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Title of test:
Lingua e lett.latina lez.1-12,23-47,86-96

Description:
Integraz.6cfu ecampus

Author:
AVATAR

Creation Date:
08/03/2022

Category:
University

Number of questions: 208
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Content:
01. Dopo la caduta dell'Impero Romano dove sopravvive l'uso della lingua latina? Nell’Impero Romano d'Occidente Solo in Italia Solo in Europa Nell’Impero Romano d'Oriente.
02. Cosa è un allotropo? una parola uguale ma avente origine diversa una figura retorica una parola diversa ma avente origine comune un sinonimo.
03. Il dittongo italiano deriva da una vocale breve atona in sillaba aperta latina da una vocale breve tonica in sillaba aperta latina da una vocale lunga tonica in sillaba aperta latina da una vocale breve atona in sillaba chiusa latina .
04. Il termine Romània indica Lo spazio geografico in cui si parlano lingue derivate dal latino Uno stato un gruppo di lingue indoeuropee una fase di sviluppo del latino .
05. Un prestito è una parola di origine straniera un uso linguistico influenzato da una lingua diversa una parola presa da un'altra lingua una parola di significato internazionale.
06. Il latino, essendo una lingua indoeuropea, presenta affinità e somiglianza Con il greco Con tutte le lingue dell'India e dell'Europa, antiche e moderne Con le lingue dei popoli mediterranei della preistoria Con diverse lingue attestate in India e in Europa fin dai tempi più antichi.
07. Quali sono le altre lingue indoeuropee, oltre il latino? lingue iraniche, lingue indiane, lingue anatoliche francese, spagnolo, portoghese, rumeno Lingue romanze, lingue germaniche, lingue celtiche Lingue romanze, lingue germaniche, lingue celtiche, lingue slave, lingue baltiche, lingue iraniche, lingue indiane, lingue anatoliche, albanese, greco, armeno .
08. Scegli tra le seguenti definizioni di "lingua di sostrato" quella corretta Lingua alla quale si è sovrapposta e sostituita una lingua diversa, in seguito a conquista o predominio culturale- politico La lingua parlata dal popolo, in contrapposizione al latino Lingua degli antenati Lingua del popolo conquistatore che si sovrappone a quella del popolo vinto .
09. Il passaggio dal latino volgare all'italiano avvenne attraverso Una lenta acquisizione di strutture morfosintattiche da altre lingue neolatine Una lenta trasformazione nella fonologia, nella struttura grammaticale e sintattica, e nel lessico Una sostituzione, a livello letterario, di una lingua nuova Una sovrapposizione della lingua parlata su quella scritta .
10. La nozione di "sostrato" è importante nello studio dell'origine delle lingue per spiegare (attenzione: segna la risposta errata) Le caratteristiche della lingua d'uso Le differenze tra il latino letterario e il latino parlato L'evoluzione del latino parlato L'evoluzione del latino letterario.
10.01. Il saturnio era una festa agricola solo in epoca tarda VERO nessuna delle risposte è vera FALSO.
10.02. L'influenza della lingua etrusca sul latino È limitata al lessico militare Si esprime a molti livelli; nel lessico riguarda soprattutto il commercio, il teatro e le professioni Riguarda termini sentiti sempre come estranei dai latini È assai limitata.
10.03. Il latino si estese a tutta la penisola italica perché aggettivi e participi sostantivati Gli antichi italici non possedevano lingue e tradizioni proprie Era una lingua superiore chi conosceva la lingua dei vincitori poteva più facilmente commerciare con la potente Roma .
10.04. Il latino preletterario comprende le testimonianze non letterarie il periodo anteriore al III sec. a.C. il periodo avanti Cristo il periodo anteriore all'età classica.
10.05. La riduzione dei dittonghi e il rotacismo sono fenomeni del latino preletterario del latino tardo del latino arcaico del latino classico.
01. Quali sono le varie fasi della storia della lingua latina? latino preletterario letterario e medievale Latino repubblicano, latino classico e latino medievale Latino delle origini, latino classico e latino postclassico Latino preletterario, arcaico, latino classico, imperiale, tardo, cristiano e volgare .
02. L'accento latino può cadere Su qualsiasi sillaba della frase Su qualsiasi sillaba della parola Solo sull'ultima e sulla penultima sillaba Solo sulla penultima e sulla terzultima sillaba.
03. Le leggi fonetiche sono una figura retorica le leggi che governano e spiegano i fenomeni fonetici le norme del latino classico fenomeni spontanei del parlato.
Cosa significa allitterazione? Ripetizione di uno stesso termine Due termini in caso diverso Ripetizione del suono iniziale Ripetizione del suono finale.
05. L'ellenizzazione è un fenomeno che risale all'età arcaica all'età tarda all'età preletteraria all'età classica .
06. Dal punto di vista lessicale il latino si può definire lingua filosofica lingua poetica lingua derivata dal greco lingua agricola.
