Lingua e lett.latina lez.1-12,23-47,86-96
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() Lingua e lett.latina lez.1-12,23-47,86-96 Description: Integraz.6cfu ecampus Creation Date: 2022/03/08 Category: University Number of questions: 208
|




New Comment |
---|
NO RECORDS |
01. Dopo la caduta dell'Impero Romano dove sopravvive l'uso della lingua latina?. Nell’Impero Romano d'Occidente. Solo in Italia. Solo in Europa. Nell’Impero Romano d'Oriente. 02. Cosa è un allotropo?. una parola uguale ma avente origine diversa. una figura retorica. una parola diversa ma avente origine comune. un sinonimo. 03. Il dittongo italiano deriva. da una vocale breve atona in sillaba aperta latina. da una vocale breve tonica in sillaba aperta latina. da una vocale lunga tonica in sillaba aperta latina. da una vocale breve atona in sillaba chiusa latina. 04. Il termine Romània indica. Lo spazio geografico in cui si parlano lingue derivate dal latino. Uno stato. un gruppo di lingue indoeuropee. una fase di sviluppo del latino. 05. Un prestito è. una parola di origine straniera. un uso linguistico influenzato da una lingua diversa. una parola presa da un'altra lingua. una parola di significato internazionale. 06. Il latino, essendo una lingua indoeuropea, presenta affinità e somiglianza. Con il greco. Con tutte le lingue dell'India e dell'Europa, antiche e moderne. Con le lingue dei popoli mediterranei della preistoria. Con diverse lingue attestate in India e in Europa fin dai tempi più antichi. 07. Quali sono le altre lingue indoeuropee, oltre il latino?. lingue iraniche, lingue indiane, lingue anatoliche. francese, spagnolo, portoghese, rumeno. Lingue romanze, lingue germaniche, lingue celtiche. Lingue romanze, lingue germaniche, lingue celtiche, lingue slave, lingue baltiche, lingue iraniche, lingue indiane, lingue anatoliche, albanese, greco, armeno. 08. Scegli tra le seguenti definizioni di "lingua di sostrato" quella corretta. Lingua alla quale si è sovrapposta e sostituita una lingua diversa, in seguito a conquista o predominio culturale- politico. La lingua parlata dal popolo, in contrapposizione al latino. Lingua degli antenati. Lingua del popolo conquistatore che si sovrappone a quella del popolo vinto. 09. Il passaggio dal latino volgare all'italiano avvenne attraverso. Una lenta acquisizione di strutture morfosintattiche da altre lingue neolatine. Una lenta trasformazione nella fonologia, nella struttura grammaticale e sintattica, e nel lessico. Una sostituzione, a livello letterario, di una lingua nuova. Una sovrapposizione della lingua parlata su quella scritta. 10. La nozione di "sostrato" è importante nello studio dell'origine delle lingue per spiegare (attenzione: segna la risposta errata). Le caratteristiche della lingua d'uso. Le differenze tra il latino letterario e il latino parlato. L'evoluzione del latino parlato. L'evoluzione del latino letterario. 10.01. Il saturnio era una festa agricola. solo in epoca tarda. VERO. nessuna delle risposte è vera. FALSO. 10.02. L'influenza della lingua etrusca sul latino. È limitata al lessico militare. Si esprime a molti livelli; nel lessico riguarda soprattutto il commercio, il teatro e le professioni. Riguarda termini sentiti sempre come estranei dai latini. È assai limitata. 10.03. Il latino si estese a tutta la penisola italica perché. aggettivi e participi sostantivati. Gli antichi italici non possedevano lingue e tradizioni proprie. Era una lingua superiore. chi conosceva la lingua dei vincitori poteva più facilmente commerciare con la potente Roma. 10.04. Il latino preletterario comprende. le testimonianze non letterarie. il periodo anteriore al III sec. a.C. il periodo avanti Cristo. il periodo anteriore all'età classica. 10.05. La riduzione dei dittonghi e il rotacismo sono fenomeni. del latino preletterario. del latino tardo. del latino arcaico. del latino classico. 01. Quali sono le varie fasi della storia della lingua latina?. latino preletterario letterario e medievale. Latino repubblicano, latino classico e latino medievale. Latino delle origini, latino classico e latino postclassico. Latino preletterario, arcaico, latino classico, imperiale, tardo, cristiano e volgare. 02. L'accento latino può cadere. Su qualsiasi sillaba della frase. Su qualsiasi sillaba della parola. Solo sull'ultima e sulla penultima sillaba. Solo sulla penultima e sulla terzultima sillaba. 03. Le leggi fonetiche sono. una figura retorica. le leggi che governano e spiegano i fenomeni fonetici. le norme del latino classico. fenomeni spontanei del parlato. Cosa significa allitterazione?. Ripetizione di uno stesso termine. Due termini in caso diverso. Ripetizione del suono iniziale. Ripetizione del suono finale. 05. L'ellenizzazione è un fenomeno che risale. all'età arcaica. all'età tarda. all'età preletteraria. all'età classica. 06. Dal punto di vista lessicale il latino si può definire. lingua filosofica. lingua poetica. lingua derivata dal greco. lingua agricola. 