Questions
ayuda
option
My Daypo

ERASED TEST, YOU MAY BE INTERESTED ON[LIN-LET-LAT] (2di9) LM-39 LINGUA E LETTERATURA LATINA

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
[LIN-LET-LAT] (2di9) LM-39 LINGUA E LETTERATURA LATINA

Description:
[LIN-LET-LAT] (2di9) LM-39 LINGUA E LETTERATURA LATINA

Author:
AVATAR

Creation Date:
01/03/2023

Category:
Open University

Number of questions: 50
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Share the Test:
Facebook
Twitter
Whatsapp
Last comments
No comments about this test.
Content:
Secondo la testimonianza di Macrobio, "Saturnalia" 3,2,3-4 ("nam ex disciplina haruspicum et ex praecepto pontificum verbum hoc sollemne sacrificantibus est"K Porricere ergo, non proicere proprium sacrificii verbum est"), il verbo da utilizzare per i sacrifici e: 'porricere' 'proicere' 'sacrificare' 'praecipere'.
In Varrone, "de lingua Latina 6,16" ("Robigalia dicta ab Robigo; secundum segetes huic deo sacrificatur, ne robigo occupet segetes"), 'occupet' e: indicativo presente attivo congiuntivo presente attivo congiuntivo imperfetto attivo indicativo futuro attivo.
'Condere' significa: tenere all'oscuro spiare condire consumare.
I 'Consualia' sono cosi chiamati: dal 'consul' dal dio Conso dal magistrato Conso dal dio protettore delle porte.
Il segno diacritico † sta ad indicare che il passo: È stato pubblicato postumo È una citazione indiretta È una citazione diretta non è integro.
Non è vero, secondo Varro, "de lingua Latina 6,18 ss., che: A le None Caprotine sono sono così chiamate perché le donne sacrificano in quel giorno a Giunone Caprotina pare che i 'Poplifugia' abbiano tratto il loro nome dal fatto che in questo giorno il popolo d'improvviso fuggì tumultuosamente i 'Vinalia' rustici sono dedicati a Marte i 'Portunalia' erano dedicati al dio Portuno.
Stando a Varrone, "de lingua Latina" 6,20-21 ("Octobri mense Meditrinalia dies dictus a medendo, quod Flaccus flamen Martialis dicebat"), 'mederi' equivale all'italiano: medicare mendicare meditare mentire .
Questo carmen, citato da Paolo Festo 123 Morel, "Vetus novum vinum bibo veteri novo morbo medeor", ha un andamento ritmico che coincide con quello: dell'esametro del pentametro del saturnio del trimetro giambico.
In Varro, "de lingua Latina" 6,22-23 ("sed quod de his prius, id ab ludendo aut lustro, id est quod circumibant ludentes ancilibus armati"), il verbo 'ludere' equivale in italiano a: giocare rappresentare ridicolizzare purificareco.
Secondo quanto afferma Macrobio, il nome del dio Saturno deriva da 'satus', che significa: sufficienza sazieta opera semina.
In Varro, "de lingua Latina" 6,27-28 ("de his diebus nunc iam, qui hominum causa constituti, videamus. primi dies mensium nominati kalendae, quod his diebus calantur eius mensis nonae a pontificibus", 'calantur' equivale all'italiano: 'sono pronunciate' 'sono sospese' 'sono viste' 'sono fissate'.
In Varro, "de lingua Latina" 6,27-28 ("de his diebus nunc iam, qui hominum causa constituti, videamus. primi dies mensium nominati kalendae, quod his diebus calantur eius mensis nonae a pontificibus, quintanae an septimanae sint futurae, in Capitolio in curia Calabra sic dicto quinquies 'kalo Iuno Covella', septies dicto 'kalo Iuno Covella'", 'Iuno Covella' e: un nominativo un ablativo un vocativo un accusativo.
'Fari', attestato in Varro, "de lingua Latina" 6,29("dies postridie kalendas, nonas, idus appellati atri, quod per eos dies nihil novi inciperent. dies fasti, per quos praetoribus omnia verba sine piaculo licet fari"), e: il genitivo singolare di un sostantivo della II declinazione il dativo singolare della III declinazione l'infinito presente di un verbo deponente un infinito perfetto.
Secondo Varro, "de lingua Latina" 5,155 ("comitium ab eo quod coibant"), 'comitiales' e fatto derivare indirettamente dal verbo 'coire', che significa: pregare il dio insieme festeggiare insieme parlare insieme andare tutti insieme .
Quintus Mucius, citato da Varro, "de lingua Latina" 6,30 ("si prudens dixit, Quintus Mucius non ambigebat eum expiari ut impium non posse"), fu: il primo pontefice massimo il primo giurista romano a comporre un'opera complessiva di diritto romano autore di un'opera sulla lingua latina console nell'85 a.C.