07. L'Etrusco è una lingua indoeuropea asiatica non indoeuropea ancora non è stato stabilito .
08. Le lingue romanze sono lingue medievali latino e greco lingue derivate dal latino tutte le lingue europee.
01. Il congiuntivo è il modo della ipotassi del dubbio della paratassi dell'oggettività.
02. Nella lingua latina è fondamentale la distinzione tra Vocali lunghe e vocali brevi Vocali accentate e vocali atone Vocali aperte e vocali chiuse vocali e dittonghi.
03. In un dittongo latino, dove cade l'accento? Sulla prima lettera del dittongo il dittongo si pronuncia sempre in un solo suono accentato sulla seconda lettera del dittongo è indifferente.
04. Che cos'è l'apofonia? Una figura retorica Un'alterazione vocalica Un'alterazione consonantica Un allungamento o raddoppiamento di suoni.
05. La teoria dei generi letterari prevede che epica elegia e commedia siano caratterizzate da uno stile alto, alto, umile alto medio umile medio alto umile umile, medio alto.
06. La lingua letteraria latina, su modello della greca si caratterizza per il plurilinguismo vero vero ma solo in età tarda vero ma solo in età arcaica falso.
01. Forme come optumus , maxumus sono varianti inventate dalla lingua poetica arcaismi volgarismi forme normali.
02. Con il termine urbanitas si intende un modello culturale la contaminatio propria della letteratura latina il purismo linguistico un programma di restaurazione imposto dall'Impero .
03. Per volgarismo si intende un'espressione greca un'espressione del linguaggio popolare e non dotto un'espressione ingiuriosa un'espressione dei non latini .
04. Per rusticitas si intende l'accento dei liberti greci in Roma il latino dei popoli della campagna italica il latino delle province più lontane da Roma l'accento greco.
05. Quale scrittore dell'età repubblicana fa dell'arcaismo la sua cifra stilistica? Cesare Varrone Sallustio Cicerone.
06. Il temine concinnitas indica l'equilibrio armonico il purismo un grecismo una forma della lingua volgare.
01. Il diminutivo ha la funzione dispregiativa volgare elogiativa affettiva.
02. Il classicismo è l'ispirazione all'antico la proposizione di modelli scelti dall'autorità politica l'ispirazione ad alcuni modelli sentiti come massima e perfetta espressione della latinità La produzione letteraria di un certo livello .
03. Il canone della lingua poetica latina viene a definirsi nell'età di Augusto in età imperiale all'epoca delle origini nell'età arcaica .
04. Il calco è una parola straniera una parola della lingua volgare un fenomeno di imitazione a partire da un uso straniero un fenomeno metrico.
05. I sinonimi in latino sono un vezzo della lingua poetica corrispondono a diversi livelli stilistici corrispondono alla molteplicità di popoli presenti nell’Impero Romano sono un tratto della lingua d'uso.
06. Le parole composte Si trovano in poesia frequentemente sono tipiche della lingua d'uso Sono tipiche della prosa letteraria Non si trovano in poesia.
07. Il ritmo latino è accentuativo quantitativo ritmico musicale.
01. Nel mondo latino la scuola rappresenta un importante veicolo di latinizzazione e romanizzazione è gestita in modo autonomo dalle popolazioni locali è un'istituzione inesistente è un'istituzione di élite ininfluente nella società.
02. Nel mondo latino il bilinguismo caratterizza i ceti più umili è un fenomeno di nessuna rilevanza viene insegnato nelle scuole greche caratterizza i ceti più elevati.
03. Si può parlare di espressionismo linguistico in età arcaica, come scelta consapevole degli autori In età argentea, con l'affermarsi del gusto dell'effetto e de sensazionalistico in età classica, come cifra stilistica di Virgilio e Orazio Nell'età di Cesare, che ne è il campione.
04. In età argentea prosa e poesia La poesia trionfa e la prosa decade Si avvicinano influenzandosi reciprocamente La prosa trionfa e la poesia decade sono più che mai lontane.
05. Nell'età argentea il grecismo acquista un valore diverso e più importante rispetto al passato viene declinato in modo assolutamente e completamente diverso si mantiene in linea con la funzione che aveva rivestito in passato perde importanza.
01. Nella diffusione del latino l'esercito È un tramite ininfluente per la diffusione del la lingua Comporta l'immissione di termini stranieri nella lingua e la imbarbarisce È un tramite importante per la diffusione del la lingua Garantisce omogeneità linguistica in tutte le zone dell'impero .
02. I germanismi in latino Compaiono in modo rilevante in età arcaica Sono propri del Medioevo Compaiono in modo rilevante in età classica Compaiono in modo rilevante nella tarda età imperiale.
03. Da dove deriva l'articolo italiano da una forma pronominale dalla desinenza dell'accusativo da un sostrato volgare romanzo Dall'aggettivo ille illa illum.
04. Fenomeni della lingua d'uso in età tardo imperiale Sono ricostruibili a partire dagli esiti romanzi Sono tutti attestati nelle testimonianze letterarie Sono tutti attestati nelle testimonianze epigrafiche Ci sono trasmessi tutti dagli antichi grammatici .