07. L'Etrusco è una lingua. indoeuropea. asiatica. non indoeuropea. ancora non è stato stabilito. 08. Le lingue romanze sono. lingue medievali. latino e greco. lingue derivate dal latino. tutte le lingue europee. 01. Il congiuntivo è il modo. della ipotassi. del dubbio. della paratassi. dell'oggettività. 02. Nella lingua latina è fondamentale la distinzione tra. Vocali lunghe e vocali brevi. Vocali accentate e vocali atone. Vocali aperte e vocali chiuse. vocali e dittonghi. 03. In un dittongo latino, dove cade l'accento?. Sulla prima lettera del dittongo. il dittongo si pronuncia sempre in un solo suono accentato. sulla seconda lettera del dittongo. è indifferente. 04. Che cos'è l'apofonia?. Una figura retorica. Un'alterazione vocalica. Un'alterazione consonantica. Un allungamento o raddoppiamento di suoni. 05. La teoria dei generi letterari prevede che epica elegia e commedia siano caratterizzate da uno stile. alto, alto, umile. alto medio umile. medio alto umile. umile, medio alto. 06. La lingua letteraria latina, su modello della greca si caratterizza per il plurilinguismo. vero. vero ma solo in età tarda. vero ma solo in età arcaica. falso. 01. Forme come optumus , maxumus sono. varianti inventate dalla lingua poetica. arcaismi. volgarismi. forme normali. 02. Con il termine urbanitas si intende. un modello culturale. la contaminatio propria della letteratura latina. il purismo linguistico. un programma di restaurazione imposto dall'Impero. 03. Per volgarismo si intende. un'espressione greca. un'espressione del linguaggio popolare e non dotto. un'espressione ingiuriosa. un'espressione dei non latini. 04. Per rusticitas si intende. l'accento dei liberti greci in Roma. il latino dei popoli della campagna italica. il latino delle province più lontane da Roma. l'accento greco. 05. Quale scrittore dell'età repubblicana fa dell'arcaismo la sua cifra stilistica?. Cesare. Varrone. Sallustio. Cicerone. 06. Il temine concinnitas indica. l'equilibrio armonico. il purismo. un grecismo. una forma della lingua volgare. 01. Il diminutivo ha la funzione. dispregiativa. volgare. elogiativa. affettiva. 02. Il classicismo è. l'ispirazione all'antico. la proposizione di modelli scelti dall'autorità politica. l'ispirazione ad alcuni modelli sentiti come massima e perfetta espressione della latinità. La produzione letteraria di un certo livello. 03. Il canone della lingua poetica latina viene a definirsi. nell'età di Augusto. in età imperiale. all'epoca delle origini. nell'età arcaica. 04. Il calco è. una parola straniera. una parola della lingua volgare. un fenomeno di imitazione a partire da un uso straniero. un fenomeno metrico. 05. I sinonimi in latino. sono un vezzo della lingua poetica. corrispondono a diversi livelli stilistici. corrispondono alla molteplicità di popoli presenti nell’Impero Romano. sono un tratto della lingua d'uso. 06. Le parole composte. Si trovano in poesia frequentemente. sono tipiche della lingua d'uso. Sono tipiche della prosa letteraria. Non si trovano in poesia. 07. Il ritmo latino è. accentuativo. quantitativo. ritmico. musicale. 01. Nel mondo latino la scuola. rappresenta un importante veicolo di latinizzazione e romanizzazione. è gestita in modo autonomo dalle popolazioni locali. è un'istituzione inesistente. è un'istituzione di élite ininfluente nella società. 02. Nel mondo latino il bilinguismo. caratterizza i ceti più umili. è un fenomeno di nessuna rilevanza. viene insegnato nelle scuole greche. caratterizza i ceti più elevati. 03. Si può parlare di espressionismo linguistico. in età arcaica, come scelta consapevole degli autori. In età argentea, con l'affermarsi del gusto dell'effetto e de sensazionalistico. in età classica, come cifra stilistica di Virgilio e Orazio. Nell'età di Cesare, che ne è il campione. 04. In età argentea prosa e poesia. La poesia trionfa e la prosa decade. Si avvicinano influenzandosi reciprocamente. La prosa trionfa e la poesia decade. sono più che mai lontane. 05. Nell'età argentea il grecismo. acquista un valore diverso e più importante rispetto al passato. viene declinato in modo assolutamente e completamente diverso. si mantiene in linea con la funzione che aveva rivestito in passato. perde importanza. 01. Nella diffusione del latino l'esercito. È un tramite ininfluente per la diffusione del la lingua. Comporta l'immissione di termini stranieri nella lingua e la imbarbarisce. È un tramite importante per la diffusione del la lingua. Garantisce omogeneità linguistica in tutte le zone dell'impero. 02. I germanismi in latino. Compaiono in modo rilevante in età arcaica. Sono propri del Medioevo. Compaiono in modo rilevante in età classica. Compaiono in modo rilevante nella tarda età imperiale. 03. Da dove deriva l'articolo italiano. da una forma pronominale. dalla desinenza dell'accusativo. da un sostrato volgare romanzo. Dall'aggettivo ille illa illum. 04. Fenomeni della lingua d'uso in età tardo imperiale. Sono ricostruibili a partire dagli esiti romanzi. Sono tutti attestati nelle testimonianze letterarie. Sono tutti attestati nelle testimonianze epigrafiche. Ci sono trasmessi tutti dagli antichi grammatici. 