Il 'dies Alliensis' ricorda la battaglia avvenuta presso il fiume Allia il 18 luglio 390 a.C. tra Romani e: Etruschi Greci Galli Senoni Cartaginesi.
Il "de verborum significatu" e opera di: Varrone Festo Paolo Diacono Macrobioa.
Marco Fulvio Nobiliore, vincitore della battaglia di Ambracia, ispiro un tragedia che fu composta da un suo amico, vale a dire: Nevio Varrone Catone Ennio.
'Dies februatus', secondo Varro,"de lingua Latina" 6,34 ("ego magis arbitror Februarium a die februato, quod tum februatur populus, id est lupercis nudis lustratur antiquum oppidum Palatinum gregibus humanis cinctum"), indica il: "giorno della purificazione" "giorno della punizione" "giorno della processione per gli dei inferi" "giorno delle febbri".
Censorino fu: console un 'grammaticus', autore del 'de die natali' un 'grammaticus', autore del 'de verborum significatu' avversario di Catone.
La versione italiana del "Vocabulaire Essentiel de Latin" (C. Cauquil - J.Y. Guillallmin) curata da F. Piazzi ("Lessico essenziale di latino") non contiene: la strutturazione dei vocaboli per famiglia l'indice di frequenza la propagazione nell'odierno vocabolario italiano e francese la propagazione dei vocaboli nell'odierno vocabolario italiano.
In Varro, "de lingua latina 6,36" ("quartum quod neutrum habet, ut ab lego lecte ac lectissime"), 'lecte' significa: in forma scelta in forma sceltissima letto legato.
In Varro, "de lingua latina" 6,35 ("Quod ad temporum vocabula Latina attinet, hactenus sit satis dictum; nunc quod ad eas res attinet quae in tempore aliquo fieri animadvertuntur, dicam, ut haec sunt: legisti, cursurus, ludens"), 'cursurus' e: nominativo singolare di un sostantivo participio futuro del verbo 'curso' participio futuro del verbo 'curro' nominativo plurale di un sostantivo.
In Varro, "de lingua Latina" 6,37 ("Primigenia dicuntur verba ut lego, scribo, sto, sedeo et cetera, quae non sunt ab aliquo verbo, sed suas habent radices. Contra verba declinata sunt quae ab aliquo oriuntur, ut ab lego legis, legit, legam et sic indidem hinc permulta"), per 'verba primigenia' si intendono: le prime parole imparate dal bambino le parole che non derivano da nessun'altra parola le parole che derivano da una sola parola le parole da insegnare prima di tutte le altre.
Secondo Varro, "de lingua Latina 7,4", 'equites' deriva da: 'equitatus' 'equus' 'eques' 'equinus'.
Nel "de lingua Latina", Varrone dedica alla 'delinatio' i libri: I-III II-VII VIII-XIII XIV-XIX.
Secondo Varrone, "de lingua Latina" 8,5, le parole nascono per: 'impositio' e 'declinatio' 'inventio' e 'dispositio' solo per 'inventio' solo per 'impositio' .
A partire da Varro, "de lingua Latina" 6,38("ut enim processit et recessit, sic accessit et abscessit; item incessit et excessit, sic successit et decessit, discessit et concessit"), 'abscessit' significa: si ritiro' si allontano' subentro' decedette.
Secondo Varro, "de lingua Latina" 5,3 ["Quae (scil. verba) ideo sunt obscuriora, quod neque omnis impositio verborum extat, quod vetustas quasdam delevit, nec quae extat sine mendo omnis imposita, nec quae recte est imposita, cuncta manet (multa enim verba litteris commutatis sunt interpolata), neque omnis origo est nostrae linguae e vernaculis verbis, et multa verba aliud nunc ostendunt, aliud ante significabant, ut hostis: nam tum eo verbo dicebant peregrinum qui suis legibus uteretur, nunc dicunt eum quem tum dicebant perduellem"], non e vero che: 'hostis' non indicava originariamente solo lo straniero, ma anche il nemico di guerr alcune parole le ha fatte scoparire il tempo molto parole hanno subito delle modificazione nell'ordine delle lettere quelle (parole) che rimangono in vita non sono state tutte create in maniera irreprensibile.
In Varro, "de lingua Latina" 6,39 ("et reliqua ostendat, quod non postulat, tamen immanem verborum expediat numerum", 'expediat' e: indicativo presente attivo congiuntivo presente attivo imperativo presente attivo indicativo futuro attivo.
