[LIN-LET-LAT] (1di9) LM-39 LINGUA E LETTERATURA LATINA
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Le Memoires d'Hadrien prendono l'avvio da: un'epistola di Marco Aurelio ad Adriano. un'epistola di Adriano a Marco Aurelio. un'orazione. un'episola di Adriano ad Antonino Pio. Uno dei pilastri della ricerca condotta da Marguerite Yourcenar per la stesura del romanzo e: Dione Cassio. Spartaco. Svetonio. Tacito. In relazione al romanzo di Marguerite Yourcenar non e vero che: si cala nei panni di uno storico del tempo. consulta fonti greche. inventa i dati sulla vita del princeps. elimina le fonti fantasiose. Componendo il romanzo, Marguerite Yourcenar non prende in considerazione: la corrispondenza amministrativa di Adriano. il romanzo storico composto da Adriano. il discorso di Lambesa di Adriano. le poesie di Adriano citate da autori del tempo. Adriano, scrivendo a Marco Aurelio, afferma di essere affetto da: lebbra. malattia respiratoria. febbre quartana. idropsia del cuore. Il medico Ermogene consiglia all'imperatore l'uso di: amuleti. piante con virtu prodigiose. formule magiche. salasso. Nell'epistola di Adriano e realizzata una descrizione delle attivita: del vir Romanus. del sovrano ellenistico. del dictator crudele. dell'uomo colto, ma non impegnato dal punto di vista militare. Adriano confessa di aver attirato le rampogne di Traiano per: il suo otium. le sue mire espansionistiche. la sua cultura filo-ellenistica. la sua caccia al cinghiale. Tra le attivita menzionate da Adriano, stando ai passi del romanzo citati, non c'e: la corsa. il nuoto. l'equitazione. la lotta. Adriano denuncia 'un vizio romano', vale a dire: l'ozio. il mangiar troppo. l'arroganza. il bere troppo. Non e vero che: i testi da tradurre riflettono una societa in cui la distinzione tra liberi e schiavi e fondamentale. E necessario che il traduttore abbia una profonda conoscenza in materia di civilta. il traduttore non subisce una serie di estraniamenti in rapporto al testo da capire e da tradurre. il traduttore deve conoscere le istituzione della societa romana. E vero che: non e importante prendere in considerazione gli aspetti retorici. il dominio della retorica si estende anche sull''ordo verborum'. il dominio della retorica non si estende sull''ordo verboum'. le figure retoriche non orientavano la comprensione del messaggio. Il corretto paradigma di 'legere' è: lĕgo, lēgis, legi, lectum, lĕgĕre. lēgo, lēgis, legi, lectum, lēgēre. lēgo, lēgis, legi, lectum, lĕgĕre. lĕgo, lĕgis, legi, lectum, lĕgĕre. L'opera di Varrone si colloca nel: I sec. a.C. I sec. d.C. II sec. a.C. II sec. d.C. Per Varrone, non deriva dal verbo 'legere': 'ligna'. 'legatus'. 'legumen'. 'licentia'. Nella voce del "Dictionnaire etimologique de la langue latine" di Ernout e Meillet e chiarito che: 'lego' (leggere) e diventato un verbo dipendente da 'lego' (scegliere). 'lego' (leggere) e diventato un verbo indipendente da 'lego' (scegliere). nelle lingue romanze e persistito il significato di "scegliere". 'relego' significa "leggere fino alla fine". Macrobio fu attivo: tra II e III sec. tra III e IV sec. tra IV e V sec. tra V e VI sec. E falso che Macrobio: riflette sulla tecnica compositiva di Virgilio. dimostra che Didone e gia nella produzione ellenistica. dimostra l'enorme ascendente che Virgilio ha avuto nella storia della cultura e dell'arte. rappresenta ai lettori le possibili letture che hanno spinto Virgilio a fingere il personaggio di Didone. Il vocabolo tecnico che designa l'operazione compiuta da Virgilio, che attinge al repertorio ellenistico per la 'fabula' di Didone, e: 'formare'. 