01. L'espressione dico quia / dico quod si diffonde. latino classico. latino tardo. latino burocratico. latino arcaico. 02. La perdita del senso della quantità delle sillabe si verifica. dopo il VII d.C. I d. C. tra IV e VI d. C. II a.C. 03. Parabola, baptismum, diabolus sono termini. Grecismi presenti già in età classica. Grecismi entrati nel latino dei Cristiani. Orientali importati dalle sette mistiche. Volgari entrati nel latino dei Cristiani. 04. La poesia cristiana. È un fenomeno di secondo livello. Deriva completamente dalla tradizione greca. Crea una lingua poetica cristiana. Si inserisce nella tradizione poetica latina senza innovazione. 05. La prima penetrazione del cristianesimo. Avviene a livello di letterati. È romana e latina. Avviene tramite i militari. È greca e orientale. 06. Gli inizi del Cristianesimo. nessuna delle affermazioni è vera. presero le mosse nelle classi umili. presero le mosse nelle classi dell'aristocrazia romana. vennero mediati dal mondo greco. 01. Il latino medievale deriva. dal latino letterario. nessuna delle risposte è vera. non deriva perché è una restaurazione di epoca carolingia. dal latino parlato. 02. Il grecismo è un fenomeno che consiste nel. traduzione di una parola greca. influenza della lingua latina sulla greca. adozione della lingua greca. influenza della lingua greca sulla lingua latina. 03. La lingua parlata. confluisce nella lingua poetica. è in contatto per vie indirette con la lingua letteraria. non ha mai a che fare con la lingua letteraria. trova la sua naturale espressione nella lingua letteraria. 04. Carlo Magno volle imporre. Il latino degli ultimi secoli dell'Impero. il latino classico. il latino della chiesa. il latino parlato in area franca. 05. L'arcaismo è un fenomeno che consiste nel. esaltazione dei poeti arcaici. utilizzo di termini o espressioni antichi. influsso greco. rifiuto dei termini antichi. 01. I codices recentiores sono necessariamente deteriores. solo per il basso Medioevo. 0 (falso). 1 (vero). solo per l'alto Medioevo. 02. Lo stemma codicum è. l'albero genealogico dei testimoni della tradizione. l'albero genealogico delle edizioni. L'introduzione all'edizione critica. L'apparato critico. 03. L'edizione critica è. la prima edizione di un autore. L'edizione scientifica più autorevole di un autore. l'edizione più preziosa di un'opera. l'edizione più recente di un autore. 04. L'apparato critico è. l'introduzione filologica ad un volume. Il corredo di note presente in un'edizione critica. Lo stemma codicum. L'edizione scientifica più autorevole di un autore. 05. L'archetipo è. l'antenato del filologo. Il testimone all'inizio della tradizione. la prima edizione di un autore. Lo stemma codicum. 06. L'editio princeps è. L'edizione scientifica più autorevole di un autore. l'edizione più recente di un autore. la prima edizione di un autore. l'edizione più importante di un'opera. 10.01. Le Confessioni di Agostino si compongono di. 12 libri. 13 libri. 7 libri. 10 libri. 10.02. I Padri della Chiesa. Apprezzarono e 'adottarono' il pensiero di Seneca. Guardarono con sospetto alle posizioni di Seneca. Assunsero molte delle sue posizioni travisandole e adattandole al pensiero cristiano. respinsero le posizioni di Seneca, in quanto fondamentalmente pagane. 10.03. L'Eneide è composta. in esametri. in prosa. in distici elegiaci. in endecasillabi. 10.04. Il De tranquillitate animi è. un poema didascalico. un dialogo filosofico. un trattato autobiografico. un'opera epica. 10.05. L'Eneide rappresenta l'inizio di un'epoca nuova perché. Si tratta di un'opera del tutto priva di legami con la letteratura precedente. La lingua che utilizza e del tutto nuova e in contrasto con LA tradizione. Segna la fine della repubblica e in essa vi è l'eco della perdita definitiva della libertà. coincide con l'inizio dell'età imperiale e la nuova epoca di pace promessa da Augusto. 01. È corretto dire che con l'Eneide Virgilio fonda un nuovo stile perché. Utilizza una lingua diversa, ricca di neologismi e grecismi. Nessuno prima di lui aveva scritto epica in esametri. riesce a fondere il massimo della libertà con il massimo del rigore stilistico. Usa un metro poetico diverso da tutti gli autori precedenti. 02. Nell'Eneide viene raccontata la fine di Troia. nell'ultimo libro. vero. nel primo libro. falso. 03. Ennio negli Annales parla dell'arrivo di Enea in Italia. vero. falso. è solo una supposizione. si tratta di un'invenzione del Medioevo. 04. La struttura dell'Eneide è del tutto originale. solo in parte. vero. falso. è stata alterata dagli editori antichi. 05. Nell'Eneide vengono celebrate le virtù guerriere dei protagonisti. falso. solo di Enea. vero. solo dei Troiani. l fato nell'Eneide. E' una divinità minore al servizio di Zeus. E' una forza superiore che anticipa il Dio cristiano. E' una divinità personificata. E' qualcosa che si deve necessariamente compiere. 