprese dall’individuo. Come sono inquadrati i tecnici nella FIN?. Al momento del loro tesseramento SIT. Al momento del conseguimento del titolo di istruttore. Al momento delle decisioni in merito del comitato regionale. Al momento della richiesta. Con la nuova cultura dell’acqua, si è passati da una fase di addestramento ad una di educazione acquatica. Quali termini si possono utilizzare per descrivere questo concetto?. Automatizzazione del gesto-coordinazione-sensopercezione. Rispetto delle fasi sensibili-ampliamento mappa motoria multilateralità. Avviamento-ambientamento-progressioni didattiche. Addestramento al nuoto. Cosa s’intende per sensopercezione?. Presupposto della prestazione sportiva. Processo di scoperta, analisi ed elaborazione di informazioni e sensazioni attraverso l’integrazione di afferenze provenienti dagli analizzatori. Varietà di stimoli proposti; deve essere massima dal punto di vista spaziale, temporale, della varietà. Capacità coordinativa speciale. Cosa sono gli schemi motori acquatici?. Dei movimenti naturali ( come gli schemi motori di base ). Delle abilità motorie apprese in forma cosciente. Schemi di gioco, con movimenti preordinati, utilizzati nella pallanuoto. Acquisizioni acquatiche elementari apprese in forma autonoma (senza l’intervento dell’istruttore ). Cosa sono le capacità motorie?. Presupposti, potenzialità funzionali e motorie per l’apprendimento di abilità motorie. Modelli di movimento basati sugli schemi motori. Azioni motorie che realizzano una data tecnica sportiva. Elementi essenziali del movimento facenti capo le abilità motorie. Cosa sono le diversificazioni didattiche?. Continua diversificazione degli stimoli. Utilizzo di supporti (tavoletta, pull-buoy). Avvicendamento degli istruttori. Variazione di registri comunicativi. Cosa sono le fasi sensibili?. Capacità di differenziazione cinestetica. Periodi della vita particolarmente favorevoli allo sviluppo degli esercizi sensopercettivi. Periodi nella crescita particolarmente favorevoli allo sviluppo della forza. Fasi dello sviluppo psicofisico durante le quali si può lavorare con più efficacia sulle funzioni psicomotorie, sulle capacità fisiche, coordinative e cognitivo-affettive. Da cosa dipendono le criticità del percorso motorio acquatico?. Dalle peculiarità del mezzo e dal fatto che l’uomo non è un animale acquatico. Dalle condizioni ambientali e da eventuali barriere alla comunicazione. Dalle progressioni didattiche adottate dalla scuola nuoto federale. È un percorso che non presenta alcuna criticità. Il bagaglio motorio è: Capacità di organizzare una azione motoria. L’equipaggiamento dell’atleta agonista. Il vissuto emotivo legato alla pratica sportiva. Raccolta di tutte le esperienze motorie vissute che hanno lasciato una traccia nel sistema nervoso centrale. In cosa consiste un apprendimento?. Nella modifica del comportamento di fronte ad un problema. Esecuzione corretta di un esercizio. Nella correzione di uno stile. Nel conseguimento di un brevetto tecnico. Insegnare a nuotare significa prima di tutto: Trasmettere delle tecniche. Educare indipendentemente dall’acqua. Educare all’acqua. Educare attraverso l’acqua. L’apprendimento deve avvenire con: Elasticità e trasferibilità. Rigidità e intrasferibilità. Chiusura e incomunicabilità. Rapidità ed efficienza. L’apprendimento: È un’esercitazione. È un processo psichico. È un’abilità motoria. Nessuna delle risposte precedenti. L’attività motoria svolta in situazione di apprendimento deve costituire un carico motorio conforme ai principi di: Intuizione. Imitazione. Esaltazione. Multilateralità e polivalenza. L’azione educativa al nuoto si concretizza attraverso due strade, quali?. Educazione al nuoto - educazione attraverso il nuoto. Educazione al nuoto - educazione sul nuoto. Educazione al nuoto - educazione per il nuoto. Educazione sul nuoto - educazione nel nuoto. La cultura dell’acqua comprende: Esplorazione, galleggiamento, propulsione grezza. Tecnica degli stili e dei tuffi. Acquisizione delle sole capacità condizionali. La preparazione dell’insegnante. La parola abilità è il fulcro: Della scuola di nuoto. Della scuola di nuoto sincronizzato. Della scuola di nuoto per salvamento. Della scuola delle abilità acquatiche. Le capacità coordinative sono legate allo sviluppo del: Sistema nervoso. Apparato respiratorio. Core business. Apparato muscolare. Le fasi sensibili sono: Periodi dello sviluppo caratterizzati da significativi miglioramenti per determinate capacità. Periodi dello sviluppo caratterizzati da significativi miglioramenti di tutte le capacità motorie. Periodi di particolare fragilità emotiva. Periodi dello sviluppo svantaggiosi per gli apprendimenti. Le società che intendono praticare gli sport acquatici nell’ambito della FIN: Devono associarsi. Devono presentare la piscina. Devono richiedere la qualifica di Scuola nuoto federale. Devono affiliarsi. Lo schema corporeo è: La rappresentazione mentale nell’ambiente acqua. La consapevolezza della posizione del proprio corpo nella rana e nella farfalla. L’insieme delle capacità motorie. Rappresentazione e consapevolezza della posizione e dell’estensione del corpo nello spazio. Quale tra le seguenti categorie non fa parte della FIN?. Atleti. Istruttori di nuoto. Cronometristi. Dirigenti sociali. Quali delle seguenti non è una competenza della FIN?. Procurare i mezzi per partecipare alle competizioni natatorie e alle Olimpiadi. Organizzare i campionati del mondo di nuoto. Prevenzione e repressione del doping. Organizzazione dei campionati italiani di nuoto. Quali sono gli organi centrali della FIN?. L’assemblea nazionale, il presidente, il consiglio federale, il consiglio di presidenza, il collegio dei revisori dei conti. Le assemblee regionali, i presidenti regionali, i comitati regionali, i collegi regionali dei revisori dei conti, le assemblee provinciali, i presidenti provinciali, i comitati provinciali, i delegati provinciali, i fiduciari locali. Parlamento, senato, corte costituzionale. Il settore istruzione tecnica, il settore sanitario, il gruppo ufficiali gara, il settore squadre nazionali, il settore nuoto per tutti. Quali sono gli scopi che si propone la FIN?. Formare gli istruttori. Organizzare eventi. Conquistare titoli olimpici. Promuovere, organizzare, disciplinare e diffondere le discipline natatorie. Quali sono la figura e il ruolo dell’istruttore?. Leader autoritario. Tecnico federale. Capo istituzionale del gruppo, motivatore. Leader lassista. Quali sono le discipline regolamentate dalla FIN?. Nuoto – pallanuoto. Nuoto – nuoto per salvamento – nuoto sincronizzato. Nuoto – nuoto pinnato – pallanuoto – tuffi – nuoto sincronizzato – nuoto per salvamento. Nuoto – pallanuoto – tuffi – nuoto sincronizzato – nuoto per salvamento. Quante abilità motorie si possono apprendere?. Più di 50. Meno di 20. Tra 20 e 50. Infinite. Quante sono le abilità motorie del nuoto?. Quattro (gli stili). Tante quante se ne apprendono. Due (partenza e virata). Nessuna. Saltare è: Una particolare capacità condizionale. Un’abilità motoria. Uno schema motorio di base. Una capacità coordinativa speciale. Un’abilità motoria è: Una predisposizione al movimento. Un’abilità innata. Un’abilità appresa. Nessuna delle tre opzioni. I periodi della vita nei quali si apprende più facilmente una particolare capacità si chiamano: Fasi particolari. Fasi sensibili. Periodi costanti. Fasi olistiche. A dorso le braccia si muovono: In sequenza, prima uno e poi l’altro. Liberamente. Quando un braccio entra l’altro è a metà recupero. In opposizione, un braccio entra in acqua e l’altro esce. A stile libero, dopo la partenza e dopo ogni virata, per quanto è consentito rimanere in completa immersione?. Non c’è nessun limite. 10 metri. 15 metri. 25 metri. Affinché un bambino acquisisca un buon galleggiamento bisogna: Che sappia nuotare almeno il crawl e il dorso. Che abbia acquisito una buona educazione respiratoria. Che trascorrano almeno sei mesi di ambientamento. Che sia ben rilassato. Ambientamento e acquaticità: Sono la stessa cosa. L’ambientamento è legato a caratteristiche psicologiche, l’acquaticità a caratteristiche tecniche. Sono caratteristiche indipendenti tra di loro, da sviluppare con esercizi differenti. Una buona acquaticità è un presupposto per ottenere un buon ambientamento. Ambientamento significa: Rimanere molto tempo in acqua. Acquisire un rapporto naturale con l’acqua e stare bene in acqua. Nuotare veloci. Entusiasmo e amicizia. Anelli della catena della sopravvivenza nel giusto ordine: RCP – attivazione del 112 – defibrillazione – trattamenti avanzati. Trattamenti avanzati – defibrillazione – RCP – attivazione del 112. Attivazione del 112 – RCP – trattamenti avanzati – defibrillazione. Attivazione del 112 – RCP – defibrillazione – trattamenti avanzati. BLS (Basic Life Support) è: L’insieme delle manovre da effettuare solamente nei casi di ostruzione delle vie aeree. L’acronimo di Biological Lifelearning Swimming. L’insieme delle tecniche da usare nella rianimazione. il complesso delle differenti nuotate di base da usare nell’avvicinamento e nel trasporto del pericolante. Caratteristiche della respirazione in acqua: Si espira e si inspira dal naso. Si inspira e si espira dalla bocca. Si inspira dal naso e si espira dalla bocca. Si inspira dalla bocca si espira dalla bocca o dal naso. Ciambelle, braccioli, tavolette, tubi, ecc., sono: Sussidi didattici. Oggetti di plastica galleggianti. Oggetti per giocare in piscina. Oggetti rituali. Come ci si comporta in caso di emergenza che renda necessario evacuare la piscina?. Mettersi in salvo. Far uscire gli allievi in ordine e indirizzarli verso l’uscita di emergenza. Allertare il servizio di emergenza e mettersi in salvo. Far uscire gli allievi mettendoli in fila, contandoli e accompagnandoli verso l’uscita d’emergenza. Come comportarsi nel caso di una forte emorragia esterna?. Non fare nulla. Mettere a sedere l’infortunato con del ghiaccio sulla testa. Perdere conoscenza. Tamponare la ferita e avvisare il pronto soccorso. Come si allertano i soccorsi del 112?. Si telefona fornendo i propri dati anagrafici, località e caratteristiche dell’incidente. Si telefona fornendo le caratteristiche dell’incidente e la località. Si telefona fornendo i propri dati anagrafici. Si telefona fornendo informazioni confuse. Come si costruisce un progetto didattico?. Affidandosi al buon senso e fare quello che si è sempre fatto. Utilizzando percorsi sperimentati e progressioni didattiche. Applicando i codici di comunicazione federali. Definendo degli obiettivi appropriati e scegliendo esercizi orientati per raggiungerli. Come si costruisce una lezione?. Stabilendo una scaletta usando degli indicatori e immaginando esercizi adeguati agli obiettivi. Proponendo progressioni didattiche dal semplice al difficile. Cogliendo al momento l’ispirazione. Chiedendo consiglio a un collega più esperto. Come si effettua la selezione dei talenti: Attraverso considerazioni del genitore. Attraverso gare sociali, istruttori e allenatori. Attraverso desideri personali. Attraverso il consiglio dei compagni. Come si può alzare il livello di sicurezza in piscina?. Stendendo un protocollo della sicurezza a cui tutti devono attenersi. Incaricando istruttori molto attenti e severi. Creando un clima coercitivo. Esercitandosi con la procedura BLS. Con che frequenza si deve inspirare nuotando a dorso?. Ogni 4 bracciate. Ogni 3 bracciate. Ogni 2 bracciate. Ogni bracciata. Contenuti della ginnastica prenatatoria per la fascia di età della scuola primaria, sono: Ginnastica analitica. Ginnastica con piccoli attrezzi. Forza massimale. Circuiti e giochi. Cos’è il GUG?. Un organo tecnico della F.I.N. L’organizzazione sindacale dei giudici di gara. Il gruppo che si occupa di formare i tecnici. Un comando dello starter. Cos’è il SIT?. Settore istruzione tecnica. Settore interno telematico. Swimming international team. Squadra italiana tuffi. Cos’è il SIT?. Il gruppo che si occupa di formare i giudici di gara. L’organizzazione sindacale dei tecnici. Un ente di promozione sportiva. Un organo tecnico della FIN. Cos’è importante nella nuotata a crawl, dorso e farfalla?. Le pause nelle azioni. La continuità delle azioni, evitando pause a fine ed inizio bracciata. Delle forti decelerazioni nella fase di spinta. La respirazione ogni due bracciate. Cos’è la programmazione didattica?. Un vincolo che i gestori utilizzano per standardizzare il lavoro dell’istruttore. Una suddivisione degli apprendimenti nel tempo. Una successione razionale di progressioni. Un sistema per immaginare e seguire un percorso formativo. Cos’è un protocollo della sicurezza?. La procedura BLS. Un insieme di norme e comportamenti standard a cui attenersi. Il regolamento di iscrizione ai corsi di nuoto. Un opuscolo contenente informazioni generali sul funzionamento della struttura. Cosa deve contenere il protocollo della sicurezza?. L’elenco degli allievi dei corsi. La sequenza della procedura BLS. Un atlante anatomico. Poche norme ma chiare ed efficaci. Cosa non va fatto in una situazione di emergenza?. Spostare il paziente. Somministrare alcolici o comunque da bere. Caricare il paziente su una macchina di passaggio per trasportarlo in ospedale. Tutte le risposte precedenti. Cosa rappresentano queste sigle: FINA, LEN, COMEN, COLAN, ILS, ILSE?. Società sportive affiliate alla FIN. Procedure internazionali di sicurezza. Standard costruttivi degli impianti natatori. Federazioni e istituzioni sportive alle quali la FIN è affiliata. Cosa si fa quando un allievo dice di stare male?. Gli si dice che non è nulla. Si valuta la situazione. Si grida aiuto. Si allerta immediatamente il STE. Cosa si prevede che un bambino sappia fare nella prima fase di ambientamento?. Si sappia tuffare dal bordo autonomamente e riemerge da solo. Abbia un buon rilassamento corporeo. Sappia spostarsi lungo il bordo autonomamente. Nuoti per 25m con tecnica a piacere senza interruzioni. Da che cosa può essere determinata la squalifica per una virata a rana?. Mani che toccano il muro in modo non contemporaneo. Recupero delle braccia con le mani fuori dall’acqua. Riemergere dopo i 15 metri. Mani che toccano il muro non alla stessa altezza. Definizione di ambientamento. Il periodo in cui un allievo prende confidenza con l’ambiente acquatico. Il momento dell’iscrizione a un corso. La lunga esperienza motoria che porta un allievo a padroneggiare i suoi movimenti in acqua, vivendo desideri, superando paure, incontrando relazioni positive e scoprendo nuove cognizioni di sé. L’esperienza di apprendimento del nuoto attraverso attività ludiche. Definizione di trauma: Effetto lesivo provocato su un organismo vivente da parte di un’azione meccanica esterna. Lesione che determina un’interruzione della continuità della cute. Perdita di sangue dal sistema circolatorio. Allontanamento temporaneo di due capi articolari delle estremità delle ossa di un’articolazione. Dopo ogni partenza ed ogni virata, tranne in uno stile, a quanti metri deve emergere dall’acqua il nuotatore e con quale parte del corpo?. Entro 15 metri con il capo. Entro 15 metri con il baricentro del corpo. Entro 10 metri con la parte più avanzata del corpo. Entro 10 metri con il capo. Dopo una lunga esposizione ai raggi solari a capo scoperto, potrebbe verificarsi: Colpo di calore. Idrocuzione. Ustione. Colpo di sole. Durante il recupero delle gambe a rana, quale parte del corpo provoca il maggior attrito frontale?. La testa. Il petto. La coscia. I gomiti. Durante l’ambientamento è importante: Far superare fastidi fobie e paure. Spiegare subito le prime forme propulsive. Far sistemare i bambini vicino la scaletta per far superare loro la paura. Non congratularsi con i bambini anche se hanno raggiunto un piccolo traguardo. Durante l’apprendimento dei fondamentali di pallanuoto gli errori sono da imputare più frequentemente a: Un’errata presentazione del modello visivo. Un’errata percezione di tutti i feed- back da parte dell’allievo. Un uso improprio dell’analizzatore visivo. All’approfondimento del gesto. Durante la fase di ambientamento l’allievo: Impara a nuotare. Sfrutta inizialmente gli schemi motori terrestri nell’ambiente acquatico. Sfrutta da subito gli schemi motori acquatici. Deve fare esercizi di coordinazione. Durante la nuotata è normale inspirare attraverso: La bocca. La bocca ed il naso. La cute. Solo con il naso. Durante la prima lezione, in fase di ambientamento, l’istruttore come prima cosa: Deve insegnare subito il galleggiamento. Deve far ambientare i propri allievi in acqua alta. Deve provvedere a far conoscere il nuovo ambiente (spogliatoi, piscina, istruttore ecc.) ai nuovi arrivati. Deve insegnare la respirazione nella forma più ludica possibile. Durante le sedute di ginnastica educativa e prenatatoria, per un gruppo di bambini in età della scuola primaria, è fondamentale sviluppare e affinare: Forza