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Title of test:
Linguaggi espressivi nei processi di apprendimento pt.2

Description:
Scienze dell'educazione e della formazione

Author:
AVATAR

Creation Date:
17/01/2023

Category:
University

Number of questions: 87
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Content:
La formazione del corpo insegnante rientra nel piano: di ricerca sociopolitico relazionale e culturale relazionale didattico.
L'organizzazione scolastica è quella che dota la scuola e il progetto di: Un'identità. Una realtà di grande dimensione. Una realtà aperta all'esterno Una condivisione.
Che cos'è la coppia educativa? Due educatori che condividano il più possibile gli stessi punti di vista. Un educatore di sesso maschile e una educatrice di sesso femminile che hanno compiti diversi all'intento delle varie attività. Due educatori che hanno diverso inquadramento professionale e diverse funzioni. Due educatori che condividono la responsabilità di uno stesso gruppo di bambini.
In cosa consiste la seconda strategia legata al secondo principio? Il piccolo gruppo. Il lavoro tra gruppo. Il lavoro di equipe. Il macrogruppo.
L'autonomia per Malaguzzi andava coniugata con: La libertà e il desiderio di libertà. L'apertura mentale e il desiderio di crescita. Il lavoro di riflessione individuale. Il lavoro di supervisione di gruppo.
La formazione del corpo insegnante nell'ottica malaguzziana è: Obbligatoria. Volontaria. Caldamente consigliata. Richiese un minimo di ore annuali obbligatorie su aree artistico-espressive.
Quante strategie sono connesse al secondo principio malaguzziano? Sette. Quattro. Tre. Cinque.
La prima strategia connessa al secondo principio a cosa fa riferimento? All'organizzazione strutturata e gerarchia del sistema scolastico. Alla progettualità insita negli insegnamenti. Alla formazione volontaria delle insegnanti. All'organizzazione adeguata dei nidi e alle scuole dell'infanzia.
In che anno la Società delle Nazioni adottò la carta di dichiarazione dei diritti sui diritti dei bambini come propria la Carta dei diritti dell'Infanzia? 1923 1913 1924 1920.
La Dichiarazione universale dei diritti del bambino è datata 1979 1968 1959 1948.
Quante strategie sono connesse al terzo principio malaguzziano? cinque sei quattro tre.
A che anno risale la prima Carta di dichiarazione sui diritti dei bambini? 1923 1921 1920 1913.
Quando venne proclamata la Dichiarazione universale dei diritti dell'infanzia? 18-Oct-84 17-Dec-99 15 maggio 2004 20-Nov-89.
L'educazione infantile in quanti rischi può incorrere secondo Malaguzzi? 14 10 8 12.
Il bambino di Reggio Emilia è un bambino: Attento, focalizzato, rispettoso, rivoluzionario. Intelligente, esigente, scomodo, tenace, rivoluzionario. Libero, curioso, riflessivo, conformista. Intelligente, aderente, normativo, regolamentato.
Il testo "Una carta per tre diritti" quando è stato divulgato? 1998 1990 1993 1983.
La seconda strategia relativa al terzo principio malaguzziano riguarda: L'indentità della relazione scuola. L'identità dell'educatore. L'identità della didattica. L'identità della scuola e dell'educazione infantile.
La pedagogia malaguzziana è definita: Essenziale, semplice, divulgativa. Rivoluzionaria, relazionale, poliedrica. Fantasiosa, libera, collaborativa. Relazionale, sistematica, biologica, costruttiva.
Malaguzzi creava una relazione e sinfonia tra: Prosocialità, empatia, rispetto. Cognizione, comportamento e soggettività. Biologico, educativo, affettivo. Emozioni, affetti e socialità.
Partecipare significa in ottica malaguzziana: Essere presenti a se stessi. Sentirsi protagonisti e responsabili degli accadimenti presenti e futuri. Essere in continua comunicazione con l'altro e l'ambiente. Esserci nel qui e ora.
Lavorare con i bambini per Loris Malaguzzi significa riconoscere l'esistenza di: Un progetto. Un tempo presente. Un'ideazione. Una programmazione.
Lavorare con i bambini comporta due idee: Essere liberi e curiosi. Essere costantemente proiettato e avere fiducia nel futuro. Essere presenti a se stessi e in continuo dialogo interiore. Essere attenti e recettivi.
Completa: L'indeterminazione dell'essere umano secondo Loris Malaguzzi... Rivela la centralità del suo essere sociale. Rivela la potenzialità intrinseca. Rivela la finitezza essenziale. Rivela l'incertezza del suo sviluppo.