01. L'espressione dico quia / dico quod si diffonde latino classico latino tardo latino burocratico latino arcaico.
02. La perdita del senso della quantità delle sillabe si verifica dopo il VII d.C. I d. C. tra IV e VI d. C. II a.C.
03. Parabola, baptismum, diabolus sono termini Grecismi presenti già in età classica Grecismi entrati nel latino dei Cristiani Orientali importati dalle sette mistiche Volgari entrati nel latino dei Cristiani .
04. La poesia cristiana È un fenomeno di secondo livello Deriva completamente dalla tradizione greca Crea una lingua poetica cristiana Si inserisce nella tradizione poetica latina senza innovazione .
05. La prima penetrazione del cristianesimo Avviene a livello di letterati È romana e latina Avviene tramite i militari È greca e orientale.
06. Gli inizi del Cristianesimo nessuna delle affermazioni è vera presero le mosse nelle classi umili presero le mosse nelle classi dell'aristocrazia romana vennero mediati dal mondo greco.
01. Il latino medievale deriva dal latino letterario nessuna delle risposte è vera non deriva perché è una restaurazione di epoca carolingia dal latino parlato.
02. Il grecismo è un fenomeno che consiste nel traduzione di una parola greca influenza della lingua latina sulla greca adozione della lingua greca influenza della lingua greca sulla lingua latina .
03. La lingua parlata confluisce nella lingua poetica è in contatto per vie indirette con la lingua letteraria non ha mai a che fare con la lingua letteraria trova la sua naturale espressione nella lingua letteraria.
04. Carlo Magno volle imporre Il latino degli ultimi secoli dell'Impero il latino classico il latino della chiesa il latino parlato in area franca.
05. L'arcaismo è un fenomeno che consiste nel esaltazione dei poeti arcaici utilizzo di termini o espressioni antichi influsso greco rifiuto dei termini antichi.
01. I codices recentiores sono necessariamente deteriores solo per il basso Medioevo 0 (falso) 1 (vero) solo per l'alto Medioevo.
02. Lo stemma codicum è l'albero genealogico dei testimoni della tradizione l'albero genealogico delle edizioni L'introduzione all'edizione critica L'apparato critico.
03. L'edizione critica è la prima edizione di un autore L'edizione scientifica più autorevole di un autore l'edizione più preziosa di un'opera l'edizione più recente di un autore.
04. L'apparato critico è l'introduzione filologica ad un volume Il corredo di note presente in un'edizione critica Lo stemma codicum L'edizione scientifica più autorevole di un autore .
05. L'archetipo è l'antenato del filologo Il testimone all'inizio della tradizione la prima edizione di un autore Lo stemma codicum.
06. L'editio princeps è L'edizione scientifica più autorevole di un autore l'edizione più recente di un autore la prima edizione di un autore l'edizione più importante di un'opera.
10.01. Le Confessioni di Agostino si compongono di 12 libri 13 libri 7 libri 10 libri .
10.02. I Padri della Chiesa Apprezzarono e 'adottarono' il pensiero di Seneca Guardarono con sospetto alle posizioni di Seneca Assunsero molte delle sue posizioni travisandole e adattandole al pensiero cristiano respinsero le posizioni di Seneca, in quanto fondamentalmente pagane .
10.03. L'Eneide è composta in esametri in prosa in distici elegiaci in endecasillabi.
10.04. Il De tranquillitate animi è un poema didascalico un dialogo filosofico un trattato autobiografico un'opera epica .
10.05. L'Eneide rappresenta l'inizio di un'epoca nuova perché Si tratta di un'opera del tutto priva di legami con la letteratura precedente La lingua che utilizza e del tutto nuova e in contrasto con LA tradizione Segna la fine della repubblica e in essa vi è l'eco della perdita definitiva della libertà coincide con l'inizio dell'età imperiale e la nuova epoca di pace promessa da Augusto .
01. È corretto dire che con l'Eneide Virgilio fonda un nuovo stile perché Utilizza una lingua diversa, ricca di neologismi e grecismi Nessuno prima di lui aveva scritto epica in esametri riesce a fondere il massimo della libertà con il massimo del rigore stilistico Usa un metro poetico diverso da tutti gli autori precedenti .
02. Nell'Eneide viene raccontata la fine di Troia nell'ultimo libro vero nel primo libro falso.
03. Ennio negli Annales parla dell'arrivo di Enea in Italia vero falso è solo una supposizione si tratta di un'invenzione del Medioevo .
04. La struttura dell'Eneide è del tutto originale solo in parte vero falso è stata alterata dagli editori antichi.
05. Nell'Eneide vengono celebrate le virtù guerriere dei protagonisti falso solo di Enea vero solo dei Troiani.
l fato nell'Eneide E' una divinità minore al servizio di Zeus E' una forza superiore che anticipa il Dio cristiano E' una divinità personificata E' qualcosa che si deve necessariamente compiere .
02. Il viaggio di Enea è un viaggio di ritorno. solo il primo tratto vero solo il secondo tratto falso.
03. Le vicende narrate nell'Eneide durano sette anni falso non si può sapere nessuna delle risposte è vera vero.
04. Nel proemio dell'Eneide ha forte rilievo il nome del protagonista Falso, perché per gli antichi il nome proprio non aveva nessuna importanza _si tratta del pius Aeneas, contrapposto a Odisseo Falso:_nei primi 11 vv non appare Nessuna delle affermazioni è vera.