02. Il viaggio di Enea è un viaggio di ritorno. solo il primo tratto. vero. solo il secondo tratto. falso. 03. Le vicende narrate nell'Eneide durano sette anni. falso. non si può sapere. nessuna delle risposte è vera. vero. 04. Nel proemio dell'Eneide ha forte rilievo il nome del protagonista. Falso, perché per gli antichi il nome proprio non aveva nessuna importanza. _si tratta del pius Aeneas, contrapposto a Odisseo. Falso:_nei primi 11 vv non appare. Nessuna delle affermazioni è vera. 01. La tempesta scatenata da Giunone nel I libro dell'Eneide. fa naufragare i Troiani sulle coste laziali. fa naufragare i Troiani in Sicilia. fa naufragare i Troiani sulle coste africane. Allontana i Troiani dal ritorno in patria. 02. La versione dell'Eneide che conosciamo. manca della revisione finale dell'autore. è quella rivista e corretta dall'autore. è quella rivista e corretta da Augusto. è quella salvata dal naufragio. 03. La tempesta con cui inizia il I libro dell'Eneide. È causata dal canto delle Sirene. Ha la funzione di ritardare il ritorno in patria di Enea. È scatenata da Giunone nemica di Enea. È scatenata da Nettuno nemico di Enea. 04. Nell'Eneide troviamo anche influssi della poesia alessandrina. 0 (falso). Nessuna delle affermazioni è vera. Vero, ma rivisitata con una profondità psicologica peculiare a Virgilio. 1 (vero). 01. Nell'Eneide il mondo degli uomini e il mondo degli dèi. il mondo degli dèi non trova spazio nell'Eneide. sono completamente disgiunti. si intersecano influenzandosi. Nessuna delle affermazioni è vera. 02. La meta della vicenda narrata nell'Eneide è. La fondazione della stirpe da cui nascerà Roma e le premesse della gloria del suo impero. Il coronamento della storia d'amore tra Enea e Didone. L'affermazione del potere di Enea nel Lazio. La vendetta dei Troiani contro i Greci. 03. Nel colloquio tra Venere e Zeus, all'inizio del libro I. Venere si lamenta del destino di Enea e chiede rassicurazioni a Zeus. Venere chiede che Enea possa restare a Cartagine e sposare Didone. Venere litica col padre sulla sorte di Enea. Venere chiede vendetta contro Giunone sua nemica. 04. Nell'espressione fato profugus Virgilio indica. Il destino di Enea che è stato cacciato dalla patria troiana. Il destino di Enea che è vittima degli dèi. Il destino di Enea che deve combattere il fato per l'affermazione di Roma. Il destino di Enea che è in viaggio per volere del fato. 01. Virgilio definisce Didone infelix e misera. Perché sarà costretta dal destino ad abbandonare Enea. Perché ha avuto una storia sfortunata. Per commuovere il pubblico e suscitare la pietà. Perché anticipa con queste note il suo tragico destino. 02. La storia di Didone. Rappresenta il prototipo della donna debole che ha bisogno di un uomo che la salvi. È talmente pietosa e commuovente che Enea prova pietà per Didone. presenta forti analogie con quella di Enea. È destinata al lieto fine. 03. Nell'incontro tra Enea e Venere nel libro I. Enea riconosce la madre solo quando si gira per andarsene. Venere intende punire il figlio della sua superficialità. Enea riconosce immediatamente la madre. Venere si dimostra una madre affettuosa che conforta e consola il figlio. 01. La descrizione del tempio di Giunone a Cartagine. È un omaggio di Enea a Giunone, per propiziarsela. Riprende la tecnica alessandrina dell'ecfrasis per sfoggio di erudizione. riprende la tecnica alessandrina dell'ecfrasis e pone le premesse psicologiche dell'incontro tra Didone ed Enea. È la traduzione latina di un parallelo episodio omerico. 02. Nelle scene del tempio di Giunone. Viene messo in rilievo l'eroismo dei Greci. Viene messo in rilievo l'eroismo dei Troiani sconfitti. Viene messo in rilievo l'eroismo dei Romani. Viene messo in rilievo l'eroismo dei Cartaginesi. 03. Virgilio riprende la similitudine omerica. solo rarissime volte. si tratta di veri e propri calchi. vero, ma apportandovi modifiche originali. falso. 04. La figura di Didone regina amata e rispettata. Viene consapevolmente distrutta da Virgilio, in quanto cartaginese. Riprende l'immagine omerica di Arete, la regina dei Feaci. Riprende l'immagine della dea Giunone, sposa di Zeus. È un modello femminile del tutto nuovo e originale nella letteratura classica. 01. Al momento del loro primo incontro, Enea appare a Didone. non riesce a vederlo chiaramente perché è seminascosto da una nube magica. nemico minaccioso e arrogante. bello come un dio. profugo miserevole in cerca di aiuto. 02. Didone decide di. accogliere i Troiani ma mantenere le distanze perché è sospettosa. offrire denaro ai Troiani perché rientrino nella loro terra. incarcerare i Troiani superstiti. dare ospitalità ai Troiani superstiti. 03. Didone in quanto regina di Cartagine. Era tra gli alleati dei Greci nell'assalto a Troia. è nemica fin dall'inizio dei Troiani, antenati dei Romani. non è ancora nemica dei Troiani e di conseguenza dei Romani. ha interesse che i Troiani lascino al più presto la sua terra. 04. Os umerosque (v. I, 589) è un accusativo alla greca, cioè. Un accusativo di relazione. Un metro prosodico. un costrutto usato esclusivamente in poesia. due parole con la desinenza dell'accusativo greco. 