[LIN-LET-LAT] (7di9) LM-39 LINGUA E LETTERATURA LATINA
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Fu autore dei "Ricordi": Traiano. Antonino Pio. Adriano. Marco Aurelio. Tra il 138 e il 161 regno: Traiano. Adriano. Antonino Pio. Commodo. Non e vero che: Giovenale si dichiara incurante della qualita formale della satira. Giovenale non da evidenza al precedente luciliano. nella satira di Giovenale viene meno la dimensione del 'sermo'. nella satira di Giovenale viene meno la ricerca di un criterio di giudizio morale. Non e una forma sincopata: 'dein'. 'satin'. 'proin'. 'exin'. 'Ausim' e: un ottativo arcaico. una forma sincopata. un neologismo. un accusativo alla greca. In Tacito, Annales 14,10 ("Reliquo noctis modo per silentium defixus, saepius pavore exsurgens et mentis inops lucem opperiebatur tamquam exitium adlaturam"), 'pavor' e': grecismo. neologismo. arcaismo. poetismo. L''elocutio novella' di Frontone non e fondata su: 'latinitas'. 'elegantia'. 'brevitas'. 'diligentia'. Frontone cita la "Congiura di Catilina" 14,2 ("manu ventre pene bona patria laceraverat") di Sallustio, in cui 'ventre' e': metonimia. sineddoche. enallage. sinestesia. Secondo quanto riporta Aulo Gellio, 'scrattae', 'scrupedae', 'strittivillae', 'sordidae' sono: volgarismi. arcaismi. neologismi. poetismi. In relazione a Apuleio, Metamorfosi 10,27("Sed mulier usquequaque sui similis, fidei supprimens faciem, praetendens imaginem, blandicule respondit et omnia prolixe adcumulateque pollicetur et statutum praemium sine mora se reddituram constituit, modo pauxillum de ea potione largiri sibi vellet ad incepti negotii persecutionem") non e vero che: 'blandicule' e un diminutivo. 'de' e partitivo. 'constituit' e tecnicismo giuridico. prevale la struttura ipotattica. Nella lingua latina, l'accento cade sulla terzultima sillaba di una parola se: la parola e composta da tre sillabe. la terzultima sillaba e breve. la penultima sillaba e breve. l'ultima sillaba e breve. L'elementum anceps non puo essere costituito da: una sillaba breve. due sillabe lunghe. due sillabe brevi. una sillaba lunga. Il fenomeno prosodico per cui la quantita di una sillaba finale che termina in vocale o in dittongo o in -m di regola non viene percepita, se seguita da parola che inizia in vocale o con h e': lo iato. l'aferesi. la sinalefe. la sinizesi. Il fenomeno opposto alla sinalefe e: 'vocalis ante vocalem'. l'aferesi. la sinizesi. lo iato. Lo spondeo è costituito da: - -. - ᴗᴗ. ᴗᴗ-. ᴗᴗᴗᴗ. La dieresi bucolica e la cesura che cade dopo la sillaba che costituisce: il terzo elemento. il quinto elemento. il settimo elemento. l'ottavo elemento. È corretta la scansione: īmpŭlĕrīt. Tāntaēnē ănĭmīs caēlēstĭbŭs īraē?. īmpŭlĕrīt. Tāntaēn(e) ănĭmīs caēlēstĭbŭs īraē?. īmpŭlĕrīt. Tāntaēnĕ ănĭmīs caēlēstĭbŭs īraē?. īmpŭlĕrīt. Tāntaēn(e) ănĭmĭs caēlēstĭbŭs īraē?. Nello schema del trimetro giambico, non è un giambo puro: il 1° piede. il 2° piede. il 4° piede. il 6° piede. L'anapesto è costituito da: ᴗ ᴗ ᴗ ᴗ. - ᴗ ᴗ. - -. ᴗ ᴗ -. Nel trimetro giambico, non c'e: la dieresi bucolica. la cesura tritemimera. la cesura pentemimera. la cesura eftemimera. Il 'caposcuola' del movimento neoterico e: Catullo. Valerio Catone. Licinio Calvo. Elvio Cinna. Tra il 