Il verbo 'consulo' con dativo ha il significato di: guardarsi da... provvedere a... essere libero da... trattenersi.
Stando a Varro, 'de lingua Latina' 6,42 ['Cogitare a cogendo dictum: mens plura in unum cogit, unde eligere possit. (sic e lacte coacto caseus nominatus, sic ex hominibus contio dicta, sic coemptio, sic compitum nominatum)'], la 'coemptio' e: l'assemblea il formaggio il crocevia il matrimonio per compra-vendita.
'Cogito' e un verbo: frequentativo di 'cogo' incoativo frequentativo di 'ago' causativo.
'Contio', 'coemptio', 'compitum' e 'concilium' hanno in comune con 'cogo' e 'cogito': solo la radice solo il prefisso la radice e il prefisso il significato.
Stando a Varro, 'de lingua Latina' 6,44 ('Sic reminisci, cum ea quae tenuit mens ac memoria, cogitando repetuntur. hinc etiam comminisci dictum, a con et mente, cum finguntur in mente quae non sunt') e vero che 'reminisci' e: un infinito ed equivale all'italiano 'ricordarsi' un nominativo plurale ed equivale all'italiano 'ricordi' un infinito ed equivale all'italiano 'fantasticare' un nominativo plurale ed equivale all'italiano 'fantasie'.
Il senso originario del verbo 'horreo' e, come riporta Varrone: 'inorridire' 'rizzarsi' 'odiare' 'incutere paura'.
Secondo Varro, 'de lingua Latina' 6,47 ('Lubere ab labendo dictum, quod lubrica mens ac prolabitur, ut dicebant olim. ab lubendo libido, libidinosus ac Venus Libentina et Libitina, sic alia'), da 'lubere' non si ha: 'libidinosus' 'labi' 'Libitina' 'libido'.
Stando a Varro, 'de lingua Latina' 6,49 ('Meminisse a memoria, cum id quod remansit in mente †in id quod rursus movetur; quae a manendo ut manimoria potest esse dicta') è vero che: 'memoria' viene da 'meminisse' 'memoria' non può venire dal verbo 'manere' 'memoria' può venire dal verbo 'manere' i 'manimoria' sono sinonimi di 'dicta'.
'Maerere', attestato in Varro, 'de lingua Latina' ('Maerere a marcere, quod †etiam corpus marcescere'), equivale all'italiano: avvizzire rallegrarsi ricordare affliggersi.
Giovenzio, citato da Varrone ('de lingua Latina' 6,50), fu: lessicografo poeta tragico poeta comico 'grammaticus'.
L'attributo 'vetus' e adatto per: le persone gli animali le cose le piante.
Stando a Varro, "de lingua Latina" 6,51 ("Narro, cum alterum facio narum, a quo narratio, per quam cognoscimus rem gestam"), 'narum' significa: consapevole narratore inesperto osservatore.
In Varro, "de lingua latina" 6,53 ("hinc effari templa dicuntur: ab auguribus effantur qui in his fines sunt. hinc fana nominata, quod pontifices in sacrando fati sint finem"), la "iunctura' 'effari templa" equivale all'italiano: fissare i confini di una regione pronunciare formule religiose stabilire i giorni fasti determinare le aree di osservazione dei segni celesti.
Stando a Varro, "de lingua Latina" 6,55 ("Ab eodem verbo fari fabulae, ut tragoediae et comoediae, dictae. hinc fassi ac confessi, qui fati id quod ab is quaesitum"), i 'fassi' sono: coloro che hanno vaticinato coloro che hanno ammesso coloro che hanno confessato coloro che sono ingannati.
Tra i seguenti verbi puo avere l'accezione di 'consolare': 'eloqui' 'concinne loqui' 'loqui' 'adloqui'.
Il "de compendiosa doctrina" e opera di: Paolo Diacono Festo Varrone Nonio Marcello.
Con 'reloquus' si intende: colui che risponde alle offese colui che da un responso colui che parla troppo colui che respinge le accuse.
In Varro, "de lingua Latina" 6,61 ("Hinc, ab dicando, indicium; hinc illa indicit illum, indixit funus, prodixit diem, addixit iudicium; hinc appellatum dictum in mimo ac dictiosus; hinc in manipulis castrensibus dicata a ducibus; hinc dictata in ludo; hinc dictator magister populi, quod is a consule debet dici; hinc antiqua illa addici numo et dicis causa et addictus"), la 'iunctura' "indixit funus" significa: ha differito il giorno ha invitato al funerale invita al funerale ha assegnato il processo.
Il verbo 'addicere' e proprio del linguaggio: religioso agricolo giuridico medico.
'Docere' e causativo del verbo: 'discere' 'discernere' 'ducere' 'dicere'.
Report abuse Consent Terms of use