01. Venere chiede a Cupido. di far innamorare Enea di Didone. di creare inimicizia perpetua tra il popolo dei Troiani e i Cartaginesi. di far innamorare Didone di Enea. di instaurare un'alleanza perpetua tra il popolo dei Troiani e i Cartaginesi. 02. Quale è il modello greco dell'utilizzo di Cupido per far nascere l'amore?. Apollonio Rodio: i due amanti sono Giasone e Medea. Omero con Ettore e Andromaca. Callimaco nella Chioma di Berenice. Apollonio Rodio: i due amanti sono Zeus e Giunone. 03. Nel banchetto alla reggia di Cartagine, Iopa è. Un aedo che narra la vicenda di Troia. Un cantore che allieta il banchetto con canti mitologici naturalistici. Il più fido compagno di Enea. Un Troiano che si esibisce davanti ai Cartaginesi. 04. Il primo libro si chiude. Con il canto del cielo di Iopa. Con l'invito di Didone rivolto ad Enea a narrare la sua storia. Con un brindisi di amicizia tra Troiani e Cartaginesi. Con la prima notte d'amore tra Enea e Didone. 01. Il De tranquillitate animi è rivolto a. Sereno, amico di Seneca. Sereno, personaggio immaginario. a Nerone, l'imperatore di cui Seneca era precettore. a se stesso, come dialogo – confessione. l tema fondamentale del De tranquillitate animi è. la partecipazione del saggio alla vita politica. la malattia. gli studi letterari. l'ozio. 03. Caratteristico dello stile di Seneca è. la subordinazione e la concinnitas. il periodare spezzato e per opposizioni. il periodare ampio e arcaizzante. la retoricità di un eloquio fluido e disteso. 04. Inquirenti mihi in me. Troviamo la figura retorica. dell'allitterazione. dell'anafora. del poliptoto. del chiasmo. 01. Quali correnti filosofiche troviamo riflesse nel De tranquillitate animi?. Stoicismo e cristianesimo. Epicureismo e stoicismo. Storicismo e manicheismo. Storicismo e neoplatonismo. 02. Nello stile di Seneca le figure di suono. Sono rarissime e di derivazione greca. Non ricorrono mai. Nessuna delle affermazioni è vera. Sono spesso usate per ottenere effetti espressivi. 03. L'atarassia del sapiente. È respinta totalmente da Seneca. Viene proposta, pur nella consapevolezza che anch'essa risulti a volte insufficiente. È un concetto sconosciuto a Seneca perché estraneo alla filosofia stoica. È proposta da Seneca come unica e totale soluzione ai problemi di Sereno. l participio nella lingua di Seneca. compare solo come grecismo. È spesso usato per la sua capacità sintetica. Non compare quasi mai, a favore della subordinazione esplicita. Viene utilizzato in costrutti ormai anticlassici. 01. Per Seneca la virtù. Trova sempre modo di esprimersi, anche in condizioni di assenza di libertà. Ha spazio solo sotto il governo di un principe illuminato. Può esprimersi solo in circostanze politiche favorevoli. Non è un concetto attinente con il saggio. 02. Nella lingua di Seneca i pronomi e aggettivi riflessivi. sono indizio di volgarismi. non compiano se non rarissimamente. sono una costante, spesso in gruppo. sono indizio di sciatteria stilistica. 03. Abruptum sermonis genus è definizione dello stile di. Seneca. Cesare. Cicerone. Livio. 04. Nell'opera di Seneca la società romana. è descritta con moralismo critico e severo. viene spesso descritta con vivacità. è del tutto assente. è descritta con nostalgia e rimpianto. 01. Nell'ottica di Seneca la patria del sapiens è. Roma. L’Impero Romano. La dimensione di esclusione dal mondo. il mondo. 02. Il verbo vindicare significa. liberare. punire una colpa. vendicarsi. rivendicare il possesso. 03. Per linguaggio dell'interiorità si intende. Un artificio retorico dell'asianesimo. La perdita di equilibrio e armonia che caratterizza lo stile di Sallustio. Un linguaggio in cui il focus del discorso è puntato sulla riflessione intima e sull'autoanalisi. La perdita di equilibrio e armonia che caratterizza lo stile di Seneca. 04. L'espressione suum esse indica in Seneca. Lo status di persona giuridicamente libera. L'indipendenza e l'autonomia materiale e intellettuale. L'età matura. La padronanza dei propri gesti. 01. Per Seneca il denaro. Ci protegge contro la sorte avversa. Non garantisce né felicità né serenità. E' l'unica fonte di felicità. Non è l'unica fonte di felicità, ma è un elemento importante. 02. Sapientes e stulti. I primi sono da Seneca disprezzati, i secondi esaltati. I primi sono da Seneca esaltati, i secondi disprezzati. sono posti da Seneca sullo stesso piano. Sono i due poli della filosofia stoica. 03. Il divino per Seneca. È oltre l'uomo. È dentro l'uomo, l'uomo stesso. È irraggiungibile dall'uomo. Non esiste. 01. La riflessione di Seneca sulla concursatio. Si riferisce alla critica dell'uso del tempo che ci rende schiavi. Si riferisce all'intensità degli studi filosofici. E' legata alla critica morale contro il vizio. Si riferisce ai rischi dell'impegno politico. 02. L'elaborazione retorica in Seneca. è del tutto assente. caratterizza solo alcune sezioni dell'opera. Si trasforma in poetismo lirico. È presente e considerevole, anche se rimane quasi inavvertita. 