e resistenza. Capacità di: controllo motorio, apprendimento, capacità di adattamento e trasformazione del movimento. Schemi motori di base. Orientamento. Durante una lezione la dimostrazione dell’insegnante deve avvenire: Di spalle agli allievi fuori dall’acqua. A specchio fuori dall’acqua. Di spalle gli allievi su un rialzo. Solamente a voce. È importante che l’istruttore entri in acqua durante l’impostazione dello scivolamento sul dorso in vasca piccola?. Sì, ma solo se l’esercizio è impostato in acqua alta. No, perché l’allievo non si abituerebbe mai a farlo da solo. No, perché l’istruttore non deve mai perdere di vista gli altri allievi. Sì, perché trasmette sicurezza all’allievo. È un errore più grave nella nuotata a farfalla: Fermare le braccia davanti alla testa per effettuare il secondo colpo di gambe. Non effettuare il secondo colpo di gambe. Non far entrare le braccia in linea con le spalle. Non effettuare la respirazione laterale. Fasi della bracciata a stile libero: Presa, trazione, recupero. Presa, trazione, recupero aereo. Presa, spinta, recupero. Presa, trazione, spinta, recupero. Figure necessariamente presenti in una Scuola nuoto federale: Direttore sportivo- coordinatore – istruttori. Capo istruttori – assistente bagnanti - allenatori. Istruttori - assistente bagnanti – coordinatori. Maestro di salvamento – allenatore – istruttori. Funzioni della gambata nel crawl: Propulsivo e di riequilibrio. Propulsivo, di galleggiamento e stabilizzante. Recupero, presa, trazione e spinta. Ristoro muscolare. Gli ausili didattici vanno utilizzati in modo maggiore e continuativo per: La didattica delle nuotate. I galleggiamenti statici. Il potenziamento a secco. Il lavoro di tipo multilaterale. Gli esercizi nella fase del consolidamento devono essere: Brevi e poco differenziati. Brevi e molto differenziati. Lunghi e ripetitivi. Lunghi e molto differenziati. Gli esercizi nella fase della conoscenza devono essere: Brevi e poco differenziati. Brevi e molto differenziati. Lunghi e ripetitivi. Lunghi e molto differenziati. Gli esercizi nella fase della scoperta devono essere: Brevi e poco differenziati. Brevi e molto differenziati. Lunghi e ripetitivi. Lunghi e molto differenziati. Gli obiettivi affettivi indicano: Ciò che l’allievo deve sapere. Ciò che l’allievo deve provare davanti ad una situazione. Come l’allievo si deve comportare. I brevetti tecnici. Gli obiettivi cognitivi indicano: Ciò che l’allievo deve sapere. Ciò che l’allievo deve saper fare. Ciò che l’allievo deve provare davanti ad una situazione. I brevetti tecnici. Gli obiettivi dell’educazione respiratoria sono: Ossigenare il sangue. Controllo delle apnee, delle inspirazioni/espirazioni in acqua. Immergersi e rimanere sott’acqua per molto tempo. Costituzione, coordinazione, controllo. Gli obiettivi finali sono: Obiettivi esposti in termini generali che si possono raggiungere in tempi lunghi. Obiettivi espressi con una certa specificità che si possono ottenere in periodi valutabili in mesi. I brevetti tecnici. Obiettivi espressi in operazioni concrete raggiungibili nei tempi di una unità didattica. Gli obiettivi intermedi sono: Obiettivi esposti in termini generali che si possono raggiungere in tempi lunghi. Obiettivi espressi con una certa specificità che si possono ottenere in periodi valutabili in mesi. Obiettivi espressi in operazioni concrete raggiungibili nei tempi di una unità didattica. I brevetti tecnici. Gli obiettivi motori indicano: Ciò che l’allievo deve sapere. Ciò che l’allievo deve saper fare. Come l’allievo si deve comportare. I brevetti tecnici. Gli obiettivi operativi sono: Obiettivi esposti in termini generali che si possono raggiungere in tempi lunghi. Progressioni didattiche. Obiettivi espressi con una certa specificità che si possono. Obiettivi espressi in operazioni concrete raggiungibili nei tempi di una unità didattica. Gli organi della FIN sono: Gli organi periferici e centrali. Gli organi centrali ed internazionali. Gli organi ministeriali. Gli organi centrali, periferici e di giustizia. Grazie a quale principio fisico il corpo umano galleggia in acqua?. Principio di gravità. Principio di azione e reazione. Principio di Archimede. Principio di Bernoulli. I livelli tecnici minimi previsti dalla scuola nuoto federale sono: 2. 3. 4. 5. I prerequisiti per l’insegnamento della virata a crawl sono: Saper effettuare la capovolta. Possedere una buona tecnica in almeno tre stili. Inserire il gesto tecnico subito dopo il tuffo di partenza. Buone capacità anaerobiche alattacide. I principali obiettivi della ginnastica educativa sono: Consolidamento delle capacità condizionali e sviluppo della resistenza alla forza. Acquisizione a secco delle tecniche di nuotata. Controllo della respirazione in fase di apnea, sviluppo della forza, controllo visivo. Sviluppo degli schemi motori di base, sviluppo dello schema corporeo, miglioramento delle capacità coordinative. Il coordinatore della scuola nuoto: Rappresenta la società, definisce gli obiettivi sulla base delle risorse disponibili. Pone in essere le indicazioni della direzione. Programma e attua la preparazione delle squadre agonistiche. Sviluppa autonomamente il proprio percorso didattico. Il crawl prevede movimenti: Simmetrici. Simultanei. Isometrici. Alternati. Il galleggiamento dipende principalmente: Dalla viscosità del liquido. Dal risucchio o vortice. Dalla costituzione corporea. Dalla quantità di aria nei polmoni. Il galleggiamento statico può essere definito come: La posizione in cui centro di gravità e baricentro coincidono. La posizione in cui la spinta di galleggiamento si trova più in alto del baricentro. L’equilibrio olistico fra uomo e acqua. La posizione di equilibrio tra baricentro e centro di gravità. Il movimento degli arti inferiori, nella nuotata a rana, si distingue in (nell’ordine): Scivolamento, spinta e recupero. Flessione, spinta e scivolamento. Flessione, scivolamento e spinta. Presa, trazione, recupero. Il raggiungimento degli obiettivi dell’ambientamento si deducono dal fatto che: Il soggetto in acqua non ha paura. Il soggetto in acqua è rilassato e padroneggia in modo elementare il suo corpo. Il soggetto in acqua si sposta dal bordo alla corsia in maniera autonoma. Il soggetto consegue uno o più brevetti. Il recupero delle braccia a rana è: Propulsivo. Stabilizzante. Alternato. Veloce. Il recupero delle braccia nella nuotata a farfalla inizia: Durante la respirazione. All’inizio della trazione. Alla fine della spinta. Durante la fase di scivolamento. Il rollio è un movimento di spalle e busto sull’asse sagittale, si esegue: In fase di partenza. Nella rana. Nello stile libero e nel dorso. Nella farfalla. Il torpedo è un attrezzo che si usa. Come ausilio didattico nell’ambientamento. Nel Salvamento. Nel nuoto per disabili. Nel nuoto sincronizzato. Il trudgen è: Una nuotata a crawl, ma con le gambe a farfalla. Una nuotata a crawl, ma con le gambe che effettuano un colpo di gambe a rana o sforbiciano. Una nuotata a dorso con l’azione delle braccia simultanea. Una nuotata a farfalla con le gambe a rana. In caso di attivazione del STE cosa si deve comunicare, nell’ordine?. Luogo, condizioni del pericolante e recapito telefonico. Luogo, recapito telefonico e condizioni del pericolante. Condizioni del pericolante, recapito telefonico e luogo. Età, peso, statura, livello tecnico del pericolante. In caso di incidente in piscina quale numero telefonico è necessario usare per innescare la cosiddetta catena della sopravvivenza?. 112. 113. 117. 118. In che cosa consiste la revisione della programmazione didattica?. Rielaborazione di tutte le fasi della programmazione. Rifacimento di tutta la programmazione. Sostituzione dei supporti didattici. Rielaborazione degli elementi che si ritengono migliorabili. In che posizione si trova il gomito, rispetto alla mano, nel recupero a stile libero?. Più in alto. Allo stesso livello. Più in basso. È indifferente. In quale nuotata non c’è il limite dei 15 metri subacquei in fase di partenza e dopo ogni virata?. Stile libero. Dorso. Rana. Farfalla. In quale ordine si svolge la staffetta 4x100 metri mista?. Farfalla – dorso – rana – stile libero. Dorso – rana – farfalla – stile libero. Dorso - farfalla – rana - stile libero. Stile libero – dorso – rana - farfalla. In quali nuotate si esegue il rollio?. Rana e farfalla. Nessuna. Crawl e dorso. Crawl e farfalla. In termini giuridici, chi è responsabile?. Chi assume su di sé l’onere del rischio e delle conseguenze provocate dal proprio comportamento. Chi si fa carico del risarcimento economico conseguente a un dato comportamento. L’oggetto dell’azione della magistratura. Chi accetta di assumere la responsabilità delle proprie azioni. In un ciclo completo di braccia a farfalla, quante battute di gambe si eseguono normalmente?. Una. Due. Tre. Nessuna, le gambe vengono trascinate dal movimento del tronco. In un massaggio cardiaco si comprime ritmicamente il torace ad una frequenza di: 10 - 15 colpi al minuto. 30 - 50 colpi al minuto. 80 -100 colpi al minuto. 150 - 180 colpi al minuto. In una gara a stile libero un concorrente può rimanere in completa immersione: Per tutta la distanza che deve coprire. Mai. Alla partenza ed alle virate, per un massimo di 10 metri. Alla partenza ed alle virate, per un massimo di 15 metri. In una gara di misti individuali o di staffetta mista, la frazione a stile libero è intesa come: Nuotare tassativamente a crawl. Nuotare uno stile qualsiasi. Nuotare uno stile qualsiasi anche subacqueo. Nuotare uno stile che non sia la farfalla, il dorso, la rana. In una gara di nuoto quante partenze sono previste?. Due (la seconda comunque valida). Una (comunque valida). Tre (la terza comunque valida). Quattro (la quarta comunque valida). In una gara di stile libero individuale è possibile nuotare: In qualsiasi modo. Solo a crawl. Tirandosi alla corda separatrice. Spingendosi dal fondo. In una gara, in quali nuotate è possibile fermarsi in piedi sul fondo della vasca senza incorrere in una squalifica?. Non è possibile in nessuno stile. Solo nello stile libero. Solo stile libero e dorso. Nella rana. Indica alcuni segnali che evidenziano la paura: Stato di tensione generale, rigidità, silenzio, ritardo nelle reazioni, esagerata percezione del freddo. Dichiarazioni esplicite. Perdita di conoscenza. Ribellione, disattenzione, ipercinesia. Indica le principali cause di paura: Esperienza diretta negativa dell’acqua. Esperienza diretta negativa dell’acqua, esperienze indirette, imitazione dei comportamenti di altri. Esperienze raccontate circa la pericolosità dell’acqua. Tradizioni familiari. Inserire il gioco durante la lezione significa: Utilizzarlo come strumento didattico. Creare un diversivo che aiuta a vincere le paure. Premiare gli allievi. Rilassarsi in vista del turno successivo. L’acronimo che indica la procedura di rianimazione è: BLS. BDSM. IRS. SDS. L’ambientamento in acqua alta: Stimola maggiormente la ricerca degli equilibri. Si può fare, ma solo con ciambelle, braccioli e/o altri sussidi didattici. Rappresenta la modalità ottimale. Non si può fare. L’ambientamento: Non è necessario. È importante per conoscere l’ambiente piscina. È importante solo con i bambini di massimo 6 anni. È la fase fondamentale della scuola nuoto. L’analisi della situazione iniziale è la fase della programmazione didattica nella quale: Si analizza il contesto per fare delle scelte. Si immagina come dovrà essere il nostro allievo dopo un certo periodo di esperienza. Si definiscono le tappe delle varie progressioni didattiche. Si scelgono le strategie migliori per arrivare agli obiettivi. L’insegnamento delle nuotate a secco: È indispensabile per il corretto apprendimento delle nuotate in acqua. È molto utile perché crea i presupposti per l’apprendimento in acqua. Risulta utile solo per l’apprendimento delle nuotate a rana e farfalla. È inutile, vista la posizione del corpo e la diversa densità dell’aria rispetto all’acqua. L’inspirazione nella nuotata a rana si effettua: Al termine della fase di trazione. Durante la fase di presa. Durante la fase di spinta. Durante la fase di recupero. L’istruttore deve stimolare la fantasia e l’attenzione del bambino attraverso: Una proposta di esercizi per la respirazione. La propria autorevolezza. Un tuffo dal blocco di partenza. Il gioco. L’istruttore deve: Gridare. Tenere il gruppo ordinato e in assoluto silenzio. Vincere. Sapere, saper fare, saper far fare, saper essere, saper comunicare. L’istruttore nella fase del consolidamento dovrebbe: Essere attento alla relazione. Concentrarsi sull’esercizio. Lavorare anche a secco. Vigilare sull’esecuzione corretta. L’istruttore nella fase della conoscenza dovrebbe: Essere attento alla relazione. Concentrarsi sull’esercizio. Lavorare anche a secco. Vigilare sull’esecuzione corretta. L’istruttore nella fase della scoperta dovrebbe: Essere attento alla relazione. Concentrarsi sull’esercizio. Lavorare anche a secco. Vigilare sull’esecuzione corretta. L’obiettivo di una programmazione deve essere: Formulato in positivo. Basato esclusivamente su aspetti tecnico-didattici. Limitato nel tempo. Definito grazie a criterio, razionalità, casualità. L’obiettivo principale di un corso di nuoto è: Sviluppare le capacità condizionali. Acquisire una postura corretta. Massimizzare la performance. Sviluppare capacità senso-percettive e coordinative speciali. L’organizzazione della singola lezione: Non deve mai avere il requisito dell’estemporaneità. Deve prevedere una ripetizione sistematica di esercizi. Non deve prevedere momenti di svago, gli allievi potrebbero distrarsi dal compito. Deve prevedere lunghe pause per consentire la rielaborazione. L’organizzazione didattica della lezione è costituita da: Scoperta, conoscenza e consolidamento. Presa, trazione, spinta e recupero. Introduzione, consolidamento, apprendimento e conclusiva/ricreativa. Pianificazione degli strumenti e dei metodi. L’organizzazione si può definire come: Una procedura flessibile che controlla e verifica il lavoro per stabilire tempi e modi dell’intervento. Un procedere unilaterale di proposte volte al raggiungimento dell’obiettivo. Una progressione di esercizi finalizzati al miglioramento della situazione iniziale. Un insieme di procedure codificate e standardizzate. L’overarm è: Una nuotata a dorso con gambe rana. Una nuotata a dorso con gambe a delfino. Una tecnica di tiro della pallanuoto. Una nuotata sul fianco. La fabulazione è: L’arte di creare e raccontare storie. Una pratica medica. Uno stile comunicativo. Una modalità fondamentale di apprendimento. La fase propulsiva della bracciata a rana si divide in: Appoggio-presa, trazione, spinta e recupero. Spinta, allungo, distensione, recupero. Appoggio, allungo. Nessuna delle risposte precedenti. La fase propulsiva più significativa della gambata nel crawl è: La fase ascensionale. La fase terminale. La fase discendente. Nessuna delle risposte precedenti. La fase propulsiva più significativa della gambata nel dorso è: La fase ascensionale. La fase discendente. La fase obliqua. Tutte le risposte precedenti. La forza di gravità in acqua: Non si manifesta. Si manifesta ed è bilanciata dalla spinta idrostatica. Si manifesta ed è superiore a quella riscontrata sulla terra. Risulta utile per il galleggiamento. La frustata verso il basso della gambata a farfalla provoca: Il sollevamento del bacino del nuotatore. L’abbassamento del bacino del nuotatore. Un brusco scartamento. Il sollevamento di tutto il corpo del nuotatore. La ginnastica prenatatoria: È proponibile in tutte le fasce d’età. Serve per migliorare le capacità condizionali in età infantile. È da escludere nella terza età. È inutile. La nuotata a farfalla prevede un’azione braccia/gambe: Alternata. Asimmetrica. Aciclica. Ciclica. La peculiarità tecnica del piede a martello è caratteristica del colpo di gambe a: Farfalla. Rana. Dorso. Crawl. La posizione laterale di sicurezza si adotta quando la persona da soccorrere: Non è cosciente, presenta spontanea attività cardiaca ed assenza di quella respiratoria. Non è più in vita. Non è cosciente ma presenta spontaneamente attività respiratorie e cardiache. È cosciente ma denuncia difficoltà respiratorie. La pratica della pallanuoto favorisce: La socializzazione e la cooperazione, lo sviluppo di abilità motorie. Lo sviluppo della fase di egocentrismo. Lo sviluppo di abilità motorie e della muscolatura degli arti superiori. L’utilizzo di ausili didattici, per esempio il pallone. La procedura o protocollo internazionale BLS consente di: Chiamare i soccorsi sanitari di emergenza (118). Attivare il primo soccorso. Gestire le conseguenze legali di un infortunio. Effettuare le manovre di rianimazione. La respirazione in acqua è: Inconsapevole e automatica. Normale e disinvolta. Problematica e angosciante. Forzata e cosciente. La respirazione nella nuotata a rana avviene: Terminata la fase di presa. All’inizio della trazione. Tra il termine della trazione e l’inizio del recupero. Ogni due cicli di bracciata. La scelta degli esercizi è la fase della programmazione didattica in cui: Si immagina come dovrà essere il nostro allievo dopo un certo periodo di esperienza. Si definiscono le tappe della varie progressioni didattiche. Si scelgono le strategie migliori per arrivare agli obiettivi. Si valutano i risultati ottenuti. La scelta dei mezzi e dei metodi è la fase della programmazione didattica in cui: Si immagina come dovrà essere il nostro allievo dopo un certo periodo di esperienza. Si acquista il materiale didattico. Si scelgono le strategie migliori per arrivare agli obiettivi. Si fa un piano di interventi rispetto al tempo a disposizione. La singola lezione di nuoto in quali fasi è suddivisa?. Introduzione, ambientazione, apprendimento e conclusione. Introduzione, consolidamento, apprendimento e conclusione. Introduzione, consolidamento, apprendimento, verifica e conclusione. Introduzione, ambientazione, consolidamento e conclusione. La sommersione e la conseguente asfissia, con inondazione polmonare si dice: Idrocuzione. Emorragia. Idrofobia. Annegamento. Le distanze olimpiche a stile libero sono: 200 e 400 metri. 