L'arrabbiadario è uno strumento creato per promuovere la regolazione emotiva ed è rivolto a: Alunni scuola dell'infanzia. Alunni scuola primaria. Alunni scuola secondaria. Alunni scuola secondaria di secondo grado.
Cosa indica l'acronimo RULER? Recognizing, Understanding, Labeling, Expressing and Regulating emotions. Restar, Unforgettable, Labeling, Emotions, Reorganizing. Relabeling, Understanding, Lier, Expression and Reorganizing. Relation, Understanding, Labeling, Emotions Rules.
Gavazzi e Ornaghi(2011) hanno raggruppato i principali contributi da cui prendono origine e forma i percorsi educativi sulle emozioni in macroaree. Quante sono le macroaree? Otto. Quattro. Tre. Sei.
Cosa indica l'acronimo EBP? English Basic Programs. Emotional Basic Programs. Evidence Bipolar Project. Evidence Based Programs.
Qual è la popolazione target dell'Emotions Course? Bambini frequentanti asilo nido e scuola dell'infanzia. Bambini 3-5 anni. Bambini della scuola primaria. Bambini 4-6 anni.
Cosa si intende per programmi educativi evidence based? Studi basati su programmi di statistica per la psicologia (SPSS). Programmi basati sul riconoscimento dell'efficenza del metodo. Programmi basati sulla statistica descrittiva. Programmi basati su prove di efficacia.
Educare dal latino educare significa: Lasciar andare. Assimilare. Condurre. Rendere indipendenti.
Cosa sono gli Head Start Center? Centri che offrono servizi e assistenza a famiglie monoparentali. Centri che offrono servizi e assistenza a famiglie con un membro psichiatrico. Centri che si occupano di servire assistenza, servizi e interventi a sostegno di bambini e famiglie in condizioni di svantaggio socio-economico. Centri di prima accoglienza per bambini e famiglie multiproblematiche.
Il programma I Can Problema Solve era indirizzato a: Al gruppo di controllo. Al gruppo sperimentale. Al primo campione di soggetti in quanto studio pilota. Ad entrambi i gruppi, sperimentali e di controllo.
L'aggettivo Basic riferito ad emotion assume il significato di: Basso livello. Basico. Fondamentale. Essenziale.
Quale emozione secondo Izard ha "una cattiva reputazione"? La rabbia. La tristezza. Il disgusto. La paura.
L'emozione della paura svolge una funzione: Motivazionale. Difensiva. Adattiva. Relazionale.
L'emozione della gioia svolge una funzione: Di socializzazione. Di strutturazione cognitiva. Di facilitazione relazionale. Motivazionale, spinge gli individui ad agire in modo positivo e costruttivo.
L'espressione facciale suscita dall'emozione di interesse si manifesta con: Ingrandimento dell'iride. Diverse modalità. Sopracciglia sollevate. Bocca aperta e rilassata.
L'emozione di interesse svolge una funzione: Di relazione. Di facilitazione relazionale. Adattiva poiché incoraggia all'esplorazione. Di strutturazione cognitiva.
Rabbia, paura e tristezza sono emozioni negative? Sì e sono difficilmente regolabili rispetto alle emozioni positive. Dipende dalle sensazioni provate, dai processi cognitivi coinvolti, dalla capacità di regolazione emotiva e dalla componente motivazionale. Sì, mentre gioia e interesse sono emozioni positive. Dipende dal contesto.
Quante sono le emozioni di base? Sei. Cinque. Nove. Sette.
Quale autore sostiene la tesi delle "emozioni come regolatrici"? Frijda (1986). Campos (1989). Dennis (2010). Cole (2004).
L'emotion Course si basa sul presupposto che la capacità di regolare le emozioni possa essere orientata in direzioni diverse, la scelta dipende: Dal livello di sviluppo evolutivo del soggetto. Dalle situazioni e dalle persone coinvolte nelle situazioni. Dall'esperienza soggettiva esterna. Dal grado di funzionamento sociale.
La regolazione emotiva consiste: Nel sapere tenere sotto controllo le cosidette "emozioni negative" Nel saper esprimere le emozioni. Nel saper modulare tutte le emozioni. Nella capacità di coping.
Quali sono gli antecedenti situazionali legati all'emozione della tristezza? Essere costretti a fare qualcosa che non si vuole fare. Subire un torto, sentirsi soli. Perdere qualcosa o qualcuno a cui si vuole bene, stare male o sapere che qualcuno è ammalato, non potere fare qualcosa o non riuscire a farla, sentirsi soli. Trovarsi dinanzi ad un cambiamento repentino. Essere dinanzi a qualcosa di diverso dal solito.