03. Con 'linguaggio della predicazione' in Seneca si intende. Il ricorso a volgarismi ed espressioni del parlato. Il frequente ricorso ai dialoghi. L'elaborazione retorica dello stile di Seneca. Un movimento che va dall'interno all'esterno, in un crescendo che culmina con la sententia. 01. Possiamo definire lo stile di Seneca. pacato ed equilibrato. arcaizzante. spezzato e condensato. originale e fantasioso. 02. Possiamo definire la lingua di Seneca ripiegata in una pacata riflessione. intima. statica. dinamica. sussurrata. 03. L'adesione di Seneca alla filosofia stoica. Caratterizza solo gli anni giovanili. È totale e pienamente ortodossa. È combattuta e oscillante. È indubbia, tuttavia soggetta ad interpretazione individuale. 01. Le parole circumit animum labentem sono. Le parole iniziali dell'opera di Seneca. Le parole finali dell'opera di Agostino. Le parole finali dell'opera di Seneca. Le parole iniziali dell'opera di Agostino. 02. Il dialogo filosofico in Seneca. è una forma letteraria che non utilizza mai. è la cornice astratta di una trattazione filosofica. presuppone una dinamica dialogica e parenetica. coinvolge più attori che intervengono con i loro diversi punti di vista. 03. Infirmitas e tranquillitas rappresentano. le posizioni rispettivamente di Seneca e Sereno. le posizioni rispettivamente di Sereno e Seneca. La condizione che Sereno e Seneca condividono. Le posizioni altrui, che Sereno e Seneca respingono e disprezzano. 01. La struttura delle Confessioni denuncia. un progetto unitario. Una giustapposizione di corpi indipendenti. una revisione pesante nella seconda parte. una non riuscita fusione. 02. Le Confessiones sono attraversate. dall'ortodossia di Agostino. dal dubbio di Agostino. dall'inquietudine di Agostino. dall'orgoglio di Agostino. 03. I protagonisti delle Confessiones sono. Agostino e Dio. Agostino e il suo amico Sereno. Agostino e Ambrogio. Solo Agostino. 04. A quale genere letterario appartengono le Confessiones di Agostino?. Autobiografia. Storiografia. Poesia. Filosofia. 01. Nella lingua di Agostino gli astratti. sono del tutto assenti. sono presenti solo se relativi a termini greci. sono usati frequentemente. sono usati secondo la tradizione classica. 02. Nelle Confessiones il tema della lode. è marginale. attraversa tutta l'opera. è presente solo nella sezione finale. è l'argomento principale della seconda parte. 03. La lettura dell'Hortensius di Cicerone. ha significato per Agostino ma solo finché è un laico pagano. gli cambia la vita. lo allontana definitivamente dalla ricerca di Dio. è un episodio insignificante della sua giovinezza. 01. Ibam in profundum (Agostino, Conf. IV, 20) significa. ero lontano dalle certezze. ero immerso nel vizio. camminavo verso l'abisso. navigavo in mare aperto. 02. Di Ambrogio, Agostino apprezza principalmente. il consenso presso i potenti. la ricchezza. la capacità di illustrare la Sacra Scrittura. la vita pia. 01. Il libro VIII delle Confessioni narra. la lettura dell'Hortensio. la conversione. L'incontro con Ambrogio. la fanciullezza. 02. Nella filosofia neoplatonica Agostino non trova. La raffinatezza stilistica. La figura di Gesù. La Grazia di Dio. Modelli di santità. 03. Agostino racconta la sua vita. in modo assolutamente sincero. come esempio di virtù. in forma edificante. rinnegando tutta la prima parte della sua esistenza. 01. Lo stile di Agostino si caratterizza. per i volgarismi. per gli ebraismi e le citazioni scritturali. per i classicismi. per i grecismi. 02. Agostino mira di raggiungere Dio. solo dopo la morte. solo con lo spirito. con tutti i sensi. attraverso le opere buone. 03. Nelle Confessioni trova spazio anche l'esperienza mistica del contatto con Dio. _le esperienze deli mistici sono cronologicamente successive. Vero, ma riguarda solo la madre Monica. Vero, riguarda sia Agostino che la madre Monica. 0 (Falso). 01. L'elaborazione e rifinitura stilistica per Agostino. mantengono il valore di requisito primo per un'opera scritta. non sono importanti. fanno parte della sua formazione e impregnano sempre e comunque il suo stile. vengono completamente trascurate dopo la conversione. 02. Possiamo definire la scrittura di Agostino. fredda e distaccata. drammatica ed espressiva. mistica e poetica. moraleggiante e parenetica. 03. Spesso la lingua di Agostino. ricorre ai termini astratti per indicare la divinità (magnitudo, pulchritudo). usa ampie perifrasi per indicare la divinità. usa termini ebraici per indicare la divinità. ricorre a termini greci per indicare la divinità. 01. Il commento alla Genesi caratterizza. i primi libri delle Confessioni. la sezione centrale delle Confessioni. non compare nelle Confessioni. gli ultimi libri delle Confessioni. 02. In miseratione et misericordia (Agostino,, Conf. XI, 11) è. un enjambement. un poliptoto. un chiasmo. una figura etimologica. 