01. La tempesta scatenata da Giunone nel I libro dell'Eneide fa naufragare i Troiani sulle coste laziali fa naufragare i Troiani in Sicilia fa naufragare i Troiani sulle coste africane Allontana i Troiani dal ritorno in patria.
02. La versione dell'Eneide che conosciamo manca della revisione finale dell'autore è quella rivista e corretta dall'autore è quella rivista e corretta da Augusto è quella salvata dal naufragio.
03. La tempesta con cui inizia il I libro dell'Eneide È causata dal canto delle Sirene Ha la funzione di ritardare il ritorno in patria di Enea È scatenata da Giunone nemica di Enea È scatenata da Nettuno nemico di Enea.
04. Nell'Eneide troviamo anche influssi della poesia alessandrina 0 (falso) Nessuna delle affermazioni è vera Vero, ma rivisitata con una profondità psicologica peculiare a Virgilio 1 (vero).
01. Nell'Eneide il mondo degli uomini e il mondo degli dèi il mondo degli dèi non trova spazio nell'Eneide sono completamente disgiunti si intersecano influenzandosi Nessuna delle affermazioni è vera.
02. La meta della vicenda narrata nell'Eneide è La fondazione della stirpe da cui nascerà Roma e le premesse della gloria del suo impero Il coronamento della storia d'amore tra Enea e Didone L'affermazione del potere di Enea nel Lazio La vendetta dei Troiani contro i Greci .
03. Nel colloquio tra Venere e Zeus, all'inizio del libro I Venere si lamenta del destino di Enea e chiede rassicurazioni a Zeus Venere chiede che Enea possa restare a Cartagine e sposare Didone Venere litica col padre sulla sorte di Enea Venere chiede vendetta contro Giunone sua nemica.
04. Nell'espressione fato profugus Virgilio indica Il destino di Enea che è stato cacciato dalla patria troiana Il destino di Enea che è vittima degli dèi Il destino di Enea che deve combattere il fato per l'affermazione di Roma Il destino di Enea che è in viaggio per volere del fato.
01. Virgilio definisce Didone infelix e misera Perché sarà costretta dal destino ad abbandonare Enea Perché ha avuto una storia sfortunata Per commuovere il pubblico e suscitare la pietà Perché anticipa con queste note il suo tragico destino .
02. La storia di Didone Rappresenta il prototipo della donna debole che ha bisogno di un uomo che la salvi È talmente pietosa e commuovente che Enea prova pietà per Didone presenta forti analogie con quella di Enea È destinata al lieto fine.
03. Nell'incontro tra Enea e Venere nel libro I Enea riconosce la madre solo quando si gira per andarsene Venere intende punire il figlio della sua superficialità Enea riconosce immediatamente la madre Venere si dimostra una madre affettuosa che conforta e consola il figlio .
01. La descrizione del tempio di Giunone a Cartagine È un omaggio di Enea a Giunone, per propiziarsela Riprende la tecnica alessandrina dell'ecfrasis per sfoggio di erudizione riprende la tecnica alessandrina dell'ecfrasis e pone le premesse psicologiche dell'incontro tra Didone ed Enea È la traduzione latina di un parallelo episodio omerico.
02. Nelle scene del tempio di Giunone Viene messo in rilievo l'eroismo dei Greci Viene messo in rilievo l'eroismo dei Troiani sconfitti Viene messo in rilievo l'eroismo dei Romani Viene messo in rilievo l'eroismo dei Cartaginesi.
03. Virgilio riprende la similitudine omerica solo rarissime volte si tratta di veri e propri calchi vero, ma apportandovi modifiche originali falso.
04. La figura di Didone regina amata e rispettata Viene consapevolmente distrutta da Virgilio, in quanto cartaginese Riprende l'immagine omerica di Arete, la regina dei Feaci Riprende l'immagine della dea Giunone, sposa di Zeus È un modello femminile del tutto nuovo e originale nella letteratura classica.
01. Al momento del loro primo incontro, Enea appare a Didone non riesce a vederlo chiaramente perché è seminascosto da una nube magica nemico minaccioso e arrogante bello come un dio profugo miserevole in cerca di aiuto.
02. Didone decide di accogliere i Troiani ma mantenere le distanze perché è sospettosa offrire denaro ai Troiani perché rientrino nella loro terra incarcerare i Troiani superstiti dare ospitalità ai Troiani superstiti.
03. Didone in quanto regina di Cartagine Era tra gli alleati dei Greci nell'assalto a Troia è nemica fin dall'inizio dei Troiani, antenati dei Romani non è ancora nemica dei Troiani e di conseguenza dei Romani ha interesse che i Troiani lascino al più presto la sua terra.
04. Os umerosque (v. I, 589) è un accusativo alla greca, cioè Un accusativo di relazione Un metro prosodico un costrutto usato esclusivamente in poesia due parole con la desinenza dell'accusativo greco .