4x100 e 4x200 metri. 50 e 100 metri. Tutte le risposte precedenti sono corrette. Le fasi dell’apprendimento sono: Scoperta, conoscenza e consolidamento. Gioco, scoperta e conoscenza. Lettura e studio. Gioco, conoscenza e studio. Le fasi di una bracciata: Subiscono piccole pause per incrementi di forza. Sono uguali in tutti gli stili. A livello generale sono presa, trazione, spinta e recupero. Sono regolate prevalentemente dalle informazioni dell’analizzatore ottico e sono presa, trazione, spinta e recupero. Le fasi fondamentali della bracciata sono generalmente: Ascendente e discendente. Recupero, presa e trazione. Presa, trazione e recupero. Presa, trazione, spinta e recupero. Le nuotate simmetriche sono: Dorso e crawl. Farfalla e rana. Dorso e Farfalla. Crawl e rana. Le remate del nuoto sincronizzato nella scuola nuoto sono utili per: Prendere confidenza con l’acqua. Affinare la sensibilità. Sviluppare le capacità e le abilità necessarie al nuoto sincronizzato. Non sono utili. Le remate sono: Esercizi specifici dell’aquaswimtraining. Tecniche specifiche del nuoto per salvamento. Andature eseguite con gli arti inferiori ai fini dell’avanzamento. Movimenti degli arti superiori utili per il mantenimento dell’equilibrio. Lo scivolamento nella nuotata a rana ha una funzione: Propulsiva. Equilibratrice. Fissativa. Stabilizzatrice. Lo strumento più adatto per vincere la paura è: Il gioco. La compagnia di un genitore che assicuri serenità al bambino. Il gioco abbinato da subito a tecniche specifiche. La realizzazione di un’attività poco emozionante e rischiosa. Mettere nel giusto ordine le seguenti fasi di un processo didattico: Analisi della situazione di partenza, definizione degli obiettivi, scelta di mezzi e metodi, valutazione finale. Definizione degli obiettivi, scelta di mezzi e metodi, analisi della situazione di partenza, valutazione finale. Scelta di mezzi e metodi, analisi della situazione di partenza, definizione degli obiettivi, valutazione finale. Definizione degli obiettivi, analisi della situazione di partenza, valutazione finale, definizione degli obiettivi. Nel bambino la paura dell’acqua viene rimossa con: L’entrare solo quando lo chiede. Esperienze positive. Spiegazioni dell’istruttore. La presenza dei genitori. Nel crawl la coordinazione classica per ogni ciclo di braccia prevede: Sei battute di gambe. Due battute di gambe. Quattro battute di gambe. Dieci battute di gambe. Nel crawl la fase più efficace agli effetti propulsivi è: La presa. La trazione. La spinta. La fase aerea. Nel crawl, la bracciata si effettua a: Gomito flesso sia nel recupero che nella fase subacquea. Gomito disteso sia nel recupero che nella fase subacquea. Braccio teso. Gomito disteso nel recupero e flesso nella fase subacquea. Nel crawl: L’azione propulsiva è ripartita in modo uguale tra gambe e braccia. Tra spinta e recupero, in determinate condizioni è preferibile effettuare una piccolissima pausa. La fase di trazione è la più importante ai fini della propulsione. Il recupero avviene fuori dall’acqua, con il braccio flesso, i muscoli decontratti , il gomito alto e la mano che sfiora l’acqua. Nel crawl: L’azione propulsiva è ripartita in modo uguale tra gambe e braccia. Braccia e gambe contribuiscono in egual maniera alla propulsione. È importante la posizione del gomito alto e avanzato nella fase di trazione. Tra spinta e recupero, in determinate condizioni è preferibile effettuare una piccola pausa. Nel crawl: È importante che l’atleta inspiri per tutto il tratto subacqueo della bracciata. L’allungamento del corpo incide poco sullo scivolamento. La testa deve essere tenuta alta per garantire la miglior posizione idrodinamica. Tra spinta e recupero ci deve essere continuità. Nel dorso è un errore più grave: Non effettuare il rollio. Fermare la bracciata lungo i fianchi. Muovere le gambe a bicicletta. Nuotare con il capo leggermente sollevato sull’acqua. Nel dorso la bracciata è: Gomito flesso sia nella fase aerea che in quella subacquea. Gomito disteso nella fase aerea e flesso in quella subacquea. Gomito disteso nella fase aerea e in quella subacquea. Braccio teso. Nel dorso la coordinazione respiratoria: Non ha molta importanza in quanto la bocca è sempre fuori dall’acqua e non influisce sul rendimento della nuotata. È corretto ritmarla ed automatizzarla per avere scambio d’aria frequente e assicurare una buona ossigenazione del sangue. Si può respirare ogni 6/8 bracciate, indipendentemente dalla frequenza. È importante unicamente nelle distanze gara dei 100 e 200 metri dorso, nei 50 metri si può anche non respirare. Nel dorso, al termine della fase di recupero, come entra in acqua la mano?. Con il dorso. Con il palmo rivolto verso il corpo del nuotatore. Con il palmo della mano rivolto verso l’esterno. Con il palmo rivolto verso il basso. Nel dorso, le braccia, si trovano sempre in posizione: Contrapposta. Parallela. Libera. Perpendicolare. Nel dorso, nella fase di spinta è importante: Esprimere il minimo della forza. Esprimere il massimo della forza. Creare una pausa prima dell’inizio del recupero. Respirare. Nel galleggiamento statico supino in che posizione sono le braccia rispetto al corpo?. In alto. In fuori. Lungo i fianchi. In basso. Nel processo di ambientamento si segue quale ordine?. Immersione-scivolamento- galleggiamento-rilassamento- educazione respiratoria. Immersione-rilassamento- scivolamento-educazione respiratoria-galleggiamento. Educazione respiratoria- galleggiamento-rilassamento- scivolamento-immersione. Immersione-rilassamento-educazione respiratoria-galleggiamento- scivolamento. Nel tuffo, per entrare in acqua in modo dolce (senza spanciare) bisogna: Flettere la testa in avanti. Spingere con le gambe molto forte dal bordo o dal blocco. Non tuffarsi. Trattenere l’aria più possibile. Nell’ambientamento degli adulti: Si propongono attività uguali a quelle dei bambini. Non è necessario utilizzare la vasca didattica. È indispensabile la tavoletta. Si può utilizzare un approccio maggiormente cognitivo. Nell’ambientamento in acqua alta l’istruttore deve essere: Fuori dall’acqua. In acqua. Una lezione fuori, una in acqua. È indifferente. Nell’ambientamento quale di queste situazioni è utile?. Avere bene in mente schemi rigidi e precisi. Iniziare in maniera precoce l’impostazione della nuotata. Una leadership autoritaria. L’impostazione della attività in maniera giocosa. Nell’ambito della ginnastica educativa e prenatatoria quale è il complesso articolare la cui mobilità è meno stimolabile?. Complesso articolare del ginocchio. Complesso articolare della colonna vertebrale. Complesso articolare tibio–tarsico. Complesso articolare scapolo- omerale. Nell’insegnamento del nuoto il gioco può essere utilizzato come: Strumento per sviluppare la motricità innata dell’individuo e come mezzo per l’apprendimento di tecniche motorie più complesse. Ricompensa per un’esercitazione od un allenamento ben svolto. Pausa per permettere agli allievi di scaricare la tensione e riacquisire le giuste motivazioni all’apprendimento. Mezzo per ammansire i genitori degli allievi. Nell’insegnamento della bracciata a dorso bisogna verificare che: La respirazione venga effettuata solo con il naso. Il recupero venga effettuato a braccio disteso e ben alto, con mano rilassata. La trazione avvenga in profondità, e non lateralmente. Le gambe si muovano simmetricamente. Nell’insegnamento della farfalla è bene procedere: Con brevi tratti molto veloci. Con tratti anche lunghi ma nuotati correttamente. Con serie piramidali. Con ripetute di almeno 50 metri, per una corretta assimilazione del gesto tecnico. Nell’insegnamento delle quattro nuotate qual è lo stile che si insegna partendo dall’azione degli arti inferiori?. Rana. Crawl. Farfalla. Dorso. Nell’insegnamento di una nuotata cosa è opportuno curare inizialmente?. Costanza, precisione e fluidità dei movimenti. Caratteristiche elementari del movimento. Struttura di base, ritmo ed accoppiamento dei movimenti. Coordinazione e controllo. Nell’organizzazione di una singola lezione si deve dedicare più tempo a: La fase di introduzione. La fase di consolidamento. La fase di apprendimento. La fase di rinforzo. Nella bracciata a crawl e a dorso è utile effettuare una pausa nell’azione delle braccia?. No. Sì. Dipende dalla capacità di resistenza aerobica del soggetto. Sì a crawl, no a dorso. Nella didattica della farfalla s’inizia insegnando: Il colpo di gambe per ricercare il movimento del bacino. Tutto insieme per facilitare la comprensione tecnica. La bracciata, che è il principale fattore di avanzamento. È indifferente perché è uno stile facile da imparare. Nella didattica della farfalla, il termine delfinizzazione significa: Movimento degli arti durante la nuotata. Il momento della respirazione. L’atteggiamento mentale che il nuotatore deve assumere. Gli esercizi da proporre per ottenere un movimento ondulatorio del corpo. Nella farfalla è obbligatorio eseguire una respirazione: Ogni ciclo di bracciata. Ogni due cicli di bracciata. Due per ciclo di bracciata. Non c’è nessun obbligo. Nella farfalla il ritmo braccia/gambe va insegnato: Da subito per aiutare il principiante a velocizzare la nuotata. Dopo l’età puberale quando vi è un aumento sostanziale della forza. Solo agli allievi giovani. Non va insegnato, si definisce con l’evoluzione della nuotata. Nella farfalla la battuta di gambe deve essere, pena squalifica: Libera. Armoniosa. Simmetrica, simultanea e con i piedi tassativamente alla stessa altezza. Simmetrica, simultanea anche se con i piedi non alla stessa altezza. Nella farfalla, la respirazione avviene: Durante il recupero. Quando se ne ha bisogno. Durante la fase di appoggio/presa. Durante la fase di spinta. Nella farfalla: Tutti i movimenti devono essere eseguiti simmetricamente. Tutti i movimenti devono essere eseguiti asimmetricamente. La fase di spinta delle braccia è fondamentale per l’avanzamento. Il recupero non va coordinato con l’azione delle gambe. Nella fase del consolidamento: Si incontra il problema da risolvere. Si sperimenta la soluzione. Si memorizza la soluzione. Si attende un’illuminazione. Nella fase della conoscenza: Si incontra il problema da risolvere. Si sperimenta la soluzione. Si memorizza la soluzione. Si attende un’illuminazione. Nella fase della scoperta: Si incontra il problema da risolvere. Si sperimenta la soluzione. Si memorizza la soluzione. Si attende un’illuminazione. Nella fase di consolidamento: La durata è di circa 20 minuti. Aumenta l’attenzione degli allievi perché aumentano le difficoltà in modo da predisporli alla fase successiva. Troviamo il nucleo centrale della lezione. Le nuove informazioni devono essere pianificate e ponderate. Nella fase di trazione della bracciata a crawl il gomito deve essere: Più basso rispetto alla mano. Disteso. Più alto rispetto alla mano. Più avanti rispetto alla mano. Nella fase iniziale dell’insegnamento della nuotata a crawl è più importante verificare: La giusta flessione del gomito durante la trazione. La continuità delle azioni e l’assenza di pause. La flessione del gomito durante il recupero. La traiettoria subacquea a S del braccio. Nella fase subacquea a rana dopo la virata la corretta sequenza dei movimenti è: Spinta dal bordo, azione di braccia, gambata rana, recupero delle braccia. Presa/appoggio, trazione, spinta, recupero. Spinta dal bordo, gambata a delfino, azione delle braccia, recupero, gambata rana. Spinta dal bordo, bracciata, colpo di gambe a delfino, recupero delle braccia, gambata rana. Nella ginnastica prenatatoria l’allenamento del complesso articolare della colonna vertebrale: È importante perché questa struttura svolge il ruolo di asse portante per il capo, il tronco e per gli arti inferiori. Deve essere effettuato sempre a intensità medio-basse. Non prevede controindicazioni. È importante perché questa struttura svolge il ruolo di asse portante per il capo, il tronco e per gli arti superiori. Nella ginnastica prenatatoria, si cura: La mobilità articolare. Lo sviluppo delle capacità condizionali. La tecnica di nuotata a secco. Lo stretching. Nella nuotata a crawl che tipo di movimenti si eseguono sia con gli arti superiori sia con gli arti inferiori?. Alternato e ciclico. Simultaneo e ciclico. Simultaneo e simmetrico. Simmetrico e alternato. Nella nuotata a crawl, per ottimizzare la tecnica, la mano dovrebbe uscire: All’altezza dell’anca. All’altezza della coscia. All’altezza del ginocchio. All’altezza della spalla. Nella nuotata a dorso che funzione ha, nella parte finale della spinta, l’azione della mano verso il basso?. Propulsiva. Stabilizzatrice. Liberatoria. Alternativa. Nella nuotata a dorso: Non è presente il rollio. Durante tutta la prima fase della bracciata il gomito deve essere in linea con la mano e il poso. Durante tutta la prima fase della bracciata si deve mantenere il gomito più alto della mano e del polso. Non è importante la continuità del movimento. Nella nuotata a farfalla la fase subacquea della bracciata è formata da: Appoggio-presa/trazione/ spinta. Presa/trazione/recupero. Appoggio-presa/spinta/recupero. Presa/recupero. Nella nuotata a farfalla la respirazione avviene: Al termine della fase di recupero. In fase di spinta. Ogni quattro colpi di gambe. Nessuna delle risposte precedenti. Nella nuotata a farfalla, i movimenti degli arti superiori e inferiori sono: Simmetrici e alternati. Simultanei e simmetrici. Simultanei e alternati. Alternati e equilibrati. Nella nuotata a farfalla, il secondo colpo di gambe che funzione ha?. Propulsiva. Stabilizzatrice. Equilibratrice. Conservatrice. Nella nuotata a farfalla: La prima battuta delle gambe non si relaziona al movimento delle braccia. Il capo esce per la respirazione prima che la mani oltrepassano la linea delle spalle. Il capo esce per la respirazione dopo che la mani oltrepassano la linea delle spalle. Il capo può uscire per la respirazione indipendentemente dalla posizione delle mani. Nella nuotata a rana l’inspirazione avviene quando: Sia gli arti inferiori che quelli superiori sono completamente distesi. Le spalle si trovano sopra la superficie dell’acqua. Le braccia sono distese e le gambe sono flesse. Le mani sono in fase di appoggio/presa. Nella nuotata a rana la gamba inizia a flettersi sulla coscia: Nella fase di presa della bracciata. Tra la trazione e il recupero delle braccia. Alla fine del recupero delle braccia. Quando il corpo è in completa estensione. Nella nuotata a rana le fasi della bracciata sono: Trazione, spinta, recupero, presa. Spinta, trazione, recupero. Presa, trazione, spinta, recupero. Presa, trazione, recupero. Nella nuotata a rana, la respirazione è: Frontale. Come si preferisce. Alternata. Laterale. Nella nuotata a rana, tutti i movimenti degli arti vengono eseguiti: Asincroni. Sott’acqua. Simultaneamente. Simmetricamente. Nella nuotata con trasporto del pericolante quale tipo di battuta gambe è preferibile utilizzare?. Crawl. Farfalla. Rana. Bicicletta. Nella nuotata dorso l’azione subacquea degli arti superiori si distingue in: Appoggio/presa, trazione e spinta. Trazione e spinta. Appoggio/presa e spinta. Trazione, spinta, recupero. Nella partenza a rana quante battute di gambe a delfino sono ammesse: Nessuna. Quante se ne vogliono, purché si riemerga entro i 15 metri. Una. Al massimo due. Nella rana: La fase attiva della gambata avviene mentre le braccia si estendono in avanti. La coordinazione ha un’importanza minore rispetto al dorso. È fondamentale che la trazione inizi quando le gambe non sono completamente distese. La trazione è ottimale se la profondità delle mani è di circa 25-30 cm. Nella virata a dorso, cosa non è consentito fare in posizione prona?. Muovere le braccia. Espirare. Muovere la testa. Muovere le gambe. Nella virata a rana il tocco delle mani sulla parete come deve avvenire?. Simultaneamente. È sufficiente solo il tocco di una mano. Basta toccare la parete con una qualsiasi parte del corpo. Tassativamente sotto il pelo dell’acqua. Nella virata a rana: È consentita l’azione dall’alto verso il basso degli arti inferiori. È consentito toccare il bordo con le mani a differenti altezze. È consigliabile affondare le spalle nella fase di entrata. È consigliabile ridurre l’angolo tra coscia e gamba per avere un colpo di gambe più efficace. Nelle gare a farfalla la distanza più lunga è: 400 metri. 