03. Il termine confessio in Agostino indica. racconto autobiografico. Autoanalisi intima e psicologica. Confessione dei propri peccati. confessione di lode, di peccato, di fede. 01. Il libro XIII delle Confessioni. tratta il tema della Trinità. ripercorre la prima infanzia di Agostino. tratta il tema della memoria e del tempo. è interamente dedicato alla lode di Dio. 02. Per Agostino l'ordo pulcherrimus è. la Legge trasmessa nell'Antico Testamento. l'armonia del creato. La parola di Dio. la sua disposizione interiore dopo la conversione. 03. Le Retractationes sono. Una sezione delle Confessioni. Un'opera tarda di Agostino. L'ultimo libro delle Confessioni. Un riassunto fatto da autori successivi. 01. La letteratura apologetica latina. si contraddistingue per i toni veementi e appassionati. è una produzione poetica destinata al rito. si basa su elementi dialettici e razionali. è traduzione dei testi greci. 02. Cosa sono gli acta martyrum?. Un carme poetico di Lattanzio. Un'opera storica sul Cristianesimo. Elogi funebri. Relazioni dei processi dei primi cristiani. 03. Girolamo definisce Tertulliano, in considerazione dello stile. fato profugus. campione della Cristianità. magnus. vir ardens. 04. Tertulliano è. un filosofo. un padre della Chiesa. un apologeta. un poeta. 05. Letteratura apologetica è la definizione. scritti pagani. La traduzione di Antico e Nuovo Testamento. scritti di difesa teoretica. scritti poetici religiosi. 06. La prima lingua degli scrittori Cristiani è. l'aramaico. l'ebraico. il latino. il greco. 01. La letteratura cristiana antica sorge. in un momento di decadenza della letteratura pagana. entro il seno della letteratura greca pagana. in un momento di ripresa della letteratura pagana. entro il seno della letteratura latina pagana. 02. Negli scrittori cristiani il tema della Provvidenza. si contrappone alla visione pagana degli epicurei. eredita la visione pagana degli epicurei. è di chiara derivazione stoica. convive fianco a fianco con l'epicureismo. 03. Lo stile di Cipriano è improntato. ad una dotta ed erudita difesa dei valori cristiani. ad una rasserenante ma sofferta carità. ad un'esaltata e aggressiva difesa dei valori cristiani. ad un sermo humilis, plebeo, destinato ai ceti più umili. 04. L'uccello fenice nella simbologia cristiana. rappresenta Cristo in quanto risorge. Rappresenta il demonio, perché brucia. rappresenta la punizione della colpa in quanto si dà fuoco. rappresenta la dissoluzione del peccato. 05. Lattanzio fu definito. Cicerone cristiano. Seneca cristiano. Cicerone pagano. Virgilio cristiano. 01. Elio Donato fu. un poeta di età augustea. un imperatore. un grammatico. un autore epico. 02. La questione dell'altare della Vittoria vide scontrarsi. Simmaco e Ambrogio. Ambrogio e Agostino. Simmaco e Girolamo. Simmaco e Boezio. 03. Le storie di Tacito sono continuate da. Ammiano Marcellino. Svetonio. Livio. Simmaco. 04. L'Historia Augusta è. un'opera di Sallustio. una raccolta di biografie di imperatori romani. un'opera di Svetonio. un'opera di Livio. 05. Quinto Aurelio Simmaco è. un poeta della prima età imperiale. un apologeta cristiano. un rappresentante dell'aristocrazia pagana del IV secolo. un rappresentante dell'aristocrazia cristiana del IV secolo. 01. L'esegesi biblica è. Un genere di composizione letteraria. l'interpretazione e la spiegazione delle Scritture. Il titolo di un'opera di Agostino. Il titolo di un'opera di Ambrogio. 02. L'innografia latina. è traduzione dal greco. rappresenta una produzione minore. è opera di grandi Padri. ha valore essenzialmente devozionale non poetico. 03. Cosa si intende per letteratura patristica?. La traduzione di Antico e Nuovo Testamento. I testi sacri del Cristianesimo. La produzione dei Padri della Chiesa. La produzione cristiana in lingua greca. 04. Lo stile degli scrittori cristiani fu. sempre elevato e letterario. condizionato dalle traduzioni dal greco. di volta in volta diverso. sempre umile e vicino al latino parlato dal popolo. 01. L'accusa a Girolamo di essere ciceroniano, non cristiano va intesa come. accusa di paganesimo. accusa di adottare uno stile troppo elaborato. accusa di adottare uno stile troppo umile. accusa di utilizzare uno stile proprio di autori pagani. Il modello dell'epistolario di Girolamo è. Agostino. Cicerone, anche se non per la lingua. Cicerone, soprattutto per la lingua. I Vangeli. 03. Possiamo definire Girolamo proto filologo. la sua traduzione della Bibbia condotta sugli originali. per le sue opere esegetiche. i suoi inni sacri. quanto dice nelle sue epistole. 04. Il maestro di grammatica di Girolamo era. Servio. Svetonio. Elio Donato. Cicerone. 05. La traduzione della bibbia realizzata da anonimi nei primi secoli del cristianesimo si chiama. Vulgata. Africa o Itala. Itala. Africa. 01. Commodiano è. l'autore del poemetto de reptu Proserpinae. il primo poeta cristiano. L'autore del poemetto De reditu. un poeta pagano del IV secolo. 02. Secondo Agostino la letteratura pagana. non è degna di attenzione e studio. è l'unica in grado di formare anche il buon scrittore cristiano. è stata definitivamente superata dagli autori cristiani. permane come modello insuperato. 