57 a.C. e il 56 a.C., Catullo segui nel viaggio in Bitinia: Caio Memmio. Cornelio Nepote. Elvio Cinna. Ortensio Ortalo. I carmi 2-60 sono definiti nugae, termine che letteralmente significa: carmi 'polimetri'. sciocchezze. cose nuove. carmi disordinati. Il nome Lesbia, con il quale Catullo identifica la sua amata, e lo pseudonimo di: Saffo. Quinzia. Ameana. Clodia. Nel carme 51, Catullo descrive: l'innamoramento. il tradimento di Lesbia. le nozze di Attis e Cibele. l'invidia dei vicini. Nel carme 42, Lesbia e definita da Catullo: Candida diva. Moecha. Meretrix. Docta. L'aprosdoketon e: la ripetizione di suoni simili. una struttura metrica. un genere letterario. l'effetto a sorpresa. Un breve poemetto in esametri e denominato: epillio. giambo. lirica. satira. Con fescennina iocatio e indicato: il canto con strofe pronunciate a turno da due cori. l'insieme di motti scherzosi e salaci dei partecipanti alle nozze. l'elogio dell'istituzione matrimoniale. il rito religioso praticato nella citta di Fescennia. La forma citarier, attestata nel liber di Catullo, e: un grecismo. un neologismo. una forma poetica. un arcaismo. Varrone fu sostenitore di: Cesare. Pompeo. Crasso. Antonio. Varrone fu definito "terzo grande lume romano" da: Cicerone. Quintiliano. Lattanzio. Petrarca. Nella prima esade dell'opera Sulla lingua latina, Varrone si occupa di: lessico. etimologia. anomalia. mistica numerologica. Il maestro di Varrone fu: Elio Stilone. Cratete di Mallo. Menippo di Gadara. Cicerone. Secondo Varrone, despicio significa: guardo. guardo dall'alto in basso. osservo. guardo con sospetto. Lo spirito che domina l'opera Sull'agricoltura e: greco. orientale. romano. gallico. Versioni discordati sul cognomen Scrofa sono fornite da Varrone e da: Cicerone. Macrobio. Quintiliano. Tremellio. Fa parte delle Satire Menippee: De comoediis Plautinis. De agri cultura. Faenerator. Tricaranos. Varrone fisso la data di fondazione di Roma nel: 754-753 a.C. 754-754 a.C. 756-755 a.C. 757-756 a.C. L'opera perduta di Varrone, i Logistorici, sono: un libro illustrato. discussioni filosofiche. satire di matrice cinica. un'opera enciclopedica. Cicerone fu eletto console nel: 65 a.C. 64 a.C. 63 a.C. 62 a.C. Quintiliano definisce una oratiuncula: Pro Milone. Pro Sextio. Pro Cluentio. Pro Archiaia. Nel De oratore, a sostenere la fusione di sapientia e ars dicendi e: Sulpicio. Marco Antonio. Licinio Crasso. Cesare Strabone. Nel libro III del De re publica il tema e: il modello costituzionale misto. l'integrita morale dei veteres Romani. l'educazione del cittadino. il bellum iustum. Nel De legibus Cicerone si servi di fonti: epicuree. stoiche. pitagoriche. peripatetiche. Nel De finibus bonorum et malorum a esporre la dottrina epicurea e: Cicerone. Manlio Torquato. Catone l'Uticense. Lucullo. Tra i criteri-guida proposti da Cicerone nel De officiis non c'e: l'humanitas. l'honestum. il decorum. l'utile. Il Commentariolum petitionis e nella raccolta delle: Epistulae ad Atticum. Epistulae ad familiares. Epistulae ad Marcum Brutum. Epistulae ad Quintum fratrem. Non e un'opera poetica di Cicerone: Glaucus. Marius. Silvae. Aratea. Un tratto distintivo della prosa ciceroniana e la: concinnitas. brevitas. inconcinnitas. lactea ubertas. |