200 metri. 100 metri. 50 metri. Nello stile libero è un errore più grave: Respirare ogni 4 bracciate. Effettuare la passata subacquea con le dita leggermente aperte. Nuotare con le gambe che battono poco. Respirare frontalmente invece che lateralmente. Obblighi dell’istruttore: Diligenza, prudenza, perizia. Epica, etica, etnica, pathos. Prudenza, giustizia, fortezza, temperanza. Costituzione, condizione, coordinazione, controllo. Organizzare un corso di nuoto significa: Seguire esclusivamente le progressioni didattiche prestabilite. Proporre esercizi sempre più difficili. Lavorare seguendo il principio della casualità. Avere ben chiari gli obiettivi che si vogliono perseguire. Per acquisire un efficiente ritmo respiratorio quale di queste capacità bisogna padroneggiare correttamente?. Trattenere l’aria. Svuotare completamente i polmoni. Soffiare bocca/naso. Nessuna delle precedenti. Per evitare incidenti l’istruttore non deve mai: Perdere di vista gli allievi. Contare gli allievi. Parlare con i colleghi. Lasciar scadere il tesserino. Per evitare incidenti l’istruttore non deve mai: Distrarsi. Voltare le spalle agli allievi. Assentarsi. Tutte le voci precedenti. Per facilitare il galleggiamento gli arti devono essere. Rigidamente distesi. Flessi. Distesi e rilassati. In continuo movimento per spostare l’acqua. Per il raggiungimento degli obiettivi dell’attività motoria in acqua è consigliato dividere i gruppi: Secondo parametri oggettivi (misurazioni antropometriche: altezza, ampiezza braccia, peso, ecc). Tra maschi e femmine. Per livello tecnico/capacità. Per simpatia. Per quale distanza massima è permesso ad un concorrente di rimanere completamente immerso dopo la partenza e dopo ogni virata nelle gare di stile libero dorso e farfalla?. 12,5 metri. 15 metri. 10 metri. 25 metri. Per quale motivo è opportuno prevedere l’insegnamento della farfalla come ultimo dei quattro stili?. Perché necessita di buoni livelli di forza e resistenza. Perché ha elevati gradi di difficoltà coordinativa. Perché ci vogliono abilità acquatiche particolari. Perché i movimenti di tipo ondulatorio creano scompensi alla colonna vertebrale. Per quale motivo il recupero delle braccia nella farfalla deve avvenire a braccia distese?. Perché è il movimento più semplice. Per evitare un eccessivo innalzamento delle spalle. Per effettuare una trazione più efficace. Per non incorrere in una squalifica. Per quali delle seguenti discipline acquatiche è fondamentale l’apprendimento della bicicletta?. Nuoto in acque libere-tuffi da grandi altezze. Nuoto-pallanuoto-nuoto sincronizzato. Tuffi-pallanuoto-nuoto sincronizzato. Pallanuoto-nuoto sincronizzato- salvamento. Per un buon galleggiamento è fondamentale: L’uso dei braccioli. L’uso del bastone ricurvo. La presenza dell’istruttore o del genitore. Il rilassamento. Per un ciclo completo delle braccia a farfalla quante gambate sono necessarie?. Nessuna. Due. Tre. Quattro. Perché è importante conoscere le tecniche di primo soccorso?. Per ampliare le proprie conoscenze e il bagaglio culturale. Per avere più prestigio fra i tecnici brevettati. Per acquisire gli indispensabili crediti formativi. Per effettuare un corretto intervento in caso di necessità. Perché è importante far svolgere agli allievi attività di immersione in acqua fonda ?. Per imparare a raccogliere gli oggetti dal fondo ed essere capaci di immergere le testa. Per conoscere lo spazio sottostante e sentire che l’acqua spinge verso l’alto. Perché è piacevole ed insegna a soffiare. Non è opportuno svolgere questo tipo di esercitazioni. Perché la rana è lo stile più lento?. Perché la posizione in acqua è più inclinata rispetto agli altri stili. Perché è uno stile discontinuo. Perché la testa rompe la superficie dell’acqua ad ogni bracciata. Perché non c’è la fase di spinta nella bracciata. Principale problema che s’incontra nell’insegnamento del dorso: Impostazione della posizione dei piedi. Posizione in acqua seduta. Spinta delle braccia sufficiente per la propulsione. Coordinazione tra bracciata e respirazione laterale. Principale problema che s’incontra nell’insegnamento della farfalla: Impostazione della posizione dei piedi. Posizione in acqua seduta. Spinta delle braccia sufficiente per la propulsione. Coordinazione tra bracciata e respirazione laterale. Principale problema che s’incontra nell’insegnamento della rana: Impostazione della posizione dei piedi. Posizione in acqua seduta. Spinta delle braccia sufficiente per la propulsione. Coordinazione tra bracciata e respirazione laterale. Principale problema che s’incontra nell’insegnamento dello stile libero: Impostazione della posizione dei piedi. Posizione in acqua seduta. Spinta delle braccia sufficiente per la propulsione. Coordinazione tra bracciata e respirazione laterale. Principio indispensabile della nuotata a crawl è: Il sollevamento della testa per agevolare la respirazione. La continuità delle azioni. L’eliminazione del rollio del tronco. L’inserimento di una pauso dopo la spinta di ciascun braccio per sfruttare lo scivolamento. Qual è il momento in cui è più probabile possa accadere un incidente in piscina?. Nella fase di ginnastica prenatatoria. Nella fase di riscaldamento in acqua. Nel cambio tra un turno e l’altro. Durante l’insegnamento delle gambe a rana. Qual è l’elemento indispensabile per eseguire un tuffo?. Saltare più in alto possibile. Controllare lo sbilanciamento in avanti. Saper trattenere il respiro (apnea). Tenere il naso chiuso. Qual è l’esercizio che presenta maggiori difficoltà di esecuzione per l’allievo nell’apprendimento dello stile libero?. Battuta di gambe. Bracciata. Scivolo. Respirazione. Qual è l’obiettivo della scuola nuoto federale?. L’insegnamento delle quattro nuotate regolamentari. La strutturazione e la realizzazione di un progetto di total quality. L’erogazione di contributi da parte della FIN alle società affiliate. Il censimento delle società affiliate presenti sul territorio nazionale. Qual è la corretta sequenza degli stili nelle gare di misti individuali?. Dorso – rana – farfalla – crawl. Crawl – dorso – rana – farfalla. Farfalla – dorso – rana – crawl. Dorso – farfalla – crawl – rana. Qual è la fase più propulsiva nella nuotata a stile libero?. La spinta. La trazione. iI recupero. La presa. Qual è la funzione principale della gambata a stile libero?. Equilibratrice. Propulsiva. Rilassante. Stabilizzatrice. Qual è la parte del corpo che viene maggiormente utilizzata per eseguire le remate ?. Piedi. Mani. Braccia. Testa. Qual è la posizione più corretta della testa nuotando a dorso?. Raccolta verso il petto. In linea con il corpo. Retroflessa. Girata su un fianco. Qual è la prima forma di galleggiamento che è opportuno insegnare?. Orizzontale. Verticale. Orizzontale o verticale senza differenza. La facciamo scegliere al nostro allievo in relazione alle proprie attitudini. Qual è la progressione corretta delle fasi dell’ambientamento in vasca didattica (acqua bassa)?. Approccio con l’acqua, immersione del viso e respirazione, galleggiamenti. Immersione del viso e respirazioni, galleggiamenti, approccio con l’acqua, prime propulsioni. Approccio con l’acqua, immersione del viso e respirazione, galleggiamenti, gli scivolamenti, prime propulsioni. Approccio con l’acqua, immersione d viso e respirazione, galleggiamenti, prime propulsioni. Qual è la sequenza degli stili nella staffetta 4x100 mista?. Farfalla, Dorso, Rana, Stile Libero. Dorso, rana, farfalla, stile libero. Stile libero, farfalla, rana, dorso. A piacere degli atleti. Qual è la successione delle nuotate nella gara dei 100 metri misti individuali?. Rana – dorso – delfino – stile libero. Farfalla – dorso – rana – stile libero. Farfalla – rana – dorso – stile libero. Stile libero – dorso – rana - farfalla. Qual è lo stile che assicura la massima velocità di spostamento in acqua?. Il dorso. Il trudgeon. La farfalla. Il crawl. Qual è un connotato che deve caratterizzare il modello didattico della scuola nuoto per adulti?. La flessibilità a fronte di particolari problematiche individuali. La rigida aderenza alle progressioni didattiche stabilite. La costruzione di un sincero rapporto di amicizia. La relazione fondata su un asettico rapporto professionale. Quale dei seguenti campi gara è omologabile?. m. 50x21. m. 33,33 x 15. m. 25x10. Tutte le risposte precedenti. Quale delle seguenti affermazioni sulla nuotata a dorso non è corretta?. Posizione orizzontale e postura rilassata, posizione idrodinamica. Testa appoggiata sull’acqua. Movimenti alternati e ciclici. Bacino leggermente affondato. Quale delle seguenti azioni non è causa di squalifica in una gara a rana?. Ruotare sul dorso. Superare la linea dei 15 metri durante la fase subacquea di nuotata. Effettuare movimenti alternati delle braccia o delle gambe. Portare i gomiti oltre la superficie dell’acqua (ad eccezione dell’ultima bracciata di ogni vasca e durante la virata). Quale fra le seguenti esercitazioni comporta il maggiore rischio di infortunio?. Nuotata di sole gambe con tavoletta. Galleggiamento statico. Respirazioni a bordo vasca. Tuffi. Quale rapporto esiste nella nuotata a farfalla tra bracciate e gambate?. 1/1. 1/2. 2/1. 3/2. Quale rapporto esiste nella nuotata a rana tra bracciate e gambate?. 1/1. 2/1. 4/1. 6/1. Quale segnale indica al nuotatore l’avvicinarsi della parete verticale durante una competizione?. L’alternanza di colori nella corsia. Un segnale acustico. La T nera disegnata sul fondo della vasca a 2 metri dal bordo. La T nera disegnata sul fondo della vasca a 1 metro dal bordo. Quale tra i seguenti elementi può influenzare maggiormente l’efficacia della nuotata a farfalla?. Frequenza. Profondità. Ampiezza. Continuità. Quale tra i seguenti non è un obiettivo della ginnastica educativa e prenatatoria?. Apprendimento delle componenti gestuali delle nuotate. Stimolazione delle capacità motorie in senso generale. Facilitazione della socializzazione. Elevare il tono funzionale di base in vista dell’attività in acqua. Quale, fra queste distanze gara, non è prevista dal regolamento federale?. Staffetta 4x100 metri stile libero. Staffetta 4x200 metri stile libero. Staffetta 4x400 metri stile libero. Staffetta 4x100 metri mista. Quali accorgimenti vanno adottati per svolgere in sicurezza la prima lezione in acqua alta?. Restare in acqua con il gruppo per essere pronti per le emergenze. Chiamare un altro istruttore per vigilare insieme sul gruppo. Usare metà vasca o poco meno per il lavoro così da essere facilitati nel controllo e fornirsi di bastone. Usare 5/6 metri di corsia, rimanere fuori dall’acqua e non perdere di vista il gruppo. Quali cautele bisogna adottare nell’esecuzione dei tuffi?. Nessuna. Munirsi di fischietto. Si ordinano gli allievi in fila. Si ordinano gli allievi in fila e si controlla che l’area sia sgombra. Quali delle seguenti norme vanno tenute in considerazione nella gestione di un centro natatorio?. Normative tecniche UNI. Norme CONI per l’impiantistica sportiva. Regolamenti FINA. Tutte le precedenti. Quali di questi errori è più grave e quindi va corretto prima?. Un errore di traiettoria della mano sott’acqua. Una battuta di gambe deficitaria. Un errore di ritmo respiratorio. Un errore nel recupero. Quali fra i seguenti fattori di rischio attengono direttamente alla responsabilità dell’istruttore?. Strutturali. Organizzativi. Comportamentali. Motivazionali. Quali possono essere le finalità di una scuola nuoto federale?. Ricreativa, agonistica, didattica. Didattica, ricreativa, sociale. Aggregativa, motivazionale, sociale. Solo agonistica. Quali sono gli obiettivi dell’educazione respiratoria?. Ristrutturazione dei sistemi di riferimento. Controllo dell’apnea e degli scambi respiratori. Immersione del corpo in acqua. Far trascorrere i primi minuti di lezione. Quali sono i benefici della ginnastica educativa e prenatatoria?. Sviluppa le capacità motorie, eleva il tono funzionale di base dei sistemi organici centrali, prepara le strutture muscolare e articolare e stimola lo sviluppo di alcune caratteristiche delle diverse aree della personalità. Sviluppa le capacità coordinative, prepara le strutture muscolare e articolare e stimola lo sviluppo di alcune caratteristiche delle diverse aree della personalità. Nessuno in particolare. Stimola lo sviluppo di alcune caratteristiche delle diverse aree della personalità. Quali sono le cause più frequenti di incidente in piscina?. Cadute, urti, affondamenti. Idrocuzione, colpo di calore, arresto cardiaco. Cadute, colpi d’arma da fuoco, affondamenti. Cadute, urti, elettrocuzione. Quali sono le dimensioni di una vasca indoor per il nuoto?. 25x16,50 metri. 30x20 metri. 20x15 metri. 25x10 metri. Quali sono le distanze di gara a dorso in vasca da 25m?. 50, 100 e 200 m. 100, 150 e 200 m. 50, 100 e 400 m. 100, 200 e 400 m. Quali sono le distanze di gara a rana in vasca da 25m?. 50, 100 e 200 m. 100, 150 e 200 m. 50, 100 e 250 m. 100, 200 e 400 m. Quali sono le distanze olimpiche nel dorso?. 100, 200, 400 metri. 50, 100, 200, 400 metri. 100, 200, 4x100 metri. 100, 200 metri. Quali sono le fasi della programmazione in ordine corretto?. Analisi della situazione - Definizione dell’obiettivo - Scelta dei metodi - Verifica dei risultati. Definizione dell’obiettivo – Verifica dei risultati – Analisi della situazione – Scelta dei metodi. Scelta dei metodi – Analisi della situazione – Definizione dell’obiettivo – Verifica dei risultati. Verifica dei risultati – Scelta dei metodi – Analisi della situazione – Definizione dell’obiettivo. Quali sono le parti del corpo coinvolte nella propulsione della gambata a rana?. Piede. Coscia - gamba – piede. Gamba-piede. Piede - caviglia - gamba. Quali sono le principali caratteristiche della bracciata a rana?. Presa e Trazioni veloci, Recupero lento. Presa veloce, Trazione e Recupero lento. Presa e Trazione in accelerazione, Recupero veloce e scivolamento. Presa, Trazione e Recupero alla stessa velocità. Quali sono le principali tecniche di trasporto del pericolante?. Nuotatore stanco, presa a stile libero, presa al capo, trasporto laterale. Nuotatore stanco, tuck, appoggio/pressione. Nuotatore stanco, trasporto laterale, presa al capo, presa a ranetta. Nuotatore stanco, presa al petto, presa al capo, trasporto laterale. Quali sono, nel giusto ordine, le fasi della bracciata a rana?. Presa, trazione, spinta, recupero. Presa, spinta, recupero. Presa, trazione, recupero. Trazione, spinta, recupero. Quali tra i seguenti è un obiettivo di un corso di nuoto?. Lo sviluppo di capacità senso- percettive e coordinative. Lo sviluppo della forza muscolare. L’assumere una corretta postura. Lo sviluppo delle masse muscolari. Quali tra i seguenti obiettivi formativi fanno parte della fase di ambientamento?. Respirazione a crawl con bracciate elementari e battuta di gambe. Respirazioni e forme elementari di propulsione. Tuffo di testa dal blocco. Virate tecniche a crawl e dorso. Quali tra quelli elencati non sono criteri di selezione?. Fattori antropometrici ed ereditari. Fattori coordinativo- cognitivi. Fattori termoregolatori. Capacità di apprendimento rapido. Quando è opportuno insegnare la respirazione laterale a stile libero?. Quando l’allievo ha imparato la nuotata completa. Quando l’allievo ha imparato la bracciata in forma grezza. Subito, durante la didattica della bracciata. In qualsiasi momento. Quando proporre il tuffo?. Quando l’allievo immerge il capo. Alla fine dell’ambientamento. Dopo aver appreso almeno una nuotata. In qualsiasi momento. Quando s’inserisce la respirazione nella bracciata a rana?. Alla fine della spinta. Durante la spinta. Alla fine della trazione. All’inizio della trazione. Quando si può ritenere che la fase dell’ambientamento sia superata?. Appena l’allievo ha acquisito una buona padronanza dell’acqua. Quando l’allievo si sa tuffare. Quando l’allievo galleggia sul petto e sul dorso, affonda e si sa spostare con il corpo rilassato. Quando l’allievo sa rimanere almeno 30 secondi in apnea. Quando si verifica il colpo di calore?. In caso di presenza di ossigeno. In luoghi molto assolati. In ambienti particolarmente noiosi. In ambienti eccessivamente caldi. Quante sono le fasi della bracciata a stile libero?. 