Cosa si intende con effourt control? La capacità di nominare, esprimere e controllare le emozioni. La capacità di controllare le emozioni. La capacità di inibire e/o attivare una risposta. La capacità di influenzare le altre persone.
Quali sono gli antecedenti situazionali legati all'emozione di interesse? Ricevere un regalo desiderato, ricevere un premio. Trovarsi dinanzi ad una novità, a un cambiamento, a qualcosa di diverso dal solito. Imparare qualcosa di nuovo. Riuscire a fare qualcosa bene.
Quali sono gli antecedenti situazionali legati all'emozione della rabbia? Trovarsi dinanzi a qualcosa di diverso dal solito e minaccioso. Perdere qualcosa o qualcuno a cui si vuole bene, essere in una situazione rischiosa. Essere aggredito verbalmente o fisicamente. Essere costretti a fare qualcosa che non si vuole fare, non poter fare ciò che si vuole fare o non riuscirci, subire un torto, essere aggredito verbalmente o fisicamente.
Quali sono gli antecedenti situazionali legati all'emozione della paura? Non avere nessuno con cui giocare. Essere costretti a fare qualcosa che non si vuole fare, non potere fare ciò che si vuole fare. Avvertire un pericolo, essere in una situazione rischiosa. Avvertire un pericolo, essere o sentirsi in una situazione rischiosa, sentirsi soli.
La tecnica "stop and think" è originaria dell'approccio: Cognitivo-comportamentale. Strategico. Psicodinamico. PNL.
L'Affective Knowledge è stato ideato da: Bates (2006). Shields (1997). Izard (2003). Denham (1987).
Quando si acquisisce la conoscenza del ruolo delle credenze sulle emozioni? Verso la fine del periodo prescolare. All'inizio del periodo prescolare. All'inizio del periodo scolare. Alla fine del periodo scolare.
L'acronimo EMT indica: Emotional Minded Translator. Emotions Mindfulness Task. Emotive Motivational Trust. Emotion Matching Task.
Quali sono gli antecedenti situazionali legati all'emozione della gioia? Essere dinanzi a qualcosa di diverso dal solito. Ricevere un regalo desiderato, ricevere un premio, fare qualcosa di piacevole. Trovarsi dinanzi ad una novità piacevole. Trovarsi dinanzi ad un cambiamento.
Quali sono gli obiettivi che l'Emotions Course si pone per favorire la conoscenza dell'emozione della gioia? Favorire il riconoscimento della gioia sul volto altrui. Focalizzare l'attenzione sull'universalità dell'emozione. Favorire il riconoscimento delle espressioni facciali, focalizzare l'attenzione sugli antecedenti. Favorire il riconoscimento della gioia sul proprio volto.
L'empatia è: La capacità di controllare le emozioni altrui. Alla base dei comportamenti altruistici e prosociali. La capacità di far fronte al vissuto dell'altro. La capacità di vivere la stessa emozione sentita dall'altro.
In che modo il vissuto di tristezza modifica i nostri ritmi? Annullando ogni ritmo. Riequilibrando i nostri ritmi. Mandando segnali di allarme. Rallentando i ritmi.
Quanti sono gli obiettivi che l'Emotions Course si pone per aiutare i bambini a far fronte all'emozione della tristezza? Cinque. Tre. Quattro. Sette.
La terza fase per gestire la rabbia è nominata: Usare cautela. Usare parole. Usare il cervello. Respirare profondamente.
L'emozione della rabbia: Ci motiva a mettere in atto comportamenti di fuga. Ci motiva alla riflessione. Ci motiva ad agire con urgenza. Ci motiva a mettere in atto strategie di coping.
Insegnare a gestire le emozioni significa: Favorire il riconoscimento del volto altrui. Fornire ai bambini gli strumenti per orientare il proprio comportamento in modo costruttivo. Fornire ai bambini strategie di coping. Favorire una pratica di routine.
La seconda fase per gestire la rabbia è nominata: Pensa. Respirare profondamente. La pace dei sensi. Viva la calma.
I vissuti di rabbia: Non sono gli stessi per tutti e i comportamenti connessi a tale emozione sono diversi. Non sono gli stessi per tutti ma i comportamenti connessi a tale emozione sono gli stessi. Sono gli stessi per tutti ma i pensieri e i comportamenti connessi a tale emozione possono essere diversi. Hanno vissuto e comportamento connessi alla soggettività della persona.