01. Venere chiede a Cupido di far innamorare Enea di Didone di creare inimicizia perpetua tra il popolo dei Troiani e i Cartaginesi di far innamorare Didone di Enea di instaurare un'alleanza perpetua tra il popolo dei Troiani e i Cartaginesi .
02. Quale è il modello greco dell'utilizzo di Cupido per far nascere l'amore? Apollonio Rodio: i due amanti sono Giasone e Medea Omero con Ettore e Andromaca Callimaco nella Chioma di Berenice Apollonio Rodio: i due amanti sono Zeus e Giunone.
03. Nel banchetto alla reggia di Cartagine, Iopa è Un aedo che narra la vicenda di Troia Un cantore che allieta il banchetto con canti mitologici naturalistici Il più fido compagno di Enea Un Troiano che si esibisce davanti ai Cartaginesi .
04. Il primo libro si chiude Con il canto del cielo di Iopa Con l'invito di Didone rivolto ad Enea a narrare la sua storia Con un brindisi di amicizia tra Troiani e Cartaginesi Con la prima notte d'amore tra Enea e Didone.
01. Il De tranquillitate animi è rivolto a Sereno, amico di Seneca Sereno, personaggio immaginario a Nerone, l'imperatore di cui Seneca era precettore a se stesso, come dialogo – confessione.
l tema fondamentale del De tranquillitate animi è la partecipazione del saggio alla vita politica la malattia gli studi letterari l'ozio.
03. Caratteristico dello stile di Seneca è la subordinazione e la concinnitas il periodare spezzato e per opposizioni il periodare ampio e arcaizzante la retoricità di un eloquio fluido e disteso .
04. Inquirenti mihi in me. Troviamo la figura retorica dell'allitterazione dell'anafora del poliptoto del chiasmo.
01. Quali correnti filosofiche troviamo riflesse nel De tranquillitate animi? Stoicismo e cristianesimo Epicureismo e stoicismo Storicismo e manicheismo Storicismo e neoplatonismo.
02. Nello stile di Seneca le figure di suono Sono rarissime e di derivazione greca Non ricorrono mai Nessuna delle affermazioni è vera Sono spesso usate per ottenere effetti espressivi .
03. L'atarassia del sapiente È respinta totalmente da Seneca Viene proposta, pur nella consapevolezza che anch'essa risulti a volte insufficiente È un concetto sconosciuto a Seneca perché estraneo alla filosofia stoica È proposta da Seneca come unica e totale soluzione ai problemi di Sereno .
l participio nella lingua di Seneca compare solo come grecismo È spesso usato per la sua capacità sintetica Non compare quasi mai, a favore della subordinazione esplicita Viene utilizzato in costrutti ormai anticlassici.
01. Per Seneca la virtù Trova sempre modo di esprimersi, anche in condizioni di assenza di libertà Ha spazio solo sotto il governo di un principe illuminato Può esprimersi solo in circostanze politiche favorevoli Non è un concetto attinente con il saggio.
02. Nella lingua di Seneca i pronomi e aggettivi riflessivi sono indizio di volgarismi non compiano se non rarissimamente sono una costante, spesso in gruppo sono indizio di sciatteria stilistica.
03. Abruptum sermonis genus è definizione dello stile di Seneca Cesare Cicerone Livio.
04. Nell'opera di Seneca la società romana è descritta con moralismo critico e severo viene spesso descritta con vivacità è del tutto assente è descritta con nostalgia e rimpianto .
01. Nell'ottica di Seneca la patria del sapiens è Roma L’Impero Romano La dimensione di esclusione dal mondo il mondo.
02. Il verbo vindicare significa liberare punire una colpa vendicarsi rivendicare il possesso.
03. Per linguaggio dell'interiorità si intende Un artificio retorico dell'asianesimo La perdita di equilibrio e armonia che caratterizza lo stile di Sallustio Un linguaggio in cui il focus del discorso è puntato sulla riflessione intima e sull'autoanalisi La perdita di equilibrio e armonia che caratterizza lo stile di Seneca .
04. L'espressione suum esse indica in Seneca Lo status di persona giuridicamente libera L'indipendenza e l'autonomia materiale e intellettuale L'età matura La padronanza dei propri gesti .
01. Per Seneca il denaro Ci protegge contro la sorte avversa Non garantisce né felicità né serenità E' l'unica fonte di felicità Non è l'unica fonte di felicità, ma è un elemento importante.
02. Sapientes e stulti I primi sono da Seneca disprezzati, i secondi esaltati I primi sono da Seneca esaltati, i secondi disprezzati sono posti da Seneca sullo stesso piano Sono i due poli della filosofia stoica.
03. Il divino per Seneca È oltre l'uomo È dentro l'uomo, l'uomo stesso È irraggiungibile dall'uomo Non esiste.
01. La riflessione di Seneca sulla concursatio Si riferisce alla critica dell'uso del tempo che ci rende schiavi Si riferisce all'intensità degli studi filosofici E' legata alla critica morale contro il vizio Si riferisce ai rischi dell'impegno politico.
02. L'elaborazione retorica in Seneca è del tutto assente caratterizza solo alcune sezioni dell'opera Si trasforma in poetismo lirico È presente e considerevole, anche se rimane quasi inavvertita.