3. 2. 5. 4. Respirazione terrestre ed acquatica differiscono principalmente: Per i tempi di inspirazione ed espirazione. Per il differente utilizzo di bocca/naso. Per le difficoltà nell’inspirazione, in quanto il viso deve uscire dall’acqua. Perché l’espirazione è forzata in quanto deve vincere la maggior pressione dell’acqua. Riscaldamento, rinforzo lezione precedente, introduzione nuove proposte, attivazione, nucleo aerobico, recupero (o defaticamento) e rinforzo sono: Le fasi della singola lezione per gruppi di scuola nuoto evoluti: ed è fondamentale affrontarne almeno quattro per ogni lezione, facendole ruotare per variare il lavoro del gruppo. Le fasi della programmazione del periodo: indispensabili all’insegnante per pianificare le proprie didattiche e metodologie nel periodo di insegnamento in un gruppo. Le fasi della singola lezione per gruppi di scuola nuoto evoluti; e la loro applicazione costante nelle lezioni garantisce la concatenazione degli stimoli, lezione dopo lezione, assicurando i principi di gradualità di progressività. Le fasi della singola lezione per gruppi di scuola nuoto evoluti; e la loro applicazione costante nelle lezioni favorisce la concatenazione degli stimoli, lezione dopo lezione, unitamente all’applicazione dei principi di gradualità e progressività. Scoperta, conoscenza e consolidamento sono: Funzioni del sistema nervoso. Capacità coordinative speciali. Caratteristiche dell’intelletto. Fasi dell’apprendimento. Se un allievo non ha ancora acquisito la corretta posizione di scivolamento prono e supino, è corretto introdurre le prime propulsioni degli arti inferiori?. Sì, perché in tal modo si aiuta il galleggiamento. Dipende se la lezione si svolge in acqua alta o in acqua bassa. No, perché molto probabilmente l’azione delle gambe sarà eseguita scorrettamente. Sì, ma solo con i bambini al di sotto dei 6 anni. Se un atleta iscritto nella gara dei 100 metri stile libero nuota a rana in che sanzione incorre?. Squalifica per nuotata irregolare. Squalifica per partenza anticipata. Nessuna. Viene deferito agli organi competenti. Se un bambino non ha assimilato bene la posizione di scivolamento prona e supina, possiamo ugualmente insegnare la battuta di gambe?. Si, perché così aiutiamo il galleggiamento. No perché altrimenti la battuta di gambe sarà tecnicamente errata. Sì ma solo con i bambini molto piccoli. Dipende se siamo in vasca piccola o in vasca grande. Sono esercizi per imparare a controllare la respirazione: Aprire gli occhi sott’acqua, sentire sott’acqua, toccare il compagno e copiare la posizione. Nuotate di sole braccia con o senza pull-buoy. Stare fermi in posizione verticale, stare fermi in posizione raggruppata, stare fermi in posizione rovesciata, passare da una posizione ad un’altra senza fare sforzi. Soffiare con il naso, tenere il fiato per 10 secondi in immersione, prendere aria dalla bocca e soffiarla dal naso, eseguire 20 respirazioni in immersione. Sono esercizi per imparare a galleggiare: Immersione completa, immersioni con aiuti, immersioni in semicapovolta, raccolta di oggetti sul fondo. Stare fermi in posizione verticale, stare fermi in posizione raggruppata, stare fermi in posizione rovesciata, passare da una posizione ad un’altra senza fare sforzi. Saltare in acqua, riprodurre una posizione in aria, tuffarsi da posizione in ginocchio, tuffarsi di testa. Tuffi dal blocco, apnee prolungate. Sono esercizi per imparare a immergersi: Gioco dei nomi, ricognizioni della vasca, esercizi di movimento in vasca piccoli, spostamenti lungo il bordo. Immersione completa, immersioni con aiuti, immersioni in semicapovolta, raccolta di oggetti sul fondo. Spostarsi con la spinta dal bordo, arrivare alla corsia a sole gambe, scivolare sul dorso, usare braccia e gambe per raggiungere un punto, nuotare 25 m a gambe dorso. Tuffi dal blocco. Sono esercizi per imparare a spostarsi in acqua: Immersione completa, immersioni con aiuti, immersioni in semicapovolta, raccolta di oggetti sul fondo. Arrivare ad un punto con la spinta dal bordo, arrivare alla corsia a sole gambe, scivolare sul dorso, usare braccia e gambe per raggiungere un punto, nuotare 25 m a gambe dorso. Saltare in acqua, riprodurre una posizione in aria, tuffarsi da posizione in ginocchio, tuffarsi di testa. Sono esercizi per imparare a tuffarsi: Immersione completa, immersioni con aiuti, immersioni in semicapovolta, raccolta di oggetti sul fondo. Training autogeno, visualizzazione mentale. Aprire gli occhi sott’acqua, sentire sott’acqua, toccare il compagno e copiare la posizione. Saltare in acqua, riprodurre una posizione in aria, tuffarsi da posizione in ginocchio, tuffarsi di testa. Sono esercizi per l’accoglienza: Gioco dei nomi, ricognizioni della vasca, esercizi di movimento in vasca piccoli, spostamenti lungo il bordo. Immersione completa, immersioni con aiuti, immersioni in semicapovolta, raccolta di oggetti sul fondo. Non sono necessari esercizi specifici. Soffiare con il naso, tenere il fiato per 10 secondi in immersione, prendere aria dalla bocca e soffiarla dal naso, eseguire 20 respirazioni in immersione. Sono esercizi per la sensopercezione in acqua: Immersione completa, immersioni con aiuti, immersioni in semicapovolta, raccolta di oggetti sul fondo. Aprire gli occhi sott’acqua, sentire sott’acqua, toccare il compagno e copiare la posizione. Soffiare con il naso, tenere il fiato per 10 secondi in immersione, prendere aria dalla bocca e soffiarla dal naso, eseguire 20 respirazioni in immersione. Apnee prolungate, lavori di gambe con tavoletta. Sono obiettivi intermedi dell’ambientamento: Avvicinamento all’acqua, scivolamenti e insegnamento del nuoto. Immersione, respirazione, spostamenti in acqua. Pagamento della quota mensile, consegna del certificato medico. Accoglienza, percepire in acqua, controllare la respirazione, controllare il galleggiamento, sapersi immergere,sapersi spostare, saltare in acqua e tuffarsi. Su quali distanze, in vasca da 50 metri, possono essere ottenuti primati nazionali nella disciplina dei misti individuali?. 50, 100, 200 metri. 4x100 metri. 100, 200, 400 metri. 200, 400 metri. Tra gli obiettivi formativi del secondo livello troviamo: Il rafforzamento delle capacità condizionali. Il controllo respiratorio. Lo sviluppo del senso agonistico. Quelle esercitazioni proposte anche se non compatibili con le capacità dell’allievo. Tra i vari motivi la ginnastica prenatatoria è importante perché: Effettuandosi in altri ambienti della piscina incrementa il processo di ambientamento. Stimola elementi che trovano condizioni di massima efficienza sia fuori che dentro l’acqua. Consente di sovrapporre due turni di scuola nuoto. Consente di elevare il tono muscolare e di preparare le strutture periferiche all’attività natatoria. Un esercizio è in forma competitiva: Quando si propone un problema motorio e l’allievo deve trovare il modo di risolverlo. Quando il fine dell’azione non è l’azione stessa ma uno di contenuto ludico. Quando il fine dell’azione non è l’azione stessa ma la gratificazione ottenuta con la vittoria. Lo deve sempre essere. Un esercizio è in forma di gioco: Quando si propone un problema motorio e l’allievo deve trovare il modo di risolverlo. Quando il fine dell’azione non è l’azione stessa ma uno di contenuto ludico. Quando il fine dell’azione non è l’azione stessa ma la gratificazione ottenuta con la vittoria. Lo deve sempre essere. Un esercizio è in forma di situazione problema quando: Quando si propone un problema motorio e l’allievo deve trovare il modo di risolverlo. Quando il fine dell’azione non è l’azione stessa ma uno di contenuto ludico. Quando il fine dell’azione non è l’azione stessa ma la gratificazione ottenuta con la vittoria. Lo deve sempre essere. Un esercizio è riuscito quando: È stato provato da tutti. È riproducibile da tutti ogni volta che viene richiesto. È stato eseguito dai migliori del gruppo. Permette di conseguire un brevetto tecnico. Un esperto nuotatore può esercitare funzioni di assistente bagnanti senza avere conseguito il titolo specifico?. Sì. Sì, se dimostra di essere tesserato FIN da almeno 10 anni. Sì, se è stato tesserato come agonista. No. Un nuotatore viene squalificato se: Nuotando a stile libero effettua due colpi di gambe a delfino dopo la virata. Dopo la partenza a dorso non riemerge entro i 15 metri. Al momento dell’a posto si trova sul blocco con i piedi non allineati. Nell’effettuare la virata a rana inserisce una bracciata subacquea ed un colpo di gambe. Una piscina per poter ospitare manifestazioni agonistiche della FIN deve: Essere affiliata. Essere promossa. Essere confortevole. Essere omologata. A quale età avviene lo sviluppo prevalente delle capacità coordinative?. Prima dei 5 anni. Dai 14 ai 18 anni. Dopo i 18 anni. Dai 5 ai 12 anni. Apprendiamo movimenti consapevolmente quando: Copiamo le soluzioni di un altro. Intuiamo un movimento nuovo mentre siamo in azione. L’istruttore guida un nostro movimento. Ci rappresentiamo un movimento e lo riproduciamo individuando come punti di riferimento elementi percettivi. Apprendiamo movimenti per condizionamento quando: Copiamo le soluzioni di un altro. Intuiamo un movimento nuovo mentre siamo in azione. L’istruttore guida un nostro movimento. Ripetiamo soluzioni che precedentemente avevano recato un beneficio. Apprendiamo movimenti per imitazione quando: Copiamo le soluzioni di un altro. Intuiamo un movimento nuovo mentre siamo in azione. L’istruttore guida il nostro movimento. Ci rappresentiamo un movimento e lo riproduciamo individuando come punti di riferimento elementi percettivi. Apprendiamo movimenti per prove ed errori quando: Copiamo le soluzioni di un altro. Intuiamo un movimento nuovo mentre siamo in azione. L’istruttore guida un nostro movimento. Ci rappresentiamo un movimento e lo riproduciamo individuando come punti di riferimento elementi percettivi. Caratteristiche essenziali delle quattro nuotate (crawl, dorso, farfalla, rana): Ampiezza, continuità e ritmo. Stabilità nella struttura e variabilità nei dettagli. Stabilità nei dettagli e variabilità nella struttura. Non esistono caratteristiche comuni. Che cos’è la capacità di resistenza?. La capacità di resistere alla fatica nell’eseguire molte volte un medesimo gesto. La capacità di resistere alla fatica in esercitazioni di lunga durata. La capacità di resistere alla fatica nell’eseguire molte volte un breve sforzo. La capacita di resistere alla fatica mantenendo a lungo una buona coordinazione del gesto. Che cosa s’intende per analizzatore vestibolare?. Una struttura che ci informa sulle accelerazioni del corpo. Una struttura dalla quale riceviamo informazioni sulle tensione dei muscoli. Un sinonimo di feedback. Una struttura che fornisce l’informazione relativa alle pressioni esercitate sulle varie parti del corpo. Chi governa e gestisce gli analizzatori?. Il cervello. L’apparato osteo-articolare. Il cuore. L’apparato del Golgi. Come si può definire il nuoto?. Sport acquatico ad alta valenza educativa e coordinativa. Sport educativo con spiccate capacità condizionali e coordinative. Sport preventivo ai paramorfismi, di resistenza alla forza e alla velocità. Sport ciclico di resistenza alla forza ad elevata valenza coordinativa. Come si rendono coscienti le informazioni?. Con un lavoro molto ripetitivo. Con allenamenti mirati alla percezione. Con un esecuzione perfetta. Con una dialettica raffinata. Con quale attività si realizza lo sviluppo delle capacità coordinative?. Multilaterale. Multimediale. Multidisciplinare. Multitecnica. Correre è: Una predisposizione al movimento. Uno schema motorio di base. Uno schema motorio evoluto. Nessuna delle tre opzioni. Correre è: Una predisposizione al movimento. Uno stato mentale. Uno schema motorio di base. Uno schema motorio evoluto. Cos’è la resistenza aerobica?. La capacità condizionale che garantisce di effettuare sforzi di lunga durata nella massima economia delle funzioni. La capacità coordinativa grazie alla quale possiamo aumentare la frequenza dei nostri movimenti. La capacità motoria che assicura di tollerare a lungo la fatica resistendo all’accumulo dell’acido lattico prodotto. La capacità tipica del velocista. Cos’è una fase sensibile?. Un periodo di malessere generalizzato. Un periodo particolarmente adatto per lo sviluppo di determinate capacità. Un momento di stasi della crescita. Un periodo poco favorevole per lo sviluppo di determinate capacità. Cosa s’intende per capacità di reazione?. La capacità ad eseguire rapidamente azioni motorie adeguate in risposta ad un segnale. La capacità di variare i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo in risposta ad un segnale. La capacità di regolare la propria concentrazione. La capacità di coordinare tra loro i movimenti parziali del corpo reagendo ad un segnale. Cosa s’intende per equilibrio?. La funzione che consente di stare in una posizione. I movimenti che consentono la stabilità. La postura che si assume. La stabilità emotiva. Cosa s’intende per età funzionale?. L’espressione dell’interazione tra età biologica e quella psicologica. La capacità di adattamento individuale. La mera età dettata dal calendario. L’età di acquisizione degli schemi motori di base. Cosa s’intende per resistenza in acqua?. La quantità di materia presente in un volume. La forza esercitata da un fluido in quiete su ogni superficie a contatto con esso. La viscosità dell’acqua. È quella forza che si oppone al movimento di un corpo in un fluido. Cosa sono le abilità motorie?. Competenze relative a gesti motori specifici (azioni), si costruiscono sulle capacità coordinative e sono tante quante se ne possono apprendere. Il presupposto per l’organizzazione e la regolazione del movimento: si dividono in generali e speciali e sono tante quante se ne possono apprendere. Le competenze raggiunte in una specifica sequenza di movimenti (azioni), si costruiscono sulle capacità condizionali e sono tante quante se ne possono apprendere. Movimenti mediamente finalizzati. Cosa sono le capacità motorie?. Abilità specifiche del singolo sport. Abilità trasferibili a diverse discipline sportive. Presupposti motori fondamentali dell’essere umano. Indici ottimali riferiti alla costituzione somatica dell’individuo. Da cosa è composto un analizzatore?. Dagli organi recettori. Dalle strutture muscolo-tendinee. Da due o più recettori e un sistema di trasmissione. Da due o più recettori, vie di comunicazione del segnale, centri del sistema nervoso deputati alla decodificazione di segnali. Definizione di resistenza aerobica: La capacità di protrarre nel tempo la prestazione sportiva. La capacità di ricostituire l’ATP. La capacità di superare la soglia aerobica. La capacità di raggiungere un alto livello di prestazione. Durante la fase di apprendimento motorio della coordinazione grezza, quali aspetti degli elementi fondamentali del movimento bisogna tenere in considerazione?. Ampiezza e continuità. Forza e velocità. Precisione e perfezione. Motivazione e condizione. È giusto richiedere sin dall’inizio l’esecuzione ad alta velocità di nuotate grezze?. Sì, perché così viene arricchito il patrimonio genetico di fibre bianche. Sì, sempre. Sì, ma solo con allievi molto coordinati. No, perché non è ancora stata raggiunta la piena indipendenza segmentaria. Gli analizzatori si classificano in: Primari e secondari. Ottico, acustico, tattile, cinestesico, labirintico. Ottico e acustico. Volontari e involontari. Gli analizzatori sono: Strutture deputate alla selezione di stimoli. Schemi che analizzano i movimenti. Strutture di informazioni per correggere gli errori. Abilità acquatiche apprese in forma cosciente. Gli analizzatori: Trasmettono informazioni al SNC. Segnalano la stanchezza muscolare. Sono presenti solo in età adulta. Sono presenti solo durante l’infanzia. Il rollio è: L’ondulazione del corpo. Il movimento attorno all’asse sagittale. Il movimento attorno all’asse trasversale. Il movimento attorno all’asse longitudinale. Il rollio nello stile libero: Si effettua sempre. Si effettua solo nelle distanze lunghe. Si effettua solo nelle distanze brevi. Si effettua solo se la coordinazione è due colpi di gambe per un ciclo di bracciata. In cosa consiste lo schema corporeo?. La percezione del proprio corpo nello spazio e nel tempo. Un’immagine di sé, vera rappresentazione topologica del corpo nello spazio. In una rappresentazione anatomicamente dettagliata del corpo dell’allievo. Una rappresentazione cognitiva della posizione e dell’estensione del corpo nello spazio, dell’organizzazione gerarchica dei singoli segmenti corporei, in relazione ai dati provenienti dal mondo interno ed esterno, finalizzata all’organizzazione dell’azione nello spazio. In quale fascia d’età si sviluppa la forza rapida?. Tra i 5 e gli 8 anni. Tra gli 8 e i 12 anni. Tra i 12 e i 16 anni. Oltre i 16 anni. In quale fascia di età è consigliabile