Da quanti passaggi è composta la tecnica illustrata per gestire la rabbia? Due. Tre. Sei. Quattro.
La prima fase per gestire la rabbia è nominata: Chiudi gli occhi. Allenta la tensione. Respirare profondamente. Stringere forte.
La quarta fase per gestire la rabbia è nominata: Non parlare. Non odiare. Non litigare. Non urlare.
Quanti obiettivi sono proposti per far fronte all'emozione di paura? Sei. Due. Tre. Quattro.
I vissuti che caratterizzano l'emozione di paura: Non sono gli stessi per tutti e i comportamenti connessi a tale emozione sono diversi. Sono gli stessi per tutti ma i pensieri e i comportamenti connessi a tale emozione possono essere diversi. Sono gli stessi per tutti. Sono gli stessi per tutti così come le modalità di far fronte alla situazione.
Quante sono le attività proposte per consentire ai bambini di cogliere le espressioni facciali di paura e i livelli di tale emozione? Due. Tre. Quattro. Cinque.
I bambini hanno bisogno di imparare come evitare i rischi e mettersi al sicuro? Sì anche se si sviluppa intorno al terzo anno di vita. Sì anche se si sviluppa naturalmente intorno al secondo anno di vita. Sì, e anche di cogliere la differenza tra ciò che è realmente pericoloso e ciò che non lo è. No poiché è un'attitudine innata.
Rabbia e tristezza possono essere precursori: Di alcune condotte antisociali. Di alcune condotte a rischio quali il ritiro sociale e l'aggressività. Di condotte legate all'abuso. Di condotte di dipendenza.
Quanti sono gli obiettivi proposti per conoscere le differenze tra rabbia e tristezza? Sei. Tre. Quattro. Cinque.
Le emozioni di gioia e tristezza: Hanno effetti differenti ed opposti. Producono espressioni facciali simili. Hanno modalità di regolazione simili. Producono effetti simili sul sistema nervoso centrale.
Le attività proposte per aiutare i bambini a conoscere le emozioni di gioia e tristezza sono: Sette. Cinque. Quattro. Otto.
Le paure infantili Si sviluppano in ambito motorio. Emergono sin dai primi giorni di vita. Evolvono con l'età. Si sviluppano in ambito relazionale.
La capacità di distinguere tra realtà e finzione si sviluppa Nel corso del terzo anno di vita. All'inizio dell'età scolare. Nel corso del secondo anno di vita. Alla fine fine dell'età prescolare.
Il "trucco del latte verde" Aiuta i bambini a capire che le cose non sono sempre come sembrano. Aiuta i bambini a sviluppare una storia. Aiuta i bambini a fantasticare. Aiuta i bambini ad affacciarsi all'idea che i colori sono soggettivi così come le paure.
Quanti sono gli obiettivi proposti per far fronte alla paura dei mostri? Quattro. Tre. Otto. Sei.
Le attività proposte per aiutare i bambini ad affrontare la paura dei mostri sono: Sei. Quattro. Otto. Tre.
Come si chiamano le letture utilizzate come ultima attività all'interno dell'Emoticon Course? Il libro delle emozioni. La biblioteca delle emozioni. Le mille ed una emozioni. Le biblio...emozioni.
Il "trucco del latte verde" può essere sostituito dall'utilizzo di: Una sedia. Una bottiglia di acqua. Una bevanda gassata. Un cuscino.
Le attività proposte nell'Emotions Course propongono sempre: La narrazione di una storia. Una musica. Un quadro. Un'attività corporea.
Quale dei seguenti testi non è consigliato nell'appendice B come attività di lettura? Non ti cambio con nessuno. Che Rabbia! La tela di Leo. Topo Tip, Aiuto, ci sono i bulli.
Quale tra i seguenti testi è consigliato nell'Appendice B come attività di lettura? Il grande abbraccio. Emozionario. Emozioni. A caccia dell'orso.
Quale dei seguenti testi è consigliato nell'appendice B come attività di lettura? Che Gioia! Che Rabbia! Urla che ti passa! Che emozione!.
Quale dei seguenti testi è consigliato nell'appendice B come attività di lettura? Barbablu. Barbapapà. Il piccolo principe. Una fifa blu.
Quale dei seguenti testi è consigliato nell'appendice B come attività di lettura? E' mio! Brucoverde. Mamme in sol. Questa è la mia faccia.
In quanti punti sono articolati i consigli diretti agli insegnanti per stimolare i bambini a partecipare attivamente all'ascolto delle storie? Sei. Dieci. Otto. Quattro.
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