03. Con 'linguaggio della predicazione' in Seneca si intende Il ricorso a volgarismi ed espressioni del parlato Il frequente ricorso ai dialoghi L'elaborazione retorica dello stile di Seneca Un movimento che va dall'interno all'esterno, in un crescendo che culmina con la sententia .
01. Possiamo definire lo stile di Seneca pacato ed equilibrato arcaizzante spezzato e condensato originale e fantasioso .
02. Possiamo definire la lingua di Seneca ripiegata in una pacata riflessione intima statica dinamica sussurrata.
03. L'adesione di Seneca alla filosofia stoica Caratterizza solo gli anni giovanili È totale e pienamente ortodossa È combattuta e oscillante È indubbia, tuttavia soggetta ad interpretazione individuale .
01. Le parole circumit animum labentem sono Le parole iniziali dell'opera di Seneca Le parole finali dell'opera di Agostino Le parole finali dell'opera di Seneca Le parole iniziali dell'opera di Agostino .
02. Il dialogo filosofico in Seneca è una forma letteraria che non utilizza mai è la cornice astratta di una trattazione filosofica presuppone una dinamica dialogica e parenetica coinvolge più attori che intervengono con i loro diversi punti di vista .
03. Infirmitas e tranquillitas rappresentano le posizioni rispettivamente di Seneca e Sereno le posizioni rispettivamente di Sereno e Seneca La condizione che Sereno e Seneca condividono Le posizioni altrui, che Sereno e Seneca respingono e disprezzano.
01. La struttura delle Confessioni denuncia un progetto unitario Una giustapposizione di corpi indipendenti una revisione pesante nella seconda parte una non riuscita fusione.
02. Le Confessiones sono attraversate dall'ortodossia di Agostino dal dubbio di Agostino dall'inquietudine di Agostino dall'orgoglio di Agostino .
03. I protagonisti delle Confessiones sono Agostino e Dio Agostino e il suo amico Sereno Agostino e Ambrogio Solo Agostino.
04. A quale genere letterario appartengono le Confessiones di Agostino? Autobiografia Storiografia Poesia Filosofia.
01. Nella lingua di Agostino gli astratti sono del tutto assenti sono presenti solo se relativi a termini greci sono usati frequentemente sono usati secondo la tradizione classica.
02. Nelle Confessiones il tema della lode è marginale attraversa tutta l'opera è presente solo nella sezione finale è l'argomento principale della seconda parte.
03. La lettura dell'Hortensius di Cicerone ha significato per Agostino ma solo finché è un laico pagano gli cambia la vita lo allontana definitivamente dalla ricerca di Dio è un episodio insignificante della sua giovinezza .
01. Ibam in profundum (Agostino, Conf. IV, 20) significa ero lontano dalle certezze ero immerso nel vizio camminavo verso l'abisso navigavo in mare aperto.
02. Di Ambrogio, Agostino apprezza principalmente il consenso presso i potenti la ricchezza la capacità di illustrare la Sacra Scrittura la vita pia.
01. Il libro VIII delle Confessioni narra la lettura dell'Hortensio la conversione L'incontro con Ambrogio la fanciullezza.
02. Nella filosofia neoplatonica Agostino non trova La raffinatezza stilistica La figura di Gesù La Grazia di Dio Modelli di santità.
03. Agostino racconta la sua vita in modo assolutamente sincero come esempio di virtù in forma edificante rinnegando tutta la prima parte della sua esistenza .
01. Lo stile di Agostino si caratterizza per i volgarismi per gli ebraismi e le citazioni scritturali per i classicismi per i grecismi .
02. Agostino mira di raggiungere Dio solo dopo la morte solo con lo spirito con tutti i sensi attraverso le opere buone .
03. Nelle Confessioni trova spazio anche l'esperienza mistica del contatto con Dio _le esperienze deli mistici sono cronologicamente successive Vero, ma riguarda solo la madre Monica Vero, riguarda sia Agostino che la madre Monica 0 (Falso).
01. L'elaborazione e rifinitura stilistica per Agostino mantengono il valore di requisito primo per un'opera scritta non sono importanti fanno parte della sua formazione e impregnano sempre e comunque il suo stile vengono completamente trascurate dopo la conversione.
02. Possiamo definire la scrittura di Agostino fredda e distaccata drammatica ed espressiva mistica e poetica moraleggiante e parenetica.
03. Spesso la lingua di Agostino ricorre ai termini astratti per indicare la divinità (magnitudo, pulchritudo) usa ampie perifrasi per indicare la divinità usa termini ebraici per indicare la divinità ricorre a termini greci per indicare la divinità .
01. Il commento alla Genesi caratterizza i primi libri delle Confessioni la sezione centrale delle Confessioni non compare nelle Confessioni gli ultimi libri delle Confessioni.
02. In miseratione et misericordia (Agostino,, Conf. XI, 11) è un enjambement un poliptoto un chiasmo una figura etimologica.
03. Il termine confessio in Agostino indica racconto autobiografico Autoanalisi intima e psicologica Confessione dei propri peccati confessione di lode, di peccato, di fede.