sviluppare le capacità coordinative?. Dai 16 anni in poi. Dai 6 agli 11 anni. Dagli 0 ai 5 anni. Non c’è un periodo particolare. Inspirazione ed espirazione hanno gli stessi tempi esecutivi in acqua?. Sì, sempre. Dipende dagli stili. No, l’inspirazione ha un tempo minore. No, l’espirazione ha un tempo minore. L’apprendimento della tecnica è influenzato da fattori: Coordinativi e condizionali. Interni ed esterni. Muscolari ed organici. Alimentari e psicologici. L’apprendimento motorio passa attraverso tre fasi: Fase della coordinazione grezza, coordinazione globale e coordinazione disponibile. Fase della coordinazione grezza, coordinazione fine e disponibilità variabile. Fase della coordinazione grezza, coordinazione globale e coordinazione analitica. Fase della costituzione – condizione – coordinazione - controllo. L’equilibrio in acqua si ottiene: Mantenendo una posizione consona e reagendo allo squilibrio con una contrazione contro laterale. Con la frequenza di un corso intensivo. In posizione verticale in rilassamento generale in altre posizioni opportune mantenendo una posizione consona. Solo in galleggiamento prono e supino. L’equilibrio: È la capacità di eseguire un compito motorio mantenendo il corpo in equilibrio statico. È la capacità di eseguire un compito motorio mantenendo il corpo in equilibrio dinamic. È regolato prevalentemente dalle informazioni dell’analizzatore cinestesico e tattile. È regolato prevalentemente dalle informazioni dell’analizzatore ottico e vestibolare. L’espressione motoria tipica dei bambini e dei preadolescenti è: La rapidità. La forza. La tenacia. La resistenza. L’insieme delle strutture cerebrali deputate al controllo del movimento si chiama: Sistema di raccolta, progettazione e regolazione del movimento. Sistema sensibile. Sistema olistico. Sistema sensomotorio. La coordinazione è la capacità di: Mantenere o riacquistare con il corpo una posizione stabile in differenti situazioni statiche o dinamiche. Compiere atti motori utilizzando la massima escursione articolare. Regolare e dosare il complesso degli impegni muscolari onde ottenere l’azione con rapidità, precisione e armonia. Ottimizzare il rapporto peso/potenza. La differenziazione cinestesica è: Un particolare analizzatore. Una capacità condizionale non sempre allenabile. Una capacità coordinativa speciale. Una capacità coordinativa generale. La fase della coordinazione fine: Consente un movimento più fluido, armonico e compiuto. Non conosce momenti di stasi. Non è influenzata da fattori di disturbo. È l’ultimo stadio del processo di apprendimento. La fase della coordinazione grezza: È caratterizzata dall’attività di comprensione del compito motorio. Non è subordinata alla dimostrazione pratica. Migliora se non si effettuano ripetizioni riuscite e corrette. È secondo una capacità coordinativa speciale. La percezione è: La funzione che ci permette di raccogliere informazioni relative a ciò che succede dentro il nostro corpo e a quello che succede all’esterno. La stimolazione sensoriale che non raggiunge i livelli della coscienza. La funzione che indica il livello di tensione di un muscolo scheletrico. Una capacità coordinativa speciale. La prestazione motoria dipende da: Costituzione, condizione, coordinazione e valutazione. Costituzione, condizione, sperequazione e controllo. Costituzione, valutazione, sperequazione e coordinazione. Costituzione, condizione, coordinazione e controllo. La resistenza è: Una capacità coordinativa. Una capacità condizionale. Una condizione psicomotoria. Una tecnica psicologica. La velocità è: La capacità di eseguire un gesto nel minor tempo possibile. La capacità che ci permette di essere rapidi. La capacità che ci permette di coordinare i movimenti. Una capacità coordinativi. Le capacità condizionali dipendono principalmente: Da aspetti di tipo fisiologico, energetico, biochimico. Da aspetti neuronali dettati dal sistema nervoso centrale. Da aspetti socio-educativi. Da aspetti energetici, biologici, fisiologici e coordinativi. Le capacità condizionali si sviluppano: Da appena nati. Dai 10 anni. Dai 4 ai 10 anni. Esclusivamente in età adulta. Le capacità condizionali sono capacità fisiche determinate da: Fattori energetici. Fattori psicologici. Fattori antropologici. Fattori neurologici. Le capacità coordinative devono essere esercitate a partire da: 8 anni. 5/6 anni. 12 anni. 10 anni. Le capacità coordinative dipendono: Dalla sensibilità muscolare. Dalla funzionalità del sistema nervoso. Dall’apparato cardiocorcolatorio. Dall’età biologica. Le capacità coordinative generali riguardano: Forza, resistenza, velocità. Orientamento, ritmo, mobilità articolare. Destrezza, equilibrio, elasticità dei movimenti. Apprendimento, controllo, trasformazione dei movimenti. Le capacità coordinative: Controllano, regolano ed organizzano il movimento. Sono legate ad aspetti antropometrici ed energetici. Sono legate al sistema nervoso centrale ma non periferico. Controllano primariamente il movimento di arti inferiori e superiori. Le capacità motorie sono classificate in: Coordinative, compensative, condizionali. Coordinative e condizionali. Coordinative, condizionali ed intermedie. Capacità di compiere o inibire movimenti. Le capacità motorie sono: Apprendimento motorio. Mobilità articolare, coordinazione, condizione. Forza, resistenza, velocità. Costituzione, condizione, coordinazione, controllo. Le capacità sensopercettive dipendono da: L’istruttore. L’ambiente. L’individuo. Le capacità coordinative. Le capacità sensopercettive sono la base per la costruzione della: Abilità. Tecnica. Tattica. Affettività. Le esercitazioni sulla multilateralità incrementano: Lo sviluppo condizionale. Lo sviluppo coordinativo. I fattori allenanti. La mobilità articolare dei distretti coinvolti. Le fasi dello sviluppo della coordinazione sono: Controllo, adattamento e trasformazione. Coordinazione grezza, coordinazione fine e disponibilità variabile. Iniziale, intermedia e finale. Intensità, densità, volume. Le fasi sensibili: Sono legate all’attività degli analizzatori. Servono per migliorare la sensibilità all’acqua. Sono solo ipotizzate. Sono periodi dello sviluppo in cui alcuni stimoli provocano miglioramenti significativi. Le strutture incaricate alla selezione di stimoli si chiamano: Selezionatori. Analizzatori. Elaboratori. Commutatori. Lo schema corporeo è: Lo schema del sistema osteo- articolare. Lo schema logico per organizzare la proposta di esercizi in acqua o in palestra. L’immagine che ognuno ha del proprio corpo in relazione con il mondo esterno. L’immagine esterna del nostro corpo che non può essere percepita. Lo sviluppo delle capacità coordinative è importante nel nuoto: Perché aiuta ad elaborare meglio la sensopercezione acquatica. Perché incrementa le capacità di adattamento all’acqua. Perché favorisce l’incremento della resistenza. Perché favorisce l’accrescimento staturo-ponderale (legge di Stratz). Nel rapporto tra capacità e abilità motorie: L’apprendimento delle abilità motorie precede quello delle capacità coordinative. Le abilità motorie si basano esclusivamente sulle capacità condizionali. Le abilità motorie si costruiscono sulle capacità motorie ma il loro esercizio aiuta lo sviluppo di queste ultime. Non esistono rapporti strutturali tra capacità ed abilità motorie. Nella farfalla la gambata propulsiva avviene: All’inizio della fase inspiratoria. All’entrata in acqua delle mani. Nella fase finale della trazione. Durante la fase di trazione. Nella farfalla le mani appena entrano in acqua: Spingono verso il basso (downsweep). Tirano verso fuori (outsweep). Tirano fino alle spalle. Affondano repentinamente. Nella fase di coordinazione grezza cosa è bene correggere?: I dettagli. Gli errori grossolani e i dettagli. Tutto il possibile. Gli errori grossolani. Nella fase di spinta nel dorso, il palmo della mano è rivolto. Verso i piedi. Verso il fianco. Verso l’alto. Verso il basso. Nella nuotata a crawl quando deve iniziare la rotazione del capo?. Prima che l’arto opposto sia entrato in acqua. Quando l’arto opposto inizia la fase di spinta. Quando l’arto opposto è in fase di recupero. Dopo che l’arto opposto è entrato in acqua. Nella nuotata a rana si può considerare errore: Inserire una pausa dopo il recupero di ogni bracciata. Sovrapporre l’azione propulsiva delle braccia a quella delle gambe. Effettuare uno scivolamento dopo ogni gambata. Respirare frontalmente. Nella rana effettuare un forte sollevamento del busto consente al nuotatore: Il recupero degli avambracci fuori dall’acqua. Il recupero delle braccia fuori dall’acqua. Di facilitare la fase di inspirazione durante il ciclo di bracciata. Di controllare meglio gli avversari. Per fattori di prestazione s’intendono: L’insieme delle capacità generali dell’individuo. Le risorse interne dell’individuo. I principi dell’allenamento. La costituzione, la condizione, la coordinazione e la mobilità articolare. Per formare la struttura di base del nuotatore bisogna curare: L’affinamento del gesto. Le esercitazioni analitiche. Il benessere e il buonumore del gruppo. Il ritmo e l’ampiezza del gesto. Per unità di base del movimento intendiamo: Le capacità condizionali. Gli schemi motori di base. Le fasi delle bracciate nei diversi stili. Le capacità coordinative. Qual è l’analizzatore sensoriale che invia al SNC le informazioni sulle tensioni muscolari?. Labirintico. Vestibolare. Cinestetico. Tattile. Qual è l’articolazione più sollecitata nel nuoto?. Gomito. Anca. Ginocchio. Spalla. Qual è l’età cronologica in cui gli stimoli per la velocità, o rapidità, possono avere maggiore efficacia?. Tra i 2 ed i 4 anni. Tra i 3 ed i 6 anni. Tra i 6 ed i 13/14anni. Dopo i 14 anni. Qual è la fascia di età ottimale per l’allenamento delle capacità coordinative?. 6-12 anni. Dai 12 ani in su. 3-6 anni. 0-6 anni. Qual è la fase più propulsiva della gambata a rana?. La fase di chiusura. L’azione calciata. Entrambe perché continue. La fase di chiusura e riallineamento. Qual è la giusta definizione di abilità motoria?. La capacità del soggetto di eseguire azioni motorie complesse che necessitano di una certa dose di forza. Un’azione motoria automatizzata tramite ripetizioni consapevoli, che può essere eseguita senza l’intervento cosciente dell’allievo. La possibilità dell’individuo di creare strategie motorie per la realizzazione dello scopo prefissato. Uno schema motorio di base. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?. Le capacità coordinative si sviluppano maggiormente fra quattro e sei anni. Le capacità condizionali non mostrano differenze fra i sessi. Le capacità condizionali sono sempre sensibili all’allenamento, anche generale. Le capacità coordinative sono forza, resistenza e velocità. Quale delle seguenti è una capacità coordinativa generale?. Di equilibrio. Di orientamento. Di controllo. Di reazione. Quale è la prima fase da rispettare per un corretto processo di apprendimento motorio?. Comunicazione e comprensione del gesto da effettuare. Automatizzazione del gesto. Intimorire gli allievi. Sviluppi della coordinazione fine. Quale fascia di età è ritenuta la migliore per lo sviluppo delle capacità coordinative?. Dai 5/6 ai 10/11 anni. Dai 14 ai 18 anni. Dai 2 ai 4 anni. Dai 20 ai 30 anni. Quale fra i seguenti non è uno schema motorio di base?. Strisciare. Rotolare. Galleggiare. Arrampicare. Quale tra i seguenti non è un metodo didattico?. Globale. Grezzo. Analitico. Analitico Segmentario. Quale tra le seguenti affermazioni è corretta?. Le abilità motorie sono lo sviluppo delle capacità motorie. Capacità motorie ed abilità motorie non definiscono il talento. Le capacità motorie sono prerequisiti del movimento. Le abilità motorie sono il presuopposto delle capacità motorie. Quale tra le seguenti è una capacità condizionale?. Il ritmo della bracciata. L’orientamento. La velocità. Il galleggiamento. Quale tra le seguenti è una capacità condizionale?. La resistenza all’orientamento. Il ritmo della bracciata. La forza resistente. Il galleggiamento. Quale tra le seguenti è una capacità coordinativa generale?. Capacità di equilibrio. Capacità di adattamento e trasformazione. Capacità di ritmizzazione. Capacità di comprensione. Quale tra queste è la capacità coordinativa più importante per il nuoto?. Capacità di reazione. Capacità cinestesica. Ritmo. Orientamento. Quale tra questi analizzatori ha il ruolo di maggiore importanza nel nuoto?. Acustico. Tattile. Cinestetico. Ottico. Quali di questi sport sono di coordinazione a mappa rigida?. Calcio – Ciclismo – Pallavolo. Corsa - Pugilato – Pallacanestro. Ciclismo – Nuoto – Canottaggio. Pallavolo – Pallacanestro – Nuoto. Quali sono gli analizzatori coinvolti nel movimento?. Muscolare, scheletrico, articolare. Cardiocircolatorio e respiratorio. Cinestesico, stato dinamico, tattile, visivo, uditivo. Cinestesico e stato dinamico. Quali sono gli analizzatori?. Acustico, ottico, corporale, cinestesico, interno. Acustico, ottico, tattile, vestibolare, cinestesico. Acustico, vestibolare, tattile, esterno, corporale. Statico, dinamico. Quali sono gli aspetti strutturali di una nuotata?. Continuità, ampiezza, ritmo. Forza, velocità, resistenza. Capacità coordinative generali e speciali. Condizione, coordinazione, controllo. Quali sono i fattori della prestazione sportiva?. Forza – resistenza – velocità. Costituzione - condizione - coordinazione – controllo. Capacità condizionali e coordinative (generali e speciali). Antropometria – motivazione – disponibilità. Quali sono i requisiti fondamentali delle nuotate elementari?. Movimenti fini. Ritmo e variazioni di velocità. Rapidità di spostamento. Continuità delle azioni ed ampiezza del gesto. Quali sono le capacità condizionali?. Resistenza, forza, volume. Capacità motorie speciali. Forza, resistenza, intensità. Forza, resistenza, velocità. Quali sono le capacità coordinative generali?. Ambientamento motorio, apprendimento motorio, controllo motorio. Apprendimento motorio, controllo motorio, adattamento e trasformazione dei movimenti. Costituzione, condizione, coordinazione, controllo. Apprendimento motorio generale, analitico motorio e segmentario. Quali sono le condizioni dell’analizzatore uditivo in acqua?. Riduzione delle capacità, impossibilità di controllare lo spazio d’azione. Aumento delle quantità di stimolazione. Invariate rispetto alla terraferma. Riduzione delle capacità. Quali sono le condizioni dell’analizzatore visivo in acqua?. Riduzione delle capacità, impossibilità di controllare lo spazio d’azione. Aumento delle quantità di stimolazione. Invariate rispetto alla terraferma. Riduzione delle capacità. Quali sono le condizioni più opportune per lo sviluppo delle capacità coordinative?. Eseguire fondamentali di uno sport in forma precisa. Insistere solo sullo sviluppo dell’equilibrio. Ripetere un movimento identico, numerose volte. Apprendimento di abilità motorie diverse. Quali sono le informazioni che raccogliamo dall’analizzatore cinestesico?. Pressione e calore. Onde sonore. Posizione di una parte del corpo rispetto ad un’altra e stato di tensione di un muscolo. Posizione della testa rispetto al centro di gravità. Quali sono le informazioni che raccogliamo dall’analizzatore statico-dinamico?. Onde sonore. Segnali luminosi. Posizione di una parte del corpo rispetto ad un’altra e stato di tensione di un muscolo. Posizione della testa rispetto al centro di gravità. Quali sono le informazioni che raccogliamo dall’analizzatore tattile?. Onde sonore. Segnali luminosi. Pressione e calore. Posizione di una parte del corpo rispetto a un’altra e stato di tensione di un muscolo. Quali sono le informazioni che raccogliamo dall’analizzatore uditivo?. Segnali luminosi. Pressione e calore. Onde sonore. Posizione della testa rispetto al centro di gravità. Quali sono le informazioni che raccogliamo dall’analizzatore visivo?. Segnali luminosi. Onde sonore. Pressione e calore. Sapori e odori. Quali sono le tappe dello sviluppo dello schema corporeo?. Infanzia, fanciullezza, giovinezza, età adulta. Corpo subìto, corpo vissuto, corpo percepito, corpo rappresentato. Corpo amato, corpo percepito, corpo rappresentato. Corpo bambino, corpo adolescente, corpo adulto. Quali tra i seguenti errori relativi ai quattro stili vanno corretti per primi?. Errori di respirazione. Errori di traiettoria. Errori di ritmo. Errori di ampiezza. Quali tra i seguenti sono schemi motori di base?. Flettere, circondurre, estendere. Rotolare, arrampicarsi, correre. Contrarre, distendere. Organizzare produrre, valutare. Quali tra le seguenti può essere considerata una capacità condizionale?. Il galleggiamento. Il ritmo della bracciata. La velocità di comprensione. La forza resistente. Quali tra le seguenti, può essere considerata una capacità condizionale?. Il galleggiamento. La prossemica. La rapidità. La velocità di apprendimento. Tra i fattori della prestazione troviamo il