'transferre'. 'celebrare'. 'uti'. Il commento di Servio ad Verg. Aen. 6,34 conferma che: 'perlegerent' equivale a 'perspectarent'. 'perlegere' e usato solo per indicare l'atto di 'leggere' un testo. 'perlegere' e usato solo per indicare l'atto di 'leggere' un'opera d'arte. 'perlegere' e usato con il significato di "raccogliere" un'opera d'arte. Per gli Stoici, l'etimologia: e il significato stabilito dai filosofi. non e il significato 'vero' di una parola. e l'espressione naturale del pensiero. non coincide con la perfetta corrispondenza fra significante e significato. Fra questi, appartiene alla scuola grammaticale di Pergamo: Cratete di Mallo. Zenodoto. Lucilio. Aristarco. A Roma, tra i poeti che si occuparono di questioni grammaticali, c'e: Plauto. Pacuvio. Accio. Aristofane di Bisanzio. Varrone fece ricorso all'autorita di Elio Stilone per: approfondire l'anomalia. conoscere la differenza tra anomalia e analogia. per conoscere la dottrina epicura in materia di etimologia. la delucidazione di antichi carmi latini. Secondo Varrone, e vero che: la ricerca condotta sui testi antichi e piu fruttuosa dal punto di vista pratico. la ricerca condotta sul linguaggio corrente consente di conoscere l'origine prima delle parole. non e possibile dare l'etimologia di tutte le parole. analizzando i testi antichi, e possibile dare l'etimologia di tutte le parole. Elio Stilone fu maestro di Varrone e di: Cicerone. Cratete di Mallo. Aristarco. Lucilio. E vero che: il fine che Varrone prefigge alla propria indagine etimologica e uguale a quello stoico. per Varrone, il recupero dell'origine di una parola ha solo un valore euristico. Varrone e interessato esclusivamente all'indagine semantica. Varrone mira ad acquisire consapevolezza del retto valore di un termine, non solo dal punto di vista sincronico. In Varrone, 'de lingua Latina' 6,86 ('nunc primum ponam de censoriis tabulis'), 'ponam' e: congiuntivo presente attivo I persona singolare. indicativo futuro attivo I persona singolare. accusativo di un sostantivo della prima declinazione. indicativo piuccheperfetto attivo I persona singolare. L''anquisitio' e: il procedimento successivo alla 'quaestio'. il procedimento che precede la 'quaestio'. il procedimento che precede la 'provocatio'. un sinonimo di 'quaestio'. In questo testo di Varrone, 'de lingua Latina' 6,89 ('Quare hi[n]c accenso, illic praeconi dicit, haec est causa: in aliquot rebus item ut praeco accensus acci[pi]ebat, a quo accensus quoque dictus. accensum solitum ciere Boeotia ostendit, quam comoediam Aquilii esse dicunt, hoc versu'), 'acciebat' equivale all'italiano: chiamare. provocare. acciuffare. comandare. La concezione dell'origine del linguaggio espressa da Varrone rispecchia le dottrine: epicuree. pitagoriche. stoiche. platoniche. Il lessicografo Paolo Festo mette in correlazione il termine mundus con: il verbo 'movere'. l'aggettivo 'mundus'. il sostantivo 'munditia'. con l'avverbio 'modo'. A detta di Macrobio, 'Saturnalia' 1,13,3 , il mattino e chiamato 'mane': perche coincide con il momento in cui le belve immani si svegliano. perche l'inizio della luce emerge dai Mani. perche ha la sua radice nel sostantivo 'manus'. perche i Mani sono malvagiessaggio. Varrone, nel 'de lingua Latina' 6,5 afferma che 'crepusculum' significa: 'dubbio'. 