01. Il libro XIII delle Confessioni tratta il tema della Trinità ripercorre la prima infanzia di Agostino tratta il tema della memoria e del tempo è interamente dedicato alla lode di Dio.
02. Per Agostino l'ordo pulcherrimus è la Legge trasmessa nell'Antico Testamento l'armonia del creato La parola di Dio la sua disposizione interiore dopo la conversione .
03. Le Retractationes sono Una sezione delle Confessioni Un'opera tarda di Agostino L'ultimo libro delle Confessioni Un riassunto fatto da autori successivi.
01. La letteratura apologetica latina si contraddistingue per i toni veementi e appassionati è una produzione poetica destinata al rito si basa su elementi dialettici e razionali è traduzione dei testi greci .
02. Cosa sono gli acta martyrum? Un carme poetico di Lattanzio Un'opera storica sul Cristianesimo Elogi funebri Relazioni dei processi dei primi cristiani.
03. Girolamo definisce Tertulliano, in considerazione dello stile fato profugus campione della Cristianità magnus vir ardens.
04. Tertulliano è un filosofo un padre della Chiesa un apologeta un poeta.
05. Letteratura apologetica è la definizione scritti pagani La traduzione di Antico e Nuovo Testamento scritti di difesa teoretica scritti poetici religiosi .
06. La prima lingua degli scrittori Cristiani è l'aramaico l'ebraico il latino il greco.
01. La letteratura cristiana antica sorge in un momento di decadenza della letteratura pagana entro il seno della letteratura greca pagana in un momento di ripresa della letteratura pagana entro il seno della letteratura latina pagana.
02. Negli scrittori cristiani il tema della Provvidenza si contrappone alla visione pagana degli epicurei eredita la visione pagana degli epicurei è di chiara derivazione stoica convive fianco a fianco con l'epicureismo.
03. Lo stile di Cipriano è improntato ad una dotta ed erudita difesa dei valori cristiani ad una rasserenante ma sofferta carità ad un'esaltata e aggressiva difesa dei valori cristiani ad un sermo humilis, plebeo, destinato ai ceti più umili.
04. L'uccello fenice nella simbologia cristiana rappresenta Cristo in quanto risorge Rappresenta il demonio, perché brucia rappresenta la punizione della colpa in quanto si dà fuoco rappresenta la dissoluzione del peccato .
05. Lattanzio fu definito Cicerone cristiano Seneca cristiano Cicerone pagano Virgilio cristiano.
01. Elio Donato fu un poeta di età augustea un imperatore un grammatico un autore epico.
02. La questione dell'altare della Vittoria vide scontrarsi Simmaco e Ambrogio Ambrogio e Agostino Simmaco e Girolamo Simmaco e Boezio .
03. Le storie di Tacito sono continuate da Ammiano Marcellino Svetonio Livio Simmaco.
04. L'Historia Augusta è un'opera di Sallustio una raccolta di biografie di imperatori romani un'opera di Svetonio un'opera di Livio.
05. Quinto Aurelio Simmaco è un poeta della prima età imperiale un apologeta cristiano un rappresentante dell'aristocrazia pagana del IV secolo un rappresentante dell'aristocrazia cristiana del IV secolo.
01. L'esegesi biblica è Un genere di composizione letteraria l'interpretazione e la spiegazione delle Scritture Il titolo di un'opera di Agostino Il titolo di un'opera di Ambrogio .
02. L'innografia latina è traduzione dal greco rappresenta una produzione minore è opera di grandi Padri ha valore essenzialmente devozionale non poetico.
03. Cosa si intende per letteratura patristica? La traduzione di Antico e Nuovo Testamento I testi sacri del Cristianesimo La produzione dei Padri della Chiesa La produzione cristiana in lingua greca .
04. Lo stile degli scrittori cristiani fu sempre elevato e letterario condizionato dalle traduzioni dal greco di volta in volta diverso sempre umile e vicino al latino parlato dal popolo .
01. L'accusa a Girolamo di essere ciceroniano, non cristiano va intesa come accusa di paganesimo accusa di adottare uno stile troppo elaborato accusa di adottare uno stile troppo umile accusa di utilizzare uno stile proprio di autori pagani.
Il modello dell'epistolario di Girolamo è Agostino Cicerone, anche se non per la lingua Cicerone, soprattutto per la lingua I Vangeli .
03. Possiamo definire Girolamo proto filologo la sua traduzione della Bibbia condotta sugli originali per le sue opere esegetiche i suoi inni sacri quanto dice nelle sue epistole.
04. Il maestro di grammatica di Girolamo era Servio Svetonio Elio Donato Cicerone.
05. La traduzione della bibbia realizzata da anonimi nei primi secoli del cristianesimo si chiama Vulgata Africa o Itala Itala Africa .
01. Commodiano è l'autore del poemetto de reptu Proserpinae il primo poeta cristiano L'autore del poemetto De reditu un poeta pagano del IV secolo.
02. Secondo Agostino la letteratura pagana non è degna di attenzione e studio è l'unica in grado di formare anche il buon scrittore cristiano è stata definitivamente superata dagli autori cristiani permane come modello insuperato.