controllo; cos’è?. La capacità di controllare e monitorare il proprio corpo e l’ambiente circostante. Uno schema motorio di base. L’insieme dei processi emotivi, cognitivi e motivazionali. L’insieme dei processi emotivi e cognitivi. Tra quelle elencate quali sono le condizioni che favoriscono lo sviluppo delle capacità coordinative?. Che siano eseguite tecniche precise, scelte tra i fondamentali del nuoto. Che gli esercizi proposti diventino immediatamente più difficili e più complicati. Che venga utilizzato un allenamento ricco di stimoli motori. Che ogni esercizio venga ripetuto, identico, numerose volte. Un modello di movimento ben consolidato nella mente, facilmente riproducibile, è detto: Schema complesso. Schema corporeo. Schema tattico. Schema motorio. Un’elevata mobilità articolare comporta: Delle difficoltà nella fase di recupero aereo. Una migliore sensibilità in acqua. Una nuotata più fluida ed economica. Nessun vantaggio o svantaggio particolare. A che fascia di età corrisponde la seconda infanzia?. Oltre i 12 anni. Da 5 a 18 mesi. Da 7 a 12 anni. Da 2 a 6 anni. A quali delle seguenti parole è collegabile la comunicazione non verbale?. Il gioco. La prossemica. L’ansia da prestazione. La leadership. Caratteristiche di un bambino da 0 a 3 anni. Motricità volontaria. Motricità involontaria. Strutturazione percettiva e coscienza del proprio corpo. Immagine sintetica del corpo, rappresentazione decentrata, rappresentazione mentale. Caratteristiche di un bambino da 3 a 7 anni. Motricità volontaria. Motricità involontaria. Strutturazione percettiva e coscienza del proprio corpo. Immagine sintetica del corpo, rappresentazione decentrata, rappresentazione mentale. Caratteristiche di un bambino da 7 a 12 anni. Motricità volontaria. Motricità involontaria. Strutturazione percettiva e coscienza del proprio corpo. Immagine sintetica del corpo, rappresentazione decentrata, rappresentazione mentale. Come minimizzare i fallimenti?. Valutare il risultato, non l’autore. Consolare direttamente l’allievo. Riprendere immediatamente il lavoro dopo la crisi. Ridurre al minimo le fasi di gioco. Comunicare significa: Saper parlare bene. Mimare. Comprendere. Mettere in comune. Cos’è il messaggio di contenuto?. Ciò che l’emittente intende trasmettere rappresentato dal significato del codice utilizzato. tutte quelle informazioni che arrivano al destinatario circa l’andamento della relazione tra i due comunicandi, espressi dal linguaggio del corpo. ciò che l’emissario comprende del contenuto espresso dal codice. Una figura retorica. Cos’è il messaggio di relazione?. Ciò che l’emittente intende trasmettere rappresentato dal significato del codice utilizzato. Una figura retorica. Tutte quelle informazioni che arrivano al destinatario circa l’andamento della relazione tra i due comunicandi, espressi dal linguaggio del corpo. Ciò che l’emissario comprende del contenuto espresso dal codice. Cos’è l’autostima?. Una valutazione personale. L’incoraggiamento dell’istruttore. La considerazione che un individuo ha di sé stesso. L’uso della lode come rinforzo positivo. Cos’è un feedback?. Un’informazione di ritorno. Un processo di controllo motorio. Un metodo di comunicazione. Un supporto didattico. Cosa s’intende per autostima?. Il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a apprezzare se stesso tramite la decisione di valorizzare se stesso. Il livello di soddisfazione percepito. Il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso tramite l’auto approvazione del proprio valore personale, fondato su quello che uno vede di sé. Il processo soggettivo che porta un soggetto alla miglior prestazione possibile nella gara obiettivo. Cosa s’intende per linguaggio del corpo?. Postura, gesti, movimenti, espressioni e mimica che contraddicono la comunicazione verbale. Postura, gesti, movimenti, espressioni e mimica che accompagnano la parola e rendendo la comunicazione più comunicativa esprimendo il messaggio di relazione. Postura, gesti, movimenti, espressioni e mimica che accompagnano la parola e rendendo la comunicazione incomprensibile. L’insieme delle capacità coordinative e condizionali. Cosa s’intende per linguaggio?. La lingua che si usa nella comunicazione. Il sistema di segni articolato da una grammatica e una sintassi che consente la comunicazione. Il sistema di segni con cui si rende più efficiente una comunicazione. L’inflessione linguistica. Cosa significa comportamento modulare dell’istruttore?. Comportarsi in base alle varie esigenze, considerando il ruolo di educatore. Essere autoritari. Essere permissivi. Essere indifferenti. Da cosa è caratterizzato il processo di sviluppo?. Dalla successione di fasi di accelerazione/decelerazione. Dalla presenza di sole fasi di accelerazione seguite da ristrutturazione cognitiva, motoria, affettiva. Dall’alternanza di fasi di accelerazione/decelerazione e crisi. Dall’assenza di variabilità individuale. Da cosa origina il concetto di unità psicofisica?. Emerge dalla constatazione che il corpo è un oggetto a stretto contatto con la psiche. Emerge dalla constatazione che il corpo umano non è mai corpo in senso oggettivo e la psiche non ha alcun senso se non si fonda e si costituisce attraverso e insieme al corpo. Emerge dalla constatazione che la psiche è l’elemento che differenzia e determina ogni essere umano. Dagli studi di Meinel. Definizione di canale: Il contenuto della comunicazione. Il sistema di segni usato per comunicare. La scelta del registro da utilizzare. Il mezzo fisico attraversato dalla comunicazione. Definizione di codice: La fonte del messaggio. Nel caso di comunicazione umana è il soggetto che intende comunicare. Il sistema di segni usato per comunicare. Il mezzo fisico attraversato dalla comunicazione. Raccolta di abbreviazioni utili per comunicare sinteticamente. Definizione di contesto: La fonte del messaggio. Codice di riferimento. Il sistema di segni usato per comunicare. La situazione che rende comprensibile una comunicazione. Definizione di destinatario: Il contenuto della comunicazione. Beneficiario della comunicazione. Colui al quale è indirizzato il messaggio. Il sistema di segni usato per comunicare. Definizione di emittente: La fonte del messaggio. Colui al quale è indirizzato il messaggio. Il contenuto della comunicazione. Il sistema di segni usato per comunicare. Definizione di messaggio: Il contenuto della comunicazione. Il sistema di segni usato per comunicare. Registro. La situazione che rende comprensibile una comunicazione. È una forma di apprendimento fondamentale: Apprendimento per imitazione. Apprendimento per deduzione. Apprendimento per interpretazione. Apprendimento per costrizione. Il bambino, per adattarsi alle varie situazioni del mondo esterno, deve avere: Un ambiente che lo stimoli. Una mente olistica. Coscienza e conoscenza del proprio corpo. Dei bravi genitori. Il concetto di apprendimento è strettamente collegato al concetto di: Motivazione. Memorizzazione. Intelligenza. Comprendonio. Il concetto di sé è: La valutazione che si ha circa le svariate informazioni che riguardano il sé. L’insieme di tutti gli elementi a cui una persona fa riferimento per descrivere sé stessa. Il complesso di tutte le valutazioni che una persona ha ricevuto sul proprio conto. Una capacità coordinativa speciale. Il linguaggio del corpo, i paralinguaggi fanno parte della: Comunicazione verbale. Dinamica comunicativa. Prossemica. Comunicazione non verbale. Il messaggio è: Il contenuto della comunicazione. Un sistema di simboli. Colui che avvia la comunicazione. Colui che riceve la comunicazione. Il paralinguaggio mostra: Il ceto sociale. Gli stati emotivi o affettivi. L’espressività della persona. Il grado di sviluppo coordinativo. Il paralinguaggio: Non cambia il significato verbale di una frase. In taluni soggetti non è presente. Accompagna l’espressione verbale. Non dipende da stati emotivi o affettivi. Il raggiungimento di un obiettivo è legato al concetto di: Ambientamento. Gareggiare. Costituzione. Motivazione. Il tempo di apprendimento è dovuto a: Capacità personali. Capacità personali, desiderio di imparare, tempo di applicazione. Bravura del maestro. Durata della singola lezione. In quale fase dello sviluppo si ha difficoltà a percepire correttamente il proprio corpo?. Seconda infanzia. Fanciullezza. Preadolescenza e adolescenza. Maturità. In tema di apprendimento, quale di queste affermazioni è appropriata?. L’apprendimento dipende dalle capacità cognitive del soggetto. Non esiste atto cognitivo che prescinda o che non sia preceduto da una componente emotiva. L’apprendimento dipende sicuramente da molti fattori,ma soprattutto dalla capacità dell’istruttore di gestire la disciplina all’interno del gruppo. L’apprendimento non è quantificabile. In un messaggio inviato, l’aspetto non verbale della comunicazione incide per: Circa il 10%. Circa il 30%. Circa il 50%. Circa il 90%. Indica quali effetti l’attività sportiva produce sulla personalità: Miglioramento dell’autostima e minore autonomia. Miglioramento dell’autostima e maggiore autonomia. Senso di superiorità e narcisismo. Tendenza alla competitività. L’apprendimento è facilitato: Dalla qualità della comunicazione tra allievo e istruttore. Dalla motivazione. Dalla famiglia. Dalla genetica. L’apprendimento è fortemente influenzato: Dall’ambiente della piscina. Dalla motivazione. Dall’età. Dal sesso. L’apprendimento è: L’attuazione consapevole di un principio didattico. L’applicazione sistematica di un automatismo. La consapevolezza dell’io corporeo. L’applicazione di un esercizio dimostrato dall’istruttore. L’apprendimento può essere definito come: Un cambiamento di comportamento. Un’acquisizione di conoscenze. Una realtà oggettiva esterna. L’insieme delle condizioni ambientali. L’area affettivo-emotiva della personalità: Riguarda l’insieme dei rapporti che si creano tra l’individuo e le persone che vivono con lui. Riguarda il rapporto con i genitori. Riguarda il senso di appartenenza e di coesione, lo spirito di emulazione e il rispetto degli altri. Riguarda la capacità di ricevere informazioni dall’esterno del proprio corpo ed elaborare delle risposte sotto forma di movimento. L’empatia: Agevola la comunicazione. Non influisce sulla comunicazione. Rallenta la comunicazione. È una capacità coordinativa speciale. L’intelligenza preconcettuale si sviluppa: Dai 18 mesi ai 7 anni. Verso i 7 anni. Dopo i 7 anni. Appena nati. L’intelligenza sensomotoria si sviluppa: Appena nati. Durante i primi 18 mesi di vita. Dopo i 18 mesi di vita. In corrispondenza della pubertà. L’obiettivo della programmazione di un percorso didattico deve essere: Irraggiungibile ed indipendente dal livello di partenza dell’allievo. Raggiungibile per il tecnico ed indipendente dal livello di partenza dell’allievo. Ecologico per l’allievo e formulato in termini sensorialmente basati. Ecologico per l’allievo e formulato in negativo. La comunicazione a due vie è caratterizzata da: Presenza di emittente, messaggio, ricevente e feed-back verbale o non verbale. Possibilità di confronto verbale tra trasmittente e ricevente. Utilizzo di strumenti ricetrasmittenti. Verbosità e non verbosità. La comunicazione è: Il passaggio di informazioni verbali tra due soggetti. La capacità di esprimere i propri pensieri. Un processo monocanale. Un processo attivo di elaborazione di informazioni, di codifiche e di decodifiche. La comunicazione è: Verbale e non verbale. Digitale e analogica. Corporea. Prossimale o distale. La comunicazione si divide in: Verbale e non verbale. Digitale e analogica. Corporea e visiva. Tattile e olfattiva. La comunicazione verbale è: La capacità di saper informare nel modo più semplice l’allievo. La capacità di esprimere correttamente e adeguatamente il proprio pensiero attraverso il linguaggio. La capacità di gestire e comandare il proprio corpo. Una capacità coordinativa speciale. La fanciullezza va: Oltre i 14 anni. Dagli 11 ai 14 anni. Dai 3 ai 6 anni. Dai 6 agli 11 anni. La motivazione è: Il bisogno di muoversi e fare sport. Ciò che spinge un individuo ad imparare a nuotare. L’insieme dei fattori che avviano e indirizzano le azioni di un soggetto. Necessaria per i bambini. La motivazione intrinseca è: Lo stimolo a partecipare interno al soggetto e decade con rapidità. Lo stimolo a partecipare esterno al soggetto e decade con difficoltà. Lo stimolo a partecipare interno al soggetto e decade con difficoltà. Lo stimolo a partecipare dietro costrizione. La motivazione: È legata all’età dell’individuo. Dipende dal percorso filogenetico. è alla base dell’apprendimento. Non conosce fattori inibenti. La personalità viene definita come: Una sintesi originale, dinamica e relativamente stabile dei modi di essere e di agire dell’individuo. Lo sviluppo biologico che evidenzia i fenomeni di maturazione di organi ed apparati. Il carattere. La capacità di apprendimento. La prima infanzia va: Da 0 a 3 anni. Da 3 a 6 anni. Da 6 a 11 anni. Dai 12 anni. La prossemica studia: La gestione dello spazio tra sé e gli altri. I linguaggi del corpo. L’utilizzo della voce e le sue modulazioni. Il funzionamento della comunicazione verbale. La prossemica: Accompagna l’espressione verbale come intensità, ritmo, la velocità e l’intonazione. Definisce il modo in cui una persona inconsapevolmente struttura lo spazio tra sé e gli altri nel corso delle interazioni sociali. Riguarda la capacità di ricevere informazioni dall’esterno del proprio corpo ed elaborare delle risposte sotto forma di movimento. È una caratteristica del linguaggio verbale. La prossemica: È inconsapevole perché tiene conto dei fattori motivazionali. È consapevole. È inconsapevole. È consapevole perché tiene conto dei fattori motivazionali. La seconda infanzia va: Dai 3 ai 6 anni. Prima dei 3 anni. Dopo 6 anni. Nessuna delle risposte precedenti. La valutazione delle informazioni che derivano dal concetto di sé costituisce: L’autostima. La depressione. La formazione. L’aggiornamento. Le aspettative che gli istruttori di nuoto nutrono nei confronti dei propri allievi: Influenzano positivamente o negativamente l’ apprendimento. Non hanno effetti sull’ apprendimento. Influenzano l’apprendimento ma non in modo rilevante. Sono pregiudizi che vanno combattuti. Le dinamiche comunicative possono essere di tre livelli: Comunicazione verbale, comunicazione non verbale, paralinguaggi. Ansia, inferiorità, frustrazione. Simboliche, olistiche, materiche. Verbali, transferali, psicologiche. Le forme fondamentali per l’apprendimento sono: Apprendimento per imitazione, condizionamento, per prove ed errori, per intuizione, per comprensione. Apprendimento per imitazione, condizionamento, per prove ed errori, per intuizione, per ricostruzione. Apprendimento per determinazione. Apprendimento per imitazione, condizionamento, per prove ed errori, per intuizione, per decifrazione. Le motivazioni generate da necessità proprie dell’individuo si chiamano: Motivazioni estrinseche. Motivazioni personali. Motivazioni sociali. Motivazioni intrinseche. Le motivazioni generate dall’ambiente che circonda l’individuo, si chiamano: Motivazioni intrinseche. Pressioni esogene. Motivazioni sociali. Motivazioni estrinseche. Lo stadio dell’intelligenza sensomotoria si colloca fra: 0-14 mesi. 15-18 mesi. 19-59 mesi. 6-11 anni. Lo sviluppo cognitivo, emotivo ed affettivo è un processo: Statico. Dinamico. Solo endogeno. Solo esogeno. Nel gioco simbolico gli oggetti: Sono interpretati in funzione dell’immaginazione. Sono utilizzati per lo scopo per il quale sono stati realizzati. Sono inutili. Sono dannosi. Nel modello formale di comunicazione l’emittente è: Il contenuto della comunicazione. Un sistema di simboli. Colui che avvia la comunicazione. Colui che riceve la comunicazione. Nella relazione allievo/istruttore in che percentuale, approssimativamente, si usa il linguaggio non verbale?. 10%. 50%. 35%. 