03. Prudenzio è. un poeta e un funzionario imperiale. il maggior poeta pagano del IV secolo. uno storico di tarda età imperiale. un imperatore. 04. Ricordiamo Ausonio per. il poemetto in esametri la Mosella. Il poemetto De reditu. la raccolta di inni sacri Cathermerinon. Il poemetto de reptu Proserpinae. 01. Nelle Institutiones di Cassiodoro troviamo. Un lungo poema in esametri sulle virtù cristiane. un manuale per lo studio delle lettere sacre e profane. una cronaca della storia di età cristiana. le lettere scritte da Cassiodoro. 02. La Historia Francorum è opera di. Cassiodoro. Gregorio di Tours. Venanzio Fortunato. Boezio. 03. Ricordiamo Venanzio Fortunato soprattutto per. la sua opera Historia Francorum. i suoi inni sacri, ancora cantati nella liturgia cristiana. Le Ethimologiae. Le sue lettere. 04. Possiamo definire le Ethymologiae di Isidoro. una fondamentale opera storica cristiana. una raccolta di altissima poesia. una summa di tutta la cultura classico-pagana. una raccolta di lettere che ci offre uno spaccato della vita dell'epoca. 01. Boezio e Cassiodoro rappresentano. due campioni di una cultura esclusivamente pagana. due grandi autori di inni sacri. due figure emblematiche del passaggio dalla cultura pagana alla cultura cristiana. due campioni di una cultura esclusivamente cristiana. 02. In che senso possiamo definire Boezio un mediatore culturale. Per la sua attività politica di ambasciatore per conto del re Teodorico. perché nel De Consolatione riassume tutte le teorie filosofiche greche. Per la sua fondamentale opera di traduzione delle opere filosofiche greche. Per la sua attività di insegnamento. 03. Dal punto di vista prosodico, quali sono le caratteristiche delle parti in poesia del De consolatione?. Sono parte in metrica accentuativa, parte in metrica quantitativa. Sono esclusivamente in metrica quantitativa. Sono esclusivamente in metrica accentuativa. Sulla base delle nostre attuali conoscenze, non è possibile definirne la prosodia. 04. Perché è stato posto il problema di un Boezio pagano?. Perché grazie a Boezio conosciamo la filosofia pagana. Perché Boezio si convertì solo in punto di morte al Cristianesimo. Perché prevale il punto di vista pagano rispetto a quello cristiano. Perché nel De consolatione Boezio fa pochissimi riferimenti alle Scritture e prova a fornire risposte basate esclusivamente sulla logica. 05. La lingua di Boezio è. sciatta e vicina al sermo humilis. innovativa e tumultuosa. classicheggiante. terribilmente imbarbarita: quasi non è più latino. 01. Modelli importanti per il Secretum di Petrarca furono. Girolamo e Boezio. Agostino e Boezio. Girolamo e Agostino. Seneca e Girolamo. 02. La letteratura di età umanistica. è esclusivamente in volgare. nessuna delle affermazioni proposte è corretta. è esclusivamente in latino. è bilingue: in latino e nei volgari nazionali. 03. Con rinascita del XII secolo si intende. un periodo di grande fioritura culturale, sociale ed economica. il momento di affermazione dei volgari nazionali. il fiorire dell'Umanesimo. un periodo di stagnazione culturale, sociale ed economica. 04. In epoca Medievale la Chiesa. è tutta presa dall'opera di evangelizzazione dei barbari e non pensa alla cultura. si oppone alla cultura che esprime la volontà dell'Imperatore. rifiuta completamente ogni testimonianza e eredità letteraria pagana. è autorevole e quasi esclusiva detentrice della cultura. 05. Stretto collaboratore di Carlo Magno fu. Alcuino di York. Boezio. Isidoro di Siviglia. Cassiodoro. 01. In età moderna il latino sopravvive come. lingua della scienza. lingua delle arti pratiche. lingua ufficiale dei documenti. lingua della poesia. 02. Il latino come lingua internazionale della scienza decade. alla fine del Cinquecento. alla fine dell'Ottocento. Nel XIX secolo. alla fine del Settecento. 03. In età moderna il latino resta la lingua ufficiale. dello Stato del Vaticano. della Repubblica Italiana. di nessuno stato. della Repubblica di San Marino. 04. La letteratura neolatina è. La letteratura dei poetae novi. La letteratura in latino dei secoli moderni. La letteratura in latino dell'Otto e Novecento. La letteratura in latino delle epoche in cui esiste anche una letteratura in volgare. 01. La letteratura latina. per tutta la sua storia è aristocratica ed elitaria. dopo Plauto perde il contatto diretto con le sue origini popolari e democratiche. nessuna delle affermazioni è corretta. per tutta la sua storia è democratica e popolare. li inizi della letteratura latina. si collocano, quasi d'un tratto, a metà del sec. III a. C. sono determinati dalla conquista della Grecia, nel II sec. a. C. si collocano, quasi d'un tratto, a metà del sec. V a. C. sono frutto di una lunga e lenta evoluzione, documentata passo a passo, fino al sec. III. 03. Cosa scrisse Livio?. De coniuratione Catilinae. De rerum natura. Metamorfosi. Historiae. 04. Arma virumque cano... è l'incipit di un'opera celeberrima, quale?. De rerum natura. Eneide. De bello gallico. De officiis. |