Link invi(d)ere litassent Perga(m)o (A)io te,... ...138 e il 161... (p)osuere. Link '(in)iceres' Co(v)ella 'Concĭdit' ....do(t)(t)rina epicurea I(n) Qui(n)tiliano , ' I(n)stitutio.... (con)stet 'resilisset'. link ...Catilina" 14,2 ("(m)anu ventre pene bona... Fu autore dei "Ricordi" ... coe(per)e ; (coep)ere ...Tantanene [-e] animis [a] 'Occīdit' In (Q)uint. Inst. 10,1... 'instruamus' è: 'procubuisse'. Fu autore di un commento delle opere staziane: Lattanzio Placido Ausonio Claudiano Sidonio Apollinare. Il Centone nuziale e opera di: Ausonio Servio Macrobio Calpurnio Siculo. Reminiscenze dell'opera di Marziale si colgono in: Persio Parini Ausonio Leonida di Taranto. Non è vero che nell'età di Cesare e di Cicerone: scompare il dittongo -oi in luogo di -oe è preferita la desinenza -i (/-ri) rispetto a -ier il dittongo -ae tende a chiudersi in -e il locativo è sostituito dal genitivo. Stando a Varro, "de lingua Latina" 6,55 ("Ab eodem verbo fari fabulae, ut tragoediae et comoediae, dictae. hinc fassi ac confessi, qui fati id quod ab is quaesitum"), i 'fassi' sono: coloro che hanno vaticinato coloro che hanno ammesso coloro che hanno confessato coloro che sono ingannati. Una caratteristica dello stile di Persio è: la inconcinnitas l'elegantia la callida iunctura l'oscurità. Il modello delle Georgiche e: Esiodo Varrone Catone il Censore Ennio. Nel De legibus Cicerone si servi di fonti: epicuree stoiche pitagoriche peripatetiche. Il modello dell'epistola fittizia ovidiana è: Catullo Tibullo Cornelio Gallo Properzio. Il 'grammaticus' Servio fu attivo nel: I sec. a.C. III sec. d.C. IV sec. d.C. VI sec. d.C. E vero che: il fine che Varrone prefigge alla propria indagine etimologica e uguale a quello stoico per Varrone, il recupero dell'origine di una parola ha solo un valore euristico Varrone e interessato esclusivamente all'indagine semantica Varrone mira ad acquisire consapevolezza del retto valore di un termine, non solo dal punto di vista sincronico. La lingua di Sallustio non è caratterizzata da: 'varietas' 'elegantia' 'brevitas' 'inconcinnitas'. Ovidio colloca all'inizio della tradizione dell'elegia romana: Tibullo Cornelio Gallo Properzio Se stesso. Frontone cita la "Congiura di Catilina" 14,2 ("manu ventre pene bona patria laceraverat") di Sallustio, in cui 'ventre' e: metonimia sineddoche enallage sinestesia. Secondo Varrone, 'de lingua Latina' 6,6, 'nox' deriva da: 'nosco' 'noceo' 'notus' 'nascor'. La corrupta oratio, che Quintiliano cerca di evitare, ha per modello: gli autori arcaici Cicerone Seneca Sallustio. A proposito di sineddoche, non e vero che: con essa intendiamo dal genere la specie a essa ricorrono poeti e oratori con essa intendiamo da una piu cose 'mucro' indica per sineddoche 'gladius'.
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