90%. Nelle prime lezioni, per attirare l’attenzione nel proporre un esercizio, l’istruttore deve soprattutto: Spiegarlo bene. Dimostrarlo. Far vedere un filmato. Adottare una leadership autoritaria. Parlando di comunicazione possiamo affermare che l’istruttore di nuoto: Deve dare molta importanza al proprio atteggiamento di ascolto, fase fondamentale per poi non compiere leggerezze nella risposta. Se troppo impegnato può liquidare velocemente l’allievo qualsiasi sia la richiesta. Non deve necessariamente essere un bon comunicatore. Usa come strumento di lavoro esclusivamente la voce, altre forme parallele di comunicazione sono solo secondarie. Per accrescere l’autostima degli allievi può essere opportuno: Ridimensionare le aspettative. Mantenere le aspettative invariate. Aumentare le aspettative. Cambiare completamente oggetto dell'attenzione. Per attivare l’attenzione nel proporre un esercizio, è importante: Spiegarlo bene. Inibire gli allievi. Proporlo durante la ginnastica prenatatoria. Dimostrarlo correttamente. Per creare legami affettivi positivi occorre: Non dare troppa confidenza agli allievi. Prendere informazioni sulla vita privata degli allievi. Giocare spesso coi propri allievi. Conoscere gli allievi e trattarli singolarmente secondo le loro caratteristiche personali. Saper comunicare significa anche saper: Comandare. Obbedire. Prevedere. Ascoltare. Tendenze tipiche del pensiero infantile: Egocentrismo, realismo, animismo, finalismo. Ecumenismo, realismo, irredentismo. Olismo, ecumenismo, realismo, animismo. Olismo, realismo, misticismo, onanismo. Tra le seguenti, quale area caratterizza in modo marcato la personalità di un individuo?. Area razionale. Area spontanea. Area istintiva. Area affettivo/emotiva. Tra le seguenti, quale è una forma fondamentale di apprendimento?. Leggere. Per induzione. Per prove ed errori. Correre. Tra le seguenti, quale è una forma fondamentale di apprendimento?. Ascoltare. Ripetere. Apprendimento per intuizione. Memorizzare. Una barriera della comunicazione è: Un muro che impedisce la comunicazione. Un malfunzionamento degli analizzatori. Un atteggiamento di un individuo che si oppone alla comunicazione. Un ostacolo di qualsiasi genere che interrompe o riduce il flusso dell’informazione. Tra le seguenti, quale è una forma fondamentale di apprendimento?. Per imitazione. Rotolare. Per coercizione. Ricordare. Nel lavoro in acqua con persone diversamente abili è necessario: Avere dei rudimenti di medicina generale. Possedere una laurea in scienze motorie. Essere dei buoni nuotatori. Mettersi in ascolto dell’allievo. Nel nuoto per la terza e quarta età, il primo obiettivo da perseguire è quello di. Rendere l’anziano il più autosufficiente possibile. Programmare un allenamento a fini agonistici. Potenziare le capacità condizionali e coordinative. Fare attività acquatica basata sulla patologia dell’anziano. Nell’attività natatoria per la terza età: Ci sono dei cambiamenti evidenti nell’individuo che comunque non rappresentano un limite all’attività sportiva. Uno degli obiettivi è il rallentamento del decadimento organico dovuto all’invecchiamento. Non ci sono particolari rischi legati all’età. Gli obiettivi da raggiungere devono essere in linea con quelli richiesti alle altre fasce di età perché tutti sono potenzialmente in grado di poter nuotare. I muscoli si inseriscono sulle ossa tramite: Incastri. Le cartilagini. I legamenti. I tendini. I muscoli volontari. Sono quelli cardiaci. Sono quelli scheletrici. Sono quelli lisci. Non esistono. I valori normali di pressione arteriosa in un adulto sono: Inferiori a 170/120. Inferiori a 160/110. Inferiori a 150/100. Inferiori a 140/90. Il cuore è un muscolo cavo formato da: Quattro cavità separate tra loro (atri e ventricoli). Quattro cavità comunicanti tra loro. Due cavità separate in senso longitudinale. Due cavità comunicanti tra loro. Il cuore è: Un muscolo striato involontario. Un organo volontario. Una metafora. Un muscolo. Il cuore è: Un organo muscolare, incavo, contrattile. Un apparato complesso. Un organo muscolare, cavo, contrattile. Un organo muscolare, incavo, retrattile. Il diaframma è: Un muscolo respiratorio. Un muscolo scheletrico. Un muscolo addominale. Un muscolo facciale. Negli alveoli polmonari avviene: Il contatto tra vie aeree superiori e inferiori. Scambio gassoso con i capillari polmonari. Il passaggio dei neuroni. La reazione immunitaria. Nella fase espiratoria: La trachea si irrigidisce. I muscoli intercostali e il diaframma si rilasciano. I muscoli intercostali e il diaframma si contraggono. Svolge un ruolo fondamentale l’esofago. Nelle vene scorre sangue generalmente: Ricco di ossigeno. Da distribuire a tutto l’organismo nel grande circolo. Nel quale sono presenti ossigeno e anidride carbonica in egual misura. Povero di ossigeno. L’aquatic gym è caratterizzata da: L’utilizzo della musica come elemento determinante la velocità di esecuzione della coreografia. L’utilizzo della musica come elemento determinante la velocità di esecuzione degli esercizi. L’utilizzo della musica come elemento determinante la velocità di esecuzione dei movimenti. L’utilizzo della musica come sottofondo. La ginnastica in acqua si può fare in: Acqua bassa. Acqua bassa - alta. Acqua bassa-media. Acqua bassa-media-alta. Nel fitness in acqua il lavoro degli arti superiori. Rappresenta il contenuto principale della lezione. Non ha alcuna finalità. Viene utilizzato soltanto per esercizi specifici. È di notevole importanza nel mantenimento della postura e dell’equilibrio. Nella scuola nuoto vengono sviluppate maggiormente le capacità condizionali o quelle coordinative?. Entrambe alla pari. Capacità coordinative. Capacità condizionali. Nessuna delle due. Per cultura dell’acqua si intende: L’insieme delle conoscenze sull’elemento acqua. La conoscenza dei prodotti usati per igienizzare l’acqua della piscina. Il livello scolastico medio degli allievi. Un percorso acquatico dove multilateralità, senso percezione e abilità sono i punti fondamentali. Per imparare le tecniche degli stili, è più importante avere: Buone capacità coordinative. Buone capacità condizionali. Buon ambientamento acquatico. Struttura fisica imponente. Per multilateralità s’intende: L’apprendimento del maggior numero di processi motori differenziando le esercitazioni. La proposta di molteplici esercizi. La proposta di esercizi volti allo sviluppo della lateralità. La variazione quantitativa della proposta in ricerca della specializzazione. Per quanti anni un allievo istruttore può mantenere la qualifica senza aggiornamento?. 2 anni. 3 anni. 4 anni. 5 anni. Qual è il percorso formativo di un tecnico nella FIN?. Corsi istituzionali, inquadramento nelle società sportive, aggiornamenti obbligatori, specializzazioni. Corsi facoltativi, aggiornamenti periodici, valutazioni intermedie. Non esiste un percorso specifico. Inquadramento come atleti, tecnici, dirigenti sportivi. Qual è la premessa indispensabile per insegnare a nuotare?. Conoscere bene i propri allievi. Conoscere le caratteristiche psicofisiche di chi deve apprendere. Conoscere bene la tecnica natatoria. Conoscere sé stessi. Quale delle seguenti affermazioni è errata?. Il settore salvamento è un organo del SIT. Il SIT si sviluppa in un’organizzazione centrale e una periferica. Il SIT è un organo tecnico della FIN. Gli allenatori di nuoto appartengono al SIT nazionale. Quale fase è assente nello sviluppo delle abilità motorie acquatiche?. Maturazione. Apprendimento. Sviluppo. Perfezionamento. Gli esercizi di coordinazione devono essere rapportati: Al grado di istruzione tecnica dell’allievo. Al grado di istruzione tecnica dell’istruttore. Al livello di interesse manifestato dall’allievo. Al livello tecnico del corso. Gli obiettivi fondamentali nella didattica della bracciata a crawl sono: Ampiezza e frequenza della bracciata. Cura dei giusti angoli e traiettorie. Recupero rilassato e giusta posizione del capo. Cura della continuità delle azioni, corretto ritmo ed ampiezza. Gli schemi motori acquatici sono: Schemi che subiscono variazioni in base al sesso e all’età degli allievi. Fondamentali ai fini dello star bene in acqua e tra questi ricordiamo la capacità di immergersi, rilassarsi, spostarsi, galleggiare ecc. Fondamentali ai fini dello star bene in acqua e tra questi ricordiamo la capacità di immergersi, saltare, strisciare, camminare, chiudere gli occhi ecc. Schemi non sempre determinanti per lo stare bene in acqua. I fattori della prestazione sono: Forza, resistenza, velocità. Centrati sulla mobilità articolare e la forza. Coordinazione, Condizione, Costituzione, Capacità. Coordinazione, Costituzione, Condizione, Controllo. Il galleggiamento del corpo avviene quando: Il suo peso specifico è minore del peso specifico dell’acqua. Il suo peso specifico è maggiore del peso specifico dell’acqua. Si esercita una pressione verso il basso utilizzando movimenti di remata. Vengono applicati sostegni al baricentro. Il massimo livello di coordinazione è: Quello che ci permette di nuotare lunghe distanze. Quello stabilito dal regolamento tecnico. Quello che consente nuovi e più fini movimenti. Quello che si riscontra nella fase della coordinazione grezza. Il principio di Archimede dice che: Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. E=mc^2. Quando avviene un aumento nella pressione in un punto di un fluido confinato, tale aumento viene trasmesso anche ad ogni punto del contenitore. Un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verticale, dal basso verso l’alto, pari al peso del fluido da esso spostato. La formazione di abilità motorie contribuisce a sviluppare le capacità coordinative?. Solo nell’apprendimento delle tecniche. Sì, in base alle fasi sensibili. Sempre, in ogni caso. No, le capacità coordinative si sviluppano in modo autonomo. La forza è: Una capacità condizionale. Una capacità coordinativa. Una caratteristica genetica. Una capacità mista. La frequenza cardiaca: Va controllata perché aiuta a valutare il diverso grado di affaticamento degli allievi. Deve rimanere ai livelli elevati durante tutta la lezione. Deve rimanere a livelli simili a quelli che di hanno durante il riposo. È uguale per tutti i soggetti che effettuano gli stessi esercizi. La lentezza della nuotata a rana è prevalentemente dovuta a: Extrarotazione dei piedi durante il colpo di gambe. Mancanza della fase di spinta degli arti inferiori. Recupero subacqueo degli arti inferiori. Alternanza delle azioni propulsive su un assetto di galleggiamento non ideale. La mobilità articolare è: L’esecuzione veloce di movimenti ampi. La capacità di eseguire movimenti con la massima ampiezza. La capacità di eseguire movimenti con la massima velocità. Una circostanza che aumenta l’economia del gesto e facilita l’affaticamento. La mobilità articolare è: La capacità di compiere azioni rapidamente. La capacità di compiere gesti con la massima escursione. La capacità di muovere gli arti singolarmente. La capacità d vincere una resistenza in un tempo breve. La motivazione: È alla base dell’apprendimento. È legata all’età dell’individuo. Non conosce fattori inibenti. Può essere trascurata relativamente all’apprendimento tecnico. La motricità si basa: Sulle funzioni del SNC e degli organi di senso. Sull’attività della muscolatura. Sull’intelligenza speculativa. Sulle funzioni organiche e muscolari. La multilateralità può essere di tipo: Simbolico. Motorio e propedeutico. Proteico. Generale e mirato. Nella resistenza aerobica l’intensità dell’andatura è: Molto blanda. Intorno al massimo consumo di ossigeno. Tolleranza al lattato. Velocità submassimale. Nella tecnica del dorso la fase di spinta della bracciata termina. Verso il basso. Verso l’alto. Verso l’esterno. Contro il corpo. Nello stile libero la fase di spinta dell’arto superiore avviene. Dopo la fase aerea. Dopo l’appoggio-presa. Prima della trazione. Dopo la trazione. Nuotare con gli occhi chiusi è un esercizio coordinativo di che tipo?. Di esclusione. Di accoppiamento. Di differenziazione. Di pronazione. Quali tra questi è uno schema motorio acquatico?. Scivolamento supino. Corsa. Appoggio plantare. Salto a piedi uniti. Quali tra questi sono schemi motori di base?. Rotolare, arrampicarsi, correre. Flettere, circondurre, estendere. Organizzare, produrre, valutare. Fare, far fare, essere. Quando abbiamo la certezza che un errore sia stato corretto?. Quando l’allievo esegue il corretto movimento a secco. Quando guidiamo il movimento dell’allievo in acqua. Quando il movimento corretto diventa un gesto volontario da parte dell’allievo. Mai. Quando è consigliabile far eseguire esercizi di coordinazione?. Sin dalla prima lezione in vasca alta. Quando le forme globali delle nuotate sono state ben apprese ed automatizzate. Non appena gli allievi hanno acquisito le prime forme di propulsione. Sempre. Quella di adattamento e trasformazione è: Un’attitudine individuale. Una capacità condizionale non sempre allenabile. Una capacità coordinativa speciale. Una capacità coordinativa generale. Strisciare è: Uno schema motorio di base. Una tecnica appresa. Un’abilità motoria di secondo grado. Uno schema motorio evoluto. Per motivazione s’intende: L’esigenza di immaginare, rappresentare, sognare ad occhi aperti. I motivi che spingono un allievo ad iscriversi in piscina. L’esigenza di emergere, dominare, prevalere sull’altro inteso come estraneo contrapposto a se. La causa di un comportamento, ciò che può determinare il manifestarsi, la forza, la direzione e la persistenza di un comportamento. Per sviluppo cognitivo s’intende: La maturazione della personalità. La crescita del sistema nervoso. Lo sviluppo degli organi e apparati. Lo sviluppo delle attività intellettive. Per un fanciullo dai 6 agli 11 anni il gioco è prevalentemente: Simbolico (lo scopo è quello di applicare i propri schemi motori ad oggetti nuovi o situazioni immaginarie) e consente la drammatizzazione di situazioni emotivamente rilevanti. Di movimento (lo scopo è quello di ripetere uno schema motorio appreso in precedenza per appropriarsene definitivamente) o imitativo. Libero. Caratterizzato dalle regole: capacità di cooperare, socializzare; aumentano i giochi di costruzione (realizzazione di capanne, oggetti. Qual è la distanza definita sociale, che l’istruttore adotta se deve dare disposizioni generali?. 100 metri. 10 metri. 40 centimetri. 120 centimetri. Quale delle seguenti motivazioni allo sport è primaria nei bambini?. Estetica. Aggregazione sociale. Gioco. Affettiva. Quale di queste affermazioni relative alla comunicazione è corretta?. La comunicazione verbale è la più efficace nell’ambiente piscina e da essa dipende la comprensione consapevole della richiesta esecutiva da parte dell’allievo. La comunicazione è inutile. La comunicazione verbale è caratterizzata da: linguaggio del corpo, prossemica e paralinguaggio. Nel medesimo contesto, una corretta comunicazione verbale può essere invalidata da una comunicazione non verbale inefficiente. Quale forma di intelligenza si sviluppa, tipicamente, durante i primi 18 mesi di vita?. Intelligenza senso motoria. Intelligenza preconcettuale. Intelligenza operatoria. Intelligenza simbolica. Quale tra le seguenti aree non contribuisce in maniera determinante nella formazione della personalità dell’individuo?. Area affettivo/emotiva. Area perimetrale. Area antropometrica. Area sociale. Quali elementi della personalità dell’individuo rientrano nell’area morfologico-funzionale?. L’insieme dei rapporti che si creano tra l’individuo e le persone che vivono con lui. La relazione con gli altri attraverso il corpo. Le capacità coordinative. Le caratteristiche della struttura e del funzionamento dell’organismo. Quali possono essere i disturbi di una comunicazione?. Condizione, costituzione, coordinazione, controllo. Rumore, perdita d’informazione, fraintendimento. Rumore, luce, umidità. Tanti quanti se ne possono immaginare. Quali possono essere le reazioni del ricevente una comunicazione?. Conferma, negazione, disconferma, squalifica. Negazione, rabbia, contrattazione, depressione, accettazione. Presa, trazione, spinta, recupero. Introduzione, apprendimento, consolidamento, ricreazione. Quali sono gli aspetti che influiscono nello sviluppo della personalità?. Biologici e psicologici. Biologici, meccanici, cognitivi, sociali, affettivi, metabolici. Biologici e innati. Biologici, psicologici, cognitivi, socio- affettivi. Quali sono gli elementi della comunicazione?. Emittente, messaggio, destinatario, codice, canale, contesto. Grammatica, semantica e sintattica. Creatività, sensibilità e intraprendenza. Emittente e ricevente. Quali sono i contenuti della comunicazione non verbale?. Conferma, disconferma e negazione. Conferma e negazione. Affermazione, negazione, rigetto. Presa, trazione, spinta, recupero. Quali sono le barriere della comunicazione a livello di canale?. Il destinatario non conosce il codice o attribuisce al segno un significato diverso. Difficoltà linguistiche. Eccessiva distanza tra emittente e destinatario, rumore tra emittente e destinatario. Significati diversi rispetto a quelli conosciuti abitualmente. Quali sono le barriere della comunicazione a livello di codice?. Il destinatario non conosce il codice o attribuisce al segno un significato diverso. Eccessiva distanza tra emittente e destinatario, rumore tra emittente e destinatario. Rumore e caos. Significati diversi rispetto a quelli conosciuti abitualmente. Quali tra queste modalità comunicative appartiene al linguaggio del corpo?. Contatto visivo. Gestualità. Far divertire gli allievi. Mobilità articolare. Quali tra queste sono motivazioni primarie?. Studio e ricerca. Gioco e agonismo. Attenzione e concentrazione. Corpo e psiche. Quando si comunica si trasmettono messaggi: Di tipo verbale, transferale e psicologico. Esclusivamente di tipo verbale. Di tipo verbale e psicologico. Di tipo tecnico. |