03. Prudenzio è un poeta e un funzionario imperiale il maggior poeta pagano del IV secolo uno storico di tarda età imperiale un imperatore.
04. Ricordiamo Ausonio per il poemetto in esametri la Mosella Il poemetto De reditu la raccolta di inni sacri Cathermerinon Il poemetto de reptu Proserpinae .
01. Nelle Institutiones di Cassiodoro troviamo Un lungo poema in esametri sulle virtù cristiane un manuale per lo studio delle lettere sacre e profane una cronaca della storia di età cristiana le lettere scritte da Cassiodoro.
02. La Historia Francorum è opera di Cassiodoro Gregorio di Tours Venanzio Fortunato Boezio.
03. Ricordiamo Venanzio Fortunato soprattutto per la sua opera Historia Francorum i suoi inni sacri, ancora cantati nella liturgia cristiana Le Ethimologiae Le sue lettere.
04. Possiamo definire le Ethymologiae di Isidoro una fondamentale opera storica cristiana una raccolta di altissima poesia una summa di tutta la cultura classico-pagana una raccolta di lettere che ci offre uno spaccato della vita dell'epoca .
01. Boezio e Cassiodoro rappresentano due campioni di una cultura esclusivamente pagana due grandi autori di inni sacri due figure emblematiche del passaggio dalla cultura pagana alla cultura cristiana due campioni di una cultura esclusivamente cristiana.
02. In che senso possiamo definire Boezio un mediatore culturale Per la sua attività politica di ambasciatore per conto del re Teodorico perché nel De Consolatione riassume tutte le teorie filosofiche greche Per la sua fondamentale opera di traduzione delle opere filosofiche greche Per la sua attività di insegnamento.
03. Dal punto di vista prosodico, quali sono le caratteristiche delle parti in poesia del De consolatione? Sono parte in metrica accentuativa, parte in metrica quantitativa Sono esclusivamente in metrica quantitativa Sono esclusivamente in metrica accentuativa Sulla base delle nostre attuali conoscenze, non è possibile definirne la prosodia .
04. Perché è stato posto il problema di un Boezio pagano? Perché grazie a Boezio conosciamo la filosofia pagana Perché Boezio si convertì solo in punto di morte al Cristianesimo Perché prevale il punto di vista pagano rispetto a quello cristiano Perché nel De consolatione Boezio fa pochissimi riferimenti alle Scritture e prova a fornire risposte basate esclusivamente sulla logica .
05. La lingua di Boezio è sciatta e vicina al sermo humilis innovativa e tumultuosa classicheggiante terribilmente imbarbarita: quasi non è più latino.
01. Modelli importanti per il Secretum di Petrarca furono Girolamo e Boezio Agostino e Boezio Girolamo e Agostino Seneca e Girolamo.
02. La letteratura di età umanistica è esclusivamente in volgare nessuna delle affermazioni proposte è corretta è esclusivamente in latino è bilingue: in latino e nei volgari nazionali .
03. Con rinascita del XII secolo si intende un periodo di grande fioritura culturale, sociale ed economica il momento di affermazione dei volgari nazionali il fiorire dell'Umanesimo un periodo di stagnazione culturale, sociale ed economica .
04. In epoca Medievale la Chiesa è tutta presa dall'opera di evangelizzazione dei barbari e non pensa alla cultura si oppone alla cultura che esprime la volontà dell'Imperatore rifiuta completamente ogni testimonianza e eredità letteraria pagana è autorevole e quasi esclusiva detentrice della cultura .
05. Stretto collaboratore di Carlo Magno fu Alcuino di York Boezio Isidoro di Siviglia Cassiodoro.
01. In età moderna il latino sopravvive come lingua della scienza lingua delle arti pratiche lingua ufficiale dei documenti lingua della poesia.
02. Il latino come lingua internazionale della scienza decade alla fine del Cinquecento alla fine dell'Ottocento Nel XIX secolo alla fine del Settecento.
03. In età moderna il latino resta la lingua ufficiale dello Stato del Vaticano della Repubblica Italiana di nessuno stato della Repubblica di San Marino .
04. La letteratura neolatina è La letteratura dei poetae novi La letteratura in latino dei secoli moderni La letteratura in latino dell'Otto e Novecento La letteratura in latino delle epoche in cui esiste anche una letteratura in volgare.
01. La letteratura latina per tutta la sua storia è aristocratica ed elitaria dopo Plauto perde il contatto diretto con le sue origini popolari e democratiche nessuna delle affermazioni è corretta per tutta la sua storia è democratica e popolare .
li inizi della letteratura latina si collocano, quasi d'un tratto, a metà del sec. III a. C. sono determinati dalla conquista della Grecia, nel II sec. a. C. si collocano, quasi d'un tratto, a metà del sec. V a. C. sono frutto di una lunga e lenta evoluzione, documentata passo a passo, fino al sec. III .
03. Cosa scrisse Livio? De coniuratione Catilinae De rerum natura Metamorfosi Historiae .
04. Arma virumque cano... è l'incipit di un'opera celeberrima, quale? De rerum natura Eneide De bello gallico De officiis.
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