'giorno'. 'meta del giorno'. 'certo'. Secondo Varrone, 'de lingua Latina' 6,6, 'nox' deriva da: 'nosco'. 'noceo'. 'notus'. 'nascor'. In Varrone, 'de lingua Latina' 6,7, e citato un verso di Plauto, che definisce il periodo piu buio della notte, ossia il tempo del silenzio:: 'iubar'. 'vesperugo'. 'concubium'. 'conticinium'. L'attributo 'intempesta', in relazione a 'nox', significa: 'ventosa'. 'fonda'. 'silenziosa'. 'paurosa'. La 'bruma' e: il solstizio d'estate. l'equinozio di primavera. l'equinozio d'autunno. il solstizio d'inverno. Secondo Mauro Servio Onorato ad Verg. Aen. 1,269, 'annus' e imparentato con: 'anulus'. 'anus' (femminile). 'ambire'. 'circumire'. Ateio Capitone, che, stando a Varrone, 'de lingua Latina' 1,14,5, ritiene che il nome 'anno' derivi dal giro del tempo, e: commediografo. giurista. 'grammaticus'. filosofo stoico. Secondo Varrone, 'de lingua Latina' 6,9, il sostantivo 'hiems' potrebbe derivare da: 'hibernacula'. 'hibernum'. 'hiatus'. 'hibernalis'. Nel brano di Varrone, 'de lingua Latina' 6,10 ('quartum autumnus, ab augendis hominum opibus dictus frugibusque coactis, quasi auctumnus'), 'augendis' e: gerundio di 'augeo'. gerundivo di 'ago'. gerundivo di 'augeo'. gerundio di 'ago'. Il 'lustrum', per Varrone, 'de lingua Latina' 6,11, e chiamato cosi dal: verbo 'luere'. verbo 'salvare'. sostantivo 'lux'. verbo 'lustrare'. Stando a Varrone, 'de lingua Latina' 6,10 ('Ab sole, sic mensis a lunae motu dictus, dum ab sole profecta rursus redit ad eum') e vero che: il mese e cosi chiamato dal movimento del sole. l'anno e cosi chiamato dal movimento della luna. il mese e cosi chiamato dal movimento della luna. il mese e il periodo in cui il sole, partito dalla luna, ritorna a essa. Secondo Varrone, 'de lingua Latina' 6,2, i 'dies Agonales' sono cosi chiamati per il fatto che il celebrante domanda 'agone?', che significa: 'devo gareggiare?'. 'devo essere io il capo?'. 'e opportuno che egli faccia un sacrificio?'. 'debbo io procedere al sacrificio?'. Varrone, 'de lingua Latina' 6,12-13, racconta che 'februatus', giorno dei Lupercali, e legato a 'februs', che, usato dagli antichi, indica: la pelle del lupo. la pelle del capro. l'abito indossato dai Luperci. il sacrificio del lupo. Stando a Varrone, 'de lingua Latina' 6,13 ('Feralia ab inferis et ferendo, quod ferunt tum epulas ad sepulcrum quibus ius [s]ibi parentare'), 'parentare' equivale a: creare rapporti di parentela. offrire sacrifici funebri. offrire offerte ai parenti in vita. offrire sacrifici agli altri membri della curia. Varrone, nel 'de lingua Latina' 6,13, sostiene che i 'Feralia' sono cosi chiamati: solo da 'ferre'. solo da 'inferi'. da 'inferi' e da 'ferre'. da 'ferox'. In questo brano di Varrone, 'de lingua Latina' 6,14 ('Liberalia dicta, quod per totum oppidum eo die sedent sacerdotes Liberi anus hedera coronatae cum libis et foculo pro emptore sacrificantes'), 'anus' e: un nominativo singolare. un vocativo plurale. un accusativo plurale. un nominativo plurale. I 'Fordicidia', per Varrone, 'de lingua Latina' 6,15, derivano da: 'fordae' e 'caedere'. 'fordae cadere'. 'fordae casus'. 'ferre' e 'caedere'. |